giovedì 29 novembre 2012

Melania Rea e il mistero della Semenogelina...


Articolo di Annika Settergren


Da oltre sedici mesi Salvatore Parolisi è rinchiuso in carcere. E se fino a un mese fa era in attesa di giudizio, ora, per l’atroce delitto della moglie, è stato condannato, in primo grado, all'ergastolo. Sappiamo che bisognerà attendere gennaio per poter leggere le motivazioni del GUP Marina Tommolini, motivazioni che, vista la gravità dell'accusa e la durezza della sentenza, saranno sicuramente incontrovertibili, inattaccabili ed ineluttabilmente schiaccianti. Eppure, dopo aver letto con grande interesse ed estrema attenzione la perizia autoptica del Dott. Tagliabracci (gentilmente inviatami da Massimo Prati) ed entrambe le "super perizie" del Dott. Bruno e della Dott.ssa Gino, mi chiedo già fin d'ora quale motivazione potrà bypassare, o addirittura scardinare, le leggi della chimica, della scienza, della proteomica e di rigidi controlli su analisi di laboratorio finalizzate alla convalida ufficiale, accreditata e globalmente riconosciuta del RSIDTM-Semen test.

Vediamo dunque cosa ha scritto il Dottor Tagliabracci dopo aver eseguito l'autopsia e le analisi di laboratorio: Campione 4491, tampone vaginale, RSIDTM-Semen test, risultato dell’analisi: + (positivo) (Tabella 2, Pag. 51). "Il test RSID Semen ha evidenziato una debole positività per la presenza di semenogelina umana sul tampone vaginale (reperto 4491) (Foto n. 104). L’esame del materiale genetico sul tampone rettale e vaginale non ha permesso, tuttavia, di evidenziare profili genetici estranei a quello della vittima. Il dato relativo alla semenogelina sul tampone vaginale è quindi indicativo della presenza di rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati e comunque senza tracce di spermatozoi e tracce di cellule epiteliali delle mucose maschili" (pagina 58). 

In seguito, su richiesta del GUP Tommolini, riguardo possibili rapporti sessuali precedenti il decesso di Melania, il Dott. Gian Luca Bruno, medico legale, nelle due righe di chiusura della sua perizia ha confermato quanto dichiarato dalla Dott.ssa Sarah Gino, non anatomopatologa né medico legale, ma genetista. La dottoressa in questione, però, non ha, ahimè, neanche avuto modo di visionare lo stick del suddetto RSID-Semen test (distrutto e non conservato) ma si è basata semplicemente su una fotografia dello stesso, e a pagina 41 della sua perizia scrive: "Risultano negativi per lo sperma il tampone rettale ed il tampone linguale, per quello vaginale pare esserci un’ombra di difficile interpretazione (debolissima positività o semplice effetto fotografico?)". Proseguendo in merito al RSID-Semen, la Dott.ssa Gino scrive che "gli esperimenti condotti hanno permesso di rilevare l'elevata specificità del test stesso e la capacità di identificare lo sperma anche a distanza di 48-72 ore dal coito". 

Le carte parlano chiaro e, tra tante polemiche ed altrettanti colpi di scena, la semenogelina è forse l'unico dato scientifico del caso Rea che sia passato totalmente inosservato e che non sia mai stato frutto di accese diatribe, o messo in discussione, o nominato, o anche solo accennato così, per caso, da un Pinco Pallino qualunque che non sapesse più cosa dire sul caso più gettonato tra l'aprile 2011 e l'ottobre 2012. Trattata "en passant" dal Dott. Tagliabracci, sminuita dalla Dott.ssa Gino e confermata nella sua pochezza ed irrilevanza, giusto un attimo prima di firmare la sua perizia, dal Dott. Bruno, la semenogelina è realmente poca cosa rispetto a valanghe di testimoni incalliti, cani con o senza gatti, cercatori di funghi delle specie più rare o segrete, borse occhiali ed accessori vari, per non contare la Calliphora, il rigor estremo ed il livor inesistente, la pozzetta di sangue, sotto la nuca però, la caffeina da sballo, il telefonino con vita propria, l'insanguinato e l'introvabile coltellino da dessert, l'appassionante bacio di Giuda, la fontanella di bosco che per l'occasione si trasforma in una Jacuzzi, ecc ecc.

Di fronte a tanta abbondanza di spunti, buoni per minuziosi dibattiti televisivi, di fronte ad una sentenza per omicidio, con relativa condanna all'ergastolo, da cosa mai potrebbero nascere dubbi tali da portare a ritenere che in realtà quel misero segno + nella Tabella 2 a pag. 51, possa aprire nel caso di Melania Rea scenari ben diversi e sicuramente finora inesplorati? La risposta non è delle più semplici, ma si può dare se si tiene conto che, nonostante le "ombre di difficile interpretazione (debolissima positività o semplice effetto fotografico)", rimarcate dalla Dott.ssa Gino nella sua perizia, il Dott. Tagliabracci, ovvero colui che il campione 4491 lo ha personalmente testato, nella Tabella 2 della sua relazione autoptica assegna allo stesso un indelebile ed inderogabile segno + di positività. Solo in seguito parla di "debole positività" (non di debolissima, con superlativo aggiunto e spolverata di ombre di difficile interpretazione). E' chiaro che la debole positività lui la rileva osservando lo stick, non una foto con effetti speciali e colori ultravivaci sbiaditi da chissà quale barbatrucco fotografico. Ed è grazie a questo segno + che si può sperare di ottenere una risposta ed aprire scenari diversi e mai esplorati. Grazie a questa risposta il dubbio potrebbe insinuarsi nella mente di chi indaga e di chi deve giudicare.

Se avrete la pazienza di lasciarvi condurre nel complesso, sicuramente ostico ma indubbiamente affascinante, "mondo della semenogelina", forse qualche dubbio sorgerà anche in voi che mi leggete. Cominciamo allora con qualche nozioncina di base, stile piccolo chimico. 

Prodotta dalla vescicola seminale, la semenogelina (Sg) costituisce all’incirca il 60% del plasma seminale ed è la proteina responsabile della formazione di una matrice gelatinosa e biancastra che ricopre lo spermatozoo e lo protegge, schermandolo dalla capacitazione ed inibendo la formazione delle ROS (reactive oxygen species) al momento dell'eiaculazione. Lo spermatozoo, però, ha una missione da compiere e non può certamente rimanere intrappolato troppo a lungo. Ed è qui che entra in azione un'altra proteina, il prostatic-specific-antigen (o PSA, che sicuramente tanti uomini conoscono già per via di certi controllini...), una 33 kDa glicoproteina secreta dalla prostata che per proteolisi disgrega, spacca, rompe, distrugge, nei fatti "digerisce" la Sg in peptidi più piccoli, permettendo allo spermatozoo di liberarsi dell'appiccicosa gelatina che lo ricopre ed iniziare la gara a chi arriva primo all'ovulo. Pertanto Sg e PSA, sebbene antagonisti per eccellenza, dipendono strettamente l'una dall'altro... e viceversa! Infatti la semenogelina, nonostante le altissime concentrazioni di Zn2+ (100 volte più elevate di quelle del plasma sanguigno) ad essa legato ed inibitore dell'attività del PSA, una volta lisa e fatta a pezzi (proprio dal PSA), da gelatinosa qual era comincia a liquefarsi in un tempo variabile, da 5 e 20 minuti dall'eiaculazione.

E' tuttavia accertato che entro 15 minuti dall'eiaculazione lo Zn2+, che inizialmente proteggeva la Sg, è legato, o meglio si lega, solamente a proteine di <25 kDa. I micropeptidi di Sg cominciano così il processo di rarefazione, disfacendosi in progressione esponenziale. Ma, in contemporanea, entrambe le componenti della Sg (SgI ed SgII), anche se inesorabilmente "digerite" dal PSA, da autentiche 'toste' non mollano la presa. Infatti possiedono ancora la capacità di ricatturare parte dello Zn2+ libero, lo stesso che mano a mano perdono in quantità crescente. Ecco che la vera gara ha inizio, creando un sistema di interazione ed interdipendenza tra PSA e frammenti di Sg che si protrae finché quest’ultima, che continua a spezzarsi e rompersi e spaccarsi e ledersi e distruggersi, non sarà più in grado di ricatturare lo zinco libero. E lo zinco, ormai legato esclusivamente al PSA, finirà per inibire quest'ultimo totalmente. Insomma, ora vorrete sapere chi vince, il PSA o la Sg? La risposta è triste in verità, perché non c'è vincitore. Ad ogni singola eiaculazione: una volta distrutta la Sg il PSA non ha più motivo di essere... e nessuno dei due esiste più. Kaput entrambi e missione compiuta (per spiegazioni più tecniche e dettagliatte: M Jonsson et al 2005). 

Ora, quanto sopra è un Fatto Scientifico basilare dal quale è impossibile prescindere. Peccato che si tratti anche anche di un Fatto Scientifico in netto contrasto con la condanna in primo grado di Salvatore Parolisi. Perché? Lo scopriremo molto presto... intanto procediamo.

Nonostante nel plasma seminale la concentrazione iniziale di Sg (4-68 mg/mL) sia significativamente maggiore rispetto a quella del PSA (0.2-5.5 mg/mL), la certezza dell'esistenza di un rapporto di interazione ed interdipendenza tra queste due sostanze, per cui l'una esiste finché esiste l'altra, una volta confrontata con i tempi di rilevabilità del PSA all'interno del canale vaginale, costituisce la prova del 9 dei tempi di rilevabilità della Sg. In casi ante mortem, infatti, il PSA è rilevabile per un periodo variabile tra le 14 e le 47 ore post coito (tempo medio 27 ore); post mortem, invece, la assai più rapida ed accertata degradazione biologica dell'AP – Acid Phosphatase – su vittima di omicidio con stupro dall'orario del decesso conosciuto e certo, porta "Talthip et al 2007" a ritenere che i tempi di degradazione delle proteine (Talthip parla di proteine in generale, riferendosi al PSA, ma dato che abbiamo visto sopra che la Sg, anch'essa una proteina, esiste solo finché esiste il PSA...) siano più rapidi rispetto a quelli ante mortem. E di degradazione anticipata dell'eiaculato in casi post mortem, rispetto a casi ante mortem, parlano altri, come per esempio "Stefanidou et al 2010", nel caso specifico riferendosi allo sperma.

E' possibile dunque che il PSA, e quindi la Sg, siano rilevabili post mortem per un tempo minore delle 47 ore massime stabilite per la rilevabilità ante mortem del PSA? Certo che è possibile, ma tralascerei questa questione di lana caprina e mi atterrei ai magnanimi e certissimi dati di rilevabilità ante mortem del PSA e, specificamente al nostro caso, della Sg. Infatti anche questi ultimi sono stra-conosciuti, essendo stati stra-testati, stra-accertati e stra-pubblicati in "Developmental Validation Studies of RSIDTM-Semen, J Old et al 2010", altro non è che la Validation Paper ufficiale del RSID-Semen, test per l’appunto utilizzato in sede autoptica dal Dott. Tagliabracci.


Le pag. 14-16 della carta di brevetto, o Validation Paper del RSID-Semen test, sono dedicate ai tempi di rilevabilità della Sg post coito su tamponi vaginali. A pag. 15 c'è anche una foto a colori (Fig. 8) dalla lettura elementare anche per chi non conosca l'inglese. Ma analizziamola insieme. “Sample Numbers” indica i numeri dei campioni (1-11). "Cassettes removed for clarity" ci informa semplicemente che lo stick di plastica che conteneva lo strip test è stato rimosso per permettere di osservare con maggiore chiarezza i risultati. Esattamente come nei comuni test di gravidanza, la "Control Line" mostra che il test è stato attivato, o in poche parole che è valido e funziona, mentre la "Test Line" indica il risultato del test: con linea è positivo, senza linea è negativo. I test strips 1 e 2 sono solo campioni-esempio, per mostrare come appaia un tipico test con risultato negativo (1) ed uno con risultato positivo (2). Infine "Days post-coital": 0-9 indica altrettanti campioni testati lo stesso giorno dell'avvenuto rapporto sessuale (day 0), a 24 ore (day 1), a 48 ore (day 2), a 72 ore (day 3), e così via. La foto parla da sola: vediamo infatti, senza alcuna ombra di dubbio, come ai test di controllo del RSID-Semen la Sg abbia testato positiva fino ad un massimo di 48 ore dal coito (giorni 0-1-2) e negativa dalle 48 ore in poi (giorni 3-9). Inoltre a pag. 14 è ampiamente sottolineato come tra le 24 e le 48 ore il risultato delle analisi sia sì positivo, ma debolmente positivo, ed infatti la test line dello stick al giorno 2 è appena visibile. Questi risultati combaciano perfettamente sia con i tempi di rilevabilità del PSA (fino a 47 ore post coito, con rilevabilità media a 27 ore post coito) che con quelli mostrati sotto "Forensic Exhibits", foto a destra ed esposti nella leggenda dell'immagine in testa a questo articolo, che mostra come tra 24 e 48 ore post coito il risultato del RSID-Semen sia “weak positive” (debolmente positivo), oltre 48 ore negativo. E dove abbiamo già letto di "debole positività" se non proprio sulla perizie del Dott. Tagliabracci e della Dott.ssa Gino?

Torniamo quindi al caso Rea ed elenchiamo alcuni dati certi: 

1. In sede autoptica il Dott. Tagliabracci accerta la presenza di Sg nel canale vaginale di Melania (campione 4491, positivo). 

2. "La regione genitale non presentava lesioni indicative di una violenza sessuale" (Pag. 80, perizia autoptica del Dott. Tagliabracci), ergo di alcun rapporto sessuale non consenziente ante o peri mortem, e a maggior ragione post-mortem, dato che atti di necrofilia su un cadavere lasciano segni, ahimè, inequivocabili.

3. Se ne deduce che il rapporto sessuale, di cui la Sg è prova certa, deve per forza di cose essere precedente l'omicidio. 

4. Per far sì che Salvatore Parolisi sia l'assassino di sua moglie Melania, l'azione omicida deve essere necessariamente avvenuta intorno alle 14.40 del 18/4. 

5. L'autopsia sul cadavere ha inizio alle ore 14.30 del 21/4 (Pag. 11, perizia Dott. Tagliabracci) e, come di norma, si procede prima all'esame esterno, poi a quello interno. 

6. Il corpo di Melania, secondo il Dott. Tagliabracci, non si è mosso dal luogo del ritrovamento ed una volta prelevato da Ripe di Civitella, a tarda sera del 20 aprile, è stato conservato: "in camera mortuaria a temperatura ambiente che stimiamo non superiore ai 20°C" (Pag. 61 perizia Dott. Tagliabracci), fino all'inizio dell'autopsia presso l’obitorio dell’Ospedale Mazzini di Teramo. Ciò significa che il corpo non è stato conservato in cella frigo e che il PMI (Post Mortem Interval, ovvero il tempo intercorso tra il decesso e l'autopsia) non è mai stato "congelato". Il cadavere ha proseguito quindi il proprio naturale processo di decomposizione post mortem che solo una cella frigo con temperatura di -20°C (non +20°C) avrebbe potuto bloccare. Se ne deduce quindi che, intercorrendo almeno 72 ore tra la presunta azione omicida (14.40 del 18/4, preceduta da rapporto sessuale di cui la Sg è indicatore indiscutibile) ed il prelievo del tampone vaginale (dalle 14.30 in poi del 21/4), il PMI al momento del prelievo per RSID-Semen sia superiore alle 72 ore. 

7. Purtroppo però, sappiamo che il RSID-Semen testa ai controlli di brevetto "debolmente positivo" già tra le 24 e le 48 ore post coito. E sappiamo che tra le 48 e le 72 ore testa negativo... 

8. Superfluo aggiungere che a seguito di un decesso, i processi di degradazione delle proteine non si arrestano a tempo indeterminato (in attesa del prelievo post-mortem dell'anatomopatologo incaricato). Anzi, casomai si accelerano in vista della decomposizione del cadavere... 

Ora, sebbene sino ad oggi non sia stato pubblicato un singolo articolo specifico sui tempi di persistenza massima della Sg in casi post mortem, e non vi sia modo di provare se essi siano uguali o effettivamente ridotti rispetto agli ante mortem, la scelta da parte del Dott. Tagliabracci dell'uso del RSID-Semen ci conferma la piena efficacia e sicurezza del risultato del test. Anche perché la stessa scelta è stata condivisa, negli ultimi 3-4 anni, da centinaia di anatomopatologi e medici legali sparsi per il mondo e nominati a dirimere altrettanti casi di sospetto stupro tra le più svariate forensic investigations e crime scenes). In parole povere: il test è riconosciuto come sensibile, efficace e valido. Ed allora, dato che i tempi di rilevabilità post mortem delle proteine sono conosciuti e globalmente accettati, ovvero uguali o addirittura ridotti rispetto a quelli ante mortem, non si comprende come mai la Dott.ssa Gino si sia premurata di nominare nella sua perizia l’unico articolo in circolazione che parli di rilevabilità della semenogelina fino a 72 ore dal coito: Laffan et al 2011, senza tuttavia specificare in perizia che solo in apparenza aggiunge uno slot temporale di un intero giorno (24 ore) ai tempi accertati di 48 ore max dal coito (convalidati dall'unica carta esistente riconosciuta ed accettata sulla rilevabilità del test del RSID-Semen), senza specificare che in realtà uno solo dei campioni alle analisi svolte dagli autori ha testato positivo in un vago slot temporale compreso tra 48 e 72 ore. Un unico campione tra un imprecisato numero di "high vaginal swabs" dal plurale generico. Forse la Dott.ssa Gino, per risultare più credibile, avrebbe dovuto cercare qualcosa di più scientifico e provato da inserire in una simile perizia.

Volendo essere pignola, nonostante nell'articolo di Laffan et al 2011 si parli di un unico risultato in contrasto rispetto ai test di convalida del RSID-Semen, e nonostante sia un risultato vago, data la differenza che 24 ore possono fare in caso di presunto stupro, sia per la cattura del colpevole che per scagionare un innocente, ho cercato con il lumicino tra decine di articoli in materia per trovarne almeno un'altro che comprovasse la persistenza della Sg fino a 72 ore. Personalmente non ho trovato NULLA. Eppure di articoli sul RSID-Semen tanti se ne sono scritti negli ultimi 4-5 anni. Possibile che nessuno tra le centinaia o migliaia di test stick analizzati da decine di laboratori, da altrettanti e più ricercatori, da PhD e professori in cattedra, mai abbia rilevato la Sg positiva oltre le 48 ore dal coito? Si parla di articoli pubblicati da prestigiosissime riviste scientifiche, eppure la Dott.ssa Sarah Gino ha privilegiato, rispetto all'insieme prestigioso, proprio l'unico articolo che allunga i tempi di rilevazione parlando, ricordiamolo, di un unico campione tra non si sa esattamente quanti! Ora, visto che una rondine non fa primavera e che l'eccezione conferma ancora la regola, e considerato che un’aggiunta di 1/3 sui tempi di rilevabilità di una sostanza confermativa di un possibile crimine efferato, quale lo stupro, grazie a un test precedentemente testato e ritestato a 48 ore max, non è poca cosa (soprattutto se nello stesso articolo appare chiaro che lo stesso campione, unico e sui generis, risultato positivo alla Sg fino a 72 ore è invece risultato negativo al PSA - Tabella 5, Laffan 2011-), mi sono messa alla spasmodica ricerca di qualcosa che almeno si avvicinasse alle 72 ore di rilevabilità (72 ore sono, incredibilmente, proprio quelle trascorse tra l'inizio dell'esame autoptico, alle 14.30 del 21/4, e l'orario della presunta azione omicida a carico di Salvatore Parolisi, alle 14.40 circa del 18/4). 

Ebbene, chi cerca trova! E fortuna vuole che un altro articolo con l'eccezione alla regola esista per davvero: Benschop et al 2010. Peccato però, che benché sia estremamente preciso sul numero di campioni analizzati (88 in totale), sugli slot temporali di analisi (0-6, 6-12, 12-24, 24-36, 36-48, 48-60, 60-72, 72-84 ore) vi sia scritto che “positive presumptive tests were obtained only up to 60 h after intercourse”, su 2 soli campioni in questo caso, rispettivamente per Sg e PSA, ma ahiloro neanche un campione è risultato positivo oltre le 60 ore post coito, né alla Sg, né al PSA... né gli autori hanno ritenuto opportuno investigare oltre con ulteriori test. 

Abbiamo quindi 3 rondini: una natalizia e due di carnevale. Tutti gli altri stormi fanno invece quello che gli stormi sono "certificati" a fare. Per cui, a parte un unico campione testato positivo a 72 ore dal coito (quello menzionato dalla Dott.ssa Gino nella sua perizia) e due in un tempo indefinito tra 48-60 ore, in Benschop et al 2010, in tutti gli altri casi nessun tampone vaginale ha mai testato positivo oltre 48 ore dal coito (e solo per il rotto della cuffia tra 24 e 48 ore dal coito, stando alla carta di convalida del test stesso). Detto questo, se il corpo di Melania è stato conservato a temperatura ambiente senza congelamento del PMI, i tempi a ritroso delle 48 ore canoniche massime certificate dal bollino blu vanno per forza di cose, e fino a prova contraria, calcolati dal momento del prelievo del tampone vaginale in sede autoptica, quindi dopo le 14.30 del 21/4. Per motivi di ordine temporale è altamente improbabile che il tampone vaginale, operazione non banale tecnicamente, si sia fatto prima dell’affidamento dell'incarico, avvenuto la mattina del 21 aprile. Ed anche la numerazione del campione: 4491, risultando successiva a quella dei campioni subungueali e dei polpastrelli, porta a concludere con certezza che il tampone vaginale sia stato effettuato in sede autoptica dopo l'osservazione esterna del cadavere, quindi non meno di mezz'ora-un'ora dall'inizio dell'autopsia.

Ora ci troviamo di fronte a tanti "se", francamente troppi:

1. se il rapporto sessuale precede l’azione omicida.
2. se l’azione omicida si presume sia avvenuta intorno alle 14.40 del 18/4 (ed il Parolisi è in carcere per questo).
3. se Melania è rimasta con le mutandine calate e le gambe leggermente divaricate fino alla sera del 20 aprile, in balia di quegli stessi elementi che comunemente accelerano e di certo non bloccano i processi decompositivi post mortem.
4. se Parolisi il tempo di consumare un rapporto sessuale a ridosso dell'azione omicida proprio non lo ha avuto, dato che già con la ricostruzione della procura ci si sta dentro a mala pena.
5. se il Dott Tagliabracci stesso conferma a pag. 86 della sua perizia che: "La vittima non ha avuto rapporti sessuali non protetti nelle ore precedenti la morte".
6. se, infine, rapporti sessuali post mortem con il cadavere sono esclusi dall'assenza di lacerazioni da stupro, che nel caso sarebbero stati visibili ad occhio nudo.

Insomma, diciamoci la verità, non viene anche a voi qualche dubbio sul fatto che i conti non tornino proprio? E' forse un fatto inconfutabile ed incontrovertibile la presunta ora del decesso di Melania? O non potrebbe forse trattarsi di un'utopica, ma alquanto irrealizzabile, quadratura del cerchio? Di inconfutabile, incontrovertibile e certo, vi è solo il segno + del campione 4491, Tabella 2 della perizia del Dott. Tagliabracci

Ma allora, di fronte ad una certezza talmente lapidaria sui tempi di rilevazione della Sg, come mai il patologo presume "la presenza di rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati"? Ce lo dice lui stesso: per via dell'assenza di "tracce di spermatozoi e tracce di cellule epiteliali delle mucose maschili". Ora, non esiste un singolo articolo sulla Sg (o sul PSA o sul plasma seminale in genere) che non evidenzi a grandi lettere come, benché la positività del DNA maschile, ovvero la presenza degli spermatozoi, sia sicuramente confermativa di un avvenuto rapporto sessuale, la negatività del DNA maschile, o assenza degli spermatozoi, non sia affatto confermativa dell'assenza di un avvenuto rapporto sessuale. Perché? Perché mentre il plasma seminale è uguale per tutti, ovvero la Sg viene rilasciata durante il coito da qualunque uomo sulla faccia della terra, lo stesso purtroppo non può dirsi per gli spermatozoi, assenti in quel 10-15% di casi di uomini affetti da azoospermia (fonte: paradossalmente proprio Laffan et al 2011, ovvero l'articolo nominato dalla Dott.ssa Gino) o che si siano sottoposti ad intervento di vasectomia. L'assenza di tracce di cellule epiteliali richiede invece una nota a parte.

Innanzi tutto bisognerebbe sapere se tale assenza sia stata rilevata tramite FISH (Fluorescent In Situ Hybridization), metodo standard di rilevazione di cellule epiteliali da sfregamento, rilasciate dal pene nel canale vaginale durante un rapporto sessuale penetrativo; inoltre sarebbe anche utile sapere se il Dott. Tagliabracci le abbia cercate sullo stesso tampone vaginale effettuato per il RSID-Semen e, ripeto perché è importante, se si sia effettivamente ricorsi al FISH. Infatti queste cellule epiteliali sono state studiate e testate e, al contrario degli spermatozoi che hanno una vita variabile, ma comunque brevissima (o sono assolutamente assenti causa azoospermici e vasectomizzati), nel 2002 Dziegelewski et al hanno scoperto che, se rilasciate, permangono invariabilmente rilevabili fino ad almeno una settimana dal coito, incredibilmente “with no significant decrease in Y signal from Day 1 to Day 7”. Pertanto anche i: "rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati" (pag. 58, perizia Dott. Tagliabracci) o un: "rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso" (pag. 86, perizia Dott. Tagliabracci), non spiegano la totale assenza di cellule epiteliali nel canale vaginale di Melania.

Possono esistere motivi anche banali per l'assenza di cellule epiteliali maschili post coito. Potrebbero spaziare dal semplice fatto che almeno il 2% della popolazione mondiale è costituito da non-shedders, ovvero persone che non rilasciano alcun tipo di cellule epiteliali, alla possibilità che il canale vaginale di Melania sia stato ripulito post coito, almeno per la presunta lunghezza di un pene, o di un dito, e che la Sg, eiaculata ben oltre tale lunghezza, come avviene durante un qualunque rapporto sessuale penetrativo, sia poi lentamente scivolata lungo un canale vaginale pulito e privo di DNA maschile. Comunque sia, la totale assenza di cellule epiteliali maschili, di non immediata spiegazione in caso di rapporto sessuale avvenuto entro 48 ore dal prelievo del tampone vaginale, stando agli studi di Dziegelewski et al, non si spiegherebbe neanche presumendo "la presenza di rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati", e resterebbe uno di quei fattori grigi che nulla tolgono e nulla aggiungono al caso, così come, più in generale, nulla toglie la negatività per DNA maschile, di cui a pag. 86 della perizia del Dott. Tagliabracci, alla positività della Sg per RSID-Semen. 

Concludendo, cosa rimane? Un uomo in carcere accusato di omicidio ed un misero segno +, indice di indiscussa positività di una proteina, marker confermativo di un avvenuto rapporto sessuale entro tempi ben conosciuti, rigorosamente accertati e globalmente accettati dall'intera comunità forensica. Segno + che scagiona aldilà di ogni dubbio l'imputato, ma che nessuno prende in considerazione. Rimane che chi ha periziato ha sminuito e cercato di glissare su un argomento incontrovertibile. C'è da chiedersi il perché...

Ah... la semenogelina! Sostanza gelatinosa senza la quale l'eiaculazione maschile non sarebbe così appiccicosa e bagnata com'è, che ahimè risponde esclusivamente alle leggi della chimica dello zinco e non di certo a quelle degli esseri umani. Neanche di quelli che cercano un colpevole a tutti i costi.

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774 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   601 – 774 di 774
ENRICO ha detto...

Questo è uno spazio libero in un paese libero dove l' Art. 21 della Costituzione Italiana recita:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.”


Nessuno in questo blog ha commesso illeciti di sorta

Viceversa l’illecito è commesso dall’autore del commento delle 18:09 :

" La minaccia è un reato, punito dal codice penale con una multa o, nei casi più gravi, anche con il carcere fino ad un anno. Il reato sussiste quando si prospetta a qualcuno un male futuro, un danno ingiusto, con parole o con atti, in modo espresso o tacito, ma comunque in grado di turbare o di diminuire la libertà psichica e morale della vittima. "

(Codice penale articolo 612)

Manlio Tummolo ha detto...

Una diffida non ha alcun valore legale, se non è debitamente firmata con tutti gli estremi del caso (nome, cognome ed altri dati identificativi). Altrimenti, come rilevato da Enrico, è una minaccia anonima, ovvero un reato, tendente all'intimidazione. I tre giorni poi: che cosa sono, un ultimatum per una dichiarazione di guerra ? Massimo Prati deve attendersi il bombardamento da parte di qualche drone ? Che pacifica aria prenatalizia ! Non siamo alla Vigilia di Natale ?

Asserire che una persona abbia avuto un rapporto sessuale o per atto di violenza morale, o per atto di violenza fisica (uso di un'arma a scopo intimidatorio), o per ricatto, non è una denigrazione, ma l'ipotesi di una qualche modalità che spiegherebbe la stessa dichiarazione del dr. Tagliabracci (rapporto sessuale apparentemente non violento). L'ipotesi viceversa di un rapporto del tutto voluto, che nulla c'entri col delitto, è una possibile interpretazione letterale di quanto scritto dal dr. Tagliabracci.

Quanto all'IP, lo si è già detto in altre occasioni, identifica il computer di partenza, non la mano che scrive.

Anonimo ha detto...

Anonima delle 18,09 ecc.
Conosco molto bene la tua prosa e le tue idee, ma quello che ti ha fregato sono i LUMINARI,termine quest ultimo ampiamente utilizzato nei tuoi interventi su Facebook. Non e' elegante minacciare e neppure denigrare gli interventi di Annika, persona molto competente e da controbattere, con dati scientifici e pubblicazioni come ha tentato invano Hannibal. Pertanto se non condividi quello che viene scritto in questo blog cessa di leggerlo oppure tienti pure aggiornata ma non offendere o minacciare nessuno. Ciao Paola, Franca, Maura, Giovanna, Marianna, Samanta ecc.
Francesco.

Anonimo ha detto...

@Enrico
....la fantomatica Piazza del Duomo...e ' quella di Firenze.
Ciao.
Francesco.

Anonimo ha detto...

Riguardo il cellulare di M:
Gli inquirenti hanno stabilito se per riaccenderlo il giorno 20 fosse necessario inserire il PIN?
Grazie e auguri
Rich

Anonimo ha detto...

Mannò.
Piazza D'Uomo è a fianco a Piazza D'Onna.

Buon Natale!

Tab

Gabridget ha detto...

Ha ragione Francesco...i LUMINARI e FACEBOOK!!! Diciamo che in Facebook è pure più tosto e offensivo, qui si trattiene essendo comunque ospite!
Buon Natale a tutti e grazie per l'impegno che ci mettete! Continuate così!

Anonimo ha detto...

Vediamo se ho capito l'anonimo.
Se Massimo non elimina l'articolo di Annika Settergreen, tra tre giorni lui ne denuncerà i commentatori.
Attenzione, il signore non ha chiesto a Massimo di cancellare i commenti che lo hanno infastidito: il suo obiettivo è la rimozione dell'articolo.
Quindi ciò che lo infastidisce non sono tanto i commenti, è proprio l'articolo!
Non potendo denunciare l'autrice dell'articolo, perchè per denunciarla dovrebbe dimostrare che abbia scritto cose non vere, ne denuncia i commentatori non domandando la rimozione dei commenti fastidiosi, ma l'articolo di partenza.
Un simpatico stratagemma, in pratica un ricatto.

Ma anche le minacce ed i ricattatori sono passibili di denuncia.
Fai così, amico: domanda a Massimo di rimuovere i commenti per te fastidiosi, se davvero sono quelli il problema.
In quanto all'articolo, trova un professionista che te lo smonti.

Roberto

Anonimo ha detto...

@Roberto
Guarda che si tratta di un anonimo di genere femminile.
Francesco

ENRICO ha detto...

siamo arrivati addirittura all'invio di "pizzini"

Ma che bella gente si nasconde fra gli anonimi delle ultime ore !

Gabridget ha detto...

Il "pizzinaro/a" è una vecchia conoscenza del social più famoso del mondo... non ci si fa mancare niente nemmeno qui, che meraviglia :-/

Anonimo ha detto...

Una curiosità, chissà se qualcuno più esperto mi può rispondere. Sull'impronta di scarponcino militare trovata accanto a Melania era possibile rilevare un qualche DNA, perchè quando si infilano le scarpe può capitare che si tocchi la suola, magari poteva essere compatibile con uno di quelli trovati addosso a M..E' una mia ipotesi.
Pat

ENRICO ha detto...

Ah dimenticavo…voglio rassicurare il tizio degli ultimatum
il quale si stupiva che ancora non avessimo capito chi lui fosse
( “ visto che non sto scherzando, e che ancora non avete capito chi sono…)”..

Avevamo capito benissimo con chi avevamo a che fare : non c’era bisogno di apporre “la firma” con” L’ultima minaccia”
Dai un’occhiata qui
http://www.youtube.com/watch?v=u3WpqsgTXUQ
e capirai pure che nemmeno NOI stiamo scherzando.. sebbene ti sfugga la nostra VERA identità tutt’altro che trascurabile, te l’assicuro

anna ha detto...

il tagliabracci nella relazione ha detto che nei mesi precedenti l'omicicdio melania non si drogava perche sulla ricrescita dei capelli non c'era traccia di droga,ma se è stata drogata il 18 o il 19 aprile 2011 per scoprirlo bisogna aspettare la ricrescita dei capelli che avviene anche dopo morto e scoprirlo, riesumare il corpo di Melania può escludere o accertare se Melania è stata drogata..........................

Anonimo ha detto...

Scusate ripeto la mia richiesta del 25/12:
Per accedere al cellulare di M era necessario inserire il cod. PIN?
Chi mi può rispondere? Grazie
Rich

Unknown ha detto...

Scusa il ritardo Rich, ma le giornate di festa...

Il cellulare di Melania era sprovvisto di codice pin, è scritto sui verbali di chi ha fatto gli accertamenti. Per questo i carabinieri hanno ipotizzato uno spegnimento, avvenuto la sera del 18 a causa della batteria scarica, ed una riaccensione da parte di chi ha scoperto il corpo, quindi il telefonista (lo considerano molto probabile).

Ma c'è un piccolo mistero. In alcune carte risulta ritrovato spento, in altre risulta, al contrario, che fosse acceso (nel ricorso portato ai giudici dai legali del Parolisi, infatti, si parla di un cellulare acceso).

I soliti misteri investigativi...

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

@Rich
Nella relazione del GIP di Teramo (2 parte) viene detto che il Cellulare di Melania fu rinvenuto acceso. Fu portato dai Carabinieri in caserma con la batteria carica di circa il 10 er cento e dopo 2 ore si spense. Il giorno dopo fu riacceso senza alimentazione esterna e la batteria si esauri' dopo altre 2 ore. Non viene detto niente rispetto al PIN, penso che se avesse avuto necessita' di digitare il PIN il GIP avrebbe dovuto indicarlo.....
Francesco

Unknown ha detto...

Scusami Francesco, ma non è così. Il cellulare che aveva rimasto un 10% di carica e venne portato in caserma, dove si spense alle 22 e funzionò per altre due ore dopo la riaccensione (avvenuta il giorno successivo), è quello usato dai tecnici per gli esperimenti, per ricreare quanto avvenuto il 18 aprile, ma non era quello di Melania già inviato al laboratorio.

Nelle carte inviate dai carabinieri ai Pm, ripeto, è scritto chiaramente che non aveva Pin e che fu ritrovato spento.

Il mistero di cui accennavo prima, per cui nelle carte della Difesa si dice che era acceso, venne spiegato in altro modo. Praticamente pare che fosse spento ma che, anziché attendere i tecnici specializzati, un solerte carabiniere lo riaccese per cercare una pista investigativa da seguire. Chiaramente una prassi fuori dalla professionalità, visto che ora nessuno può sapere se per sbaglio, o con intenzionalità, ha cancellato qualche numero o qualche messaggio. Una prassi che non doveva trapelare. Ma, ripeto, pare sia così, però i carabinieri hanno scritto che fu ritrovato spento.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Grazie a te Massimo e a Francesco.
Credo che la soluzione a questo caso dipenda in gran parte dal riuscire a far chiarezza sul cellulare di M, operazioni e tempi.

Poi, già a maggio 2011 si era parlato di una seconda SIM di M ritrovata in casa della scomparsa durante la prima perquisizione e di cui SP non conosceva l'esistenza. Era un'invenzione della stampa forse?

Rich

Annika ha detto...

No Rich, il cellulare in realta' non aiuta affatto se non per indicare la strada percorsa dal cellulare stesso e, forse, da Melania (sempre ammesso che lo avesse con se' ma non vi e' modo di provarlo), fino alle 19 circa del 18. Inoltre e' stato acceso, il che lo rende inutilizzabile ai fini investigativi.

Per conoscere l'ora della morte bisogna saper leggere il corpo di Melania: livello di potassio nell'umor vitreo, i 3 mortis e, nel caso specifico, la Sg. Peccato che del primo non vi sia alcuna traccia nella relazione autoptica. Dei 3 mortis, il rigor in realta' lascia largo spazio ad interpretazioni individuali, l'algor non e' stato rilevato secondo procedura per motivi intrinsechi al caso stesso ed infine il livor e' totalmente assente, il che e' un mistero nel mistero. Resta solamente la Sg, rilevata, positiva ma ahime' interpretata in questo caso in maniera assolutamente unica rispetto ai manuali, alla letteratura e alla procedura scientifica seguita in tutto il resto del mondo... Infine le larve, che a volte aiutano, trattandosi di c. vicina, diptera adita alla colinizzazione in stato "gravido", purtroppo non servono. Resta, ripeto, solo la Sg.

Anonimo ha detto...

Scusami Massimo hai ragione come sempre, ricordavo male, mi dispiace averti fatto perdere tempo. Dovevo rileggere la relazione del GIP prima di scrivere.
Ciao.
Francesco.

Unknown ha detto...

No Francesco, non ho perso tempo, perché l'informazione può essere utile ai tanti che non sanno o ricordano male. Per cui, per come la vedo, mi hai fatto ampliare un argomento che forse al momento in cui ne ho scritto non ho spiegato nel modo migliore. Quindi mi hai fatto una sorta di favore... ciao, Massimo

PINO ha detto...

DR. SETTERGREN

Che la SEMENOGELINA resti l'unico dato positivo ed indiscutibile, da evidenziare, è un dato di FATTO!
Dato che è stato semi celato alla opinione pubblica, per cause non molto chiare, ma che sta assumendo, sia pure con difficoltà, il valore di una chiave di volta, per la risoluzione di un caso tra i più anomali degli ultimi tempi.
La giovane vittima chiede giustizia ad ogni costo; diritto inalienabile al quale dovrà essere dato ogni impulso perchè si realizzi.
PINO

Anonimo ha detto...

A TUTTI GLI AMICI di questo blog, invio tanti AUGURI PER IL 2013, con prospettive di benessere e serenità
FALCE

Anonimo ha detto...

Il pr(blema non sta nella sg ma in chi dice che tagliabracci mente sapendo di mentire questa e' diffamazione e non informazione

L

Anonimo ha detto...

Ops mi firmo cloe


Annika ha detto...

@ Cloe

Firmati quello che ti pare; hai appena dimostrato su non capire assolutamente nulla del soggetto (Sg) e di non aver compreso a fondo il mio articolo. Troppo sarcasmo ti confonde le idee? Ti consiglio di rileggerlo senza preconcetti; magari vedrai che le cose stanno esattamente come le ho scritte e che non c'e' modo di smentirlo! O lo hai gia' notato?

E poi, e questo vale anche per gli "altri" che la pensano come te, ti consiglio di riguardare MOLTO ATTENTAMENTE le foto della perizia Bruno, di rileggere TUTTE le perizie, di ripensare INTENSAMENTE alla ricostruzione dell'accusa, di concentrarti nuovamente sulle foto, e forse vedrai anche tu... cosa manca!

Anonimo ha detto...

Nonhai capito mio commento tu non eri chiamata in causa leggi meglio nessun sarcasmo succede quando si e' troppo pieni di se' cloei

Annika ha detto...

Cloe, il sarcasmo a cui mi riferivo e' il mio, non il tuo... E dimmi comunque, a chi ti riferivi esattamente? Chi hai chiamato in causa?

Have the guts to name and shame.

ENRICO ha detto...

@ Cloe

ctz "Il problema non sta nella sg..."
No. Il problema sta proprio nella Sg che non è più rilevabile OLTRE le 48 ore dal PRELIEVO
Come la mettiamo ?
Diciamo che si è trattato di un errore materiale , un errore di trascrizione :
"qualche giorno prima del decesso"
invece di "qualche giorno prima del prelievo "
Ti va bene così ?

Anonimo ha detto...

@ CLOE
Neanche io ho capito bene cosa vuoi dire.
Vuoi riscrivere il post?
Se Annika non è chiamata in causa, chi avrebbe scritto che Tagliabracci ha mentito, se è proprio a lui che si deve il rinvenimento della SG e seguente descrizione nel suo rapporto autoptico?
FALCE

Anonimo ha detto...

@ Cloe

ma come hai fatto ad equivocare ?
Era talmente chiaro che Annika si riferisse al SUO di sarcasmo e non al tuo.

e poi inviti pure gli altri a "leggere meglio" ! Mah...

Anonimo ha detto...

Quindi tagliabracci ha mentito sapendo di mentire?? O

Anonimo ha detto...

@ anonimo

"Quindi tagliabracci ha mentito sapendo di mentire??"

ah, beh ! questo lo devi chiedere a lui.

noi qui ci siamo limitati a far riferimento ai dati ufficialmente accertati dall’ ICSU

Anonimo ha detto...

E no io lo chiedo a chi in questo.blog l o ha detto ripetutamentr.e con questo chiudo cloe

Anonimo ha detto...

FAI BENE CLOE, chiudi e vai a riposare un poco, così la mente ti si rischiara.
CC

Anonimo ha detto...

Quando non si sa cosa rispondere

Anonimo ha detto...

Un osservatore
forse vedrai anche tu... cosa manca!
Qui si gioca agli indovinelli?
O c’è una maestra che interroga e assegna i voti?
Ma gli scolari sono indisciplinati, non studiano …cattivoni!

Anonimo ha detto...

ANONIMO 18,11

Infatti, gli alunni discoli vengono bacchettati e sculacciati...ma tu non sei fra quelli, vero?
CC

Anonimo ha detto...

@ CC
io osservo e non mi pronuncio
né mi metto in gara con voi

Anonimo ha detto...

Magari non ti pronunciassi CC! Purtroppo lo fai, poi inciampi, poi ti lecchi le ferite, poi torni e ricominci... 'Na noia!

Anonimo ha detto...

"da uno dei sette prelievi effettuati sul reperto 124 (cintura dei pantaloni) è stato tipizzato, secondo quanto riportato nella relazione, il profilo della figlia della vittima; all’esame dei tracciati elettroforetici è possibile osservare, oltre agli alleli della figlia della Rea, la presenza di varianti non individuabile nel corredo della figlia della coppia, nel corredo della Rea o in quello del Parolisi, oltre la presenza di un picco in corrispondenza della variante Y del locus 51 dell’Amelogenina. Dai tracciati elettroforetici inviati e dalla relazione non risulta che sia stato effettuato lo studio di polimorfismi STR del cromosoma Y, analisi oggi non più possibile, come sopra discusso, in quanto “ ... gli estratti di tutti i campioni analizzati dalla dipendente Sezione di Biologia sono stati interamente distrutti al termine delle attività analitiche ...” "

Ok.
i dna sulle mani, frutto di contatti casuali, pure quelli sulla mano sinistra che normalmente non si porge.
I dna sulle mutande, frutto di stirature di gruppo.
Il dna sul gomito corrispondente a quello di un capello.. portati dal vento. Entrambi.

Ma il dna estraneo sulla cintura.. maddai!

CHI toccherebbe mai la fibbia della cintura dei pantaloni altrui sul bus, in una riunione tra amici, in un bar?
Nessuno.

Nessuno che non intenda slacciarla.

ENRICO ha detto...

Scusate ma io insisto sulla Sg.

Riassumendo :

Da una parte c’è una Relazione di Consulenza Tecnica Medico Legale in cui si legge che la presenza di seminogelina farebbe “ presupporre un rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso( ossia il 17, il 16, o il 15 di aprile ? )
Dall’altra i parametri ufficialmente accertati dalla Comunità Scientifica Internazionale dicono che l'RSID Semen può testare positivo solo per rapporti sessuali non anteriori alle 48 ore dal prelievo.( nel nostro caso, prelievo effettuato nel pomeriggio del 21 aprile )

I periti di entrambe le parti e quelli nominati dal gup , messi a confronto, sembra non abbiano sollevato alcuna eccezione riguardo la palese difforme interpretazione di questo particolare dato autoptico

Com'è mai ? Cos’è che non torna ?

Gabridget ha detto...

c'è che se non cambia avvocati sta dentro a vita! questo c'è che non torna!

PINO ha detto...

@ ENRICO

Ti chiedi giustamente: "Cos'è che non torna"?
La risposta dovrebbero darla gli "esperti" che hanno...sorvolato sulle dichiarazioni di Tagliabracci, circa la presenza di "semenogelina" sul tampone vaginale effettuato sulla vittima.
Il significato della presenza di tale proteina, è noto alla scienza.
Per cui sta alle parti in causa darne una spiegazione che "torni", in modo chiaro e disinteressato.
Saluti cari ed auguri di buon anno, Pino

Anonimo ha detto...

si è anche tentato di minacciare i commentatori (dico io: i commentatori!) a questo Trattato Scientifico sotto al quale si scrive, ma nessuno mai che sia arrivato a dire: "Ehi no qua c'è un errore: la rilevabilità della semenogelina si conta a partire dall'istante della morte, leggete questi articoli, queste ricerche, e quindi ciò che Tagliabracci DEDUCE rispetto ad un rapporto sessuale nei giorni precedenti la morte, è esatto!"
Non sarebbe bastato dire questo?
Invece nessuno può fare questa affermazione senza correre il rischio di perdere la reputazione professionale.
Quindi tutto tace, e la si fa a ricatti minacce e spintoni, così come quel signor/signora che ha promesso denunce a destra e a manca, a tutti quelli che si sono permessi di rilevare l'ovvio insomma, tranne a chi ha messo nero su bianco la verità scientifica della semenogelina.
Perchè una verità scientifica non è querelabile, perchè per querelarla bisognerebbe provare che affermi il falso.
casomai si è tentato di far rimuovere l'articolo, è più semplice aver ragione con la prepotenza, invece che mettere nero su bianco prove che non esistono.

Tab

ENRICO ha detto...

@ PINO

" Per cui sta alle parti in causa darne una spiegazione che "torni", in modo chiaro e disinteressato."

Sì, ma a quanto sembrerebbe, tutte le parti in causa si troverebbero d’accordo con l’interpretazione fornita dal medico legale della Procura.

Ora, se è vero – come dimostrato con certezza da ricerche scientifiche ufficiali - che tale interpretazione è ampiamente contestabile, com’è mai che nessuna voce autorevole si sia alzata per segnalare questa anomalia ?

C’è qualcosa che ci sfugge ? Qualcosa che non sappiamo ? Qualcosa che nelle motivazioni del Gup chiarirà il mistero ?

ENRICO ha detto...

Eh già, carissima TABULA
Tutti gli interventi, più o meno anonimi, minacciano querele per diffamazione senza peraltro fornire la minima prova a sostegno.
Ora è risaputo che nei processi sono all’ordine del giorno aspri scontri sulle risultanze peritali.
Al contrario, nel nostro caso specifico - a parte i diplomatici dico-non-dico sulle modalità dei rilievi e delle operazioni in sede autoptica presenti sulle relazioni Gino/Bruno - i periti sembrerebbero andare tutti d’amore e d’accordo nonostante ci siano innegabili motivi di divergenza
Non riesco a darmene una spiegazione logica.

Pamba ha detto...

Sarò un'anima semplice, ma non credo che qualche voce autorevole si esprima a difesa della scienza. A che pro, penserebbe "Se ti contesto oggi potrei essere contestato domani, a parti invertite".
A me interessa che la Sg sia utilizzata nel processo dai periti della Difesa e perché non è stato fatto.
Forse in un primo tempo i legali della difesa credevano che fosse sufficiente quanto scritto nelle perizie per spostare l'ora della morte.
Del resto, gli stessi legali prima ancora, nel Riesame, avevano utilizzato "il rapporto di qualche giorno prima" con la moglie a testimonianza dell'inconsistenza del movente dell'imbuto.
Forse avranno considerato controproducente contestare la perizia della Gino, quella che contiene maggiori evidenze dell'assenza dell'imputato sul luogo del delitto, e numerosi indizi della presenza di altri.
Forse la dinamica del sequestro e del delitto ne risulterebbe complicata e da raccordare ad altri elementi, che la Difesa potrebbe avere valutato diversamente. Chissà..
Spero di capirci qualcosa di più dopo la lettura delle motivazioni e che comunque questo fatto si affermi nel processo d'Appello.

Pamba

PINO ha detto...

Tornare a rammaricarsi sul latte versato a nulla giova; come nulla si aggiunge rimarcando, ulteriormente, la fragilità del team difensivo.
Il problema, caro Enrico, sta in:
"C’è qualcosa che ci sfugge? Qualcosa che non sappiamo?", frasi con le quali hai concluso il tuo post.
Il fatto è che noi potremmo sapere "quello che ci sfugge" e non avere alcuna possibilià reale di manifestarla in sede opportuna.
Ciononostante, Tabula, permane ancora un'ancestrale preoccupazione quale: "nessuno può fare questa affermazione senza correre il rischio di perdere la reputazione professionale."
Bene, l'hai detto, e condivido tale ipotetica situazione. Ma come asportare questo neo deturpatore del nostro "Diritto", se di tali anomale displasie vive e vegeta una certa parte dell'umanità?

ENRICO ha detto...

Scusa PAMBA,
io invece sarò una mente ottusa,
ma questa :

"Sarò un'anima semplice, ma non credo che qualche voce autorevole si esprima a difesa della scienza. A che pro, penserebbe "Se ti contesto oggi potrei essere contestato domani, a parti invertite"."

non l'ho capita.. :-)

Pamba ha detto...

Hai ragione, caro Enrico, e provo a tradurre con un’ovvietà :-))
Non aspettiamoci pareri interpretativi gratis et amore dei, né sdegno dal mondo della ricerca.
La battaglia, se i periti (o nuovi periti)della Difesa vorranno portarla avanti, si svolgerà in Aula

Ciao, Pamba

Anonimo ha detto...

Nessuno può fare quella affermazione senza perdere in reputazione professionale.
Ma qualcuno l'ha fatta.
Qualcuno ha mandato alle stampe la notizia che un tampone vaginale positivo alla semenogelina possa indicare un rapporto sessuale antecedente di qualche giorno la morte della donna.

Questo qualcuno è l'anatomopatologo che ha dovuto stilare ben tre perizie indicando ben tre orari possibili della morte e ben tre diversi contenuti gastrici fino ad arrivare alla verione finale, quella che fornito le conferme cercate a coloro che gli avevano commissionato il lavoro.

Non è chiaro in quali condizioni lo stesso abbia lavorato, ma era sicuramente sottoposto al doppio stress causa l'imminente matrimonio che ha dovuto rimandare ed il fiato sul collo dell'attenzione dei media relativamente alle conclusioni che avrebbe tratto.

Ritengo che da parte sua sia stato un gesto importante segnalare la presenza di semenogelina sul corpo, poichè se non vi fosse stata non avrebbe ritenuto necessario argomentarla, circostanziarla, e collocarla temporalmente.

Il fatto di doverlo contraddire relativamente ad un così palese errore valutativo avrebbe messo in imbarazzo i suoi colleghi.

Per fortuna è venuta in soccorso la fotografia di un tampone poco chiaro, per la quale i suoi colleghi han potuto esclamare con sollievo:
"Non so! Non vedo! Chissà? E' un'ombra! E' il riflesso degli occhiali! Tu l'hai vista? Scusate, sono miope.. sarà qui da qualche parte.. "

Certo, non hanno particolarmente sottolineato il fatto che la datazione retroattiva della positività alla semenogelina andrebbe calcolata a partire dal tampone, e non dal momento della morte.

Tabula

ENRICO ha detto...

@ Tabula
non potevi sintetizzare meglio quello che molti di noi pensano e condividono !

Annika ha detto...

@ Pamba

"Non aspettiamoci pareri interpretativi gratis et amore dei, né sdegno dal mondo della ricerca."

A questo punto mi sarei aspettata lo "sdegno" di chiunque abbia mai seguito questo caso, mondo della ricerca compreso e in toto.

1. Non esiste una singola pubblicazione scientifica che affermi che la Sg sia rilevabile per RSID-Semen oltre 48h post coito. Gli unici 3 campioni anomali mai rilevati rientrano in slot temporali vaghi (2 a 48-60h, 1 a 48-72h) e gli autori stessi dei due articoli che li nominano non li hanno ritenuti rilevanti (49h TSI???) tanto da non aver ne' gridato alla scoperta del secolo, ne' ritenuto di dover indagare oltre, meravigliarsi, stupirsi, scioccarsi, svenire, stappare bottiglie di champagne o altro. Dubito soprattutto che Laffan et al, scrivendo di quell'unico campione anonimo risultato positivo alla Sg (ma negativo al PSA) in un non meglio specificato range temporale di 48-72h TSI si aspettassero che tale dato venisse utilizzato in una perizia richiesta da un GUP italiano e che da solo, unico ed anonimo, bastasse a capovolgere di ben 24h il PMI di una vittima di omicidio. Chissa' come commenterebbero...

2. Non esiste una singola pubblicazione che affermi che laddove il plasma seminale (Sg o PSA) risulti positivo e il DNA maschile negativo, le 48h TSI possano essere ignorate o non contino magicamente piu'. TUTT'ALTRO! Qualunque pubblicazione scientifica che si rispetti sottolinea che il plasma seminale comanda, dato che, al contrario dello sperma, e' un marker SEMPRE PRESENTE post coito (lo sperma non ha retrodatazioni certe e non sempre viene rilevato post coito).

3. Esiste tuttavia una pubblicazione scientifica che sottolinea con doppio evidenziatore come il PMI calcolato sulla base della deposizione e schiusa delle larve di calliphora vicina debba necessariamente tener conto del ~10% di dipterae in stato gravido al momento della colonizzazione con conseguente anticipazione del PMI (in caso non si tenga conto di questo dato) fino a 24h.

Su queste 3 basi scientifiche inattaccabili si deduce che l'ora del decesso di Melania Rea sia databile NON PRIMA del pomeriggio del 19/04, sia per via di un diretto, elementare calcolo a ritroso della Sg che per un ricalcolo DOVUTO E NECESSARIO del PMI in base alla c. vicina da posticiparsi fino a 24h (la perizia Vanin tra l'altro contiene gia' di per se' un ingente errore di calcolo che, una volta corretto, sposterebbe comunque il PMI al 19/04).

E allora, come si puo' non sdegnarsi, ricercatori o gente della strada, di fronte a 24 ore piene (e passa) di anticipazione di un omicidio? A 20 mesi di Sg positiva mai considerata? A 17 mesi di carcere di un innocente con totale privazione di una figlia ad un papa' e di un papa' ad una figlia sulla base del NULLA?


Annika ha detto...

PS
Pur firmandomi Anonymous o Candy Candy, io il mio parere interpretativo gratis et amore dei l'ho abbondantemente dato e il mio sdegno e' evidente. E no, non vendo lupini a Piazza D'uomo ne' braccialetti a Piazza D'onna.

PINO ha detto...

@ DR. ANNIKA SETTERGREN

Hai ripetuto con chiarezza e brevità, un assioma che, se è stato avvertito, come documento impugnante i risultai peritali dei vari "specialisti" di tutte le parti in causa, ai quali è stato demandato il compito di stabilire l'ora della morte di MR, dovrebbe, a questo punto, esserci già stata una azione reattiva, dei diretti interessati.
Tale stagnante situazione, farebbe dedurre che, contrastare le tue conclusioni, sul piano scientifico, sarebbe un compito arduo, se non addirittura impossibile.
Questo ipotizzerebbe chiunque avesse seguito le varie fasi del caso giudiziario, in parola, e del perchè, il problema "semenogelina" che non abbia trovato, fin'ora, una sua collocazione, nel complicato quadro scientifico-investigativo ad esso connesso.

Anonimo ha detto...

err. corr. non leggere il "che"...non abbia trovato. P

ENRICO ha detto...

@ ANNIKA e PINO

l'unica è sperare di venir querelati per aver scritto che la Sg testa positivo non oltre le 48 ore dal prelievo e che dunque quella rinvenuta in sede autoptica il 21 aprile non può essere indicativa di un rapporto sessuale riferibile al 15 o al 16 o al 17 aprile ...

Solo in quella circostanza, quando verremo tratti in catene di fronte al giudice, ci sarà pur qualcuno costretto a parlare pubblicamente, dettagliatamente e con forti argomentazioni scientifiche di SG ! :-)))

Buon domenica e Buon ANNO a tutti

Annika ha detto...

@ Enrico

Speranza vana, ahime'... I tre giorni del condor sono passati senza sviluppi di sorta e non vi e' niente di nuovo sul fronte occidentale. Rassegnamoci al fatto che la Sg e' e deve rimanere il piu' blindato segreto di Pulcinella del caso Rea.

BUON ANNO a tutti anche da parte mia.

Anonimo ha detto...

ah no, non lo sappiamo.
Le querele fanno il loro corso, non so nemmeno se si venga avvertiti tempestivamente, una querela non è esattamente una denuncia ed è a sua volta controquerelabile, poichè il primo querelante non potrebbe qualificarsi come Anonimo, mentre un indirizzo IP spesso non conduce ad una sola persona, sempre che la stessa abbia residenza esattamente là da dove posta.
Tu Enrico dici che ci avrebbero trascinati in catene, forse dovremmo noi incatenarci spontaneamente davanti al Palazzo di Giustizia.

Tab

Anonimo ha detto...

Si ma ancora non ho capito. Cosa querelano? L'articolo che riporta fatti o i commenti all'articolo che dicono "mi piace"? E se "l'avvertimento" della querela e' arrivato tramite minaccia, non e' forse passibile di denuncia?

Anonimo ha detto...

Scusate, lo riposto.
Sono giorni che mi frulla in testa qualcosa, ma non riesco ad afferrarlo.
Rileggendolo col senno di poi, cosa vi sovviene?

e non ha avuto rapporti sessuali non protetti nelle ore precedenti la morte. Eventuali rapporti sessuali protetti sono stati di natura consenziente e non hanno prodotto reperti rilevabili all'esame autoptico - prosegue l'autopsia - la positività per semenogelina e la negatività per Dna maschile del tampone vaginale fanno presupporre che la stessa abbia avuto un rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso - (o prima del tampone?)

Tabula

Anonimo ha detto...

Tabula, illuminaci.

Anonimo ha detto...

@Anonimo.
NON POSSONO querelare l'articolo.
Per querelarlo dovrebbero prima dimostrare che ciò che vi è scritto non corrisponda al vero.

Sono stati minacciati i commentatori, piuttosto.

Invece di domandare a Massimo di rimuovere i commenti che infastidivano,
che sarebbe stata la via più logica e semplice,

come qualcuno scriveva sopra, si è preferito fare leva sulla minaccia di querela ai commentatori per ottenere
la rimozione dell'articolo,
che non è in se stesso sottoponibile a denuncia.

Credo che volgarmente si chiami ricatto.

Di fatto, lo sconosciuto/a (ma mica tanto) avrebbe dovuto domandare la rimozione dei commenti, non di tutti ma di alcuni specifici, ma la domanda di rimozione dell'articolo in cambio della impunità dei commentatori si qualifica come reato punibile ai sensi di Legge.

tabula

Anonimo ha detto...

@Anonimo

no, non posso illuminarvi, anzi confidavo nella vostra illuminazione.

Bisognerebbe leggerlo come se non si fosse mai letto prima, senza portarsi il fardello di tutte le considerazioni già fatte ma tenendo presente ciò che sappiamo della Sg.

ora scappo

tab

Annika ha detto...

Eh, attenzione pero', perche' l'anonimo/a scrive:

"allusioni pesanti e del tutto fuori luogo e fantasiose: si veda per, es. la Semenogelina, le 48 ore e l'amante immaginario.

1. la semenogelina
La Sg e' risultata positiva in sede autoptica al test del RSID-Semen. Punto.

2. le 48h
Le 48h sono state testate e accertate in sede di analisi di brevetto e convalida del RSID-Semen test. Punto.

3. l'amante immaginario
Sapete quanti, tra tutti i post in calce al mio articolo, parlano espressamente di amante immaginario? Uno solo! E sapete quale? Il post n. 399...

Annika ha detto...

Pardon... Il 599!

Morale della favola?

ENRICO ha detto...

@ TABULA delle 13:04

Il 28 dicembre 2012 ore 16:09, in risposta ad una certa Cloe del 28 dicembre ore 15:10, avevo suggerito una "salomonica interpretazione" riguardo l'ultima frase delle famose 5 righe che tu hai trascritto

La ripropongo
" "Diciamo che si è trattato di un errore materiale , un errore di trascrizione :
"qualche giorno prima del decesso"
invece di "qualche giorno prima del prelievo"


All’ indignata commentatrice di cui sopra però questa soluzione non deve essere piaciuta

ENRICO ha detto...

@ Annika

il post 599, quello dell'anonimo de "L'ultima minaccia" , vero ?

ci avevo fatto caso anche io e quel riferimento mi era apparso assai strano

Anonimo ha detto...

Occhio, Anonimo che ci hai minacciato di querela!

Come ti permetti di parlare di un'amante di Melania? Hai le prove?

Guarda che se continui a dire che melania aveva un'amante, ti quereliamo..
ecchecavolo!

@_@

tabula

Annika ha detto...

Mais oui mon cher ENRICO

Anonimo ha detto...

Perbacco, non c'è più la storica "SQUADRA", è vero. Ma esiste una "SQUADRETTA" più ferrata che mai!!!
Posso avere il piacere di farne parte?
Saluti ed auguri a tutti!

Carmelo FALCE

Annika ha detto...

@ Falce

Non sapevo vi fosse una nuova squadra, la squadretta, ma se ne faccio parte anch'io, WELCOME!

Anonimo ha detto...

Vedi dottoressa, che la "squadretta" che ho, a ragione o no citata, penso si sia formata proprio per sostenere la tua tesi scientifica, per cui non puoi immaginare di non farne parte.
Grazie per il VELCOME!
Significa "benvenuto" in inglese?
Scusa la mia ignoranza della lingua.
FALCE

Anonimo ha detto...

@Falce
sì, welcome significa benvenuto.

@Enrico
Nonostante io stessa attribuisca ad uno sciocco errore di trascrizione la parola "decesso" invece di quella più corretta che sarebbe "prelievo",
va anche precisato che non dovrebbe essere corretto interpretare ciò viene scritto in una perizia, ma le parole andrebbero intese nel loro senso letterale al di là delle intenzioni.
Difatti, va chiarito che dalla stranezza dell'uso della parola "decesso" in un contesto nel quale il Tagliabracci non avrebbe potuto essere fisicamente presente al momento del decesso per prelevare il tampone a Melania proprio in quel momento esatto,
cosa che avrebbe giustificato l'uso di quel termine,
ne sono derivate tutta una serie di conseguenze nei confronti dell'imputato.

Tengo a precisare che non siamo le mosche bianche che si sono interrogate sull'utilizzo di un termine che pare improprio.

Sottolineo il fatto che il Giudice Tommolini fosse così poco convinta dell'esattezza della frase da avere ordinato ai periti il chiarimento relativo alla possibilità che Melania avesse avuto dei rapporti sessuali nei giorni precedenti la propria morte.

Non riesco ad immaginare che importanza potesse avere ai fini processuali determinare il fatto che la defunta potesse avere avuto o meno dei rapporti sessuali nei giorni precedenti la morte in relazione al proprio legittimo marito, se non che la veridicità di questi ultimi avrebbe semplicemente indebolito il movente causato dal fatidico "imbuto".

Vi vengono in mente altri motivi possibili per i quali alla Giudice sarebbe dovuto importare se Melania conducesse una vita matrimoniale completa di annessi e connessi?

A questo difatti parrebbe alludere il Tagliabracci.

Mi sto sforzando di capire PERCHè Tagliabracci abbia voluto precisare che : Eventuali rapporti sessuali protetti sono stati di natura consenziente e non hanno prodotto reperti rilevabili all'esame autoptico - prosegue l'autopsia - la positività per semenogelina e la negatività per Dna maschile del tampone vaginale..

Specificare che la vittima avrebbe potuto avere rapporti sessuali protetti è un atto dovuto, è la norma, è la prassi?

Se gli eventuali rapporti sessuali protetti non hanno prodotto reperti rilevabili all'esame autoptico, perchè non escluderli radicalmente?
Forse perchè la nudità della vittima non permetteva di escludere radicalmente e senza ombre questa possibilità?

Non vorrei dimenticare che sulla cintura della stessa ci fosse del DNA MASCHILE non meglio identificato, ma non corrispondente a quello di Parolisi.

E' una cosa consueta trovare il dna di estranei su una cintura?

Ora vorrei domandare una cosa ad Annika: un eventuale rapporto sessuale protetto, se non è rilevabile all'esame autoptico, in che maniera lo sarebbe?

Mettendo da parte per un attimo la presenza di semenogelina e la mancanza di dna rilevabile:

1) che cosa potrebbe avere impedito al Tagliabracci di escludere completamente la possibilità di un eventuale rapporto sessuale "protetto"?

2) che cosa potrebbe avere impedito al Tagliabracci di escludere completamente la possibilità di un eventuale rapporto sessuale "non protetto"?

3) In quale maniera sarebbero sovrapponibili, se lo sono, la possibilità -non esclusa a priori- di un eventuale rapporto sessuale "protetto" con la presenza -accertata ed inequivocabile- di semenogelina?

Tabula rimuginante

Annika ha detto...

@ Tabula

1. FTIR o DCI/MS per la rilevazione di lubrificanti con spermicida (presumibilmente su preservativo). A 72+h dall'eventuale rapporto, comunque, la vedo impossibile e conta che nella perizia autoptica non vi e' menzione alcuna di questo genere di procedure.

2. To cut a long story short, di fronte ad una Sg positiva (= ultimo rapporto sessuale databile non oltre 48h a ritroso dal tampone) anche in presenza di miracolosi spermatozoi sopravvissuti ad un altro, eventuale rapporto precedente le 72+h, come attribuirli con certezza al rapporto precedente e non al successivo? Ed inoltre nella perizia autoptica non vi e' alcuna menzione del FISH, che avrebbe permesso la rilevazione di cellule epiteliali maschili all'interno del canale vaginale di Melania fino ad almeno 7 giorni a ritroso dell'eventuale rapporto penetrativo completo non protetto. Ma anche in questo caso, come attribuire con certezza tali cellule epiteliali al rapporto precedente e non al successivo (considerando che a 7 giorni dal rapporto ancora tali cellule possono risultare integre e assai numerose)?

3. Solo con un condom (preservativo) rotto, ovvero non saremmo piu' in presenza di un rapporto sessuale protetto.

Per farla brevissima, di fronte ad un Y-STR DNA test negativo ed in assenza sia di FTIR o DCI/MS (per la rilevazione di lubrificanti/nonoxynol-9) che di FISH (per la rilevazione certa delle cellule epiteliali maschili nel canale vaginale), tutto cio' che si puo' stabilire con assoluta certezza scientifica grazie alla positivita' della Sg per RSID-Semen test e' un rapporto penetrativo completo non protetto entro le 48h precedenti il prelievo.

Annika

...e pensare che ho anche il viso perfetto da commessa di profumeria, mio sogno fin da bambina... Sara' per la prossima vita!

PINO ha detto...

Se ="Eventuali rapporti sessuali protetti sono stati di natura consenziente e non hanno prodotto reperti rilevabili all'esame autoptico"= perche Tagliabracci li ha segnalati nella realzione dei risultati autoptici?
NON HA SENSO LOGICO!
E come se un agente di P.S., ispezionando un negozio per constatarne un eventuale avvenuto furto, scrivesse: "Se nel negozio c'è stato un furto, il ladro non ha portato via niente che possa essere rilevato dall'inventario della merce in deposito".
Allora, perchè scriverlo?
Non riesco a spiegarmelo; e non penso che il dr. Tagliabbracci avesse difficoltà linguistiche.

Anonimo ha detto...

Non crucciarti, Annika: usualmente strapazzo le commesse di profumeria assai di più di quanto abbia mai importunato te!
;-)

Grazie per le risposte.

Tab

Manlio Tummolo ha detto...

Non può essere querelabile un fatto scientifico, attribuito a persona indeterminata. Chi querelerebbe che cosa? Allora si dovrebbe querelare per primo l'anatomopatologo che ha repertato la presenza di una certa sostanza biochimica nella vagina della persona assassinata. Il che è assurdo. In questo articolo e relativi commenti non si fa che sottolineare, con maggiore o minore enfasi, la deduzione ovvia che da questa presenza biochimica si ricava, ovvero un atto sessuale recente rispetto all'ora della morte.

Questa pretesa "diffida", come già ho detto, è una minaccia il cui valore è pari a quello del bambino che ti fa "buuhhh" dietro la porta per fare paura a mamma, papà o fratellini, e poi ridere allegro.
Sarebbe querelabile viceversa se qualcuno avesse scritto che il signor Vattelapesca Pierino, nato il..., residente in..., domiciliato a..., ha avuto un rapporto sessuale consenziente o forzato con la signora Rea Melania in Parolisi il giorno X alle ore Y nel luogo K.

Saluti ed auguri a tutti e che il 2013 ci porti una schiarita su tutti i fronti giudiziari, vostro Manlio Tummolo

Anonimo ha detto...

@Pino

non lo so..

Potremmo solo affermare che ciò che Tagliabracci ha scritto è esattamente ciò che ha ritenuto opportuno scrivere.

Se l'anatomopatologo non ha escluso l'eventualità di rapporti sessuali consenzienti e protetti, non vedo perchè dovremmo farlo noi.

Anche se la presenza di semenogelina può suggerire che qualcosa sia andato storto nella -eventuale-sempre che ci sia stata- protezione.

tabula

ENRICO ha detto...

Manlio carissimo

Chissà se l’autore della ’ perentoria ingiunzione” possiede un minimo di senso dell’umorismo per digerire anche questo tuo ultimo canzonatorio ma puntualissimo commento . Lo spero per lui !
Ricambio di cuore gli auguri per un migliore nuovo Anno
Enrico

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Enrico,
se non ce l'ha, dovrà farselo venire, d'amore o per forza. Anche volendo accettare che il rapporto sessuale sia stato consenziente, nulla potrebbe colpire la memoria di quella povera donna che, essendo stata più volte tradita, avrebbe anche potuto per una volta saldare il conto. L'adulterio in sé non è più reato da decenni, e oggi non è nemmeno considerato una colpa se non in termini puramente civili, nel caso di processo per divorzio.

E' difficile tuttavia poter dire se questo episodio, accertato non certo da noi ma da chi ha eseguito le analisi, abbia un rapporto diretto col delitto, come potrebbe sembrare per la ristrettezza dei tempi complessivi, oppure no. Si tratta di capire dove e con chi, e perché, si è allontanata, finendo al termine tra le zampe dell'assassino/assassini.

Annika ha detto...

@ Tabula

Non sei tu che mi importuni. Tutt'altro! Le tue sono domande lecite, giuste e azzeccatissime. E' il fatto di conoscere cosi' "intimamente" lo sperma che comincia a farmi... uno strano effetto!

Anonimo ha detto...

da "OGGI"

simone scritto il: 21.12.2012 alle 22:05
A pag 86 della Relazione di Consulenza Tecnica Medico Legale del Prof. Tagliabracci ( par. 4 delle Conclusioni) indirizzata al Dott Umberto Monti si legge:
“La vittima non ha avuto rapporti sessuali non protetti nelle ore precedenti la morte. Eventuali rapporti sessuali protetti sono stati di natura consenziente e non hanno prodotto reperti rilevabili all’esame autoptico ; la positivita’ per semenogelina e la negatività per Dna maschile del tampone vaginale fanno presupporre che la stessa abbia avuto un rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del DECESSO”.

Nel redigere il referto, il professore ha commesso una “ lieve inesattezza”( sicuramente dovuta ad una svista del tutto involontaria!) )
Infatti ha scritto “qualche giorno prima del DECESSO” invece di scrivere “qualche giorno prima del PRELIEVO” effettuato in sede autoptica il 21 aprile.2011 (infatti la semenogelina non e’ più’ rilevabile per RSID-semen oltre le 48 ore dall’avvenuto rapporto sessuale)

sasa scritto

Anonimo ha detto...

da "OGGI"

sasa scritto il: 22.12.2012 alle 08:25
mi spiace molto deluderla sig Ivana ma dovrebbe andare a leggere meglio . riporto alcune delle parole che la Dott.ssa Annika Settengreen ha scritto per quanta riguarda i risultati dei tamponi e poi le consiglierei vivamente di andare a leggere il documento Scientifico che sempre la Dott.ssa ha esposto in modo eccelso e professionale sulla differenza che c’è tra SPERMA e SEMENOGELINA (sicuramente lo saprà) , perchè non è giusto confonderle!!!

FATTO ineludibile ed inderogabile e’ invece la positivita’, rilevata in sede autoptica dal Dott. Tagliabracci in persona, del tampone vaginale (campione 4491) alla semenogelina, proteina confermativa di un avvenuto rapporto sessuale entro e non oltre 48 ore dal prelievo del campione stesso – orario i cui limiti di rilevabilita’ temporale sono accertati e convalidati dalla carta di brevetto approvata e riconosciuta del test in questione: il RSID-Semen. FATTO perentorio che prescinde dalle interpretazioni personali: infatti lo stesso Dott. Tagliabracci parla di ”rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati” (pag. 58) e scrive che “la positivita’ per semenogelina e la negativita’ per DNA maschile del tampone vaginale fanno presupporre che la stessa abbia avuto un rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso” (pag 86). FATTO a se’ stante ed indipendente sia da qualunque esito delle analisi svolte dal RIS sulle mutandine, sia da quelli, se mai fosse ritrovato, dei possibili risultati delle analisi da svolgersi sul salvaslip, sia infine dalla negativita’ per DNA maschile rilevata sullo stesso campione 4491 tramite Y-STR DNA test.

sasa

Anonimo ha detto...

sasa scritto il: 22.12.2012 alle 08:33
continua…

Per la ricerca di tracce di DNA sul corpo di Melania, il Dott. Tagliabracci si basa sull’analisi dei polimorfismi del DNA tramite amplificazione del PCR (Y-STR DNA test, per capirci) di cui alle pag. 45 e seguenti della relazione autoptica. Tra tutti i campioni analizzati con questo metodo di analisi rientra anche il tampone vaginale (campione 4491). Che il Y-STR DNA test possa seguire al RSID-Semen sullo stesso medesino tampone vaginale e’ previsto anche dalla Validation Paper del test della Sg. Va tuttavia sottolineato che, nel caso di tamponi vaginali, il metodo specifico e piu’ sensibile di analisi per la rilevazione delle cellule epiteliali non e’ il Y-STR, ma il FISH (Fluorescent In Situ Hybridization), in grado di rilevare il Y-signal senza variazioni di sorta come minimo 7 giorni e comunque ben oltre una settimana dal coito (solo al 21esimo giorno risulta negativo). Nella perizia autoptica, tra le analisi svolte sul campione 4491 non vi e’ menzione del FISH.

Assolutamente non meno importante, va aggiunto che, in seguito ad un rapporto penetrativo completo, gli spermatozoi possono permanere all’interno del canale vaginale un tempo variabile tra le 24 (quasi certe) e le 72 (rare) ore, ma in casi rarissimi fino a 6 giorni post coito (qualunque ginecologo puo’ confermare questi tempi). Inoltre non esiste testo o articolo che tratti di permanenza delle componenti dello sperma all’interno del canale vaginale che non ripeta fino alla noia o alla nausea che un risultato negativo di DNA maschile non equivale affatto ad assenza di rapporti sessuali nelle ultime 72 ore, e questo per via di una serie di variabili attribuibili caso per caso (oligospermia, azoospermia e vasectomia in primis, ma esistono ben altri fattori che possono determinare l’assenza di DNA maschile – la lista e’ lunga ed una semplice ricerca su google potra’ chiarire meglio questo punto).

Infine, su quanti campioni prelevati dal canale vaginale di Melania viene svolta la ricerca di DNA maschile? UNO. UNO SOLTANTO! Il campione 4491, precedentemente testato per RSID-Semen, ovvero il tampone vaginale che testa positivo alla Sg (= certezza di rapporto sessuale a ritroso entro 48 ore dal tampone). Ma siamo sicuri che, se per esempio il Dott. Tagliabracci avesse prelevato un secondo tampone vaginale anche questo avrebbe testato negativo al DNA maschile? NO DI CERTO! E dato che gli spermatozoi, trascorse 24 ore dal coito, si rilevano meglio in tamponi endocervicali piuttosto che vaginali, forse un secondo prelievo avrebbe risolto l’arcano… O meglio, quello che per chi dell’ambiente o per chi si prenda la briga di informarsi appena un pizzico, arcano non e’!

…continua

PINO ha detto...

ANNIKA, gli scritti che ho sopra riportati da "OGGI", sono tuoi, a firma SASA?
Se non è così, deve trattarsi di qualcuno che deduce le tue stesse conclusioni. E ciò farebbe enorme piacere.
Ciao, Pino

Annika ha detto...

@ Pino

Assolutamente no! Non sono mai intervenuta in nessun altro forum o blog ne' ho intenzione di cominciare adesso. SIMONE e SASA evidentemente seguono attentamente questo blog e Sasa in particolare dimostra di aver letto e compreso a fondo il mio articolo.

Ciao. Annika

Anonimo ha detto...

Sasa sasa sasa ma chi sarà ma chi sara ?? Il modo di scrivere non si può mutare Mrs. Pippicalzelunghe. ......in italiano, inglese, tedesco ....
Teddy

Annika ha detto...

@ Teddy Bear

You've got the cuuuuuuutest of all names! Quasi mi viene voglia di abbracciarti e metterti un fiocchetto su ogni orecchio.

Vediamo, se te lo scrivo in inglese lo capisci meglio? I.T. W.A.S.N.'T. M.E.!!! E sai perche' non ero io? Perche non scrivo in nessun forum di cui non veda la faccia della persona che mi ospita o regalerei il mio IP a chissa' chi. E poiche' Max, oltre che in gamba, gentile, ecc ecc e' pure bello, io scrivo solo qui.

HAPPY NEW YEAR!

Anonimo ha detto...

:-D

anche io avevo pensato che sasà fosse un alter ego di Annika.
Le questioni sono due: o ha copiato paro paro i commenti di Annika, oppure ne mastica e ne condivide il linguaggio tecnico-professionale poichè egli stesso è dell'ambiente scientifico.

Ad ogni modo, è così importante?
Credo di no.
La cosa importante è il contenuto, e non il packaging, bello a vedersi ma utile solo fin quando si apre il pacchetto.

Tabula

ENRICO ha detto...

TEDDY

non è vero : il "modo" di scrivere si può mutare , eccome !
Leggiti gli "Esercizi di stile" di Queneau.

Qualche anno fa un blogger lanciò una sfida nel web e ne uscì fuori il gustosissimo saggio "Per Queneau?" alla realizzazione del quale anche io mi sono divertito a contribuire

Quello che invece non si può assolutamente mutare sono i DATI scientifici contenuti nel commento di “sasa”.

Qualunque serio esperto in medicina legale scriverebbe nella medesima “forma discorsiva ”ciò che è stato ben espresso nell’intervento sopra riportato

Annika ha detto...

Cavoli, mi avete messo una di quelle pulci nell'orecchio che proprio non molla. Ho riletto i post di tale Sasa (che non sono io) e in effetti mi suonano un tantino familiari...

@ Sasa

Apprezzo che mi apprezzi e di conseguenza ti apprezzo anch'io, ma la prossima volta che fai il copia-incolla diretto di spezzoni dei miei post, ti dispiacerebbe correggere almeno gli errori di spelling e punteggiatura? Grazie!

Anonimo ha detto...

Come vedi Annika anche la grande Tab aveva preso lo stesso abbaglio....e comunque ti restituisco gli orpelli e orna pure le tue orecchie che dovrebbero essere belle grandi...

Anonimo ha detto...

Ma di che si sta parlando?

Sasa o non sasa, chiunque essa fosse, bisogna ringraziarla, per aver divulgato i risultati delle ricerche scientifiche di Annika su un blog diverso e molto letto.

Io stesso, subito dopo, ho scritto qualcosa dello stesso tenore.

Il fatto importante da rilevare, invece, è che NESSUNO ha scritto, per contestarlo. Anzi!

Per cui GRAZIE SASA, e GRAZIE SIMONE!!!

E metti da parte cara PSEUDA ANONIMA, gli orpelli e le orecchie grosse: il tuo ritratto non ci interessa; se mai ne avessimo bisogno ( ma non credo che ci sarà questa esigenza)te lo chiederemo per farne una vignetta umoristica.
Saluti e buon anno.
Carmelo FALCE

Anonimo ha detto...

Tantissimi auguri ai soliti noti ed ignoti. Felice 2013 a tutti. Vi seguo sempre con molto interesse.
LucaP

ENRICO ha detto...

...e dopo quest'ultima "tirata finale":
BUON ANNO a tutti !

Enrico

Giò ha detto...

BUON ANNO!
SERENO PER TUTTI.

Annika ha detto...

Oh no! L'adorabile Teddy se l'e' presa! Voleva essere una bella bambolina e si ritrova nei panni di un orsetto peloso... Ceretta?

Tantissimi auguri di buon anno a tutti, nessuno escluso!

Annika

...ed in particolare a te, "Luca", mio storico partner in crime, auguro un anno colmo di serenita'. Niki xx

Anonimo ha detto...

.. sasà è un nick maschile.
Per il resto, troppa elettricità, troppe orecchie e troppi peli.
Non vorrei mi finissero nel bicchiere.
Sono un pò orso anche io ad ogni modo, faccio fatica in queste ricorrenze ufficiali mi intimidisco e inciampo nel far gli.. Auguri!

tab
(bon, ce l'ho fatta: me la son tolta di mezzo, la pratica)

Pamba ha detto...

Buon Anno a tutti!

Pamba

Gabridget ha detto...

Buon 2013!!! Sperando che sia un anno più GIUSTO per chi è in carcere senza uno straccio di prova...

LucaP ha detto...

Grazie Annika per gli auguri personali. Sono stati molto graditi e li ricambio volentieri.
W. XX

Anonimo ha detto...

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/12/23/821116-parolisi-delitto-melania-rea-pista-casalesi-gionni.shtml

Anonimo ha detto...

riporto dal forum "OGGi":

“ma voi avete una vaga idea di quanto dna può lasciare una persona nell’atto sessuale?fra saliva,sudore etc?voi datate il giorno del decesso dalla proteina derivante da liquido spermatico,quel test è stato sperimentato su soggetti vivi non su cadaveri ecco perchè sia Tagliabracci che la Bruno la datano dal decesso non dal giorno dell’autopsia,e questa è la ragione per cui vi ho chiesto se avevate testi scientifici che provassero che in un cadavere quella proteina non possa resistere li avete?“

Anonimo ha detto...

" Anonimo ha detto...
http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/12/23/821116-parolisi-delitto-melania-rea-pista-casalesi-gionni.shtml"


??????????

Anonimo ha detto...

ANONIMO 14,17
Dev'essere molto dura per te...capire quello che si scrive. Lo ripeto solo per dovere civico: La semenogelina, dal momento del rilascio in vagina, DURA SOLO 48 ORE, in un corpo VIVO O MORTO!! Dopo di che, sparisce definitivamente, e non se ne trova più traccia.
Chiaro adesso? L'HAI CAPITO???

Simona ha detto...

sul forum Oggi ci sono altri commenti....c'è anche una certa Roberta che dice di essere una criminologa...

http://www.oggi.it/posta/lettere/2012/11/27/omicidio-rea-quattro-tracce-non-fanno-un-assassino-risponde-giangavino-sulas/

Simona ha detto...

mah...non sarà mica la Bruzzone??

Roberto ha detto...

Se io mi firmo George e scrivo di fare l'attore, tu che pensi?

Roberto (con la o)

Simona ha detto...

ahahaha vabbè Roberto,però visto che c'era scritto così mi ha fatto questa impressione.

Anonimo ha detto...

@ Maura che scrive sul forum Oggi

"Non è la mia ricostruzione ma quella di inquirenti e giudici,semmai la vostra è personale mi scusi,ma voi avete una vaga idea di quanto dna può lasciare una persona nell’atto sessuale?fra saliva,sudore etc?voi datate il giorno del decesso dalla proteina derivante da liquido spermatico,quel test è stato sperimentato su soggetti vivi non su cadaveri ecco perchè sia Tagliabracci che la Bruno la datano dal decesso non dal giorno dell’autopsia..."

MAURA, voglio sperare che tu scherzassi ma purtroppo non fa ridere. Cio' che affermi e' che un medico legale ed una genetista non conoscano la chimica delle proteine abbastanza bene da sapere che su un cadavere i processi proteolitici non solo non si arrestano, ma casomai si accelerano???

Anonimo ha detto...

@ Maura che scrive sul forum Oggi

"Non è la mia ricostruzione ma quella di inquirenti e giudici,semmai la vostra è personale mi scusi,ma voi avete una vaga idea di quanto dna può lasciare una persona nell’atto sessuale?fra saliva,sudore etc?voi datate il giorno del decesso dalla proteina derivante da liquido spermatico,quel test è stato sperimentato su soggetti vivi non su cadaveri ecco perchè sia Tagliabracci che la Bruno la datano dal decesso non dal giorno dell’autopsia..."

MAURA, voglio sperare che tu scherzassi ma purtroppo non fa ridere. Cio' che affermi e' che un medico legale ed una genetista non conoscano la chimica delle proteine abbastanza bene da sapere che su un cadavere i processi proteolitici non solo non si arrestano, ma casomai si accelerano???

Annika ha detto...

Pardon me people, il commento sopra e' mio. Cosi' come non scrivo sul "mostro", non scrivo neanche su Oggi, ma sono certa che Maura legga questo blog...

Anonimo ha detto...

http://searchfortruth.info/sites/default/files/_case-of-rape-victim.pdf

Anonimo ha detto...

Mi scusi Annika, ma lei può postarci degli studi con cui provare ciò che scrive?. La SG resiste nei cadaveri, purtroppo... Le 48 ore a ritroso valgono esclusivamente su persone VIVE. Mi riferiscono che Gli studi che lei cita sono relativi a persone vive e non morte. Ci alleghi, invece, studi dai quali risulti che ANCHE SU PERSONE MORTE la SG resiste solo 48 ore(e non oltre) a ritroso dal momento del prelievo.
Lo faccia e le daremo ragione mi tacciandoci per sempre.
Lei, purtroppo, confonde le cose. Non lo dico io, ma persone fidatissime con cui abbiamo parlato.... Magari fosse come lei sostiene......Avremmo risolto tutti i nostri problemi.....
Non insista troppo su questa storia della SG. Ha solo preso un grosso granchio!! Tanto è vero che nessuno ne parla! Non si è chiesta il perché? Sono molte altre le cose che ci fanno propendere per l'innocenza dell'imputato. La morte è avvenuta il giorno 18 aprile 2011. Solo l'ora è controversa, non di certo il giorno. Spero di essermi espresso in modo chiaro. Un cordiale saluto.
Walter

Anonimo ha detto...

si continua con il bacio della morte sniff

Simona ha detto...

Walter,scusi se glielo chiedo,e con chi avete parlato voi visto che scrive al plurale?e cosa vi fanno propendere per l'innocenza dell'imputato??

Annika ha detto...

@ Walter

Eh no, adesso mi sono stufata di passarvi il compito d'inglese e anche quello di scienze! Studiatevi la materia un po' da soli e, se e quando mai mi girera', magari quando meno ve l'aspettate, vi tirero' fuori una chicca delle mie. Che so, come Davies & Harvey 2012, per esempio, che smentiscono vergognosamente la vostra certezza che Melania sia morta il 18/04. L'avete letto? Era pubblicato online fin da giugno o anche a giugno non studiavate abbastanza?

E poi avete il coraggio di dare a me della somara!

Annika

Anonimo ha detto...

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22713132

Annika ha detto...

Sempre @ Walter

Non ti passare per cio' chr non sei, alias un innocentista. Anche con quel nome li' molto "Biscotti" si vede ancora la tua coda da lupo sotto il costume da agnello! Ceretta anche tu?

E comunque grazie per avermi confermato che non solo la Sg vi da un enorme fastidio di per se' (no need to expand, am I right?) ma anche perche' conferma il decesso nel pomeriggio del 19...

ENRICO ha detto...

Fammi capire, WALTER,

Tu sosterresti che la Sg rilevata in sede autoptica il 21 aprile sarebbe databile al 17 o al 16 aprile ( cioè “qualche giorno prima del decesso”) dato che la morte ne avrebbe interrotto il processo di decadimento ? In parole povere sarebbe Sg “cristallizzata” o addirittura "fossile" quella testata dal tampone ?

Scusami se ti ho posto domande inutili ma , essendo ignorante in materia, mi piace approfondire argomenti che non conosco

Anonimo ha detto...

WALTER

ma queste "persone fidatissime" con cui avete parlato che favola vi hanno raccontato?

Anonimo ha detto...

che palle quella maura che continua a scrivere...sembra quasi di rivedere ivana...che noia!

Gabridget ha detto...

Quella Maura ha la verità in tasca ovunque... scrive scrive scrive senza mai degnarsi di capire quello che le si dice, ha il paraocchi come i cavalli!

Anonimo ha detto...

Perfetto Enrico, Lei ha inquadrato bene la questione.
Non lo scrivente (che non ha competenze), ma tecnici competenti ci riferiscono che la questione SG non fornisce alcuna certezza scientifica. Gli studi postati da Anika si riferiscono a persone viventi ma Anika non potrà mai postare studi riferite a persone Morte, perché non esistono. Parolisi ha avuto un rapporto sessuale nei giorni precedenti la morte(da verbale il 16 aprile 2011) e quindi per questo motivo è stata rileva la sg. Dopo la morte, intervenuta, il giorno 18 aprile la SG non si è decomposta, ovviamente.
Tanto è vero che Anika nulla ha potuto rispondere(e mai nulla risponderà) su queste due precise domande:
1) Anika illustri gli studi che fanno ritenere che la sg si decomponga entro 48 ore anche in riferimento a persone MORTE
2) come è possibile che l'autore del presunto rapporto sessuale datato 19 aprile 2011 non abbia rilasciato il suo profilo genetico né sotto forma di DNA né sotto alcuna altra forma sul corpo della povera Melania?

A queste due domande Anika non risponderà mai!! Magari potesse farlo, le chiederemmo tutti immediatamente scusa e inizieremmo a prenderla sul serio....
Simone gli elementi che ci fanno propendere per l'innocenza del Parolisi sono gli stessi da voi ricordati più volte: RANELLI e le sue 4 deposizioni in prossimità del fatto delittuoso, assoluta mancanza di tracce riferite al PArolisi o a Melania nel luogo del locus commisi delicti, nella macchina, in casa, sulla sua persona(cioè su Parolisi), sulle siringhe, sul laccio emostatico, nella fontanelle in prossimità del chiosco. I tempi assolutamente ristretti. Ma soprattutto l'avvistamento ad opera di Ranelli dell'intera famiglia. Avvistamento(Parolisi e una donna che spingevano una bimba su un'altalena) che tutt'ora RAnelli non rinnega!! Se vuole aiutare e contribuire a dar man forte alla tesi innocentista, Annika si affidi a tali dati incontrovertibili,inconfutabili, altrimenti non farà altro che fare il gioco dei colpevolisti. Lei Annika insiste su un dato assolutamente superato, purtroppo. Lei a quelle due domande non risponderà perché sa che ha preso un granchio ma non vuole ammetterlo, però cortesemente non crei confusione, per il bene di tutti. Non faccia come chi, una volta intrapresa una strada, non ammette di aver sbagliato. Non è proprio il fatto di non riconoscere di aver sbagliato che noi tutti in fondo critichiamo...?
Quindi, glielo chiedo cortesemente, se vuole argomentare sul punto lo faccia pure, ma non creando confusione. A voi tutti un cordiale saluto e speriamo bene....
Walter P.

PINO ha detto...

WALTER o come altro ti firmi.

A me non frega niente di chi tu sia, ma mi da fastidio il fatto che non riesca a capire ancora SE CI FAI.... o CI SEI!

Quello che la Dr/ssa Settergren ha scritto, NON E' CONTESTABILE, perchè la stessa, è in possesso dei requisiti necessari, per poterlo affermare. La trattazione dell'argomento SEMENOGELINA, così come è stata porta, trae riferimenti da studi ormai testati ed ufficialmente ritenuti idonei in questioni forensi.

Solo una crassa ignoranza, e la mera presunzione, potrebbe opporsi a tali assunti scientifici.

Ma se il quesito, si volesse impugnare, ciò potrebbe realizzarsi solo su un piano più idoneo: il dibattito dovrebbe essere basato su postulati e pubblicazioni specializzate, in tale disciplina, ed ufficialmente accettate.

Walter o chiunque tu sia, TI E' CHIARA, ADESSO, la spigazione?

Spero proprio di si, viceversa, serebbe un tuo problema, e noi non possiamo risolverlo per te, se non esorbitando dai limiti della gentilezza.
PINO



ENRICO ha detto...

WALTER

Lei dice “Dopo la morte, intervenuta, il giorno 18 aprile la SG non si è decomposta”
Quest’affermazione ( ossia che dopo la morte la Sg NON si decompone ) da quali studi sarebbe avvalorata se, come lei sosterrebbe tali studi “ riferite a persone Morte” non esisterebbero ?.

Anonimo ha detto...

il sasa di oggi.it sono io

qualche settimana fa scrissi ad Annika che la sig. Ivana mi aveva un pò stufata con il suo rispondere ripetutamente a tutti i commenti, e le dissi che avrei riportato parte dello scritto per spiegare meglio a tale signora la differenza tra sperma e semenogelina

ora non trovo il giorno esatto in cui scrissi ad Annika della cosa ma sicuramente lo stesso giorno in cui lo fece FALCE.....

non credo di aver fatto uno sbaglio anche perchè si è scatenato un tornado....


santy

Annika & LucaP ha detto...

@ Walter P.

Le risposte che cerchi sono contenute in parte nel mio (sono solo Annika per ora) articolo, nel paragrafo in cui parlo della rilevazione post mortem del plasma seminale all'interno del canale vaginale di una donna tailandese vittima di stupro. Li' trovi due referenze. Se cerchi altro, buon lavoro e buono studio. Chi cerca trova!

Ed ora, entrambi noi ci chiediamo se tu abbia mai sentito quel detto tra moglie e marito non mettere il dito... o il mouse!

Conosci la Costituzione della Repubblica Italiana?

Art.15 - "La liberta' e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione puo' avvenire soltanto per atto motivato dell'autorita' giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge".

Speriamo comunque che tu ti sia divertito a leggerci e che non ti sia sentito imbarazzato. Ma non eri proprio tu che minacciavi querele ed esposti....?

Walter & Lola

Anonimo ha detto...

trovato....
22 dicembre 2012 08:11

ciao santy

PINO ha detto...

continua semenogelina

A WALTER a proposito della permanenza della SG post mortem, ecco cosa scrive, fra l'altro la Settergren:

="8. Superfluo aggiungere che a seguito di un decesso, i processi di degradazione delle proteine non si arrestano a tempo indeterminato (in attesa del prelievo post-mortem dell'anatomopatologo incaricato). Anzi, casomai si accelerano in vista della decomposizione del cadavere...


Ora, sebbene sino ad oggi non sia stato pubblicato un singolo articolo specifico sui tempi di persistenza massima della Sg in casi post mortem, e non vi sia modo di provare se essi siano uguali o effettivamente ridotti rispetto agli ante mortem, la scelta da parte del Dott. Tagliabracci dell'uso del RSID-Semen ci conferma la piena efficacia e sicurezza del risultato del test. Anche perché la stessa scelta è stata condivisa, negli ultimi 3-4 anni, da centinaia di anatomopatologi e medici legali sparsi per il mondo e nominati a dirimere altrettanti casi di sospetto stupro tra le più svariate forensic investigations e crime scenes). In parole povere: il test è riconosciuto come sensibile, efficace e valido. Ed allora, dato che i tempi di rilevabilità post mortem delle proteine sono conosciuti e globalmente accettati, ovvero uguali o addirittura ridotti rispetto a quelli ante mortem, non si comprende come mai la Dott.ssa Gino si sia premurata di nominare nella sua perizia l’unico articolo in circolazione che parli di rilevabilità della semenogelina fino a 72 ore dal coito: Laffan et al 2011, senza tuttavia specificare in perizia che solo in apparenza aggiunge uno slot temporale di un intero giorno (24 ore) ai tempi accertati di 48 ore max dal coito (convalidati dall'unica carta esistente riconosciuta ed accettata sulla rilevabilità del test del RSID-Semen), senza specificare che in realtà uno solo dei campioni alle analisi svolte dagli autori ha testato positivo in un vago slot temporale compreso tra 48 e 72 ore. Un unico campione tra un imprecisato numero di "high vaginal swabs" dal plurale generico. Forse la Dott.ssa Gino, per risultare più credibile, avrebbe dovuto cercare qualcosa di più scientifico e provato da inserire in una simile perizia"=

Così l'autrice si risparmierà di ripetere quanto già scritto in rapporto alla SG su "persone morte"

Annika ha detto...

@ Santy

Ti ringrazio per aver postato spezzoni dei miei commenti altrove e di aver chiarito che non sono io Sasa.

Buon anno. Annika

Annika ha detto...

@ Pino

Ciao carissimo, ti sono grata di aver fatto il copia-incolla per me. Speriamo che finalmente la faccenda sia chiarita.

Annika

Anonimo ha detto...

@ Annika

ho ripreso a leggere il blog solo stasera, visto che ero in vacanza,altrimenti avrei chiarito prima!

Buon anno e sereno 2013. Santy

ENRICO ha detto...

@ ANNIKA

Il signor Walter ( a proposito , non sarà mica “il walter”, quello della Littizzetto ? ) dice che il decesso arresterebbe il processo di decomposizione della Sg.
Di conseguenza , da quello che capisco, il signor Walter sosterrebbe che la Sg permarrebbe in eterno dentro un cadavere e che quindi , se si effettuasse un tampone vaginale anche a distanza di settimane o mesi dalla morte ( ammesso che ciò sia possibile ) questo testerebbe positivo alla Sg???
Se però, sempre stando a ciò che scrive il signor Walter, non ci sono studi sul comportamento della Sg effettuati su cadaveri , da quali ricerche il signor Walter avrebbe trato questa certezza ?
Oppure ho capito tutto per traverso quello che il signor Walter voleva dire ?
Abbi pazienza : lo sai che sono lento di comprendonio a forza di mangiare frites !! ))))

ENRICO ha detto...

ps : manca una "t" come avrete potuto notare !

Anonimo ha detto...

Enrico non ho detto che la SG duri in eterno dopo la morte ma che non vi sono studi dai quali desumere i tempi di decomposizione della stessa proteina dopo il decesso. Cioè, dopo il decesso noti(notissimi) consulenti e periti ci fanno presente che la decomposizione di tale sostanza non è di 48 ore(come mediamente avviene in caso di persona viva) ma che scientificamente non è dato saperlo(solo anika ha certezze....) potrebbe essere di giorni o settimane.
Anika cambi registro, sta solo tentando di confondere i lettori. Se è in buona fede risponda a queste due domande, visto che da settimane che tenta in tutti i modi di aggirarle, di far finta di niente, di sorvolarle. Risponda a queste due domande o cambi definitivamente registro perché non credo affatto che divulgando notizie non veritiere si faccia il bene di qualcuno, anzi si ha l'effetto opposto. Gliele ripropongo per l'ennesima volta:

) Anika illustri gli studi che fanno ritenere che la sg si decomponga entro 48 ore anche in riferimento a persone MORTE. A noi risulta che scientificamente non è dato avere certezze sui tempi della SG post mortem. Se lei ha studi contrari, ce li renda noti e la ringrazieremo all'infinito..
2) Anika, come è possibile che l'autore del presunto rapporto sessuale datato 19 aprile 2011 non abbia rilasciato il suo profilo genetico né sotto forma di DNA né sotto alcuna altra forma sul corpo della povera Melania?
Walter

Mimosa ha detto...

Buon Anno a Massimo Prati e agli amici del blog!

Caro Pino 18:21, non ti ho mai visto così scatenato contro un commentatore, stento a riconoscerti…

@ Tutti, ma vogliamo un attimino cercare anche di capire dove e perché Melania è stata trattenuta per 24 ore, viva?
Chi vuole spiegare perché, dopo una prigionia di 24 ore durante le quali è stata tranquilla tanto da non scomporre la pettinatura e conservare il mascara sulle ciglia, ha subito un rapporto sessuale? Forse in stato semicosciente o magari consenziente … sempre mantenendo intatto il maquillage, però.
E perché dopo il rapporto (o magari più di uno, chissà) è stata pugnalata?
E perché poi il suo cadavere è stato dissacrato in quel modo?

So che ad Annika questo non interessa, l’ha detto lei, ma neanche ad altri?
A me sì interessa, perché queste 24h potrebbero racchiudere il vero motivo per il quale Melania è scomparsa, lo stesso motivo che risulterebbe valido pure se la morte risalisse alla notte tra il 18 aprile e il 19 aprile, anche se la Sg non appartenesse all’estraneo che nessuno cerca.
Diversi di noi qui hanno portato un sacco di “prove” per datare il decesso in orario non compatibile con la presenza di Parolisi, prove anche “scientifiche” studiando attentamente le perizie e rifacendo i conti, non occorre accanirsi contro la rivelazione di Annika,
le perizie super partes, mettendole assieme e sapendole leggere (cosa che la Tommolini pare non aver fatto, anche lasciandosi condizionare dall’intervento in aula del prof. Introna che doveva recitare il suo sostanzioso ruolo per la parte civile), assicurano che l’omicida non è Salvatore Parolisi, anche gli inquirenti ne sono coscienti.
Il duo B&G non ha saputo o voluto giocare certe carte, sulla pelle del povero disgraziato che intanto stava tra le sbarre, privato persino dell’unico affetto rimastogli, quello della figlia.

Gli avvocati hanno fatto quello che gli avvocati di tutto il mondo fanno: scegliere una stategia di difesa (la chiamano così, per darsi importanza), poco importa la sofferenza del cliente innocente. In appello qualcosa avverrà, ovvio, è li che tutti cercheranno di fare la migliore figura, ma non sarà la Sg di un estraneo che tirerà SP fuori dalla galera, perché se l’Accusa è stata capace di sostenere che SP è l’autore dell’uxoricidio senza spiegare come mai non ci sono dati scientifici contro di lui, che SP ha fatto tutto da solo senza premeditare e senza complici, che SP ha manipolato la scena del crimine tornando a Ripe in un’ora imprecisata (ma posono le indeterminatezze essere ammesse in un processo???), in Appello l’Accusa sarà capace di dire che, oltre a baciarla in bocca appassionagtamente, lui ha addirittura abusato del corpo inerme.
Così andrà a finire, e alla luce di queste considerazioni, devo dar ragione a Walter quando dice che, insistendo sulla Sg, non si «farà altro che fare il gioco dei colpevolisti».
Mimosa

Anonimo ha detto...

Enrico non ho detto che la SG duri in eterno dopo la morte ma che non vi sono studi dai quali desumere i tempi di decomposizione della stessa proteina dopo il decesso. Cioè, dopo il decesso noti(notissimi) consulenti e periti ci fanno presente che la decomposizione di tale sostanza non è di 48 ore(come mediamente avviene in caso di persona viva) ma che scientificamente non è dato saperlo(solo anika ha certezze....) potrebbe essere di giorni o settimane.
Anika cambi registro, sta solo tentando di confondere i lettori. Se è in buona fede risponda a queste due domande, visto che da settimane che tenta in tutti i modi di aggirarle, di far finta di niente, di sorvolarle. Risponda a queste due domande o cambi definitivamente registro perché non credo affatto che divulgando notizie non veritiere si faccia il bene di qualcuno, anzi si ha l'effetto opposto. Gliele ripropongo per l'ennesima volta:

1) Anika illustri gli studi che fanno ritenere che la sg si decomponga entro 48 ore anche in riferimento a persone MORTE. A noi risulta che scientificamente non è dato avere certezze sui tempi della SG post mortem. Se lei ha studi contrari, ce li renda noti e la ringrazieremo all'infinito..
2) Anika, come è possibile che l'autore del presunto rapporto sessuale datato 19 aprile 2011 non abbia rilasciato il suo profilo genetico né sotto forma di DNA né sotto alcuna altra forma sul corpo della povera Melania?
Walter

ENRICO ha detto...

@ Walter
"la decomposizione di tale sostanza non è di 48 ore(come mediamente avviene in caso di persona viva) ma che scientificamente non è dato saperlo(solo anika ha certezze....) potrebbe essere di giorni o settimane.

Quindi in un cadavere ( rimasto due giorni a temperatura ambiente e non in cella frigorifera) il processo proteolitico, anzichè accelerare, rallenterebbe ?

Anche se "scientificamente non è dato saperlo" ?

Anonimo ha detto...

Scusami Walter, ma ciò che dici non mi torna.
Se la Validation Paper ha un senso e un utilizzo, è proprio per l'uso che ne fanno gli anatomopatologi: ovvero rilevare sui cadaveri la presenza di semenogelina.
Se mi spieghi che senso avrebbe avuto fare migliaia di test e redigere la Validation paper per retrodatare un rapporto sessuale su persone in grado di dirti a voce quando e a che ora hanno avuto l'ultimo rapporto sessuale..

Non si sta parlando di un test che fa un marito geloso per sapere se la moglie ancora vivente l'ha tradito: stiamo parlando di un test utilizzato dagli anatomopatologi per capire se la vittima di un omicidio ha subito violenze.
E per saperlo si basano su una carta ufficiale che risponde al nome di Validation Paper, nella quale sono riportati i valori di rispondenza della proteina Sg.

Tab

Anonimo ha detto...

Esatto walter, scientificamente ci riferiscono che non è possibile attribuire alcuna certezza, potrebbe essere 1 giorno, 10 giorni, o diverse settimane(quindi non è detto che il processo di decomposizione della SG su un corpo non in vita rallenti, acceleri o resti stabile rispetto al medesimo processo su un corpo vivente) . Purtroppo quello che l'anonima che si fa chiamare anika vorrebbe far passar come certezza(48 ore dal prelievo) in realtà purtroppo(e sottolineo mille volte purtroppo) scientificamente(e sottolineo mille volte scientificamente) non è provato in quanto non risultano studi al riguardo(che non mi si posti di nuovo l'articolo di anika - sic-: ho detto studio scientifico e non articolo anonimo su un blog).
Chiudo il discorso rinnovando la necessità di insistere a livello informativo sui veri elementi che giocano a sostengo della tesi difensiva, non favorendo, a fortiori, argomenti a sostengo delle tesi opposte e ripropongo per la millesima volta le due domande all'anonima anika ma, ovviamente, già sapendo che non risponderà.

1) Anika illustri gli studi che fanno ritenere che la sg si decomponga entro 48 ore anche in riferimento a persone MORTE. A noi risulta che scientificamente non è dato avere certezze sui tempi della SG post mortem. Se lei ha studi contrari, ce li renda noti e la ringrazieremo all'infinito..
2) Anika, come è possibile che l'autore del presunto rapporto sessuale datato 19 aprile 2011 non abbia rilasciato il suo profilo genetico né sotto forma di DNA né sotto alcuna altra forma sul corpo della povera Melania?
Walter

Anonimo ha detto...

Tab, alla sua domanda le risponde la stessa anika nel suo articolo. Prego:....
"Ora, sebbene sino ad oggi NON SIA STATO PUBBLICATO UN SINGOLO ARTICOLO specifico sui tempi di persistenza massima della Sg in casi post mortem, e non vi sia modo di provare se essi siano uguali o effettivamente ridotti rispetto agli ante mortem...... "
Un piccolo particolare: anika si è guardacaso dimenticata di aggiungere la parola rallentati (uguali ridotti o rallentati)....
Bene, vi devo lasciare. Anika per correttezza verso i suoi lettori risponda a quelle due domande cortesemente!
Ad ogni modo, invito i moderatori a non filtrare dati incerti, inattendibili facendoli passare per dogmi scientificamente inviolabili. Siffatta tipologia informativa è controproducente per lo stesso imputato. E questa è l'ultima cosa che vogliamo. Un cordiale saluto a tutti.
Walter

Annika ha detto...

@ Walter P

Ma tu l’hai letto il post di Annika&LucaP (ieri, 18.54) o appare sullo schermo solo a noi due? Pensi che stessimo scherzando? No di certo; ne’ quando ti abbiamo scritto che leggere la posta privata altrui, caro "Walter P" che di tutti i nomi al mondo ti rivolgi a me proprio con lo stesso del "mio" Walter (e P che non sta per Perrone, ma tu questo ora che hai letto lo sai, eh?); ne’ quando ti ho scritto che le risposte alle tue domande sono gia’ contenute nel mio articolo. MA L’HAI LETTO IL MIO ARTICOLO? E SOPRATTUTTO, LO HAI CAPITO? Direi proprio di no!!! Il che, gia’ da solo, ai miei occhi, ti rende una persona di nessun conto. Ma dato che questo e’ un blog pubblico e mi poni pubblicamente due domande, ti rispondo esclusivamente per la considerazione che ho nei confronti degli altri lettori.

1) "Anika illustri gli studi che fanno ritenere che la sg si decomponga entro 48 ore anche in riferimento a persone MORTE. A noi risulta che scientificamente non è dato avere certezze sui tempi della SG post mortem. Se lei ha studi contrari, ce li renda noti e la ringrazieremo all'infinito."

"Nonostante nel plasma seminale la concentrazione iniziale di Sg (4-68 mg/mL) sia significativamente maggiore rispetto a quella del PSA (0.2-5.5 mg/mL), la certezza dell'esistenza di un rapporto di interazione ed interdipendenza tra queste due sostanze, per cui l'una esiste finché esiste l'altra, una volta confrontata con i tempi di rilevabilità del PSA all'interno del canale vaginale, costituisce la prova del 9 dei tempi di rilevabilità della Sg. In casi ante mortem, infatti, il PSA è rilevabile per un periodo variabile tra le 14 e le 47 ore post coito (tempo medio 27 ore); post mortem, invece, la assai più rapida ed accertata degradazione biologica dell'AP – Acid Phosphatase – su vittima di omicidio con stupro dall'orario del decesso conosciuto e certo, porta "Talthip et al 2007" a ritenere che i tempi di degradazione delle proteine (Talthip parla di proteine in generale, riferendosi al PSA, ma dato che abbiamo visto sopra che la Sg, anch'essa una proteina, esiste solo finché esiste il PSA...) siano più rapidi rispetto a quelli ante mortem. E di degradazione anticipata dell'eiaculato in casi post mortem, rispetto a casi ante mortem, parlano altri, come per esempio "Stefanidou et al 2010", nel caso specifico riferendosi allo sperma.

E' possibile dunque che il PSA, e quindi la Sg, siano rilevabili post mortem per un tempo minore delle 47 ore massime stabilite per la rilevabilità ante mortem del PSA? Certo che è possibile, ma tralascerei questa questione di lana caprina e mi atterrei ai magnanimi e certissimi dati di rilevabilità ante mortem del PSA e, specificamente al nostro caso, della Sg. Infatti anche questi ultimi sono stra-conosciuti, essendo stati stra-testati, stra-accertati e stra-pubblicati in "Developmental Validation Studies of RSIDTM-Semen, J Old et al 2010", che altro non è che la Validation Paper ufficiale del RSID-Semen, test per l’appunto utilizzato in sede autoptica dal Dott. Tagliabracci.
"

Lo riconosci? Te l’ho copiato paro-paro (come dice Tab) dal mio articolo. Lo capisci? Non credo o non mi porresti una domanda cosi’ inutile e stupida. La Domanda N. 1. Pertanto, data la ristrettezza abissale del tuo limitatissimo comprendonio, eccoti la Risposta N. 1.

Segue...

Annika ha detto...

...Segue

RISPOSTA N.1

Dimmi, l’hai capita almeno la parte in cui parlo dell’interazione tra Sg e PSA, quella dello Zn2+ e della digestione della Sg da parte del PSA di cui nell’articolo di M Jonsson et al 2005? Diciamo di si senno' qui ci stiamo fino al prossimo capodanno. Bene, parti da quella e vatti a leggere ATTENTAMENTE i due articoli di cui ti avevo gia’ parlato nel post delle 18.54 (quelli del primo dei due paragrafi ricopiati qui sopra direttamente dall’articolo, ovvero Talthip et al 2007 e Stefanidou et al 2010), unisci i puntini delle referenze e "forse" troverai altro. Per ora accontentati e ringraziami dell’aiuto, perche’ potevo anche non risponderti affatto dato che, da parte mia, mi sono seduta sulla riva del fiume e aspetto di vedere passare i cadaveri dei miei nemici (si fa per dire, naturalmente) accompagnati dalle motivazioni della Tommolini. Poi, se mi gira, una volta lette tali motivazioni, postero’ o pubblichero’ altro.

Ma questi due articoli a parte, DOVEVI/ATE STUDIARE DI PIU’... CAPIRE A FONDO LA CHIMICA DELLO ZINCO... E LEGGERE BENE L’ARTICOLO USATO DALLA GINO PER AFFERMARE SUO MALGRADO IL CONTRARIO DI CIO’ CHE TENTAVA DI DIRE...

Parlo ancora una volta di Laffan et al 2011! Si, proprio l’articolo "della Gino", per intenderci! Dici che lo hai letto? DaVVVVVEro? Ma lo hai letto bene bene bene ma proprio benissimo-issimo-issimo? E hai capito allora di cosa si parla? Qual’e’ il succo del discorso? In pillole? Tradotto nella tua/vostra testa anche in italiano? DUBITO!

"This study shows that both the SERATEC PSA and RSID-Semen tests provide a suitable means of identifying semen at crime scenes..."

Hai idea cosa sia una "CRIME SCENE"? Mai visto CSI alla tele? Lo capisci l’inglese o delle email private tra me e mio mio marito ti sei perso tutte le parti che non fossero in italiano? Peccato... Per "CRIME SCENE", caro Walter P dei miei stivali, si intende quel posto con tracciato a terra con gessetto, cordonato tutt’intorno da una stricetta di plastica con su scitto POLIZIA dove al centro del cordone, in un tempo imprecisato, c’e’ scappato il morto! OK fin qui? E’ di questo che parlano Laffan et al, di scena del crimine, tant’e’ vero che gli stessi autori, due paragrafi piu’ in alto, distinguono tra CRIME SCENE ed HAVEN SUITES...

The RSID-Semen kit was more successful when testing postcoital samples. These kits may, therefore, be more suited to an environment such as the Haven Suites, where vaginal swabs are a major exhibit type.

Sai cosa sono le Haven Suites di Londra? NOOOOO? Ma allora la tua ignoranza e’ davvero abissale! Sono il maggior centro-stupri (per persone VIVE) probabilmente di tutto lo UK. Quindi questi 4 autori, sprovveduti a dir tuo, dei quali due lavorano per il Dipartimento di Scienze Forensiche e Drug Monitoring del King’s College di Londra e due per quel posto che nessuno conosce al mondo chiamato NEW SCOTLAND YARD, direbbero caxxate? E’ questo che stai insinuando? Guarda che glielo scrivo (o telefono...?) o forse non li avevi letti bene? Ah, non li avevi letti bene, ora capisco! Laffan et al dicono che non solo il RSID-Semen e’ validissimo per le CRIME SCENES (= MORTI) ma anche per ambienti che trattano casi di natura analoga a quelli trattati nelle Haven Suites (= VIVI).

Segue...

Annika ha detto...

...Segue

Hello? Tutto chiaro adesso? Possibile che se uno non te lo dice papale papale tipo "the dog is under the table" proprio non lo capisci? E allora non avrai capito neppure un’emerita mi...nuscola briciola della VALIDATION PAPER del RSID-Semen, giusto? Figurati poi se comparata con la Validation Paper del RSID-Saliva! Ti chiederai "ma perche’ ora questa nomina anche il test sulla saliva?" Te lo dico io perche’: perche’ l’inglese tu proprio non sai dove sta di casa e quindi non hai letto un cappero delle referenze riportate nel mio articolo e NON HAI CAPITO che in nessuna riga di tutte le 34 pagine della Validation Paper del RSID-Semen si parla di uso solo ante mortem del test. Ovvero Old et al 2010 non devono distinguere tra vivi e morti, tant’e’ vero che il Poster della Validation Paper del RSID-Semen riporta i DATI FORENSICI dei risultati del test su tampone vaginale a 1, 24, 48 e 72 ore post coito; dati che anche tu puoi rimirare o in questo link - www.ifi-test.com/pdf/RSID-Semen_Poster.pdf - o semplicemente affissi come immaginetta decorativa del mio articolo. Dati forensici, da CRIME SCENE per capirci, in cui vedrai chiaramente sotto Forensic Exhibits, immagine a destra, che a 1h e 24h post coito il RSID-Semen risulta positivo, a 48h TSI risulta debolmente positivo e a 72h TSI e’ negativo. Ma perche’ Old et al 2010 non sentono la necessita’ di fare un distinguo tra i risultati ante mortem e quelli post mortem? Perche’, a meno che non pensi che anche loro (si, proprio Old et al 2010) dicano caxxate come gia’ pensi dei due tipi di NEW SCOTLAND YARD e degli altri due del maggior centro di ricerche forensiche di tutto lo UK, I TEMPI DI CLEARANCE DELLA SG DAL CANALE VAGINALE SONO COME MINIMO GLI STESSI SIA ANTE MORTEM CHE POST MORTEM, ESATTAMENTE COME LO SONO QUELLI DEL PSA (47h TSI)DA CUI LA SG VIENE COMUNQUE DIGERITA INDIPENDENTEMENTE DAL SUO TROVARSI IN UNA PERSONA VIVA O MORTA (SEBBENE I DUE ARTICOLI CHE GIA’ ALLE ORMAI LONTANE 18.54 DI IERI TI AVEVO CONSIGLIATO DI LEGGERE SEMBREREBBERO DIRE CHE IN CASI POST MORTEM I TEMPI DI CLEARANCE DELLE PROTEINE SIANO ADDIRITTURA RIDOTTI RISPETTO A QUELLI ANTE MORTEM...). Un distinguo invece prorio Old et al lo fanno nel caso di RSID-Saliva. Collaudatori, brevettatori, validatori, chiamali come ti pare, al contrario della Sg, nel caso della saliva Old et al DEVONO DISTINGUERE. Dove? A pag. 17, in cui dicono di non aver testato il RSID-Saliva sui cadaveri perche’ l’alpha-amilase, soprattutto in casi di presenza contemporanea di residui fecali o latte materno (pag. 14-15), presenta "particularly difficult body fluid identification issues".

Ti ho risposto abbastanza o vuoi ancora un facile facile, plain and simple "the dog is under the table"?

Segue...

Annika ha detto...

...Segue

2) "Anika, come è possibile che l'autore del presunto rapporto sessuale datato 19 aprile 2011 non abbia rilasciato il suo profilo genetico né sotto forma di DNA né sotto alcuna altra forma sul corpo della povera Melania?"

Ed ora, con estrema noia mia e di chi mi legge, passiamo alla Risposta N.2...

RISPOSTA N. 2

Senza offesa, oltre a non capire un cavolo... cappero... caspiterina quanto mi devo autocensurare... toc toc c’e’ nessuno?... di inglese, non capisci neanche l’italiano??? E dicono che sia la tua, non la mia lingua!!!

Ho gia’ scritto trilioni di parole sull’argomento e per il tempo prezioso che mi stai facendo perdere ti dovrei solo mandare a... rileggere i miei post! In pillole: il Y-STR DNA Test serve e non serve. Ovvero, se rileva profili genetici, ottimo. Nel caso pero’ di sperma (spermatozoi), post mortem o anche antemortem nella maggior parte dei casi quest’ultimo e’ gia’ irrintracciabile per tampone vaginale ben prima delle 24h TSI e solo per il rotto della cuffia e’ rilevabile per tampone endocervicale entro 48-72 ore dal rapporto. Tagliabracci testa UN SOLO TAMPONE VAGINALE, non uno o mille tamponi endocervicali, quindi? Quindi "the dog is now beside the table, staring at those scrumptious triple-choc cookies that Mum placed on a rack to cool". Hai capito???

Per quanto riguarda le cellule epiteliali rilasciate in ambiente vaginale (leggi mini residui di pelle del pene in vagina), il metodo SICURO per rilevarle e’ il FISH. Tagliabracci non nomina alcun Fluorescence In Situ Hybridization test, ma solo il PCR bla bla bla, quindi? Quindi "in a jiffy, the dog jumped over the table and crammed all those tempting little cookies in its mouth... YUMMY!"

Che figura mer...avigliosa che hai fatto, eh "Walter P"? E ora, come da tue stesse parole, RINGRAZIAMI ALL’INFINITO!

Annika

Annika ha detto...

@ Walter P

Infine... parole tu!

"Enrico non ho detto che la SG duri in eterno dopo la morte ma che non vi sono studi dai quali desumere i tempi di decomposizione della stessa proteina dopo il decesso. Cioè, dopo il decesso noti(notissimi) consulenti e periti ci fanno presente che la decomposizione di tale sostanza non è di 48 ore(come mediamente avviene in caso di persona viva) ma che scientificamente non è dato saperlo(solo anika ha certezze....) potrebbe essere di giorni o settimane."

Dimmi un po', "Walter P", i tuoi noti (notissimi) consulenti e periti hanno frequentato e passato, che so, la terza elementare? Dici di si? E che tipo di IQ credi che abbiano? Piu' di 10? Davvero??? E allora come mai ne' tu, ne' loro, ne' nessun emerito colpevolista si fa 2 conticini 2 e si rende conto che se la Sg rinvenuta nel canale vaginale di Melania risalisse effettivamente a qualche giorno prima del decesso (e "qualche" riferito a "giorno" presuppone un minimo di 2 o 3 giorni, quindi parliamo del 15-16/04), Melania a quel tempo era ancora viva e le 48h MAX TSI di clearance dal canale vaginale avrebbero gia' fatto il loro effetto e sarebbero pure scadute non solo entro il 18 sera o 19 mattina, come vogliono alcuni innocentisti alla San Tommaso, ma anche addirittura entro il ridicolo (perche' risibile) presunto orario del decesso delle 15 circa del 18//04, perche' comunque seguite da ulteriori 72+/h post mortem!!!

OMG!!! YOU'RE SUCH A BUNCH OF IGNORANTS!!!

Anonimo ha detto...

motivazioni gup.
"melania uccisa da salvatore per un rapporto negato"
Bea.

Anonimo ha detto...

E se lo ha negato a lui, di chi sarebbe la Sg?

Anonimo ha detto...

"Melania uccisa da Salvatore per un rapporto negato"?
@_@
E da dove avrebbe tratto questa fantasiosa ricostruzione, il giudice?
Che prove avrebbe?
Ma soprattutto, se il rapporto l'ha negato a Salvatore, allora di chi sarebbe il dna maschile trovato sulla cintura di Melania?

Tab

Anonimo ha detto...

Grande la giudice!!!
di fatto ha scritto che Melania è stata a Colle san Marco quel giorno!
il resto dei tempi della sua ricostruzione (prima a san marco a Ripe alle 15,05)
inserendoci una precedente puntatina a San Marco, rasenta l'impossibile!
ammette che M. è stata a colle
smonta l'imbuto
scantona i segreti di caserma
rende fisicamente impossibile uccidere melania alle 15 ed essere ri-avvistato da ranelli alle 15,26!

http://www.ilmessaggero.it/abruzzo/parolisi_delitto_rea_melania_ripe_civitella/notizie/241713.shtml

tab

Anonimo ha detto...

@Mimosa, a me interessa tentare di ricostruire la dinamica dei fatti tenendo conto della sg ma ora che c’è il colpo di scena aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza. Si torna a parlare di pipi, addirittura precisando il luogo esatto, dietro al chiosco, e di Salvatore che si sarebbe eccitato alla vista della moglie seminuda che evidentemente non vedeva mai, e già imbacuccato con giacca pantaloni guanti e forse anche scarpe, tenta un approccio sessuale prima baciandola. Melania reagisce male ma non si rialza i pantaloni, resta cosi…Lui la aggredisce alle spalle con un coltello che già aveva in mano.
Aspettiamo di leggere meglio il resto.
Anche se in ritardo ci tenevo ad augurarvi un felice anno nuovo. Speriamo che quest'anno sia migliore per tutti.
Kiba

Manlio Tummolo ha detto...

Anno Nuovo, motivazioni nuove, fantasie nuove, ovvio !

ENRICO ha detto...

Ma cosa sta succedendo ?
Un certo Walter P. sostiene che allo scoccar della morte le proteine si pietrificano, si fossilizzano.

Un giudice motiva la condanna all’ergastolo emessa dicendo che la vittima sarebbe stata accoltellata dal marito per averne rifiutato le effusioni amorose…ipotizzando uno scenario a dir poco fantasioso da apparire grottesco

Stiamo parlando di un caso reale o stiamo assistendo ad una tragica farsa ?
Mi dispiace immensamente per Annika . Ha dovuto perdere tempo a ri-spiegare quello che persino ad n profano come me era risultato assai chiaro
Sono allibito !

Anonimo ha detto...

Leggete e fatevi una risata

http://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/parolisi_delitto_rea_melania_ripe_civitella/notizie/241713.shtml

Anonimo ha detto...

Anche qui:


I giudici: «Parolisi uccise Melania
perché nella pineta lo aveva respinto»

Ecco il punto chiave del delitto di Melania Rea secondo la ricostruzione del Gip di Teramo, Marina Tommolini.«è maturato nell'enorme frustrazione vissuta da Salvatore Parolisi nell'ambito di un rapporto divenuto impari per la figura ormai dominante di Melania».

In 67 pagine il giudice ricostruisce l'intera vicenda, evidenziando l'importanza del dato fattuale rispetto alla prova scientifica. Quella mattina del 18 aprile di due anni fa la giovane famiglia è andata a Colle San Marco, ma «Melania non gradendo la scarsa igiene delle altalene dei piccoli e trovando il gioco sull'altalena dei grandi pericoloso per la figlia, ha proposto di lasciare il pianoro e di andare al chiosco della pineta (a Ripe di Civitella, ndr), curiosa di conoscere i luoghi ove si addestrava il marito e in cui era già stata, dovendo però desistere per la neve».

Mamma e figlia si sono incamminate verso la staccionata. Salvatore le ha raggiunte con l'auto e loro salgono. Lungo il tragitto sono arrivate le due telefonate alle quali Melania non ha risposto, «forse perché c'era la musica in auto o forse perché aveva momentaneamente disinserito la suoneria per far addormentare la figlia», è la spiegazione. Sono le 15-15.05 quando la coppia arriva sul luogo del delitto. La bimba secondo il giudice resta in auto a dormire. La temperatura è più fredda. Salvatore ha nello zaino il pantalone militare e la relativa casacca in goretex.

Li indossa sopra ai suoi abiti, «munendosi di un coltello a serramanico forse per cercare un albero della cuccagna da portare alla suocera o forse per tagliare un qualcosa da mangiare che Melania aveva portato per la merenda della bambina, senza poter escludere che avesse anche le scarpe ed i guanti militari». Melania deve fare pipì. Va dietro al chiosco. Secondo il giudice suo marito, vedendola seminuda, verosimilmente si eccita, avvicinandola e baciandola per avere un rapporto sessuale. Ma Melania, sia per il problema dell'ernia, sia per il fatto della presenza in auto della figlia, lo rifiuta.

Forse rimprovera anche pesantemente Salvatore che, a quel punto, reagisce all'ennesima umiliazione, sferrando i primi colpi. Melania tenta di reagire e di prendere il cellulare che forse aveva nella tasca del giacchino, ma con la difficoltà dell'avere ancora i pantaloni abbassati cade in ginocchio, e, con le braccia divaricate, si appoggia sulle tavole. Pochi minuti e la sfilacciata relazione finisce nel sangue. Saranno le bugie dette dal caporal maggiore ad incastrarlo.
....

http://www.ilmessaggero.it/abruzzo/parolisi_delitto_rea_melania_ripe_civitella/notizie/241713.shtml

K@

Anonimo ha detto...


« .... Se un figlio sbaglia i primi a doverlo giudicare sono proprio i genitori, poi ci sarà Vittoria quando crescerà».


http://www.ilmattino.it/abruzzo//la_madre_di_melania_cosa_dir_salvatore_a_sua_figlia/notizie/241736.shtml

K@

PINO ha detto...

I N A U D I T O !!!

Motivazioni che sanno di favola che, anche se narrata a dei bambini, non avrebbe nessun effetto logico. Pardon, "l'effetto" c'è, ed è solo allucinante!!!

Anonimo ha detto...

Un delitto nato da un raptus di follia. Sarebbero queste le motivazioni che avrebbero spinto Salvatore Parolisi ad uccidere la moglie Melania Rea.


La decisione dell’ergastolo, invece, è stata dettata dall’assenza di pentimento. Secondo il giudice l’uomo non solo non averbbe mostrato alcun dispiacere per il delitto ma avrebbe addirittura tentato di depistare le indagini.

http://www.leggo.it/news/cronaca/melania_i_giudici_parolisi_uccise_la_moglie_per_un_rapporto_sessuale_negato_/notizie/208767.shtml

K@

Anonimo ha detto...

Annika lei ancora una volta non ha risposto alle due domande ma si è solo arrampicata sugli specchi, non postando alcuno studio ufficiale al riguardo e cadendo nel ridicolo alla domanda n 2.
Per noi il discorso si chiude Quà. Non abbiamo ulteriore tempo da perdere. Buona giornata a tutti.
Walter P.

Anonimo ha detto...

No beh, è interessante.
Il lato positivo è che la giudice conferma la presenza di Melania e Salvatore a Colle san Marco nell'orario in cui Ranelli li vide.
E' costretta a farli andare a Ripe ed essere lì intorno alle ore 15.05,
e non si è posta nemmeno il problema di stringere ancora di più i tempi, perchè il tutto sarebbe dovuto avvenire in dieci minutini scarsi.

Fa niente che un marito se non ottiene oggi ottiene domani, capirai se tutte le donne col mal di testa o il mal di schiena dovessero essere ammazzate perchè si negano.. nà strage.
Però trovo positivo anche il fatto che la giudice smitizzi completamente la teoria dell'imbuto causato dall'amante.
Si è resa conto che quell'amante, che Parolisi non vedeva da ben tre mesi, contava poco o niente.
Però, avendo avuto un rapporto sessuale il 16-17 aprile, dire che Melania abbia utilizzato la scusa dell'ernia per essersi negata.. è proprio deboluccia-uccia uccia eh..
Mah.
La presenza della semenogelina, dando credito ad un rapporto precedente di pochi giorni l'omicidio, avrebbe dovuto far riflettere il giudice sulla mancanza di un movente in una moglie che una tantum si neghi al marito..

Ma dato che la presenza di semenogelina all'interno del cadavere in realtà parla di un rapporto che difficilmente supera le 48 ore dal momento in cui è stato effettuato il tampone,
questa ricostruzione davvero non riesce a spiegare la vicenda.

Senza parlare dei tempi così ridotti al lumicino, ancora di più rispetto a prima, per compiere un delitto così efferato sanguinoso e nemmeno breve, per cambiarsi, far sparire ogni prova e non lasciare la minima traccia.

Alle 15.05 a Ripe e alle 15.26 a Colle san marco da dove avrebbe chiamato Melania?

Solo 21 minuti per compiere un omicidio far sparire tutte le prove e tornare velocemente correndo in auto da Ripe a Colle San Marco?

Se non ci fosse da piangere mi verrebbe quasi da ridere.

Tab



Anonimo ha detto...

Walter, scusi se le rispondo io, ma a me sembra che la signora Annika sia stata molto chiara ed asauriente.
Le ha risposto e le ha detto che quella carta, la Bibbia ufficiale per gli anatomopatologi di Scotland Yard nella datazione di uno stupro su cadavere, è utilizzabile ANCHE sui viventi.
C'è proprio scritto, la risposta è stata molto precisa.
Ma fa bene a non volere perdere tempo, se gli amici dei suoi amici così autorevoli e competenti mandano avanti lei per discutere di una faccenda così complessa, che lei evidentemente non mastica più di quanto mastichi io, è proprio perchè non sono così sicuri del fatto loro, altrimenti si sarebbero presentati personalmente a discuterne.
Insomma, non avrebbero mandato un tizio che non riesce a leggere un testo scientifico nel quale è già palesemente contenuta la risposta ai suoi quesiti.
E' scritto nero su bianco: quella tabella viene utilizzata a Scotland Yard per le Crime Scene.
Ovvero per i casi di delitto.
- - -
Non serve altro, ed è ovvio che la risposta non le piaccia, ma giocare alla volpe e l'uva andandosene altezzosamente non fa che rendere la sua uscita ridicola.

Tabula

ENRICO ha detto...

Dunque alle 15-15.05 Salvatore raggiunge Ripe provenendo da CSM ma ancora non ha commesso il delitto. Alle 15.26 Salvatore è già di ritorno a CSM lindo e pinto comme si de rien n’etait ! Fantastico .

Istruzioni per un “libero convincimento “
Prendere : un albero della cuccagna, un temperino, una toilette poco igienica, un’altalena per bambini “pericolosissima”, uno spogliarello alla Sofia Loren in “Ieri, oggi, domani. ”, un kit “per il piccolo rapinatore di banche” scecherare il tutto e servire superando il muro del suono.
Beh, non male come compito in classe. Se non avesse avuto questa straordinaria fantasia , il giudice avrebbe rischiato di consegnare il foglio in bianco .

Anonimo ha detto...

carissimo Enrico sei grande e inarrivabile!!!
Questo tuo fantastico commento dovrebbe stare sotto al nuovo articolo di Massimo!

Tab

Gabridget ha detto...

...e uno, in un omicidio così come descritto, non lascia la minima traccia???!!! ma è una farsa o cosa???!!!

Anonimo ha detto...

la Tommolini ...che delusione!! e queste sono le motivazioni per un delitto?? e noi paghiamo questi giudici.?!

Santy

Anonimo ha detto...

Sig. W.P.

Si vede chiaramente che lei la chimica organica e biologia non la mastica proprio.

Ma anche i suoi illustri consulenti forse dovrebberotornare all'universita' per un breve corso di recupero. O forse anche solamente all'Istituto Tecnico Industriale.

Anonimo ha detto...

COMMENTIAMO SOTTO IL NUOVO ARTICOLO?

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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