giovedì 13 dicembre 2012

Caso Scazzi... ovvero: la commedia degli equivoci

Articolo di Gilberto M.


Il caso Scazzi sembra essere emblematico di quella che comunemente viene chiamata commedia degli equivoci. L’espediente letterario è quello del teatro greco e latino, commedie caratterizzate da situazioni teatrali in cui domina l’equivoco, l’ambivalenza e il fraintendimento (es: Plauto nei Menecmi e l'Amphitruo) dove per la verità la commedia diviene tragicommedia. Il testo basato sull’equivoco provoca il riso dello spettatore, il dramma si stempera nella ilarità e nel disincanto. L’esempio emblematico della commedia degli equivoci è lo scambio di persona che suscita una immediata comicità. Ma la situazione che per antonomasia riguarda la commedia degli equivoci è rappresentata da due commedie di William Shakespeare: Molto rumore per nulla e La commedia degli errori. Possiamo dire in generale che quello che caratterizza la commedia degli equivoci è la confusione e lo scambio di identità (la figura del doppio, del sosia, della falsa identità, dell’omonimia, della gemellarità, dell’inganno e del fraintendimento) insomma quella che poi Heidegger eleverà al rango filosofico dell’esistenza inautentica (la chiacchiera, l’equivoco, la curiosità). L’infondatezza della chiacchiera ne favorisce la diffusione, ne è il carattere peculiare in quanto suscita meraviglia e morbosità. Essa comprende tutto senza nessuna vera appropriazione della cosa da comprendere. E’ alla portata di tutti e pertanto non ha obblighi di genuinità, è il già detto, il discorrere fine a se stesso, autorevole solo in quanto ripetuto alla nausea e diffuso dai media o dalle voci che corrono, dalla maldicenza o anche soltanto dal pettegolezzo. La chiacchiera non ha bisogno di prove e di riscontri in quanto si fonda sull'autorità del sentito dire, sulla ridondanza della notizia replicata in ogni notiziario, sulla conferma autorevole di qualche opinionista che le dà enfasi, perfino sull'addetto ai lavori che le dà una veste pseudo oggettiva. Così si dice e dunque è così... Il si dice diviene garanzia di per se stesso di fattualità, di pertinenza, di congruità... insomma di verità. Quella che Heidegger chiama deiezione, lo scadimento dell’Esserci nella dimensione inautentica della quotidianità anonima. Nel si impersonale della chiacchiera non c’è comprensione autentica ma adeguamento, appiattimento, conformismo.
Nella Commedia degli errori (The Comedy of Errors) la vicenda è farsesca, uno slapstick dal tragico inizio con Egeone condannato a morte e un finale felice, l'annuncio di un nuovo matrimonio. La comicità è data dai fratelli omonimi e identici e dai rispettivi servi ugualmente eguali. Situazione che può sortire un interscambio di persone all'ennesima potenza e una catena di equivoci. Ma è da notare che anche nel Cyrano di Rostand il meccanismo dello scambio di persona sortisce insieme a un elemento drammatico una certa dose di comicità insieme alla pena di un amante non corrisposto e che parla d'amore facendo credere d'essere l'altro pretendente.

La locuzione "molto rumore per nulla" (Much Ado About Nothing, di William Shakespeare) è entrata nel linguaggio comune per indicare una esagerazione, un qui pro quo, un fatto assurdo in quanto trascurabile o inconsistente. Ma nella commedia tragicomica già compare l'antesignano di quelli che saranno lo scellerato Iago nell'Otello e il malvagio Edmund del Re Lear.

L'elemento di comicità però richiede uno spettatore che veda lo svolgersi degli eventi dall'esterno (o dall'alto di una loggione che domina la scena), che cioè sappia quello che gli attori (o i contendenti) non sono in grado di vedere in quanto calati nel loro ruolo di maschere inconsapevoli, burattini dei fili del destino e del corso capzioso degli eventi. Lo spettatore conosce la vicenda e se anche non la conosce ancora, ricava dai personaggi i frammenti di una storia che è in grado di ricomporre in tutti i suoi inganni, equivoci, fraintendimenti... E’ lui che riannoda i fili, che ricompone il puzzle in un quadro coerente e coglie la trama complessiva in cui i personaggi sono come irretiti nei loro ruoli e nel loro destino. E forse tutti siamo maschere inconsapevoli di un occhio divino che contempla l'effimero affaccendarsi di noi umani in quella rappresentazione che non si svolge in un teatro ma in quel grande teatro che è la vita. Come nei poemi omerici gli dei giocano con gli umani, ne fanno oggetto di dispute. O come nel cinema muto dove i personaggi sembrano alle prese con un destino drammatico e esilarante. Nelle parole di Charlie Chaplin "…la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi".

Ma vediamo questo elemento di comicità giusto per entrare nella vicenda che è quella di ogni tempo e di ogni luogo allorquando la parola diventa elemento scenografico, ironia e provocazione.

Allora, per la verità, mi sembra troppo bassa per un'alta lode, troppo scura per una chiara lode e troppo piccola per una grande lode. Solo questo posso riconoscerle di buono, che se fosse diversa da com'è, non sarebbe bella, e che, essendo com'è, non mi piace.

SHAKESPEARE, Molto rumore per nulla, Atto I, Scena I,


Sì, si tratta proprio della comicità, anche quando c’è di mezzo la maldicenza, perfino quando come nell’Otello il protagonista è accecato dalla gelosia. Tra il comico e il tragico c’è davvero solo un piccolo passo. L’equivoco, di per sé banalmente spassoso e umoristico, può generare mostri sia quando si prendono colossali cantonate, sia quando si genera il sospetto. Perfino gli inganni, sia in buona fede sia voluti e tramati, hanno il gusto delle maschere, di quel travestimento che ci fa essere quello che non siamo, o meglio che fa in modo che gli altri immaginino quello che dovremmo essere, sulla base di indizi inconsistenti, di illusioni e fraintendimenti che ci fanno apparire qualcosa che è soltanto nella fantasia dei nostri interlocutori. Non siamo riconosciuti per quello che siamo veramente, ma per quello che gli altri immaginano che noi siamo. Diventiamo mostri agli occhi di un interlocutore che proietta su di noi il suo odio e i suoi pregiudizi. In questa discrepanza può davvero esplodere un dramma, una tragedia come quella di Avetrana. Per svelare l’equivoco occorre un altro occhio, un occhio fuori dal mondo che guarda i mortali con benevola comicità, mentre loro si affannano vuoi nelle pene d’amore vuoi nel dramma dell’esistenza quotidiana, vuoi perfino nel districare la trama ingarbugliata di un delitto. Solo quello che un tempo veniva definito scrutatore del cuore e dei reni, Colui che sa guardare oltre l’apparenza delle maschere e scrutare nell'intimo, sa scandagliare le vere intenzioni degli attori, al di là degli orpelli e dei camuffamenti. Nel teatro greco è invece l’intervento provvidenziale di un dio interpretato da un attore calato da una rudimentale gru di legno. L'espediente risolveva anche la situazione più intricata e senza via d’uscita. Il deus ex machina irrompeva sulla scena e scioglieva l’enigma, riportava ordine nel caos.

Nel ballo in maschera de 'La commedia degli equivoci', la trama diviene irta di tranelli, sospetti, remore, risentimenti, complotti... E' il teatro della vita in tutta la sua gamma cromatica, la rappresentazione teatrale dell'animo umano e del gioco di specchi nel quale talvolta si smarrisce la propria identità. La commedia mostra tutti i suoi risvolti drammatici, gli infingimenti e le complicità, le burle e le trame subdole e intriganti.

Ma credo che nemmeno Plauto o Shakespeare avrebbero potuto immaginare una commedia degli equivoci in cui il comico e il tragico si mescolano in una commistione di generi davvero sorprendente come nel caso Scazzi e soprattutto difficilmente avrebbero potuto immaginare una situazione in cui il molto rumore per nulla potesse approdare in un 'pastiche' degno sia di un thrilling mozzafiato, in un dramma con lettura a più livelli in cui la tradizionale separazione aristotelica tra commedia e tragedia viene a stemperarsi in un genere difficilmente identificabile, più ancora che una tragicommedia, una sorta di teatro dell’assurdo alla Samuel Beckett. 'Aspettando' Godot diviene l’emblema del non senso, dei discorsi sconnessi e superficiali, della rottura del legame tra parola e azione (nel caso in oggetto tra confessioni e riscontri) in un discorso che utilizza luoghi comuni in un linguaggio che ha smesso di significare in quanto diviene autoreferenziale. Ma forse ci si potrebbe riferire al genere kafkiano, soprattutto alla sua opera immortale "Il Processo", in cui Josef K. viene arrestato per motivi misteriosi e si trova di fronte a una macchina processuale cervellotica e irrazionale e, perché no, anche alla Metamorfosi, trattando di qualcosa che ha a che fare con una sorta di raptus che improvvisamente trasfigura il protagonista, a seconda dell’interpretazione, vuoi in quello che porta il peso di colpe di altri ma divenendo complice, vuoi nel figuro nefasto nel quale all'improvviso emerge una natura perversa e criminale. Nel genere scespiriano c’è però anche l'elemento giocoso, il comico, che suscita ilarità per via dei fraintendimenti, quegli stessi fraintendimenti che, come vedremo, caratterizzano il caso Scazzi. Il subplot (dello scherzo e dell’inganno, delle trame amorose e dei pettegolezzi) ci porta per mano dal tragico al comico e dal comico al tragico in una permeabilità ricca di elementi narrativi speculari. Ma prima di addentraci nella disamina della commedia degli equivoci del caso Avetrana, bisogna ricordare che c'è un altro personaggio nella vicenda, forse il più importante (a parte il vero assassino che si cela nell'ombra e che forse se la ride, ma non troppo perché sa che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e pertanto non si può mai stare troppo sicuri di averla fatta franca). Di quale personaggio sto parlando?

Nella commedia degli equivoci, delle illusioni e mistificazioni della realtà, lo spettatore è al corrente della trama e dell'equivoco in quanto conosce tutti i personaggi, ne conosce la psicologia, i caratteri, i vezzi e le civetterie. Lo spettatore non è sul palcoscenico. Il teatro comporta una rigida divisione tra attori sulla scena che recitano sulla base di una sceneggiatura, di un copione più o meno rigido (anche quando la memoria fa difetto e sono costretti a improvvisare, perfino quando si recita a soggetto). Si tratta di un pubblico che nella sua postazione è lo sguardo fuori dal mondo, il mondo rappresentato secondo il copione di cui forse si conosce già la storia, ma non si sa ancora se gli interpreti saranno all'altezza dell’interpretazione. Non si sa ancora se gli attori sapranno risvegliare dentro di noi quel déjà vu che ci fa ricordare che quella storia noi l’abbiamo già vissuta in questa vita o forse in un'altra, in quel teatro o forse in un altro luogo e in un altro tempo, un diverso medium... forse al cinema o forse semplicemente dentro a un romanzo di cui siamo stati protagonisti inconsapevoli. Al contrario dei veri protagonisti che sono spesso legati ai fili invisibili (un destino che incombe su tutti), lui, lo spettatore disincantato e non coinvolto, può ridere delle illusioni dei personaggi, degli equivoci, dei fraintendimenti e delle loro meschine macchinazioni. Ridere delle realtà immaginarie e contrapposte create dal 'molto rumore per nulla', delle chiacchiere insulse e fuorvianti, dell'affannarsi attorno a indizi di poco o nessun conto, di costruzioni fittizie, di castelli di carta, di doppi sensi, malintesi, ambiguità – di un colossale qui pro quo. Insomma i personaggi si affannano attorno a degli eventi in cui l’equivoco regna sovrano, non si accorgono di muoversi in un labirinto di illusioni, di qualcosa per qualcos'altro, di indizi senza fondamento. Nel teatro degli equivoci ogni più piccolo gesto innocuo e inessenziale acquista la rilevanza di prova, qualsiasi fatto banale e accidentale diviene un enorme macigno che si abbatte sugli stupefatti protagonisti loro malgrado. Sotto la lente di ingrandimento del sospetto e della chiacchiera, della maldicenza e del pettegolezzo, perfino un minuscolo insetto mostra d'essere una creatura enorme e mostruosa, i fatti banalmente quotidiani diventano indizi di un delitto. La risata fuori dal mondo, fuori dal palcoscenico in cui si rappresenta il dramma tragicomico, non rende meno seriosi i protagonisti troppo intenti a dipanare il loro destino inscritto nel copione, fino all'epilogo. Già nella filosofia greca la distinzione tra apparenza e realtà prelude alla messa a punto di strumenti logici e concettuali per allargare la sfera di visibilità oltre l’opinione (doxa) in vista di una conoscenza scientifica (epistemica), cioè un insieme di proposizioni concettuali perfettamente definite e logicamente consequenziali. Ma anche lì, l'amore del sapere non impedisce il contraddittorio, la polemica e la diatriba. Nella commedia degli equivoci lo spettatore è completamente esterno al dramma che viene rappresentato sulla scena, la commedia è già rappresentata e connotata, già risolta sebbene ancora da svolgersi sulla scena. Le maschere dei personaggi sono gli ingranaggi di una rappresentazione che illude lo spettatore di essere occhio alato fuori dal mondo, una divinità che guarda l'umano affaccendarsi fatto di infiniti equivoci ed illusioni, e per quello tollera i drammi esistenziali nei quali forse si vede riflesso. Lo spettatore forse non sa che c'è anche lui sulla scena, o forse proprio perché lo sa può ridere dei personaggi nei quali riconosce anche le proprie debolezze...

Nella moderna rappresentazione in cui il dramma si svolge attraverso i mass media, lo spettatore è però sicuramente parte della scena, ancorché si creda alato occhio fuori dal mondo (occhio che guarda oggettivamente e spassionatamente la realtà rappresentata). In realtà lui ne fa parte, è un interprete che organicamente si raccorda a tutti i fili, è insieme pupo e puparo, oggetto e soggetto della rappresentazione nella quale i generi si mescolano e i personaggi assumano di volta in volta sembianze sempre nuove e sempre diverse. Non si tratta soltanto dei meccanismi proiettivi (lo spettatore proietta sui personaggi i suoi conflitti interiori) o catartici (la libido si stacca dai suoi oggetti canonici per concentrarsi su altri oggetti (Freud) e nemmeno liberazione o rasserenamento (purga) che l'uomo subisce ad opera della poesia e in particolare del dramma e della musica liberandolo dalle passioni (Aristotele). L'arte in quel caso ha un valore formativo e l’interesse non è più nell'oggetto dell'emozione, ma nell'emozione in se stessa. Non è così nella società massmediatica. Si tratta proprio di commistione. Come nei Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello si assiste a una disintegrazione dello spazio teatrale e a una scomposizione delle strutture drammatiche. I veri personaggi del caso Scazzi non sono dunque i protagonisti oggetto del processo, ma siamo proprio noi in quanto spettatori e opinionisti. Tanto più crediamo di essere occhio disingannato, dismagato, disincantato, tanto più scivoliamo dentro la trama, diventiamo attori, comparse e protagonisti. Più ci facciamo interpreti e più interpretiamo i nostri desideri, le nostre paure, i nostri sogni e i nostri incubi. Sembriamo interpretare la parte che ci è stata assegnata e che eseguiamo pedissequamente senza neppure un briciolo di consapevolezza. Il meccanismo si regge appunto sull'equivoco, sul fraintendimento, sul gioco speculare e proiettivo nel quale siamo attratti, un buco nero nel quale il meccanismo ci fagocita dandoci l’illusione di comprendere, mentre invece ne siamo compresi, come in certi quadri di Escher dove lo spettatore è esso stesso parte del quadro della pinacoteca. E in realtà lo spettatore finisce proprio nel gorgo illusorio dell'opinione fondata soltanto sull'equivoco e sulla chiacchiera. 

Il meccanismo è quello che assume alcuni fatti come evidenti sulla base di una sorta di imprinting. L’imprinting (letteralmente 'prendere forma') è una sorta di apprendimento di base, in un periodo della vita detto critico quando si è predisposti biologicamente a quel tipo di apprendimento. I primi studi sull'imprinting sono di Konrad Lorenz sulle oche (allusione non casuale): subito dopo la nascita i palmipedi identificano la propria madre nel primo oggetto o persona in movimento che vedono. Naturalmente uso il termine in senso metaforico per indicare l'attitudine nell'opinione pubblica a fissare alcune informazioni, solitamente quelle che hanno avuto maggior enfasi da parte della stampa e dei mass media. Accade così che quelle informazioni ricevono una sorta di rinforzo, passano di bocca in bocca come le voci che corrono e divengono fatti certi ed acclarati anche se di fatto non trovano né consonanza nei fatti che dovrebbero interpretare e neppure risultano coerenti con quanto comunemente chiamiamo la realtà. Il caso Scazzi è una formidabile sequenza di quello che viene dato per scontato sulla base di un imprinting o meglio di una impressione che trasforma una notizia nell'evento o nel fatto tout court. Nella commedia degli equivoci l'imprinting è quello che comunemente viene chiamato più prosaicamente il primo impatto che una notizia ha sull'audience, quella che darà forma ad ogni altra che arriverà in seguito o che comunque fisserà le coordinate interpretative con le quali inquadrare tutti quegli altri fatti ritenuti rilevanti. Nel caso Scazzi è la prima confessione del protagonista di aver ucciso la nipote nel garage della casa di via Deledda, alla quale succederanno altre confessioni in un palinsesto incoerente e contraddittorio. Ma non ha alcuna importanza che nessun elemento dimostri che la piccola Sarah abbia raggiunto la casa dei Misseri, non ha alcuna importanza che non esista un solo indizio che la ragazza sia stata uccisa in quella casa. Michele Misseri da un lato è ritenuto inaffidabile, non credibile, eppure, senza che nessun fatto lo dimostri, si ritiene che Sarah abbia effettivamente raggiunto la casa degli zii e che lì sia stata uccisa. La sua confessione, per quanto contraddittoria, reticente, parziale o incoerente, è ritenuta comunque credibile laddove lui afferma che la ragazza è morta lì. Tale postulato su cui si regge poi tutta una ricostruzione dell’evento delittuoso si basa proprio su una delle tante confessioni di un testimone-imputato che di fatto è considerato inattendibile. Non c'è altro, niente di niente che dimostri la verità (la rispondenza) delle sue parole. Altri fatti verranno poi interpretati alla luce di quello che altro non è che un assioma, una convenzione condivisa dal mondo massmediatico e dal senso comune in quanto data per certa senza prove e senza ulteriori verifiche. E’ chiaro che dare per scontato questo fatto senza alcun elemento di prova inclina a interpretare altri fatti come rilevanti, pertinenti, rivelatori, consequenziali... 

Il rumore di fatti irrilevanti acquista la dignità di un elemento probatorio, le bazzecole diventano pietre miliari, le bagatelle: come una serata in pizzeria con qualche sfottimento, giganteggiano come una sorta di evento che svela oscuri e tenebrosi retroscena. Un teorema procede dagli assiomi, verità indimostrabili in quanto evidenti in se stesse. Ma forse anche nel caso Scazzi esiste la possibilità che la geometria euclidea risulti inadeguata e che perfino il principio del terzo escluso sia frutto di un errore logico, un paralogismo che dà per scontato che la premessa maggiore sia vera. Eppure non è stato trovato un solo elemento che dimostri che Sarah in quel pomeriggio abbia mai raggiunto la casa dei Misseri, non c'è un solo elemento che dimostri che sia stata uccisa in quella casa, non c'è un solo elemento che dimostri che sia stata uccisa in un preciso intervallo temporale. Nella commedia degli equivoci, del tanto rumore per nulla, sono le parole di Misseri a tener viva nello spettatore della tragicommedia l'idea che lì in quella casa si sia consumato il delitto: il trattore non partiva, un calcio nei testicoli, un caldo alla testa... Quelle che sono soltanto parole assurgono a fatti, indipendentemente dal fatto che niente le conferma, che non esiste un solo riscontro a renderle vere, che sono incoerenti, illogiche e inverosimili, e che dipingono uno scenario romanzesco. Si istituisce un processo fondandolo sulle sue parole, dal momento che non c'è altro, e da lì si procede a dimostrare nessi, a istituire inferenze logiche sulla base di un assunto indimostrato, assumendo per certo quello che è soltanto un postulato. Senza le confessioni del contadino di Avetrana i fatti sui quali dovrebbe fondarsi il processo sarebbero soltanto eventi slegati, senza rilevanza e senza sostegno. Le confessioni di Michele Misseri sono parole senza referente e senza riscontro. Sulla porta del garage qualcuno a suo tempo aveva deposto dei fiori. Altri erano entrati in quella casa come se quella fosse l'antro delle streghe. Si sono immaginati collegamenti interni per il trasporto del cadavere da un locale all'altro solo sulla base di un assunto senza riscontri. Si è dato per certo che lì fosse stato compiuto un delitto. In base a cosa? Al sangue? Agli umori della povera Sarah? A qualche elemento ritrovato ad attestare il delitto? Una corda? Una cintura? Un segno inequivocabile che lì qualcosa di terribile sia avvenuto? La lettura delle celle telefoniche? Qualche traccia sospetta nell'auto? Niente!!! Niente di niente. Solo le parole di Misseri, le sue ricostruzioni contraddittorie, le sue confessioni estemporanee sempre un po' diverse, sempre un po’ difformi, sempre confuse e incoerenti. Che in quella casa sia avvenuto il delitto è un atto di fede: o crediamo ciecamente almeno ad uno dei racconti di Misseri, oppure dobbiamo dichiararci non credenti, o perlomeno agnostici. 

Eppure nella commedia degli equivoci una confessione non suffragata da nessun fatto val bene un processo, senza neppure uno straccio di prova. La casa di via Deledda acquista dignità di luogo del delitto come atto di fede nei confronti di Michele Misseri, visto che altro non c'è ad attestare che in qualche locale di quella abitazione sia stata uccisa Sarah Scazzi. Però i fiori sulla porta del garage vengono deposti come atto di pietà e come elemento scenografico a dar credito che lì è avvenuto tutto quello che crediamo di sapere e vogliamo immaginare. I fiori sono come le quinte teatrali, delineano uno spazio scenico, indicano i confini del palco, danno il senso della morte e della pietà, generano nello spettatore l'illusione di trovarsi proprio in prima fila davanti al luogo che tante volte ha immaginato. Il gesto di deporre dei fiori, di erigere altarini, è scenografico, crea un'immagine, un palcoscenico, mette in moto la fantasia, rappresenta una storia. In fondo non c’è bisogno di fatti, l'imprinting consente all'anatroccolo di inseguire perfino un simulacro che non sia mamma anatra, quel primo oggetto che ha imparato a riconoscere come fosse proprio il suo punto di riferimento. Nella commedia degli equivoci, un anatroccolo può perfino scambiare lo sperimentatore per sua madre. E l'opinionista di turno può ritenersi pago del fatto che, senza riscontro alcuno, qualcuno dichiari di essere l'autore di un delitto... e la telecamera ad inquadrare la porta del garage sta ad attestare che il luogo del delitto è lì, esiste davvero, l'ha confessato. Il fatto che poi Michele Misseri coinvolga la figlia nell'incidente probatorio, non fa che aggiungere altro materiale nella commedia degli equivoci, ampliare la trama con dei sub plot che aggiungono tragico al tragico e comico al comico, se non fosse per il fatto che una ragazza è morta e qualcuno sta soffrendo in galera per tanto rumore per nulla, per delle parole confuse e incoerenti. Le parole e gli equivoci creano altre realtà immaginarie, altri personaggi entrano in scena a complicare il puzzle a rendere la storia ancora più contorta e inverosimile. 

Ma sono sempre e soltanto parole, costruzioni fittizie senza riscontro e prese come oro colato. Dov'è la suggestione? Nel contadino di Avetrana? In ipotetici suggeritori occulti? Oppure quella commedia degli equivoci (un formidabile feedback, retroazione speculare di fraintendimenti e gioco di apparenze) ha creato uno scenario illusorio, una sorta di gigantesco effetto scenografico nel quale tutti, ma proprio tutti, hanno finito per credere, nonostante fosse soltanto uno spettacolo onirico, un palinsesto di fantasie e invenzioni, un tentativo probabilmente di sottrarsi all'angoscia e di ritrovare la memoria dopo un trauma emotivo. Un umile contadino illetterato ha saputo creare un palcoscenico di effetti speciali, uno spettacolo pirotecnico in cui lo spettatore diviene il vero protagonista. Sulle spalle del povero contadino il peso di una sorta di gigantesca proiezione, le sue fantasie e i suoi sogni, le sue colpe immaginarie, le sue amnesie e le sue angosce, hanno acquistato la dignità di un personaggio del teatro elisabettiano. Un Amleto roso dal dubbio e dalla colpa? Un depistatore, un mentitore sistematico e organizzato? Un istrione preso al laccio della sua stessa mania di protagonismo? Una vittima della sua famiglia? Un burattino di persuasori occulti? Un uomo spaventato da qualche sicario che si cela nell'ombra? Un perverso pedofilo che dà la mancia alla nipote (quale infido tranello!!??) chiedendole di non dir nulla (lo faceva anche mia nonna che mi diceva di non far sapere che mi aveva dato un soldino). Solo un gioco di specchi, un'assoluta mancanza di riscontri reali, se non quella scenografia immaginaria imbastita di parole, silenzi, ammiccamenti, confessioni e tanta sofferenza per il malcapitato (e la sua famiglia). Il teatro è il palcoscenico che improvvisamente prende corpo, la scenografia che l'attore riesce a creare con la sua narrazione, il dialogo recitante, perfino con l'omissione e il silenzio... Tutto trama per rendere l’intreccio sempre più oscuro ed avvincente. Tutto viene interpretato in quella chiave, in quella ricostruzione, in quella scansione che ormai abbiamo dato per certa. Michele Misseri è il regista suo malgrado di una rappresentazione nella quale il pubblico proietta sull'interprete le proprie ambasce e le proprie fantasie, i propri incubi e le proprie idiosincrasie. 

Il contadino di Avetrana ha creato un palcoscenico nel quale spettatori e opinionisti, gente comune o esperti, recitano a soggetto. Come nella omonima commedia di Pirandello gli attori sono in platea, si confondono con il pubblico, reclamano la libertà interpretativa, la spontaneità dei sentimenti, l'improvvisazione, un talento recitativo libero da schemi e pastoie. Il personaggio consente infinite proiezioni, è un foglio su cui scrivere, uno schermo su cui proiettare liberamente e arbitrariamente, dal momento che si tratta di un interprete indefinito, plastico, ubiquo e inafferrabile. Più quello che dice è illogico e contraddittorio e più è possibile interpretarlo ad arbitrio, più è incerto e evanescente e più si può farne un ritratto a idea. Ma in questo caso gli attori non recitano secondo un copione mantenendo separato il loro ruolo sulla scena. E’ la loro interiorità, sono i loro vezzi, le loro ideologie, i baconiani idola theatri. Parlando di Michele Misseri in realtà parlano di loro stessi. In questo caso sul palcoscenico che il contadino di Avetrana ha allestito con angoscia e dolore, si rappresentano i conflitti, le ansie, i turbamenti e le angosce di un’intera nazione in un momento di crisi. Sociologicamente il caso di Avetrana rappresenta il tentativo di dar corpo ai fantasmi che agitano un intero paese sotto forma di incertezza riguardo al futuro. Racconta della difficoltà a comprendere la genesi di una crisi interminabile che ci coinvolge non solo economicamente, ma anche culturalmente ed emotivamente. Il caso Avetrana è l'ipostasi di quanto di incomprensibile e indistricabile si agita nella società italiana. E' la risposta emotiva, irrazionale, fondata su quegli stessi luoghi comuni che hanno originato la crisi, con una stampa asservita ai poteri forti e un'opinione pubblica da anni manipolata da un sistema massmediatico amorale e senza regole. Il contadino di Avetrana porta sulle sue spalle il peso di una proiezione con la quale l'opinione pubblica spera e crede di risolvere il giallo di un omicidio e insieme di dar sfogo alle tensioni accumulate nel corso di molti anni. E' il segno nefasto che noi italiani non vogliamo capire, che i personaggi si ripresentano sulla scena come se niente fosse con le stesse credenziali, con i medesimi meccanismi interpretativi, che siamo condannati a ripetere gli stessi errori, che continuiamo a leggere la realtà nello stesso modo, incapaci di apprendere dai nostri insuccessi, incapaci di leggere davvero quello che viene rappresentato sulla scena, indotti a credere ancora alle favole, ai sogni, alle lusinghe e atterriti all'idea che tutto quello in cui si è creduto sia soltanto una nostra illusione, la nostra proiezione fantasmatica.

Eppure da una lettura del caso di Avetrana ci sarebbe molto da imparare. Intanto si può capire che Michele Misseri non ha mai mentito: è uomo che non sa mentire e lo dimostra la sua stessa pervicacia nel porsi contro tutto e tutti (perfino contro i suoi stessi avvocati) nel voler cercare una verità che purtroppo non conosce o che ha dimenticato. Come precisa S. Agostino nel suo trattato sulla menzogna "la menzogna consiste nel dire il falso con l’intenzione di ingannare". Si può dunque non dire il vero ma senza mentire. La menzogna presuppone una volontà malvagia, l'obiettivo di ingannare, il desiderio di decedere dalla verità, di creare equivoci e pescare nel torbido. Michele Misseri è mosso sempre e comunque dal desiderio di svelare l'arcano che lui stesso non conosce. E lo esprime continuamente in tutto quello che dice e che scrive, utilizzando il dubbio di non essere in grado di dare conferma a quanto va dicendo (o che altri vanno dicendo) con locuzioni che esprimono tutta la sua confusione e la sua incertezza, fino a dichiarare apertamente che: "Solo Dio sa la vera verità". In quel diario della tristezza in cui esprime tutto il suo dolore a chi gli grida mostro, vergogna,assassino, Michele Misseri mi appare come un uomo confuso in cui qualcosa ha come prodotto un cortocircuito, mi appare come un uomo buono che non avrebbe mai fatto del male alla nipote.

Nella paramnesia, la memoria risulta distorta, fantasia ed esperienza oggettiva sono confuse e gli stessi sogni possono essere confusi con la realtà. Si possono ricordare fatti in realtà non vissuti o erroneamente collocati nel tempo. Si ha una distorsione della memoria, confusione mentale, falsificazione della memoria fino ad illudersi di ricordare scene ed eventi esperiti per la prima volta. L’alterazione della memoria modifica i ricordi e si possono ricordare avvenimenti mai verificatisi. Nel tentativo di reintegrarsi da una amnesia per un trauma emotivo si possono perfino fabbricare eventi immaginari per compensare la perdita di memoria.

E' il caso di Michele Misseri? Di certo la dovizia di confessioni tra loro inconciliabili, attesta un turbamento dell'ordine cronologico, una difficoltà a ricordare. Michele Misseri potrebbe essere stato semplicemente un testimone involontario di qualcosa (forse del solo occultamento del cadavere) che ha prodotto in lui un trauma emotivo. La mia è soltanto un'ipotesi, però mi chiedo perché a tutt'oggi non sia stata eseguita una perizia psichiatrica considerando che lui stesso, l'uomo dalle cento verità, in più occasioni ha espresso dei vissuti in cui la concatenazione tra durata, ritmi e tempi sembra lacerarsi e incespicare in una sorta di confusione angosciante e dolorosa. Certo che se fosse così, se Michele Misseri fosse in uno stato di stress postraumatico, vorrebbe dire che un uomo bisognoso di cure e protezioni è stato tenuto in galera, messo alla berlina, insultato, sbeffeggiato da una pletora di opinionisti che l'hanno trasformato in un burattino... così pure la sua famiglia messa in galera sulla base del niente e fatta oggetto di una sistematica diffamazione.

La nostra mente è un universo morale ed emotivo molto più complesso, molto più contraddittorio (con fondi e doppi fondi) di quanto un sistema legale e una legge materiale possa indurci a credere. Il caso Avetrana può ricordare il Re Lear per quella mescolanza di temi tra cui la sofferenza, l'amore, la follia, la crudeltà, il senso di colpa e la violenza. Ma se un ruolo dobbiamo assegnare a Michele Misseri non è tanto quello del Re Lear (che siamo noi con la nostra stoltezza), semmai è quello del Matto. Il giullare di corte è fedele al Re (e alla verità) ma in un modo complesso e metaforico. Il matto esprime la verità in modo paradossale, irriverente, traslato... soprattutto laddove essa è troppo, troppo crudele per poter essere sopportata, troppo cruda per poter essere accettata, troppo assurda per poter essere detta. La verità trasfigurata è quella che Freud indica nel contenuto manifesto del sogno, in quel travestimento metaforico che la rende in qualche modo sopportabile alla coscienza per via di un conflitto, ma che poi di fatto crea il ritorno del rimosso sotto altre forme. 

Re Lear è la causa della sua rovina perché abdica alla sua coscienza consegnandosi alle passioni, accecandosi per non vedere (coloro che giudicano solo in base agli impulsi e al conformismo). La maggior parte degli spettatori sceglie la verità di comodo, quella che non li impegna e li rassicura. Come Re Lear non vuol vedere, preferisce illudersi, lasciarsi adulare con artifizi retorici. Il matto è l'unico che sa guardare in faccia alla verità. Ma non può dirla... sa che non gli crederebbero.

"I matti non sono mai stati peggio, perché i savi son diventati sciocchi, non sanno più come portare il cervello, si sono trasformati in scimmiotti". (Il Matto nel Re Lear)

"… Il signore che ti serve per amore di guadagno e ti segue soltanto per amore della forma, fa i bagagli appena piove e ti lascia nel temporale. Ma io rimango; il Matto resta e lascia che se ne vada il saggio. La canaglia che scappa fa il Matto, ma il Matto, perdio, non è canaglia". (Il Matto nel Re Lear)

(Gilberto M.)

P.S. Si è spesso ironizzato sull'uso del plurale da parte di Michele Misseri nei suoi resoconti e nelle sue ricostruzioni. Ebbene, come ulteriore e singolare coincidenza occorre dire che i soggetti con disturbo dissociativo da stress postraumatico possono riferirsi a se stessi in prima persona plurale (noi) o in terza persona (lui, lei, loro) (come si può facilmente verificare in un manuale che ne descriva i sintomi e i segni).


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685 commenti:

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Manlio Tummolo ha detto...

Signor Volpacchiotto, dei Suoi farisaici saluti non so che farmene. Li eviti per buon gusto. Lei è solo un diffamatore anonimo e basta.

Il ridicolo di questi cialtroni, lo dico a tutte lettere, è che qualunque soluzione a loro va bene, purché si condanni quella tale persona, cinghia, zainetto, "nastri e nastrini"" (!!!), fazzoletti da testa, fazzoletti da naso, mani, braccia, piedi, tenaglie roventi, corse per la strada, aggressioni all'interno di un garage, ecc.

Ma un delitto avviene con un'arma, qui non trovata, con una modalità, qui non definita. Di che si va parlando ? Di pre-giudizi, di pre-condanne, di odio personale, di volgare bestialità, null'altro. E pure di scarsa moralità personale, perché diffamare, calunniare, sapendo bene che ciò non corrisponde neppure in minima parte al vero, ma solo per tutelare qualcuno che sta nell'ombra, non è certo segno di onestà, né morale, né intellettuale. Il tutto confermato dal persistente silenzio sulla propria identità personale, segno di un "coraggio" a tutta prova.

Foxie (SA) ha detto...

E secondo il nostro esperto quindi, se non si trova l'arma del delitto non si puo' condannare anche avendo altri riscontri "oggettivi".... capito!
I saluti erano rivolti al forum e non a lei!

carla ha detto...

buongiorno a tutti,
si certo riscontri "oggettivi"....il principe ivano....
per chi ci ha preso (foxie)....che siamo nati ieri?......
per carità ,devo amettere che gente che vive fra le nuvole c'è nè e non poco,ma almeno qualcuno su questo pianeta terra c'è con i piedi ben saldi per terra.....

magica ha detto...

foxi
di quali riscontri scrivi?
tutti i riscontri che ci vorrebbero propinare sono tutti ribaltabili da altre considerazioni e prove .
bisognerebbe ragionare logicamente non buttarla la'.. .
i riscontri devono essere verificabili..

Foxie (SA) ha detto...

Non è colpa mia se siete ciechi!

Anonimo ha detto...


Neanche lei Foxie, perche' come le ho gia' ribattuto il giorno 25 dicembre 2012 non tutti hanno le sue idee. In quanto all'esposizione non di certezze, ma di opinioni del docente Prof. Paolo Arbbarello non vedo il minimo problema a cercare di fare chiarezza, o si vuole vedere le cose solo come piacciono a lei ? Non ci vuole uno studio approfondito per capire la strategia dei pm: loro sono fermi alle loro valutazioni sbagliate o giuste che siano e non vogliono far svolgere ulteriori indagini alla difesa per non veder cadere a pezzi il loro castello accusatorio.Niente e' certo in questa brutta storia,di certo solo il fatto che 2 donne sono in carcere senza prove da 2 anni neanche gli orari sono certi senza nascondere il fatto che qualsiasi testimone passato sotto i pm sia stato manipolato ( di questo sono convinto.)ha reso dichiarazioni diverse dalle prime.

Anonimo ha detto...


mi riferisco al post delle 10.40

carla ha detto...

x foxie non siamo noi che siamo ciechi sei tu che parli di cose fantasiose....che non porti niente di concreto ognivolta.....
non si accusa le persone con immaginazione ,come si può predentere di decifrare un comportamento della persona.....
il supporrere senza riscontro materiale, non significa che uno abbia ragione....

Manlio Tummolo ha detto...

Volpacchiotto recita la parte del bue che dice cornuto all'asino, al mulo, al cavallo, e ad ogni altro animale privo di corna. Di ciò che dice nulla si può vedere, semplicemente perché non esiste. Non tenti di recitare la parte di Platone ad Antistene quando gli disse che non vedeva la "cavallinità" perché non aveva occhi per vederla. Platone ha scritto varie opere abbastanza argomentate. Lei ripete, come i suoi pari, tutti dischi rotti, "Sabrina è colpevole, Sabrina è colpevole, Sabrina è colpevole..."!, all'infinito.

Né poi continua a capire il principio fondamentale che ricordo a tutti, e questa dimenticanza ossessiva, maniacale, dimostra il Suo livello abissale di ignoranza di princìpi costituzionali:

"NESSUNO E' COLPEVOLE FINO A SENTENZA DEFINTIVA", anche se fosse reo confesso. Ogni affermazione che attribuisce colpevolezza, e di un reato gravissimo, a qualcuno, prima che la sentenza di Cassazione si compia, è a sua volta REATO DI DIFFAMAZIONE, passibile penalmente. Se lo ficchi in quella povera capoccia, altrimenti le Sue menzogne potrebbero essere pagate tutte in una volta.

Manlio Tummolo ha detto...

Relativamente alla condanna, ho spesso ripetuto che, probabilmente, vi sarà, pur senza riscontri neppure ipotetici, per il fatto che la SS. Inquisizione tarantina, inquirente e giudicante, ha dimmostrato di essere (e anche nel caso ILVA) una corporazione molto strettamente legata a regole di sua immaginazione e fantasia, per cui in primo grado la condanna vi sarà, anche per soddisfare l'ansia dei tanti volpacchiotti, del circolo nazionale pro-SS. Inquisizione, affamati di galline da divorare vive. Il boicottaggio della difesa dimostra "ad abundantiam" che non hanno alcuna intenzione di cercare la verità dei fatti, ma solo di sacrificare capri espiatori.

Ma la cosa non reggerà in secondo grado e in Cassazione, dove generalmente i ragionamenti giudiziari sono un tantino più esatti e meno legati alle prime impressioni della follaccia sanguinaria.

Manlio Tummolo ha detto...

Ammettiamo ora in via di PURA IPOTESI che un ignoto abbia strangolato, come afferma con sicumera il nostro volpacchiotto (il quale allora avrebbe il dovere civico di andare a far testimonianza in Tribunale, perché scrive come se fosse testimone oculare del delitto) Sarah Scazzi con la cinghia del suo zainetto. Orbene, questo zainetto, per trasformarsi in arma del delitto, avrebbe dovuto essere stato posato a terra, l'assassino averne staccato una cinghia per adoperarla per lo strangolamento. Difficilmente Sarah non si sarebbe accorta di tale operazione che pur richiede qualche secondo, e sarebbe fuggita o avrebbe gridato prima che l'assassino potesse metterle attorno al collo la cinghia. Altrettanto difficilmente si può strangolare con una delle cinghie dello zainetto regolarmente appeso alla schiena, e quindi con le cinghie sopra le spalle (la caratteristica dello zainetto è tale da non poter prendere, a ragione del suo peso stesso altrimenti ci si strangolerebbe da soli, al collo chi lo porta, distribuendo viceversa il peso sulla spalle e sulla schiena, non sul collo).
Ma di certo il volpacchiotto, esperto in strangolamenti, sarà in grado di dimostrare il contrario.

Foxie (SA) ha detto...

Io non sono ne un testimone, ne qualcuno che scrive per interessi diretti, quindi le mie sono supposizioni legate a ciò che ho letto, sentito e visionato. Come mai la fa tanto imbestialire quello che io scrivo? Se fossi uno dei "SS inquisitori" verrei a prenderla fino a casa per ciò che scrive, senza cognizione di causa! C'è una bimba lassù che attende giustizia, per ciò che è venuto fuori, io mi fido certamente delle persone che stanno lavorando strenuamente a questo caso, e non certo di lei che come ho più volte segnalato, ha un conto aperto con la magistratura a mio modo di vedere!

PS: non confondiamo la vicenda dell'ILVA con questa che non centra nulla..... I PM sono anche gli stessi ma la vicenda di cui stiamo ragionando è completamente diversa!

Anonimo ha detto...


Vede Foxie (SA)che si da'la classica "zappa" sui piedi perche' parla anche lei di ragionamenti basati su supposizioni,quindi non ragiona con la sua testa.Anch'io come lei leggo,sento e guardo e siccome e' poco che sono riuscito ad entrare nel blog non mi permetto di dare giudizi in quanto non sta a me giudicare. Per quanto riguarda il signor Tummolo avra' le sue buone ragioni (io non mi faccio gli affari altrui).

Manlio Tummolo ha detto...

Ciò che conta in Diritto è soprattutto il metodo, non tanto i fatti diversi. E quando si gioca sugli abusi, sugli inganni e sull'autoritarismo fazioso, si finisce per peggiorare il male se c'è, o per far diventare male quello che era bene o neutro.

La falsificazione degli elementi in gioco, in un caso come nell'altro, aggraverà le due questioni.

Quanto all'"imbestialire", è Lei, caro volpacchiotto, col Suo pseudonimo appunto animalesco, che lo diventa, ignorando princìpi di Diritto universale e costituzionale, e vìola diritti umani universalmente riconosciuti, insultando persone che dice di non conoscere, compresa una signora che, al momento del fatto, era lontana qualche centinaio di km. Lei blatera e continua a blaterare, tanto per far vedere che esiste, ma la Sua esistenza è in realtà puramente elettronica, una serie di impulsi su una tastiera battuta da uno spettro, per il resto è di una nullità assoluta, entità che non ha mai il coraggio di assumere la responsabilità delle proprie asserzioni.

Anonimo ha detto...


ho dimenticato un ppezzo: se se la prende con la magistratura.

Manlio Tummolo ha detto...

Ah sì, e riguardo a ciò che potrebbero fare contro di me i SS. Inquisitori è denunciarmi presso la competente Procura, che non è la loro (ma o Udine, o Potenza). Se venissero a casa mia, potrei sbatterli fuori, perché non vi hanno competenza alcuna. Lei scrive senza neppure sapere ciò che significa. Studi, legga, Si aggiorni, invece di scribacchiare penose sciocchezze diffamatorie qui o altrove, povero volpacchiotto !

Foxie (SA) ha detto...

Anonimo, ma lei si basa su cose viste allora? Ci spieghi un po', lei che è entrato da poco su questo forum, che idea si è fatto/a del "fattaccio"?

Poi... non ho capito altre cose!

Manlio Tummolo ha detto...

Il signor volpacchiotto, dopo averci rimproverato di non essere capaci di vedere fatti "oggettivi", ora ci rimprovera di essere stati presenti al delitto. Ma che, ci fa da eco ? Se ha qualcosa nella scatola cranica, cerchi di tirare fuori qualcosa di diverso da quanto detto da noi, qualcosa di originale.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buon giorno,noi non siamo qui per condannare ,tizio o caio, o sempronio,noi commentiamo,analizzando tutto quello che è successo da 2 anni e passa riguardo al delitto.La verità credo che la sappiano solo Michele Misseri e Dio, di sicuro non i P.M. anche loro ipotizzano chi possa essere l'autore del delitto,cosa che ho fatto io tante volte,ma è una mia ipotesi,non ho la certezza matematica,perché sia io che tanti altri non eravamo presenti al momento dell'omicidio. Purtroppo uno che ha confessato c'è,solo che non si sa per quale maledetto motivo ha iniziato a dare tante versioni,e tante ricostruzioni del delitto.C'è da capire se il soggetto è stato indotto a mentire e ad accusare la figlia da chi doveva difenderlo e cambiare completamente la sua prima confessione.A tanti purtroppo non entra nella zucca che i signori P.M. non sono i portatori della verità,loro si sono fissati che, chi ha ucciso Sarah è stata Sabrina con la complicità della mamma,ma, ancora non sanno che per loro si rivelerà peggio della disfatta di Caporetto.Perché non c'è peggio delle fissazioni,una malattia si può curare la fissazione è molto difficile da estirpare dalla testa di chi si è fissato su una determinata cosa,è credetemi perchè ne ho vissuto una esperienza con un amico che era convinto che qualcuno volesse ucciderlo,e che poi si è suicidato lanciandosi nel vuoto,in realtà nessuno voleva ucciderlo. Chi è che ha fatto di tutto per far diventare questo delitto un caso mediatico e dividendo il popolo in colpevolisti e innocentisti? di sicuro non Michele Misseri,lui aveva confessato il delitto, voleva pagare per quello che aveva fatto,e tutto finiva li,nient'altro che essere condannato per aver ucciso la nipote. Ma, noi sappiamo che qualcuno ha fatto di tutto per fargli cambiare versione illudendolo con sconti e piccole condanne,e magari un premio finale.I nomi li conoscete tutti è inutile che io li ripeta,di sicuro non siamo stati noi a imbottire Misseri di medicinali,per renderlo un povero allocco che crede ancora alle favole.Lunedi vediamo cosa salterà fuori,e se finalmente si presenterà Liala,per Vanessa essendo teste dell'accusa sono andati a trovarla in Germania,ora perché non vanno in Polonia a prenderla e portarla in aula a testimoniare? mah,cos'è un soggetto scomodo per l'accusa? certo che su 200 testimoni che hanno interrogato i P.M. c'è ne fosse stato uno, ma dico uno che, non abbia ritrattato oh mentito.E poi c'è qualcuno che ancora crede ai signori P.M. ILLUSO.Un caro saluto al sempre cordiale prof Tummolo e a voi tutti cari amici.

Foxie (SA) ha detto...

Già è difficile per un padre incolpare la propria figlia per qualcosa che non ha commesso (era la sua prediletta o sbaglio?); Addirittura la vuole proteggere talmente da metterla in gioco solo perchè si sarebbe fatta "soltanto" 2 anni di galera!?! forse due anni rispetto a trenta o addirittura l'ergastolo sono un'inezia, ma sempre galera è! Io dico semplicemente che ha voluto proteggere la figlia fino allo stremo, ma purtroppo dall'alto della sua ignoranza, non è stato in grado di fornire una versione credibile (forse era in quel periodo che avrebbero dovuto attrezzarsi per imboccargli un resoconto + verosimile), destando quindi sospetti maggiori sulla reale autrice dell'omicidio... Mettiamoci poi il materiale di cui era in possesso la procura (testimonianze senza condizionamenti, intercettazioni e varie) oltre ai continui depistamenti e bugie da parte delle due (es: diario non consegnato), non è stato difficile ricomporre il puzzle!

Mi si sarà incantato il disco ma forse è meglio rimarcare certe cose!

Anonimo ha detto...

Che fine hanno fatto i 150 testimoni della difesa ? ? Strano ....gli avvocati prima hanno consegnato la lista testimoni e poi hanno deciso di rinunciare!!! Che serietà!
Le ca@@ate dette dal consulente, NON perito, della difesa in aula lo hanno costretto a smentire e dichiarare di "essere stato frainteso". Certo un popo' di professionista. Un popo'....certamente.


Manlio Tummolo ha detto...

Ma i testimoni non vengono chiamati dagli avvocati, ma dai giudici, per cui dipende da questi se gli avvocati sono poi costretti a rinunciare. Non credo che l'abbiano fatto di loro iniziativa, come l'ultima che si fa l'ERASMUS in Polonia, e potrebbe ben tornare in Italia, perché l'ERASMUS è un corso universitario di studi all'estero, non un campo di concentramento nazista o comunista per testimoni. Se non vengono, è perché la Corte ha deciso che non vengano.

Quanto al perito o consulente (che, all'atto pratico è la medesima cosa: perito, in italiano, significa "esperto", "con approfondite conoscenze"), è un titolo che spetta ad un docente universitario di quella materia. Quanto alle cassate, veda di non dirle Lei, anonimo delle ore 19.01.
La smentita valeva non sull'uso di corda, ma sul come questa corda fosse stata adoperata: per strangolamento, per impiccagione, o per una via di mezzo, tipica del giochetto sessuale che ci è noto dal fatto di Roma con le due ragazze pugliesi, di cui una morta strangolata. Il professore Arbarello, dovendo valutare il corpo solo indirettamente, non poteva dare certezze assolute in questo, ma la causa di ciò è nei vostri amatissimi SS. Inquisitori, che si sono opposti ad ulteriori e più accurate analisi autoptiche.

Quanto poi al fatto che un padre denunci la figlia, è notoriamente procedimento di tutte le SS. Inquisizioni, dalle tirannidi greche, a certi imperatori romani, da quella storica pontificia a quelle comuniste di Stalin, Mao, o a quella di Hitler, caro volpacchiotto. Studi, studi, che Le fa bene.

Il Codice di procedura penale italiano vieta che un parente possa essere obbligato a denunciare i familiari per un qualsivoglia reato: farlo, come è stato fatto, è un abuso, uno dei tanti di quessti SS. Inquisitori tarantini. E, prima o poi, ne dovranno rispondere.

Foxie (SA) ha detto...

tirannidi greche? hiltler? noooooo si parla della famiglia Misseri!

Foxie (SA) ha detto...

"è notoriamente procedimento di tutte le SS. Inquisizioni, dalle tirannidi greche, a certi imperatori romani, da quella storica pontificia a quelle comuniste di Stalin, Mao, o a quella di Hitler, caro volpacchiotto. Studi, studi, che Le fa bene."


Torni sulla terra Tummolo

magica ha detto...

x foxie

perchè' tiri fuori cose che non hanno una logica?
il diario fu consegnato agli inquirenti . ci fu solo una titubanza di sabrina d'accordo con concetta che forse quello che stava scritto nel diario non era importante . ai fini del ritrovamento di srah . in quei giorni si pensava ad una fuga di sarh e non che fosse finita male purtroppo.
nel diario pero' c'era scritto che sarah era infatuata di un ragazzo piu' grande di lei .quindi sabrina e la zia pensarono a ivano essendo uno del gruppo . ivano era tranquiullo a casa propria in quel mentre .. dunque la sparizione era solo della ragazzina
ma su quei diari tu sai se trovarono minacce da parte di sabrina verso sar?gli inquirenti lessero solo scaramucce che succedono fra amiche . e tu pensi che per quelle frasi che di solito si dicono fra cugine e amiche ci possa scaturire un omicidio? non so dove abiti ma allora pensi che fare un omicidio sia una eventualita' cosi' semplice ?

Foxie (SA) ha detto...

non era lei che doveva decidere se consegnare o non il diario... era materiale della piccola, punto! Il ragazzo era tranquillo a casa sua e non sapeva nulla? ho i miei dubbi!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro foxie, perchè non torni nella tua dolce e accogliente gabbia per uccelli ,visto che non fai altro che ripetere come un pappagallo e mai una volta ti veda scrivere un commento serio e di una certa logica dei fatti avvenuti.Non fai altro che ripetere fesserie, cose prive di ogni fondamento,il diario non consegnato,era a casa di Sarah,e chiuso con un lucchetto,mi dici chi potesse sapere qualcosa su quello che c'era scritto? nessuno,allora di cosa parli? del nulla.Ma, ti viene cosi difficile pensare che Sabrina e la mamma con questo delitto non c'entrano nulla? Ti viene cosi difficile pensare che in tanti hanno mentito e aggiustato gli orari per favorire l'accusa? Sei pagato da qualcuno per sostenere le accuse che fai? per favore fai dei commenti più seri perché mi sono stancato a leggere le sciocchezze che dici ok,basta, basta, basta.

Foxie (SA) ha detto...

si mi viene tutto difficile seguendovi! noto che alcuni scomodi commenti sono stati eliminati all'istante... cuocete nell'acqua vostra seguendo i filosofi e i farisei di turno, tanto non vi ca..a nessuno. Au revoir!

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Foxie ADDIO e non risentirci più a te e qualcuno ANONIMO,ok andate da un'altra parte a scrivere fesserie grazie e addio.

Daniele ha detto...

@Anonimo dell'11 gennaio 2013 14:27:00

ParLa di un post scritto da Lei il 25 Dicembre 2012 alle ore 10:40, post che in questa discussione non esiste, io perlomeno non riesco a trovarlo, né in questa pagina, né in quella precedente.
Sotto questo articolo esiste un unico post scritto alle 10:40 ed è il MIO (Daniele) del 9 Gennaio. Siccome Lei non si è firmato e immagino che, non soltanto per me sia difficile capire chi Sia tra i partecipanti e a quale post faccia riferimento, Le sarei grato se potesse specificare meglio onde evitare equivoci.

Saluti








Certo Fox, per un padre è difficile incolpare una figlia, mentre per una figlia e una moglie è semplicissimo incolpare un padre e un marito, pretendendo sia lui ad assumersi tutte le colpe di un crimine da loro compiuto. Che coerenza!

E quale sarebbe il materiale di cui erano in possesso gli inquirenti?? Di quali intercettazioni parli?
Quali testimonianze? Quelle che inizialmente erano FAVOREVOLI a Sabrina e che POI hanno subito qualche "piccola" e a parer tuo "insignificante" rettifica?
Quali bugie?
Perché consegnare un diario che non avrebbe giovato in alcun modo alle indagini e verosimilmente avrebbe anzi rischiato di mettere nei guai Ivano?

E' vero che i sospetti contro Sabrina c'erano, ma a me personalmente, in base ai dati dei quali ho avuto notizia, non sembravano granché fondati.
I comportamenti di Sabrina in una data situazione sarebbero riscontrabili nella stragrande maggioranza delle persone. A fronte di simili indagini, è possibile raccogliere un'enorme mole di dati, tale per cui sarebbe possibile ricavarne elementi compromettenti a carico di QUALUNQUE indagato, perfino di un perfetto innocente.




@Anonimo del 12 gennaio 2013 19:01:00.
Non mi meraviglierei se nessuno di essi si presentasse in tribunale, basti anche soltanto vedere il trattamento riservato dalla stampa e dall'opinione pubblica a QUALUNQUE testimone abbia dichiarato qualcosa di anche lontanamente favorevole alle due imputate!
Credo sia alquanto spiacevole per chiunque essere additato come bugiardo, aprioristicamente e senza uno straccio di fondamento.







Un saluto a tutti

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Daniele quando parlano ,non sanno neanche di cosa parlano,perché non hanno azionato il cervello ,ma solo la bocca per ripetere le solite sciocchezze,e che in tanti credono sia la verità,illusi.Accusano senza sapere dove sta la verità,e pensano che i P.M. la sappiano,non sanno che quello di accusare è il l'oro mestiere,e il loro modo di agire travisando le regole giuridiche,ma, un giorno questi giochetti finiranno.ciao e stammi bene,tanti saluti a tutti cari amici buona notte.

carla ha detto...

a volte uno ,pur credendosi intelligente,vede le scaramucce dove non c'è ne sono,visionando dei fatti ireali e credendo di vedere ,ma alla fine non ci si rende condo che ha messo uno schermo,per cui non le si permette di vedere e non solo,il che ancora peggio,ne viene intimorito di oltrepassare,allora si preferisce restare dove si trova.....se si guarda bene nella vita i cambiamenti all'inizio spaventano sempre,ma poi con un po' di volontà se ne trae dei vantaggi.... dipende da come si affronta questa cosa....bè!cari amici buonanotte

ignorante ha detto...

a voi spaventa la verità per questo cercate di far tacere tutti coloro i quali son contro le vostre idiozie,volete le due donne fuori perchè secondo voi innocenti,bhe io invece spero che marciscano in cella perchè alla fine cosa manca?forse un filamto?le prove ci sono e purtroppo le inchiodano,ma se per voi quella gente è innocente bhe allora spero che non le incontrerete mai sulla vostra strada!
ora cancellami il post caro prati,tanto se qui qualcuno è contro ò professor viene cancellato quindi grazie per l ospitalità!

maica ha detto...

ciao ignorante , credi che a noi piacciano i colpevoli a spasso?
se abbiamo la convinzione di innocenza vuol dire che le prove che dici te per noi non sono prove., ma chiacchere e pettegolezzi
allora se tu sei e sai al corrente di queste inconfutabili prove scrivile ..
non basta dire la colpevolezza occorre postare gli indizi e le prove che condannano -

carla ha detto...

a mio parere chi non vuole vedere la verità siete proprio voi colpevolisti ....e la tua firma la dice tutta......buonaserata

carla ha detto...

anzi, chi non mi dice che questo ignorante ,sia veramente lui il colpevole di sarah,visto per come si esprime ,che c'è di meglio colpevolizzare altri per nascondere la propria colpa.....e per appunto che ci fa a spasso questo tizio.....?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Personalmente non mi spaventa la verità,e neanche le persone che come te accusano senza sapere nulla,non c'è bisogno di cancellare il tuo commento,l'ignoranza non va cancellata anzi,serve a far capire che esistono persone con una grande cultura e intelligenza,cosa che non ti appartiene,visto che parli di aria fritta.Non è che sei ignorante,e che non sei preparato per discutere con persone serie.Sei convinto che Sabrina è la mamma sono colpevoli? nessuno ti vieta di pensarlo,però fammi una cortesia fai un elenco delle prove, non indizi,quelli te li puoi tenere, li sappiamo tutti.E stai tranquillo ,non ti emozionare scrivi con calma tutte le prove che accusano Sabrina,e poi ti dirò se sei ignorante oh tanto intelligente da non aver capito che prove contro le due imputate non c'è ne sono.Ciao

Manlio Tummolo ha detto...

Chissà perché, quando mi vedono assente (ero in effetti via dall'alba), taluni si scatenano. Ci si costringe, di fronte ai dischi rotti, a dover ripetere le medesime cose, il che è oltretutto noioso. La storia, si sa, fa male ai volpacchiotti e ai dichiarati ignoranti: uno almeno merita un apprezzamento perché svela ciò che è. Il denunciare familiari stretti non è considerato un obbligo, se non che siano le stesse vittime del delitto (es.: violenze carnali in famiglia), non quando le vittime siano altre. Chi ha forzato Michele Misseri a denunciare la figlia (mai la moglie, non vi sono riusciti), ha commesso un abuso d'ufficio, è più che evidente, e non certo in buona fede, perché si parla di esperti nel Diritto, non di gentuccia che scrive tanto per scrivere, al computer. Questo di mettere i familiari uno contro l'altro è roba del tutto terrestre (in Paradiso, signor volpacchiotto, non ce n'è bisogno), e per nulla celeste.

Questi ripetitori della SS. inquisizione, tutta gente che evidentemente ha intimi rapporti con la stessa o che possiede una mentalità che dire medioevale è offendere il Medioevo, non hanno coraggio di firmarsi, non hanno neppure il coraggio di dire in base a cosa, oltre alle confessioni estorte di Misseri o ai sogni traviati di un povero fioraio avetranese, considerano - contro norme costituzionali ed internazionali, contro norme sulla diffamazione a mezzo stampa e simili - colpevoli preventivamente due donne, sulle quali a tutt'oggi, malgrado tanta propaganda, nulla è emerso in un processo quasi regolare.

Siamo ancora, in ansiosa attesa, di uno dei tanti promessi riscontri "oggettivi", ma che siano "oggettivi", della loro colpevolezza "oggettiva".

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona sera caro Prof Tummolo,fanno come il famoso detto, che quando il gatto non c'è il topo balla,parlano solo per dire cose inutili,e fuori di ogni logica,prove,indizi,sogni,menzogne,depistaggi,di tutto e anche di più,basta che accusano sono contenti,sembra che riceveranno un premio alla fine stando dalla parte dei P.M.,purtroppo non gli entra in testa che Misseri non sapendo nulla di potersi avvalere della facoltà di non accusare nessuno dei familiari,è stato indotto a dire quello che volevano sentire,ma non ha mai nominato la moglie,e ancora non riesco a capire cosa abbia fatto questa signora,ha partecipato,era a letto,ha rincorso Sarah per le vie del paese senza essere vista da nessuno,tant'è che qualcuno la pure sognata la signora con il brevetto di pilota da formula uno,ed è cosi veloce con la macchina che impiega mezzora per fare Avetrana Manduria,ma, come Lei sa,la signora Pisanò che era amica va a raccontare il sogno,figuriamoci se non era amica cosa avrebbe raccontato,certo che è meglio perderle che trovarle certe amiche del (CUORE). un cordiale saluto carissimo prof,e un caro saluto a Carla,Magica,Daniele,e tutti gli altri amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,
se almeno questi topi tirassero fuori del buon cacio, potremmo almeno ammirarli per tanta abilità, ma non riescono neppure a portare sul posto qualche briciosa di pane raffermo ed ammuffito. Il che è a dire tutto. Il disco rotto continua a riecheggiare la sua musica gracchiante, ogni tanto lo tolgono, e poi lo rimettono. "Sabrina è colpevole", "Ma perché è colpevole?" "Perché ha commesso una colpa" "Ma quale colpa ?". "Quella di essere colpevole", e avanti...

Vediamo domani quale delle tante prove "oggettive" finora ignote e che noi non riusciamo a vedere, tireranno fuori contro Sabrina e madre. Con quella di domani dovrebbe essere una delle ultime udienze, poi sentiremo requisitorie e arringhe, e alla fine il giudizio.

Sua Moglie come sta ? Un caro saluto per voi, da tutti noi, Manlio Tummolo

Daniele ha detto...

Grazie caro Vito, ricambio i saluti e, come il prof Tummolo, saluto anche Sua moglie, augurandovi ancora una volta che tutto evolva per il meglio.

magica ha detto...

a volta bisogna leggere fra le righe .. ci sono segnali di persone coinvolte nelle indagini che ufficialmente non si sbilanciano .ma considerando questa persona corretta e intelligente (garofano) secondo me ha , detto qualcosa di interessante .
riferendosi al caso rea, tiro' in ballo il caso scazzi .. affermando che è l'omicida che porta gli inquirenti sul luogo del delitto perchè l'omicida sa dove si trova il posto,
di alcuni delitti non si trova il posto? perchè l'asassino non lo svela certo che succede ,
ma in quelle poche parole dette alla fine di un discorso, senza dare tanto importanza ho vinto la sua convinzione . ma per non contrastare picozzi fa lo gnorri

Foxie (SA) ha detto...

Perchè è colpevole? Semplice, perchè ha ucciso sua cugina! Forse più che parlare degli inquisitori durante il medioevo, sarebbe meglio parlare con semplicità e chiarezza!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici buon giorno grazie di cuore per il pensiero,mia moglie e andata in ospedale a Taormina per fare la terza chemioterapia,ultimamente erano diminuiti i globuli bianchi,ma fortunatamente sono diminuiti i valori tumorali,speriamo che il Signore ci assista e che tutto possa risolversi per il meglio,grazie ancora a tutti,più tardi ci sentiamo e vediamo cosa succede.

Anonimo ha detto...

Da BIGI
Buongiorno a tutti
Vedo che nel blog siete sempre molto animati ma concedetemi di poter dire che concordo con il Prof. Tummolo e il Signor Vignara,
sono daccordo anche con magica sulla sua deduzione sul consulente tecnico Garofalo ma quello che io ho trovato molto strano come il conduttore non abbia minimamente parlato della dichiarazione del Prof.Albarello che si dissocia totalmente dal dott. strada,facendolo sembrare incompetente e approssimativo nella sua perizia.
Mi unisco per gli auguri al Signor Vignara augurandogli che questo brutto momento duri il più breve tempo possibile e che torni presto il sereno nella sua famiglia.

carla ha detto...

xfoxie certo sabrina è colpevole di aver ucciso sarah,il fatto è che non ho ancora capito come e dove avrebbe ucciso,mi potrebbe pure spiegarmelo visto che attesta tale cosa e che noi siamo ciechi....
e se si riferisce il movente sia ivano,resta comunque un movente non dimostrabile con l'omicidio,perchè lei non si è mai infattuata di una persona?....
il mio modo di vedere direi prima troverei la prova di come avrebbe ucciso in quale tempi ,poi si va' a vedere il movente ....e non il contrario.....
il potrebbe per tale motivo non è una certezza.....
o la devo cosiderare una persona fatta al rovescio!....
o devo dare adito a Manlio che è un disco rotto che ripete le stesse cose e più in là non sa' andare!.....ciao

mi unisco e rinnovo i auguri per la moglie di Vito,purtroppo lo so' ci vuole tanta pazienza e speranza che tutto vada per il meglio....un caro saluto....Carla

buonagiornata a tutti amici del blog

Manlio Tummolo ha detto...

Volpacchiotto, volpacchiotto, come fa a sapere che Sabrina è colpevole perché ha assassinato sua cugina ? Ma ce lo dica che era presente, forse magari l'assassino è proprio Lei. Confessi una buona volta, non ci tenga sulle spine !

Proprio stamattina al GR RAI si è saputa la notizia che la diffamazione via INTERNET è considerata pari alla diffamazione a mezzo stampa, come del resto sostengo da tempo e come già asserito in precedenti sentenze. Stia ben attento, volpacchiotto, che rischia di saldare i conti, prima o poi, in una volta sola ed insieme ai suoi amichetti anonimi del noto Circolo Nazionale Colpevolisti 3/3 e 4/4.

carla ha detto...

Manlio concordo,c'è gente che possa fare del male del tutto gratuito,poveri illusi.....

carla ha detto...

anzi, non sanno che si viene pagati con la stessa moneta....

Anonimo ha detto...

I giratori di frittate all opera....
Se leggete i verbali sono state le difese a rinunciare ai propri testimoni citati ....(150 circa tanto per fare fumo e scena)
Testimoni che hanno rinunciato vista la fine che fanno ?
Raccontare la verità non è reato . Lo è invece la subornazione del teste via telefono.....o vi siete volutamente dimenticati eh ?
Una piccola nota : Eh no sig Tummolo : nel processo esistono testimoni a carico ( citati dai Pm.) e testimoni a discarico citati dalla difesa. Saltato qualche lezione ???

Anonimo ha detto...

Ah dimenticavo : la differenza nel processo tra perito e consulente e' che il perito giura ed è passibile di contestazione del reato di infedele perizia ed il consulente invece no. Non è una differenza da poco. Assente anche a questa lezione ??
È inutile girare le frittate ....anzi dall' odore non sembra proprio un impasto di uova...

magica ha detto...

la subornazione del teste via telefono non l'ho capita ,
dovrebbero spiegarsi meglio . se c'è qualcosa che noi non sappiamo dovrebbero dircelo senza mezzi termini .
buona giornata a tutti

Foxie (SA) ha detto...

Innanzitutto le ricordo che molti qui sopra ritengono che Michele sia l'autore dell'omicidio. Non è anche questa diffamazione? Ah già! Michele vuole andare in galera e perciò non querelerà nessuno di voi! Spero che stia scherzando (infatti sto sorridendo) Tummolo; le mie sono soltanto convinzioni che ho maturato, seguendo la vicenda e nulla mi farà cambiare idea, soprattutto voi, che a conferma delle vostre tesi non portate mai niente di concreto e non riuscite a leggere le documentazioni in modo corretto (Saranno testi della Bibbia che devono essere interpretati? Mah!) Le ricordo che a conferma di ciò che la maggior parte delle persone che seguono questo caso, pensano (tra cui ci sono anche io ovviamente) dietro le sbarre ci sono 2 persone a cui svariati tribunali hanno negato persino i domiciliari, chissà perchè... che ne dice?


carla ha detto...

x foxie e che ne dice di quelli dietro le sbarre ,poi rivelate innocenti?......
se fossi in lei non ci spererei tanto ,tutto può ancora ribaltarsi.....ciao

magica ha detto...

x foxi . abbiamo un verbale ,,"on line " dell'inc prob , dove si evincono fregnacce di prima categoria se tu pensi di dar credito a quelle vuol dire che non lo hai letto te .
in una misseri disse che quando scese la nipote fredda era ,, continuando in quell'interrogatorio che la nipote aveva la corda al collo ma non stretta perchè poteva respirare ( forse voleva simulare un suicidio?) e non ultima la piu' risibile la caduta dal cavalluccio . quel documento è una cosa ridicola .
in altri documenti con la nipote., che lo volle imbrogliare in carcere, mandata da chi? secondo te? per estorcere con furbizia frasi compromettenti a misseri :una vera vigliaccata . dove pero' in quell'occasione dice e smentisce allo stesso tempo .
bisogna essere logici e non partire dal persupposto che tutto quello che si evince sia la verita' assoluta ,
si sa che misseri aveva fatto di tutto dopo aversi colpevolizzato e avendo acquisito padronanza della situazione ,, volle discolparsi credendo di farla franca in modo poco invasivo .. poi si accorse che questa strategia aveva imbastito una situazione senza via d'uscita .
quello che fin'ora hai postato te sono indizi verificabili di non verita' .. se metti indizi che icolpano senza via di scampo perchè non ce li fai sapere?

magica ha detto...

x foxi . abbiamo un verbale ,,"on line " dell'inc prob , dove si evincono fregnacce di prima categoria se tu pensi di dar credito a quelle vuol dire che non lo hai letto te .
in una misseri disse che quando scese la nipote fredda era ,, continuando in quell'interrogatorio che la nipote aveva la corda al collo ma non stretta perchè poteva respirare ( forse voleva simulare un suicidio?) e non ultima la piu' risibile la caduta dal cavalluccio . quel documento è una cosa ridicola .
in altri documenti con la nipote., che lo volle imbrogliare in carcere, mandata da chi? secondo te? per estorcere con furbizia frasi compromettenti a misseri :una vera vigliaccata . dove pero' in quell'occasione dice e smentisce allo stesso tempo .
bisogna essere logici e non partire dal persupposto che tutto quello che si evince sia la verita' assoluta ,
si sa che misseri aveva fatto di tutto dopo aversi colpevolizzato e avendo acquisito padronanza della situazione ,, volle discolparsi credendo di farla franca in modo poco invasivo .. poi si accorse che questa strategia aveva imbastito una situazione senza via d'uscita .
quello che fin'ora hai postato te sono indizi verificabili di non verita' .. se metti indizi che icolpano senza via di scampo perchè non ce li fai sapere?

Manlio Tummolo ha detto...

Anonimo delle 13.39,
le lezioni le ha saltate Lei (a cominciare dalla sintasi: lezione è femminile, non maschile), intanto come al solito mantenendosi nell'ombra. Il verbale dice che uno rinuncia, non dice perché rinuncia. L'ultimo caso della ragazza dell'ERASMUS è plateale. Chi decide di chiamare o non chiamare i testimoni è sempre il giudice, o nel caso specifico la Corte, non le parti, le quali propongono e non dispongono. Vada ad assistere a qualche processo invece di bofonchiare sciocchezze.

Oggi c'è stata udienza ?

Manlio Tummolo ha detto...

Ancora: il giuramento non esiste in materia penale, ma solo civile, quando il giurante condivide la fede nel testo sacro su cui deve giurare. Come docente, Lei è una vera schiappa. Ma che, crede che siamo in America dove si giura ancora sulla Bibbia ? Un perito ateo non giura neanche nel civile, un perito miscredente non giura, un buddista o islamico non giura sulla Bibbia, ecc.. Che valore può avere il giuramento su un libro che non si ritiene sacro ? Ma non ci faccia ridere, poveretto, uno scienziato che giura sulla Bibbia in cui non crede ! Quali lezioni ha seguito quelle della SS. inquisizione del XVII secolo ?

Non si confonda il giuramento con una semplice dichiarazione di responsabilità su ciò che si afferma, e che è comune a chiunque dica qualcosa in Tribunale pro o contro.

Povero volpacchiotto: la diffamazione contro un'intera famiglia è ovviamente molto più grave rispetto a quella contro una persona soltanto, la quale si è diffamata da sé, con l'aiuto di altri, se è per quello. Questa è la differenza di prim'ordine.

In ogni caso, Lei dovrebbe ben sapere che ho segnalato la questione anche ai soli colpevolisti di 1/3 o 1/4. Ma una cosa è ripetere la confessione d'altri, ben altro attribuire una colpa a persona che si dichiara innocente, e che per giunta quasi sicuramente lo è, visto che non si è ritrovato un milionesimo di riscontro effettivo contro di loro. Non dimentichi, volpacchiotto, che Lei si è permesso addirittura di accusare Valentina Misseri, la quale non è considerata né indagata né imputata neppure dalla pur feroce SS. Inquisizione tarantina.

Ma che razza di individui sono qusti accusatori e giudici a scatola chiusa ? Gente dalla mente ristretta, privi di ogni circonvoluzione cerebrale, puro grasso nella scatola cranica, e pretendono anche di insegnare agli altri.
Ma non avete ben altri spazi dove pascolare la vostra erbaccia ?

Manlio Tummolo ha detto...

E' solo l'intera serie di gradi processuali a determinare, in via formale e non sempre sostanziale, se uno è colpevole di qualche reato e in quale misura. Ma è possibile che si debba ripeterlo ad ogni intervento? Le fasi preliminari non contano nulla e non dimostrano altro che la bieca faziosità, in parte bocciata da deliberazioni di Cassazione (che il volpacchiotto non ricorda mai), della SS. Inquisizione, intesa non solo come procura, ma come organo giudicante, e come follaccia sanguinaria bramosa di vendetta su capri espiatori, che però recita la parte degli angioletti che piangono per un altro angioletto andato in Paradiso. Ma siamo seri: in Diritto non si crede al Paradiso e neppure al Purgatorio. L'immortalità dell'anima è questione metafisica o religiosa, non giuridica, bambinetti, infantili !!

Quanto al convincere, caro volpacchiotto, che cosa vuole che ci interessino le Sue convinzioni ? Nulla, noi esprimiamo soltanto le nostre, affinché persone neutrali, che ci seguono intervenendo o in silenzio, valutino i pro e i contro dell'intera questione. E' da oltre due anni, ormai che lo facciamo, in questa sede ed in altre.
E credo che sapranno valutare con maggior credibilità chi non si nasconde sotto ridicoli nomignoli rubati ad una marca di carta igienica, ma firma i propri interventi in modo inequivoco.

Manlio Tummolo ha detto...

Per soddisfare l'anonimo docente di Diritto inquisitoriale del XVII secolo, e fargli vedere che, per sapere le cose, non è necessario frequentare tutte le lezioni di Giurisprudenza (non c'è infatti obbligo di frequenza), ma basta prendere in mano i libri,
consiglio gli interessati di prendersi il vigente Codice di Procedura Penale, con relative aggiunte e modificazioni, promulgato con DPR 22/ settembre/ 1988 n. 447, al Libro III (Prove), Titolo II (Mezzi di prova), Capo VI (Perizia), artt. 220 - 233, dove vengono descritte le figure del perito (di nomina del giudice), e dei consulenti tecnici (di nomina delle parti, compreso il Pubblico Ministero), nonché le rispettive funzioni.
All'art. 226 vi è la formula di dichiarazione di responsabilità, analoga a quella di ogni testimone, ovviamente per la parte di competenza:
"1... 'consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo nello svolgimento dell'incarico, mi impegno ad adempiere al mio ufficio senza altro scopo che quello di far conoscere la verità e a mantenere il segreto su tutte le operazioni peritali'..."
Il perito quindi non può far conoscere nei dettagli le operazioni correlative del proprio lavoro.
All'art. 223 si dice che i periti potrebbero essere ricusati dalle parti, se incompatibili.
All'art. 221, si dice che il perito viene scelto dal giudice dagli appositi albi "tra persone fornite di particolare competenza".

I motivi di incapacità e di incompatibilità dei consulenti tecnici sono esattamente gli stessi che per i periti (art. 225).

In sostanza, nel linguaggio tecnico-giuridico, la differenza tra perito e consulente tecnico non è quella del giuramento, come diceva il predetto docente completamente anonimo, ma semplicemente l'affidamento a questo esperto da parte del giudice, ovvero delle parti processuali. In un certo senso, i consulenti possono criticare i periti, ma non viceversa (almeno non in sede processuale).

*****

Per quanto riguarda l'udienza di oggi, i SS. Inquisitori hanno fatto ascoltare la nota registrazione della prima confessione di Michele Misseri, senza tuttavia farci sentire come si è giunti a tale confessione, quali procedure furono adottate. Di certo, è una confessione piuttosto confusa ed evidentemente forzata. Lo scopo di questo riascolto è ignoto, visto che era inutile. L'unica reazione è il pianto, segnalato dai gazzettieri, di Sabrina Misseri in aula. Per il resto, la Corte ha respinta la richiesta di sopralluogo e anche la riaudizione di alcuni "consulenti" della Procura.

La studentessa ERASMUS forse sarà ascoltata per rogatoria (ma l'hanno chiusa in un campo di concentramento nazista o comunista per frequentare il corso ?).

Ci avviciniamo ormai a larghi passi alla conclusione del primo grado: non mi aspetto nulla di positivo dallo stesso.

Manlio Tummolo ha detto...

Nel caso concreto, essendo il dr. Strada nominato dalla Procura (non dal giudice), egli è un consulente tecnico né più né meno del prof. Arbarello (e forse meno che più, in quanto a titoli accademici).

Anonimo ha detto...

Pathetic...

carla ha detto...

ciao Manlio in questo momento mi sovviene in mente la favola " la volpe e la cicogna",che c'è l'avevano fatto leggere ai elementari,non ti so' dire per quante volte......il che sarà ingannata/o dalla sua stessa furbizia.....
e questo vale per chiunque giochi sporco....è innevitabile non ci si scappa...
ho sentito udienza di oggi ed ho avuto la sensazione che questa studendesta sia un tassello che disturba e va messo a suo posto.....certo tutto deve essere messo a tacere.....ma non sanno che parleranno pure i sassi,che la verità si farà strada da solo che non c'è nessuno che la potrà controllare....e così è sempre stato e così sempre sarà in avvenire....e questo è difficile comprendere all'uomo....ecco dove sta la vera cecità....un caro saluto a lei e amici del blog

Daniele ha detto...

@Anonimo
Non saprei di preciso quanti, ma dai verbali delle udienze si evince che alcuni testimoni citati dall'accusa facevano parte anche della lista della difesa.

A quali e quanti testimoni avrebbero volutamente rinunciato le difese, e perché? Per non far scoprire che "bluffavano"?
Avranno inventato nomi e cognomi, oppure ne avranno inseriti di reali, sperando che nessuno si sarebbe MAI chiesto se questi fossero realmente a conoscenza di qualcosa ed eventualmente che cosa?
Quale "fumo e scena"? Una simile mossa sarebbe assai ridicola e CONTROPRODUCENTE: uno "spaventapasseri" destinato non solo ad andare in fumo, ma anche a propagare le fiamme all'intero raccolto.

Una cosa so per certo:
se fossi stato un testimone e avessi saputo e dovuto dichiarare qualcosa a favore delle due imputate, leggendo quanto è stato scritto in rete, nei giornali, o sbraitato in TV contro chiunque abbia parlato a loro favore, non dico che non mi sarei presentato in tribunale, tuttavia non ci sarei andato tanto volentieri. Pertanto non mi meraviglierei se qualcuno avesse cambiato idea.

Raccontare la verità non è immorale né reato, tuttavia se la pancia di molti (compaesani, opinionisti televisivi e quanti altri...) si convince che quella non è la verità, si rischia di passare per bugiardi anche senza esserlo. Purtroppo sono in molti a credere di avere la soluzione del caso in tasca, e che basta osservare il gargarozzo di chiunque affermi diversamente, per stabilire con certezza che mente e mistifica.

Circa la "subornazione del teste...", se ho ben capito a cosa e a chi Lei fa riferimento, mi pare ci sia stata anche un'assoluzione. Sbaglio?










Ancora un abbraccio caro Vito.
Saluto tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie a Carla e Daniele dei rispettivi interventi.

Sarei curioso di sapere a chi si riferisse l'innominato, ma illustre, anonimo delle ore 22.32 del 14 u.s., dicendo anglicanamente "pathetic" ? Voleva dire "patetico" ? Il pathos è un sentimento che si deve saper suscitare, quindi potrebbe anche essere un involontario complimento.

Peccato tuttavia per lui che non ha saputo fare osservazioni contrarie alle mie, ma solo tirar fuori un aggettivo inglese, prova soltanto della sua anglomanìa. E dire che la lingua italiana, figlia della latina e della greca, con elementi derivati, pure, da lingue straniere antiche o attuali, è tanto bella, come pur riconoscono le persone colte di altri popoli vicini o lontani, lingua musicale ed armonica per eccellenza, lingua con perfetto equilibrio di suoni, mai cinguettanti come papere (vedi l'inglese), mai gutturali (come la tedesca o le lingue slave) ! Un Dante e tutti gli altri grandi scrittori e pensatori che abbiamo non si trovano poi in ogni Paese del mondo ! Ma questo gusto maniacale per l'estero, frutto di tante e troppe invasioni antiche e moderne, ci rimane addosso come un parassita invincibile !

Anonimo ha detto...

Da bigi
E' difficile seguire tutto del caso ma vorrei sapere anch'io a quale persona ci si riferisce con questa affermazione("subornazione del teste...").

Manlio Tummolo ha detto...

Suppongo alluda al solito Ivano Russo, ma il processo deve concludersi anche per l'avvocato Vito Russo e anche qui sarà da constatare che cosa concluderanno sulle subornazioni, le quali, se vi sono state, lo furono da tutt'altra parte e direzione.

Manlio Tummolo ha detto...

Notizia d'oggi è che il signor Soter Mulè è stato condannato per delitto colposo a quattro anni e quattro mesi, per la morte di una ragazza, e il rischio di poco mancato dell'altra, per giochetti che vorrebbero essere erotici, ma sono solo demenziali.

Resto convinto che Sarah Scazzi sia finita nelle mani di qualcuno che abbia svolto la medesima operazione, uccidendola. Ma, mentre Soter Mulè ha cercato di fare il possibile per salvare le due ragazze dalla tragica conclusione di un gioco demenziale, l'assassino o gli assassini di Sarah si sono ben guardati dal fare altrettanto e, grazie a connivenze, complicità, silenzi ed omertà in alto e in basso loco, hanno scaricato le responsabilità su un'intera famiglia, colpevole solo di ospitare frequentemente la loro parente, di farle fare una vita serena e socievole.

L'estorsione confessoria imposta a Michele Misseri, nelle sue varie fasi del "doloroso percorso di ravvedimento", ha spinto prima Sabrina, poi, indirettamente, anche la madre, in carcere.

Come detto, nulla di buono mi aspetto da questo primo grado, in cui non si vuole per nulla la verità dei fatti, ma la vendetta su capri espiatori. Mi aspetto che in secondo e in Cassazione, si veda l'intera storia in un'ottica più credibile e logica, che non è quella della SS. Inquisizione tarantina.

Daniele ha detto...

@Bigi e Manlio Tummolo
circa la subornazione... ho trovato su Google articoletti simili:

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_traduci_notizia.php?IDNotizia=445244&IDCategotia=2699

Ho letto in oltre che tre avvocati sono stati assolti e uno prosciolto.

Saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Vito Russo è ancora "sub judice", ma non credo sarà condannato. Quello prosciolto dovrebbe essere il Marseglia, se non erro, che i nostri bravi interlocutori colpevolisti al 100 % (quelli che considerano anche gli avvocati, solo perché avvocati, colpevoli e complici dell'omicidio di Sarah Scazzi) avevan già spedito in esilio a Jekaterinenburg o Vladivostok, a lavorare con pala e piccone sulla Transiberiana.

Anonimo ha detto...

Da bigi
Prof Tummolo vorrei sapere se si sta parlando di quella intervista di Ivano Russo che è stata allegata agli atti lunedì scorso.
Mi chiedo che cosa c'è di interessante se non quello di vedere un ragazzo che ancora oggi fa finta di niente, che dice che sabrina mente e che lui non si era accorto di nulla. Ritengo difficile credere ad Ivano Russo in tutte le sue forme soprattutto, dopo le sue richieste monetarie per le interviste ma, quello che mi fa rizzare i capelli è l'importanza che una Corte gli dà, dimostrando ancora una volta di non essere imparziale perchè l'intervista Non aggiunge niente all'indagine sulla verità dell'omicidio di Sarah.
Nel caso non fosse questa l'intervista mi faccia sapere qual'è. Grazie

Giacomo ha detto...

@Bigi


E' proprio quella l'intervista.




C'è troppa correlazione temporale fra questa intervista ESCLUSIVA e quello che era appena accaduto al processo alla fine di novembre.

Il 20, 26 e 27 novembre parla Sabrina e respinge

decisamente tutte le accuse.
Anche i colpevolisti più accaniti devono dar atto a

Sabrina di essere stata CORAGGIOSA a sottoporsi al fuoco di fila delle minute contestazioni dei pm.
Comincia quindi a vacillare il castello accusatorio, anche mediaticamente.

Ed ecco che pochi giorni dopo, esattamente il 3 dicembre, la "Vita in diretta" trasmette un'intervista ad Ivano Russo in cui lo si induce a rilasciare dichiarazioni compromettenti contro Sabrina, in particolare che Sabrina è una bugiarda. Intanto sullo schermo scorrono immagini di Sabrina volutamente distorte e dilatate in senso orizzontale.
Un caso?

Il 18 dicembre i pm chiedono l'acquisizione di questa intervista agli atti del processo.

Il 14 gennaio la Corte accoglie tale richiesta e respinge tutte quelle della difesa.

Nel frattempo mediaticamente viene riproposta in continuazione sugli schermi tv la frase del Russo, che gli è stata messa in bocca dall'intervistatore: "Maledetto il giorno in cui ho incontrato Sabrina!".

Domanda: Chi inviò il corrispondente Rai a casa del Russo, con tanto tempismo? Cosa c'è dietro questa manovra?

Infatti è evidente che si tratta di una manovra.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Bigi,
neppure io so a quale intervista si riferiscano, perché alcune furono scritte in quotidiani, altre fatte in televisione (che io non seguo più dal dicembre 2010); oppure all'interrogatorio che fece scattare la denuncia contro l'avv. Russo, quella nella quale si diceva che l'avv. Russo lo aveva minacciato di denuncia, che questo aveva anche cancellato la prima versione dell'interrogatorio fatto all'Ivano, in quanto non utile alla difesa, ecc. Una delle tante storie molto confuse in questa storia confusissima.

Nella realtà si trattò di una chiara e semplice opera di intimidazione dei SS. Inquisitori: quando venne ricusato l'avv. Conte, non sfavorevole alla tesi di un incidente colposo (che avrebbe chiuso il caso nella maniera "più comoda" per tutti), i SS. Inquisitori si scatenarono selvaggiamente con una perquisizione nello studio, la sospensione dell'avv. Russo e della moglie, minacciati di espulsione dall'Ordine, e tutta una trafila di fatti, che, ancora una volta non seguendo per nulla le orme vigenti, mirava non solo a tappargli la bocca e tarpargli le ali, ma anche a rovinargli l'intera carriera. E ascrivo a me stesso di aver sottolineato qui, e in altre sedi (mandai anche comunicato al Consiglio nazionale Forense), la disgustosa opera di sabotaggio dei diritti della difesa, contribuendo per quanto in mio potere alla reazione dell'Unione Camere Penali (quando vennero aggrediti anche l'avvocato De Cristofaro, dopo la ricusazione di Galoppa).

Una storia indecente, su cui, se fossimo in uno Stato seriamente governato, si dovrebbe accuratamente indagare, perché è illecito ed inammissibile che, sotto la mentite spoglie della protezione di una povera ragazza barbaramente trucidata, si possano o si debbano perseguitare in modo abietto altre persone del tutto innocenti del fatto o, perlomeno, sulle quali non grava alcun elemento di prova oggettivo ed oggettivamente verificabile.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Bigi,
sul sito "solidarietà all'avv. Vito Russo" ho letto trattarsi di un'intervista fatta a Ivano Russo il 3 dicembre 2012. Ma noi so che cosa vi abbia detto.

Foxie (SA) ha detto...

www.raireplay.it La vita in diretta, l'hanno trasmessa qualche giorno fa, in pratica il "Dio" ha dichiarato che non si spiegava perchè la sua cara amica avesse detto tutte quelle bugie, aggiungendo che forse nascondeva veramente qualcosa di brutto! ... in pratica!

magica ha detto...

in pratica quell'ivano è una persona che si è comportata come un coniglio ,, ha timore della soceta' di avetrana cosi' per avere consensi ha parlato male di sabrina . tanto lui non era indagato non poteva avere conseguenze in questo caso di omicidio .
nel primo interrogatorio ivano disse tante belle parole su sabrina e l'aveva frequentata fino prima che fosse arrestata . ma non si era mai accorto delle bugie?
ha cavalcato anche lui l'onda madiatica colpevolista . un branco di belle persone da quelle parti ,
se emergesse che sabrina sia stata colpevole non sarei certamente dalla sua parte . ma cosi' in quel modo becero . in mezzo a malignita' che gente!!
mi piacerebbe sapere di quali bugie parlasse .ivano ., che n lui non la palpava? la palpava .. ci sono testimoni . si messaggiavno ? si anche con qualche parolina sconcia' si.. sono stampate nei tabulati
buonanotte .

Daniele ha detto...

Da qui attingo la notizia del proscioglimento del Russo, tuttavia non giurerei sull'affidabilità della fonte.

http://it.wikipedia.org/wiki/Delitto_di_Avetrana

Da profano non saprei dire neanche cosa si intenda di preciso con "proscioglimento". Ho appreso comunque che, a differenza degli altri tre assolti, lui, che ha scelto il rito ordinario, è ancora sotto processo.

Comunque sia, il mio parere sul caso di Avetrana è basato su ben altro che presunte strategie difensive più o meno illegali.
Se propendo per la non colpevolezza delle due imputate, è soltanto perché a loro carico non vedo NIENTE di sostanzioso e scorgo anzi molti indizi che a rigor di logica sarebbero stati loro del tutto favorevoli, se non si fosse trovato il modo di aggirarli con una logica a parer mio assai discutibile e grazie ad altrettanto discutibili e fumosi affinamenti dei ricordi da parte di chi inizialmente, anche a breve distanza dall'accaduto, aveva dichiarato BEN altro:
orari diversi, diverse circostanze, diversi soggetti etc...
Fatti che, benché sminuiti, si evincono dalle stesse ordinanze, non soltanto dalle presunte mistificazioni di qualche avvocato stranamente desideroso di giocarsi vita e carriera per chissà quale improbabile tornaconto, men che meno dalle presunte frottole raccontate da qualche giornalista in cerca di gloria nell'unico modo in cui palesemente avrebbe ottenuto l'esatto opposto, dato che andare contro le aspettative dell'opinione pubblica, sarebbe veramente una mossa stupida se non ci fossero motivi ben più concreti quali ad esempio l'intento di fare a dispetto di altri VERA informazione, imparziale, e far notare anche gli aspetti che puntualmente vengono nascosti sotto ai tappeti.





L'unica bugia di cui Ivano potrebbe aver parlato con cognizione di causa, è quella riguardante le "palpatine di sedere", e il motivo della sua replica sarebbe del tutto comprensibile. Un po' meno comprensibile sarebbe il perché Sabrina si sarebbe inventata di sana pianta e avrebbe raccontato una simile frottola, se è vero che di frottola si tratta.

Circa altre bugie non ho sentito niente, potrebbe averle dato della bugiarda per pura e semplice deduzione, basandosi su quanto appreso del caso tramite i Media ed esprimendo quella che sarebbe una mera opinione, come in tanti altri ne hanno espresse e sbandierate pur essendo del tutto estranei e allo scuro di quanto accaduto.
Contrariamente, ossia se vi fosse il sospetto che egli sia al corrente di qualche altra grave bugia raccontata da Sabrina, sarebbe opportuno interrogarlo nuovamente e fare accertamenti, anziché rischiare di dover poi speculare sul senso delle sue parole, già diventate a quanto vedo cavallo di battaglia di molti.



Saluto tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Mentre l'assoluzione si ha con sentenza alla fine di un processo, lungo o breve che sia, il proscioglimento si ha al termine dell'udienza preliminare, quando viene chiesto e ottenuto il "non luogo a proceder", ovvero se ne riconosce immediatamente l'innocenza. Potrebbe trattarsi del proscioglimento per un singolo reato, mentre per altri vi sarebbe stato il "luogo a procedere", che non è una condanna, ma solo l'esigenza dell'approfondimento processuale per i reati di cui è accusato qualcuno.

Riguardo ad Ivano Russo,
è un ragazzotto, condizionato come altri elementi (quei famosi "amici" da cui Iddio deve guardarci), dall'azione intimidatrice della SS. Inquisizione. Naturalmente, non uno di questi ha portato un elemento testimoniale determinante ai fini dell'accusa contro Sabrina Misseri e la madre.

Sarei curioso di sapere quante verità dicono coloro che parlano delle "bugìe" altrui, nei loro affari personali.

Giacomo ha detto...

@Daniele
Non sono molto d'accordo che Ivano Russo abbia rilasciato l'intervista ESCLUSIVA alla Rai solo per difendere il suo onore di maschio senza macchia. E' una cosa ridicola. Ha ammesso di aver fatto sesso con Sabrina, però in pubblico non l'ha mai toccata con un dito neanche di sfuggita.
No. Quello che sta accadendo è molto più grave. C'è stato un improprio supplemento di testimonianza da parte del Russo, con il concorso di ben individuati giornalisti del servizio pubblico per cui noi paghiamo il canone.
E quel supplemento di testimonianza rilasciato in sede impropria ha uno scopo che va oltre quella smentita. Il Russo si è spinto a dire che ormai sospetta di Sabrina e che maledice il giorno che l'ha incontrata. Penso che il fine ultimo di questa manovra sia quello d'influenzare i giudici popolari.
E' evidente che è in atto una feroce lotta di potere fra magistratura tarantina e tutto quello che ad essa si oppone, che sia la difesa di Sabrina Misseri o addirittura il Governo per il caso Ilva.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Questo è il grave guaio di trattare argomenti processuali in una sorta di processo parallelo o già anteriore, alla televisione che, necessariamente, influenza non solo i giurati, ma gli stessi giudici. Andrebbe anche chiarito il ruolo dei vari procuratori nella spettacolarizzazione di un delitto. Insisto sempre sul fatto che la Costituzione e vari Trattati internazionali vietano con estrema chiarezza la colpevolizzazione e la pre-condanna di chiunque, fosse pure un reo confesso.

Quanto alla lotta che Lei sottolinea, egregio Giacomo, finirà prima o dopo con l'espulsione di quegli individui dalla Magistratura. NOn è certo dall'agosto 2010 che stanno abusando dei propri poteri, è una storia lunga che noi abbiamo cominciato a conoscere solo dal delitto Scazzi, ma che deve avere una prassi ben più vecchia.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,
la ringrazio vivamente per la spiegazione: chiarissima.




@Giacomo,
non ho scritto che il motivo per il quale è stata fatta quell'intervista fosse soltanto quello, quanto da Lei ipotizzato è a mio avviso condivisibile, penso semplicemente che sia abbastanza ovvio il voler smentire determinate dichiarazioni e credo che l'unico interesse di Ivano potesse essere quello di difendersi e trasmettere di sé un'immagine diversa da quella che in molti hanno contribuito a creare, non tanto per eventuali "palpatine di sedere", quanto con una marea di illazioni riguardanti un suo eventuale coinvolgimento nel delitto o un voler nascondere un movente scomodo.

Nella stessa intervista dice chiaramente che a fronte di tanti pregiudizi non riesce neanche a trovare lavoro e viene guardato in malo modo da molti compaesani. Senza ombra di dubbio è una situazione difficile per un giovane che sta per diventare padre e vuole mettere su famiglia, dunque trovo normale possa aver rilasciato l'intervista con l'intento di scrollarsi di dosso alcuni pregiudizi e prendere pubblicamente le distanze da quella famiglia considerata ormai da tutti una famiglia di mostri.

C'è da considerare che in un processo mediatico subentrano dinamiche e problematiche differenti da quelle di un qualunque altro processo, dunque i testimoni e gli imputati non devono preoccuparsi soltanto di difendersi da accuse o sospetti riguardanti il delitto, devono anche salvaguardare la loro privacy, sbandierata ovunque e da chiunque, dovendosi trovare addirittura a fornire spiegazioni di un rapporto sessuale tra persone adulte e consenzienti, non solo in tribunale o nelle opportune sedi, ma anche in quei salotti televisivi in cui tutti ne parlano.

Certamente Ivano non decide autonomamente quando e come apparire sullo schermo e non mi meraviglierei affatto se qualcuno, facendo leva su determinate dichiarazioni di Sabrina, ne abbia approfittato per aizzarglielo contro e avvalorare la tesi della bugiarda patentata.

Sarebbe comunque opportuno verificare di QUALI bugie Ivano stesse parlando, dato che non ha specificato e le sue dichiarazioni lasciano ampio spazio a illazioni di vario genere.




Saluto entrambi e tutti gli altri utenti del Blog

carla ha detto...

buonanotte cari ragazzi,si così vi voglio chiamare ragazzi al di là dell'età....mi riferisco particolarmente,Manlio,Giacomo e Daniele,condivido i vostri discorsi,l'ho visto pure io quella sceneggiata di ivano messa lì su misura,a mio parere si è dimostrato un essere spregevole, i volta faccia chi sono? un nulla insignificante,invece di avere il cervello in quella testa ,fa' acqua ....se stava zitto faceva più bella figura,invece che dire cose insensate che non ha ne capo e ne coda.....
penso invece ,anche se non se ne sente parlare,dell'ex ragazzo di sabrina andrea per cui ammiro di più,che quello che ha pensato all'inizio lo pensa tutt'oggi dell'innocenza di sabrina....
se un uomo è tutt'un pezzo non si lascia intimidire da qualunque vento soffi.....
anche se la sua paura fosse di essere assaliti dai branchi una scappattoia c'è sempre si chiama "prudenza", il che non va' confusa con altre cose....comunque ognuno è libero di mettersi nei guai quando vuole.....
e si non si è mai abbastanza svegli!......visto l'ora ,adesso vado a dormire....buonanotte cari amici del blog a domani se DIO vuole....Carla

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona notte a tutti,carissima Carla hai detto bene,se stava zitto ci faceva più figura,ma, come ho sottolineato tante volte in quel di Avetrana trovare un vero amico non è facile,l'unico che non ha abbandonato Sabrina è Alessio Pisello,degli altri cosa si può dire,beh è meglio perderli che trovarli,se già una come la mamma di Sarah pensa che la sorella e la nipote le abbiano ucciso la figlia dagli altri c'è d'aspettarsi di tutto è di più,la cara "amica" Pisanò è andata a raccontare un sogno sequestro,pensa quanto le voleva bene a Sabrina e alla mamma.Il carissimo Ivano farebbe bene a ricordarsi di quello che ha detto in macchina in una intercettazione con una frase rivolta ai Carabinieri in cui dice:come è stato bello metterlo in c... agli sbirri,bravo veramente lodevole il suo giudizio verso la Benemerita.ho la netta sensazione che,di immaturi e nemici ad Avetrana ne esistono parecchi,anzi più passa il tempo e più aumentano,e lo si è visto quando anno arrestata la mamma di Sabrina erano tutti li ad applaudire,il Petarra,la gentil nobildonna e amica Pisanò,e altre 300 persone,del vicinato e non,tutti presenti per godersi lo spettacolo,"INDEGNO,ma,tanto si era capito che,era tutto organizzato.Buona notte a tutti cari amici,e un cordiale saluto all'Esimio Prof Tummolo.

Daniele ha detto...

Personalmente penso che Ivano sia soltanto una vittima di questa vicenda e non gli faccio una colpa per le idee che potrebbe essersi fatto su quella famiglia.
Visto e considerato il bombardamento mediatico in quella ben determinata direzione e il parere di professionisti che a molti viene spontaneo prendere come oro colato, trovo più che normale che in tanti (compresi i genitori e il fratello della vittima, che dubito abbiano altri interessi oltre al voler capire la verità) si siano profondamente convinti della colpevolezza delle due donne. Trovo altrettanto normale possano essersi sentiti traditi e ingannati, e che dunque nutrano rancore nei loro confronti.

Troverei invece ingiusto e gravissimo se qualcuno distorcesse di proposito la realtà dei fatti, incurante del destino di due imputate e pronto a farle passare ingiustamente per bugiarde soltanto per proteggere sé stesso e celare aspetti di cui non va particolarmente fiero ma comunque neanche lontanamente paragonabili al doversi difendere dall'accusa di omicidio. Pertanto, se è vero che le "palpatine" non ci sono state, credo che Ivano abbia fatto BENISSIMO a smentirla, anche in diretta televisiva, ritengo fosse suo pieno diritto dato che tali dichiarazioni di Sabrina sono state rese pubbliche. Se invece si fosse premurato di smentire un fatto realmente accaduto, lo reputerei un gesto da perfetto irresponsabile, non di certo da persona matura, consapevole dell'importanza del suo ruolo da testimone e del peso che le sue parole possono avere sull'esito del processo.

Non mi piace neanche che i testimoni vadano in TV ad esprimere le loro opinioni sul caso, ma qui spetterebbe a chi di dovere capire e far distinzione tra quelle che potrebbero essere soltanto opinioni e quelle che invece sarebbero esperienze dirette esposte con cognizione di causa.

Per quanto mi riguarda, il fatto che uno dei testimoni abbia dato del bugiardo a uno degli imputati, dovrebbe essere del tutto irrilevante se non venisse specificato anche a quali bugie facesse riferimento e se il fatto che le abbia definite tali derivasse da una sua sensazione personale basata su quanto sentito dire al Bar, in TV o dove, oppure da esperienze vissute e viste coi suoi stessi occhi.



Buona giornata a tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Condivido quanto espresso da Carla, Daniele e Vito Vignera che ringrazio di cuore per i saluti che mi invia sempre. Nulla c'è da meravigliarsi di questi tradimenti in piccolo, quando sappiamo che cosa avvenga anche in grande: pensiamo a Gesù e a Pietro (per non dire di Giuda), la notte dell'arresto di Gesù e le tre rinnegazioni di Pietro, prima che il gallo avesse cantato.

Per Sabrina, quando comunque uscirà da questa storia, la terribile esperienza che sta vivendo, le insegnerà come sono ben diverse le "amicizie" da pub e discoteca o da spiaggia, da quella che è la vera amicizia, che non deve essere certo omertà e complicità nel male, ma fondamentale rispetto della verità, affetto profondo e sicero, condivisione di idee e di sentimenti. Sabrina sta dolorosamente imparando che solo nei rapporti profondi e ben selezionati si può fondare una solida amicizia, su cui far nascere anche una reciproca confidenza. Altrimenti, il tradimento è sempre dietro l'angolo.

Anonimo ha detto...

Da Bigi

x Daniele
Le palpatine(chiamiamole così) sono oggetto anche di dichiarazioni da parte di Claudio che vede con i suoi occhi atteggiamenti non consoni da parte di due amici,infatti chiede spiegazioni ad Ivano non a Sabrina.
E poi basta di dire che è un povero martire perchè non è vero,
non credo che non avesse capito l'effetto che avesse su Sabrina ma anzi se ne approfittava,perchè chi non vuole essere coinvolto in una storia,anche di sesso,che non vuole se ne libera rapidamente non risponde agli sms e non ci esce con la ragazza. Quindi non mi fa pena ma solo rabbia,mette tutti gli uomini in una certa situazione come se fossimo tutti uguali.E poi basta di diffamare chi è in carcere e non può rispondere alle sue affermazioni.

Per quanto riguarda il processo sono arrivato a capire una cosa che mi fa orrore ma è quello che sta avvenendo e cioè:
Sabrina MENTE perchè è lei l'assassina e non è vero che Sabrina dice la verità perchè non è coinvolta nell'assassinio, quindi tutti i testi sono in buona fede mentre Lei no.
Questo approccio di minare la credibilità dell'imputata non potrà portare ad altro che alla sua condanna anche se questa corte trova superficiale sapere DOVE-QUANDO-PERCHE' e CHI, per Loro la condanna di Sabrina è scontata in fondo questo processo serve solo come lo specchietto per le allodole ,mi dà l'idea di una equazione matematica:
Sabrina mente perchè è colpevole,
Sabrina non può dire la verità perchè Sabrina ha sempre mentito.
Ma allora i testi che prima dicono una cosa e poi un altra? quelli come sono ...confusi.


Io mi aspettavo un altro tipo di processo tenuto conto che siamo la patria del Diritto ma i pettegolezzi fanno più ascolti delle prove.

Un saluto a voi tutti.

Giacomo ha detto...

@Daniele
Condivido quello che dici.
Solo che mi sono chiesto se davvero l'intervista ESCLUSIVA era stata organizzata perché il Russo si potesse "discolpare" dalle "terribili" e "compromettenti" "accuse" di Sabrina circa il fatto che lui allungasse le mani o non piuttosto perché il Russo, più o meno in buona fede, prendesse le distanze dall'imputata e correggesse in senso negativo le sue dichiarazioni rese REGOLARMENTE in aula come testimone, sotto l'impegno di dire la verità, dalle quali non emergeva per Sabrina niente di compromettente.
Da notare che giorni addietro si erano pubblicate VECCHIE intercettazioni in cui il Russo contrattava con gente che gli chiedeva interviste ed un’intercettazione mentre parlava in auto con la madre e le ribadiva che quel pomeriggio fatale il telefonino lui l’aveva lasciato in macchina mentre dormiva e la esortava a confermare questa versione, anche se la madre esprimeva le sue perplessità. Quindi Ivano era già stato “ammorbidito”.
A mio parere si vuole a tutti i costi una pesante condanna delle imputate al termine dell'attuale processo. Quale mezzo migliore per influenzare i giudici popolari che agire mediaticamente al fine d’indurre Ivano a mettere in cattiva luce Sabrina?
Ultima chicca. Sabrina aveva detto che alcune volte a queste toccatine clandestine era presente anche PISELLO. I difensori quindi, quando i pm hanno chiesto l’acquisizione dell’intervista del Russo, hanno chiesto a loro volta l’audizione del Pisello. Che ti fa la Corte? Acquisisce l’intervista e rigetta la richiesta che si riascoltasse Pisello.
Che cosa ne dobbiamo dedurre?

Giacomo

magica ha detto...

buongiorno
io non me ne intendo ma pisello potrebbe essere intervistato dai difensori.
e che ne so . mi sembrano tutti depistaggi ma non dalle imputate ma dagli accusatori .
se si vogliono le cose serie senza ombre di dubbi., perchè non andare a fondo di tutto? da una parte ed anche dall'altra .
infine quello che si cerca è la verita' .

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi interlocutori,
non è certo da oggi che sostengo che il processo di Taranto sarebbe stato solo una truffa, e che l'intero ambiente (lo si ricavava dai vari GIP e Tribunale del Riesame, meglio della Riconferma, malgrado indicazioni e suggerimenti dati dalla Cassazione) era già pregiudizievole e pre-condannante nei confronti di Sabrina Misseri, come della madre, e magari invece clemente con Michele Misseri, per la collaborazione data nella prima fase.

Taranto è riuscita di stretta misura e per ragioni di cortesia forense a mantenere il processo: tirar fuori l'influenza mediatica era inutile, perché è stato facile ribattere che quella ricadeva su tutte le Corti d'Italia, e non piuttosto per l'estrema faziosità e scorrettezza utilizzate in quella sede contro la difesa dell'intera famiglia, in quanto non accettava la versione del gioco "colposo" (cavallucci vari), e quindi un bel patteggiamento che mettesse la parola fine a tutta la storia.

Lasciare a Taranto la questione era come lasciare il processo in mano ai veri assassini o loro complici, questo è il punto, ovvero gente che della verità dei fatti non si è mai curata, e si preoccupava solo di chiudere il caso con uno, due o tre capri espiatori.

Riguardo alle "palpatine", ma la storia del coito interrotto in macchina che cos'era ? Di solito, prostitute a parte che lo fanno per ragioni finanziarie, una ragazza comune difficilmente si offre, se non è certa almeno di piacere o interessare l'altro. Ed è chiaro che il giovincello, seduttore di tutte le avetranesi, glielo aveva dimostrato concretamente, per arrivare a quel punto.

Se poi cadesse anche la storia del mezzo-coito, cadrebbe anche un'altra delle pretese motivazioni per cui Sabrina avrebbe strangolato la cuginetta.

Manlio Tummolo ha detto...

AMICIZIA E RELAZIONI PERICOLOSE.

Voglio riprendere il tema dell'amicizia e di quello che, spesso, viene scambiato per questa, ovvero le "relazioni pericolose" come il grande scrittore francese del Settecento, Choderlos de Laclos, aveva chiamato certi rapporti che potevano anche sfociare nella morte. E' un romanzo epistolare, nell'impostazione tipica del tempo, che narra le vicende di un libertino: ovviamente i fatti, i duelli sono tipici dell'epoca, ma certi princìpi sono validi tuttora. Sabrina Misseri ha imparato, a sue durissime spese, col carcere, a distinguere quella che è una vera amicizia, un rapporto serio, profondo, sincero di condivisione di sentimenti, di idee, di interessi, ecc., con quei rapporti che possono essere o pseudoamicizie (in realtà fondate su un odio nascosto, finché non esplode), oppure semplici amicizie superficiali, relazioni di buoni conoscenti, ma non fondate su un'effettiva condivisione di sentimenti.
Sia le "pseudoamicizie", sia le amicizie superficiali possono dar luogo a "relazioni pericolose", tali da sfociare perfino nel delitto o nel tradimento, o in quelle forme di pettegolezzo che dànno adito, nell'eventualità di un reato, a motivi di accusa.

Immaginiamoci che questo processo, già in primo grado, arrivi all'assoluzione delle due donne. Credete che per esse tutto possa tornare alla normalità ? Come potrebbero andare in giro per la cittadina incontrando loro vecchi calunniatori o diffamatori ?
Quali frasi potrebbe scambiare Sabrina con certe sue "care amiche" del passato (non c'è bisogno di specificare chi)? E che cosa farebbero madre e figlia sentendosi spettegolare alle spalle, sentendo dire "sono state assolte solo grazie alla potenza dell'avvocato" ?

Io penso che, per Sabrina soprattutto, ogni relazione in quel paese sarebbe avvelenata e non credo che vi resterebbe una volta libera. Inoltre il grado di diffidenza verso tutti, esclusi i pochissimi che l'hanno sostenuta, sarebbe ovviamente elevatissimo.

In conclusione, la sua giovinezza, la sua fiducia nel mondo e nel suo ambiente, negli esseri umani, sono state completamente distrutte, o perlomeno gravemente segnate.

magica ha detto...

è quello che ho sempre pensato io .
sabrina è segnata a vita . logico che se dovesse essere liberata dovrebbe andarsene da avetrana.. ma se anche questo successe di essere prosciolta dall'omicidio mai piu' sara' come prima . secondo me fara' una brutta fine . è stata troppo grossa la batosta .
penso anche che lei non sia al corrente di quante malignita' e cattiverie si siano sentite in giro nei blog e forum . .
io al suo posto preferirei essere morta .
quella famiglia è stata rovinata da un padre. che si è lasciato travolgere da personaggi maledetti . come diavoli . ecco io penso che i diavoli esistano .
questo è il mio pensiero se dovesse succedere a me .
spero che sabrina sia capace di superare . ma dubito

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica,

sono convinto che Sabrina supererà questa fase, ma certo un'orrenda esperienza come questa invecchia, nel carattere se non nel fisico, di almeno 20 anni, c'è poco da fare. E' come un processo accelerato di maturazione. La ragazza è forte, se no avrebbe già ceduto, avrebbe accettato il compromesso del "cavalluccio", avrebbe patteggiato, e a quest'ora se ne andava tranquilla per il mondo. Invece non lo ha fatto, ha un temperamento non certo comune oggi fra tanti rammolliti circolanti che si spaventano per molto meno. Ciò che è triste però è che non so quanto potrà fidarsi di altre persone, specialmente in campo affettivo e sentimentale, per costruirsi un giorno una famiglia.

Ma nessuna brutta fine, ne sono certo. Conterà sempre sull'appoggio di chi ha avuto fiducia in lei anche nei momenti peggiori ed anche di fronte ad una eventuale prossima condanna: può esserne certa.

carla ha detto...

lo spero tanto che sabrina tenga duro ,solo per non dare vinta a questi s.s.inquisitori....
che poi ognicaso la storia ha sempre dimostrato che i compromessi non comporta dei vantaggi,anzi peggiora la situazione,perchè resta comunque che ha confessato l'omicidio....perciò quanto vale, inferno per inferno ,che uno debba passare,che passi l'inferno per una buona causa....ma non darei vinta a quei ss.inquisitori a coprire le loro malefate....
come giustamente dice Manlio, non sarà del tutto negativo per sabrina, questa esperienza , di sicuro avrà trovato altri,ma veri ,Amici con A maiuscola.....
e di cosima che dire ?....ho la sensazione che oramai è una persona morta dentro ed ho l'impressione che faccia la stessa fine di Tortora ,il che apparentemente di questo genere delitto non risponde nessuno,ma nel suo privato di chi si macchia di queste cose non lo si puo prevedere quale sorte li aspetta...è innevitabile....è la legge di causa ed effetto....altri direbbe a DIO nulla sfugge,poi ognuno è libero di credere o no....lo capirà con susseguirsi dei eventi....buonanotte cari amici del blog.....ringrazio DIO che si possa ancora confrontare con le persone con i piedi per terra,come questo blog....pur essendo pochi, ma buoni....Carla

Giacomo ha detto...

Le persone che credono nell'innocenza di Sabrina e della madre non sono poche, nemmeno ad Avetrana.
Innanzitutto Valentina, poi le zie e lo zio materno, la cugina Antonella, e molti altri che non fanno rumore, ma ci sono.

Poi la gente si adegua. Se non è interessata direttamente alla vicenda, si distaccherà sempre di più da essa. Già nel secondo anniversario i media fecero rilevare con un certo rammarico, derivante dalla costatazione che per loro era finita la bazza, che non c'era stato nessun tipo di celebrazione.

Giacomo

Daniele ha detto...

@Bigi,
Non lo definisco "povero martire", bensì "vittima di questa vicenda" e di questo ne sono fermamente convinto. Ciò non toglie che una vittima, per difendersi, possa assumere comportamenti scorretti nei confronti di altri e non escludo che Ivano possa essersi comportato scorrettamente ai danni di Sabrina. Semplicemente non ne ho certezza, non so e non posso sapere se le "palpatine" ci siano state o meno e se dunque Ivano abbia fatto bene o male a smentirla.

Anche io trovo un controsenso che a molti testimoni sia stato concesso di ricredersi e modificare sostanzialmente la loro versione dei fatti (purché la nuova gravasse sulle due imputate più della vecchia!), mentre a Sabrina e Cosima non siano stati concessi neanche minime "sgarri", se così possono essere definite alcune incertezze o imprecisioni nella descrizione delle operazioni svolte quel pomeriggio. Descrizione resa per giunta a distanza di parecchio tempo dall'accaduto. Imprecisioni che praticamente rappresentano le "bugie" di cui tanto si parla, nonché gli unici "indizi" a loro carico.
Se Sabrina e Cosima possono essere definite bugiarde, mi chiedo come in base allo stesso principio possano essere definiti altri testimoni.






@Giacomo
Sentite le dichiarazioni di Sabrina potrebbero aver visto una facile occasione per incrementare gli ascolti e al contempo avvalorare la versione che hanno sempre fermamente sostenuto.
Ivano invece potrebbe aver colto l'occasione per replicare e dire la sua.
Non sarebbe certo il primo testimone a comparire sullo schermo a replicare quanto emerso durante gli interrogatori di Sabrina.

Da quel che ho visto dell'intervista (l'ho vista da tanto e ora non ricordo esattamente tutto), non mi pare che Ivano avesse in qualche modo ritrattato quanto dichiarato in udienza. Mi pare abbia soltanto smentito l affermazione circa le "palpatine", che non aveva avuto modo di replicare in tribunale in quanto resa successivamente.
Ha in oltre parlato di una famiglia di bugiardi, ma bisogna capire se le bugie di cui parla sono quelle di cui parlano tutti in ogni dove soltanto perché tutti ne parlano, oppure se sia al corrente di qualcos'altro che ancora non ha detto. Se sussistesse il dubbio, sarebbe un grave errore l'aver acquisito l'intervista senza dargli opportunità di chiarire meglio. Si rimarrebbe nell'incertezza e sarebbe uno schifo se qualcuno ne approfittasse per lasciare intendere che l'averli definiti bugiardi sia sintomatico dell'averlo constatato di persona.




Saluto tutti, buona giornata

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Carla,
riguardo a Cosima, che non avevo nominato, quella è una torre d'acciato: "Sfinge" l'avevano chiamata fu dall'inzio. E della Sfinge ha molto: posata, ferma, ma pronta a balzare. E' una donna che si è spaccata la schiena con il lavoro all'estero ed in Italia, e se ne è risa subito fin dall'inizio dei SS. inquisitori. Certo, per lei la morte della nipotina in quel modo, con quelle accuse, col marito implicato per un verso o nell'altro nella vicenda, è stato un colpo durissimo. Ma, a differenza della figlia vissuta finora nella "bambagia", ha muscoli e mente abbastanza saldi per reagire a tutto questo, dietro a lei c'è una storia atavica di millenni di sofferenze di un mondo contadino sfruttato e deriso. Soffre, ma può reggere la sofferenza. La sua presenza nella stessa cella di Sabrina è forse stato l'unico atto di umanità nei SS. Inquisitori, forse speranzosi di poter registrare qualche loro discorso compromettente, e invece... Poverini, si sono dati la zappa sui piedi. Se fosse stata sola, forse Sabrina avrebbe ceduto, ma con la madre costituiscono un muro di bronzo (per dirla con Rousseau) che i SS. Inquisitori non riescono a sfondare. Potranno condannarle, ma non ne ricaveranno nulla. Tentarono anche con la loro furbizia da quattro soldi: chi ha dimenticato il tentativo di far credere che Sabrina fosse pronta ad un incontro per "motivi di giustizia" (sic!!!), che poi fu sonoramente smentito ?

Da Taranto non aspettiamoci nulla: la svolta, se ci sarà, avverrà in II grado e in Cassazione.

Ma mi auguro, anche per il grosso contenzioso col governo sulla vicenda ILVA, che si indaghi una buona volta a fondo sulla gestione generale di quel Tribunale, chiamato da tempo in un sito "Il Foro dell'Ingiustizia".

Foxie (SA) ha detto...

"La sua presenza nella stessa cella di Sabrina è forse stato l'unico atto di umanità nei SS. Inquisitori, forse speranzosi di poter registrare qualche loro discorso compromettente, e invece... Poverini, si sono dati la zappa sui piedi. Se fosse stata sola, forse Sabrina avrebbe ceduto".....

Si sarebbe suicidata o avrebbe confessato?

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Volpacchiotto, i Suoi cortesi interventi dimostrano un'intelligenza di prim'ordine. "Confessare" che cosa vuol dire ? Come le molteplici "confessioni" del padre? Quanto ad uccidersi potrebbe anche darsi: naturalmente per voi sanguinari giustizieri in incognito sarebbe stata la prova del 9 della sua colpevolezza.
Potrebbe anche voler dire perdere il lume della ragione: due anni di carcere subìti iniquamente possono anche condurre alla follìa.

Ma io non sono né Sabrina Misseri, né ho la facoltà di entrare nella sua mente e nella sua personalità: dunque non posso sapere se la nonna avesse o non avesse le rotelle con quel che segue.

Vi brucia, tesori, che, fino ad oggi, non vi sia alcun elemento di prova, al di là di quanto estorto al Misseri padre, che vada contro le due donne. State friggendo evidentemente, e dunque andate a farvi friggere !

E' probabile che il primo round sarà da voi vinto (lo ripeto da oltre un anno e mezzo), ma il secondo e il terzo sarà quasi certamente nostro, almeno se non vi è nulla di concreto o se l'ammnistrazione giudiziaria non è proprio del tutto da gettare.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo,i suoi interventi chissà come attirano sempre l'attenzione del volpacchiotto,e che ripete sempre come un pappagallo alcune sue affermazioni,certamente se torturata come in antiche tribù avrebbe confessato ,e magari sarebbe stata giustiziata.In quanti sono stati uccisi per aver confessato se torturati e quanti hanno subito la stessa sorte senza aver fatto nessuna confessione? E poi cosa dovrebbero confessare di avere ucciso la piccola Sarah senza un valido motivo? La gelosia verso Sarah per il bel Ivano? ma, per favore che la smettano di dire fesserie i SS. Inquisitori.Certo,si può uccidere per gelosia,o per tanti altri motivi,ma, se uccido ci dovrebbero essere le prove e non il nulla,o pettegolezzi e chiacchiere.Una felice serata a tutti cari amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Condivido perfettamente, carissimo signor Vignera. Nella procedura penale residua, da tempi lontani, la confessione come "prova regina", e nondimeno anche nel '600 si doveva confermare la confessione dopo la otrtura, altrimenti si tornava alla tortura. Un procedimento che piacerebbe ai colpevolisti a 3/3 e 4/4, oltre che ai SS. Inquisitori tarantini, ma che, ahinoi, non è più di moda. Una confessione può essere valida solo se vi siano riscontri effettivi, non truccati, e che sia del tutto spontanea (non ottenuta con la forza, con l'inganno, con le minacce, con la tortura, con sostanze psicotrope, e così via).

Vito Vignera da Catania ha detto...

Anche il caro zietto aveva confessato,salvo poi coinvolgere la figlia con il giochetto del cavalluccio,e chissà come a qualcuno questa tesi era piaciuta, con qualche modifica e qualche inganno visto il soggetto che aveva d'avanti ha pensato bene di ingannarlo con illusorie promesse di libertà in poco tempo.Ma, il trucco o l'illusione e durato poco e il caro zietto è ritornato sui suoi passi facendo marcia indietro,e tornando ad accusarsi del delitto.Lui dice di essere l'unico colpevole del delitto,spiegando in modo un po confusonario cosa è successo in garage,certo non è facile credere che uno uccida perché nervoso se il trattore non partiva,altrimenti tutti quelli a cui non parte la macchina e si innervosiscono,che fanno, uccidono chi gli si avvicina ,e magari vuole solamente dargli una mano,e no, caro zietto cerca di essere più credibile con qualche altra motivazione,non siamo cosi stupidi,poi tutto può essere,anche che un giorno si uccida per niente,la mente umana è soggetta a tutto. una bona serata Prof,e un abbraccio a tutti.

Foxie (SA) ha detto...

Ci sono confessioni e "confessioni" miei cari! Intanto l'acqua che spegne i bruciori è rappresentata dalle due che in questo momento sono al "sicuro" e spero lo saranno fino all'appello! Ignorante? Pappagallo? Allora non commentate ciò che scrivo se per voi sono sciocchezze!

ignorante ha detto...

Buonasera a tutti
leggo qui di torture leggo qui di oratiche del 600,quante cose leggo,quante cose che davvero mi fan rabbrividire.
Leggo di S.S.inquisizione,leggo di tutto tranne quello che vorrei leggere,le motivazioni per le quali Sabrina dovrebbe esser messa in libertà
Signori miei,non vi pare che di torutre ne abbian fatte già tante a casa Misseri?vi sembra poco tutto quello che la povera sarah ha dovuto subire?vi sembra poco dover guardare la morte in faccia?vi sembra poco pensare di andare al mare ed invece nuotare in un pozzo calata a testa in giù e non vedere il blu del mare,ma solo il nulla dato che la poveretta era morta strozzata,denudata,buttata nel maledetto pozzo e forse da voi dimenticata?noi saremmo i SSinquisitori? e voi scusate cosa siete?buona cena e spero che sarah vi guardi in questo momento anime perse!

ignorante ha detto...

Scusate i refusi,non son così acculturata come il nostro professore chiedo venia

Anonimo ha detto...

Ignorante che dici cose sensate, ti stai scalmanando nel posto sbagliato. Come avrai notato, qui la povera Sarah è ormai diventata un puntolino lontano lontano e le " vere" vittime sono diventate le imputate. Naturalmente la colpa di tutto è dei SS inquisitori, che non sono tu o io, ma i magistrati tarantini in persona. E, come se non bastasse, il processo si é trasformsto in un incontro di pugilato: si parla di round da vincere o da perdere. Incredibile ma vero. Non mi meraviglierei se a breve si incominciasse a parlare di beatificazione...di Sarah??Oh, no no.....di Cosima e Sabrina!

magica ha detto...

beh cara ignorante hai mai saputo che gli innocenti vengano scagionati di un omicidio non commesso?
mi chiedo come mai misseri continua con la solita tesi del
trattore ,.che non è stata la la causa principale .. infatti una cosa cosi' pare poco credibile , credibile è l'avances . unita al nervosisnmo che aveva in quei momenti per i cavoli suoi .
ma non lo vuole piu' spiegare dal momento che è opportuno non dire . veramente come ando' .troppo invasivo .
poi gli dissero anche :senti michele quella cosa non dirla piu' perchè non si trovano i riscontri , ( frase che ho sentito dirla da misseri mentre era con altre persone..
credevano di aver trovato il bandolo della matassa? invece chi doveva difenderlo ingarbuglio' quella matassa ancora di piu' e fu messo su una cosa senza riscontri ,
la gelosia... oerchè no? a volte la gelosia uccide , sopratutto da uomini ,, pero' sabrina non sapeva nemmeno che ci fosse questa infatuazione della cugina per IVANO , nel diario cosa si legge? che era innamorata e ricambiata?.
sara' la mentalita' del luogo ?
mentalita' arcaica
basta sapere che un rapporto fra due adulti consenzienti lo hanno fatto passare come un vergogna nazionale .. mentre si sa che chi vuole fa sesso anche ad avetrana ...
ma siccome ormai la tesi della gelosia era radicata nelle loro convinzioni bisognava trovare un nesso , e se non bastasse anche la madre era gelosa .. di IVANO cosi' decisero che era meglio far fuori la cuginetta e nipote .
mentalita' arcaica è poco .. ma non trovo le parole



Vito Vignera da Catania ha detto...

Ignorante sta a significare che ignora,e quindi non sa nulla di cosa sia successo in garage oh in un altro luogo,ma,anch'io sono sono ignorante,mica so chi ha ucciso Sarah,non c'ero ad Avetrana quel giorno,ma, non c'erano tanti altri,compresi i SS.Inquisitori,il discorso è che forse voi cari accusatori eravate presenti,ed avete visto chi ha ucciso Sarah,se è cosi, perché non andate a Taranto e raccontate tutto,ma.se non è cosi,allora non siete ignoranti, ma stupidi,accusare senza prove a cosa vi serve? a nulla,solo a stare dalla parte di chi vi vuol far credere che i colpevoli sono madre e figlia,quelli sarebbero capaci di farvi credere che esiste babbo Natale e la befana che vola con la scopa,bravi continuate cosi, e giustizia sarà fatta,ma, non per Sarah,per accontentare la massa che non aspetta altro di vederle sul rogo bruciare,e tornare a casa felice e contenta che giustizia e stata fatta. Se poi non erano colpevoli sul rogo a bruciare ci mettiamo tutti quelli che li accusavano,ok,ma per favore andate a leggervi i verbali delle udienze e poi tornate a parlare.Vi saluto.

Giacomo ha detto...

Sarà opportuno sintetizzare per l’ennesima volta la vicenda nei punti essenziali, visto che c'è gente tale che le cose dette gli entrano da un orecchio ed escono dall'altro senza incontrare nessuna resistenza all’interno della testa.
- La povera Sarah uscì di casa alle 14,28 di quel tragico pomeriggio del 26 agosto 2012, contemporaneamente segnalando alla cugina di aver ricevuto il suo sms di sollecito.
- Alle 14,30 fu avvistata a metà strada dai due fidanzati, mentre a passo svelto si dirigeva verso casa della cugina.
- Alle 14,32 giunse in via Deledda, dove con un pretesto fu attratta nel garage dal Misseri che la insidiò ed, al suo deciso rifiuto, l'aggredì e la sopraffece. Alle 14,36 era già tutto finito. Ed il Misseri cominciò a trafficare dentro e fuori il garage per organizzare, all’insaputa di tutti, il trasporto del corpo verso il pozzo, divenuto poi tristemente famoso.

Sabrina nel frattempo al piano superiore era impegnata nei preparativi per la partenza per il mare, in vista dell’imminente arrivo di Mariangela, ed in particolare era impegnata a rispondere alle 14,35 ad un sms inviatole dalla Cimino.
Sabrina uscì sulla veranda alle 14,39, dopo sette minuti che Sarah era transitata. Non può averla vista, e tantomeno può averla uccisa, perché non ne ha avuto il tempo materiale: passano solo TRE minuti tra le 14,32, arrivo di Sarah e le 14,35, sms alla Cimino.
Cosima d’altro canto riposava dopo dieci ore di viaggio e di lavoro nei campi sotto il solleone d’agosto.

Questa è l’UNICA ricostruzione CHIARA, LINEARE, DOCUMENTATA, LOGICA, INCONTROVERTIBILE, MAI SMONTATA DALL’ACCUSA. Quest’ultima ha soltanto almanaccato e congetturato, oscillando fra le bugie dette dal Misseri durante l’incidente probatorio, e i sogni del fioraio a cui si è cercato di dare consistenza reale tramite le esternazioni di un unica “testimone”, Pisanò, smentita da tutti gli altri testi, a partire dalla sua stessa figlia Vanessa Cerra.
A disco rotto si risponde rimettendo nel solco giusto il pick-up.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Ovviamente 26 agosto 2010

Giacomo

carla ha detto...

buonanotte a tutti ,più volte mi viene da pensare,che certe personaggi ci siano di proposito,per dire certe stupidità,per mettere in prova la nostra pazienza...
poi ognuno è specchio di se stesso per come si esprime...
tante volte in nome di DIO si uccide dipende a quale dio ci si appelli....
aDIO che intendo e conosco parla di GIUSTIZIA e non alla violenza o vendetta per cui sempre di violenza si tratta......a questo DIO io credo non violento....
"potrà mai un cieco guidare un altro cieco?"......
quando sento certi discorsi,non ci vedo la differenza da quello che ha izzato contro sarah.....non sono altro che giudici di se stessi.....non so' quale prigione sia la peggiore,se quella esteriore o quella interiore che uno si crea,fate voi....ognuno ha la sua pena che si è creata e si merita....
buonanotte cari amici del blog

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Giacomo condivido in pieno la tua versione dei fatti,cosa che ho ampiamente detto tante volte.Perché, la Corte non dovrebbe credere alle cose che hai scritto e che sono riscontrabili,e dovrebbe credere ai sogni e pettegolezzi vari,incluso le false ricostruzioni dei SS.Inquisitori? ricostruzione fatta con ritrattazioni e ipotetici riscontri dei tabulati telefonici,naturalmente con orari che fanno a loro comodo.Cosa hanno racimolato dopo aver portato in aula decine e decine di testimoni a testimoniare? poco o nulla di concreto,un'accusa deve basarsi su solide basi, non su castelli di sabbia,se poi le vogliono condannare per farli contenti e un'altro discorso,ma,non sarà stata fatta giustizia,ma,solo un'ingiustizia di cui dopo dovranno rispondere,e non dire solamente ,ci siamo sbagliati,basta,finiamola di condannare in primo grado e poi assolvere in secondo o terzo grado,finiamola di giocare con la vita delle persone a cui e stata tolta la libertà su false accuse estorte al caro zietto e su sogni portati in aula ,un incidente probatorio sbandierato come fosse il vangelo e poi risultato tutto falso.Cosi non è giustizia ma,ingiustizia allo stato puro senza se e senza ma,prove non sogni,quelli possono pure tenerli nei cassetti della loro casa.Buona notte a tutti e serena notte al carissimo Prof Tummolo.

Anonimo ha detto...

Giacomo, solo nelle teste dove non si incontra alcuna resistenza può entrare (e rimanerci) "LA INSIDIO' " che Lei attribuisce a Michele Misseri. Le teste non vuote ragionano in autonomia, senza prendere per buone le solite manfrine (trite e ritrite).
Quanti dischi rotti!

Daniele ha detto...

@Giacomo,
credo anche io che quella da Lei esposta sia l'ipotesi più plausibile, senza salti acrobatici e forzature di alcun genere. Ipotesi supportata pienamente dai tabulati telefonici e da alcune testimonianze rese a breve distanza dall'accaduto.


Sarah potrebbe essere uscita da casa addirittura alle 14:25, non appena ricevuto il primo SMS di Sabrina. Potrebbe essere giunta a casa Misseri alle 14:28, orario dello squillo che potrebbe aver fatto per evitare di citofonare e dunque disturbare (come a detta del fratello era loro abitudine). Sabrina potrebbe aver visto lo squillo, pensando si trattasse semplicemente della conferma al messaggio inviatole poco prima ("Hai letto il messaggio?") e per tale motivo potrebbe non essere uscita ad aprirle il cancello. Sarah, non vedendo nessuno ad attenderla e avvertendo la presenza di qualcuno nel garage, potrebbe essersi affacciata all'interno, potrebbe avere incontrato Michele e potrebbe avergli chiesto dove fosse Sabrina... Michele dopo aver capito che Sarah era sola, colto da raptus o chissà che altro, potrebbe avere agito avendo a sua disposizione una decina di minuti e quel buio scantinato.

Saluto tutti






Com'è nauseante constatare che qualcuno, pur di far valere le proprie ragioni che vogliono Sabrina e Cosima come brutali assassine, non esiti a ostentare il proprio amore per Sarah, a pretenderne l'esclusiva, e insinuare al contempo che chiunque creda che i fatti possano essersi svolti in altro modo sia un sadico mostro incurante dell'orribile sorte indubbiamente toccatale e portato a calpestarne la memoria come se nulla fosse.

Questa mancanza di rispetto nei confronti della vittima non si evince da NESSUNO dei post fin'ora scritti, pertanto non so proprio da cosa derivino certe vergognose affermazioni, se non da un parlare tanto per dire qualcosa nella totale assenza di altri argomenti.






...l'"autonomia"?!? Quale? quella del bombardamento mediatico a fare da direttore d'orchestra?

Anonimo ha detto...

Daniele, un ragionamento non tiene conto di bombardamenti mediatici. Se così fosse, dovrei credere a Michele assassino che ci ha bombardati con la sua pseudoconfessione a tutte le ore del giorno!
E quello che Lei ha ricostruito con i Suoi "potrebbe" per me non è la verità.
Che Sarah sia passata in secondo piano è un dato di fatto, perciò le Sue basse insinuazioni sono fuori luogo.


magica ha detto...

questo che si vuol far passare per amore della verita' è invece odio che uno coltiva nel suo animo .
non voler vedere i fatti e pensare il male possibile di due persone., ma l'odio non è per quelle persone citate in questo blog,
questo è odio mediatico che uno coltiva dentro di se ,
non hanno mai espresso considerazioni per altri casi efferati . lo hanno vossuto con indifferenza .

Anonimo ha detto...

Altre parole fuori luogo.
Nessun odio, solo amore per la Giustizia, che ognuno dovrebbe coltivare dentro di sé.
Quanto all'indifferenza verso gli altri casi (assolutamente falsa!) voglio ricordare a Magica che questo spazio è dedicato al caso Scazzi e al processo in corso. Di cosa si dovrebbe parlare? Ma pur di avvalorare la tesi dell'"odio mediatico" va bene qualsiasi pretesto, vero Magica?

magica ha detto...

potevi firmarti , anna di bari.
la tua insistenza su questo caso è memorabile .
si puo' essere colpevolisti . pero' bisognerebbe stravolgere i fatti avvenuti .
se si vogliono cambiare gli avvenimenti temporali , sarebbe opportuno postare quello che avvenne invece quel 26 agosto ., secondo la propria idea cosa sarebbe successo in quei pochi minuti .-

petarra che vide sarh passare per la via prima dell'orario che si evince dai tabulati ?..
come mai quel signore essendo stato in strada per abbastanza tempo sotto il sole cocente qel 26 agosto non fu notato dalle ragazze nell'andirivieni da casa scazzi a casa misseri.
. inoltre non vide la sarha inseguita in macchina dalla zia e cugina., eppure successe tutto in pochi minuti .petarra averbbe dovuto vedere il sequestro . ma non lo vide e non ne parlo'-.
. invece l'orario dei tabulati combaciano con i testimoni che videro la srah camminare tranquillamente vero casa misseri .
inoltre i tabulati combaciano anche con la testimonianza verificabile dell'arrivo a casa misseri di mariangela .
. in sintonia con il cell di sarh e sabrina e il messaggio inviato all'amica per un trattamento estetico . ecco tutto quello che è logico e verificabile è stato stravolto da considerazioni che sono intuizioni . ma le intuizioni devono essere convalidate ...

una nebbia mediatica oltre all'odio .

Manlio Tummolo ha detto...

Ormai i nostri preziosi interlocutori, colpevolisti a 3/3 e 4/4 hanno capito che io, al sabato sera e alla domenica mattina, non partecipo, in quanto vado via quasi sempre all'alba, e allora si sfogano in attacchi, come al solito infondati. Ovviamente mi associo a tutti i partecipanti non colpevolisti o colpevolisti solo ad 1/3, per intenderci, i quali svolgono i loro argomenti in modo serrato, documentato e logico. Com'è noto, io divergo da loro su un punto centrale della questione, ma con essi si può discutere in modo animato, ma senza dover oltrepassare certi limiti formali. Con gli altri non è possibile: qui adesso appare un'ignorantona, orgogliosa di esserlo, che ignora anche quanto si è detto e scritto ormai da due anni, e che non possiamo stare a ripetere all'infinito. Del volpacchiotto sappiamo, e degli innominati, che ripetono le loro frottole senza neppure il coraggio di mettersi un ridicolo nomignolo, che c'è da discutere ? Assolutamente nulla, perché non dicono nulla e sono NULLA.

ignorante ha detto...

dovrei firmarmi?per uqle motivo son solo un ignorante rispetto a te professore
pendo dalle labbra acculturate invece della famiglia misseri
io dal mio canto da contadina quale sono posso avere una mia opinione?l ho solo espressa qui,ma forse ho sbagliato forum?qui bisogna difendere sabrina?scusatemi allora vado su fbSABRINA COLPEVOLE magari lì posso dire la mia
bravi volpacchitto e bravo anonimo la penso come voi,ma vedete qui siam di troppo,qui si nasconde la verità e si mistifican le cose.
Scusate se mi son permessa di intromettermi pensavo di esser in un paese democratico,mi son sbagliata e poi parlate qui di Inquisitori?oh c è qualcosa che non quadra
saluto Prati grazie per non aver cancellato i miei post che come vede non sono offensivi,mentre altri qui continuano ad offendere e questo non va bene.
Buona serata Massimo e grazie ancora per lo spazio che ci dedica

magica ha detto...

qua si nasconde la verita'' e si mistificano le cose ?.
fin'ora mi pare che in questo blog per lo piu' innocentista ci siamo basati su cose verificabili . con tabulati e testimonianze .
ma se trovi che quello che sosteniamo è una mistificazione dovresti scrivere perchè siamo fuori luogo ,
pero' devi postare le tue ipotesi di colpevolezza , e proviamo a confrontarle .

carla ha detto...

buonasera a tutti,forse non si distingue la libertà con la libertaggine......
se di democrazia si vuol parlare= libertà di parola esige rispetto propria e sopratutto rispetto altrui.....e non ha che spartire con le volgarità di espressione....

Giacomo ha detto...

La ricostruzione più probabile dell'orario di uscita della povera Sarah da casa, si basa sulle testimonianze rilasciate nei primi tempi dalla madre e soprattutto dalla badante, che le ha ribadite in dibattimento.

Il fatale pomeriggio del 26 agosto, nei momenti che precedono la sua uscita di casa, la povera Sarah si è ritirata nella sua stanzetta e probabilmente ha già indossato costume pantaloncino e maglietta. Appena riceve da Sabrina il primo sms delle 14:25:08, esce dalla sua stanzetta, avvisa genitori e badante che ha ricevuto l'sms atteso e si reca in cantina a prelevare il telo da mare, lo infila nello zainetto, risale, saluta e parte. Tutte queste operazioni possono aver richiesto circa tre minuti. A questo punto arriva il sollecito di Sabrina delle 14:28:13. Sarah risponde immediatamente col famoso squillo delle 14:28:26.
Quindi è più probabile che lo squillo indichi l'orario della sua uscita da casa, piuttosto che quello del suo arrivo alla villetta.
D'altronde tale orario è quello che s'incastra perfettamente con la primissima testimonianza dei fidanzati che avvistarono la povera Sarah alle 14,30 a metà strada.
Sarah quindi arriva intorno alle 14,32 e non vedendo nessuno sulla strada e vedendo aperta la porta del garage, vi si affaccia e scende, probabilmente ivi attratta dal Misseri con un pretesto. Non uscirà più viva.

Nel frattempo SABRINA, che sta ultimando in casa i suoi preparativi per il mare, alle 14:35 risponde ad un sms della Cimino. Quindi NON HA AVUTO IL TEMPO MATERIALE per uccidere. Infatti tra le 14:32, arrivo di Sarah, e le 14:35, risposta alla Cimino, passano solo TRE MINUTI.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Giustamente diceva Wittgenstein:
"Di ciò su cui non si può parlare [in quanto lo si ignora] occorre tacere". Un tempo ritenevo esagerata questa formulazione, in quanto l'ignoranza non è mai assoluta, qualcosa sappiamo sempre. Invece, leggendo tanti e troppi interventi internettiani su cose che si ignorano (perché, fino a prova contraria, nessuno era presente al delitto), si sparano affermazioni alla cieca, solo seguendo un progetto inquisitorio di natura poliziesca, nettamente falsificatorio dei fatti. Si crede di avere la libertà di diffamare, per giunta attaccando in modo anonimo e vile chi insiste su posizioni legalitarie. Spetta agli accusatori dimostrare i fondamenti delle loro accuse, non certo a chi si difende (vedere Costituzione e norme procedurali internazionali).
Ora, nessun fatto è venuto alla luce, al di là delle proteiformi e cangianti versioni di Michele Misseri. NOn si è trovato NULLA. Nondimeno si insiste a sproloquiare con aria offesa, dando dell'assassino, a persone su cui non grava che una confessione estorta, valida anzi solo per una delle due, neppure per tutte e due. Si pretende perfino, più inquisitori dei SS. Inquisitori, che Valentina Misseri sia complice del delitto: di più che si vuole? Ma perché dovremmo lasciar passare in silenzio, o con complimenti, affermazioni diffamatorie come queste ? Potremmo, noi che ci firmiamo integralmente, anche passare dei guai per complicità nella diffamazione. E perché dovremmo ? Per far felice una che si firma orgogliosamente "ignorante"?

Scriva pure dove si diffama a pieno ritmo, ma sappiano che pagheranno prima o poi quelle asserzioni. L'anonimato non li salva certo.

E ricordatevi, colpevolisti a 3/3 e 4/4, ogni volta che interverrete con attacchi diretti o indiretti nei miei riguardi, avrete sempre la meritata risposta con proporzione tedesca: 10 a 1. L'avvertimento è espresso da lungo tempo.

artemisia ha detto...

con grande trasporto leggo le opinioni, ipotesi ,suggestioni di questa pagina....
condivido ed apprezzo le analisi, la dialettica , l'ironia del sig. manlio (tra l'altro un nome suggestivo, tant'è che il mioterzo figlio si chiama all stesso mdo!)
in questo mondo di laidi, superficiali, inetti e quant'altro credo che la magistratura non ne esce indenne...
Cmq un saluto a tutti e grazie

Anonimo ha detto...

@Giacomo.....Sarah, dal canto suo, si lascia docilmente uccidere dallo zio senza opporre resistenza, facendo in modo di tenersi ben stretto tra le mani il cellulare che cadrà a terra dopo diversi minuti dall'inizio dello strangolamento..... (credo sia l'unico caso al mondo).
Ma chi ci crede? Per non parlare di tutto il resto, pieno di incongruenze e versioni ridicole.
Visto che esiste la libertà (o libertaggine come dice Carla?) di pensiero, dico che ad uccidere Sarah non è stato lo showman Misseri. E voi pensate ciò che volete!
Saluti

Manlio Tummolo ha detto...

E veniamo a certe untuose ipocrisie farisaiche e gesuitiche, tanto di moda da 13 mesi a questa parte anche ad alto livello. Vogliamo parlare di immortalità dell'anima, di destino dell'anima, di vita spirituale ? Benissimo: vorrei vedere quanti di questi intelligentoni colpevolisti a 3/3 siano in grado di sostenere argomenti di questo genere. Essi si immaginano fanciullescamente una Sarah Scazzi, salita in cielo fra tante stelline, tipo bandiera americana, e da lì aspetti con una certa ansia e giusta fretta che si faccia giustizia, ovviamente contro le due conclamate colpevoli, le quali dovrebbero pagare, in questa visione bambinesca, con l'impiccagione il loro delitto.

Naturalmente così non è: chi giustamente aspetta è la famiglia, ma la madre, di fede cristiana (testimoni di Geova), ritiene che ora, di Sarah, esista solo il corpo sepolto, mentre solo con la resurrezione esso si leverà e si ricongiungerà ai familiari. Per un ateo, materialista, non succederà neppure questo. Per un giurista, la cosa va esaminata per il danno incalcolabile provocato alla famiglia, con la perdita della figlia e l'immenso dolore, oltre alle violazioni di legge. Per un cattolico o protestante della varie sette, Sarah ora potrebbe essere in Purgatorio o già in Paradiso, ma senza le stelline all'americana (i Paradiso non è un luogo materiale, ma una condizione dello spirito). Per brahmanisti e buddisti, Sarah dovrà certo reincarnarsi, se già non le è avvenuto, oppure è talmente elevata che si fonde nel Nirvana, il Tutto indistinto. Per uno spiritualista, non di religione positiva, l'anima dell'uomo, dopo la morte, raggiunge una dimensione dalla quale le cose terrene sono estremamente lontane, forse un vago ricordo.

Il problema quindi vero non è recitare atti di commozione apparente, ma cercare di capire due cose: 1) che a Sarah, se spiritualmente viva, interessa che siano individuati i colpevoli, e non capri espiatori, men che meno zia e cugina che l'ospitavano e la festeggiavano;
2) per la questione giudiziaria terrena, lo stesso: individuare i colpevoli, e non capri espiatori.

Ma il giudizio umano non può avere la precisione di quello divino, fa quello che può e che, soprattutto, DEVE. Ogni violenza alla realtà dei fatti, così come determinata e determinabile, è INQUISIZIONE:

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Artemisia,
Lei è molto gentile, e La ringrazio. Spero però che la coincidenza dei nomi sia del tutto casuale, con quello del Suo terzo figlio. Non vorrei (scherzo) che un giorno mi mandasse qualche accidente.

magica ha detto...

anonimo delle 21,57.
che considerazioni .. come se fosse la prima volta che una persona viene strangolata - tutte le altre che l'hanno subita sono stati maldestri tanto da far dubitare che sono stati poco furbi?
certo che se uno ti viene incontro con il cappio in mano fai un urlo e tenti la fuga , ma se non te l'aspetti subisci il danno .
il telefonino in mano? l
lo aveva in mano dove se no .. nello zainetto era scomodo da controllare .
ci sono certi che lo hanno sempre sotto controllo come una osessione ,, quando fu presa si spalle lo aveva in mano , e lo lascio' cadere quando le mancarono le forze ,
ma da dove sbucano questi? perchè una cosa cosi' elementare e spiegabile non la capiscono?

Anonimo ha detto...

Cara Magica, se qualcuno tentasse di strangolarti, per istinto porteresti le mani alla gola per tentare di liberarti dalla stretta. E tu vorresti farmi credere che quella povera ragazza lo tenne stretto (il cellulare) fino alla perdita delle forze?
Chiedo a te da dove sbuchi e come mai una cosa così elementare non la capisci!

magica ha detto...

e chi lo puo' sapere ? se ha cercao di liberarsi dalla strtta , il cell lo avra' lascito cadere in quel momento . una ragazzina di 40 kg secondo te ha la meglio su mani forti e fuori di testa di un contadino .?
sta tranquilla che sbuco da un posto molto serio e tranquillo . sereno senza tante cattiverie e malignita' come quelle che scrivete voi .
sei tu che sbuchi da qualche parte . io sono qua con persone sane. che ragionano

Giacomo ha detto...

Per Anonimo delle 21,57.

In un mio commento a questo stesso articolo pubblicato il 22 dicembre 2012 h 12:27, scrivevo:
“... Alle 14,32 la povera Sarah giunse in via Deledda, dove con un pretesto fu attratta nel garage dal Misseri che la insidiò ed, al suo deciso rifiuto, l'aggredì e la sopraffece. ALLE 14,36 ERA GIÀ TUTTO FINITO…”

Perciò, quando arrivò la telefonata di Sabrina alle 14:42, il Misseri, che era all’interno del garage, in attesa del momento buono per far sparire il corpo di Sarah, raccolse il telefonino che squillava vicino al corpo inanimato della vittima e lo scagliò a terra con violenza, per farlo tacere. Fu allora che il telefonino si aprì e perse la batteria.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Mi sono accorto che il mio commento del 22 dicembre 2012, l'avevo appena ripetuto il 19 gennaio alle 23:46.
E quindi questa è la terza volta che lo ribadisco! e in particolare ripeto che ALLE 14,36 ERA GIA' TUTTO FINITO!

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!

Giacomo

Anonimo ha detto...

Il sig. Giacomo, evidentemente, si trovava sul "luogo del delitto" con il cronometro in mano, pronto a coglierne ogni istante per poter fornire, successivamente, informazioni dettagliate. Lui sa che fu Michele a scaraventare a terra il cellulare, cosa che neppure l'interessato sapeva. E voler tradurre un omicidio così efferato (e immotivato) in pochissimi minuti, quasi che Michele fosse lì ad attendere Sarah nel garage (???) per ucciderla all'istante, fa sembrare il tutto una barzelletta (di cattivo gusto).
Sabrina, intanto, stava nella verandina. Mariangela e la sorella, quel giorno, avranno avuto le traveggole per averla vista in strada, chissà.
Ok, signor Giacomo, è preferibile essere sordi e ciechi piuttosto che ascoltare o leggere versioni, a mio parere, assurde.
Buona continuazione.

Manlio Tummolo ha detto...

Il punto centrale della questione è che di ciò che è successo effettivamente in quella casa a quell'ora, nessuno sa nulla, perché nessuno, escluse le variabili versioni di Misseri, può testimoniare i fatti. A seconda di quale delle versioni dette dal Misseri, su pressione poliziesca ed inquisitoriale, prendiamo per buona, i tempi fissati dai tabulati si adeguano a fatti presunti.

Non va dimenticato che NESSUNO ha visto Sarah Scazzi entrare in quel'arco di tempo in casa Misseri, nessuno degli altri dentro se ne è accorto, nessuno ha udito nula, nessun segno di un eventuale strangolamento è stato trovato. Dunque lavoriamo su ricostruzioni ipotetiche varie quanto varie sono le versioni del Misseri. Se domani l'uomo, stanco di recitare la parte dell'assassino nel tentativo finora vano di far uscire moglie e figlia, e recuperare almeno in parte il loro rispetto, ritratterà, saremo punto e a capo, perché certamente il sogno del fioraio è della stessa natura dei sogni, labile e strampalato, inconsistente ad essere portato in giudizio.

Di qui il mio interesse a come i SS. Inquisitori, con l'aiuto dei "nei secoli fedeli", riuscirono a far sputare a Misseri l'osso, perché le registrazioni che hanno dato in pasto alla pubblica opinione concernono solo il momento del crollo, non il lavoro per farlo crollare (e anche lì, si parla di Contrada Mosca, non dell'assassinio: la cosa è abbastanza ambigua).

A me pare che il lavoro dei SS. Inquisitori, relativamente alla prima confessione di Misseri, possa ridursi al seguente sillogismo:
"Il corpo di Sarah si trova in un pozzo a Contrada Mosca. Tu solo (?) lavori in Contrada Mosca. Quindi tu solo (?) sei l'assassino".
Non sapendosi spiegare come quel corpo si trovasse lì, l'uomo, sfincato da ore di lavoro e di interrogatorio, si dichiara pronto a portarli sul posto. Dopo di che, c'è tutto il restante lavoro per incastrare la figlia secondo il noto "doloroso percorso di ravvedimento".
Qualche informatore, anonimo o segreto, dei SS. Inquisitori doveva aver già indicato quel luogo come il luogo dell'occultamento. Arrivare a Misseri era dunque anche troppo facile.

Giacomo ha detto...

Mentre si consumava il delitto nel garage, Sabrina non stava sulla veranda: era in bagno, dove tra l'altro stava rispondendo ad un sms della Cimmino. E' uscita sulla veranda alle 14,39 quando l'omicidio si era già consumato. E, prima dell'arrivo di Mariangela avvenuto di lì a pochissimo, ha sentito il padre che trafficava dentro e fuori il garage mentre si apprestava a caricare furtivamente il corpo della povera Sarah sulla macchina, in attesa del momento propizio per portarlo via.

Che ci siano dei colpevolisti irriducibili con il salame sugli occhi e le orecchie foderate di prosciutto, questo fa parte delle calamità naturali. Ma è tipica della specie umana la presunzione di chi, non avendo capito niente di come si sono svolti i fatti, rifiuta a priori ogni ragionevole e plausibile spiegazione di essi, che sia compatibile con la versione di Sabrina.
Per inciso, che l'omicidio si sia svolto in pochissimo tempo lo asserisce la procura, attribuendolo però a Sabrina e Cosima. Non si capisce perché, se lo si attribuisce ad altri, i tempi dovrebbero dilatarsi.

Che chi fanaticamente ed aprioristicamente sia convinto della colpevolezza delle due donne, continui ad esserlo è una sua scelta personale, ma è il colmo che venga a dare dell'irrazionale e dell'assurdo a chi, attenendosi a quello che è emerso da tutti gli atti ufficiali ed in primis dal dibattimento, imposta una ricostruzione plausibile di quegli avvenimenti.

A parte la maleducazione e l'arroganza di non usare nemmeno un nick di riferimento.

Giacomo

Giacomo ha detto...

E per quanto riguarda il "cronometro in mano", sono i tabulati che fanno da cronometro.
I tabulati sono l'unico elemento certo di questa vicenda.
La procura, pur di perseguire la sua tesi accusatoria, non ha saputo far di meglio che presumerli falsi ed attribuire persino alla povera Sarah un atteggiamento menzognero verso la madre. Sarah AVREBBE MENTITO alla madre annunciando l'arrivo di un sms inesistente da parte di Sabrina. Non so se ci si rende conto a che punto si è arrivati!
Invece i tabulati sono da presumere veri ed essi tali sono fino a PROVA contraria. Una PROVA che non è emersa in alcun modo.

Ed infine contesto che battersi per la VERITA' e LA GIUSTIZIA sia una prerogativa esclusiva di coloro che hanno fatto dell'odio verso due povere contadine il motore della loro psiche.
Come pure contesto che la pietà per la povera Sarah e la sua giovane vita, stroncata tanto ingiustamente nel fiore degli anni, sia esclusiva di coloro che hanno individuato nelle due incolpevoli Misseri le autrici del suo assassinio, prima ancora che sia intervenuta una qualsiasi sentenza a stabilirne la responsabilità.

Giacomo

Anonimo ha detto...

La maleducazione e l'arroganza non è di chi non usa un nick ma di chi, come il signor Giacomo, usa un linguaggio offensivo nei confronti di chi non la pensa come lui. Sappia, il signor Giacomo, che la stragrande maggioranza della gente non crede che ad uccidere Sarah sia stato Michele Misseri...... Le calamità naturali, dunque, sono infinite!
A ciascuno la propria convinzione...

magica ha detto...

non importa quello che credono le persone che non si attengono ai fatti .
i fatti sono dimostrabili attraverso la tecnologia . tabulati e testimonianze che coincidono ,
si sa come ragionano alcuni media , guardando la tv , e come allocchi bere tutto . creduloni !
in primo piano ci sono anche certi giornlisti i quali penso hanno tutt'altro da fare che attenersi ai fatti ,
stanno per fatti loro . ma poi bisogna commentare e scrivere gli articoli .
a questo punto dicono quello che la gente vuota di considerazioni logiche
vuole sentirsi dire ..

carla ha detto...

intanto i codesti colpevolisti dicono e ripetono le stesse cose senza essere in grado di spiegare in quali tempi e modalità avrebbero ucciso le donne misseri....visto che le ultime persone l'hann visto sarah alle 14.25 i fidanzatini a passo veloce,poi esiste il messaggiare con la cimino fino alle 14.20 e alle 14.40 circa è arrivata mariangela nel dire secondo lei sabrina era già in strada...per cui rimmarebbe il buco all'incirca di 15 minuti,il che al di là del racconto di michele nessuno ha visto sarah,mi domando ma uno si domanda ,se puo essere sufficiente il tempo nel arco di 15 minuti circa,l'ipotesi dell'accusa o di quello raccontato da michele?....
come non escludere il discorso che porta avanti di Manlio e del signor Gilberto,che sarah potrebbe dico potrebbe ,condizionale è d'obligo,in quel arco di 15 minuti non potesse esser stata rapita e ucisa in altri luoghi con altri tempi ? visto che questo gordonbleu non se ne trova traccia nello stomaco!......
gli indizi:- del telefonino,i accangi delle celle,il fatto che michele ci porti al pozzo-,potrebbero essere benissimo messo in discussione,se si calcola che esiste un sistema medodica dell'interogatorio?....
e tanto vale per le donne che indizi attribuitele sono bugie ,ma nulla di ciò dimostra che siano omicidarie,al massimo può dare il sospetto che nascondi altro e non neccessariamente l'omicidio.....per la quale ,seconda l'accusa avrebbero dovuto fare in solo 15 minuti circa.....
poi vorrei precisare se la maggior parte della gente la pensi nello stesso modo,non è sempre scontato che abbiano ragione,un po' perchè sono condizionati dalle notizie che arrivano nelle loro modalità che ne viene esposto......
se ci si guarda intorno sia in passato che in presente ,l'umanità ne ha commessi di errori proprio essendo in maggioranza....la rivoluzione in positivo sono sempre partiti in pochi....
perciò non darei il peso della maggioranza....buon pomeriggio a più tardi

Foxie (SA) ha detto...

E se parlano i fidanzatini... attenzione! E' cassazione!

carla ha detto...

che hanno di strano la cassazione che non vanno?.....
buona da sapersi se la verità dovesse viaggiare dietro alle simpatie......
ritorniamo allora a ripetere che non siamo allo stadio a chi attribuire il tifo o a chi si deve tifare ....
è morta una ragazza ed è stata ammazzata da qualcuno se questo puo avere ancora un valore....ed è giusto che abbia la sua giustizia .....e non per come pare ci piace a noi......

magica ha detto...

senti foxi spiegati bene .
che significato ha il tuo commento.

Manlio Tummolo ha detto...

In Cassazione ci si andrà comunque, con o senza i fidanzatini. Sarebbe auspicabile, a questo punto, non stare a rivangare all'infinito vecchie questioni, ma attendere gli ulteriori sviluppi del processo, ovvero il 29 gennaio p.v. .

Riguardo ai tabulati e alla loro precisione, che nessuno contesta, va ricordato che essi, non essendo affiancati da registrazioni delle telefonate, non dimostrano chi abbia usato in quel momento l'apparecchio, ovvero se fosse stato il titolare a telefonare o a mandare messaggi, oppure qualcun altro per suo incarico o di testa propria.

Le testimonianze riguardano solo coloro che l'hanno vista per un tratto di strada (Petarra e fidanzatini), non il momento dell'entrata in casa. Fino a che punto poi sono credibili questi testimoni, viste certe variazioni d'orario ?

La regola della presunzione di innocenza, continuo a ripeterlo a tutti, vale per tutti, Michele Misseri compreso. Non siamo in grado di fare noi i giudici definitivi del caso, ma solo analizzare quanto si sa con relativa certezza, e non stiamo nemmeno a guardare una fiction gialla su qualche canale TV, dove è pure lecito cercare di indovinare l'autore del delitto.

Resto sempre meravigliato di quanto sia difficile, per il 99 % e passa delle persone, applicare una regola fondamentale del Diritto penale, costituzionalmente e internazionalmente proclamata.

magica ha detto...

se le pare facile che tutto si possa far apparire difficile .
certo bisogna appellarsi agli inizi che si hanno . se si cerca l'go nel pagliaio non se ne verra' fuori mai .
qua in questo processo non c'è nulla di internazionale . è un caso assai semplice . si hanno indizi verificabili , e lo si vuole far passare per un caso difficile .

abbiamo il reo confesso con indizi . verificabili abbiamo pure le sue fregnacce discutibili .
mentre per le imputate tutte le supposizioni sono infondate dai riscontri -

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica,

gli articoli a cui mi riferisco non fanno differenza tra rei non confessi e rei confessi: dicono semplicemente che ogni reo è "non colpevole" o "innocente" fino a sentenza definitiva. Lei è Giudice Unica o Monocratica ? Lei è la Cassazione ? In base a quale potere pubblico ed ufficiale dice chi sia il colpevole ? Solo perché uno è stato torchiato a dovere per ore ? Solo perchè gli hanno promesso miti punizioni se confessava ?

Conosciamo bene, almeno chi studia storia in generale, politica e giudiziaria, quali siano i metodi polizieschi, anche al di là delle torture fisiche con ferri roventi, tratti di corda, metallo fuso, bastonature, ecc..
Sono trucchi vecchi, stravecchi e rivecchi.

E poi, ripeto all'infinito, quale delle versioni dobbiamo accreditare, visto che non c'è prova materiale di nulla ? Se i ritrovamenti del cellulare, di qualche singolo oggetto e del corpo dell'infelice Sarah, fossero prove determinanti della colpevplezza dell'autore, perché lo hanno mandato a casa ?
Vi è una profonda contraddizione tra questo fatto e tutto il resto: infatti fu la sua strana liberazione a farmi cambiare idea definitivamente sulla responsabilità dell'uomo.

Ed anche la storia della "soppressione" (tentata) di cadavere, come non si dovrebbe considerarla fatto di complicità diretta e completa nell'omicidio, se questo fosse avvenuto effettivamente in quella casa, in quelle circostanze di tempo e di azione ? L'ho detto altre volte, ma debbo ripeterlo: non è come trovare un cadavere qualunque nel campo, seppellirlo perché non puzzi, e poi dimenticarmene finché qualcuno non lo trovi: qui si tratterebbe di persona di famiglia, costantemente ospite, minorenne, strangolata in casa: come si può non considerare complice attivo del delitto l'eventuale autore della "soppressione"? E' un fatto normale seppellire cadaveri di parenti nei pozzi ?

Non voglio ancora dilungarmi. ma se lo hanno liberato, è perché sanno perfettamente che le cose sono andate del tutto diversamente, ma FA COMODO far credere alla pubblica opinione, distogliendola dalla realtà dei fatti, che il delitto sia avvenuto in casa ad opera di quella famiglia.
Se avessero potuto, avrebbero chiuso il caso col loro "cavalluccio", con confessioni e patteggiamenti, e a quest'ora l'intera famiglia si sarebbe trovata ai Caraibi con viaggio premio.

magica ha detto...

rimango con la mia idea
non le cambiero' perchè le sue considerazioni sono diverse .
ora che misseri è fuori perchè non ci dice la verita' se le cose sono andate come ha inteso lei.
ora dice la verita' . è un reo confesso ..
ha fatto un danno troppo invasivo verso la sua famiglia .

Giacomo ha detto...

Per Anonimo 11:51.
Naturalmente dirmi che racconto barzellette di cattivo gusto è un complimento.
Ma mi faccia il piacere!

Giacomo

carla ha detto...

condivido con Manlio sul fatto cosa c'è di meglio creare scompiglio nella popolazione,per nascondere un qualcosa di molto serio,per cui è meglio che non si sappia.....
conosco molto bene questa situazione.....
detto in altre parole,tratto dal vangelo:-i figli della tenebre sono più astuti dei figli della luce-.....buonaserata

Anonimo ha detto...

@Giacomo - Dire "Fa sembrare il tutto una barzelletta (di cattivo gusto)" non è un'offesa nei confronti di qualcuno, ma una considerazione relativa ad una sequenza di azioni che hanno, a mio avviso, dell'inverosimile.
Le calamità naturali che intende Lei sono invece riferite a persone ritenute non all'altezza di comprendere ciò che per Lei rappresenta l'evidenza. Persone, in poche parole, limitate. Che bel complimento!
Le persone limitate sanno però essere superiori a queste cose e, soprattutto, continuano imperterrite a non considerare Michele Misseri esecutore materiale dell'omicidio di Sarah Scazzi. Avrò il salame agli occhi, il prosciutto alle orecchie, la mortadella nel cervello ma resto della mia idea.
Buonanotte.

Daniele ha detto...

@Giacomo
La mia ipotesi ruota più che altro attorno al motivo per il quale Sarah potrebbe essersi avvicinata al garage, i motivi potrebbero essere molteplici, è vero, ma alla luce delle dichiarazioni del fratello circa l'abitudine di non citofonare a quelle ore, penso sia possibile e anche abbastanza logico che lei, accortasi che Sabrina non era lì ad attenderla dopo lo squillo, possa essersi affacciata all'interno del garage, intuendo dal portone aperto la presenza di qualcuno che potesse aprirle la porta...

Ho pensato anche io all'avvistamento delle 14 e 30 e alle dichiarazioni rese dai genitori e dalla badante, tuttavia, premettendo che trovo la Sua ricostruzione coerente e plausibilissima, credo sia possibile anche che l'orologio del cruscotto non fosse perfettamente sincronizzato a quello dei tabulati o che i testimoni abbiano fornito orari approssimativi. Non è raro trovare orologi indietro di 2 o 3 minuti.
In oltre Sarah sapeva di dover andare al mare, dunque potrebbe essersi preparata prima ed essere uscita non appena ricevuto il primo SMS.
Se non sbaglio la ricostruzione dell'asciugamano, era stata fatta a due mesi dall'accaduto e personalmente trovo difficile poter ricordare l'esatta cronologia degli eventi dopo tanto tempo, per questo, credo non siano escludibili altre dinamiche, che comunque ruotano attorno a un brevissimo lasso di tempo in cui è facile che i 3 minuti diventino 5 o viceversa.

Saluti




@Anonimo,
alla confessione del Misseri credo poco anche io. Credo possa essere lui l'assassino, ma non credo nella fumosa dinamica da egli descritta.

Inutile discutere di quanto sia assurdo per una vittima tenere il cellulare in mano nell'istante dello strangolamento..., dando per scontato che il Misseri, se realmente responsabile del delitto, debba necessariamente descrivere come realmente si siano svolti i fatti.
Credo sia del tutto normale il voler omettere dettagli compromettenti e non più riscontrabili, pertanto, per credere che egli possa aver compiuto il delitto, non è affatto necessario bersi come acqua fresca tutto ciò che ha dichiarato.

Dice anche di aver consegnato il cellulare in preda a un pentimento... Lei lo ritiene credibile? Ritiene sia possibile a fronte di tutte le menzogne che c'ha ricamato attorno? A me personalmente sembrava più un depistaggio, ma ovviamente nell'eventualità che lo fosse lui non lo ammetterà, così come nell'eventualità che ciò sia avvenuto, non ammetterà mai di aver scagliato volutamente il cellulare a terra e altri eventuali compromettenti dettagli che andrebbero inevitabilmente a inficiare la sua ricostruzione del "colpo di calore e dell'azione involontaria".

So perfettamente che quanto ho precedentemente esposto potrebbe non essere la verità (da qui l'uso dei condizionali), tuttavia mi piacerebbe capire per quale concreto motivo non possa rappresentarla e da quale altro concreto motivo derivi l'assoluta certezza che Sabrina e Cosima siano colpevoli.


Mi piacerebbe poi capire IN CHE MODO Lei, a differenza di noi altri, ha messo la vittima in primo piano.
Cosa dovremmo fare per seguire il Suo esempio?
Cosa dovremmo evitare di scrivere?

Guardi che a nessuno (a me NO di sicuro!), piace l'idea che qualcuno uccida in quel modo una ragazzina e poi la faccia franca, mi auguro sia ben chiaro. Pertanto, se non sbraito contro le imputate, se spendo parole a loro favore, non è perchè voglio che due assassine non scontino la loro pena o ne scontino una minore, non è perchè non mi curo minimamente di quanto la vittima abbia subito... lo faccio semplicemente perchè in base a quanto ho appreso del caso, credo esista la CONCRETA possibilità che quelle donne siano INNOCENTI, del tutto ESTRANEE al delitto e che dunque una loro condanna rappresenti l'esatto OPPOSTO del "fare giustizia".









Saluto tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Il principio di cautela non è solo una metodologia logica e scientifics, è un principio imposto dalla legge, anche se massicciamente violato in modo particolare dalle varie SS. Inquisizioni (quindi, non solo da quella di Taranto, qui oggetto dei miei attacchi), poi dai vari opinionisti televisivi che, invece di attenersi a doveri professionali di rendere noto solo ciò che risulta obiettivamente, si dilungano in supposizioni date per certe o quasi. Infine dal solito grande pubblico che, con animo sportivo e tifoso, sostiene una tesi o l'altra come se si stesse assistendo ad una partita di calcio.

Ci si dovrebbe viceversa rendere conto che di quella vicenda non si sa nulla, ma si parla tanto e spesso a sproposito. Di altri delitti, anche simili (vedi Sveva Taffara, ad es.) si parla pochissimo. Di Elisa Claps, una volta individuato l'assassino presunto, il caso è già chiuso, malgrado vi siano ancora gradi processuali da completare e altre responsabilità da individuare. E' la generale impostazione del problema che scambia un delitto reale per un giallo da romanzo o da fiction, dove i fatti sono manovrati dall'autore. Il pubblico, i comuni cittadini devono vigilare sull'applicazione rigorosa delle leggi di procedura penale (a ciascuno di noi può toccare qualche problema, anche se non necessariamente di sangue e di morte), non tifare su questa o quella tesi televisiva. I giudici giudicano in nome del popolo, sono dei delegati dal popolo in via tecnico-amministrativa e non elettiva. Hanno questo ruolo: ciò che per noi, individui di quel popolo, deve contare è che lo facciano secondo le leggi, secondo i dati scientifici reperibili, in onestà di coscienza, senza forzature, senza inganni e senza violenza.

I trucchi polizieschi per carpire informazioni sono ormai fuori dalla coscienza etica dell'Umanità e della Nazione, non hanno nemeno la giustificazione di un difetto di strumenti scientifici e tecnici da sostituire con l'astuzia o con la forza.

carla ha detto...

buongiorno Daniele,è esattamente quello che volevo dire,qua quello che interessa di trovare il vero assassino e che sia consegnato alla giustizia....allora si che si pensa l'interesse nei confronti di sarah....
invece di litigare a chi attribuire etichetta dell'assassino.....
l'atteggiamento consone sarebbe di capire come siano svolte i fatti....e non sparando cattiveria a vanvara.....buonagiornata a tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Riguardo al dolore per Elisa e, direi soprattutto per i familiari atrocemente feriti da questa perdita, si tratta di questione correlativa alle concezioni etiche e religiose di ciascuno. Credo di averlo già detto.
Sul piano giuridico, esclusivamente giuridico, la persona morta non ha più interesse alla sua vicenda terrena, non chiede "giustizia", perché non è più nelle condizioni di chiederla. Lo chiede invece la famiglia, di cui, per quanto si faccia finta di dimenticarlo, facevano parte anche le due donne falsamente accusate, una per confessioni estorte con truffe ed inganni, l'altra per un preteso sogno scambiato per pretesa realtà. Quelle due persone, cugina e zia della vittima, amavano Sarah, tanto da festeggiarla, tanto da ospitarla, tanto da farle vivere una vita sociale che, senza di esse, probabilmente non avrebbe avuto (fu proprio il suo grande desiderio di vita, di scoprirne i vari aspetti, tipica di un'adolescente vivace e intelligente, ma troppo fiduciosa, causa involontaria della sua fine, provocata da qualcuno che ne ha approfittato vilmente e sudiciamente).

Questi sono i fatti: il resto è un cumulo di pettegolezzi, diffamazioni e calunnie, che non hanno trovato sostegno concreto in nessuna cosa, salvo a prendere per buone versioni ritrattate o negate da chi le aveva espresse.

Che i tre componenti della famiglia, e particolarmente le due donne, siano solo vittime di un'indagine mistificata e mistificante, lo si dimostra dal fatto stesso di dare per buona tutta l'accozzaglia di versioni immaginate dalla fantasia inquisitoriale, purché contro, esclusivamente contro, quelle due donne.

Di ciò i SS. Inquisitori, i loro accoliti, complici e simpatizzanti dovranno rispondere davanti a Dio (per i credenti) e davanti al Popolo (per tutti).

carla ha detto...

giusto Manlio,si rischia di perdere di vista il punto centrale (la vittima)......

magica ha detto...

per daniele .
tu scrivi che è assurdo avere il cellulare in mano mentre si viene offesi (xmodo di dire) .
sarh lo aveva in mano il cell .. e si giro' per uscire dal garage. era di spalle e non si accorse dell'aggressione che fa molla il cellulare prima che cio' avvenga? lo lasciera' cadere poi o no.
non capisco queste ipotesi .. che era assurdo avere il cell in mano (.prima lo aveva.. poi lo lascia cadere )..
qua non sappiamo com'era tenuto quel cellulare . in tasca? nello zainetto?
è molto plusibile che lo avesse in mano . come fanno i giovani .
queste sono ipotesi che non determinano colpevolezze di omicidio . sono considerazioni tratte dalle dichiarazioni di misseri , ribadite anche ultimamente . e piu' veritiere dopo che ha matabolizzato tutti gli avvenimenti con chiarezza .

Foxie (SA) ha detto...

Noto eccessivi apprezzamenti nei riguardi delle due imputate.
Son d'accordo! la ospitavano, la facevano vivere una vita sociale, la facevano mangiare, etc. etc, ma col "cappio alla gola". Gli atteggiamenti sono alla base....

Come mai tutti questi apprezzamenti positivi riguardo le due signore? Scommetto che con quel "qualcuno" si riferisce ad una persona ben precisa ed a un movente ben preciso, dato che ha usato definirlo "sudicio e vile approfittatore".... Ho capito bene?

Quindi dovremmo credere alla magnanimità delle due e definire pettegolezzi, diffamazioni e calunnie tutti i fatti che le hanno portate nel posto in cui sono? Mah!

Manlio Tummolo ha detto...

Ho di nuovo difficoltà tecniche di collegamento satellitare (meraviglie della tecnologia euroamericana, satellite Eutelsat di Open-Sky), pertanto non mi dilungo eccessivamente. Signor Volpacchiotto, è ovvio che Lei partendo dal pregiudizio, parli di "cappio al collo". Sì, naturalmente: ogni giorno le due donne, quando entrava Sarah Scazzi, le ponevano un "cappio al collo", e lei sistematicamente tornava felice per fare questo gioco del "cavalluccio".

Chissà, la foto dell'ultimo suo compleanno in atto di tagliare (penso) una torta in casa degli impiccatori me la sono inventata di notte (anch'io ho fatto un sogno come il fioraio). Così pure la gita al mare era progettata appunto per poterle mettere un "cappio al collo", ovvio, e la povera vittima andava lì tutta contenta.

Mi sa, caro Volpacchiotto, a questo punto che l'impiccatore sia proprio Lei o un Suo caro amico.

magica ha detto...

foxi puoi dire MAH !
e quello che molti pensano .
ti sembra che sia la prima volta che qualcuno venga incriminato da fatti che non coincidono?
tu insisti con petarra ,lo so ,, che aveva la moglie che si recva al lavoro con fretta supersonica all'ora che dice petarra? il 26 agosto , con quella calura du avetrana .
che disse il proprietario del negozio ? dove si recava la moglie di petarra per le pulizie? che il negozio era chiuso di pomeriggio e si potevano fare le pulizie senza timbrare l'entrata per le pulizie.. inoltre solitamente le pulizie le faceva in altro giorni stabiliti .
nessuno vide quel signore in strada che controllava chi passava di la' .che . se avesse visto qualcosa di anomalo avrebbe dovuto parlare subito,,
sapendo che la ragazzina era scomparsa ..
ma tu vuoi incolpare e sottolineare un indizio fasullo ..

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona notte cari amici,non parliamo del Petarra per favore,e neanche della Pisanò e della figlia,esseri ignobili,falsi e venduti.Con i loro cambi di orari e sogni portati in tribunale,non hanno fatto altro che rendersi ridicoli,il loro scopo era solo quello di colpevolizzare le due imputate,solo perché del povero zietto non si vuole credere che abbia ucciso la nipote,ma, è un povero contadino, non ha mai fatto del male a nessuno si diceva,e perché, Sabrina e la mamma che sono due killer spietati,due assassine,cosa sono qualcuno mi dovrebbe spiegare,e parlo dei colpevolisti anonimi,che magari dei verbali hanno letto poco o nulla.Magari mi sbaglierò,ma sono convinto che saranno assolte per non aver commesso nessun delitto,e la corte aprirà un nuovo procedimento penale contro Michele Misseri.Non credo minimamente che si stia sacrificando per qualcuno/a,non scherziamo per favore,non sono pochi anni di galera,ma l'ergastolo.Ritengo assolutamente impossibile che Sabrina con la complicità della mamma abbiano ucciso Sarah,non trovo nessun motivo plausibile,se era gelosa di Sarah,la cosa che io ritengo più ragionevole era quella di lasciarla a casa,è fuori da ogni discussione,la logica è questa,quello che non trovo logico e che ho sempre tenuto a precisare,che Michele Misseri sapendo che la nipote non si trova,non solo non dice nulla alla moglie entrando a casa,ma si inventa la scusa dei cavalli scappati per andare via dal paese,queste sono le cose fuori logica cari amici,è vale sopratutto per i colpevolisti,che dei verbali hanno letto solo i titoli di coda,o solamente la parte in cui c'è l'interrogatorio dell'accusa,bravi ,e che l'interrogatorio della difesa vi fa schifo? oppure non è interessante? Qualche ora fa in televisione il Procuratore antimafia Grasso dichiarava che,ci sono tribunali,e tribunali,procure e procure,non sono tutti uguali come uno possa immaginare,vediamo se quello di Taranto si dimostrerà all'altezza,io credo in Dio e anche nei miracoli,anche se in questo caso spero nella buona fede dei giudici.Sarà che sono troppo buono,mah, tante volte mi è andata bene.Buona notte cari amici,e un cordiale saluto al Prof Tummolo.

Daniele ha detto...

@Magica,
non sono io ad aver scritto che era assurdo tenere il cellulare in mano, ho scritto semplicemente che è inutile discutere di quanto appaia tale, partendo dal presupposto che, qualora Michele fosse il vero assassino, avrebbe dovuto necessariamente descrivere i fatti per come realmente si sono svolti. Se alcuni dettagli della sua ricostruzione appaiano inverosimili e contraddittori, non necessariamente significa che egli non sia al corrente della vera dinamica, che non abbia compiuto il delitto e che voglia addossarselo soltanto per coprire la moglie e la figlia. Potrebbe averli volutamente modificati oppure omessi, in quanto compromettenti e ormai non più verificabili.

Saluti




@Fox,
dunque secondo la tua teoria Sarah era una masochista?
Ma chi diamine la obbligava a frequentare quella famiglia? Si può sapere o no?

Quali "fatti"?? Dove sono questi "fatti" che andate sbandierando da tempo?

Io vedo soltanto:

-Una caterva di testimonianze con orari e circostanze che hanno subito radicali mutamenti (vai adesso a capire quali siano le versioni corrette!);
-Mere interpretazioni di intercettazioni alle quali può essere attribuito un senso molto diverso e molto più logico;
-La presunta confessione di Sabrina che affermava al contempo di essere stata furba per non aver confessato (MAh!!);
-La descrizione di quello che a dire del fioraio era un sogno che aveva SEMPRE descritto come tale;
-Le parole di un uomo che potrebbe aver mentito allo tesso identico modo di come ipoteticamente lo starebbero facendo la moglie e la figlia;

...

e poi?

Personalmente non capisco proprio come sia possibile vedere un qualcosa di limpido in un quadro simile.









Ciao Carla, concordo pienamente.


Saluto tutti, buona giornata

carla ha detto...

un ciao, a Daniele e grazie,Vito,Manlio e company,
ho appena sentito il discorso di Pannella,per cui afferma - questi processi lunghi che più della metà alla fine risultano (innocenti) e ci sono delle persone,prima che vengano riconosciuti tali (innocenti) arrivano a morire - se non è criminalità questo?....e chi paga per essi?.....oppure si può dire che tutto si tace diffronte a questo.....
naturalmente per quello a cui credo diffronte a un sistema di vita in quello che si fa' tutto ritorna indietro ,c'è tanti modi di pagare i propri sbagli e non serve scaricare la responsabilità ai altri,per scampare alla disgrazia che ci si attira adosso.....
me la vedo alla fine di questa storia ,caso scazzi,si dirà che la colpa è di chi ha testimoniato il falso......
basta vedere il caso Gulotta come viene posto la notizia....non si parla i nomi dei inquirenti che fecero questo madornale a dir poco errore.....viene indirizzato l'attenzione su risarcimento....e di questi inquirenti non si sà nulla?!......a più tardi

Anonimo ha detto...

Più che masochista penso che Sarah avesse una fiducia illimitata in quella famiglia, tanto da non accorgersi di essere, spesso, una presenza non troppo gradita.
Questo lo si evince dal messaggio in cui Sabrina si sfoga con Ivano dicendo di non sopportarla ad averla intorno 24 ore al giorno! E qui, per cortesia, lasciamo perdere le ossa appuntite ( che sono un insulto all'intelligenza di chi dovrebbe bersi questa cavolata). Inoltre una delle prime frasi che la signora Mimina disse agli inquirenti, fu proprio questa (più o meno): "Tu sempre qui stai! Una casa non ce l 'hai?"
Quindi, analizzando bene, non c'era proprio tutta quella gioia che si vorrebbe far credere ad ospitare Sarah in quella casa e in modo così frequente!
Se qualcuno dicesse a me una frase come quella di Cosima a Sarah, di sicuro eviterei per sempre di varcare quella soglia, ma io non ho più, da un pezzo, l 'età di Sarah e nemmeno la sua ingenuitá e fiducia.

Giacomo ha detto...

Ma come si fa ad estrapolare poche frasi da un contesto generale e dedurne prove per un assassinio!
Altro che mortadella: qui c'è il vuoto assoluto!

Giacomo

Anonimo ha detto...

Chi ha parlato di prove di assassinio?
Ho semplicemente detto che non occorre essere masochisti per non accorgersi di essere una presenza non troppo gradita.
Nessun vuoto signor Giacomo, stia tranquillo.
Se per ogni frase che si posta c'è da aspettarsi una Sua ramanzina, stiamo freschi! Più che un opinionista Lei mi sembra un difensore.
Buona giornata

ignorante ha detto...

Buongiorno a tutti
mi pare di aver letto giorni fa che qualcuno di voi chiedeva a noi colpevolisti di documentare quanto affermavamo,bene,non c è nulla di nuovo da aggiungere a quano la procura già non sappia,altrimenti le due non sarebbero ancora in carcere!
Mi pare comunque inappropriato offendere e velatamente dare dell assassino ad un forumista,quando quest ultimo altro non fa che postare i suoi pensieri e qui mi sorge un dubbio...
che sia tra voi chi sa e tace?
facile infangare gli altri guardatevi dentro voi saccenti.
Auguro un buon pranzo a tutti e buon proseguimento

carla ha detto...

intanto sono frasi che si dicono e non solo, possono avere altre facciate e non neccessariamente comporti omicidio.....poi non si fa invito al mare in arrivo dei amici,dal momento nessuno puo prevedere i tempi di arrivo.....
più che mortadella sui occhi,direi la fantasia che galoppa alla grande....
ma guarda caso che coincidenza,motivo del delitto è (il cavaluccio),l' avvocato si chiama galoppa come non poteva mancare la fantasia galoppante! ....battuta a parte essere più realisti ,no!.....

Foxie (SA) ha detto...

Se fossi io l'assassino certamente sarei stato + convincente nel dare la mia versione dei fatti, diversamente dal quell'ignorante e buzzurro!

Giacomo ha detto...

Sempre riguardo all'orario di uscita della povera Sarah quel fatale pomeriggio del 26 agosto 2010, ritengo utile riportare un passo dell'interrogatorio della Pantir durante l'udienza dibattimentale.

4a udienza 7-2-12. pag 205.
"P.M. M. BUCCOLIERO - Dopo aver detto di aver ricevuto il messaggio da Sabrina, che cosa fa Sarah?
DICH. Maria PANTIR - Se ne esce, no? E' andata a mare. Ha chiesto a sua madre: "Dove è l'asciugamano?" La madre ha detto: "Sotto, in cantina". E' scesa lì, ha preso l'asciugamano, lo zainetto e poi se n'è andata. Ha
salutato tutti ed è uscita.
......
pag 208
P.M. M. BUCCOLIERO - Quanto tempo è rimasta per prendere questo asciugamano, se lo ricorda?
DICH. Maria PANTIR - Questo non me lo ricordo.
P.M. M. BUCCOLIERO - Su questo punto lei dice, nel verbale del 17 settembre 2010 [quindi a circa 20gg dai fatti. N.d.R], dice: "Ricordo che Sara chiese alla mamma dove fosse l'asciugamano. Concetta le rispose che stava nell'armadio. Non trovandolo, l'ho vista scendere nello scantinato, rimanendoci per circa cinque minuti". Conferma questa circostanza?
DICH. Maria PANTIR - Sì, sì, sì".

Questo lo scrivo semplicemente per spiegare il motivo per cui ritengo più probabile l'uscita di Sarah alle 14,28 rispetto alle alle 14,25.

Sarah arrivando alle 14,32 e non vedendo nessuno avrebbe probabilmente squillato di nuovo col telefonino, senonché, vedendo aperta la porta del garage e udendo rumori provenire dal suo interno, vi si è affacciata per vedere se Sabrina fosse già scesa e stesse momentaneamente all'interno del garage.
E' entrata per chiedere di Sabrina. Non è più uscita viva.

In ogni caso, anche se Sarah fosse uscita alle 14,25, in nessun caso potrebbe essere arrivata prima delle 14,29, dal momento che i carabinieri hanno calcolato che il percorso da casa Scazzi a casa Misseri poteva essere coperto in non meno di quattro minuti di cammino. La perizia è agli atti del processo.

Comunque non si tratta di banale pignoleria, visto che basandosi sulla collocazione arbitraria di Sarah alle 14,28 presso casa Misseri, i magistrati hanno arrestato Sabrina e la tengono in carcere da due anni e quattro mesi.
Infatti nella prima ordinanza di conferma della custodia cautelare in carcere di Sabrina, emessa il 21 ottobre 2010, il Gip scrive:
"Resta il fatto che tra lo squillo di Sara 14,28,26 e l’sms di risposta da Sabrina alla Cimino delle 14,35.37 sono intercorsi BEN sette minuti (arbitrariamente non viene sottratto il tempo occorrente a Sabrina per leggere l’sms in arrivo da Cimino e il tempo per scrivere il testo prima di inviare la risposta. NdR) e se, come è ben possibile, quello squillo di Sara stava a significare NON che ella si fosse allora mossa dalla sua abitazione, bensì che fosse ormai giunta a casa Misseri, si coglie agevolmente come Sabrina abbia avuto tutto il tempo per compiere l’azione descritta da suo padre Michele...
Quindi appare altamente probabile che una volta giunta la cugina a casa, la Misseri l’abbia facilmente trascinata con la forza nel garage, approfittando della enorme differenza di complessione, e l’abbia condotta al cospetto del padre, tenendola ferma pur dopo che questi le ha stretto una corda intorno al collo per vari minuti, e mollando la presa impaurita solo dopo che la ragazzina si è accasciata al suolo, che tanto abbia fatto nel corso di quei sette minuti tra lo strano (sic!) sms del bagno inviato a Mariangela alle 14:28,40 e quello spedito alla Cimino alle 14:35,37."

Poi i magistrati, resisi conto delle enormità che avevano scritto, hanno cambiato tutta la ricostruzione, abbandonando il loro oracolo Misseri e affidandosi ai sogni del fioraio.

In ogni caso hanno mantenuto come punto fermo la permanenza di Sabrina in galera, a cui hanno aggiunto anche la madre (due è meglio che uàn, come recitava la pubblicità di una nota marca di gelati)

Giacomo

carla ha detto...

ignorante,vai a vedere com'è stato arrestato il gulotta che si è fatto 22 anni e passato per colpevole per 22 anni.....e come lui c'è ne sono tanti altri.....
questo dire mortadella sui occhi non è niente,c'è di molto peggio....ah! certo nessuno ne parla con ciò non fa rumore.....ma non resterei comunque tranquilla su cose che non fa rumore,che sono proprio quelli che sono più pericolose= sorpresa!......

Giacomo ha detto...

Anonimo delle, si tranquillizzi.
Se per difensore intende un avvocato professionista e per di più legato in qualche modo al caso di Avetrana, è completamente fuori strada.
Se invece per difensore intende un qualsiasi cittadino che si è appassionato al caso e, rifiutandosi di portare il proprio cervello all'ammasso mediatico, si è documentato il più approfonditamente possibile con fonti ufficiali tratte esclusivamente dal web e si è convinto sempre più dell'innocenza di Sabrina e Cosima, ebbene se per difensore intende tutto ciò, questo mi sta benissimo. Anzi, sa che le dico? Lo considero un complimento!

Giacomo

Giacomo ha detto...

Era per Anonimo delle 11:07.
Con l'occasione posso chiederle di grazia, dal momento che lei nega che le due circostanze da lei citate,- distribuendole equamente fra le due imputate di OMICIDIO,- siano delle prove o quantomeno indizi a carico, perché le ha citate? Solo per manifestare una generica antipatia? Eh, se sapesse le due imputate a quanti sono antipatiche! Anzi, diciamo pure che l'unico argomento contro di loro è l'antipatia immotivata di cui sono circondate, antipatia fomentata dai media, quelli sì con interessi nella vicenda, quantomeno di ritorno economico.

Giacomo

Giacomo ha detto...

ignorante, chi ha dato dell'assassino a chi?

Giacomo

magica ha detto...

foxi ,
misseri è stato molto convincente quando fu interrogato la prima volta e portatao sul luogo dell'occultamento .
all'indomani ( dopo aver ricevuto una buona dose di tranquillanti (penso sia una prassi in quest casi orrendi . l'imputatao devs''essere stato in condizioni pessime dopo una confessione )
mah . il giorno dopo portato nel garage con tutto il malloppo che aveva in corpo (tranquillanti) datogli in mano un foulard di seta e lento nelle parole e nei movimenti non fu in grado di mimare l'omicidio ..
imitare un omicidio penso che nessuno sia in grado di farlo ., vuoi per i tranquillanti vuoi per l'orrore di quello che aveva commesso unito alla vergogna .
non capisco come si fa a imbastire una ricostruzione del genere - allora se misseri non fu in grado fu in grado la figlia?
poi non gli credevano?
in rete c'è un video nel quale la B.. SPIEGA LA DINAMICA E LA PSICHE DI MISSERI CHE FeCE TUTTO DA SOLO . poi chissa' perchè cambiarono opinione .. la mimica dell'omicidio non era riuscita bene .,e non credono piu' a misseri -
dunque se non fu misseri fu la figlia . perchè la sera prima aveva rimproverato la cugina . pero' una bella considerazione hanno questi maschi adulti . figli di una mentalita' arcaica da medio evo . per un litigio si ammazza una cuginetta .
ma la telenovela non poteva essere cosi' semplice , ci voleva uno scoop .. il sogno del fioraio .

magica ha detto...

non capisco questi anonimi irragionevoli ,
adagiarsi su stupidaggini dette dalle imputate , ma queste frsi compromettenti le dissero durante un iìnterrogatorio come la frase di cosima . l'ho letta nel verbale . dunque se erano frasi cosi' cattive dette con odio tanto da fara sfociare l'odio in omicidio perchè cosima disse quella frase?
ho letto tutto quel verbale da dove si evince una donna che aveva voglia di aiutare la giustizia e non si tiro' indietro nemmeno dicendo frasi che per lei erano frasi che si dicono senza brutte intenzioni , ma da quelle frasi le personcine delicate ma con tanto poco sale nella zucca . le prendono per volonta' omicidiaria.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi interlocutori,

da ieri ho avuto il collegamento satellitare bloccato. Ora che sto scrivendo, è ripreso. Dunque, secondo il colpevoìisti 3 su 3 e 4 su 4, in galera stanno solo i colpevoli. Quando mai un innocente è finito anche per decenni in galera? Non sia mai: i SS. Inquisitori sono sempre giusti, non sbagliano mai, come il celebre ispettore Rock che aveva sbagliato una sola volta nella sua vita, non avendo mai usato la brillantina Linetti, per cui soffriva di una vasta calvizie (vecchi caroselli anni '60; quelli sì che erano fatto con un certo buon gusto anche autoironico, altro che gli slogans dii oggi).

Un fatto è assodabile: chi può avere interesse a tenere due donne, senza prova alcuna, in carcere se non i colpevoli o i loro manutengoli? Chi siano non è poi difficile da capire. La faccenda ILVA dimostra come lavorino in quell'ambientino, ma credo che anche per loro stiano cominciando a suonare campane a morto. la corda (non quella di Misseri) viene tirata da troppo tempo, e sta per rompersi, così anche le campane (che notoriamente pesano), possono cadere in testa ai campanari e far loro danni vistosi).

Ricambio i saluti per coloro che me li hanno mandati.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica,

in quale casa, pur amorevolmente ospitale, non si dice talvolta "Ma potresti stare un po' a casa tua?" "Non hai una casa?" "Sempre da noi vieni ?", ecc. Ovvio per i colpevolisti 4 su 4 è una prova irrefutabile di omcidio. Se così fosse, non esisterebbero più gli esseri umani.

D'altronde, se Cosima avesse detto "Sarah, puoi venire anche nel cuore della notte, senza timore, la nostra casa è sempre aperta", i colpevolisti avrebbero aggiunto: "Sì, ma per metterle il cappio al collo". Ovvio, Sarah, o perché assolutamente fiduciosa(ma sarebbe stata un po' stupida allora), o per forme di masochismo, si sarebbe recata ogni giorno in casa Misseri, dove trovava un po' di compagnia - anche se col cappio al collo - pur appunto di non star sola.

Ma sappiamo bene che, se anche i Misseri in blocco venissero già assolti in tutti e tre i gradi, sicuramente, questi colpevolisti riterrebbero che i Misseri potrebbero aver corrotto tre intere Corti, giurati e non so chi altro.

Il fanatismo è forse anche peggio di un istinto animalesco, per brutalità idiota.

Anonimo ha detto...

@ Giacomo
Le ho citate dopo aver letto il post di Daniele. Se bastasse essere antipatici per finire in carcere, credo che il sovraffollamento di oggi non sarebbe nulla al confronto di quello che si verificherebbe per sola "antipatia".
Che sciocchezze!

Manlio Tummolo ha detto...

Infatti, non si tratta di normale "antipatia", quella che ad esempio c'è tra noi legalitari di questi "fora", e i colpevolisti a 3/3 e 4/4. Si tratta di un "opposto sentire" di natura poliziesco-giudiziaria o nquisitoriale che si ha quando la vittima del SS. Inquisitore non accetta il compromesso giudiziario che questo gli offre, in alternativa al carcere o ad altri strumenti di pressione. In tal caso, nel SS. Inquisitore si scatena vero e proprio ODIO, che si amplia all'intero gruppo difensivo, si allarga dalle due persone indagate/imputate, fino ai loro avvocati. Questo, nel caso Scazzi-Misseri è di più che solare evidenza. Dopo il rigetto della fiaba del "cavalluccio" e, soprattutto, dopo le ricusazioni dell'avv. Conte da parte di Sabrina e dell'avv. Galoppa da parte di Michele Misseri, i SS. Inquisitori hanno trasformato la loro mellifluità in odio profondo, inverecondo, senza quartiere, contro le due donne e contro i loro avvocati. Sembra strano, ma non l'hanno ampliato invece verso Michele Misseri, almeno in apparenza, forse perché considerato "non attendibile" da parte della Cassazione. Viceversa lo hanno scatenato sull'avv. De Cristofaro, considerato responsabile del "tradimento" o "voltafaccia" (dal loro punto di vista) di Michele Misseri.

Tutta la successiva impostazione del caso è caratterizzato da un odio di ferocia estrema che, per ovvi motivi, non può estrinsecarsi con misure spietate, come essi desiderebbero intimamente.

Anonimo ha detto...

Tutto questo odio, per quale motivo? Non sarebbe stato più comodo condannare per omicidio Michele Misseri e chiudere il caso? Solo degli autolesionisti avrebbero potuto complicarsi la vita, in assenza di un valido motivo.
E ancora non ho trovato mezzo motivo che possa giustificare tutto questo "odio profondo" da parte di diversi magistrati verso queste due donne. Che siano le fette di salame, prosciutto e mortadella ad ottenebrare la mente?

magica ha detto...

anonimo si tratta secondo di antipatia a prescindere.
basta sentire l'interrogatorio che fecero a sabrina la prima volta . con toni alti e partendo dal presupposto che mariangela dicesse il vero mentre lei era la bugiarda . chissa' perchè doveva essere mariangela la piu' veritiera . poteva essersi confusa o aver ricordato male come anche sabrina avrebbe potuto confondersi . invece la interrogarono in tante persone con tono inquisitorio . e la fecero piangere .
voi direte che fecero bene ? certo fino che tocca agli altri: anzi una sottile soddisfazione vi pervade . questa è cattiveria di prima qualita'.
e se non bastasse questo piacere che vi pervade - le maldicenze e le atrocita' che si leggono in giro . da brutta gentaglia allevata come vipere biforcute .

magica ha detto...

poi un'altra considerazione . sentendo le motivazioni di misseri che si adagio' sul trattore che non partiva non gli credettero .
perchè togliendo le vera motivazione delle avances rimaneva il trattore .
infatti a quella ricostruzione gli inquirenti non credettero e dopo una consulatazione con G&B sulla non credibilita'questi cominciarono a lodarlo con pacche sulle spalle dandogli del tu . e dicevano a misseri non ti crediamo che sia andata cosi' . (stessa ipotesi degli inquirenti)e lui non mi credi)? e loro sfottendolo non ti crediamo . mi ricordo bene quetse frasi che disse misseri .. alla fine misseri penso' 0 forse speriamo che me la cavo e si lascio' infinocchiare con il convento ,.
per un incidente colposo si rischia pochissimo .. il male minore.,a confronto della gogna e dell'ergastolo .
poi resosi conto che non era andata come prevedeva comincio' a mandare lettere .. una la mando' a che doveva andare tramite il suo difensore che fu subito indagato . il quale fi costretto ad abbandonare la difesa .
nell'ultimo interrogatorio che fu fatto a misseri .. quando egli ridisse tutta la vicenda di come era successo l'omicidio ,, gli inquirenti dissero: non ti crediamo tutto questo non sta in piedi ,
la storia è incominciata cosi' .. non gli credettero e poi anche gli non gli credettero .. perchè .(.secondo voi non ci furono pareri fra quelli che indagavano e quelli che difendevano? )e cosi' si ando' avanti con la storia di sabrina colpevole senza che ci fossero indizi . solo tirata in ballo del padre per poter svignarsela e tirarsi fuori , ma infinocchiato ,

Manlio Tummolo ha detto...

Qui ci vuole ben altro esempio che mortadella e prosciutto per far capire le cose ai fanatici fans della SS. Inquisizione. Ma, signori miei, non basta l'esempio di quattro avvocati rinviati e giudizio, di cui tre assolti, e un quinto diffamato largamente per rapporti mafiosi, associandolo a Sabrina Misseri che, nel caso, non c'entrava nulla ? Ma perché ci costringete a dover ripetere sempre le medesime cose ? Ma pare logico tenere in carcere due anni o più due persone su cui non risulta nulla, oltre a dichiarazioni estorte e a dichiarazioni falsate ? Non è odio questo, e cos'è allora ? Amore ? Amore per la verità ? Forse voler tenersi vicine due donne, per sfogare le loro libidinose, seppure inconscie, bramosìe ?

Che ce lo dicano loro, cari signori. Credete forse che i SS. Inquisitori non siano capaci d'odio e , in modo particolare, il trio tarantino che si dimostra pure estremamente odiatore nel caso ILVA (infatti, per l'inquinamento della città indagano solo sull'ILVA, ma il resto ?)?

Avranno qualche motivazione tutta intima, evidentemente. A me pare, viceversa, che essi desiderino vendicarsi per la non accettazione del compromesso offerto durante l'incidente probatorio: il "cavalluccio", un'offesa per essi mortale. Volevano essere farisaicamente "clementi", e la loro mano "clemente" venne decisamente respinta.

A voi non convince ? Bene, a noi non convincete voi. Con ciò il caso delle nostre contrapposizioni è chiuso. Questo blog serve ad esprimere le proprie convinzioni o supposizioni, non certo per convertire il prossimo. Non siamo missionari.

Foxie (SA) ha detto...

Il primo interrogatorio? riascoltate e vedete se è convincente:

http://www.ilsecoloxix.it/r/IlSecoloXIXWEB/italia/allegati/audio%20misseri/Registr%20ssii%20Misseri%20Michele%20e%20confess%20con%20AG/Regist%20interrogatConfessione%20Misseri%20Michele%20con%20AG.MP3

e già che ci siamo, riascoltiamo anche quello di sabrina:

http://www.ilsecoloxix.it/r/IlSecoloXIXWEB/italia/allegati/audio%20misseri/SIT%2030%2009%202010%20caso%20Sarah%20Scazzi/Registr%20ssii%20SabrinMisseri%20con%20AG/1%5E%20parte%20ssii%20AG%20-%20Misseri%20Sabr.MP3

Buon ascolto!

Manlio Tummolo ha detto...

Il solito ignorante è la solita persona che legge solo ciò che fa comodo, dimenticando, da bravo verginello, che in ogni intervento i colpevolisti a 3/3 e 4/4 dànno delle assassine a due donne, solo perché hanno la disgrazia di avere per marito/padre un uomo che, mezzo inebetito prima dal sonno, poi dagli psicofarmaci, fa testimonianze contraddittorie, assurde e inattendibili, e per fioraio del paese un uomo che le sogna fare cose impossibili nel bel mezzo della strada ed ha l'ingenuità di raccontarlo alla mezza suocera (?), che fa la spietta per i "Nei secoli fedeli" del paese.

Chi non vuole essere giudicato "assassino o complice di assassini" non giudichi gli altri "assassini" (specie poi se senza alcun motivo concreto per dirlo).

Ignorantoni, studiate prima di scrivere ! Almeno leggetevi il Vangelo !

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Volpacchiotto,
l'abbiamo sentito e risentito: è falso, perché fa ascoltare solo ciò che comoda ai SS. Inquisitori. Nulla si dice nel merito di come si sia giunti a quelle pseudo-confessioni. Ma dovete proprio qui far propaganda per la SS. Inquisizione ? Non avete spazi più consoni ?

Ormai sono due anni che l'abbiamo vista e sentita all'opera. Altro che il "Barbiere di Siviglia" e la cabaletta "E la calunnia è un venticello, tanto gentile, assai gentil.." !

carla ha detto...

ciao Manlio ,bella la battuta del " vangelo" se vuoi sono pronta di dare un po' di lezione....
battuta a parte,è risaputo di come funziona l'interogatorio,i sistemi che usano per estorcere una confessione vera o falsa che sia,non capisco queste cadute dalle nuvole....se no come si spiega che tanti innocenti finiscono in galera come colpevoli e poi se ne escono innocenti?.....
è come si volesse fare intendere che ti sbattono in galera senza un motivo .....buonaserata

Foxie (SA) ha detto...

Il vangelo lo può leggere soltanto con Carla & company.... mi dispiace ma non sono un religioso assiduo! Mi piacerebbe sapere dov'è che tira fuori termini tipo "verginello"... Ma si rende conto di cosa dice? E' tutta farina del suo sacco? AI posteri l'ardua sentenza! Cià professò!

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Carla ed altri,
tanto per dare un livello della moralità dei PM, che qualcuno considera al di sopra di ogni giudizio, basti pensare a quello recente di Roma (che ho scoperto passato anche per Trieste e Venezia), oggi indagato per corruzione, concussione e rapporti ricattatori con i transessuali. Insomma, santi tra gli inquisitori non ne conosco. Certo c'è anche qualcuno che è saltato per aria notoriamente, ma va anche detto che non operavano con la cautela usata invece dalla loro stragrande maggioranza, e forse anche, sebbene la cosa sia in via del tutto ipotetica, anche a causa della collaborazione di qualche collega.

Infatti per sapere che ad una certa ora un PM passerà per una certa strada in un certo giorno, qualcuno dall'interno del sistema deve informarmi. Altrimenti non posso stare a minare tutte le strade d'Italia in attesa che vi passi la mia vittima.

Abbiamo, ma non solo in Italia (l'autodenigrazione tipica del nostro popolo mi è assai fastidiosa), un sistema giudiziario marcio: marcio perché arcaico, primitivo, irrazionale, e talvolta pure corrotto.

Fa ridere o piangere sentire che i processi vanno per le lunghe anche perché gli Italiani sono litigiosi: ma se si affidano all'amministrazione giudiziaria, vuol dire che hanno fiducia in essa o nella legge. Altrimenti quali sarebbero le alternative: farsi giustizia da sé oppure sopportare ogni sopruso ?
La causa delle lungaggini dipende essenzialmente da leggi contorte variamente interpretabili, da certi ottusi formalismi, dalla discontinuità tra le udienze (lunghe pause di mesi e talvolta di anni), l'incapacità di soffermarsi sulle cose essenziali, lasciando da parte i dettagli inutili.
Un mondo vecchio, ammuffito, di cui la "toga" (in realtà un mantello di seta nera con fronzoli) è il simbolo stantìo, per non dire delle parrucche britanniche !!

Daniele ha detto...

@Giacomo,
tutto chiaro e concordo perfettamente con la Sua ricostruzione.
Benché Sarah a detta di molti avesse l'abitudine di camminare a passo svelto, sui tempi di percorrenza non discuto, dunque con tutta probabilità, circa l'orario di arrivo ha perfettamente ragione Lei.
Il mio dubbio riguardava soltanto la possibilità da parte della badante di ricordare simili dettagli a distanza di tanto tempo e con certezza assoluta. Mi suona strano anche che Sarah si fosse cambiata i vestiti in previsione della gita al mare e, nonostante il tempo che aveva a disposizione, si fosse ricordata dell'asciugamano soltanto all'ultimo istante.

Credo in ogni caso che, a prescindere dai tempi, il motivo più plausibile che potrebbe averla indotta ad avvicinarsi o entrare all'interno del garage, potesse essere quello: farsi aprire da qualcuno evitando di citofonare.
Poi magari non trovando nessuno all'interno del garage avrebbe fatto un'altro squillo, come giustamente Lei fa notare.

Saluti





@Anonimo,
capisco perfettamente, ma se in quella famiglia il clima era tanto ostile come in molti sostengono, dubito che Sarah, benché appena quindicenne, non se ne sarebbe accorta e avrebbe continuato a frequentarla.

Le frasi di Cosima e Sabrina che Lei ha citato e alle quali probabilmente, alla luce di un omicidio, attribuisce particolare importanza, sarebbero normalissime nei rapporti tra persone.
Io penso sia abbastanza comune che tra persone che si frequentano ci siano alti e bassi, dunque non meravigliamoci se da una miriade di dati raccolti a fronte di un'indagine, emergono anche particolari "compromettenti".

SMS di Sabrina a Ivano:

"Hai fatto una cosa buona con sarah ma una brutta vede te come ti diverti e adesso mi tortura:-( è così magra che mi fa più male"

L'interpretazione fornita da Sabrina è tutt'altro che un'offesa all'intelligenza umana.
Leggendolo attentamente si evince senza forzatura alcuna che il senso era quello, logico e coerente: il dolore di cui parlava era fisico, dovuto al fatto che Sarah, divertita, giocava con lei.
Tutto il resto è puro pregiudizio e io personalmente trovo del tutto illogico che una ragazza, invidiosa di un'altra, vada a svelarlo in quel modo proprio al ragazzo che le piace, trasmettendo inevitabilmente di sé una pessima immagine e mettendo al contempo su un piedistallo la sua presunta "rivale in amore".






Saluto tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Signor Volpacchiotto,
i Suoi deliziosi interventi esprimono una sempre crescente intelligenza. Non crede nel Vangelo ? Legga "Il Capitale" di Marx/Engels, allora, o almeno "Dei Delitti e delle pene" di Cesare Beccaria.

Ma forse sarebbe ora di riacquistare il Suo vecchio abbecedario che ha venduto per andare a vedere il Paese dei Balocchi...

Foxie (SA) ha detto...

Non mi serve nulla di tutto ciò! Queste letture le lascio a lei che con i suoi interventi ci mostra il suo alto senso di intelligenza!

Continuate a trattare del caso parlando di ingiustizie che si verificano negli altri processi, che non c'entrano nemmeno lontanamente con quello in questione, sarete ancora + convinti delle vostre affermazioni! Con tanto affetto "il verginello"!!!

Anonimo ha detto...

Foxie, "Verginello" detto da chi vede il marcio dappertutto può essere solo un complimento!

Foxie (SA) ha detto...

Ultima cosa... purtroppo per lei le sue offese mi scivolano addosso! Non la considero minimamente!

carla ha detto...

i altri processi per cui si sono stati comessi dei errori,serve per far aprire i occhi,ma quanto si vede vi piace dormire e rimanere nei vostri sogni,il fatto sta che prima o poi vi toccherà pur di svegliarvi ,per il bene vostro.....almenochè non siate dei autolesionisti......

Anonimo ha detto...

@Carla
Tutte queste mezze frasi velate non sono opinioni e nemmeno passi del vangelo......sembrano voler mettere in guardia qualcuno......da chi? Da cosa?
Ma tu chi ti credi di essere per predicare l'incomprensibile a chi non la pensa come te? Fossi almeno chiara una volta per tutte, si potrebbe anche provare a darti delle risposte. Mah!

magica ha detto...

foxi
fai finta di non capire?
si fanno delle considerazioni citando altri casi nei quali ci sono state condanne e dopo anno si viene a sapere che non erano state fatte indagini regolari . . ?
ci siamo accorti che qua si discute del caso scazzi .
anche negli altri casi pensvano di aver fatto le cose bene .. anzi le fecero male . se poi incarcerarono x anni persone innocenti.

magica ha detto...

almeno foxi ci postasse i veri indizi di colpevolezza . in modo che non ci siano dubbi.
è inutile che ogni tanto scrivi un commento che pare un dispettuccio .
con indizi ridicoli . devi postare indizi seri .
eppure è da tanto che bazzichi nei forum del caso scazzi .
le dicerie lasciamole alle comari .
gli indizi di omicidio non si estraggono da pettegolezzi ,
credi all'inc prob? oppure nel sogno del fioraio? delle due una!quale dovrebbe essere l'ipotesi giusta secondo la tua sicurezza che le donne o sabrina da sola siano l'artefici .

carla ha detto...

x anomino delle 14.49,sono semplicemente una che cerca di tenere occhi aperti,anche se poi alla fine ci si accorge che non è mai abbastanza aperti....figurarsi chi non li vuole proprio aprire,a cosa si potrebbe andare incontro!.....
ritornando al caso scazzi,ho appena sentito la publicità del quarto grado ,per cui ci si domanda ancora "quale sia la verità" che ancora nessuno sa ancora cosa sia veramente successo quel giorno.....infatti ci si basa ancora sui racconti,racconti che i conti non tornano,se non teorie campate in aria,perchè non c'è ancora nulla che prova sia quello che pensa i pm ,sia il racconto dal reoconfesso di michele.....
eppure sarà stato qualcuno che ha ucciso sarah e quel qualcuno che va preso e consegnato alla giustizia ....solo allora si può parlare di giustizia è stata fatta....saluti

Anonimo ha detto...

@Carla
Non esistono commenti da parte tua che non contengano frasi sibilline. Brava, tieni gli occhi ben spalancati così a te non succederà niente (?).
A me ogni tanto piace socchiuderli per illudermi di vedere meno brutture, senza curarmi troppo di quello che potrebbe succedermi (?).
Concordo solo con l'ultima frase del tuo post. Per il resto, prendo esempio dal Prof. Tummolo consigliando anche a te di rispolverare il vecchio, fedele e utilissimo abbecedario.
Ciao, buon proseguimento.

Foxie (SA) ha detto...

Le prove? Esiste una testimonianza che sapientemente è stata trasformata in sogno! Basta questo?

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