venerdì 11 maggio 2012

Salvatore Parolisi. La Parte Civile porta il "pene" del Parolisi a "Chi l'ha Visto", la Sciarelli lo mostra ma ora la Rai lo censura


Non preoccupatevi, non si è raschiato ancora il fondo del barile. Quindi state tranquilli ed abbiate fede, altre buone puntate ci saranno per spargere melma. Non c'è da dubitarne perché ormai i metodi della "Gionni & Co." sono chiari a tutti. Chiaro è pure il motivo per cui si continua a gettar fango su un militare, su un imputato non in grado di difendersi o giustificarsi (se non a distanza di giorni o mesi). In questa triste storia c'è qualcosa di torbido e c'è chi ha tradotto male il pensiero del Machiavelli... c'è chi crede che il fine giustifichi i mezzi. In realtà non è così, qui i mezzi messi in campo non giustificano alcunché, qui la storia viene alterata continuamente da chi ha interesse a portare la visuale nella direzione desiderata. Ci fanno guardare a sinistra per non farci vedere cosa c'è a destra. E non deve meravigliare che per far questo entrino in ballo i centri del potere mediatico. Ciò che deve meravigliare è che fingendo di parlar di tutto si parli del nulla, di cose non più processuabili, di scheletri non nascosti ma in bella vista nelle case dell'odio. Perché non si sta più parlando di innocenza o colpevolezza, qui si parla di un odio profondo che non conosce limite e decenza, visto che ancora non esiste alcun tipo di condanna (se non quella mediatica).

E che una giornalista come Federica Sciarelli si sminuisca facendosi credere ingenua e meno intelligente di quanto è, adducendo una fantomatica ricerca del movente e della verità nella vita privata del Parolisi (c'è da chiedersi come faccia a non sapere che nulla di quanto da lei messo in onda potrà mai andare a processo) per giustificare il comportamento hard del suo programma, è tutto dire su cosa in effetti la stessa pensi degli italiani che la seguono ogni mercoledì. Capisco che chi ha studiato ai piani alti possa sentirsi superiore, possa considerare l'italiano medio scarso di comprendonio, ciò che non capisco è perché invece di aiutarlo dandogli ogni tipo di elemento utile per valutare, sia accusatorio che difensivo, cerchi di affossarlo nel pregiudizio dell'incomprensione nascondendo il vero intento dietro il volto di un cadavere, dietro l'emotività intima che a tutti noi da il sentir pronunciare il nome: "Melania Rea". Troppa gente ci sta prendendo in giro, grazie ad un buon tutor, perché non si può in alcun modo considerare giusta informazione il mandare in onda un distorto fotogramma color pelle assicurando a tutti che è il "pene" del Parolisi. L'immagine di un brandello di carne può aiutare la ricerca della verità? E non è forse fare pubblicità il mandare in onda la schermata di un portale erotico? Portale che grazie al terzo canale ieri è stato di certo sommerso di contatti ed iscrizioni?

No, non è buona informazione. Questo lo hanno capito in tanti anche alla Rai, dato che sul sito di "Chi l'ha Visto?" la parte riguardante il pene ed il portale erotico è stata rimossa, dato che su Rai Replay il programma non viene neppure caricato (così arrecando un danno alle famiglie di chi è scomparso e necessiterebbe di un aiuto). Lasciamo stare la morale ed addentriamoci nel caso in questione chiedendoci cosa in realtà sia accaduto. Tutto ha preso forma dopo la perizia di Paolo Reale, perizia che ha smentito l'affermazione dei tecnici della procura che sostenevano di aver scoperto una frequentazione chat del Parolisi. Il Reale dimostrò chiaramente che i contatti con le trans non ci furono in quanto rifiutati sul nascere. Ma questa non era la linea che serviva alla parte civile, alla famiglia Rea. Loro, non la procura, avevano inserito già da tempo le trans nel minestrone tritatutto che ha come ingrediente base il marito di Melania. Chiedetevi per quale motivo l'hanno fatto visto che dai Pm non è considerato un elemento probante. Dovrebbe essere abbastanza chiaro e capibile. Forse non servirà a dimostrare che Parolisi è un assassino, ma può servire per convincere un giudice minorile. Quando si ha a che fare col tribunale dei minori conviene combattere contro un depravato, non contro un buon padre. Perché, pare non esserci più dubbio alcuno, in ultima istanza è la piccola Vittoria Parolisi l'oggetto del contendere.

Per cui alla perizia di Paolo Reale si è contrapposta quella del pool della criminologa Roberta Bruzzone, quella oggetto del video mandato in onda mercoledì sera dalla Sciarelli. Ma andiamo con ordine e chiariamo che il servizio di Chi l'ha Visto? era pieno di inesattezze. Infatti si parla di un matrimonio avvenuto nel 2009 e di una iscrizione al sito di incontri dello stesso anno. Tutto sbagliato in quanto il matrimonio è datato 2008 così come l'iscrizione. Ed in effetti a "Porta a Porta", presente la dottoressa che ha seguito la perizia, troviamo le date giuste, quindi data di iscrizione sulla pagina delle Marche: 18 gennaio 2008. E quì ci fermiamo un attimo a ragionare, perché a quella data il Parolisi non lavorava alla caserma Clementi, iniziò a febbraio, ma si può pensare che affetto da una "voglia infame" si sia portato avanti col lavoro. Però, come foto di presentazione, sul suo profilo ne troviamo una scattata ad un giuramento in caserma, si notano sullo sfondo le sue allieve, quindi successiva di tanto al 18 gennaio. Può averla cambiata o inserita in seguito, è strano ma ci si sta ancora dentro, però sono più strani e poco capibili, al contrario, i giorni dedicati alla chat. Nella scheda figura che il militare preferiva chattare il martedì, il venerdì, il sabato e la domenica (ma il fine settimana non lo passava con la moglie in casa dei suoceri?).

Ricapitoliamo: il Parolisi aveva un vecchio portatile che ha usato fino a quando la moglie non lo ha portato con sè a Somma Vesuviana, una volta rimasta incinta, e con questo avrebbe aperto, a gennaio 2008, un profilo in un sito di incontri erotici. Però il personal computer da metà 2009 in poi è rimasto in casa Rea, dimenticato in un armadio, ed il militare per contattare "i suoi vizi" ne ha acquistato uno nuovo (però la perizia di Paolo Reale ci dice che non ha mai chattato). Ed allora saltiamo tutto e ragioniamo sull'ultima volta che quel vecchio ed obsoleto Pc ci dicono essere stato usato. La Bruzzone e la Sciarelli ci hanno informati che il Parolisi lo ha acceso e si è collegato il 4 luglio 2011. Orbene, c'è anche qui una discrepanza che infastidisce. Infatti la sua iscrizione nel registro degli indagati risale al 20 giugno, e dopo quella data i suoi rapporti coi suoceri si sono incrinati tanto che si limitava a lasciare la bimba ai nonni o allo zio. Quindi è ben difficile che il 4 luglio sia potuto entrare in camera di Melania per accendere il computer (sapeva dov'era nascosto?) e collegarsi al sito. In definitiva questa novità, fatta di peni e di incontri sessuali, pare essere tale solo per chi cerca di scandalizzare l'italiano medio... e poteva essere inserita solo nel "nuovo Chi l'ha Visto?" della Sciarelli.

Per carità, come ripeto spesso tutto è possibile, anche che il militare si sia iscritto ad un sito di incontri ed abbia pure chattato con coppie o trans (che male c'è?). Ma ciò che un buon conduttore dovrebbe fare prima di mandare in onda certi servizi, è il porsi domande. Perché la Sciarelli non s'è chiesta il motivo per cui il "vecchio computer dimenticato", se c'erano sospetti, non è finito ai tecnici della procura ma si è fermato fra le mani della parte civile? I Rea hanno portato di tutto ai Pm di Teramo, comprese borse da analizzare ed occhiali, perché il computer no? Ci sarebbero poi da spiegare le fotografie scandalose, quelle trovate dallo zio Gennaro quasi un anno fa e reclamizzate dalla stessa conduttrice... quelle che stavano proprio nel Pc nascosto e dimenticato da anni (dimenticato da anni?). Ma l'hard non è l'unica passione che coltiva il programma di Rai 3. Per rinforzare la tesi dei tanti incontri sessuali del militare, mercoledì si è puntato l'indice sull'agenda che riporta la scritta Papilloma Virus (scritta che anche il più scarso dei periziatori capirebbe essere di Melania) e si è intervistata una ex allieva della Clementi che, senza volerci mettere la faccia, ha dichiarato che a fine 2009 c'erano ragazze che facevano la fila per vedere il "pene" del loro capo squadra.

Lei non ne faceva parte, ha detto, ma sapeva... perché era risaputo che il Parolisi fosse l'unico, in mezzo a tanti santi, ad avere avventure erotiche con le allieve. Addirittura ci furono lotte e scazzottate fra le ragazze che volevano accapparrarselo. Federica Sciarelli mi scuserà se preferisco andare sul sicuro e credere a Krizia Sardella (il video dell'intervista, sempre fatta da Chi l'ha Visto, pare essere diventato improvvisamente irreperibile) anziché al volto nascosto, come lo era il pene, della ex allieva senza nome. Di certo Krizia Sardella era davvero una ex allieva del militare, di certo è più credibile perché oltre al nome ci ha messo pure la faccia .

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820 commenti:

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tabula ha detto...

@Pino & Mimosa: la zampaccia nera ha stelo un velo nero sulla semenogelina nel corpo di Melania, affinchè mai se ne parli, neanche quando ne è stata ufficialmente richiesta spiegazione da parte del giudice.
La santificazione della figura femminile è tipica della mentalità del sud, per la quale di tutto è possibile parlare tranne che di un possibile eventuale coinvolgimento di una donna in.. in.. non si riesce nemmeno a dirlo e c'è gente che sviene al solo sentirne accennare, perchè la donna deve essere per definizione pia casta e pura, e perfino l'eventuale remota ipotesi di aver potuto SUBIRE una possibile violenza sessuale è un peccato ed un colpa che ricade sulla donna,
frutto di quella mentalità che vuole la femmina sempre e comunque responsabile e colpevole anche se aggredita da malati di mente che adoperano il suo corpo per incisioni necrofile, perchè l'uomo si sa, è cacciatore, ma è sempre la donna ad essersela cercata, o eventualmente al massimo è il marito a portarne la colpa, che non l'ha saputa proteggere.

E che sia molto chiaro che la mentalità è questa,.
Poi non mi è chiaro se sia stata la pietas di chi le notizie dovrebbe commentarle acriticamente ad impedire ci si interrogasse sul perchè la Tommolini avesse posto il quesito che ha posto, o altro.

Però leviamo almeno questo velo e che sia chiaro che ipotesi comuni e frequenti negli omicidi come purtroppo si è rivelato in quello di Yara, per questo caso di cronaca NON si possono neanche ipotizzare, nonostante la presenza di sg nel canale vaginale di lei, e ben cinque DNA di estranei sul corpo.

Poi, che sia la pietas ad aver chiuso le bocche, bocche che nei confronti del marito della stessa non si sono poste lo stesso problema, mettendo in piazza ogni giorno per mesi il comportamento sessuale dell'uomo, aggravandolo ad ogni puntata fino a trasformarlo da un comune traditore ad un'icona del satiro maniaco sessuale che se la farebbe con cani e porci,
ma ancora, alla fine, un fondato motivo affinchè abbia potuto uccidere la moglie non è stato enunciato,
o se invece della pietas, incentivata dalla costante presenza dei parenti di lei in studio,
non abbia potuto un altro genere di ordine di scuderia, per la quale solo e soltanto Parolisi avrebbe dovuto essere nominato.

Perchè ammettiamolo, parlare di sg, e fare i conti relativi così come van fatti, significherebbe farsi qualche domanda su chi possa averla rilasciata nel corpo di Melania.

Lei è stata trovata con i pantaloni calati, ma urina nei paraggi non ce n'è.
E' stata trovata semenogelina nel suo canale vaginale, ma stranamente nessuno l'ha riferita ad un eventuale rapporto sessuale col marito a Ripe, riferendola ad un antecedente rapporto sessuale di lei.

Certo, si era inizialmente ipotizzato che una volta giunti a Ripe anzichè a Colle San Marco, si accingessero a.. ed a tal fine lei si fosse mezzo denudata.

Ma poi la notizia è scomparsa dai giornali, e nella ricostruzione la donna rimane mezzo nuda per non si sa quali imprecisati ed imprecisabili motivi.

Perchè se non si calò i pantaloni per urinare ed è escluso dalle prrizie dalle tracce e dalla vescica, qualcuno ha forse mai spiegato perchè se li calò?
Per avere un rapporto sessuale col marito che, invece di denudarsi a sua volta, indossò la tuta mimetica di tutto punto?

La perizia di Tagliabracci è ORFANA di alcuni elementi fondamentali, han detto i periti.

Per fortuna qualcuno ha avuto il coraggio di dirlo.

E forse qualcuno dirà anche che le conclusioni alle quali la perizia è giunta sono contestabili, poichè scaturite dall'assenza di quegli esami fondamentali da compiersi su un cadavere.

LucaP ha detto...

Povera dott.sa Canestrari. Credo che dopo questa vicenda la sua credibilità come medico legale ne uscirà un po' compromessa perlomeno dal punto di vista mediatico.

Sicuramente ce ne ha messo del suo non rilevando la temperatura corporea, ma in ogni caso, ogniqualvolta vi è qualcosa che non torna (dai capelli, alle orme, alle perline) la colpa viene inesorabilmente scaricata su di lei in quanto anello debole della catena.

Ma non credo proprio che i periti della difesa abbiano messo in discussione unicamente l'operato sulla scena del crimine della dottoressa. La prima perizia di Varetto/Vasino aveva già messo in luce molti altri aspetti che coinvolgono direttamente Tagliabracci e probabilmente in quella consegnata al GUP per la richiesta di Giudizio Abbreviato conteneva già altri nuovi elementi che sono alla base dei quesiti posti dalla Tommolini ai periti del tribunale.

Quesiti che sono attualmente secretati o che comunque nessuno vuole elencare integralmente perché forse un po' troppo scomodi (ma qualche anticipazione vi è stata anche se successivamente taciuta).

Meglio comunque sui giornali mettere le mani un po' avanti, anche se limitandosi a parlare esclusivamente di temperatura e DNA in bocca.

Annika ha detto...

Pino
ho solo seguito il tuo invito "chi piu' ne ha piu' ne metta". Sapevo che la Sg non sarebbe stata nominata anche senza leggere l'articolo. Mai tabu' piu' intoccabile!!!

OK, permettimi di commentare l'articolo, allora.

COMMENTO:
Ma sono fuori di testa a nominare uno studio mai pubblicato nato nel momento della caccia alle streghe del GM FOOD in UK, sponsorizzato dalla FSA per dimostrare che la passata di pomodoro, la soia e il mais venduto da Sainsbury's, Tesco, Asda & co (British supermarkets) non causasse danni genetici ai consumatori? Ma si rendono conto di cosa parlano? E sanno che il DNA umano e quello vegetale non sono comparabili? Non si tratta mica di uno studio sul consumo della carne umana per provare che il cannibalismo e' sicuro! E' uno studio sulle VERDURE!!! Lo stesso DNA umano, a seconda che sia epiteliale, ematico, spermatico o salivare, una volta inserito in bocca, ha tempi di persistenza molto diversi. Immaginiamoci paragonare il DNA VEGETALE con quello ANIMALE.

AGCT ecc a parte, i geni tanto per cominciare sono organizzati diversamente, il numero dei base pairs di DNA e' incomparabile (tra 10 e 100 volte piu' grande nelle piante che negli esseri umani), o meglio lo e' la dimensione del genome totale(italian please?), dato che le piante hanno genomes molto piu' grandi, oltre che intere zone di intron DNA e garbage. Non entriamo neanche nel processo di modificazione chimica all'interno della cellula...

BASTA COSI'! A questo punto ritengo che la Newcastle Uni vada avvertita dell'uso che si sta facendo di quel povero studio di ricerca. Peccato, l'ennesima brutta figura italiana per colpa di un misero paio di ign...oti!

tabula ha detto...

Annika
ovviamente mi auguro che gli igno.. ti siano semplicemente i giornalisti che, igno.. ti come me e chiunque abbia fatto differenti percorsi di studio, abbiano semplicemente riportato male la notizia.

Per carità, tale studio magari è stato allegato agli atti tanto per riempire il fascicolo, così come ha riempito il fascicolo quel test condotto su 40 persone che si sono baciate, ma sicuramente essendoci dei periti competenti sarà esposta la questione di quando e a che condizioni un test scientifico possa essere considerato valido, ed un semplice traduttore potrà dirimere la questione tra dna animale e vegetale.

Tieni presente che portare in Tribunale questo materiale improponibile, materiale che un professore di università butterebbe sulla faccia dell'eventuale studente che osi presentarsi con questa aria fritta, significa semplicemente che l'accusa ha delle carte veramente scarse in mano.

Però se non avevano niente di meglio in mano..

E poi tieni presente che la gente NON SA che un test sul bacio condotto a quella maniera è inattendibile sul piano scientifico, il processo mediatico, perchè tale è, conta molto sull'ignoranza popolare.

Continua la puntata di "si straparli, purchè si parli".

PINO ha detto...

PREMESSO che nessuno degli utenti di questo blog vorrebbe mai ledere, sia pure solo virtualmente, l'integrità morale di chicchesia, tutto quanto viene ipotizzato non va oltre il limite di mere formulazioni teoriche, e come tali, quindi, vanno assolutamente valutate.
La presenza della "zampaccia nera", cara Tabula, non è tabù supporla, ma sarebbe importante conoscere a chi apparterrebbe se l'ipotesi della sua realtà fosse accertata.
Le notizie in nostro possesso, tutte rilasciate dagli organi ufficiali, limitano in modo tangibile le nostre possibilità di analisi più concrete. Per cui dovremo giostrare solo con quanto ci suggerisce la nostra intelligenza.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

Carissimi,

se qualcuno ha tempo si potrebbe cominciar a (cercare di) diffondere le informazioni scientifiche sulla seminogelina ed altro relativamente a questo caso.

Avete capito cos'è il puntatore 'enciclopedico' che vi ho inviato recentemente ?

K@

LucaP ha detto...

K@

Ho visitato la pagina di Wikipedia che ci hai segnalato ed anche il forum di discussione sul ritiro della stessa. E' chiaramente stata inserita dai nostri amici più o meno anonimi e ripete fedelmente lo schema ripropostoci da quasi un anno a questa parte su tutti i media nonchè sugli atti ufficiali e noti dell'inchiesta. Tace qualsiasi cosa sia risultata e risulti tuttora in contrasto con la tesi accusatoria, inclusa chiaramente la questione relativa alla positività alla Sg.

Non so però a quali risultati possa portare una controffensiva analoga svolta purtroppo con mezzi decisamente impari.

Credo invece che la visibilità sulla rete di questo blog e delle discussioni che vi si svolgono sia molto più temibile da parte di chi recentemente ha dato dimostrazione di considerarlo un avversario da tenere sotto controllo e monitoraggio.

Il processo oramai sta facendo il suo corso e non potrà essere influenzato dalla campagna mediatica che sappiamo bene non potrà entrarvi neanche con le ultime novità. Vedremo quali saranno i futuri sviluppi e se questi ci daranno ragione in qualche modo.

Temo invece che quanto stanno cercando di fare attualmente abbia finalità differenti, già colte da altri sul blog, e che a queste difficilmente potremo opporci.

Non ci resta che vigilare attentamente su tutto ciò che viene quasi quotidianamente distillato e di verificarne l'attendibilità come abbiamo sinora fatto.

Parallelamente possiamo invece cercare di approfondire tutti quegli aspetti sinora insondati che forse ci potranno permettere di avvicinarci alla verità.

Anonimo ha detto...

@LucaP,

la qualità del contenuto di quella pagina, infatti, è così bassa che è stata proposta, attualmente, per cancellazione.

Non ho dubbi anch'io che sia stata fatta dai soliti noti (non è infatti obiettiva, e riferisce fra l'altro solo di fonti di un certo tipo, e non per esempio, anche, magari, di questo blog che, guarda caso, sta ricevendo operazioniad hoc specifiche in questi giorni).

Quel distributore di informazione, è comunque,
molto utilizzato, anche in tutto il mondo (ci sono versioni in più lingue).

Pensiamoci su. Tutti possono essere autori, apportare aggiunte, modifiche ecc. Tecnicamente non è difficile. Occorre il tempo, soprattutto, per preparare i contenuti.

Stiamo passando finanche al ridicolo con alcune delle ultime ''trovate'' (se non fosse tragico). A volte, come saprai, anche una diffusione/riscontro internazionale può limitare baggianate ''nostrane'' o tentativi di infrangere la legge.

Comunque, certo, c'è da sperare che chi ha il compito e la funzione di operare e prendere decisioni sia in grado (anche in presenza di possibili pressioni o altro) di farlo in modo integerrimo. E questo dobbiamo pensare fino a
prova contraria.

K@

Annika ha detto...

Ciao K@

mi spiace se la cosa ti deludera' ma sono d'accordo con LucaP. Chiunque potrebbe scrivere della Sg se se la sentisse di affrontare l'argomento in maniera tecnica ed approfondita; quel qualcuno non saro' io. Ritengo il blog di Massimo la miglior piattaforma per continuare a discuterne in quanto si tratta senza ombra di dubbio dello spazio web piu' seguito sul caso di Melania (non una pagina di Wikipedia proposta per la cancellazione). E poi chi lo dice che non ci leggano ovunque nel mondo?

Ciao, Annika

Anonimo ha detto...

Annika, constato che nessuno ha raccolto la tua sfida; prevedibili e scontati!!!!

Mimosa, in merito alle tue osservazioni, sono portata a pensare che a Marzo difficilmente Melania sia stata sottoposta a qualche intervento; in tal caso i Rea sarebbero saliti a Folignano per assistere la figlia. Invece noi sappiamo che sono Salvatore, Melania e la piccola a scendere intorno al 10 Marzo; una persona che ha subito un intervento non affronta un viaggio così lungo. Se Melania non ha subito nessun intervento nel mese di Marzo, ciò che Salvatore scive a Ludovica, sono le solite menzogne per non incontrarla e ciò affievolirebbe ancora di più il movente, anche di parecchio.
Per quanto riguarda l'eventuale riaffiorare della questione tradimenti proprio nel mese di Marzo, in quanto anche il fratello lo viene a sapere, mi sovviene la lettera che Melania scrive a Salvatore da parte di Vittoria. A che data corrisponde? Perchè se fosse di Marzo 2011, difficilmente la questione tradimenti è stata di nuovo affrontata, in quanto quella lettera è piena d'amore.

Stella

Stefania ha detto...

Riguardo la faccenda, non avesse fatto pipi', potrebbe essere che non ne ha avuto il tempo?

Annika ha detto...

Stella
io da qui non mi muovo. Il salotto (alla Pino) di casa Prati (alla LucaP) ha poltrone e divani comodissimi e la compagnia mi e' congeniale. Se qualcuno suonera' alla porta chiedendo di me, non mi faro' di certo negare - dal nostro Housekeeper, suppongo, o abbiamo anche un Butler?

Ciao, Annika

Anonimo ha detto...

# STEFANIA
Devi andare a leggere!!!
Melania NON ha fatto pipì, perchè NON ne aveva necessità: nell'autopsia la vescica è stata trovata VUOTA quindi, non si è trattato di tempo.
PINO

Stefania ha detto...

Grazie, Pino!!! Abbi pazienza, sono nuova di qui ..... scusami se faccio domande stupide, sto cercando di leggere ma anche metabolizzare tutto cosi' in fretta credimi non è semplice. Perdonami!

Anonimo ha detto...

p.s. Non ti offendere Stefania, ma non si può stare sempre ad oggiornarti. Perciò ti ho suggerito di leggere, un pò alla volta, quel che è stato scritto nei meesi scorsi. Ciao Pino

Annika ha detto...

Stella
sebbene dalle carte non sembrino emergere informazioni precise sull'intervento o gli interventi all'utero (a gennaio e di nuovo a marzo?), e' solo auspicabile che entrambe le procure, essendosi proposte di indagare a 360 gradi, abbiano scandagliato gli ultimi mesi di vita di Melania e poi li abbiano ripassati 10 volte al setaccio.

Certo, se l'intervento fosse uno ed uno soltanto e Melania vi si fosse sottoposta a gennaio, e non a marzo, ne risulterebbe che Salvatore ha mentito a Ludovica, trovando una scusa per non contattarla o farsi contattare per alcuni giorni intorno al 10 marzo. Di conseguenza il movente dell'imbuto si infrangerebbe fragorosamente al suolo...

Annika

tabula ha detto...

@Annika.
Il movente si infrangerebbe al suolo se così fosse, questo è vero.
Però nessuno ne ha parlato.
Delle due, quindi, l'una:
- o l'intervento c'è stato, ma talmente piccolo ed indolore da richiedere al massimo 24 ore di riposo, consentendo a Melania feste viaggi e viaggetti, e Parolisi ha volutamente esagerato raccontando una faccenda un pò gonfiata all'amante per tenerla buona
- o l'intervento non è avvenuto affatto nel mese di marzo, Parolisi ha raccontato una bugia a Ludovica che la stessa non avrebbe avuto modo alcuno di verificare, infarcendola per di più di una millantata impossibilità di avere rapporti sessuali per la moglie, impossibilità che nella pratica, come si è saputo, non ha trovato aderenza alcuna nel comportamento dei coniugi Parolisi, essendosi appartati, tra marzo ed aprile, almeno in un paio di occasioni (e a casa propria chissà).

Mi viene in mente che l'operazione di cercare di screditare il fiuto dei cani, bestie che in altre occasioni hanno salvato vite ma in questa vicenda sono stati trattati alla stregua di ubriaconi barcollanti, e l'operazione di modificare forzatamente l'orario in cui Ranelli potrebbe avere visto quello che a caldo nelle prime dichiarazioni rese era così sicuro di avere visto e notato, egli stesso parlò di un flash mnemonico in cui ricordava benissimo Melania, potrebbe benissimo andare a braccetto con il NON dire della bugia raccontata dal signor Parolisi alla sua amante.
Io lo so, che trovare le prove contro chi si crede assassino non è una cosetta semplice, ma se non ci fosse il Colasanti a dire "di qui non è passato, e se dico che non è passato non è passato", effettivamente ci sarebbe da domandarsi:
-perchè le celle telefoniche agganciate dal cellulare di Melania siano compatibili con la zona del monumento
-perchè Parolisi, per poco che valga quel che dice lui, dichiarò di averla vista andare in direzione del monumento
-perchè anche i cani ne fiutarono le tracce in direzione del monumento
-perchè le tracce di polline sulle sue scarpe siano compatibili con Ripe sì, ma anche con i pollini presenti a Colle San Marco
-perchè la dichiarazione di ranelli sia stata distorta da tutti gli aggiustamenti orari rendendola di fatto inaccettabile, quando sarebbe stato sufficiente fare conto su quel preciso ricordo dell'uomo
-perchè è andato danneggiato ed è irrecuperabile proprio l'hardware originale di quella fotografia con quelli che apparivano i fari di una renault scenic
-chi è la famigliola vista da un ragazzo alle altalene e perchè non è stata identificata
-perchè Melania aveva ignerito qualche sostanza unica al mondo in grado di cambiare di peso e colore a due mesi dall'autopsia
-perchè i carabinieri cercavano Melania nella zona di San Giacomo e non a Ripe
-perchè l'indicazione del luogo data dall'aggancio delle celle telefoniche viene adoperata per dimostrare che la donna è sempre stata a Ripe, se di fatto i carabinieri, rifacendosi proprio al segnale delle celle telefoniche, la cercarono SOLO a san Giacomo? Non è un controsenso?
-di chi è il dna sulle mutandine della donna e perchè sta in quel capo di vestiario così intimo e personale
-di chi sono tutti quegli altri dna sul corpo?

No, io non intendo parlare male di nessuno, Pino.
E Melania come Yara sono persone e giovani donne di tutto rispetto e tali resteranno qualsiasi cosa sia loro accaduta.
Perchè il male è in chi lo fa, il male appartiene a chi lo mette in pratica, e non a chi lo subisce.

Se fa male, e sappiamo che fa male, fa di peggio volere addossare ad un capro espiatorio tutto il male del mondo.

Vedete? Dalle mie parti hanno bruciato una grande vecchia di cartapesta per scacciare l'inverno, a metà marzo: ma la pioggia e il freddo non sono affatto andati via.

Mimosa ha detto...

@ Tabula
ogni tanto sei distratta ...
essendosi appartati, tra marzo ed aprile, almeno in un paio di occasioni (e a casa propria chissà).
L'ho scritto.
A marzo si sono appartati "in una strada secondaria di Napoli" - evidentemente "dopo" l'operanzioncina e "prima" di risalire a Folignano ...
Ad aprile si sono apparteti nel bel mezzo della Pineta, accanto alla parete del Chiosco (se era lei la partner).

Ho capito che la "memoria storica" sono io, ma non fatemi intervenire per vedere se le mie celluline grigie funzionano ... ;-)

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Tabula
a casa propria chissà ... mi pare che Parolisi era piuttosto "focoso" ...ma se a casa c'erano i genitori di lei, cosa poteva fare ...?

Mimosa ha detto...

@ Tabula, sempre a te mi rivolgo
sono esemplari i tuoi "perché".
Se qualcuno potesse rispondere ad un paio di essi, si potrebbe capire CHI vuole nascondere COSA.
Sei forte!
Insistiamo?

Mimosa

PINO ha detto...

# TABULA

Le domande che ti sei rivolta le condivido pienamente.
E' il dare le giuste risposte che rappresenta un problema.
La mente spazia, senza condizionamento, tra mille scenari differenti, senza trovare un rapporto logico e compiuto per ogni diversa configurazione degli stessi.
Il quadro generale, offerto dal posto del ritrovamento del corpo della povera vittima, è suggestivo per se stesso, ed in quanto tale suggerisce spunti ed ipotesi che, dopo attenta riflessione, appaiono contrastanti.
Perchè?
Perchè una delle teorie indica che la scena madre sia stata preparata ad arte, al fine confondere ogni logica deduzione.
Ed una tale confusione ragionata, non me la sentirei di attribuirla a Parolisi il quale, non mi sembra abbia dato segnali, in varie occasioni, di tanta intelligenza.
PINO

Mimosa ha detto...

Provo ad aggiungere altri perché:
- perché c’era così poco sangue “sotto” il corpo di Melania? Solo una chiazza. Dove è andato a finire il sangue sgorgato dalla gola?
- perché il sangue dello sgozzamento non ha imbrattato i capelli?
- perché la bocca, rimasta aperta, non ha traccia né di insetti né di larve né di pollini né di aghi di pino della pineta?
- perché non c’era traccia dei liquidi organici che normalmente fuoriescono da un corpo morto?
- andrei avanti, ma ora ho esaurito il mio tempo.

Mimosa

Anonimo ha detto...

A stasera, dopo le 11. Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

@Annika,

non sono delusa. Ho infatti scritto: pensiamoci su. (La circostanza, comunque, che la pagina sia proposta per cancellazione è solo riferito, di fatto, per come funziona Wikipedia, allo specifico contenuto attuale, che infatti appare scarso di qualità e non obiettivo)

Quando mi riferisco a 'lettura nel mondo' intendo a scrittura anche in inglese (non tutti hanno l'occasione, come hai avuto tu, di conoscere perfettamente anche l'italiano). Però, certo, ora ci sono anche i mezzi di traduzione automatica online, ma bisogna sapere, prima, che un blog 'autonomo' MOLTO interessante sul caso, e in italiano, esiste ...

Né pensavo a 'dare' onere di 'scrittura' a specifica persona. Ho solo avuto un guizzo di 'intuizione' riguardo ad uno strumento molto utilizzato, e l'ho condiviso con voi per una valutazione ponderata sull'opportunità o meno nelle specifiche circostanze.

Non sono certamente in disaccordo con LucaP (anzi, mi trovo generalmente sempre in sintonia con il suo pensiero).

Ho ri-precisato con il mio secondo post solo per distinguere l'aspetto tecnico-informatico (che non è poi così ostico per contribuire a Wikipedia, basta poco: le istruzioni sono chiare anche per chi non mastica abitualmente 'Information and Communication Technologies') dall'aspetto contenuto (tecnico e non).

Nè mai ho pensato che il Blog di Massimo sul punto/argomento dovesse divenire secondario rispetto a questo eventuale possibilità.

Ciao,
K@

Anonimo ha detto...

Annika, ovviamente abbiamo anche un butler e stavo pensando di assumere qualche bodyguards per il palazzo ma devo constatare che vige la selezione naturale di Darwin!!!


Stella

Mimosa ha detto...

Stasera i TG hanno parlato, mostrando spezzoni, di una lettera di Salvatore Parolisi alla figlia.
Ne sono rimasta molto colpita.

Mio messaggio personale:
BRAVO Salvatore, continua a lottare, continua a scrivere alla piccola Vittoria, devono restare le tracce della tua disperazione e del tuo amore per lei, un domani faranno parte del suo patrimonio affettivo che ora le è tolto ma che scoprirà di non aver MAI perso.
Deve sapere che intorno a te "qualcuno" ha costruito un muro e ha sparso le ignominie più grandi di quelle che (comunque) ti meritavi. Deve sapere che tu non l’hai mai dimenticata, che lei è stata davvero “frutto dell’amore di mamma e papà” come hai scritto.
Un giorno, quando sarà il momento le spiegherai anche il tuo comportamento e le chiederai scusa, spero che lei riuscirà a perdonarti, ma non so se riuscità a perdonare il male che certe persone stanno facendo a te e “soprattutto a lei” (come le hai scritto).
Forza Salvatore, se davvero sei innocente, rompi il patto con chi ti ha legato, l’onorabilità di quelle persone non valgono la tua! non soccombere alle pressioni … o perlomeno lascia tracce affinché il mondo capisca …
Un saluto da Mimosa

Anonimo ha detto...

Sapevamo che da quando è in carcere, Salvatore scrive giornalmente a sua figlia. Aver voluto condividere con estranei, un contenuto così prezioso ed intimo, gli sarà costato sicuramente fatica, ma ha preso la decisione giusta; anche se immagino già, che qualcuno speculerà anche su queste parole così toccanti.
Le lettere che un giorno la piccola leggerà, non saranno in grado di compensare gli abbracci ed i baci mancati, il troppo tempo in cui sono stati lontani, ma saranno la dimostrazione che il papà ha combattuto per far sì che, chi ricopre uno dei ruoli più importanti che in un paese civile si possa ricoprire, operasse ONORANDO nella quotidianità la toga che indossa.
Mi auguro che le sue parole arrivino a chi ha impedito che padre e figlia si riabbracciassero e che tali soggetti rodano come i tarli e che arrivi loro una bella lezione che solo la vita sa insegnare.
Nelle vene di Vittoria, scorre anche il sangue dei Parolisi; sono gente buona e questo mi fa pensare e sperare che lei un giorno riuscirà a capire che il padre è inciampato perchè ancora giovane ed immaturo.
Non c'è spazio per la resa, nè di Salvatore, nè della sua famiglia; sono sicura che i suoi cari faranno di tutto per riaverla.


Stella

ENRICO ha detto...

Ciao a tutta LA SQUADRA ( Stefania compresa :-) !)

Mi spiace non poter intervenire attivamente ma in questo periodo ho poco tempo a disposizione.

Comunque riesco a seguirvi seppur a fatica e a tenermi aggiornato.

Ho notato con soddisfazione che "l'attacco" di quelle due o tre teste di c..uoio sguinzagliate ieri in avanscoperta non ha avuto un grande successo

Se a “qualcuno” dà fastidio che si rilevino i più che legittimi dubbi e contraddizioni di cui questa brutta storia trabocca ed ha intenzione di smontare le nostre argomentazioni al riguardo, dovrebbe avvalersi di “membri” ( visto che siamo in tema ! ) più " dotati " in grado di effettuare "penetrazioni" più subdole e ambigue delle incursioni finora effettuate, tali da spiazzare l’avversario e metterlo in difficoltà.

Insomma, tanto per essere chiari : dovrebbe prendere spunto dalla faccenda della Sg ..Ah! Ah!Ah! :-))

tabula ha detto...

@Enrico
io non sono così infastidita dagli anonimi, nè tantomeno da utenti firmati, se le loro analisi possono far riflettere.
Sarei infastidita alla stessa maniera se qualcuno venisse a scrivere "ho l'impressione che Parolisi sia innocente", senza spiegarmi in che maniera si sia formato la convinzione.
In realtà, e lo ribadisco ancora una volta e chiaramente, io non sono mica sicura che Parolisi sia innocente del delitto della moglie: semplicemente, ho vistocon i miei occhi che tutte le testimonianze a favore della sua presenza a Colle san Marco sono state contestate puntualmente, volendo attribuirgli ad ogni costo una presenza a Ripe che non ha avuto altrettante testimonianze da smontare da parte della difesa, anzi: non ne ha avuta nemmeno una.

E allora mi chiedo: ma se fosse capitato a ME?
Se ci fosse un testimone oculare che mi ha visto, e venisse trattato da rimbambito?
Se ci fossero dei cani che hanno annusato le mie tracce, e venissero tacciati di inaffidabilità?
Se ci fosse una cella telefonica che il mio cellulare ha agganciato, e questo dato venisse ignorato?
Se ci fosse un'altra cella telefonica agganciata durante le ricerche per ritrovarmi, e, là dove la cella è agganciata io venissi cercata senza riuscire a trovarmi per l'impervietà dei luoghi?
Se venissi trovata con i pantaloni calati la vescica vuota e una traccia di semenogelina nel canale vaginale, se venissi sfregiata e lasciata appositamente con el parti intime esposte,
se, contrariamente a quanto da me lasciato per iscritto, a mio marito venisse negato da quel momento in poi di rivedere nostro figlio,

mi sarebbe davvero resa giustizia?

ENRICO ha detto...

TABULA

Anche a me non fanno nè caldo nè freddo gli anonimi che di tanto in tanto si soffermano a dire la loro

Il mio voleva essere un intervento del tutto poco impegnativo.
Avevo voglia di scherzare un po'...

Per ciò che riguarda il resto del tuo commento sai bene che con me sfondi una porta aperta perchè spero sia ormai chiaro a tutti quale sia il mio pensiero riguardo tutta la vicenda.

Dico solo che al momento non abbiamo più argomenti da approfondire : li abbiamo sviscerati tutti.

Non ci resta che attendere il 30 maggio e qualche nuovo sviluppo su cui discutere

un carissimo saluto

Enrico

PINO ha detto...

@ TABULA cara, i tuoi "perchè" del tuo scritto del pomeriggio, ed i "se" di quest'ultimo, testimoniano un'intimo stato di ancosciosa partecipazione umana, ad accadimenti che turbano la tua coscienza; e non solo la tua, credimi. Ma la realtà che accompagna la vita di noi tutti, non devia dal suo tracciato, ed è sorda ad ogni sorta di disperata richiesta.
Per Parolisi era già stato segnato un percorso, e noi non possiamo fare nulla per cambiarlo, anche se ne constatiamo l'osticità.
Rasserenati, quindi, se giustizia c'è, non tarderà a far sentire, il suo peso, in un senso o nell'altro.
PINO

Anonimo ha detto...

BUON GIORNO A TUTTI...ANCHE SE IL FORO SENBRA DESERTO. PINO

Anonimo ha detto...

p.s....e non poteva mancare il primo errore.P

tabula ha detto...

Buongiorno Pino.
Il percorso di S.P. pare segnato, come un bue al giogo la direzione in cui viene condotto è forzata.
Però mai avrei pensato che chi sia uso forzare le questioni, lo facesse in maniera così spregiudicatamente palese.
Se un ragionamento alla base dell'accusa deve esserci, che sia coerente ed incontrovertibile.
Prendere per il naso le persone - la massa che non ha tempo di approfondire, è vero - è un conto.
Saperlo fare bene evidentemente non è nè interesse nè preoccupazione: ci si accontenta di un bel can can e di dare in pasto al popolo il torbido diletto del vedere punito il satiro sessuale del momento.
Nè raffinatezza nè intelletto: solo beceri argomenti, dalli al mostro, argomentazioni condotte con la forza del "è così perchè lo dico io".

Le prove? Ma a chi servono, se ci sono tante belle graticole mediatiche dove arrostire i polli?

Il Medioevo, cari miei.
e non vien detto per luogo comuen

ENRICO ha detto...

Dubito che un Tribunale potrà condannare Parolisi sulla base dei fragili elementi in possesso dell'Accusa.

Tuttavia a causa della determinazione con la quale è stata portata avanti una campagna così pesantemente colpevolista UNICAMENTE contro Salv., costui si porterà sulle spalle per anni il sospetto di essere stato l'autore del crimine anche se la sentenza sarà favorevole alla sua scarcerazione .

A meno che gli investigatori non decidano di battere altre strade alla ricerca di una verità più convincente tale da sgombrare il campo da qualsivoglia ambiguità

PINO ha detto...

@ TABULA
Sai come diciamo da noi? "Chi fa i debiti se li paghi".
Beh, a noi dispiacciono le disgrazie altrui, ma l'altruismo deve necessariamente avere un limite ragionevole.
Spesso il nostro buon cuore, la nostra base educativa, il nostro civismo, insomma, ci impedisce di immaginare situazioni e fatti così come sono.
Ma ciònonostante non possiamo cambiare la realtà nella sua sostanza, anche se contrasta con i nostri principi.
Un altro adagio, anche nostrano, in relazione all'altruismo sopraccennato, così recita: "chi ha compassione della carne degli altri, la sua la mangiano i cani".
"Detti" che con la mentalità emancipata e perbenista odierna vengono giudicati barbari e primitivi, ma quanto fondo di verità contengono!
Ciao, PINO

tabula ha detto...

@Pino: Ci sarebbe da discutere sulla possibilità della contemporaneità di emancipazione e perbenismo, su che cosa sia primitivo e cosa non lo sia.

Qui dentro ci siamo semplicemente limitati a sussurrare che il re è nudo, e che nessuna veste lo ricopre, portando in piazza le sue pubbliche pudenda la folla lo osanna, per timore di apparire, com'era l'anatema della preziosa stoffa? "stupida o inadeguata al ruolo che ricopre".
nessuno intende vergognarsi della nudità del re, tutti lo vedono esposto ma nessuno intende ammetterlo, al massimo veniamo bacchettati facendoci intendere che siamo incapaci vedere tutte quelle belle vesti tessute dai sarti furboni che han confezionato quello splendido abito su misura.

@Enrico: sei così sicuro che Parolisi verrà prosciolto?
Se tanto mi dà tanto, da una sentenza anticostituzionale che gli ha levato allegramente la patria potestà, non ne verrà fuori che la tanto attesa conseguenza E riconferma ufficiale.

Poi, dipende da quanto P. avrà voglia tempo e denaro da spendere.
Ma nonc redo quei cancelli si apriranno facilmente: son rimasti finora serrati contro ogni ragionevolezza.

E in isolamento diurno, figurarsi: il solo Schettino che ha compiuto una vera e propria strage, non ha ricevuto altrettanta precauzione e cautela allo scopo di impedirgli di inquinare prove o chissà cos'altro.

Manlio Tummolo ha detto...

Abbiamo visto altri casi recentemente, gentilissima Tabula, in primo grado si condanna gridando all'"assassino". Poi in secondo si assolve. E intanto l'assasisno vero se ne va tranquillo o al massimo passa in altro Stato.

ENRICO ha detto...

TABULA

naturalmente la certezza assoluta che Parolisi verrà prosciolto non ce l'ho, però la logica, il buon senso e molti altri casi analoghi mi permettono di prevedere che un processo esclusivamente indiziario costruito su alcune bugie piuttosto grossolane e non determinanti, su presunte chat a luci rosse, e su un paio di corna disseminate qua e là non può concludersi con una condanna "al di là di ogni ragionevole dubbio" DATO che sono proprio gli innumerevoli macroscopici DUBBI gli aspetti più inquietanti che caratterizzano questo enigmatico "caso"

PINO ha detto...

@ ENRY? i dubbi sono sollevati da NOI, con i nostri mezzi piuttosto limitati, e per aver analizzato la documentazione che ci è stata messa a disposizione, e, pertanto, gli stessi non hanno trovato collocazione nel carteggio accusatorio.
Una condanna ci sarà, salvo, poi, come sostiene Tummolo, la certezza di avere una revisione del processo, dopo l'immancabile appello che sarà avanzato dai difensori, nella cui sede si potrà contrapporre la lunga serie di dubbi che hanno caratterizzato il processo di primo grado.
Ciao, PINO

Sabry ha detto...

Cara Mimosa le tue sono delle bellissime parole,poi però c'è chi ha criticato la lettera proprio ieri ho già visto dei commenti pieni di insulti..Mi rendo conto che la gente oggi giorno è cattiva,però fino a questo punto non me l'aspettavo,è chiaro che si sta esagerando con i toni...Comunque per quanto riguarda il processo di 1 grado penso anch'io che ci sarà una condanna...

Annika ha detto...

Sabry
non ti preoccupare. Mimosa se la sa cavare magistralmente con i maleducati, e gli insulti neanche la sfiorano.

Enrico
sono certa anch'io che Salvatore verra' assolto in pieno. E' impossibile condannarlo perche' non esiste una singola prova contro di lui e, siamo onesti, neanche tanti indizi. Il suo DNA e' presente solo sulla bocca di Melania, dove puo' essere stato facilmente "piantato" da chiunque. Quello subenguale, invece, non lo si poteva aggiungere post mortem! E, ricordami un po' Enrico, quanti uomini ha poi toccato Melania tra l'essersi lavata le mani dopo il cambio della bambina a casa poco prima delle 14 e il ritrovamento del corpo? Ha toccato una donna, certamente, ma di quanti uomini si trattava? 3? o forse 4? Non Salvatore naturalmente, dato che il suo DNA non era sulle mani. Quindi, 3 o 4 uomini vengono graffiati da Melania tra il 18 ad ora di pranzo e il 20 pomeriggio. Hmmm...

Poi ci sono formazioni pilifere, impronta di scarpa, impronta di pneumatici, assanza di larve/ditteri, batteri solo superficiali delle ferite post mortem, il magico contenuto gastrico con la magica caffeina, lustrini e perline, la macchina che c'e' ma nessuno la vede e poi non c'e' ma un ipod ne cattura l'immagine...

E poi, (quasi me la dimenticavo!), c'e' la Sg nel canale vaginale di Melania, che non puo' categoricamente appartenere a Salvatore ma non si sa di chi sia ed che indica un rapporto sessuale penetrativo in alcun modo precedente il 17 sera, tanto perche' presupponiamo l'uso di un dual antibody ELISA...

Direi, Enrico, che ad occhio e croce o esce, o esce.

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

Se si fosse andati diritti al giudizio immediato in Corte d'Assise temo che per Parolisi non ci sarebbe stato scampo in primo grado.

Questo perché per l'ordinamento attuale la prova deve essere formata in aula sulla base del fascicolo del dibattimento (che probabilmente era già stato preparato dal GIP De Rensis e non sappiamo cosa contenesse), sulle prove scientifiche e sull'audizione dei testimoni.

Proviamo per esempio a considerare la testimonianza fondamentale di Ranelli. Nel giudizio ordinario Ranelli sarebbe stato ascoltato in udienza e quasi sicuramente avrebbe confermato quella che è la sua ultima versione, cioé quella successiva all'ultima audizione fatta presso i Carabinieri di Ascoli. Quanto detto ed affermato sia il giorno stesso della scomparsa di Melania sia nei giorni successivi, sicuramente favorevole a Parolisi, non sarebbe entrato nel processo a meno che la Corte, in accordo con il PM non avesse permesso l'acquisizione di tutti i verbali, e questo al massimo dopo una lunga discussione tra le parti (e la difesa non avrebbe potuto riproporla per ogni aspetto dell'indagine).

Nel caso invece del Giudizio Abbreviato in corso, il GUP dovrà giudicare su tutti gli atti di inchiesta e quindi potrà tenere in conto anche le prime testimonianze nonché la dinamica con la quale le stesse si sono modificate nel tempo. Se al massimo avrà dei dubbi potrà chiederne l'audizione diretta, tenendo però sempre in conto tutti gli atti. In questo caso la situazione potrebbe volgere leggermente in favore dell'imputato.

La stessa cosa si potrebbe dire anche per le testimonianze di Arrica e Mascia, che in aula molto probabilmente avrebbero ribadito il passaggio della Golf nera (elemento fondamentale per la Procura per rendere inattendibile Colasanti). Ma nel giudizio in corso il GUP potrà giudicare considerando anche l'anomalia dovuta al fatto che di quella Golf nera se ne sono ricordati solamente nel corso della terza audizione.

Senza entrare nel merito di tanti altri aspetti, credo che il giudizio abbreviato richiesto dal collegio difensivo, sebbene rischioso, sia stata la scelta migliore per poter sperare in un proscioglimento dell'imputato già in primo grado, a patto naturalmente che il GUP Tommolini confermi il necessario grado di imparzialità sinora dimostrato.

A questo si aggiunga anche la clausola di inappellabilità da parte del PM dell'eventuale assoluzione che rende maggiormente attraente questa soluzione soprattutto nella convinzione dell'innocenza.

LucaP ha detto...

@ Annika

Un'osservazione fatta recentemente da te, e forse anche da altri precedentemente, mi sembra decisamente importante e si riallaccia al tuo ultimo commento. Spero che abbiano fatto questa considerazione sia Giardina sia Varetto nelle loro relazioni o comunque lo facciano nelle perizie finali.

Melania, secondo la testimonianza di Salvatore, prima di uscire di casa ha cambiato Vittoria in quanto la bambina aveva fatto la "cacca".

Se non è stato trovato DNA di Vittoria sulle mani di Melania vuol dire che quest'ultima si è accuratamente lavata. Per cui il DNA maschile trovato su:

- polpastrello del I dito della mano destra (campione 4478) caratterizzato da una componente genetica maschile
- polpastrello del IV dito della mano sinistra (campione 4486) che presenta un profilo misto di non meno di tre contribuenti ed è caratterizzato da una componente genetica maschile

non avrebbe dovuto assolutamente essere stato ritrovato nel caso la ricostruzione ipotizzata dalla Procura fosse valida, perché non si capisce assolutamente quando avrebbe potuto essersi depositato visto che, sempre secondo la Procura, Salvatore ha portato Melania direttamente a Ripe una volta usciti di casa.

E questo ragionamento è indipendente da qualsiasi congettura sul DNA femminile subungueale e sugli altri reperti genetici.

Al fine di prevenire una possibile risposta da parte dei soliti ignoti, ho anche ipotizzato che Melania, per schizzinosità fosse solita indossare guanti di lattice durante il cambio della bambina. Ma per ritenere valida questa ipotesi estrema ci dovrebbe essere il riscontro autoptico della presenza della polvere lubrificante (talco o amido di mais) o delle altre sostanze rilasciate da tali guanti (nel filmato della perquisizione della casa di Folignano non li ho proprio visti) o qualsiasi altra traccia che possa far pensare a ciò. E questo non mi sembra sia mai stato scritto o detto.

Annika ha detto...

Non solo LUCA.

1. I guanti, come giustamente hai sottolineato, contengono sostanze di vario genere che, sorpresa, lasciano un deposito anche sotto le unghie. A che tipo di polvere o sostanza era frammisto il DNA subungueale?

2. Inoltre le cellule epiteliali sono robette delicate, al contrario del DNA salivare, che come ci dicono gli ormai uber-citati Kenna et al - fischieranno loro le orecchie... -, permane sulla pelle, e quindi in teoria anche su quella delle labbra, fino a 96h (parentesi: e' auspicabile che, oltre a testare la permanenza del DNA salivare ALL'INTERNO DELLA BOCCA, la Dottoressa Baldi abbia testato anche la permanenza del DNA salivare SULL'ARCATA DENTARIA E SULLE LABBRA, l'una priva e l'altra dalla scarsissima presenza di alpha-amylase - sulla incredibile resistenza del DNA salivare su pelle in un corpo sommerso in acqua per varie ore, Sweet and Shutler docet). E le cellule epiteliali presenti sui polpastrelli, in caso di guanti, si sarebbero "sparse" ed avrebbero aderito all'interno dei guanti stessi per secondary transfer. Quelle invece ancora presenti sui polpastrelli sarebbero anch'esse state ricoperte della polvere presente all'interno dei guanti, come le subungueali, o il loro DNA sarebbe stato spezzato dalla frizione in caso di guanti foderati.

Insomma, una vera strage di cellule epiteliali, per capirci.

Ciao, Annika

ENRICO ha detto...

ANNIKA

mi fa piacere che anche tu sia d'accordo con me sull'impossibilità da parte del GUP di emettere una sentenza di condanna in mancanza di prove certe e difronte all' insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza .

@ LucaP

non sono sicuro invece che in caso di proscioglimento il Pm non possa appellarsi... credo che la parte civile potrebbe proporre ricorso per cassazione

Ma a questo punto ci vorrebbe la consulenza di Manlio Tummolo senz'altro aggiornato a questo riguardo dato che la "legge Pecorella" è stata modificata ampiamente nel 2008 in quanto ritenuta incostituzionale

LucaP ha detto...

@ Enrico

L'inappellabilità della sentenza di proscioglimento è sancita dall'art.443, comma 1 del Codice di Procedura Penale:

"L'imputato e il pubblico ministero non possono proporre appello contro le sentenze di proscioglimento.

Precedentemente alla Legge 20 febbraio 2006 n°46 vi era anche scritto, in coda al comma 1, "quando l'appello tende ad ottenere un diversa formula", ma la medesima legge ha abrogato tale eccezione.

Se il GUP Tommolini proscioglierà Parolisi dai capi di imputazione (anche nel caso la Procura nel corso del processo volesse cambiare gli stessi capi di imputazione originari, cosa possibile ai sensi dell'art.423 CPP, ed a me la questione dei tre macedoni continua a far pensare), la Procura di Teramo e la Parte Civile non potranno ricorrere.

Come non potranno ricorrere anche nel caso che il GUP condanni Parolisi ad una pena sensibilmente inferiore a quella richiesta (art.443 comma 3), mentre potrà farlo l'imputato.

Non date retta all'apparente garantismo espresso dai Rea e da Gionni negli ultimi periodi. Il Giudizio Abbreviato li ha colti davvero impreparati. Oramai erano sicuri di andare in Corte d'Assise dove le probabilità di condanna sarebbero state elevatissime.

LucaP ha detto...

@ Enrico

Ho cercato di documentarmi meglio ed ammetto che hai ragione sulla possibilità di ricorso per cassazione. La Corte di Cassazione però non giudicherebbe nel merito bensì unicamente sugli eventuali errori di diritto.

Sia la Parte Civile sia il PM dovrebbero quindi trovare un appiglio sull'operato del GUP e la cosa non sarebbe comunque facile.

In ogni caso Parolisi verrebbe immediatamente scarcerato rientrando nel possesso della potestà genitoriale sospesa e di tutti gli altri diritti che gli sono attualmente negati.

Nella remota eventualità che la Cassazione annullasse il giudizio, il rito dovrebbe ricominciare di nuovo con la procedura abbreviata (credo purtroppo con un altro GUP).

LucaP ha detto...

@ Annika

La questione dei guanti di lattice era solamente un modo per mettere le mani avanti e prevenire facili obiezioni.

Chairamente potrebbero sempre obiettare che attualmente in commercio vi sono moltissimi modelli di guanti in lattice senza polvere lubrificante ed altri del tipo non aderente (si dovrebbe comunque provare che Melania ne facesse uso). Ma in ogni caso la presenza di quei DNA sui polpastrelli non sarebbe compatibile con l'uso di guanti sanitari di alcun tipo.

Per quanto riguarda il French Kiss Test della Baldi (apprezzo il coraggio della professionista a portare tale test come prova), basta una sola obiezione. Tagliabracci non è stato in grado di specificare la provenienza dei quel DNA (salivare, epiteliale, spermatico,...), quindi il risultato del test empirico non ha alcuna rilevanza di prova. Ce l'ha unicamente dal punto di vista mediatico.

Annika ha detto...

LucaP
ma io lo sapevo che la tua era solo un'ipotesi assurda nel caso di obiezione ancora piu' assurda (after the French kiss test, the world of paradoxes is their oyster): i guanti! Sai come mi diverto nel mio laboratorio virtuale... lasciami giocare al piccolo chimico, dai! Anzi, se non disturbo, continuerei solo per un'attimo.

La totale assenza di tracce che spicca non e' solo quella di Vittoria, ma anche quella di Salvatore. Si vuole che Salvatore sia l'assassino e si vuole che Melania si sia difesa. E allora, come mai sulle mani di Melania non vi e' alcuna traccia del DNA epiteliale di Salvatore, mentre vi sono quelle non solo subungueali ma anche e soprattutto sui polpastrelli provenienti da vari uomini sconosciuti? Se tali tracce di sconosciuti fossero state precedenti all'omicidio e Salvatore avesse ripulito le mani della moglie per cancellare eventuali suoi depositi di DNA dalle stesse, avrebbe cancellato anche quelle tracce di ignoti. Ma se Melania ha lottato e si e' difesa, con cosa si e' difesa mai se anche le gambe erano inutilizzabili per via dei pantaloni calati? Inoltre, Melania e' caduta a terra. Vuoi che a terra non si sia sporcata le mani? E il terriccio, per frizione o trasferimento, non avrebbe dovuto cancellare le tracce di DNA degli sconosciuti?

Pamba ha detto...

Mi inserisco un attimo per riportarvi una voce che gira ad Ascoli, come riferito dalla cronaca locale di oggi, in un articolo a firma f.d.m (ha sostituito E. Man. su Il Messaggero).
Secondo questa fonte starebbe per scomparire…..un’intera caserma, “il 235° RAV Piceno”!
La voce non è confermata, così ha commentato il sindaco che si era attivato presso “addetti ai lavori” autorevoli di Roma, né risultano al momento iniziative per la chiusura della Caserma Clementi nell’ambito di un piano di riduzione delle spese militari allo studio del Governo Monti.
In ogni caso, secondo l’ipotesi che è circolata negli ultimi giorni si parlerebbe del trasferimento di tutte le donne soldato in una caserma del Sud.
Un parlamentare locale ha promesso di incontrarsi oggi con il Sottosegretario alla Difesa per verificare la situazione e commenta:
“Non mi risultano elementi nuovi. E’ vero però che la caserma ascolana, dopo la vicenda di Salvatore Parolisi, è rimasta sempre sotto i fari. Ci sono state ispezioni. Al momento mi risulta solo il piano di vendita delle caserme dimesse. Ma non è il caso di Ascoli.”

Mumble..mumble..Sarò un po' maliziosa, ma mi interrogo.
Questi riflettori puntati sulla Caserma non possono più scottare l'unico militare che è attualmente in carcere. Ma eventuali indagini interne alla caserma, se mai ci sono state, o quelle avviate in luglio dalla Procura militare di Roma finiranno inghiottite dal Grande Nulla di Neverending story?

Pamba

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Enrico,
molte grazie per la fiducia, ma Luca P ha risposto più che adeguatamente. Stella, a dire il vero, ha dimostrato di essere più aggiornata di me, ed un suo eventuale parere diverso sarebbe interessante. A mia opinione. resterebbe comunque la perplessità costituzionale, sia per l'art. 3 sull'uguaglianza davanti alla legge, sia altri articoli procedurali sulla parità assoluta tra le parti in giudizio. Tuttavia è una questione che esula dallo specifico caso, visto che ogni rito speciale è una violazione di parecchi princìpi costituzionali. Lo scopo dei riti speciali è quello, non di determinare la verità dei fatti, ma quello di agevolare le grandi fatiche di inquirenti e giudicanti, aumentando il loro potere arbitrario. Ma su ciò avevo già scritto.

Sabry ha detto...

La Bruzzone ha lasciato una intervista a Gente dicendo che l'ultimo bacio a Melania è stato dato dal marito in quanto killer...Ha scritto anche che Melania ha sofferto molto e che non bisogna mai perdonare i mariti per i tradimenti,cosa ne pensate?perchè insistono con questo dna?

LucaP ha detto...

@ Sabry

Perché alla fin fine è l'unica cosa che hanno in mano che colleghi la scena del crimine a Parolisi.

E mi sembra comunque veramente poco se non addirittura niente.

LucaP ha detto...

@ Manlio Tummolo

Condivido la sua opinione sul dubbio di legittimità dei giudizi alternativi. E' pur vero che fra questi vi è anche il Giudizio Immediato, che era la strada intrapresa dalla Procura.

Ed il Giudizio Immediato, nella eccezione del comma 2 dell'art.453 CPP, è da intendersi come un favore all'imputato detenuto in carcere il quale può quindi ottenere un giudizio in tempi più brevi.

Tuttavia la Procura di Teramo, come anche altre Procure in altri casi giudiziari, ha voluto richiedere questo procedimento speciale esclusivamente per saltare l'udienza preliminare, la quale all'interno di tutto il processo penale è un passo fondamentale a tutela dell'indagato.

Ben venga quindi il Giudizio Abbreviato se permette di ricondurre il processo nell'alveo di un corretto rispetto delle procedure e dei diritti costituzionali.

LucaP ha detto...

Errata Corrige

Il comma corretto dell'art.453 è quello 1-bis introdotto dal DL 23 maggio 2008 n°92 (Legge 24/07/2008 n°125).

Anonimo ha detto...

Manlio, la ringrazio per la fiducia accordatami.
Le sentenze di proscioglimento emesse all'esito del giudizio abbreviato, sono appellabili dal P.M., ma non dall'imputato in quanto non ne avrebbe interesse.
Il P.M., non può proporre invece appello contro le sentenze di condanna, salvo che queste riguardino un titolo di reato diverso, da quello a suo tempo specificato nell'imputazione.
Per quanto riguarda la parte civile, al fine di evitare collisioni con i principi costituzionali, soprattutto con il diritto di difesa, la giurisprudenza propende affinchè la parte civile, possa appellare sia le sentenze di condanna che di proscioglimento.

Sabry, come può interessarci il punto di vista della Bruzzone, se questo non interessa al giudice?

Stella

Sabry ha detto...

Infatti Stella non capisco perchè va a porta a porta a parlarne e addirittura lasciare interviste su gente...il giudice l'ha esclusa ..è questo quello che conta...

anna ha detto...

chiudere la caserma clementi, se questo è vero è un modo per coprire chi della caserma fosse complice di un delitto così atroce,non ci dimentichiamo mai che un militare alle ore 7 del 20 mattina mentre si riaccendeva il cellulare di melania era nella zona, non c'era nessuna esercitazione e questo militare chiamò una donna di folignano, siccome i loro nomi e cognomi stanno agli atti dell'inchiesta bisogna assolutamente fare il test del dna a questo militare e alla donna di folignano che chiamò..........che cosa stava a fare questo militare nella zona?

chiudere la clementi significa insabbiare tutta l'inchiesta......Monti appartiene forse a quei poteri forti che intralciano la verità?

parliamo anche del tenete Stanca che ha indicato una data sbagliata di quanto melania e salavatore a ndarono a san marco.Perchè? anche lui ha tentato di mentiure falsificando la verità?melania è stata vista a san marco il 3 aprile da tantissime persone di folignano, quelle stesse persone che oggi si chiedono perchè sonia, i genitori di melania e il tenente stanca mentono.

le persone del posto è ovvio che dubitano di qtutte queste persone.....i loro occhi non mentono.....

LucaP ha detto...

@ Anna e Pamba

In merito alla chiusura della Clementi è da alcuni mesi che circola la notizia (o perlomeno era apparsa alcuni mesi fa), ma non era mai stata confermata.

Si potrebbe trattare di una normale ristrutturazione di tutto il Raggruppamento Unità Addestrative che ha sede a Capua presso la Caserma Oreste Salomone e che sino ad agosto/settembre 2011 era comandato dal gen. Barreca poi avvicendato. Il trasferimento a Capua anche del 235° Piceno potrebbe quindi essere dettato da esigenze logistiche di risparmio (attualmente del raggruppamento fanno parte due reggimenti di stanza a Capua, uno a Montorio Veronese, uno a Potenza, uno a Sulmona nonché i due coinvolti nella vicenda di Melania di stanza ad Ascoli ed a Chieti). Ho letto alcune notizie che parlano del trasferimento anche del 123° Chieti e delle relative proteste degli abitanti (la chiusura delle due caserme potrebbe avere effetti non trascurabili sulle economie locali delle due città).

Fa strano in ogni caso che vengano trasferiti due reggimenti di stanza presso due città che si trovano in posizione geografica baricentrica, ma in tempi di tagli economici non ci si deve stupire di nulla.

Se però consideriamo il fatto che i due reggimenti sono stati coinvolti in una vicenda mediatica di forte impatto nonché in inchieste della Procura militare delle quali nulla si è più saputo (anche in merito alla questione del concentramento delle armi dismesse), qualche sospetto è chiaro possa venire.

A proposito di avvicendamenti ai vertici, segnalo e ricordo che alla fine dell'estate erano stati avvicendati sia il gen. Barreca sia il col. Annichiarico. L'unico, tra quelli presenti ad aprile 2011, rimasto a ricoprire un incarico di alto comando ad Ascoli è proprio il ten. col. Stanca, comandante del Battaglione Piceno. Ma forse, non essendo addentro alle dinamiche interne delle forze armate, il suo ruolo non è fra quelli che normalmente vengono avvicendati.
Ma anche qui qualche punto interrogativo lo si potrebbe mettere.

LucaP ha detto...

@ Stella

La mia non vuole assolutamente essere una polemica, ma il PM (e neanche le Parti Civili) non può ricorrere in appello contro sentenze di proscioglimento emesse a seguito di un Giudizio Abbreviato.

Può (possono) ricorrere solamente per cassazione come fattomi notare ieri da Enrico e come da poi verificato.

Anonimo ha detto...

LucaP, è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art 2 L.46/2006, nella parte in cui, modificando l'art 443,1c., c.p.p., esclude che il P.M. possa appellare contro le sentenze di proscioglimento emesse a seguito del giudizio abbreviato, per violazione del principio di parità delle parti non sorretta da adeguata ratio giustificativa, ponendosi così in contrasto con l'art.111, secondo comma della Costituzione.

Per quanto riguarda la parte civile, ho fatto notare che la GIURISPRUDENZA propende affinchè possa appellare sia le sentenze di proscioglimento, sia quelle di condanna, al fine di evitare collisioni con il diritto di difesa. Questo vuol dire, che dipenderà dal giudice del caso concreto.

Stella

ENRICO ha detto...

@LucaP e Stella

Nel processo STASI , assolto per non aver commesso il fatto " il 23 aprile 2012 il sostituto Pg di Milano, Laura Barbaini, presenta ricorso in Cassazione per chiedere di rifare da capo il processo contro Alberto Stasi e fare piena luce su un omicidio efferato e feroce che ha spezzato le ali ad una giovane di appena 26 anni. (ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 17 DIC - LA SENTENZA DI
ASSOLUZIONE E' STATA EMESSA IN BASE ALL'ARTICOLO 530, SECONDO
COMMA DEL CODICE DI PROCEDURA PENALE, IL QUALE STABILISCE CHE
DEVE ESSERE PRONUNCIATA SENTENZA DI ASSOLUZIONE "QUANDO MANCA,
E' INSUFFICIENTE O E' CONTRADDITTORIA LA PROVA" CHE L'IMPUTATO
ABBIA COMMESSO IL FATTO.
".


Non so se le due "situazioni" siano comparabili.

Penso comunque che anche in caso di proscioglimento sia possibile il ricorso

Stefania ha detto...

E se venisse prosciolto ma non con formula piena? Potrebbe il Parolisi ricorrere per vedersi togliere definitivamente la macchia se pur velata di un'assoluzione per insufficienza di prove?

Inoltre, mi pare (ma non ne sono certissima) che le sentenze del Tribunale dei Minori non siano direttamente collegate a quelle del Tribunale Penale.

In caso di ricorso, la sospensione della patria potestà sulla piccola Vittoria verrebbe estesa sino al termine di tutta la procedura.

Un ricatto, per Parolisi.

In ogni caso, Enrico, sono anch'io dell'idea che SP verrà assolto.

Non altro perchè anche per chi come lui è "mente semplice", accoltellare la moglie lasciandola agonizzante sarebbe stato un rischio che non poteva permettersi di correre.

LucaP ha detto...

@ Stella

Mi cospargo il capo di ceneri e mi inginocchio sui ceci per penitenza.

Mi era sfuggita la sentenza della Corte Costituzionale n°320/2007 con la quale veniva dichiarata l'illegittimità costituzionale del comma 1, art.443 CPP per la parte riguardante l'inappellabilità da parte del PM contro le sentenze di proscioglimento.

Certe volte purtroppo anche i siti più affidabili sbagliano e di conseguenza chi vi si affida viene tratto in inganno. Stupisce comunque che i disposti di una sentenza del 2007 non vengano ancora inseriti nelle versioni più aggiornate del CPP.

Annika ha detto...

Stella

perdona LucaP subito prima che si flagelli il dorso!

Anonimo ha detto...

Con la sentenza dell’8 luglio 2002, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’imputato assolto in base all’articolo 530 c.p.p. non ha interesse all’impugnazione.
Nell'art 530c.p.p. la formula assolutoria si distingue in due commi:

1°) se il fatto non sussiste, se l’imputato non lo ha commesso, se il fatto non costituisce reato, ecc.;
2°) quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova.
In entrambi i casi il giudice deve assolvere, ma l’identità della formula assolutoria non cancella la diversità strutturale dei contesti espressi nei due commi: assoluzione piena ed assoluzione dubitativa.
Parte della giurisprudenza non condivide tale sentenza secondo cui l’imputato non avrebbe interesse (art. 568 comma 4°) ad impugnare la sentenza che getta un’ombra sui fatti o sulla sua condotta. L’assoluzione fondata su prova dubbia presenta la caratteristica di produrre effetti negativi per l’imputato, nonostante il dispositivo formalmente liberatorio. Una cosa infatti è dichiarare l’innocenza sul presupposto che la prova sia incerta o contraddittoria; altra cosa invece è affermare che le risultanze probatorie permettono di escludere con certezza che l’accusato abbia commesso il reato.
La Cassazione non ha tenuto conto del diverso peso morale e giuridico tra l’una e l’altra ipotesi di assoluzione. Del resto l’articolo 593 comma 2° dispone che "l’imputato non può appellare contro la sentenza di proscioglimento perché il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto", con ciò escludendo ogni altra ipotesi.

LucaP, sei perdonato!:)

Sabry ha detto...

Ciao ragazzi,oggi non perdetevi la puntata della D'Urso che parlerà della lettera sicuramente con tanto di Rea

tabula ha detto...

ragazzi, ok, abbiamo capito.
Però parlando di ricorso eventuale o possibile in caso di assoluzione, mi sa che stiamo mettendo il carro davanti ai buoi.

tabula ha detto...

no Sabri, non ho il tempo di vedere i programmi pomeridiani, ma se lo avessi farei comunque dell'altro.
Casomai se ci fossero novità aggiornaci.

Sabry ha detto...

Non credo che lo vedrò però se i miei guardano canale 5 ci dò un'occhiata

Baci,a dopo

Manlio Tummolo ha detto...

Cari miei,
vedo che non avete affatto bisogno di me in fatto di aggiornamenti processuali. Qua tra Stella, Enrico e Luca P. vi sono degli ottimi conoscitori di Diritto procedurale. Quanto a me, sono piuttosto un critico del Diritto, che non un espositore, e in questo campo mi ritengo quasi "imbattibile". Scherzo, ovviamente: le considerazioni che avete fatto sul rito abbreviato sono complete e , nell'insieme, non confutabili.

Carla ha detto...

ma il pubblico di buon pomeriggio è pagato per essere così schierato da far schifo?avete notato come è stato brutalmente attaccato il povero direttore di the week per aver detto la sua opinione, e cioè che Salvatore è troppo attaccato dalla tv e che cmq è innocente fino a prova contraria? non vi dico poi la reazione di Michele e Gennaro...

PINO ha detto...

@ TABULA
Giusta osservazione: "si sta mettendo il carro d'avanti ai buoi", perchè io non mi farei tante illusioni sulle future conclusioni del Gup.
Il fatto che abbia dato disposizione ai suoi periti di verificare se M ebbe dei rapporti sessuali "nei giorni precedenti la sua scomparsa", non indica, necessariamente che fosse convinta che ciò avvenne, nè che il rapporto, in caso di positività potesse essere attribuito ad altri, che non al marito.
Della SG se ne accennerà appena.
L'atto stesso della convocazione in giudizio dei macedoni, nonostante fossero stati ritenuti completamente estranei al delitto, non sarebbe altro che una "dimostrazione" di trasparenza, nella conduzione delle ulteriori indagini, finalizzate a dimostrare che TUTTO è stato fatto, nel modo più completo, per giungere alla verità.
Verità che indicherà SP autore dell'omicidio.
Naturalmente, tale conclusione, per noi che abbiamo analizzato nei minimi particolari tutto l'iter investigativo, sarebbe del tutto ingiusta, perchè sappiamo che SP non avrebbe avuto nè il tempo, nè un valido motivo per sopprimere la moglie. Ma le "convinzioni" dell'accusa sono diametralmente opposte.
E non credo proprio che il Gup vorrà scontrarsi apertamente con la Procura; e l'aver negato, quando furono richiesti, i "domiciliari" all'indagato, non fu un segnale di indulgenza.
La conclusione del processo, senza voler fare l'uccello del male augurio, l'ho già pronosticata in altro mio post.
Spero solo di aver torto marcio.
PINO

Annika ha detto...

Pino
sai quanto ti stimi ma stavolta, che tu abbia torto, me lo auguro anch'io. Oltre che di un'ingiustizia colossale nei contronti di un uomo contro il quale non esiste un briciolo di prova, sarebbe un'insulto alla scienza, che non e' un'opinione e non si puo' piegare ai voleri di uno o piu' colpevolisti in un caso specifico. E sarebbe anche una vergogna per l'Italia in altri paesi dove sono certa che questo caso sia seguito molto da vicino.

PINO ha detto...

@ANNIKA
Condivido tutto quanto hai scritto, ma la via mi ha insegnato quanta forza ha la presunzione. Perchè è proprio contro tale forza che la logica, il buon senso e, spesso, anche la scienza deve lottare.
E' il preconcetto, che ha caratterizzato, fin dall'inizio, la ricostruzione della vertà, così come noi vorremmo che fosse.
E la situazione, non credo che possa cambiare, almeno nella prima sessione del processo.
Sono troppe le forze avverse, Annika, contro le quali è difficile, se non impossibile avere ragione.
La convinzione è solo mia. E non desidero affatto che la si condivida. PINO

Annika ha detto...

@Pino
rispetto la tua convinzione e la tua esperienza, ma spero comunque in una Giustizia GIUSTA. Piegare o sorvolare fatti e dati imprescindibili ne decreterebbe la morte.

Sai che non c'e' polemica nelle mie parole. Ciao, Annika

ENRICO ha detto...

Come avevo già accennato in un mio javascript:void(0)precedente post, Parolisi - secondo me - verrà prosciolto secondo il comma 2, pertanto il “sospetto” su di lui gli rimarrà attaccato addosso in eterno, a meno che non ricorra in Cassazione (art 607 “1). L'imputato può ricorrere per cassazione contro la sentenza di condanna o di proscioglimento ovvero contro la sentenza inappellabile di non luogo a procedere.) .

Ma ai Rea NON INTERESSA che Salv. venga condannato ( loro sanno bene che il giudice con gli elementi in possesso non potrà emettere una sentenza di condanna). Ai REA interessa SOLO che Salv. non “veda più sua figlia"

Per questo stanno conducendo una martellante campagna mediatica tutta impostata sulla condotta “immorale” del caporalmaggiore ( donnaiolo, adultero dichiarato, pervertito, padre irresponsabile, transessuale ..e chi più ne ha più ne metta ) al fine di poter ottenere la definitiva decadenza della patria potestà.

Ora io non so quali conseguenze concrete per l’imputato derivino dall’essere prosciolto secondo il comma 2 perchè in entrambi i casi ( 1) il fatto non sussiste - 2) manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova) si tratta comunque e sempre di assoluzione con formula piena

Mi ha colpito questa affermazione :

La sentenza di proscioglimento è incompatibile con l'accoglimento dell'azione di danno proposta dall'eventuale parte civile, proprio perché dall'azione civile viene a mancare il presupposto logico della responsabilità penale. Al contrario, la sentenza di assoluzione nel merito può comportare la condanna della stessa parte civile[...] alla rifusione delle spese processuali sostenute dall'imputato stesso. In siffatte ipotesi, infatti, costui si è trovato ad essere ingiustamente perseguito dalla parte civile : è giusto allora che in tali casi costoro ne subiscano le conseguenze patrimoniali.

Pino ha detto...

@ Annika
ti capisco benissimo, e condivido la tua indignazione.
Ma sono pure convinto che la Giustizia non sempre ne esce vittoriosa.
Speriamo in un finale dipinto di rosa. Difficile ma...sempre possibile. Pino

Anonimo ha detto...

siete sempre gli stessi 4 gatti che ve la cantate e ve la suonate da soli; vi fate complimenti e sparate a zero su chiunque non la pensi conme voi!Arroganti e patetici che difendete l'indifendibile, tutti cuginetti di Parolisi!!

Anonimo ha detto...

Pino, è vero che molti dei provvedimenti toccati in sorte sino ad ora a Salvatore, sono discutili, definiamoli così....
Non di mentichiamoci però, che è stata accolta la richiesta fatta dalla difesa di procedere con il giudizio abbreviato CONDIZIONATO.
Il giudice dispone tale giudizio abbreviato se l'integrazione probatoria risulta necessaria ai fini della decisione e compatibile con le finalità di economia processuale proprie del procedimento.
Quindi il giudice ha ritenuto di dover disporre nuove perizie (tutte quelle richieste), in quanto NECESSARIE ai fini della decisione. Se queste perizie stabiliranno un'ora della morte diversa da quella stabilita da Tagliabracci, non si potrà far finta di niente.

Enrico, avere un'amante o tendenze particolari, non costituisce reato. Se Parolisi, sarà prosciolto il fatto che sia irresponsabile sarà tutto da dimostrare.

Stella

ENRICO ha detto...

PINO,

capisco i tuoi giustificatissimi timori ma come può un Tribunale condannare "al di là di ogni ragionevole dubbio" un imputato senza avere in mano non solo una prova certa ma NEMMENO gli "indizi gravi precisi e concordanti"

Il DNA nella bocca di M. l'UNICO dato che hanno ma è anche l'UNICO che non può essere esibito come "prova certa" della presenza di Parolisi NEL MOMENTO ESATTO IN CUI M. ESALAVA L'ULTIMO RESPIRO dato che non esiste alcuna documentazione scientifica che possa stabilire il tempo di permanenza del DNA salivare.

E' vero che NESSUNO "avrebbe " visto Salv. e M. a CSM ma è altrettanto vero che NESSUNO lo ha visto a Ripe

Al di là della Sg ( che io credo non interessi nemmeno alla Difesa la quale punta soprattutto a spostare l'ora della morte confutando i risultati della perizia Tagliabracci ) non capisco come un giudice - solo considerando questi dati - possa decidere di ritenere valide le conclusioni dell'ACCUSA.

Oddio, poi tutto può essere... però mi sembrerebbe ENORME un "finale" del genere

PINO ha detto...

@ Stella
Tutto quello che hai chiarito è esatto, ma io intendevo porre in rilievo la "disposizione" intima, il "fine" del Gup, nel richiedere tali nuove perizie, che mi è parso più un gesto plateale, per dimostrare di aver fatto tutto quanto il caso richiedeva, per una giusta risoluzione.
il resto l'ha già scritto, inutile ripeterlo.

ENRICO ha detto...

@Stella

so bene che "avere un'amante o tendenze particolari, non costituisce reato"

Però potrebbe costituire un " OTTIMO motivo" ai fini di togliere la patria potestà a Parolisi

Se come "presunto innocente" il Tribunale ha deciso di sospendere la potestà genitoriale , immaginiamoci quale sarebbe la sua decisione in caso di "presunto colpevole" ( se Parolisi dovesse essere assolto)

Annika ha detto...

@ Enrico

REJOICE MATE! Il DNA sulla bocca e sull'arcata dentaria non e' una prova e neanche un indizio in quanto Tagliabracci non e' riuscito a determinarne l'origine, e DNA di origini diverse (pelle, saliva, sangue, sperma) hanno diversi tempi di permanenza su pelle (labbra) e gengive. Non determinarne l'origine significa non poterne scartare neanche una, e non scegliere le due che fanno piu' comodo alla parte civile!

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

Pino

Secondo me il tuo pessimismo, che posso anche capire visti i precedenti (GIP, Riesame, Cassazione, Giudice tutelare e Corte d'Appello di Napoli), fa torto all'onestà intellettuale del GUP Tommolini che in passato ha ampiamente dimostrato autonomia di giudizio e rispetto assoluto della legge.

Se la perizia medico legale e genetica stabilirà che sulla base degli elementi in possesso e dei referti autoptici non è possibile stabilire l'ora della morte e tantomeno circoscriverla all'arco temporale indicato da Tagliabracci (credo che potrà essere il massimo cui si potrà giungere), Parolisi verrà prosciolto con formula piena per non aver commesso il fatto.

Ma anche in caso contrario non credo potrà condannarlo sulla base delle prove scientifiche raccolte (e chi, come Garofalo, ha potuto leggere integralmente la relazione finale del RIS, ha già assunto un netta posizione innocentista) e della totale assenza di altre prove a suo carico. I sospetti, e gli indizi portati dalla Procura si scontrano troppo con tutto ciò che è invece a discolpa dell'imputato. Come extrema ratio potrà proscioglierlo con formula dubitativa, ammesso che sia possiblie in un Giudizio Abbreviato.

Aspettiamoci comunque dei colpi di scena perché credo che la Procura non abbia giocato ancora tutte le sue carte e tenga nel cassetto un Piano B pronto se le cose si mettessero male.

Credo mi farò una T-shirt con sopra scritto:

"Non sono un cuginetto di Parolisi, ma per me è innocente"

Anonimo ha detto...

Anche io ho una T-shirt con sopra scritto:
Pag 164 rigo, 12, 3 parte ordinanza.
Comunque continuate pure a darvi il cinque tra voi....
Viva viva i biscussidiperugiabiscolussi .....
IAIA

LucaP ha detto...

@ Anonimo

Allora Parolisi è veramente un supereroe! La sua semenogelina ha qualcosa di miracoloso se riesce a durare per minimo 5/6 giorni (perché "pochi giorni prima dell'omicidio" devono essere intesi come due minimo)!

Penso che il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro passerà in secondo piano dopo questa scoperta.

Ma anche Tagliabracci verrà citato negli annali della medicina legale per gli straordinari metodi di indagine utilizzati.

A proposito, visto che sei così esperto e sicuro, sai dirci quale kit di analisi ha utilizzato? E sapresti citare, virgolettate, le parole di Parolisi, visto che te la ridi così beatamente?

Sai, dopo che su quell'Ordinanza sono state scritte tante cose molto dubbie, possiamo anche sospettare che qualcosa sia stato leggermente piegato nell'interesse dell'accusa.

E non accusarmi di calunnia perché se proprio vuoi le cose dubbie te le potrei elencare facilmente.

Manlio Tummolo ha detto...

Qui vi sono quattro gatti, e dalle altre parti che cosa vi sono, dieci topi ?

Antonello ha detto...

C'e' una parte che non abbiamo analizzato, o meglio un punto di vista, quello di M. agonica.
Intendo, premettendo due condizioni:
1) Che M. fosse sola nelle "sue decine di minuti" di agonia.
2) Che M. avesse un minimo di movimenti liberi nelle "sue decine di minuti" di agonia.
In questo caso, in cui si possono essere verificate queste condizioni certamente M. avrebbe utilizzato qualsiasi cosa per lanciare un messaggio su chi poteva aver provocato tutto cio' che stava realizzando stesse accadendo.
Per fare cio', nelle condizioni di cui sopra ha avuto "decine di minuti", minimo quindi venti.
Secondo voi cosa avrebbe potuto fare per segnalare chi aveva compiuto l'aggressione???

Antonello ha detto...

O meglio le condizioni inibenti sarebbero cinque:
Nell'ordine di gravita',
1) Che M. abbia vissuto la sua tragica agonia nel posto in cui e' stata ritrovata.
2) Che M. fosse cosciente.
3) Che M. fosse sola.
4) Che M. avesse la possibilita' di muoversi.
5) Che M. sapesse chi l'aveva aggredita.

Ora in quei momenti non penso, ammesso che M. non fosse amante degli anagrammi, che M. possa essersi inventata qualcosa di strano, di complicato, al contrario con le variabili del caso deve per forza aver scelto qualcosa di molto semplice e di poco visibile, c'e' poi anche il depistaggio avvenuto dopo ed e' probabile che chi l'abbia messo in atto abbia cancellato quel messaggio che nelle condizioni suesposte M. avrebbe potuto lasciare.

Mimosa ha detto...

@ Antonello
hai fatto delle considerazioni giustissime e mi hanno fatto venire i brividi.
A me è parso sempre molto strano che sia stata ritrovata così ben distesa sul suolo, composta eccetera. Sì, in parte è stata opera dell'intagliatore (allargarle le braccia, per esempio), ma mi sembra "anomalo" che un corpo colpito da tante coltellate venga ritrovato con le gambe distese e persino con i capelli ben comporti, invece che "contorto" dallo spasmo dell'agonia.
Forse non ha potuto lasciare messaggi perché prima dell'accoltellamento era intontita ...
Senz'altro ha fatto in tempo a toccare i suoi aggressori come dimostrano i DNA sotto le unghie.

E' solo la cocciutaggine di voler SP colpevole a tutti i costi che ha fatto trascurare quelle tracce.

Sai, è facile dire "sono riconducibili a soggetti ignoti" ... e cercateli!!! In ogni caso non appartengono al marito!!! Non basta?

Mimosa

Mimosa ha detto...

Caro Enrico, la tua considerazione sulla Sg che non interessa al processo, contenuta nell’ultima frase del post delle 19:56 di ieri, la ritengo pertinente.
Procedualmente, il Giudice deve valutare se negli Atti presentati a chiusura dell’inchiesta ci sono “prove” o “indizi probanti” tali e di tale entità da avvalorare la tesi dell’Accusa (gravi, precisi, concordanti). Tra questi, più che un o il movente (allo stato degli Atti semplicemente ipotetico e anzi praticamente smontatosi da sè, tra l’altro l’ultimo dei tre elementi dell’investigazione) devono esserci riscontri circostanziati circa il mezzo e l’occasione.
Il tutto deve essere (teoricamente) il PM a doverlo provare. Nella pratica, purtroppo non è così.
Ora, l’accusa mossa a SP è di aver ucciso la moglie in base solo alla motivazione dell’"iimbuto”, infatti a ben leggere le motivazioni della custodia cautelare emessa dal Procuratore Monti non c’è traccia, e nemmeno nella Ordinanza di Teramo, di una accurata descrizione del “mezzo” : manca la prova che l’arma con cui è stata pugnalata la vittima e quella con cui il suo cadavere è stato deturpato siano mai state in possesso dell’imputato, e non ci sono nemmeno indizi per sostenere valida la supposizione che egli l’abbia posseduta, usata e gettata via.
Riguardo alla “occasione” quali sono gli elementi portati? Solamente la congettura che SP invece di recarsi a CSM si sia diretto al Chiosco di Ripe e ciò in base al ragionamento che “nessuno lo ha visto a CSM”, senza tener conto del fatto che che “nessuno lo ha visto a Ripe”!

La Difesa ha ora solo il compito di dimostrare che SP non è l’assassino della moglie e lo può fare solo facendo spostare l’ora del decesso.
Non serve in questo tipo processo cercare di convincere chi deve emettere la sentenza che SP non mentiva quando disse di essersi recato a CSM, che i rapporti tra i coniugi erano tali da non suscitare alcun sospetto sul desiderio di eliminare la consorte, che lui era un individuo dal carattere mite, eccetera eccetera. Non è un processo con dibattito né con testimoni.
Nemmeno è consentito alla Difesa chiedere di approfondire l’indagine necroscopica sugli esiti di rapporti sessuali avuti dalla vittima nelle ore precedenti la morte. La Difesa non ha prove da portare in merito, non può difendere il proprio cliente accusando altri (non esiste nel nostro ordinamento giuridico), potrebbe solo insinuare il dubbio nel Giudice che – oltre ai discutibili colori dei residui gastrici e alla caffeina, unici elementi addotti per la datazione della morte – c’è un altro elemento da valutare (appunto la Sg) che è ancora più determinante per la datazione del decesso. E che – in tal caso – è molto più determinante per escludere il coinvolgimentodi SP rispetto al DNA in bocca alla vittima, ancora di dubbia origine.

Non compare tale riferimento nella relazione della Difesa di agosto, semplicemente perché essa (che ripeto ritengo fatta alquanto frettolosamente) era intesa a contestare la «proporzionalita' e adeguatezza nella scelta della misura cautelare» (come è ivi scritto).

tabula ha detto...

Hai ragione Mimosa.
Gli ambiti in cui la difesa può spaziare sono quelli da te nominati, del resto indicare altri possibili colpevoli potrebbe scatenare un ginepraio, e non è compito di chi deve portare a casa il risultato.
Del resto si è visto quanto risulti sgradevole ai giudici chi ufficialmente rilasci dichiarazioni e lanci sospetti sui vicini, avvocato difensore di Cogne docet.

@Antonello: dai per scontato che Melania fosse in grado di intendere e volere, quando mi sembra di aver letto da qualche parte che l'agonia si svolse in uno stato di pre-coma.

Del resto in un primo tempo si disse che le coltellate alla schiena e quelle frontali furono date in due tempi distinti, potrebbe essere che l'assassino si sia accorto in un primo momento che Melania era ancora reattiva e sia nuovamente intervenuto per finirla frontalmente: però senza mirare al cuore, organo vitale in primis - e questo è strano.

Nel caso di qualche istante di lucidità, la cosa più banale che potrebbe venire in mente è tirare fuori il telefonino dalla tasca e mandare un sms di aiuto.. forse non era in grado di parlare.

magari non riuscendo nell'invio a causa della seconda immediata serie di coltellate ma lasciando un messaggio tronco, o solo col nome dell'assassino.

Questo potrebbe spiegare la necessità di manipolare il telefonino controllando anche le bozze e di cancellare successivamente le proprie impronte, difatti si trovarono solo tracce del dna della bambina nelle fessure tra i tasti.

E, Mimosa, penso che la posizione ordinata del ritrovamento sia dovuta proprio al fatto che la donna sia stata perquisita.

Poi, antonello, la letteratura è piena di cadaveri che hanno scritto il nome dell'assassino con un dito intinto nel proprio sangue, o incidendolo nel terreno, ma non è detto che M. fosse nelle condizioni per farlo.

Nella pià sfrenata fantasia potrei ipotizzare che con un minimo di lucidità abbia usato degli oggetti personali per indicare le iniziali di chi le aveva fatto questo.
E chi questo le ha fatto, sapendola o forse volendola moribonda e non morta, non le avrebbe lasciato un cellulare a disposizione.
A, accendino, anello di fidanzamento. Perchè non Fede? perchè inizia con la F. O, orecchini, orologio. S, soldi o scarpa e C, collana.

Le mie ovviamente sono supposizioni campate per aria, Antonello: certo è che rimane il mistero di quella sua collana scomparsa e mai più ritrovata, perchè portarla via?
Non era di sicuro intento di chi ha manipolato la scena del delitto simulare un furto, avrebbe preso anche altro, forse quella collana poteva avere tracce biologiche dell'assassino difficili da levare: sangue o capelli o impronte digitali.
L'orologio se lo portava, dov'è? Chi e perchè ha gettato via orecchini e anello di fidanzamento ma NON la fede?
Bisognerebbe ricordarsi se c'erano dna estranei su questi oggetti: attribuirlo a qualcuno è ininfluente.

Comunque, detto tra noi, le modalità dell'omicidio ma soprattutto le incisioni post mortem mi fanno pensare che chi le ha compiute abbia qualche rotella fuori posto: e dal mio personalissimo punto di vista la collana è stata portata via come souvenir macabro, o ancora meglio come testimonianza del lavoro eseguito.

Difatti se Melania la indossava ancora nel momento dell'aggressione, quest'ultima, oltre che riconoscibile ed identificativa, era certamente piena di sangue.

Mimosa ha detto...

Brava Tabula a ricordarci che manca la collana!
È vero, molto probabilmente è un trofeo, comunque un segnale significativo, un messaggio di qualche tipo, come voleva forse essere l'asporto dell'anello di fidanzamento, forse doveva essere portato via anch'esso, ma nella confusione del momento è caduto per terra e non è stato trovato.
Ciò varrebbe anche se Ripe non fosse il luogo dell'aggressione e della morte, perché la scena là è stata allestita.
Io, per il momento, io continuo a credere che non è stata accoltellata nel bosco, affidandomi alle prime risultanze del medico legale, connesse soprattutto all'esigua quantità di sangue riscontrata sotto il cadavere.

L’altro giorno ho finalmente trovato un appunto che cercavo da tempo: è stato scritto che secondo Tagliabracci «Melania cade in terra e muore per emorragia acuta. HA PERSO 2,5 LITRI DI SANGUE: A causa delle ferite subite Melania Rea ha perso 2-2,5 litri di sangue, mezzo litro del quale trovato all'interno delle cavità corporee e circa 1,5 litri sul terreno che ne era letteralmente imbibito. che hanno fatto 'sopravvivere' e agonizzare Melania "alcune decine di minuti"».

E ancora ««causa della morte - emorragia acuta intervenuta alcune decine di minuti dopo i primi colpi» ossia Tagliabracci certifica che la morte è avvenuta alcune decine di minuti dopo l’inizio della azione assalitoria. Ossia una ventina di minuti, circa, non dopo l’ultima pugnalata, ma dopo la prima.
È ben vero che lui ritiene che il primo colpo sia stato il fendente alla gola mentre io ritengo questo l’atto finale (e mi pare che anche tu e Annika lo pensate), ma davvero quella chiazza sul terreno conteneva 1,5 litri si sangue?
ma se del terreno non è stata asportata neanche una zolla, come fanno a dire di quanto materiale ematico ne era “imbibito”?
e quanto poteva essere il sangue schizzato qua e là a causa del brandeggio? Ricordo che c’era scritto che solo un tronco d’albero ne è stato colpito.

Buona giornata!
Mimosa

PINO ha detto...

BUONA GIORNATA a te MIMOSA!

Ho notato che stanotte avete fatto un ottimo ripasso delle varie fasi del caso MR.
E' proprio vero, allora, che la notte è apportatrice di riflessioni.
E tu e Tabula ne avete fatte tante.
Avrei voluto farvi compagnia, con immenso piacere.
Cercherò di cogliervi in flagrande dibattito, nelle notti che seguiranno. A più tardi, PINO

Anonimo ha detto...

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1046312/parolisi-lettere-per-laffidamento-di-vittoria.shtml

K@

ENRICO ha detto...

MIMOSA carissima,

hai perfettamente ( come al solito, del resto !) sviluppato il mio sintetico pensiero.

La Difesa ha solo il compito di dimostrare che il proprio assistito non può aver commesso il fatto . A questo scopo cercherà di smontare la perizia Tagliab. sull'ora della morte in quanto ricavata attraverso parametri dubbi e deduzioni discutibili
Infatti mentre il PM è tenuto a provare “ i fatti costitutivi del reato oltre il ragionevole dubbio”, alla Difesa sarà sufficiente insinuare perplessità anche soltanto opponendo le incertezze necessarie a fare nascere nel libero convincimento del giudice il ragionevole dubbio sulla colpevolezza dell’imputato


La parte civile – nella fattispecie - si batte unicamente per togliere la figlia al Parolisi.

La parte civile, come ho già detto, non ha interesse a scoprire il VERO assassino : questo “incarico” lo lascia ai vaii Nero Wolfe che , come noi, si cimentano in ipotesi impossibili da dimostrare senza . mezzi adeguati

PINO ha detto...

@ A TUTTI

Ho letto le lettere di SP alle sorelle Lucia e Francesca e la risposta di quest'ultima, inerente alla volontà, espressa da SP, di impugnare la sentenza che gli ha sospeso la patria potestà.
Nella lettera di risposta di Francesca, vergata con semplice sincerità, si rivela un timore reverenziale di porsi contro l'agguerrita volontà dei R, cosi intensa, da consigliare al fratello di soprassedere, per il momento a tale iniziativa, e credere, fiducioso, nella divina provvidenza.
In pratica, la povera donna, nonostante l'immenso amore per lo sfortunato fratello, gli fa capire chiaramente che non se la sente, così com'è, da sola, di affrontare la barriera di odio e di rivendicazione, innalzata dai R.
Chiunque leggesse il contenuto di quei modesti fogli di carta, non potrebbe restare indifferente alle sofferenze che in esse si avvertono; nessun assassino potrebbe frorgiare parole e frasi così profondamente umane: sono l'eco di un'angoscia vieppiù rafforzata, dal sapersi innocente.
Chi pagherà mai tali sofferenze?
Quello che pavento, ma non lo auguro a SP, l'ho già manifestato.
Troppo odio e troppo rancore circonda la figura di questo ragazzo, un pò vanitoso, amatore da strapazzo, molto bugiardo, ma anche disposto ad affrontare la morte, in missioni pericolose, per raggranellare qualche euro, lui, nato da una famiglia umile, si, ma di onesti lavoratori.
Sarà preso in considerazione, tutto questo dai giudici, indipendentemente dalla inesistenza di vere prove?
Oppure sarà più influente la massiccia scorza di cattiverie costruita, non sappiano a quale scopo (ma forse l'abbiamo intuito), intorno alla figura di giovane arraffone che non esito a definire solo un sempliciotto?
PINO

Annika ha detto...

Mimosa, Tabula, Antonello ed Enrico

vi darei un 5 ma, essendo 4 gatti... qua la zampetta! Ognuno di voi ha sottolineato punti veramente interessanti. La mia aggiunta e' misera e noiosa, quindi non vi aspettate niente di speciale. Vorrei solo ricordare che i tempi di permanenza del liquido seminale in un cadavere si accorciano e che la presenza della Sg, se rilevata con RSID-semen, non e' tanto importante per determinare il nome del "depositario", quanto per congelare l'ora della morte o PMI ad un tempo preciso prima del quale non e' possibile anticipare il delitto. Se rilevata altrimenti, apre cio' nonostante ben piu' di uno spiraglio su ipotesi comunque ben lontane da Parolisi...

Miao, Annika

Anonimo ha detto...

@ ANNIKA
Se i 4 gatti siete solo voi, io allora sono SORCIO, squit...squit:-)
Pino

Annika ha detto...

Pino
non mi squittire sulla scienza, sai! La matematica non e' un'opinione. Se 4 sono loro e io dico miao fa gia' 5! Sarebbe come dire che prima hai 200 ml di contenuto gastrico e poi all'improvviso li riguardi e te ne ritrovi 140. Impossibile! I 4 gatti siamo tutti noi cuginetti e cuginette. Anzi, sai che idea mi e' venuta? Anch'io mi allineo a LucaP e sulla mia t-shirt faccio scrivere:

"Esperta di Sg e cuginetta. Non di Parolisi, pero'"

Come suona? Ciao, Annika

PINO ha detto...

@ ANNIKA
La mia era solo una battuta scherzosa sui gatti.
Certo che condivido le tue constatazioni scientifiche!
Quanto mai li ho messi in dubbio?
Certo è che le parole scritte se non accompagnate dalla mimica facciale, non assumono il significato che le si vuole dare.
Ma come hai potuto pensare che volessi motteggiare sulle tue affermazioni, quando io sono stato e lo sono ancora, un fermo sostenitore di tutto quanto hai scritto circa le tue relazioni squisitamente scientife?
Sono in disappunto per quanto hai frainteso. Non me l'aspettavo.

Annika ha detto...

Pino carissimo

sai bene che non ho mai dubitato ne' frainteso. Qui si ride per non piangere! Comunque sia, per farmi perdonare aggiungero' alla maglietta:

"...e amica di Pino"

Ciao, Annika

Anonimo ha detto...

@Pino,

condivido quello che hai scritto in merito al contenuto delle lettere tra SP e le sue sorelle (ne ho postato il puntatore proprio per il loro particolare contenuto umano, che fa ulteriormente capire, a conferma, tante cose che avevamo già ampiamente intuito e intraveduto).

Ritengo di sottolinearne un passaggio, che potrebbe ulteriormente spiegare l'accanimento inappropriato dei familiari di MR contro SP e, di fatto, espressamente la loro volontà di distruggere il legame della piccola Vittoria con il suo papà:
il militare Michele R, che ostenta in pubblico così poco equilibrio (e saggezza) nell'avventarsi contro il padre della sua nipotina, oltre cattivo gusto, è senza figli.

SP palesa il timore che ciò possa costituire un'ulteriore motivazione (i.e., tornaconto personale in vista di subentro 'paterno') per i comportamenti messi in atto al fine di screditarlo con ogni mezzo.

Vi sarà anche una forma di personale gelosia/invidia/rivalsa dietro tutti questi sproloqui via etere (oltre molto altro, anche 'sul comò')?

K@

ENRICO ha detto...

Una domanda per TUTTI

Se Parolisi venisse assolto "per non aver commesso il fatto" ( cosa che ritengo piuttosto improbabile ) i Rea non avrebbero speranze riguardo l'affidamento della piccola.

MA se Parolisi venisse prosciolto secondo l' Art.530 c.p.p., COMMA 2. "quando manca, è insufficiente, o è contraddittoria la prova.” quali potrebbero essere le "speranze dei REA di poter ottenere il definitivo affidamento della bambina ?

ENRICO ha detto...

( ho tralasciato la conclusione del mio precedente commento .La aggiungo qui di seguito)

...[quali potrebbero essere le "speranze dei REA di poter ottenere il definitivo affidamento della bambina]... dopo aver sbandierato - attraverso tutti i media che a ritmo pressocchè giornaliero li hanno ospitati per più di un anno - che il padre, oltre ad essere COMUNQUE "sospettato" di uxoricidio in quanto assolto con una formula che contiene un dubbio, è anche un pervertito ed un adultero incallito ?

Anonimo ha detto...

@Enrico,

sempre prosciolto sarebbe, anche se non con formula piena.

Certo la fantasia, anche quella cattiva non ha limiti .... (e ce lo hanno anche già dimostrato con, per esempio, le sceneggiate per la visita in carcere della bambina a gennaio, il giornalista pronto a fotografare malgrado la precedente comunicazione a tutela della minore dell'ordine dei giornalisti - giornalista evidentemente gradito, se non anche persino espressamente invitato allo scopo ...; ecc ecc)

Comunque c'è attualmente anche un passaggio presso la Corte di Cassazione per presunto vizio formale nel procedimento tutelare .....

Sono dunque allo stato almeno due le decisioni che si verificheranno.

K@

Unknown ha detto...

Ciao Enrico.

Sono capitato per caso, fra poco esco, ed ho visto la tua domanda, a cui non so dare una risposta giuridica. Manlio lo saprà meglio di me.

Ma basandomi sulla logica a me pare chiaro che un'assoluzione è un'assoluzione, qualsiasi formula venga usata per sancirla. Perché quando un imputato viene assolto per un'insufficienza di prove, non si può dire che sia mezzo innocente e mezzo assassino, visto che esce di galera e torna a casa.

Certo, se l'assoluzione arrivasse in Appello, magari dopo tre anni e passa di carcere...

Certo, se nel frattempo la bimba fosse stata affidata ad altri, magari perché ha un padre degenere che non l'ha vista negli ultimi anni ed è stato condannato in primo grado a 30 anni di carcere, non sarebbe facile riottenere subito ogni diritto e sarebbero i giudici minorili a dover giudicare cosa sia meglio per la piccola...

Questo quanto la logica mi dice, ma non so nella realtà se sia giusto (anche perché ogni caso riguardante i minori fa storia a sé).

Ciao, Massimo

Stefania ha detto...

Mi è stato detto che sto mettendo il carro davanti ai buoi, e forse è vero. Ma è quello che a mio avviso sta facendo la famiglia Rea, presenziando ad ogni possibile trasmissione televisiva dove si cerca in ogni modo di dequalificare la figura del S.P.

Intanto c'è da premettere che non conosco le motivazioni del decreto di sospensione della patria potestà del Parolisi nei confronti della figlia Vittoria.

Presumo questo sia stato redatto tenendo conto della necessità di prendere in nome e per conto della minore delle decisioni che il padre, attualmente sottoposto a custodia cautelare, non puo' oggettivamente prendere.

E' evidente che in caso di assoluzione, verrebbero a cadere le motivazioni di detta sentenza e che quindi (presentando un ricorso, perchè il TdM è completamente scollegato dal Tribunale Ordinario) S.P. ritornerebbe ad avere la custodia e la potestà sulla figlioletta.

E' possibile che a questo punto la famiglia Rea chieda nuovamente che al Parolisi venga tolta la patria potestà (in questo caso definitivamente e non in via temporanea) per inidoneità genitoriale del padre.

Da vedere cosa potrebbe decidere il TdM in questo caso, fatte salve le valutazioni di assistenti sociali, psicologi ed espertoni della materia.

Difatti, se in caso di condanna definitiva del Parolisi, la patria potestà su Vittoria verrebbe a decadere senza possibilità d'appello, ecco che in caso di assoluzione, la faccenda assumerebbe contorni per nulla affatto definiti.

Per questo, quindi, mi chiedevo ... nel caso il Parolisi venga assolto in primo grado non per non aver commesso il fatto ma per insufficienza di prove, sarebbe legittimo un suo appello (con relativo ricorso) per poter ottenere un'assoluzione con formula piena, questo perchè agli occhi dei giudici del TdM, che dovrebbero decidere sul destino della piccola, un innocente è differente da un padre del quale non è stata possibile dimostrare la colpevolezza.

Questo pero' porterebbe la faccenda giudiziaria del Parolisi ad allungarsi ulteriormente, come in definitiva si allungherebbero i tempi della sospensione provvisoria della Patria Potestà su Vittoria (decisa sino a sentenza definitiva ...).

Ecco perchè parlavo di ricatto. Se mi appello ... allungo i tempi di allontanamento dalla mia piccola (o comunque non posso decidere per lei perchè altri, in questo caso i Rea, hanno la Patria Potestà su mia figlia), se non ricorro in appello ecco che potrei risultare un "quasi colpevole" con tutto cio' che ne potrebbe conseguire ai fini della decisone della custodia definitiva di mia figlia ....

Non una semplice decisone, quindi.

Peraltro, vorrei ricordare che talvolta la Patria Potestà sui minori viene tolta non perchè il genitore è un assassino, un delinquente, un donnaiolo, un bugiardo ... ma semplicemente perchè giudicato dai soliti espertoni, quale inadeguato.

Stefania

ENRICO ha detto...

@ Massimo e K@

vi ringrazio per aver tentato una risposta...

Dato che da tempo sto cercando d’interpretare la sproporzionata sovraesposizione mediatica della famiglia R ( UNICO caso – da quel che posso ricordare – di familiari che ottengono un simile”trattamento” da parte dei vari canali Tv ) e dato che costoro sono apparsi SEMPRE più interessati a fornire elementi indirizzati esclusivamente a danneggiare pesantemente l’immagine “privata” dell’imputato che a soffermarsi su dati più consistenti e significativi (come noi da mesi stiamo facendo senza peraltro essere parenti né stretti né alla lontana dell’indagato !) penso che i R. - convinti che Salv. NON sarà condannato per il crimine di cui è accusato - abbiano come unico scopo quello di farsi giustizia al di fuori del processo condannandolo “a non rivedere più la figlia” . Come del resto affermato, senza possibilità d’appello, dalla madre di M.

Ciao
Enrico

Anonimo ha detto...

Stella,

io credo che la fam R. cercherà di fare tutto il male possibile a SP, ma se le circostanze cominceranno a dimostrare che il male che loro fanno gli ritorna un po' anche indietro (e non dico, anzi spero, NON da SP; ma dalle decisioni stesse dei vari Tribunali) loro cominceranno a pensarci un po' su prima di rifare ancora, e proseguire. quello che hanno fatto sinora ....

Come sto scrivendo da tempo, e non per mia espressa negatività nei suoi confronti ma per indurlo a pensare se ci riesce ...., per esempio Michele R. ..... che non si sta comportando bene né come uomo, né come zio, né come militare con tutte le sue esternazioni e mancanza di adeguato equilibrio ..., se lui, appunto, cominciasse a capire sulla sua pelle che così comportandosi ***NON*** va bene ..., e che gliene torna negatività, ecc. ...., chissà ... magari un barlume di intelligenza positiva si accenderà ...

idem per gli altri del suo clan ....

quello che non avrà danno diretto sarà il loro faccendiere avvocato (ma con condotte di quel tipo prima o poi qualcuno lo segnalerà anche al suo consiglio dell'ordine; e non è detto che nei guai non finisca nemmeno per mettercisi da solo, dato la personalità che mostra e che ha mostrato ....); idem
quei poco professionali consulenti che amano mettersi in mostra tutti dipinti ....e spargono ai quattro venti nuvole e nuvole di fumo colorato ...

K@

ENRICO ha detto...

@ Stefania

il tuo ragionamento è a completamento del mio,

Anche io sono convinto che passerà MOLTO tempo prima che Salv possa rivedere la figlia. SE la rivedrà ...

Anonimo ha detto...

Enrico,

presso le aule dei Tribunali (penali, civili, amministrativi) ho personalmente visto di tutto. E ho visto anche Giudici coraggiosi e integerrimi che hanno la professionalità, il coraggio, l'integrità morale e l'onestà intellettuale di applicare con equilibrio e sapienza la legge, nel rispetto di tutte le parti, senza farsi condizionare da poteri forti; come anche ho visto che, laddove sono necessarie interpretazioni, chi esibisce tali qualità dimostra pure capacità e volontà di interpretazione equa, profonda, chiara e molto equilibrata. Questi sono i Magistrati che bisognerebbe incontrare sempre. E, se vogliono, anche i Giudici minorili possono dimostrare queste qualità e virtuù, ben sapendo che hanno tra le mani la vita ed il destino di un minore (e non solo ...).

E' possibile, come tu dici, che gli sproloqui del clan MR siano anche solo manovre disperate ..., ma è che fanno pure mostra di non voler capire realmente gli esiti delle indagini (l'odio, talvolta, rende anche ciechi ...)

Comunque si dice comunemente: "chi semina vento raccoglie tempesta". Se fossi in loro sarei molto più cauto (e più intelligente ...).

K@

Anonimo ha detto...

Inoltre è possibile anche fare foto e filmini, e scambiarsi così tanti baci (magari con telefonata contemporanea ...). Anche se si sta lontani .

La tecnologia oggi aiuta ....

K@

Anonimo ha detto...

E poi ....

più la bambina cresce più avrà diritto, nel caso, ad essere ascoltata personalmente anche riguardo a suoi desideri/preferenze ...


Le canzoncine si possono anche registrare. Anche le favole. magari un cappellano del carcere può anche aiutare .....


K@

Anonimo ha detto...

e poi ....

oltre che nel suo cuoricino la bambina potrebbe avere in regalo e portare una catenina con una piccola immagine del papà, come anche della mamma .....



K@

ENRICO ha detto...

@ K@

i tuoi scritti mi hanno risollevato il morale !

Non resta che sperare in un sussulto di ravvedimento da parte dei Rea i quali, come tu hai ben sottolineato, stanno oltrepassando il limite del ragionevole. Da tutti i punti di vista...

ciao
Erico

Anonimo ha detto...

Se Salvatore verrà assolto per non aver commesso il fatto o perchè manca, è insufficiente o contraddittoria la prova, si tratterà sempre di una sentenza di assoluzione ed in tal caso gli sarà riabilitata la patria potestà. E' pur vero che il modo in cui il Tribunale dei Minori ha operato è al vaglio della Cassazione; ed è giusto in quanto c'è almeno una pronuncia dubbia.
Ho appena terminato di leggere le lettere che Salvatore ha scritto alle sorelle, dove certo della sua innocenza, è sicuro che la bambina non verrà affidata a nessuno.
Ritengo invece, che bisogna sempre prendere in considerazione un'eventuale condanna, pur se ingiusta e le conseguenze che ne deriverebbero.
Probabilmente, Salvatore era anche sicuro che la richiesta della custodia cautelare non venisse accolta, per questo ha lasciato la figlia dai Rea. Se fossi stata nel suo legale, gli avrei consigliato di lasciarla con la sua famiglia, ed ora non starebbe in questa situazione.
Per questo se dovessi dare un consiglio ai Parolisi, consiglierei loro di dimostrare nelle sedi opportune che gli attuali tutori della piccola sono in conflitto d'interessi con il suo bene; ciò è facilmente dimostrabile, in quanto tutti i giorni è sotto i nostri occhi. Consiglierei loro di farlo ORA.

Stella

Anonimo ha detto...

@Enrico,

mi fa piacere.

Manteniamo un sorriso e la fiducia, fino a prova contraria. E con questi mezzi che si accompagna anche la lucidità per valutare con obiettività e, nel caso, la forza di non farsi sopraffare dagli eventi.

@Stella,

condivido con te che andrebbero in parallelo raccolti, da parte della fam MP e dei loro legali, tutti i filmati delle varie presenze ed esternazioni del clan MR nelle varie trasmissioni e tutti i ritagli di giornale, ecc. E che andrebbero forniti come prova nelle sedi opportune di mancanza totale di equilibrio, saggezza e serenità.

x Tutti (un'ultima considerazione a 360 gradi):

Il giudice che ora deciderà sul giudizio
abbreviato condizionato sa anche che c'è una
piccola bambina, anche se deve giudicare un (giovane) uomo. Pensandoci, il pensiero corre quasi inevitabilmente anche all'età della piccolina, e quindi, presumibilmente, anche al fatto che tra qualche mese la bambina avrebbe pure l'età per cominciare ad andare alla scuola materna. E comunque, anche se non la manderanno (privandola così di un'occasione e di una esperienza di socializzazione che può essere importante), si avvicina comunque l'età in cui i bambini cominciano a parlarsi fra loro, a giocare fra loro, e a scontrarsi. E presto, molto presto la bambina potrebbe sapere da qualcuno che il papà è in prigione e non al lavoro. Se non verranno riscontrate prove certe, perché mettere così a repentaglio anche la serenità e l'equilibrio della piccola ? Vi è una grande responsabilità in merito che grava su questo giudice.

La nonna R., con tutte le sceneggiate fatte, si è posta e si sta ponendo il problema nella sua interezza? Che cosa risponderebbe ora, o tra qualche mese, alla domanda: "Nonna, che cos'è una prigione?", "Nonna, perché il mio papà è in prigione?"
E se le prove non sono certe, dov'è la sua coscienza di nonna (e di mamma ...) che pur dovrebbe albergare in lei? E quali contraddizioni presenterebbe questa donna, che si è industriata a non fare incontrare la bambina con il suo papà per, dice, 'non turbarla' e 'farla crescere serena' ? Altro che di libro della giungla c'è bisogno ..... Il legame della bambina con il padre esiste ed era già ben presente e in atto.

Cosa vorrebbe sua figlia M per la sua bambina, sig.ra R., ce lo dica ..... E trovi la forza di comportarsi conseguentemente

K@

tabula ha detto...

@Stella: se davvero Franca ha consigliato al proprio fratello, che ritiene innocente, di temporeggiare sulla questione della piccola, è evidente che lei stessa abbia avuto delle noie da parte dei Rea.
Non sappiamo che tipo di problemi possano averle creato, se siano questioni tangibili come il nominare importanti amicizie che le renderebbero vana e costosa ogni iniziativa, o impalpabili come l'esercizio di una certa sudditanza psicologica, o ancora ambigue come il subordinare le già ridotte al minimo visite della piccola al comportamento rispondente ai canoni di Franca.
la ragazza ha sempre dato prova (in pubblico) di grande dignità ed equilibrio, però così come è facile inventarsi un espediente per non ottemperare alle disposizioni del Tribunale dei minori, allo stesso tempo sarebbe facilissimo inventarsi un raffreddore ogni qual volta sia la giornata di visita alla bambina: e può darsi che INTUENDO tutto questo, Franca preferisca per il momento accontentarsi di poco piuttosto che subire tutte quelle rogne e quelle difficoltà pratiche che solitamente sono le ex mogli a creare ai padri dei figli in comune.

Insomma: non dev'essere facile neanche per Franca riuscire a barcamenarsi con i Rea e tutto il loro odio, perchè per scambiarsi una bambina qualche parola va forzatamente detta (ieri ha avuto la febbre, guarda che forse è intollerante al pomodoro, eccetera).

Mimosa ha detto...

Me lo sarei tenuta per me perché non mi piace fare gossip, però ci sta bene in questi discorsi, vi porto due eclatanti esempi della malafede dei Rea, quale è emersa palese in quel breve collegamento, ospiti fratello e zio di Melania alla trasmissione pomeridiana di quella brillante soubrette segnalataci da Sabry l’altro giorno (perdonate il lungo giro di parole ma né la trasmissione né la conduttrice meritano la mia menzione). Entrambi i casi vedono Michele protagonista:
1) gli fanno sentire la lettera scritta da Salvatore alla figlioletta e alla frase «Io ti prometto, cara figlia mia, che mai potranno separarci perchè sei il frutto dell'amore di mamma e papà», viene inquadrata la smorfia di M, il quale poi commenta così «Mi ha dato molto fastidio quando dice che Vittoria è Amore di mamma e papà, lei è stata Amore solo di Melania»
2) e subito rinforza il concetto precedente, aggiungendo «quando è nata lui non c’era, c’erano i genitori di Melania vicino», rincarando la dose con i soliti discorsi sul menefreghismo del marito. Peccato che si dimenticano tutti (tranne noi) che al momento del parto come drante la gravidanza era lei ad essere lontana dal marito e non viceversa!

E' davvero disgustoso il loro modo di comportarsi.

Mimosa

PS
K@
hai fatto considerazioni giustissime! I Rea non potranno tenere nella bambagia la piccola per sempre.

Mimosa ha detto...

Pardon
... integro: «lei è stata Amore solo di Melania» ... peccato che Michele non abbia capito che Salvatore ha detto "frutto dell'amore di mamma e papà" ... da chi Vittoria è stata concepita, altrimenti?

tabula ha detto...

Dalle vostre precedenti parole, non ricordo di chi, mi è sembrato di avere inteso che il fratello di Melania non abbia figli e che possa essere in futuro interessato alla tutela della bambina proprio per questo motivo, è corretto oppure ho compreso male io?

Comunque volevo ricordarvi che i bambini sono suggestionabili, voi parlate di un giudice che interpelli una piccola ormai cresciuta sulla questione di un eventuale futuro affido, ma a sei-sette anni i bimbi rispondono a chi sentono avere più influenza psicologica nei loro confronti, quindi non contateci troppo.

Quando e se ci sarà un'apertura della bambina verso la comprensione piena di ciò che è accaduto, e sempre che il padre sia dichiarato innocente credo che farà una gran fatica a rientrare in possesso dei propri diritti, i nonni della piccola saranno già molto anziani e lei sarà ormai cresciuta.

Credo che per Salvatore rivedere la figlia anche in caso di assoluzione piena sarà peggio che con uan ex moglie barracuda.

Annika ha detto...

IAIA (20.46)
ti scrivo solo ora ma tendo a saltare i post di chi scrive solo per insultare, e tu l'hai fatto. Dato pero' che hai nominato un rigo dell'ordinanza d'arresto che credi provi qualcosa, sara' bene che ti risponda.

In un cadavere i tempi di persistenza del liquido seminale e dello sperma vanno sensibilmente accorciati e le 72h presunte non valgono piu'. Si, avrai letto come molti altri alcune citazioni ad articolacci degli anni '80 in cui si parla di sperma trovato a 10 giorni o a 17 girorni dal decesso (quello dei 17 giorni gira parecchio in intenet - per essere deriso!). Questi articoli sono l'alter ego di quello della Newcastle Uni sul GM food DNA. Attenzione a citarli/nominarli, che poi qualcuno se li legge per davvero e scopre che non vi sono prove, test, citazioni o bibliografie che reggano; soprattutto molte storie metropolitane vi si sono costruite intorno, dato che anche questa vecchia anecdotal evidence non funge da evidence neanche per chi li ha scritti. Infatti gli autori specificano sempre che anche un cadavere di una settimana con liquido seminale/sperma trovato in vagina NON SIGNIFICA CHE QUESTO SIA STATO DEPOSITATO PRIMA DEL DECESSO... Lo so, e' brutto, ma esiste anche lo stupro dei cadaveri. La gente a volte fa cose assurde!

Ora, la Sg trovata all'interno del canale vaginale di Melania neanche per magia puo' risalire a qualche giorno prima del decesso, perche' la scienza non e' fantascienza e i tempi sono determinati da prove scientifiche, non dal volere degli esseri umani. Quindi la riga da te citata e' irrilevante e se anche il fatto fosse accaduto non avrebbe alcun valore nel caso specifico, in quanto l'eventuale Sg di un rapporto avvenuto qualche giorno prima del decesso sarebbe scomparsa (cleared/flushed/KAPUT) gia' prima del 18! E questo su una donna viva. Su un cadavere, accorcia i tempi e ci sei.

Annika

Anonimo ha detto...

@Tabula,

Franca P. ha menzionato, almeno una volta, che temeva che i R. si arrabbiassero (e dunque non aveva portato la bambina dal fratello). Penso si possa ritenere che la stessa senta, come minimo, una forte pressione e l'odio che alberga in quel clan e ne vede le manifestazioni e i ricatti (ricordiamoci anche l'attacco di Michele R. indirizzato a Franca, quando ha presentato la domanda per ottenere l'affido all'udienza del dicembre scorso; e poi l'ha recentemente ritirata. La lettera di Franca P. porta la data dell'estate scorsa, e dunque è precedente a questi ultimi fatti. Qualcosa d'altro è dunque presumibilmente occorso ... e qualcosa in tema si era anche accennato su questo blog).

@Mimosa:
la condotta di Michele R. fa sempre più ritenere che non abbia più alcun equilibrio e alcun ritegno. Forse -- (e non voglio mancare di rispetto, ma è proprio la condotta del medesimo che lo richiama), anche per il suo andare anticipatamente ed eccessivamente in panico sulle presunte esigenze della piccola - e non si è comunque apparentemente, in parallelo, preoccupato di informarsi (e di informarci :} :'[ :'''[ ) su cosa dire invece alla bambina circa le due domande: "zio, che cos'è la prigione?" "zio, perché mio papà è in prigione?") --, dicevo, forse lui è purtroppo aspermatico o ha qualche altra disfunzione all'apparato genitale ...
(se assumiamo ciò, si spiegherebbero almeno alcune, anzi, varie cose ...... e pure una certa sua fissa, incluso certe esibizioni carnacee di cui a questo articolo di Massimo ....). Naturalmente ci auguriamo che sia invece integralmente OK, abbia presto un suo 'cucciolo', e che, capendo cosa vuol dire essere papà, di fatto rinsavisca ....

K@

Anonimo ha detto...

@Tabula,

è un timore espresso da SP il fatto che Michele R., che non ha figli propri, voglia accaparrarsi la piccola.
Se lo esprime avrà avuto magari qualche motivo/sentore, saprà qualcosa circa Michele R., o altro ....

K@

LucaP ha detto...

Se leggiamo attentamente la risposta di Francesca a Salvatore, notiamo che è datata 30 agosto 2011. Quindi molto prima della prima udienza presso il TdM di Napoli di dicembre.

Parolisi era in carcere da poco più di un mese ed il Riesame dell'Aquila aveva da poco confermato la custodia cautelare. Già l'atteggiamento dei Rea in quel periodo era stato sufficientemente chiaro. Ma da allora in avanti la situazione è peggiorata di molto e l'accanimento della famiglia di Melania contro il genero si è manifestato nella sua interezza, ribadito quasi giornalmente su qualsiasi contenitore televisivo disposto ad ospitare a turno Gennaro 1 e Gennaro 2, Michele nonché l'agguerritissima zia Teresa (personalmente non riesco a comprendere come quest'ultima possa essere ancor più infervorata del marito e degli altri membri dal clan).

Ma è sicuramente cambiato ulteriormente l'atteggiamento di Salvatore nei confronti dei suoceri come abbiamo potuto sentire da un'intercettazione ambientale in carcere mandata in onda pochi mesi fa.

Non so come potrà andare a finire. Sicuramente si tratta oramai di una guerra aperta che sarà combattuta senza esclusione di colpi da entrambe le parti (per il momento Salvatore deve combattere con le mani legate) e la sicura vittima sarà la bambina indipendentemente da cosa succederà.

E' veramente triste tutta l'intera vicenda. E' triste anche vedere come la giustizia dei minori molte volte non tenga in conto il fine ultimo di salvaguardia del minore stesso invece di cercare le soluzioni migliori che permettano di non compromettere l'equilibrio di chi dovrebbe essere tutelato.

Con questo non faccio di tutta l'erba un fascio in quanto il TdM di Napoli aveva trovato forse il giusto equilibrio. Ma quello che è succeduto in seguito mi ha lasciato veramente amareggiato. Soprattutto, lo ripeto, per la piccola, piuttosto che per il padre (di cui non sono assolutamente né cugino né amico né conoscente), i Parolisi ed anche i Rea.

Prepariamoci però a futuri ed imminenti sviluppi sempre più deprimenti, perché i Rea dovranno fare di tutto per accelerare le cose in modo tale da ottenere l'adottabilità di Vittoria prima della sentenza di luglio, e se mai la Cassazione non dovesse dare ragione a Parolisi, sono sicuro che qualche giudice disponibile (non a Berlino ma molto più vicino a Somma Vesuviana) lo sapranno trovare.

Mimosa ha detto...

C’è un’altra esternazione di MicRe in quella trasmissione, suscettibile di qualche commentino (l’ha citata tra le righe LucaP che leggo ora).
E’ stata mandata in onda una parte dell’intercettazione di un colloquio in carcere tra i fratelli che sono andati a fargli visita, Salvatore dice a Rocco «secondo te chi mi ha messo qua dentro? … questi mi stanno incastrando … c’è un fidanzamento tra i Rea e la Procura di Ascoli, te lo dico io», al che Mic sogghigna, agitandosi sulla sedia, «come se comandassimo noi … a tutto il mondo».
Beh, a qualcuno comandano di sicuro … forse non servono commenti, li abbiamo già fatti diverse volte e ancora precedentemente, nessuna comune mortale famiglia sarebbe riuscita a ottenere quello che sono riusciti ad ottenere loro!
Di certo la famiglia di Salv, per quanto imparentata attraverso lui, non è entrata nel giro … e ora che anche il legame con la nipotina è reciso per legge, non possono avvalersi nemmeno di quell’àncora.

antonellix ha detto...

"io credo che la fam R. cercherà di fare tutto il male possibile a SP, ma se le circostanze cominceranno a dimostrare che il male che loro fanno gli ritorna un po' anche indietro (e non dico, anzi spero, NON da SP; ma dalle decisioni stesse dei vari Tribunali) loro cominceranno a pensarci un po' su prima di rifare ancora, e proseguire. quello che hanno fatto sinora ...."
@K@
Ma lei dice davvero queste cose o scherza? Non Le è bastato il male che hanno subito e vuole aggiungerne un po??? Non si vergogna a pensare queste cose?

@mimosa Mi spiega il significato di "ex moglie barracuda"?

PINO ha detto...

@ LUCAp

Hai acutamente previsto quel che molto probabilmente si sta preparando.
Non sarà difficile trovare l'amico dell'amico, magari giudice a Pincopallino, piccola frazione di Roccacannuccia, dispostissimo a favorire la richiesta, anche se non molto lecita.
E ne abbiamo visto di recente avverarsene una infame.

LucaP ha detto...

@ Annika

Dal modo in cui IAIA gongolava nel suo commento di ieri sera, avevo arguito che lo stesso fosse riuscito a trovare quel passaggio dell'ordinanza solamente negli ultimi giorni, quando invece chi ha letto attentamente tutto il documento ne era a conoscenza da mesi.

Il suo mi è sembrato un atteggiamento fanciullesco di chi è riuscito a cogliere in fallo il compagno di banco e sta per andare a dirlo alla maestra, non sapendo forse che alla maestra i saputelli proprio non piacciono.

Ma noi sappiamo bene che tanti passaggi di quell'Ordinanza, sebbene sembrino casuali, sono stati sapientemente inseriti in modo tale da incastrare tutto ciò che non torna. Pensa che sono riusciti anche a scrivere che Parolisi avrebbe confermato che Melania aveva bevuto un caffè prima di uscire di casa.

Senza poi parlare della gita precedente che viene sempre riferita a circa 10 giorni prima. Ma solamente nei passaggi non virgolettati, mentre nella denuncia di scomparsa citata integralmente Parolisi dice ben chiaro che si trattava di 15 giorni prima (come anche nella telefonata al 112).

E non dimentichiamoci di un cellulare che viene localizzato per ben 5/6 volte a 3,2 km dal Chiosco della Pineta, cosa che al PM (il GIP Cirillo si sarà certamente fidato di quanto scritto da Rosati e dall'Aloisi), per considerazioni metafisiche note solo a lui, permette di affermare che il cellulare medesimo si trovava per forza già al chiosco.

Ed allora come stupirci del fatto che Parolisi abbia dichiarato (si badi bene, dopo una serie di dichiarazioni contraddittorie, come di consueto, a maggiore avvalorazione del fatto) di aver fatto l'amore con la propria moglie "pochi" (e qui dipende chiaramente dalla percezione individuale con la quale ciascuno vede la sua vita sessuale) giorni prima dell'omicidio. E che questa dichiarazione venga inserita "en passant" a conferma di un risultato dell'autopsia che non viene neanche citato.

Lasciamo quindi che IAIA si dia il cinque da solo e magari stappi una bottiglia di spuma per festeggiare la sua grande scoperta.

Anonimo ha detto...

Apprendo solo ora che i giudici che hanno a diverso modo giudicato parolisi sin ora rigettando le richieste dallo stesso presentate tramite i propri legali , tra cui anche il gup Tommolini, fossero parenti dei Rea....".fidanzati" con le procure di ascoli e nozze con teramo e giunti finalmente a nozze con l'aquila e a roma con la cassazione.
Un bel volo controvento di fantasia....

Mimosa ha detto...

@ antonellix
mi spiace, non sono io che ho parlato di barracuda
Mimosa

LucaP ha detto...

@ antonellix

Non è nella natura delle cose che i genitori debbano seppellire un figlio. E' ingiusto, drammatico. E' un dolore enorme. E quindi il dolore che hanno provato i Rea è più che comprensibile.

Non si è però mai posto il dubbio che un dolore simile, differente si intende in quanto patito da un coniuge, lo possa aver avuto Parolisi, nel caso lo stesso sia effettivamente innocente come continua a professarsi (non mi parli adesso dei tradimenti perché la discussione diventerebbe troppo lunga). E che a questo dolore si stia sommando quello che prova grazie all'accanimento dei suoceri che gli stanno negando la figlia?

Si dice che le persone invecchiando diventano più sagge. E' tutta una balla. Le persone intelligenti diventano più sagge. Quelle che non partono già da una posizione avvantaggiata non possono far altro che diventare sempre più acrimoniosi, astiosi e cattivi.

I Rea avrebbero fatto bene a mantenersi su una posizione più morbida, nonostante il proprio dolore ed il forte sospetto che la figlia sia morta a causa del genero. Una vittima in questo dramma c'è già stata. Adottando il comportamento che stanno manifestando da mesi a questa parte, hanno portato la vicenda sul campo di uno scontro diretto dal quale solamente una parte uscirà vincitrice. L'altra rimarrà agonizzante come purtroppo è già successo a Melania.

Provi a porsi per un attimo in una posizione un po' più possibilista sull'innocenza di Parolisi e cerchi di guardare la situazione in modo più imparziale. Io mi sono sforzato di farlo e solamente dopo mi sono permesso di formarmi un'opinione più ragionata.

LucaP ha detto...

@ Anonimo

Sempre meglio tardi che mai.

Ci ringrazi allora per averle dischiuso la mente con queste notizie sconcertanti.

LucaP ha detto...

@ Anonimo

Dimenticavo

Liberi anche lei le sue ali e si lasci trasportare dal vento della verità. Vedrà, è un'esperienza emozionante.

antonellix ha detto...

@lucap La ringrazio per invitarmi a ragionare sulla possibilità di innocenza del Parolisi, mi creda, l'ho fatto ma riesco solo razionalmente a considerare questa possibilità, la mia parte istintiva mi porta altrove; ma io non parlavo di questo; mi chiedevo come si possa augurare del male a chi ne ha già avuto abbastanza, chiunque esso sia;

@mimosa mi scuso; solo ora mi accorgo che era una frase di @tabula

Manlio Tummolo ha detto...

Intervengo in ritardo perché ero via tutto il giorno. L'antica formula ante-1988 "assoluzione per mancanza di prove" è decaduta di fatto e di diritto. Come Massimo Prati ha osservato, l'assoluzione è sempre con formula piena, o equivalente, in tutti i tre casi (ma i gìornalisti non sempre lo sanno): non aver commesso il fatto, il fatto non sussiste, il fatto non costituisce reato, hanno nella sostanza medesimo valore. Nel primo caso l'imputato è dichiarato innocente del delitto ascrittogli, nel secondo il fatto non è avvenuto, nel terzo il fatto non costituisce reato, ossia è avvenuto ma penalmente ininfluente (anche se riguardi illeciti civili o amministrativi), ovviamente non nel caso si tratti di assassinio, di gravi lesioni, ecc., per cui tale formula non c'entra in questo caso, oppure l'omicidio potrebbe avere una "causa di giustificazione, o esimente o scriminante", quando avviene per legittima difesa di se stessi o di altre persone, o quando non c'è altro modo per far cessare un'aggressione molto grave. In sostanza, nessuna di queste tre formule è equivalente alla vecchia assoluzione per mancanza di prove, che da lungo tempo è stata considerata incostituzionale. Quanto al Tribunale dei Minori non può fare altro che ridare la patria potestà ed ogni correlativo dovere/diritto verso la bambina al padre, di fronte ad uno qualunque dei tre tipi di assoluzione.
Poniamo che un padre abbia ucciso per necessità e per difendere i familiari da qualche aggressore, rapinatore, ecc.: una volta determinato che tale atto, comunque grave, è avvenuto a queste condizioni, il padre è pienamente assolto, anche se materialmente ha ucciso.
Anche l'art. 254 delle norme di transizione (tra il vecchio e nuovo tipo di processo, per cui non è il nostro caso) ribadiva che le formule di assoluzione sono solo quelle previste dal nuovo Codice di Procedura, del resto in coerenza con un combinato disposto delle norme costituzionali, per cui tra innocenza e colpevolezza "tertium non datur", come fatto logico ed anche etico. Chi è assolto lo è sempre in pieno, almeno se così determinato anche dalla Cassazione.

ENRICO ha detto...

@AntonelliX

ctz"la mia parte istintiva mi porta altrove;"


L'art 27 comma 2 Costituzione Italiana

L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.

Io credo che la componente "istintiva" non sia contemplata nella celebrazione di un giusto processo

Anonimo ha detto...

@antonellix,

mi sembra che tu non sei capace a leggere .....

Come fa a sembrarti che ho augurato il male ?
Rileggi e pensa bene ... (fai girare e rombare i neuroni ...)

p.s. non pensare di usare questo blog in riferimento al mio nick per continuare su questo stile ... (tu o tuoi similari, alter-ego ecc):
'si vergogni questo', 'si vergogni quello' ecc ecc:
i pensieri limitati - e scioccamente aggressivi e squaquaraquà - fra l'altro mi annoiano .......; resti dunque automaticamente cestinato da parte mia se non alzi, almeno un po' il livello di interazione sinaptica .....

ciao ...
K@

antonellix ha detto...

@k@ mi sembra che tu non sia capace "a" scrivere...

Anonimo ha detto...

Cari amici della Squadra, permettetemi di consigliarvi di non rispondere ai soliti stupidi; perchè se c'è una cosa che sanno fare bene è portare chi dà loro spago al loro stesso livello.

Stella

Anonimo ha detto...

@Manlio Tummolo:

grazie per la Sua precisazione.

Una domanda (mi piace sapere, ma non ho ancora avuto modo/tempo di derivarmelo per mio conto):
mi permetto dunque di chiederlo a lei come esperto del settore:

come viene chiamato tecnicamente la parte sintetica descrittiva di un articolo del codice (e.g., per l'articolo 530 c.p.p.:
"Sentenza di assoluzione" ?

@Enrico:
oggi ho risposto direttamente al volo alla tua domanda senza aver riaperto prima, come è mia buona abitudine di solito, il testo dell'articolo di codice da te riferito (ritenendolo di fatto implicitamente richiamato con la formulazione della tua domanda a seguito di mia precedente esperienza in argomento)

Qui di seguito ti riporto un puntatore a tale testo come anche l'articolo 530 c.p.p. direttamente:

guarda l'esatta 'descrizione' sintetica che accompagna tale articolo ed in particolare il contenuto del suo comma 2 (sia come inizia, sia nella parte che ti evidenzio in grassetto), con specifica relazione alla tua domanda.

Quanto sopra solo come piccola noticina in riferimento a quanto ci ha già tecnicamente molto ben precisato Manlio Tummolo e che anche Massimo aveva di fatto richiamato):
http://www.altalex.com/index.php?idnot=36817

Art. 530.
Sentenza di assoluzione.

1. Se il fatto non sussiste, se l'imputato non lo ha commesso, se il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato ovvero se il reato è stato commesso da persona non imputabile o non punibile per un'altra ragione, il giudice pronuncia sentenza di assoluzione indicandone la causa nel dispositivo.

2. Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile.

3. Se vi è la prova che il fatto è stato commesso in presenza di una causa di giustificazione o di una causa personale di non punibilità ovvero vi è dubbio sull'esistenza delle stesse, il giudice pronuncia sentenza di assoluzione a norma del comma 1.

4. Con la sentenza di assoluzione il giudice applica, nei casi previsti dalla legge, le misure di sicurezza.

K@

Anonimo ha detto...

@Enrico,

aggiungo che anche Stella aveva dato indicazioni in merito alla portata dell'articolo 530 c.p.p. (vedi prime due righe di suo post ore 16:16:00 di oggi)

@Stella,

condivido anche tuo post odierno ore 21:52:00

K@

tabula ha detto...

chi mi interpella?
le ex mogli barracuda - era una citazione comprensibilissima se la si legge legata alla frase - sono quelle ex mogli divorziate o separate che usano i figli come arma di ricatto contro l'ex marito per vendetta contro eventuali passati tradimenti o attuali consolazioni, o più furbescamente per ottenere alimenti extra concessioni, eccetera, ma anche talvolta più semplicemente perchè trattasi di donne fondamentalmente stronze.
Non vedo cosa c'entri con l'argomento in questione, ma dato che si rivolge a destra e a manca per capire, ecco cosa si intende per ex moglie barracuda.

E guardi pure la anticipo perchè ho compreso dove intende andare parare: mi faccia il piacere di non fraintendere, sono stata molto chiara e la vedovanza è un'altra cosa.

tabula ha detto...

@K
ultimamente hai postato interventi decisamente interessanti, ma non sono assolutamente d'accordo sulle considerazioni relative alla presunta sterilità del fratello di Melania.
Non è sufficiente la sterilità (di coppia tra l'altro) per fare illazioni (che comunque non debbono riguardarci).
Ci sono anche coppie che scelgono liberamente di non fare figli o di non farne subito, ma anche la sterilità può scaturire dal mix proprio della coppia.
Scusa ma sono ferrata sull'argomento, e anche se di per sè superato, ipotizzare altre disfunzioni mi trova suscettibile.

antonellix ha detto...

@tabula La ringrazio per la spiegazione che, seppure astiosa, appare educata rispetto ad altre risposte datte dai componenti "la squadra"

ENRICO ha detto...

K@

ti ringrazio per le precisazioni.

Tuttavia io ho fatto un errore di "comunicazione"

Infatti benchè sia consapevole che una sentenza di assoluzione secondo l'art.530 è COMUNQUE considerata un'assoluzione a formula piena in quanto la formula assolutoria dubitativa per insufficienza di prove ( comma 2 del succitato art.) non è più contemplata dal codice di procedura penale vigente, mi chiedevo se in quest'ultimo caso "l'ombra" che comunque resterebbe sull'imputato non potrebbe influire negativamente nelle decisioni del TdM

Sabry ha detto...

Ciao ragazzi,ho come la sensazione che stasera ci sarà una puntata dedicata a Melania Rea a porta a porta,non dimenticando che c'è sempre matrix

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
ora per caso sono passata a leggere
Io avevo capito dove volevi arrivare e rispondo perché mi sembra che non sei rimasto soddisfatto dai dotti interventi giuridici. Eppure è stato detto chiaro «l'assoluzione è sempre considerata piena»
Una sentenza di assoluzione emana il suo risultato "a tutti gli effetti" ed "erga omnes".
Non ci sono scale di valori, sarebbe anticostituzionale.
Le "ombre" di cui parli possono essere possibili solo negli animi e negli angolini della testa della gente, e là devono restare.
Altrimenti ci penseranno gli avvocati dell’imputato assolto a ricorrere in base ai dettati costituzionali.
Stai tranquillo, Enrico.
Ti ho tranquillizzato, almeno su quel fronte?

Mimosa

Anonimo ha detto...

SQUADRA!!!!

STELLA ha richiamato l'attenzione di tutti, consigliando di non dar corda a chi cerca di degenerare l'atmosfera del blog.
Mi associo incondizionatamente all'esortazione, e voi?
Pino

Manlio Tummolo ha detto...

Penso che Lei si riferisca alla "rubrica", ovvero al titolo di un solo articolo. Anche Stella potrà, forse anche meglio di me, risponderLe. Questo, se ho ben capito la Sua domanda.

Manlio Tummolo ha detto...

Che il giudice del Tribunale dei minori si lasci afferrare arbitrariamente dai suoi dubbi, antipatie, risentimenti, è ben possibile: non sarebbe certo il primo caso. Ma in linea di principio, come ha osservato Mimosa, il Giudice dei Minori ha l'obbligo di prendere atto di una sentenza di assoluzione. Il caso delle "misure di sicurezza" vale per l'eventuale pericolosità di chi (ma non mi pare il caso Parolisi, semmai di quell'altro che mangiava piedi), pur assolto in quanto incapace di intendere e di volere, risulta "pazzo furioso", e quindi capace di reiterare un determinato delitto di violenza, di aggressività, o di omicidio, sia un serial killer manìaco, sia un manìaco di bambini, eufemisticamente chiamato "pedofilo", ovvero "amante dell'impubere", mentre etimologicamente sarebbe più corretto chiamarlo "pedomane o pedomanìaco".

ENRICO ha detto...

@ Mimosa

ctz "Ti ho tranquillizzato, almeno su quel fronte?

Mica tanto ! :-)

Io temo che il TdM ( nel caso del comma2) quell'ombra la terrà presente, assieme all' ulteriore carico di tenebrose pesati insinuazioni e accuse sulla indegna personalità dell’imputato, pianificato con fredda determinazione dal clan familiare al completo

ENRICO ha detto...

@ Mimosa ( e a tutti)

tra l'altro ci sarebbero anche da dire due parole sulla dubbia legittimità del provvedimento di custodia cautelare emanato sulla base di una valutazione piuttosto discutibile dei "gravi" (!)indizi di reato

Tiziana ha detto...

ENRICO
magari dovessimo preoccuparci dell'interpretazione del Tdm in caso di assoluzione di Parolisi ... temo che non vi arriveremo mai, viste le pressioni della famiglia Rea, che chiaramente emergono dalle paure espresse dalla sorella di Parolisi.

Vi sembra normale dover avere paura di una "povera" famiglia, colpita da un così grave lutto?

Tiziana ha detto...

Rileggetevi le lettere di Francesca a Salvatore e viceversa. Mi ha colpito che in entrambe, quando si parla dei Rea, dopo la parola famiglia ci sono i puntini di sospensione.
Francesca dice: "affronterei tutto, andrei incontro ai tribunali, agli assistenti sociali e soprattutto alla famiglia..."

Mimosa ha detto...

Tiziana (e Squadra)
Checché ne dicano gli anonimi e i troll, mi suona sempre nelle orecchie quel "fidanzamento" supposto da SP ....

... per quali gravi motivi i famigliari di SP non vogliono suscitare le ire dei R.?

Bella domanda, vero?
Loro lo sanno perché.
E se non lo sanno proprio preciso, lo percepiscono, lo intuiscono ... non per niente Rocco raccomanda a Salvatore di stare calmo!

Mimosa

vino veritas ha detto...

E' tutto molto molto chiaro e lampante, la grinta con cui vengono dette certe cose e gli appoggi incondizionati di cui han goduto sotto tutti i punti di vista, anche quelli irragionevoli, parla da sè e fa capire che ci sono forze in gioco che della costituzionalità se ne fregano.
E' solo la paura di ritorsioni a nostro carico, poveri commentatori che cercano di dipanare la matassa imbrogliata (imbrogliata? dipanatissima) a non volerci fare pronunciare la parola proibita.

Se Franca è timorosa, se procede con cautela, è perchè ha paura di quelle importanti conoscenze di cui Melania, (ricordate?) si vantava.
Quelle importanti conoscenze, povera donna, ora saranno sufficiente a farle erigere una statua e a lasciarla orfana sia di madre che di padre.
Avere conoscenze di sicuro non significa certo farne parte, in fondo però Somma Vesuviana non è New York e si conoscono un pò tutti, vuoi escludere che in una situazione così drammatica si ottengano appoggi tra amici e conoscenti?
La povera vittima, con quella sua lettera alla cognata testimoniandole stima ed affetto incondizionato, forse aveva cercato di tenere sua figlia lontana da certi ambienti che a Somma Vesuviana potrebbero essere passaggi obbligati o inevitabili.

temo fortemente che il motivo per cui la donna sia stata uccisa abbia ben poco a che vedere con Salvatore, ma se ha a che vedere non si può imputare il genere di delitto a qualcosa di meno di un gruppetto o gruppo organizzato, sicuramente non è stato un uomo solo e tutte quelle diverse impronte di dna estraneo ce lo dicono a chiare lettere.
La ritorsione che è seguita nei confronti del marito può quindi avere a che fare molto anzi moltissimo con la sua "incapacità di proteggerla", e tenere la bambina presso i nonni materni acquisterebbe a questo scopo l'unico senso che si possa trovare in questa vicenda dell'ostinazione cieca nell'appropriarsene.
Che ne sappiamo dei pericoli nei quali la piccola potrebbe incappare?

Dico che se Salvatore forse un giorno riuscirà a riportare a casa le proprie ossa libere sarà fin troppo, ma gli converrà emigrare lontano: come padre della bambina forse gli sarà concesso il trattamento di favore di poter vivere solo per lavorare e contribuire al mantenimento della piccola, ma se lo scordi di strappare dalla... famiglia, e ci metto i tre puntini anche io, una parte di quel che non ha saputo tutelare in passato.

PINO ha detto...

@ VINO VERITAS(?)

In quello che hai scritto ci sono ipotesi possibili, per un altrettanto possibile, diverso scenario, che si discosta dal banale omicidio passionale.
Ma, almeno per me, non sono novità, per averle già teorizzate, ripetutamente, ed in un passato non molto remoto.
L'ultimo accenno ad una situazione che non è solo anomala, l'ho rimarcata commentando le lettere di Francesca ed il fratello Salvatore, che troverai nel post di ieri, alle ore 11,20.
Comunque devo farti i miei complimenti, per aver intuito, con "K@" e qualche altro, la VERA situazione e l'atmosfera in cui sono costretti a muoversi, loro malgrado, i vari personaggi coinvolti nella faccenda.
Forse non sarebbe solo la cautela quella da adottare nella scelta di eventuali mosse, sul piano della legalità, ma speciali concessioni che aprano quelle porte che, diversamente resterebbero chiuse.
E tu ed io, stando a quanto hai scritto, lo ipotizziamo come verosimile.
Per quanto riguarda il futuro della bambina e suo padre, opterei con quanto hai pronosticano concludendo il tuo post.
PINO

ENRICO ha detto...

@VINO VERITAS

anche per quanto riguarda me e molti altri commentatori, "lo scenario" in cui è inserita questa tagica vicenda è lo stesso da te ipotizzato.

In alcuni dei miei interventi, inviati a ridosso della decisione presa da Salv. di affidare la bambina ai suoceri, immaginai che tale scelta era dovuta a motivi di "sicurezza" che la famiglia Parolsi - al contrario - non avrebbe potuto garantire...

tab ha detto...

Si dice che il diavolo faccia le pentole e non i coperchi, in questo caso di cronaca il contenuto della zuppa è evidente ed a disposizione di chiunque vi posi se pur distrattamente lo sguardo.
Però lo si fa passare per arrosto, e arrosto sia.

@Pino Credo di aver capito dai tuoi suggerimenti che se Salvatore si rendesse conto e dichiarasse pubblicamente che anche da uomo libero non potrebbe crescere da solo la bambina e lavorare, riconoscendo al contempo che affidarla per sempre alle amorevoli cure dei nonni materni sarebbe comunque la cosa migliore per tutti, forse un giorno potrà uscire da quel buco in cui è rinchiuso, e forse magari potrà anche rivedere in cartolina la figlia.
O almeno, l'invito di Franca a non mettersi contro la famiglia potrebbe sottendere a questa ulteriore prova che il caporalmaggiore dovrà affrontare con tutto il coraggio e l'amore, quello vero, di cui dispone.

PINO ha detto...

@ TABULA
Non intendevo dire che SP di propria volontà lascerebbe la bimba alle "amorevoli cure dei nonni materni", ma che non gli sarà data nessuna possibilità, mai, di avere contatti con sua figlia, se non con un versamento periodico, dovuto, per il suo mantenimento.
E questa situazione NON sarà creata SOLO da termini di legge.
...Chiaro?
Ciao, PINO

ENRICO ha detto...

@PINO

...non chiaro ma CHIARISSIMOOOO !!!!

Annika ha detto...

Scusate un attimo, ma perche' fasciarsi la testa prima del tempo? Se Parolisi esce, comunque sia esce perche' e' stato dichiarato innocente. L'ha gia' scritto Massimo ieri: non esiste la mezza innocenza.

Noi siamo qui principalmente, carte alla mano, perche' ognuno di noi ha forti dubbi (e questa si che e' la madre di tutti gli eufemismi!) sulla sua colpevolezza. Parliamo di quella per ora, piuttosto che fare il gioco di chi vuole a tutti i costi portarci su altri discorsi. Non credete? Quella povera bambina e' gia' stata usata abbastanza come specchietto per le allodole; non ci caschiamo anche noi!

Ciao, Annika

ENRICO ha detto...

ANNIKA

Si sta proprio cercando l'origine dei FORTI DUBBI e delle incomprensibili incongruenze di cui è stracolma questa vicenda nella quale Salv. è inserito come il SOLO ed UNICO "possibile" autore del crimine.

La lettera della sorella, le sue parole e le sue “paure” relative al ricorso per l'affido della bambina potrebbero essere un grimaldello utile a individuare quali siano le motivazioni sotterranee che rendono questo “caso” così enigmatico e soprattutto “blindato” ( Sg compresa!)

Annika ha detto...

Enrico
di quando e' la lettera di Franca?

Annika

Anonimo ha detto...

30 agosto 2011. quasi un anno fa

Annika ha detto...

E quando e' uscita per la prima volta?

LucaP ha detto...

@ Annika

La lettera è del 30 agosto 2011, di molto precedente l'udienza presso il TdM (che mi sembra sia del 6 dicembre).

Comunque anche a me danno da pensare i puntini di sospensione

"Perdonami del poco coraggio che ho di affrontare questa situazione molto più grande di me, andrei incontro ai tribunali agli assistenti sociali e soprattutto alla famiglia ..... che farà di tutto per non farmi avere l'affido."

Annika ha detto...

Hmmm...

PINO ha detto...

@ ENRICO
quando ho scritto che anche "qualche" altro aveva capito, intendevo proprio te, che insieme, dall'inizio abbiamo avuto la sensazione che le cose fossero proprio come sono: l'aggancio diretto...tramite...!
Inutile sbattere il c..o per terra. Ci sono cattedre che se ne fregano di tutto e di tutti, e Francesca non voleva che la richiesta per riottenere la patria potestà sulla bambina, fosse stata la causa scatenante di giuste o non giuste reazioni, che era salubre evitare.
Ciao Pino

ENRICO ha detto...

@PINO

avevo capito !

Purtroppo non possiamo esprimere apertis verbis tutto quello che vorremmo

Dico solo che non è necessario avere un aspetto fisico come quello del tesoriere della Lega per far nascere sospetti....

Annika ha detto...

Facciamo una cosa, OK? Voi disquisite sulla lettera di Franca e, mentre le psychic spies from China try to steal your mind elation, little girls from Sweden dream of silver screen quotations...

Ci risentiamo presto. Annika

Tiziana ha detto...

PINO
come avrai capito dallo stralcio della lettera di Franca che ho riportato, e dal mio relativo commento, anch'io mi trovo sulla tua stessa lunghezza d'onda.
Quelle lettere credo siano molto utili per capire più di ciò che dicono esplicitamente.

Tiziana ha detto...

@ tutti quelli che la pensano come Pino,
pongo una domanda.
Questa entità che immaginiamo coinvolta, userei per comodità la lettera X (se volete possiamo sostituire con altra variabile), ritenete:

- abbia determinato la causa della morte di Melania (dunque dovrebbe essere avversata dalla famiglia),

- sia intervenuta successivamente, dunque a solo supporto della famiglia (colpevole qualcun altro),

- entrambe le cose (dovremmo dunque ipotizzare una x ed una y in opposizione tra di loro: l'una causa della morte di Melania, l'altra intervenuta per depistare?)

Voi che ne pensate (spero d'essermi fatta capire)?

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Non sentirti trascurata da tutti. Ho seguito il tuo ragionamento come anche quello di chi ti ha preceduto.

Ho anch'io i miei personali sospetti sulla famiglia Rea (allargata anche ai parenti meno stretti si intende) e sull'ambiente di Somma Vesuviana. Ma, come molti di noi, sono un po' restio a prenderli seriamente in considerazione in assenza di un riscontro oggettivo.

Ma pur ammesso che nella vicenda siano entrate anche il genere di dubbie conoscenze (chiamiamole di tipo clientelare) purtroppo da tempo radicate in quel territorio, ed ora in tutta Italia ad essere onesti, non penso che le stesse abbiano giocato un ruolo nel rapimento e omicidio di Melania, dove continuo ad essere convinto vi sia coinvolto l'ambiente molto più locale di Ascoli e Folignano.

Ed anche qui è probabile che gli eventuali poteri forti siano entrati nella vicenda solamente in un secondo tempo per proteggere e depistare, potendo giocare su una forte influenza sui media e sugli altri soggetti che si sono occupati a vario titolo del caso.

Delle tre possibili alternative sono maggiormente propenso a considerare probabile la seconda.

ENRICO ha detto...

LucaP

Propendo per l'ultima tua ipotesi sopraggiunta "in "appoggio"

Tiziana ha detto...

LUCA
non preoccuparti, non mi sentivo esclusa, infatti ho visto che Enrico ha citato lo stesso passo della lettera che avevo già postato io, e l'ho considerato come un rinforzo a ciò che avevo espresso.

Tutto sommato anch'io propenderei di più (vista la costante campagna mediatica, le decisioni del Tdm, ecc.) per la seconda ipotesi. Mi rimane però il dubbio sul perché di tali depistaggi, che finiscono per coprire il vero colpevole. Possibile che la famiglia non abbia interesse a sapere chi ha ucciso Melania?

Anonimo ha detto...

Manlio, la risposta che ha dato a K@ è giusta. Speriamo di aver capito entrambi la domanda!

Ragazzi, a mio avviso state un pò deviando. Solo i FATTI ed i DATI OGGETTIVI, possono aiutare Salvatore a dimostrare la sua innocenza; non perdiamo mai di vista il nostro obiettivo. Se posso, vi consiglio di non affrontare certi argomenti in pubblico, non prestate il fianco.

Stella

LucaP ha detto...

Il Wonder Team continua imperterrito sulla sua strada ("on the road again"):

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1305599

Sembra anche che i tempi per il ricorso in Cassazione sulla sentenza della Corte d'Appello di Napoli renderebbero ininfluente la decisione della suprema corte che non potrebbe arrivare prima della fine dell'anno:

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1305598

PINO ha detto...

@ TIZIANA, e anche altri.

Hai supposto giusto.
X autore del delitto, conosciuto o intuito da SP, per eventuali contatti precedenti.
Y sta manovrando in favore dei R e vorrebbe castigare SP, per aver PROVOCATO indirettamente qualcosa di non desiderato,nel proprio "territorio".
Non posso andare oltre, con questa ipotesi.
Pino

ENRICO ha detto...

TIZIANA

secondo me la famiglia è interessata unicamente a togliere la figlia a Salv.

Di conseguenza "ha interesse" che le indagini si svolgano nell'unica direzione a loro favorevole non solo per questo motivo ma forse anche per altri che ci sfuggono...

Tiziana ha detto...

ENRICO
è quello che ho pensato nel momento in cui scrivevo il commento, ma poi mi sono domandata: perché dovrebbero volergli togliere la figlia se lo sapessero innocente?
Forse, come dici tu, ci sono dei motivi che ci sfuggono.

Intanto vi incollo una frase tratta dall'articolo linkato da LucaP:

" "Quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Napoli è iniquo ed inopportuno” sostiene l’avvocato Federica Benguardato, il legale teramano che difende Salvatore Parolisi in questa delicata vicenda familiare."

Quindi, a sostegno di quanto dicemmo su questo blog non appena fu presa la decisione di sospensione della patria potestà, ecco le parole lapidarie dell'avvocato Benguardato.

PINO ha detto...

@ STELLA
Stai certa che non si devia.
Ma per conoscere "I FATTI ed i DATI OBBIETTIVI" necessita analizzarli conoscendone la natura, ed clima territoriale in cui si sono realizzati.
Sono d'accordo con il "non prestare il fianco", ed è quello che stiamo cercando di fare.
Dopo ciò, ho chiuso con i miei interventi.
Cordialmente. PINO

ENRICO ha detto...

TIZIANA

io sono d'accordo con quanto ipotizza PINO

Non dimentichiamo il repentino voltafaccia della famiglia CONTRO Salv. nonostante non fosse emerso nessun fatto nuovo a suo carico (almeno per quanto risulta agli ATTI )

COSA o CHI li ha convinti a cambiare atteggiamento a cominciare dalla modifica della data della gita a CSM ?

Anonimo ha detto...

@Squadra
Parlate di poteri forti e puo' essere vero, ma quali intendete?
Io nella zona conposco solo quelli che si chiamano C.....a voi ne intendete altri che io non conosco? Se intendete quelli che io indico ma che ne' io ne' voi abbiamo la volonta' di chiamarli per nome e se fosse vero SP sarebbe veramente messo male...
Alex

Unknown ha detto...

Alex ti rispondo io che sono in linea.

Parlare di camorra mi pare alquanto azzardato, non credo ci si riferisse ad una organizzazione del genere malavitoso. Piuttosto si può supporre che la famiglia Rea abbia "buone" conoscenze a Somma e zone limitrofe, e migliori le ha Gionni in altre regioni e in altri "canali".

Insomma, senza far nomi, pare che ci sia in famiglia chi frequenta i tribunali minorili, chi possa rivolgersi alle istituzioni senza mai ricevere un no... questo significa avere amicizie di un certo livello.

E se sommassimo i poteri amicali dei Rea, mettendoli a confronto a quelli dei Parolisi (che di forza in quei settori non ne ha), ci potremmo accorgere, ci accorgiamo in effetti perché quanto accade è sotto gli occhi di tutti, che c'è qualcosa che fa la differenza...

Massimo

Ciao, Massimo

tabula ha detto...

Il sospetto che certe amicizie che contano siano intervenute in un secondo tempo è giustificato, poi ad un certo punto è anche difficile discernere tra un favore per amicizia o un favore per altri motivi, a dir la verità non essendoci niente di illegale a parte sentenze del Tribunale anticostituzionali, o se vogliamo a parte una campagna mediatica sfacciatamente colpevolista, non è possibile andare oltre la consapevolezza che la famiglia della vittima sia bene appoggiata e abbia intessuto buone relazioni sociali utili.

Per quanto riguarda le CAUSE della morte di Melania, potrebbe essere plausibile una X che si scontri con una Y nell'ottica di un'accusa ed una vendetta contro un marito che non abbia saputo proteggere a sufficienza, ma non abbiamo niente oltre alle parole dei personaggi della vicenda.
"clienti", "non aver saputo proteggere" "io non rivedrò più mia figlia e lui non rivedrà la sua" "se scoprirò che ha avuto a che fare butterò le chiavi della sua cella" (neanche San Pietro l'avrebbe detto)

Certo è che se ci fosse qualcosa del genere in ballo non è il caso di romperci la testa analizzando e discutendo: NON ne sapremo MAI niente e non ne verremo a capo, i veri assassini di Melania rimarranno nel limbo.

Forse davvero non ci resta che affidarci alla logica ed analizzare gli ingredienti della zuppa, se ce ne fossero di nuovi o non ancora identificati, senza domandarci più chi abbia fatto l'orrida spesa e messo il tutto a bollire nel crogiuolo.

Annika ha detto...

Pronti a mettervi comodi? Non ve lo aspettavate, eh? Ebbene si, inizia una nuova puntata di Annika's SCI-FI Time!

CAPELLI

Cari lettori e care lettrici, ditemi, come sono i vostri capelli? Biondi, rossi o castani? Ricci o lisci? Morbidi e setosi o crespi e ribelli? Corti, medi o lunghi? In questa puntata ci occuperemo dei capelli lunghi. Non molti esseri umani hanno i capelli lunghi fino al... allo diaframma e quidi solo pochi potrebbero comprendere fino in fondo le implicazioni di quanto segue; a tutti gli altri, quindi, consiglio la visione di questo programma indossando una parrucca.

Melania aveva i capelli lunghi. Ora, i capelli lunghi, se sciolti (e sappiamo che quelli di Melania erano sciolti) possono anche creare qualche problemino. Sono tanti e vanno un po' da tutte le parti. Molto raramente pero', a meno che non soffi un forte vento, i tanti capelli lunghi si ritrovano tutti ammucchiati sul viso di una persona, e mai succede che si alzano dritti per aria da soli in posizione verticale, lasciando la schiena completamente scoperta. Giusto? Quando si corre o anche si cammina, invece, i capelli lunghi tendono a ritrovarsi quasi tutti, se non tutti, sulla schiena. Davvero, provate: indossate una parrucca, possibilmente con capelli lunghi lisci e neri, fate la prova "passo veloce" e "corsetta". Visto, che vi dicevo? Bene, ora leggiamo le carte.

Tagliabracci ci racconta di "un'aggressione della vittima alle spalle con iniziale tentativo di
scannamento, reso vano dai tentativi di fuga della donna; successivo brevissimo
inseguimento con ferimento al dorso e seguente abbattimento a terra della donna..."


Che ne dite? Melania e' stata colpita alla schiena da un'aggressione che le ha provocato delle ferite da taglio, giusto? Bene, qui occorre un piccolo esperimento.

L'esperimento. Occorrente:
* la parrucca, se necessaria
* un gessetto da lavagna bianco, grande e spesso (10x2cm sarebbe ideale)
* un amico

Indossate la parrucca o semplicemente i vostri capelli naturali lunghi e fluenti. Calatevi i pantaloni sotto il ginocchio - nessuno si scandalizzera' affatto; what are friends for? Date il gessetto in mano all'amico e fatevi stringere da dietro, gesso alla gola. Facendovi sgozzare tre volte. Dopodiche' liberatevi dalla presa e scappate via facendovi rincorrere dall'amico, che prontamente vi colpira' alla schiena, possibilmente in zona cervicale, per ben 3 volte- bastano! Solo a questo punto buttatevi per terra. Fine dell'esperimento. E ora guardatevi i capelli. Un vero disastro, eh?

Ora invece guardiamo l'evidenza della scena criminis:

"...sulla scena criminis e, più
specificatamente, sul corpo di Carmela Rea sono state rinvenute e repertate
n. 5 formazioni pilifere: “formazione pilifera di colore nero al ginocchio
destro; formazione pilifera di colore nero al ginocchio; formazione pilifera di
colore nero repertato in zona addominale; formazione pilifera di colore nero in
corrispondenza della soluzione di continuo al polso destro; formazione pilifera
di colore nero a livello del reggiseno” (pag. 13 Relazione medico legale)."


5 formazioni pilifere. Un po' pochine, no? E dove sono tutti i capelli lunghi di Melania tagliati/spezzati/rotti dall'azione omicidiaria, ovvero quei capelli che come i vostri sono stati anch'essi colpiti dall'arma durante l'aggressione alla schiena? E come poteva Melania essere ritrovata con tutti i capelli distesi da una parte quando il sangue dei tagli al collo, e poi quello dei tagli al dorso, li deve inevitabilmente aver imbrattati, e se il sangue si secca sui capelli e' peggio della colla?

Fine della puntata

Annika

Anonimo ha detto...

@Massimo
Grazie Massimo per la risposta precisa e puntuale ,ma dire:

"Insomma, senza far nomi, pare che ci sia in famiglia chi frequenta i tribunali minorili, chi possa rivolgersi alle istituzioni senza mai ricevere un no... questo significa avere amicizie di un certo livello."

anche se non si tratta de;lla Camorra poco ci manca....

e direi qui di chiudere l'argomento. Non vorrei portarvi fuori tema.
Ciao.
Alex

Unknown ha detto...

Beh Alex, la camorra è un'altra cosa... i Rea non hanno il sapore della morte, in loro si respira la sofferenza e l'odio verso chi li ha traditi andando contro i loro dettati, forse coperto anche da Melania che per amore nascondeva alla famiglia tante cose sul marito, lo ha fatto anche mia nipote con mia sorella ed il tutto si è saputo solo al momento della separazione (ed ha la stessa identica età di Melania).

Ma avere buoni appoggi in certe zone, specialmente dove vige un codice d'onore, è quasi normale... e non solo a Somma. In ogni città c'è chi ha persone giuste nei luoghi giusti (parenti amici ecc...), c'è chi certe cose le chiede una sola volta e le ottiene mentre altri non riescono ad ottenerle neppure dopo dieci richieste.

E' una prassi che una volta si riteneva essere solo italiana, ma che in realtà vige in ogni città del mondo.

Ciao, Massimo

LucaP ha detto...

@ Annika

E’ correttissimo il tuo ragionamento: sono stati trovati e se si dove, i capelli tagliati dalla lama delle ferite al dorso?

Perché oltre alle tre ferite cervicali ve ne sono anche alcune, e non sappiamo quante, definite sovrascapolari con inclinazione dall'alto verso il basso che molto probabilmente hanno incontrato i capelli di Melania.

Le prime obiezioni che potrebbero essere sollevate riguardano il fatto che noi effettivamente non sappiamo come fossero in realtà i capelli del cadavere di Melania. Sappiamo unicamente che sono stati definiti ordinatamente adagiati a fianco del capo. Questa mi sembra analoga alla definizione del trucco intatto che non capisco proprio come possa essere definito intatto visto che erano presenti colature di sangue dalla zona sinistra del mento sino alla parte destra del volto nonché una ferita da taglio al volto stesso che credo abbia generato ulteriore perdita ematica.

Ciao

anna ha detto...

il poapa di melania sa più cose di quelle che racconta,lui deve fare i nomi e cognomi degli alti ufficiali che melania conosceva e ha minacciato aludovica di far intervenire per cacciarla dall'esercito, il papa di melania deve spiegare quella famosa frase:
"Salvatore non l'ha saputa proteggere abbastanza" da chi signor Rea sua figlia dovreva essere protetta?......lei che ha vissuto l'ambiente militare sa benissimo cosas succede ,parli non faccia l'omertoso,non usi la piccola vittoria come strumento di ricatto.......qurella bambina vi deve essere tolta se c'è uno psicologo e un tribunale che veramente pensa al bene della piccola........avete o no capito che vostra figlia ha avuto un rapoporto sessuale non con il marito? avete capito o no che vostra figlia può esseree stata violentata? ma non vi vergognateb atacere la verita?lei signor Rea sa chi ha ucciso sua figlia......ma non pouò dirlo perchè è una cosa troppo grande.....voi ricattate salvatore con la bambina ma non per farlo parlare, l'inverso perchè deve stare zitto.......si vergogni..................e il suo avvocato si deve vergognare con lei......

Gio' ha detto...

Brava
Anna mi piaci perchè sei diretta.
Condivido. Ciao Gio'

Mimosa ha detto...

Stella ha chiesto “Solo i FATTI ed i DATI OGGETTIVI”, va bene, è una raccomandazione a cui abbiamo sempre tentato di attenerci come linea guida del nostro ragionare. Dobbiamo “solo” rimescolare gli ingredienti nel crogiuolo e scovarne di nuovi che ci erano scampati, come suggerisce Tabula, perché ne abbiamo valutati tanti e da tutte le angolazioni possibili.
Oppure rivalutare alcuni che abbiamo trattato solo di sfuggita. Di questi Annika ci ripropone uno, lo stato dei capelli di Melania. Ma cosa si può dire di più di ciò che abbiamo già lamentato?
Io personalmente ritorno a esternare la mia incredulità che un corpo in agonia a causa di coltellate ai fasci muscolari sia rimasto disteso e rilassato così come è stato trovato.

A tutti noi fino ad ora premeva fare di tutto per capire se l’accusa di uxoricidio aveva fondamento e abbiamo dimostrato in molteplici modi che è un castello di carta, che c’è impossibilità materiale che l’imputato sia l’assassino.
Ma ora, secondo me, dovremo davvero fare come Parry Mason, partendo dalla scena del crimine (ovvero quella del ritrovamento del cadavere) e cercare di collocarvi i personaggi.

Io insisto su questo: analizzare la scena (lo abbiamo fatto anche nei dettagli) e capire chi è l’intagliatore (non ci siamo riusciti). Dal suo profilo (che già a suo tempo la componente femminile più assidua di questa Squadra ha delineato), dovremmo cercare di risalire al perché di tanta ferocia.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Siamo presto arrivati a quota 400 e ancora due commenti per completare questa pagina.
Mi sacrifico io.

Mimosa ha detto...

Stasera a QG hanno annunciato che il Gup Tommolini il 1° giugno accompagnerà i periti al sopralluogo a Ripe e anche a CSM, per una “presa visione diretta dei luoghi”.
Speriamo che osservi bene tutto!

Mimosa ha detto...

Hanno anche fatta vedere una fotografia della tavolata con la tovaglia a quadrettini bianchi e rossi, stracolma di ogni bendiddio, su cui banchettarono i nove militari (erano gli autisti) del Reggimento di Chieti, a partire dalle ore 13 del 18 aprile. Ragazzi, se hanno consumato tutto quello che si vedeva, tra porchette, salami, litri di vino, birre eccetera, quelli almeno due ore hanno impiegato. Ma che bravi poi a riportare tutto via … ma forse qualche salviettina di carta se la sono persa o era volata via … lo dicevo io che quelle trovate non c’entravano col cadavere …
Dalle 13 alle 15, già si sapeva di quel picnic, però le notizie li avevano fatti andar via “intorno” alle 14,30, ovvio, solo per sistemare più comodo l’arrivo di SP e il conseguente omicidio.

Questo è un altro elemento a favore della nostra tesi, benché quell’anima impenitente di Remo C. ha insinuato che tra il traffico delle auto che andavano era facile che passasse inosservata l’auto di SP che arrivava.

Ciao
Mimosa

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