lunedì 16 luglio 2012

Melania Rea. L'omicidio nato a causa del segreto che Melania voleva raccontare all'amica Imma...

Articolo di Pino R.


Di ricostruzioni ipotetiche sul caso Rea se ne sono fatte moltissime in ogni sito internet ed in ogni programma televisivo. Le ufficiali, però, sono state compilate separatamente dalle Procure interessate alle indagini, quelle di Ascoli e Teramo (Teramo investita dell'incombenza a causa della competenza territoriale). Fra di esse non vi è alcuna differenza sostanziale visto che hanno portato l’unico indagato, Salvatore Parolisi, alla custodia cautelare in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie e di averne vilipeso il cadavere. Il movente per l’Accusa sarebbe passionale. Il marito avrebbe ucciso la moglie in quanto stretto in un imbuto provocato dalla stessa e dalle impellenti esigenze dell’amante, una ex allieva dei corsi di addestramento che si tengono trimestralmente presso la caserma “Clementi” di Ascoli Piceno. Per le procure ognuna delle due donne reclamava, anche con minacce, l’immediata cessazione della relazione "con l'altra". Una situazione di estremo logoramento psicologico, secondo i rappresentanti della legge, che avrebbe spinto il Parolisi ad uccidere per riottenere la sua libertà (libertà che avrebbe perso in un batter d'occhio vista la nuova "fidanzata" in attesa...).

La dinamica fornita dai Pm vuole che il pomeriggio del 18 aprile 2011, sulle 14,10-14,15, il Parolisi sia partito con moglie e figlia per recarsi alla pineta di Ripe di Civitella. Vuole che in strada la bimba si sia addormentata ed un volta giunti in loco la coppia si sia appartata per consumare uno sbrigativo rapporto sessuale. Vuole che nel momento in cui la moglie si è abbassata i pantaloni, compresi collant e mutandine, il caporalmaggiore l’abbia aggredita proditoriamente armato di un coltello a serramanico di minute dimensioni. Vuole che con questo l'abbia ferita con 21/22/23 colpi, o forse molti di più, inferti in parti diverse del corpo tanto da far morire la donna per dissanguamento dopo una ventina di minuti. Vuole che il cadavere sia rimasto sempre nello stesso punto per essere poi ritrovato a distanza di due giorni. Vuole che altre ferite (incisioni) siano state inferte dopo il decesso, non si sa se a ore o giorni dalla morte, a scopo di vilipendio. Questa l’essenza della dinamica omicidiaria fornita dall’Accusa.

E’ mia convinzione che la ricostruzione fornita dalle Procure, marchigiana ed abruzzese, non sia condivisa da gran parte dell’opinione pubblica, anche se strombazzata senza pudore dalla maggioranza dei mass-media in cerca di gradimento e ascolti. E non può essere condivisa da tutti, a causa delle numerosissime lacune che la relazione accusatoria presenta nella sua stesura delle circostanze e nella cronologia in cui queste vengono incasellate. Non può essere accettata da tutti per la vaghezza del referto autoptico, referto che si adatta ad interpretazioni diverse, referto infarcito di frasi dal costrutto criptico che rivelerebbero una vaga sensazione di imbarazzo del compilatore. Infine, non può essere condivisa da tutti per la evidente metodica eliminazione di quanto converge a scagionare il Parolisi dall’accusa del reato attribuitogli. Nelle migliaia di pagine di questo blog, sono state sviscerate, in modo logicamente calibrato e su basi meramente scientifiche, le motivazioni per le quali si può, anzi si deve, essere in dissenso con la versione “ufficializzata” dei fatti.

Fatti che, secondo una mia personale ipotesi (spero condivisa da tanti), avrebbero per sfondo uno scenario radicalmente diverso. Di seguito proverò ad esporla in maniera concisa:

Nel primo pomeriggio del 18 aprile 2011, la famiglia Parolisi si sta preparando per una breve gita fuori porta, e precisamente a Colle San Marco, distante 8 km dalla cittadina dove risiedono, Folignano. Durante i preparativi Melania riceve una telefonata dalla madre, alla quale comunica l'intenzione di trascorrere un paio d'ore sulla collina marchigiana. Mangia forse una piadina, beve un bicchiere di latte ed è pronta per uscire. Nel frattempo il marito scende assieme alla figlia, che sistema sul seggiolino, ed in abbigliamento leggero (maglietta e pantaloncini corti) attende la moglie intenta a chiudere la porta dell’appartamento. Un coinquilino assiste alla partenza che avviene all'incirca sulle 14,15. Da questo orario inizia il mistero del caso Rea. Caso che si trasformerà in una tragedia avendo come epilogo la fine della breve vita di Melania. Una donna che ha voluto tenacemente difendere la sua dignità di moglie ferita dolorosamente dalla condotta fedifraga del marito.

Sembra un controsenso, visto che ho parlato di ipotesi diversa da quella delle procure, ma la partenza della mia tesi ha la stessa loro base. La reazione di una donna tradita che in due telefonate minaccia di rovinare la carriera militare sia all'amante che al marito, millantando amicizie importanti ed influenti, se la relazione extra-coniugale fosse continuata. Inoltre non fidandosi delle parole ascoltate, che parlavano di una semplice amicizia, Melania avrebbe deciso di spiare il marito nella speranza di coglierlo in flagrante adulterio. Così seguendolo di nascosto ovunque si recasse, sia durante le ore di libertà che quando impegnato in “servizio”. Ed ecco che, occasionalmente e per sua sventura, durante le “spiate” potrebbe essere venuta a conoscenza di "fatti strani", di personaggi coinvolti in faccende poco lecite o addirittura aberranti. Fatti che vedevano, forse e perché no, il marito invischiato (magari anche solo collateralmente).

Che possa essere accaduto lo dimostra il fatto che Melania non ha potuto trattenersi dal confessare all’amica Imma, per telefono, di essere venuta a conoscenza di una “brutta cosa”. Di tale confessione parlò agli inquirenti la stessa amica nella sua prima dichiarazione, poi rimangiata. Non sappiamo perché ora la neghi, ma se è valida la mia ricostruzione non è difficile capirne il motivo. Io infatti ho ipotizzato fin dall’inizio che Melania avesse conoscenze influenti, buone per imporre al caporalmaggiore la cessazione definitiva della sua relazione extraconiugale. Conoscenze che avrebbero potuto anche causare ripercussioni nocive su altre persone. Non si può sapere se davvero le avrebbe utilizzate, ma per chi è coinvolto in faccende non propriamente pulite il suo “segreto”, se svelato, rappresentava un serio pericolo. Di questa mia ipotesi ne trovai traccia nell’Ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giovanni Cirillo. Ne riporto uno stralcio:

"Può essere ipotizzato che la moglie avesse scoperto qualcosa di assai più grave del tradimento, o anche solo di torbido. Occorrerebbe approfondire i rapporti interni alla caserma, gli eventuali giri di droga, altre relazioni extraconiugali".

Ed allora come si collegherebbe la gita a Colle San Marco col “segreto” di Melania? Si può collegare se la si inserisce nella stranezza del giorno, che precedeva di poco la partenza dei coniugi per Somma Vesuviana (a causa delle feste pasquali), e nella forzata brevità di permanenza al Colle dovuta ad una visita di cortesia, fissata per le sedici, che avrebbe visto la coppia recarsi a casa dei parenti dell’amica Sonia. Tenendo presente l’indubbia partenza da Folignano, testimoniata dai coinquilini ed avvenuta come detto alle ore 14,15 circa, e considerando il tempo occorrente a percorrere gli 8 km di strada, restava pochissimo tempo a disposizione per far divertire la bimba alle altalene. Per cui ho dedotto che "altre" potrebbero essere state le "ragioni" che "obbligavano" Melania a voler fare un "salto" al Colle. Ad esempio un appuntamento non rinviabile, causa l’urgenza di un chiarimento e la prossima partenza della famiglia Parolisi, concordato con un "mediatore" conosciuto da entrambe le parti. Questo chiarirebbe il motivo per cui la meta fu suggerita dalla futura vittima.

Ma con chi si doveva incontrare? Queste sono le incognite a cui, a parer mio, occorrerebbe dare volto e nome. Per il momento li identificherò con una X ed una Y, ipotizzando fossero molto interessati affinche il segreto scoperto dalla Rea rimanesse tale. Ma forse nessuno in realtà credeva che il silenzio sarebbe rimasto tale, vista anche la telefonata all'amica Imma. Chissà se chi l'ha incontrata era a conoscenza di questa chiamata e del brutto segreto, chissà se Imma ne aveva parlato a qualcuno prima di quel 18 aprile (si sono controllati i suoi tabulati?), chissà se Melania ne aveva parlato ad altre amiche (o a chissà chi). Ci sarebbe poi da capire se il Parolisi fosse a conoscenza dell'appuntamento, se lo avesse anche solo intuito e tacitamente assecondato. Accompagnando la moglie al Colle, e soprattutto vedendola prendere una direzione diversa da quella ideale per andare al bar, parrebbe che qualcosa avesse intuito (ma forse non riteneva pericoloso quell'incontro chiarificatore). D'altronde che al Pianoro di Colle San Marco la famiglia sia stata sembra incontestabile, perchè una volta giunti alla zona altalene il Ranelli, proprietario di un chiosco situato nelle adiacenze, nota presso le altalene una coppia ed un bimbo. Io mi fido più facilmente delle sue prime parole, di certo non influenzate da nessuno, ed in base a quelle la sua attenzione fu attratta dall’abbigliamento dell’uomo, secondo lui piuttosto leggero in una giornata con temperatura ancora bassa. Ma vide anche una donna al suo fianco, una donna che indossava un giubbino scuro e dei pantaloni chiari, la descrizione esatta dell'abbigliamento di Melania Rea. Lo stesso disse anche che, riguardando nella direzione delle altalene in una seconda occasione, vide solo l’uomo (la donna vestita come Melania si era quindi allontanata).

Questa pare essere una parte reale dei fatti accaduti, parte notata da un testimone, ma si può teorizzare anche che dopo qualche minuto, con la bimba in braccio, il Parolisi (sia che fosse a conoscenza dell'appuntamento sia che avesse anche solo intuito qualcosa) abbia seguito la moglie. Da qui di dipanano due strade. Una che vuole il marito testimone del sequestro da parte di X e Y (che egli poteva conoscere per collaterale o intera connivenza), un'altra che lo vede non trovare Melania dove immaginava fosse (al monumento?). Sia in un caso che nell'altro, sconvolto da un epilogo che non si aspettava, prova a mettersi in contatto con la moglie e, vista la non risposta, cerca di improvvisare una versione credibile dell'accaduto parlando di un bisogno fisiologico impellente. Prende l'auto e si reca al bar del "Cacciatore" dove recita la sua parte, ma dopo un'ora di ricerche, sulle 16.30, immaginando ciò a cui è andata incontro Melania viene colto da attacchi di panico che gli provocano vere convulsioni psicosomatiche.

Torchiato a dovere dalle Autorità inquirenti, prima solo come persona informata sui fatti, non sposta di una virgola la sua deposizione. Non perchè sia la verità, ma perchè è l'unica idonea a salvare se stesso. Ma non dall'accusa di omicidio, di cui non possono esistere prove in quanto non ne è l'esecutore, ma dal suo probabile coinvolgimento con un "giro particolare" dove il vizio, la deboscia e l'annientamento della dignità umana, trovano un confortevole riparo. Un riparo custodito gelosamente, non solo da lui, che la moglie poteva rendere di pubblico dominio da un momento all'altro.

"Mi dispiace che ci ha rimesso Melania... questo è poco ma sicuro", sono le frasi che più si adattano all'uopo. Cosa poteva fare il Parolisi per sua moglie se compromesso fino al collo nella squallida "giostra" che per restare segreta ha preteso la sua vita? Nulla. Infatti: "Non l'ha saputa proteggere", dice Gennaro Rea. Ma da "cosa" avrebbe dovuto proteggere la intraprendente consorte? Da qualcosa di pericoloso intuito, o addirittura conosciuto, anche dalla sua famiglia? Una pulce entrata nelle orecchie dei Rea in un secondo tempo, tramite le confidenze della figlia, confidenze identiche a quelle fatte all'amica Imma? Non lo sapremo mai... ma le parole restano. La misteriosa "regia" del piccolo ed allucinante mondo teorizzato dal gip Cirillo, e prima di lui dal magistrato Ferraro, potrebbe godere della complice omertà dei "poteri forti". Non già perchè ciò farebbe piacere agli stessi, ma per un possibile "rendez-vous" di reciproca tolleranza.

In vista di tale ipotizzata realtà, già scrivevo in queste pagine che il Parolisi a parer mio non poteva affrontare, neppure solo col pensiero, una lotta impari con cose ed eventi più grandi di lui, piccolo graduato dell'esercito italiano. Ma altri non possono affrontare una lotta impari, lo dimostrano i tanti cambi di opinioni. La dottoressa Canestraro ad esempio, medico legale accorsa per prima sul luogo del ritrovamento assieme alle forze dell'ordine, dichiarava, senza aver misurato la temperatura del corpo per mancanza di attrezzature adeguate, che la morte poteva risalire a non più di 12 ore dal ritrovamento, che l'uccisione della donna era avvenuta in quello stesso luogo. Cronologia e meccanica del delitto, verranno "rettificate" già dal primo referto autoptico, redatto dal titolare anatomopatologo dr. Tagliabracci. Poi, per cambiare ancor di più le carte in tavola, ce ne sarà un secondo di referto. Con questo si "rettificherà" ulteriormente quello precedente, con rilievi forse più aderenti alle esigenze dell'unidirezionalità investigativa

Ma il lavoro di squadra paga, specialmente se il team è composto da operatori in vari comparti della scienza, della giurisprudenza e della tecnica. In questo blog seri professionisti hanno espresso i loro dubbi e dato spazio ad alcune certezze sulla incongruente concertazione accusatoria, rifiutandone le conclusioni nella loro sostanza più generale. Ponendosi e ponendo all'esterno la domanda, non ultima per importanza: perchè Salvatore Parolisi, dopo la segnalazione da parte del patologo che ha riscontrato nella serata del 21 aprile la semenogelina sul tampone vaginale, è ancora in carcere? La sostanza suddetta ha una sua precisa durata di permanenza, che va da un minimo di 48 ore ad un massimo di 72 (ma 72 è un'esagerazione non più supportata dalla scienza). Perciò si dovrebbe ragionare su una forbice di 48/60 ore (e già 60 sono davvero tante). Dopo tali termini non ne resta più traccia. E calcolando sia pure la forbice massima, bloccando la semenogelina a quando il cadavere è stato "congelato" in una cella frigorifera, se ne deduce matematicamente che Melania non può essere morta per mano del marito, in quanto non è stata uccisa nelle ore indicate dai Pm perchè ancora viva nel momento da loro ipotizzato, tanto da subire un forzato, ma non violento, rapporto sessuale.

Subito dopo questa umiliazione, ancora seminuda, sarebbe stata ferocemente pugnalata da mano inesperta. La tragica scena, quindi, non può essersi svolta nelle ore indicate dalla costruzione accusatoria, bensì nelle ultime ore del 18 aprile o nell'orario notturno del 19, come suggerisce la prima relazione del Tagliabracci... quella poi "rettificata" ma inaccettabile. Altrettanto inaccettabile si dimostra essere la descrizione del cadavere della vittima al momento del ritrovamento: "Pulito, con trucco intatto e senza un ago di pino sui vestiti e sul corpo". Possibile che nulla sia caduto dagli alberi o sia stato portato dal vento? Inoltre Melania durante l'aggressione si è certamente difesa, ha cercato di ripararsi dai colpi per una reazione istintiva, i tagli alle braccia ed alle mani ne sono la prova, le ferite alla gola e sul viso hanno certamente imbrattato di sangue le zone interessate, compreso i capelli che, essendo lunghi e poggianti sulle spalle, non potevano non essere intrisi di sangue visto il contatto col collo ripetutamente pugnalato. Possibile che una colluttazione del genere abbia lasciato il trucco intatto?

E' palese che l'opportuna descrizione del patologo sia servita a far sottintendere un'aggressione non attesa da parte di una persona intima, il marito ad esempio. Aggressione che avrebbe provocato una semi paralisi da choc impedendo qualsiasi reazione a Melania. Ma fosse davvero stato il Parolisi chi sarebbero i dissacratori di un corpo senza vita? Ed a cosa serviva al marito quel tipo di "lavoro"? Più facile che chi ha inveito contro un corpo morto sia anche l'assassino... o gli assassini. Io li ho ipotizzati con una X ed una Y, e ritengo facciano parte di quel piccolo putrido mondo che la vittima aveva scoperto per caso. Che sia o meno collegato agli ambienti militari, come ipotizzava il gip Cirillo, non lo posso affermare, ma rientra tra le eventuali possibilità. Verosimile è la presenza sul luogo dell'omicidio di almeno due donne ed un uomo. Giovani donne in stato delirante? Forse sotto l'effetto di stupefacenti? Donne che subito dopo aver assistito allo stupro della povera Melania, hanno sfogato il loro odio con l'unica arma a disposizione, un modesto coltello a serramanico, non avendo in programma l'uccisione della donna? Delitto provocato, forse, dalla sua determinazione a non tacere o a farsi da parte, circa il possibile coinvolgimento del caporalmaggione nelle attività di un nucleo non ancora bene identificato?

Concludo manifestando i miei dubbi sulla facile resa degli accusatori e sull'interpretazione che verrà data ai risultati delle ulteriori analisi scientifiche, quelle richieste dal gup Tommolini ed affidate ai nuovi periti. Spero che il colleggio di difesa del Parolisi sappia giocarsi la preziosa carta rappresentata dalla semenogelina, preziosa per precisare l'ora della morte e scagionare definitivamente il marito ingiustamente detenuto.

Altro discorso sarà la ricerca degli autori del delitto, se mai i Pm vorranno o potranno cercarli... Pino R.

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646 commenti:

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tabula ha detto...

potrei sempre aver capito male io, Enrico.
nelle frasi estrapolate dal contesto delle relazioni autoptiche che avete postato, non sembra che sia specificato l'arco temporale o perlomeno non lo è così come proposto dall'ordinanza di custodia cautelare.

ENRICO ha detto...

@ TABULA

INFATTI. E' proprio quello che cercavo di farti notare .

Nella Relaz Tagliab.NON è specificato l'arco temporale in cui collocare le lesioni post-mortem, mentre nell'Ordinanza è ben sottolineato.

Allora : chi ha scritto l'Ordinanza, da QUALE FONTE avrebbe desunto che " il rimaneggiamento del cadavere è avvenuto almeno DOPO 30-60 minuti dalla morte “ ?
Se l’è inventato ? Ha interpretato male le relazioni medico-legali ? Oppure qualcuno dei periti ha effettivamente espresso questo convincimento ?

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
se per "Ordinanza" tu ti riferisci a quella di Ascoli Piceno, di data 14 luglio firmata da Monti, dovresti aver letto che nella pagina (p. 10) in cui si scrive la frase da te citata vengono messe tra parentesi:
(p. cfr. pg. 81-82 Relazione)
quindi è dalla Relazione di Tagl che l'estensore dell'Ordinanza attinge.

Mimosa

tabula ha detto...

se lo ha espresso nero su bianco, dove è scritto?

Ma, se qualcuno dei periti avesse espresso il convincimento solo verbalmente, non capisco perchè non includerlo in una perizia professionale.

Tu cosa pensi, Enrico?
Sospetti che la specificazione di un tempo ridotto per le incisioni post mortem sia una forzatura per far coincidere i tempi con un'eventuale, e pur sempre inverosimilmente stretta nei tempi, responsabilità dell'indagato?

Tra l'altro, dire che il rimaneggiamento sia avvenuto ALMENO 30-60 minuti dopo la morte non è un'affermazione mendace in sè.

E' un pò come dire che il dna sulla bocca di Melania è stato rilasciato in un qualsiasi momento da dopo il pranzo fino al momento a ridosso della morte.

E' che la forbice temporale viene adattata, e viene strombazzata sui giornali la notizia del "bacio della morte" ed amenità simili,
sbandierando l'avvenuto contatto fisico tra i due come "prova regina", quando il medico legale in realtà si era espresso in tutt'altri termini, stando molto sul generico e sul possibilista.
Non c'è nè l'affermazione che posizione il "bacio della morte" a ridosso dell'omicidio, nè l'esclusione di una forbice oraria più ampia.
E' una pura interpretazione di comodo nella ricostruzione che non vale granchè dal punto di vista probatorio.
Una possibilità come un'altra.
Una delle tante possibilità, se vogliamo essere onesti.
nè una certezza nè una prova regina.

Allo stesso tempo, dire che una cosa sia avvenuta almeno da trenta a 60 minuti dopo la morte, da un punto di vista logico ammette, ovvero NON NEGAe NON ESCLUDE che lo stesso possa essere avvenuto anche sei-sette ore dopo, così come10, 14 o 23.
Non c'è negazione nè esclusione di una forbice oraria più ampia, c'è solo un punto di partenza collocato esattamente "almeno 30/60 minuti dopo la morte".

Il linguaggio è un'arma a doppio taglio, a me sembra che le parole siano state soppesate con attenzione da parte del Tagliabracci, poichè, come ben sanno gli avvocati, una parola inclusiva od esclusiva può modificare il senso di tutto un documento.

Mimosa ha detto...

Subito dopo quella frase è aggiunto:
«peraltro sulla base dei risultati e delle analisi conseguenti alla seconda autopsia (durante la quale sono stati effettuati prelievi cutanei in corrispondenza di tali lesioni) il momento in cui tali lesioni sono state causate si sposta in avanti : lesioni inferte “non molte ore prima” il momento di ritrovamento del cadavere , sulla base della contaminazione batterica soltanto superficiale (cf.r pg 87 relazione medico-legale).»

che vuol dire quel “PERALTRO”?

Sinonimi: “tuttavia, nondimeno, d’altra parte, nonostante cio’”,

ma secondo voi chi scriveva era consapevole di scrivere in maniera ambigua se non palesemente contradditoria?

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA



@ MIMOSA

La frase "“ il rimaneggiamento del cadavere è avvenuto almeno DOPO 30-60 minuti dalla morte “ è riportata a pag 64 ORDINANZA d’arresto del Gip di Teramo Cirillo ( parte 2)

Da DOVE sia stata attinta questa informazione non l'ho capito.

Sta di fatto che è inserita nel documento ufficiale che accoglie la richiesta del PM Monti

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Nella Richiesta di arresto del Pm Monti a pag 8 sono riportate le identiche frasi contenute nelle risposte ai quesiti della Relaz Tagl. ( pag 86/87) e cioè “ le ferite figurate in regione ipogastrica ed alle coscie sono state inferte dopo la morte - sono presenti batteri soltanto sugli strati superficiali dei tessuti lesi dopo la morte che fanno propendere che esse NON SIANO STATE PRODOTTE MOLTE ORE PRIMA DEL RITROVAMENTO “

In questo documento NON si fa cenno all'arco temporale relativo alle ferite post mortem

Io non so che dire...

Mimosa ha detto...

@ Enrico
vai a leggere quella di Ascoli, che è precedente, trovi quello che ti ho postato io ... da dove pensi che ho preso la citazione?

L'Ordinanza di Teramo "copia" in gran parte le altre due Ordinanze di Ascoli, citando anche passi diversi della relazione del medico legale e più numerosi.
1a Ordinanza Ascoli Piceno, Ordine di Arresto, firmata dal gip Monti, 14 luglio
2a Ordinanza Ascoli Piceno, Rinvio a Giudizio, firmata dal gip Calvalesi, 18 luglio
3a Ordinannza Teramo, firmata Cirillo, 2 agosto.

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ TABULA

"Tra l'altro, dire che il rimaneggiamento sia avvenuto ALMENO 30-60 minuti dopo la morte non è un'affermazione mendace in sè."

SENZA DUBBIO. Se però a pag 64 dell’ Ordinanza di arresto non ci fosse scritto ( riferendosi ovviamente al “rimaneggiamento del cadavere) ” che tali lesioni sarebbero state inferte ”non molte ore prima” il momento di ritrovamento del cadavere"

Qui si tratta di confusione tra "ritrovamento" e "decesso"

Una "svista" o un "errore di trascrizione" nell'Ordinanza ? Una "omissione" nella Relaz. Tagl. ?

Oppure una stima effettiva e realistica effettuata da chi ha esaminato per primo il cadavere ?

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
forse non mi sono spiegata bene, io ho indicata la pagina 10 della Ordinanza Monti dove la frase con la parola “rimaneggiamento” era già scritta e rimandava alle pagine 81-82 della Relazione del medico legale.

Mimosa ha detto...

@ Enrico e Tabula
penso che ci troviamo di fronte allo stesso dilemma delle cinque righe sul rapporto sessuale protetto e non protetto ed Sg ...
e alle altre frasi che ho via via indicato come briciole di Pollicino ... ad. es. "il cadavere non è stato spostato dalla posizione prona a quella supina", e altre a cui Massimo potrebbe dedicare un articolo intero.

Ciao
Mimosa

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

penso che stiamo dicendo le stesse cose ma non riusciamo a coordinarci...

La frase incriminata "... tali lesioni sarebbero state inferte ”non molte ore prima” il momento di ritrovamento del cadavere" è trascritta SOLO a pag 64 dell'Ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Cirillo.

Nella Richiesta di arresto firmata Monti e nel Rinvio a Giudizio firmato Calvalesi questa frase NON APPARE.

In entrambi questi due ultimi documenti sono riportate pari-pari le osservazioni contenute nella Relaz Tagl alle pgg. 86/87

Quindi : da DOVE è uscita la frase incriminata di cui sopra ?

Mimosa ha detto...

ENRICOOOO

ma hai controllato ...??
NON mi sono inventata!

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Enrico
rileggi quello che ho messo in grassetto nel mio post delle 00:42

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

ho controllato tutte e tre le Ordinanze !!!
Sono sfinitooooooo


- A pag 10 dell’ Ordinanza MONTI c’è scritto SOLO che il che "“ il rimaneggiamento del cadavere è avvenuto almeno DOPO 30-60 minuti dalla MORTE “. PUNTO. Poi si fa riferimento a Tagl.

- Nell’Ordinanza Calvalesi anche si fa riferimento alla Relazione Tagl.

SOLO nell’ Ordinanza firmata Cirillo c’è scritto che le lesioni post mortem sarebbero state inferte ”non molte ore prima” il momento di RITROVAMENTO del cadavere

Se questo fosse vero dato che le ferite sono state inferte dopo 30-60 minuti dalla morte e" non molte ore PRIMA del RITROVAMENTO ", vorrebbe dire che il DECESSO è avvenuto tra la notte del 19 e l'alba del 20

Dov'è che non ho capito quello che vuoi dirmi ?

Mimosa ha detto...

@ Enrico
allora non abbiamo gli stessi documenti ...
mi dispiace ...
anch'io sono sfinita, pazienza,
speriamo che Massimo metta ordine nella nostra documentazione.
Buona notte!!

Domani voglio festeggiare il mio compleanno senza cadaveri!

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

Si ho letto la frase in grassetto, ma lì si fa riferimento alla relazione Tagl. in cui si dice che sulla base delle contaminazioni batteriche le lesioni post mortem sono databili tra i 30-60 minuti dalla MORTE

Ma Tagl. non afferma MAI ANCHE che sono state inferte "non molte ore PRIMA del RITROVAMENTO del cadavere"

BUONANOTTE, bella
A domani !!!

Antonello ha detto...

Mi permetto di dire che non vedo pero' nessun contrasto, forse si una forzatura, e siamo alle solite.
Infatti la frase di Tagl. lascia una forbice per le ferite cosidette POST MORTEM del tutto ampio, si va da 50/60 minuti dopo la morte a poche ore dal ritrovamento, e gia' qui noi sappiamo che, se il corpo e' stato rinvenuto alle 16,00, minuto piu' minuto meno, ed essendo stato acceso il telefono alle 07,00 e' inverosimile che qualcuno riaccenda il cellulare ed attenda sul posto sino a poche ore prima del rinvenimento per aspettare fino all'ultimo ad incidere le ferite suddette
In questa deduzione scritta di Tagl. e nelle controdeduzioni che ne scaturiscono c'e' gia' una velata convinzione che il telefono non sia stato acceso da nessuno ma abbia ripreso la rete per il vento a favore.
Il compilatore della richiesta cautelare semplicemente ed arbitrariamente "ma dentro i limiti imposti dalla forbice di Tagl." assume, perche' cosi' collima con l'accusa, o meglio non scollima troppo con essa, che le ferite POST MORTEM siano state inferte 50/60 minuti dopo la morte, dimenticando che gia' si era forzato il cosidetto "ultimo pasto e caffe'" della vittima per calcolare un PMI quantomeno dubbio.
Castelli su castelli, ma il vulnus e' questa contrapposizione del "possibile" scientifico, con probabilita' e forbici, con "l'assumibile" giudiziario fondato sulle convinzioni a monte di chi cautelizza, manda a processo e sentenzia.

Antonello ha detto...

Pero' e' anche vero quello che scrive Enrico, e' impossibile penso io, e se ci fosse Annika, che si assumano le ferite post mortem come intagliate il 18/04/2011 se poi si citano "BATTERI SOLO SUPERFICIALI" tali da allargare la forbice alle poche ore precedenti il rinvenimento.
Alla faccia della forbice, un contadino ci taglierebbe i rami di ciliegio, portando a sunto quindi, se ammettessimo ambedue le affermazioni vere sarebbe come dice giustamente Enrico, "dopo ALMENO 50/60 MINUTI DALLA MORTE", "E NON MOLTE ORE PREVEDENTI IL RITROVAMENTO", quindi si conforterebbe il decesso avvenuto la notte fra il 19 ed il 20 aprile 2011.
Quanto sopra se assumessi come reali e precise le due affermazioni di Tagl., se innestassimo pero' all'incrocio il "possibile" scientifico e quindi la forbice si riaprirebbe la contraddizione di "BATTERI SOLO SUPERFICIALI" che, nella discutibile interpretazione si sarebbero sospesi a decidere, se rimanere in superficie o andare in profondita', per ben due giorni, ora io sono profano ma non riesco a sottovalutare l'ingordigia dei batteri sino al punto di negare semplici leggi natirali.
Quindi, in conclusione, secondo me, Tagl. non riesce a capirci il verso e per "non saper ne leggere ne scrivere" consegna una forbicie da umani al lilliputiano procedente che evidentemente ne approfitta gioioso.

tabula ha detto...

prima di tuto AUGURI MIMOSA!!!

Felice compleanno! :-)

La frase che hai postato
"peraltro sulla base dei risultati e delle analisi conseguenti alla seconda autopsia (durante la quale sono stati effettuati prelievi cutanei in corrispondenza di tali lesioni) il momento in cui tali lesioni sono state causate si sposta in avanti : lesioni inferte “non molte ore prima” il momento di ritrovamento del cadavere , sulla base della contaminazione batterica soltanto superficiale "

E' una frase molto chiara ed inequivocabile che non darebbe in effetti troppo gioco alla famosa forbice.
Le ferite post mortem, ed è scritto nero su bianco, non è possibile collocarle troppe ore prima del ritrovamento, e questo a causa dei batteri solo superficiali presenti sulle ferite.

Il fatto che stiamo notando l'incongruenza tra le affermazioni contenute all'interno della perizia e le affermazioni contenute all'interno dell'ordinanza di custodia cautelare, non deve essere sfuggito alla Difesa, perchè se tanto mi dà tanto, l'evidente incongruenzache che noi profani abbiamo notato solo adesso, sarà risultata scritta con evidenziatore ad un esperto.

Suppongo che l'incongruenza e l'ambiguità sia delle affermazioni del Tagliabracci che contenute nell'Ordinanza siano il motivo per il quale il Gip Tommolini abbia preteso un'esame delle ferite, anche e solo superficiali, poichè la questione è dirimente.

Io non posso sapere se l'argomento strumentale ad aggiustare l'orario per confermare le accuse contro Parolisi sia stato speso in assoluta chiarezza, agiudicare dalle vostre obiezioni così non sembra, del resto bisognerebbe sentire uno del mestiere al riguardo.

@Antonello: Tagliabracci l'italiano lo conosce benissimo, e probabilmente è abituato ad adoperare le parole in maniera compiacente a chi gli ha commissionato il lavoro, ma anche possibilista per non essere tacciato di falso diagnostico.

Antonello ha detto...

Ci sarebbe un' altra considerazione, o meglio due, se gli intagli presentano, come sembra dalle foto diffuse, una colorazione rossa di solco emerge una considerazione sui tempi del Livor, mi spiego ma anche qui servirebbe il parere di Annika, se il livor porta le colorazioni piu' scure nelle parti spostate per ultime e poggianti, sempre considerando il minimo di pressione corporea in relazione al tempo ipotizzabile in Rigor, ed il corpo doveva essere in Rigor perche' si assumesse il decesso non piu' di 12 ore dal rinvenimento (se ho capito bene Sophie), appare FORSE ipotizzabile, da quello, che le ferite post mortem possano essere state inferte in un tempo significativo per il Livor ma tale da non permettere la colatura liquida ematica dalle coscie verso la parte verticale delle coscie stesse prospiciente il terreno.
E questa potrebbe, da profano uso il condizionale per rispetto alla scienza, essere una deduzione logica nodale ed indicativa anche del PMI, che a quel punto si sposterebbe verso le poche ore precedenti il rinvenimento.
Direi che sarebbe o e' incredibile, quanto sopra incrociato con la stupefacente voracita' delle larve rispetto alla solo superficiale indecisione dei batteri invece darebbe le ferite mortem inferte tanto tempo prima di quelle post mortem tale da permettere la differenza di vitalita' nel rispetto del clima esterno e delle condizioni diverse di incisione da quelle approfondite.
Ora so perche' ho scelto ragioneria e non scientifico.
Sarei curioso adesso di sapere da Annika se ho sbagliato di tanto.

tabula ha detto...

Va anche detto che un anatomopatologo ha il preciso dovere di riportare le evidenze desumibili da un cadavere,
e quindi Tagliabracci non sbaglia quando afferma che le ferite post mortem risalgano a poche ore prima del ritrovamento,
in contemporanea a quando afferma che le ferite post mortem siano state incise ALMENO 30/60 minuti dopo la morte.
Non sono affermazioni di per sè incompatibili tra loro, è ovvio che il tutto dipenda dall'orario in cui è avvenuto l'omicidio.
Allo stesso modo, non è in contrasto con le altre affermazioni il fatto che Melania sia morta entro due ore dall'ultimo pasto.

Il fatto è che Tagliabracci NON può affermare con certezza di sapere QUANDO sia stato consumato quel benedetto ultimo pasto.

Tenedo ferme queste considerazioni, il problema nasce solo nel volere attribuire l'omicidio a Parolisi, poichè se le ferite post mortem risalgono a "non molte ore prima del ritrovamento" ed allo stesso tempo se quelle ferite sono state prodotte "ALMENO 30/60 minuti dopo la morte", la forbice temporale creatasi tra quel VIA, ovvero il momento della morte, e la produzione delle ferite post mortem prodotte non molte ore prima del ritrovamento, diventa davvero molto ampia, coprendo quasi tutto il pomeriggio del 18 aprile, tutta la giornata del 19, e la notte tra il 19 ed il 20 aprile.

E' una forbice di almeno 40 ore, direi non poco.

Il problema è solo che il castello accusatorio crolla con l'affermazione "ferite post mortem prodotte non molte ore prima del ritrovamento".

Quindi delle due l'una:

- o l'assassino e lo stagiatore non è Parolisi e l'omicidio e l'ultimo pasto della vittima si collocano temporalmente molto più avanti rispetto a quanto ipotizzato dalla Procura

- oppure perlomeno l'accusa di vilipendio di cadavere è campata per aria, e andrebbe specificato chi sia il/la complice.

Manlio Tummolo ha detto...

Ecco perché di tanto ardore: avevamo una Leonessa tra noi, Mimosa carissima:

AUGURI DI OTTIMO COMPLEANNO E DI SERENITA' E GIOIA PER IL RESTO DEI MOLTI COMPLEANNI CHE RIMANGONO, Manlio

Anonimo ha detto...

Non sono mai intervenuta, pur leggendovi assiduamente. Ma il punto di cui state discutendo, è stato già ben evidenziato nell'articolo a firma Pino R., nel brano che quì riporto: " NON PUO' ESSERE ACCETTATO DA TUTTI, per la vaghezza del referto autoptico. Referto che si adatta ad interpretazioni diverse, infarcito di frasi dal costrutto criptico che rivelerebbero una vaga sensazione di imbarazzo del compilatore."
Ci sono, forse, delle novità, che io non sono riuscita a capire, per cui si dovrebbe variarne il significato?

Antonello ha detto...

@Tabula
Si, io avevo pensato di contraccambiare un regalino a Tagl. lasciandogli una via di fuga ma evidentemente e' crocifisso a:
1) Ultimo pasto non databile base del PMI.
2) Voracita' delle larve in ferite profonde.
3) Indecisione batterica in superficie stupefacente.
4) Orario di ritrovamento le 16,00 del 20/04/2011.

E' chiaro che fa tutto l'Ordinanza giudiziariamente parlando perche' fra le diverse forbici prospettatigli dal "possibile" scientifico sceglie.
1) Ultimo pasto alle 13,30 del 18/04/2011.
2) Ferite mortem con larve alle 15.00 circa del 18/04/2011.
3) Ferite post mortem con batteri superficiali stucchevolmente 50/60 minuti dopo il decesso e circa 40 ore prima del ritrovamento del corpo.

Evidentemente le cose sono scientificamente coerenti con le ampiezze di forbici, e' il lato giudiziario che a logica, e non penso solo a logica, presenta cosi' com'e' assunto un'assenza di certezze logiche e dei forti dubbi sulla proporzionalita' ed identificabilita' dei tre assunti alla fine PER CASO accusatori.
Stante invece all'incrocio dei dati, ad oggi conosciuti, e delle diverse deduzioni anche logiche direi che l'ipotesi piu' probabile e':
- Sequestrata a San Giacomo, portata a Ripe mentre il cellulare rimane a San Giacomo, aggredita a Ripe ma custodita per due giorni in un luogo diverso vicino non si sa a quali temperature, ricomposta e depositata a Ripe dal chiosco nelle prime ore notturne del 20/04/2011 e stagiata sino alle 07,00 dello stesso giorno, orario in cui le esercitazioni non vi sono piu' ed in cui viene riacceso il cellulare nel frattempo ripulito professionalmente, in alternativa sequestrata per due giorni ed aggredita la sera tardi del 19/04/2011 o la notte susseguente con staging fino alle prime luci dell'alba.
Come diceva LucaP il traffico notevole la notte fra il 18/04/2011 ed il 19/04/2011 notato in zona e l'anomala presenza in zona di militari in evidente stato d'angoscia notati da alcuni abitanti farebbero propendere per la prima ipotesi.

PINO ha detto...

MIMOSA,auguri per un tuo compleanno felice e sereno, seguito da una lunga serie. Un affettuoso abbraccio. PINO

Antonello ha detto...

@Mimosa
auguri anche da parte mia, mille tirate d'orecchio per ogni anno.

ENRICO ha detto...

BUON Compleanno, MIMOSA carissima.
Per oggi sei esonerata dal servizio !

-----
@ Anonimo delle 10.45

Finora si era discusso sulle ambiguità della Relaz Tagliab relativamente alla presenza di Sg ed alla sua datazione riferibile ad ALCUNI GIORNI prima del decesso

Ora si è aggiunta la "strana" frase PRESENTE unicamente nell'Ord. di custodia cautelare ed ASSENTE nelle altre 2 Ordinanze.

frase che in questi mesi ci era sfuggita perchè "nascosta " tra le pieghe di UNA delle 3 Ordinanze e il cui significato renderebbe ancora più ambiguo il referto autoptico creando palesi contraddizioni anche sull'ora della morte

Riporto quanto scritto 2 giorni fa dall’utente “fiore”

Anonimo ha detto...

fiore

dall' ordiannza di custodia cautelare leggo a pag. 61 che le ferite post mortem sarebbero state inferte mezz'ora 1 ora dopo la morte e a pag. 62 che le stesse non prodotte molte ore prima del ritrovamento del corpo....quindi deduco che la morte sia avvenuta la notte tra il 19 e il 20 di aprile...o mi sbaglio?
31 luglio 2012 17:57:00 CEST

<<<

altro anonimo ha detto...

Difatti la Canestrari dopo aver esaminato il cadavere di Melania, disse che la morte risaliva a non più di 12 ore dal ritrovamento. Fatevi i conti.
Ecco perchè il corpo era intatto. E' stato esposto poche ore.

31 luglio 2012 18:11:00 CEST


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Ah Cirillo,Cirillo ! Cosa mi combini ? Inserendo quelle poche parole mi fai crollare la tesi che la morte sia avvenuta entro le 15.30 del 18 aprile .

Sei inaffidabile. Bisognerà prendere, nei tuoi confronti, i dovuti provvedimenti

tabula ha detto...

già presi, i provvedimenti nei confronti del Gip Cirillo.
promosso ad altro incarico.
Del resto, è stato l'unico a non indicare Parolisi colpevole con certezza assoluta coltivando legittimi, e a quanto pare motivatissimi, dubbi.

@anonimo
sì è vero Pino già aveva anticipato l'ambiguità delle perizie.
L'argomento era stato sviscerato sotto altri punti di vista, e, contrariamente a quanto accade nelle ordinanze, quanto affermato in generale da Pino rimane comunque coerente con questa ulteriore precisazione partita da fiore.
Ovvero si conferma quanto da lui affermato, cioè che quella perizia è ambigua, soggetta ad interpretazioni, e più vote contraddittoria con se stessa.
Il fatto che il video della perizia sia stato nascosto fino a poco tempo fa, tra l'altro, dà parecchio da pensare.

Questo argomentare oltre ad essere un'ulteriore conferma al post è anche e comunque un enorme punto di domanda a sè stante.

Ma credo che non sia sfuggito alla difesa.
Non riuscivo difatti a comprendere il perchè di un esame fotografico delle larve per stabilire la datazione della morte, mi sembrava perfino ridicolo, ma forse può essere un esame, l'unico ed il solo, dirimente, tra una perizia contraddittoria ed una Procura che destruttura le forbici temporali a proprio uso e consumo.

Io son stata la prima a far gli auguri a Mimosa ne!!!

Annika ha detto...

Happy Birthday MIMOSA!

Love

Annika

Sabry ha detto...

http://mediterranews.org/2011/08/parolisi-da-domani-libero-alcune-indiscrezioni/



ragazzi gira questo post...leggete

Anonimo ha detto...

fiore
sono lieta di aver dato un contributo al vostro lavoro di squadra veramente notevole.
con un po' di tempo libero ho letto l'occ in tutte le sue parti, e, credetemi, non solo la parte riguardante le ferite post mortem fa dedurre la estraneità di P. all'omicidio della moglie, ci sono anche altri punti che vorrei poter leggere con più attenzione...mi salta all'occhio la datazione oraria della morte,presunta soltanto da ingestione di caffeina. ok, ma quando ha bevuto il caffè? questo credo sia un altro quesito fondamentale, ma non solo. tutte le telefonate fatte alla L. non danno assolutamente l'idea di un omicida...ma queste sono altre considerazioni.
fondamentale anche la differenza tra il tempo trascorso dal ritrovamento ed il tempo trascorso dalla morte. anche loro sembra non si rendano conto delle castronate che in questo modo esprimono.
datemi un pochino di tempo e poi mi farò risentire
fiore

Sabry ha detto...

falso allarme,l'articolo è dell'anno scorso

Anonimo ha detto...

Riassumo l’oggetto del contendere che ha provocato equivoci nella discussioni

<<<<

A pag 2 di 62 della 2 parte dell’Ordinanza di arresto firmata dal Gip Cirillo si legge :

Sotto tale profilo il rimaneggiamento del cadavere è avvenuto almeno 30-60 minuti dalla morte, peraltro a fol. 87 della relazione ( Relaz. Tagliabr. Ndr ) si afferma – sulla base della contaminazione batterica soltanto superficiale ed in conseguenza delle analisi conseguenti alla seconda autopsia durante la quale sono stati effettuati prelievi cutanei in corrispondenza delle lesioni – che TALI LESIONI sarebbero state INFERTE NON MOLTE ORE PRIMA il momento del RITROVAMENTO del corpo “ ( avvenuto alle 15,30 ca del 20 aprile. Ndr )

Esprimendosi in questo modo il Gip Cirilloi raffigurerebbe un decesso avvenuto quasi a ridosso del ritrovamento del corpo

E cioè nella notte tra il 18 e il 20 in evidente contrasto con quanto riportato a pag. 61 della medesima Ordinanza in cui si dichiara : ” Quanto al momento della morte esso viene identificato, dal punto di vista medico-legale, nello spazio temporale compreso tra le ore 13.30 e le ore 15.30 del 18.4.2011 )

Arco temporale determinato da una perizia MOLTO CONTROVERSA del contenuto gastrico secondo la quale i medici legali avrebbero dedotto che " la morte è avvenuta entro 2 ore dall'ingestione dell'ultimo pasto e entro 1 ora dall'ingestione di bevanda contenente caffaina "

Già . Ma a QUANDO risale l?ULTIMO pasto ? e a QUANDO risale l'ingestione di caffeina ?

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 15,09

Non ci sono stati mai EQUIVOCI nella discussione in oggetto.
Non c'era perciò bisogno della tua gentile ma superflua e ripetitiva spiegazione.

Anonimo ha detto...

http://www.articolotre.com/2012/07/melania-rea-e-gli-intrecci-tra-massoneria-deviata-e-satanismo/100402

tabula ha detto...

anonimi, state buoni, entrambi.

A me la ripetizione sta benissimo. Non c'è bisogno di sindacare, avevamo tutti capito, noi, ma sono proprio tante le persone che leggono, non pensiamo di avere il privilegio, anche se arrivare dopo il seicentesimo commento è roba da cinque piani a piedi senza ascensore.

Piuttosto, volevo segnalarvi due paginette sul caso Rea nella rivista "oggi" che mi è capitata tra le mani.
Salvo Sottile e Massimo Picozzi firmano l'articolo.
Nessuna novità particolare, ma un certo possibilismo intravisto tra le ipotesi,
tra le solite ricostruzioni già note, si menziona la possibilità
che M. possa essersi spogliata dietro la minaccia di un'arma, si accenna ad un possibile maniaco, e poi si dà molto rilievo al famoso imbuto psicologico.

due i punti da chiarire.

Il primo riguarda l'orario della morte.
rigidità raffreddamento e ipostasi sono citati come elementi non decisivi nel caso Rea.
contenuto dello stomaco e tempi di assorbimento della caffeina, "ma non ci sono lavori scientifici sul tema".

In grassetto si nomina la traccia di dna nella bocca di Melania.

straordinariamente, vi è scritto che anche in questo caso non esistono studi validi.
testuali parole "non è corretto pretendere dalla scienza ciò che non può dare".

Si conclude dicendo cheè uno di quei casi in cui bisognerà attendere l'ultimo grado di giudizio in Cassazione per potere avere una risposta definitiva.

una apertura possibilista minima e piena di crepe, comunque sorprendente (tabula)

ENRICO ha detto...

Inizio OT

@ Anonimo delle 16:59

l'"anonimo ripetitivo " delle 15,09, soni io. Solo adesso, rientrando mi sono accorto di aver inviato senza cliccare sul nome.

Come molto intelligentemente ha osservato TABULA, ho riassunto la discussione di ieri sera ( che in alcuni momenti è stata piuttosto confusa) allo scopo di agevolare gli eventuali casuali lettori che dovessero capitare nel blog e non per meglio precisarla a chi come te, immagino, ne sia al contrario un assiduo/a frequentatore/ice

Fine dell'OT

Pamba ha detto...

Secondo me, il problema sta proprio nella forzatura delle interpretazioni di quanto rilevato dalle analisi forensi.

La determinazione dell’orario della morte è un’attività di stima. Dunque si devono seguire procedure standard, fin dall’inizio nei primi sopralluoghi, e considerare molteplici parametri. E il contenuto gastrico, preso da solo, sembra essere proprio il meno affidabile, come ha rilevato lo stesso Varetto.

Se c’è un’attività di stima, ci sono le famose deviazioni standard (le forchette degli exit poll!!). Ad andar bene, se non ci sono errori nella raccolta dei dati e nella definizione dei parametri ( e non sembra essere andato ..proprio tutto OK), si tratta pur sempre di compatibilità.

Ma qui un orario indicativo in ore, cioè compatibilità, è stato trasformato nella certezza di una manciata di minuti!

Varetto però è stato magnanimo, ha affermato che il problema non sta nelle analisi di T. ma nelle interpretazioni degli inquirenti..

Pamba

Mimosa ha detto...

Amici carissimi grazie per gli affettuosi Auguri !!!

Vedo che non c'è altro da commentare e posso concludere felicemente la mia giornata.
Un caro saluto.

Mimosa

Anonimo ha detto...

se il segreto poteva dirlo molto prima tutto poteva finire al meglio cosi finalmente salvatore parolisi ha diritto di rifarsi una vita , stare con la propria figlia e anche lavorare stare insieme a me adesso potevamo sposaci e dare un bell' fratellino o sorellina alla piccola dolce bambina parolisi

persona sconosciuta completamente diversa ha detto...

secondo me delle mie ipotesi prima di tutto Carmela Melania rea doveva doveva come prime persone sono i genitori oppure il fratello raccontare tutto anche il segreto inconfessabile quindi Imma rosa immacolata si è intromessa nella vita matrimoniale tra Melania REA E salvatore parolisi

Anonimo ha detto...


Ciao per il mondo in generale, io sono Miss saggio, dal Regno Unito Regno Unito e il mio contatto no è {+447053854159}... Inizierò dicendo a tutti che hanno esperienza di rottura di cuore e anche fare di sopraelevazione con fuori là amante prego dovrebbe fermarsi qui e leggere mia storia, così come sapete come andare risolvere o ricevendo tuo ex indietro da questo mago e nuovamente mi vogliono a anche Dì tutti questo mago, mi sarà desidera a dì l'intero mondo circa è innocuo e non hanno alcun effetto collateraleMA PER RIPRISTINARE E DARE INDIETRO QUELLO CHE DESIDERI, COS QUANDO INCONTRO CON QUESTO MAGO CHE È STATO INTRODOTTO A ME DALLA MOGLIE DEL MIO CAPO AL MIO POSTO DI LAVORO, HA RESO CHIARO CHE EGLI PUÒ INCANTESIMO SU TANTI ALTRI PROBLEMI TRANNE A OTTENERE IL VOSTRO EX O FACENDO IL TUO AMANTE DI AMARTI PIÙ CHE SARÀ SUITE SI. L'anno scorso dicembre, il mio amante mi tradiva e non era anche darmi l'attenzione che un uomo dovrebbe dare a una donna e davvero preoccupante la mia mente e lacerando il mio cuore al punto che non ero concentrato in ufficio il modo di che utilizzare per prima la rottura dal mio amante.E prima di quell'incidente, vedo sempre come mio capo USA ad amare sua moglie così tanta. Io stavo binging per pensare che non stavo facendo la cosa giusta per lui che lo renda amarmi per sempre, così ho davvero raccolto il mio coraggio e sono andato al mio ufficio di fsgs moglie per chiederle il segreto che ha reso il suo marito ama così teneramente, In primo luogo ha rifiutato a dirmi, che mi ha chiesto perché lei sto chiedendo una domandaChe se è non normale per ogni uomo ad amare sua moglie.Ho detto che il motivo che mi ha fatto lei chiedere questa domanda, che il mio amante iniziato barare su di me ultimamente, quando inginocchiai davanti a lei per farle vedere la mia serietà in questo problema che sono andato a chiedere a lei, che ha aperto a me dicendomi che dovrei non dico nessuno circa che cosa voleva dirmiLa moglie con il mio capo ha iniziato a dire a me che ha usato un incantesimo molto potente sul suo marito per il suo amore e la magia che ha utilizzata è innocua, ma l'incantesimo è solo per fare di lui il suo amore e mai per cercare qualsiasi altra donna tranne lei. Chiedo rapidamente HER come lei ottenere di conoscere questo grande, potenza, durevole e perfetto lavoro mago, lei ha detto che una sua amica anche lei introdurre a lui. Quindi chiedo anche a lei come posso incontrare con questo mago. LEI MI HA DETTO TUTTO, CHE IL NOME DI QUESTO MAGO È ODUBU DR. La mia prossima domanda a lei era come posso ottenere questo meraviglioso mago, ha detto che lei sta per darmi l'email del mago per me a contattarlo per il mio problema, davvero lei ha dato a me questa email di semolato incantesimo e ho contattato lui e spiegato tutto a lui e dopo ogni cosa che doveva essere fatto dal magoNei prossimi tre giorni, il mio amante che odiava tanto mi è venuto alla mia casa implorando perdono ed ero così contento che finalmente ho ottenuto il mio desiderio di cuore...Ero così grato per questo mago per quello che ha fatto per la mia vita... Così ho fatto una promessa a lui che sempre continuerò dicendo al mondo sul suo meraviglioso lavoro verso di me e anche ad altri che è venuto prima e anche la gente che arriva anche a voi dalla mia storia che raccontato online ora...Voglio dire al mondo intero che non dovrebbe piangere notando ancora una volta, che c'è un grande uomo che ha aiutato gli individui per ripristinare ci gioia e sorriso! L'e-mail diretta per ottenere quest'uomo è: {odubuspiritualtempledr@yahoo.com}, questo è quello che voglio dirvi tutto fuori là, che è il pensiero che ogni speranza è perduta.
Grazie saluti, Miss WISE.

Anonimo ha detto...

Complimenti ai magistrati , ricostruzione fantasiosa , ma tutti la berranno .
....Quando non trovano la soluzione se la inventano loro ,...serve un colpevole per chiudere.
---Mi auguro che finisca presto l'era della magistratura "giacobina"
...e che si arrivi ad una cosa seria.
Il Parolisi e' assolutamente innocente , non si sono svolti cosi i fatti ...e RESTERA' UN CRIMINALE IN LIBERTA' .,,, come il caso dalla "Mamma di Cogne ".

Floor Lola ha detto...

Il tuo tempo è venuto libero da te stesso per la povertà e la barriera
La distanza non è un problema non guardare conosci il corpo libero da te stesso per la povertà, i tuoi genitori vivono in vita povera non significa che vivrai ancora in vita povera, non guardare indietro questo è il tuo momento di liberare te stesso per povertà
(1) se vuoi soldi istantanei
(2) se vuoi la tua ex fidanzata o fidanzato indietro
(3) se vuoi il potere di governare il ministero
(4) se vuoi vincere il numero Lotto o la scommessa 9ja
(5) se vuoi essere ricco senza sacrificio di sangue umano
(6) se vuoi il potere di controllare tuo marito o tua moglie
(6) se vuoi la lingua dominante
(7) se vuoi essere un membro di continuità
(8) se stai cercando un figlio, un marito, una moglie o una soluzione al tuo problema
(9) se vuoi che la tua attività si muova come se conoscessi gli altri,
(10) potere di vincere caso
(11) potere dell'alta posta nel tuo ufficio o lavoro
(12) se vuoi il fascino
(13) se vuoi un potere spirituale per controllare le persone
(14) se vuoi un lavoro
(15) se non hai una soluzione all'estero contatta ora baba su Email: Ededetemple@gmail.com O whtasapp +38972751056 prima che il tempo sia troppo tardi ....

Unknown ha detto...

Ma voi non state bene per niente

Unknown ha detto...

Sono convinta che Melania fosse venuta a conoscenza di un segreto. Gente infima e ignorante l'ha uccisa.

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