giovedì 13 dicembre 2012

Caso Scazzi... ovvero: la commedia degli equivoci

Articolo di Gilberto M.


Il caso Scazzi sembra essere emblematico di quella che comunemente viene chiamata commedia degli equivoci. L’espediente letterario è quello del teatro greco e latino, commedie caratterizzate da situazioni teatrali in cui domina l’equivoco, l’ambivalenza e il fraintendimento (es: Plauto nei Menecmi e l'Amphitruo) dove per la verità la commedia diviene tragicommedia. Il testo basato sull’equivoco provoca il riso dello spettatore, il dramma si stempera nella ilarità e nel disincanto. L’esempio emblematico della commedia degli equivoci è lo scambio di persona che suscita una immediata comicità. Ma la situazione che per antonomasia riguarda la commedia degli equivoci è rappresentata da due commedie di William Shakespeare: Molto rumore per nulla e La commedia degli errori. Possiamo dire in generale che quello che caratterizza la commedia degli equivoci è la confusione e lo scambio di identità (la figura del doppio, del sosia, della falsa identità, dell’omonimia, della gemellarità, dell’inganno e del fraintendimento) insomma quella che poi Heidegger eleverà al rango filosofico dell’esistenza inautentica (la chiacchiera, l’equivoco, la curiosità). L’infondatezza della chiacchiera ne favorisce la diffusione, ne è il carattere peculiare in quanto suscita meraviglia e morbosità. Essa comprende tutto senza nessuna vera appropriazione della cosa da comprendere. E’ alla portata di tutti e pertanto non ha obblighi di genuinità, è il già detto, il discorrere fine a se stesso, autorevole solo in quanto ripetuto alla nausea e diffuso dai media o dalle voci che corrono, dalla maldicenza o anche soltanto dal pettegolezzo. La chiacchiera non ha bisogno di prove e di riscontri in quanto si fonda sull'autorità del sentito dire, sulla ridondanza della notizia replicata in ogni notiziario, sulla conferma autorevole di qualche opinionista che le dà enfasi, perfino sull'addetto ai lavori che le dà una veste pseudo oggettiva. Così si dice e dunque è così... Il si dice diviene garanzia di per se stesso di fattualità, di pertinenza, di congruità... insomma di verità. Quella che Heidegger chiama deiezione, lo scadimento dell’Esserci nella dimensione inautentica della quotidianità anonima. Nel si impersonale della chiacchiera non c’è comprensione autentica ma adeguamento, appiattimento, conformismo.
Nella Commedia degli errori (The Comedy of Errors) la vicenda è farsesca, uno slapstick dal tragico inizio con Egeone condannato a morte e un finale felice, l'annuncio di un nuovo matrimonio. La comicità è data dai fratelli omonimi e identici e dai rispettivi servi ugualmente eguali. Situazione che può sortire un interscambio di persone all'ennesima potenza e una catena di equivoci. Ma è da notare che anche nel Cyrano di Rostand il meccanismo dello scambio di persona sortisce insieme a un elemento drammatico una certa dose di comicità insieme alla pena di un amante non corrisposto e che parla d'amore facendo credere d'essere l'altro pretendente.

La locuzione "molto rumore per nulla" (Much Ado About Nothing, di William Shakespeare) è entrata nel linguaggio comune per indicare una esagerazione, un qui pro quo, un fatto assurdo in quanto trascurabile o inconsistente. Ma nella commedia tragicomica già compare l'antesignano di quelli che saranno lo scellerato Iago nell'Otello e il malvagio Edmund del Re Lear.

L'elemento di comicità però richiede uno spettatore che veda lo svolgersi degli eventi dall'esterno (o dall'alto di una loggione che domina la scena), che cioè sappia quello che gli attori (o i contendenti) non sono in grado di vedere in quanto calati nel loro ruolo di maschere inconsapevoli, burattini dei fili del destino e del corso capzioso degli eventi. Lo spettatore conosce la vicenda e se anche non la conosce ancora, ricava dai personaggi i frammenti di una storia che è in grado di ricomporre in tutti i suoi inganni, equivoci, fraintendimenti... E’ lui che riannoda i fili, che ricompone il puzzle in un quadro coerente e coglie la trama complessiva in cui i personaggi sono come irretiti nei loro ruoli e nel loro destino. E forse tutti siamo maschere inconsapevoli di un occhio divino che contempla l'effimero affaccendarsi di noi umani in quella rappresentazione che non si svolge in un teatro ma in quel grande teatro che è la vita. Come nei poemi omerici gli dei giocano con gli umani, ne fanno oggetto di dispute. O come nel cinema muto dove i personaggi sembrano alle prese con un destino drammatico e esilarante. Nelle parole di Charlie Chaplin "…la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi".

Ma vediamo questo elemento di comicità giusto per entrare nella vicenda che è quella di ogni tempo e di ogni luogo allorquando la parola diventa elemento scenografico, ironia e provocazione.

Allora, per la verità, mi sembra troppo bassa per un'alta lode, troppo scura per una chiara lode e troppo piccola per una grande lode. Solo questo posso riconoscerle di buono, che se fosse diversa da com'è, non sarebbe bella, e che, essendo com'è, non mi piace.

SHAKESPEARE, Molto rumore per nulla, Atto I, Scena I,


Sì, si tratta proprio della comicità, anche quando c’è di mezzo la maldicenza, perfino quando come nell’Otello il protagonista è accecato dalla gelosia. Tra il comico e il tragico c’è davvero solo un piccolo passo. L’equivoco, di per sé banalmente spassoso e umoristico, può generare mostri sia quando si prendono colossali cantonate, sia quando si genera il sospetto. Perfino gli inganni, sia in buona fede sia voluti e tramati, hanno il gusto delle maschere, di quel travestimento che ci fa essere quello che non siamo, o meglio che fa in modo che gli altri immaginino quello che dovremmo essere, sulla base di indizi inconsistenti, di illusioni e fraintendimenti che ci fanno apparire qualcosa che è soltanto nella fantasia dei nostri interlocutori. Non siamo riconosciuti per quello che siamo veramente, ma per quello che gli altri immaginano che noi siamo. Diventiamo mostri agli occhi di un interlocutore che proietta su di noi il suo odio e i suoi pregiudizi. In questa discrepanza può davvero esplodere un dramma, una tragedia come quella di Avetrana. Per svelare l’equivoco occorre un altro occhio, un occhio fuori dal mondo che guarda i mortali con benevola comicità, mentre loro si affannano vuoi nelle pene d’amore vuoi nel dramma dell’esistenza quotidiana, vuoi perfino nel districare la trama ingarbugliata di un delitto. Solo quello che un tempo veniva definito scrutatore del cuore e dei reni, Colui che sa guardare oltre l’apparenza delle maschere e scrutare nell'intimo, sa scandagliare le vere intenzioni degli attori, al di là degli orpelli e dei camuffamenti. Nel teatro greco è invece l’intervento provvidenziale di un dio interpretato da un attore calato da una rudimentale gru di legno. L'espediente risolveva anche la situazione più intricata e senza via d’uscita. Il deus ex machina irrompeva sulla scena e scioglieva l’enigma, riportava ordine nel caos.

Nel ballo in maschera de 'La commedia degli equivoci', la trama diviene irta di tranelli, sospetti, remore, risentimenti, complotti... E' il teatro della vita in tutta la sua gamma cromatica, la rappresentazione teatrale dell'animo umano e del gioco di specchi nel quale talvolta si smarrisce la propria identità. La commedia mostra tutti i suoi risvolti drammatici, gli infingimenti e le complicità, le burle e le trame subdole e intriganti.

Ma credo che nemmeno Plauto o Shakespeare avrebbero potuto immaginare una commedia degli equivoci in cui il comico e il tragico si mescolano in una commistione di generi davvero sorprendente come nel caso Scazzi e soprattutto difficilmente avrebbero potuto immaginare una situazione in cui il molto rumore per nulla potesse approdare in un 'pastiche' degno sia di un thrilling mozzafiato, in un dramma con lettura a più livelli in cui la tradizionale separazione aristotelica tra commedia e tragedia viene a stemperarsi in un genere difficilmente identificabile, più ancora che una tragicommedia, una sorta di teatro dell’assurdo alla Samuel Beckett. 'Aspettando' Godot diviene l’emblema del non senso, dei discorsi sconnessi e superficiali, della rottura del legame tra parola e azione (nel caso in oggetto tra confessioni e riscontri) in un discorso che utilizza luoghi comuni in un linguaggio che ha smesso di significare in quanto diviene autoreferenziale. Ma forse ci si potrebbe riferire al genere kafkiano, soprattutto alla sua opera immortale "Il Processo", in cui Josef K. viene arrestato per motivi misteriosi e si trova di fronte a una macchina processuale cervellotica e irrazionale e, perché no, anche alla Metamorfosi, trattando di qualcosa che ha a che fare con una sorta di raptus che improvvisamente trasfigura il protagonista, a seconda dell’interpretazione, vuoi in quello che porta il peso di colpe di altri ma divenendo complice, vuoi nel figuro nefasto nel quale all'improvviso emerge una natura perversa e criminale. Nel genere scespiriano c’è però anche l'elemento giocoso, il comico, che suscita ilarità per via dei fraintendimenti, quegli stessi fraintendimenti che, come vedremo, caratterizzano il caso Scazzi. Il subplot (dello scherzo e dell’inganno, delle trame amorose e dei pettegolezzi) ci porta per mano dal tragico al comico e dal comico al tragico in una permeabilità ricca di elementi narrativi speculari. Ma prima di addentraci nella disamina della commedia degli equivoci del caso Avetrana, bisogna ricordare che c'è un altro personaggio nella vicenda, forse il più importante (a parte il vero assassino che si cela nell'ombra e che forse se la ride, ma non troppo perché sa che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e pertanto non si può mai stare troppo sicuri di averla fatta franca). Di quale personaggio sto parlando?

Nella commedia degli equivoci, delle illusioni e mistificazioni della realtà, lo spettatore è al corrente della trama e dell'equivoco in quanto conosce tutti i personaggi, ne conosce la psicologia, i caratteri, i vezzi e le civetterie. Lo spettatore non è sul palcoscenico. Il teatro comporta una rigida divisione tra attori sulla scena che recitano sulla base di una sceneggiatura, di un copione più o meno rigido (anche quando la memoria fa difetto e sono costretti a improvvisare, perfino quando si recita a soggetto). Si tratta di un pubblico che nella sua postazione è lo sguardo fuori dal mondo, il mondo rappresentato secondo il copione di cui forse si conosce già la storia, ma non si sa ancora se gli interpreti saranno all'altezza dell’interpretazione. Non si sa ancora se gli attori sapranno risvegliare dentro di noi quel déjà vu che ci fa ricordare che quella storia noi l’abbiamo già vissuta in questa vita o forse in un'altra, in quel teatro o forse in un altro luogo e in un altro tempo, un diverso medium... forse al cinema o forse semplicemente dentro a un romanzo di cui siamo stati protagonisti inconsapevoli. Al contrario dei veri protagonisti che sono spesso legati ai fili invisibili (un destino che incombe su tutti), lui, lo spettatore disincantato e non coinvolto, può ridere delle illusioni dei personaggi, degli equivoci, dei fraintendimenti e delle loro meschine macchinazioni. Ridere delle realtà immaginarie e contrapposte create dal 'molto rumore per nulla', delle chiacchiere insulse e fuorvianti, dell'affannarsi attorno a indizi di poco o nessun conto, di costruzioni fittizie, di castelli di carta, di doppi sensi, malintesi, ambiguità – di un colossale qui pro quo. Insomma i personaggi si affannano attorno a degli eventi in cui l’equivoco regna sovrano, non si accorgono di muoversi in un labirinto di illusioni, di qualcosa per qualcos'altro, di indizi senza fondamento. Nel teatro degli equivoci ogni più piccolo gesto innocuo e inessenziale acquista la rilevanza di prova, qualsiasi fatto banale e accidentale diviene un enorme macigno che si abbatte sugli stupefatti protagonisti loro malgrado. Sotto la lente di ingrandimento del sospetto e della chiacchiera, della maldicenza e del pettegolezzo, perfino un minuscolo insetto mostra d'essere una creatura enorme e mostruosa, i fatti banalmente quotidiani diventano indizi di un delitto. La risata fuori dal mondo, fuori dal palcoscenico in cui si rappresenta il dramma tragicomico, non rende meno seriosi i protagonisti troppo intenti a dipanare il loro destino inscritto nel copione, fino all'epilogo. Già nella filosofia greca la distinzione tra apparenza e realtà prelude alla messa a punto di strumenti logici e concettuali per allargare la sfera di visibilità oltre l’opinione (doxa) in vista di una conoscenza scientifica (epistemica), cioè un insieme di proposizioni concettuali perfettamente definite e logicamente consequenziali. Ma anche lì, l'amore del sapere non impedisce il contraddittorio, la polemica e la diatriba. Nella commedia degli equivoci lo spettatore è completamente esterno al dramma che viene rappresentato sulla scena, la commedia è già rappresentata e connotata, già risolta sebbene ancora da svolgersi sulla scena. Le maschere dei personaggi sono gli ingranaggi di una rappresentazione che illude lo spettatore di essere occhio alato fuori dal mondo, una divinità che guarda l'umano affaccendarsi fatto di infiniti equivoci ed illusioni, e per quello tollera i drammi esistenziali nei quali forse si vede riflesso. Lo spettatore forse non sa che c'è anche lui sulla scena, o forse proprio perché lo sa può ridere dei personaggi nei quali riconosce anche le proprie debolezze...

Nella moderna rappresentazione in cui il dramma si svolge attraverso i mass media, lo spettatore è però sicuramente parte della scena, ancorché si creda alato occhio fuori dal mondo (occhio che guarda oggettivamente e spassionatamente la realtà rappresentata). In realtà lui ne fa parte, è un interprete che organicamente si raccorda a tutti i fili, è insieme pupo e puparo, oggetto e soggetto della rappresentazione nella quale i generi si mescolano e i personaggi assumano di volta in volta sembianze sempre nuove e sempre diverse. Non si tratta soltanto dei meccanismi proiettivi (lo spettatore proietta sui personaggi i suoi conflitti interiori) o catartici (la libido si stacca dai suoi oggetti canonici per concentrarsi su altri oggetti (Freud) e nemmeno liberazione o rasserenamento (purga) che l'uomo subisce ad opera della poesia e in particolare del dramma e della musica liberandolo dalle passioni (Aristotele). L'arte in quel caso ha un valore formativo e l’interesse non è più nell'oggetto dell'emozione, ma nell'emozione in se stessa. Non è così nella società massmediatica. Si tratta proprio di commistione. Come nei Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello si assiste a una disintegrazione dello spazio teatrale e a una scomposizione delle strutture drammatiche. I veri personaggi del caso Scazzi non sono dunque i protagonisti oggetto del processo, ma siamo proprio noi in quanto spettatori e opinionisti. Tanto più crediamo di essere occhio disingannato, dismagato, disincantato, tanto più scivoliamo dentro la trama, diventiamo attori, comparse e protagonisti. Più ci facciamo interpreti e più interpretiamo i nostri desideri, le nostre paure, i nostri sogni e i nostri incubi. Sembriamo interpretare la parte che ci è stata assegnata e che eseguiamo pedissequamente senza neppure un briciolo di consapevolezza. Il meccanismo si regge appunto sull'equivoco, sul fraintendimento, sul gioco speculare e proiettivo nel quale siamo attratti, un buco nero nel quale il meccanismo ci fagocita dandoci l’illusione di comprendere, mentre invece ne siamo compresi, come in certi quadri di Escher dove lo spettatore è esso stesso parte del quadro della pinacoteca. E in realtà lo spettatore finisce proprio nel gorgo illusorio dell'opinione fondata soltanto sull'equivoco e sulla chiacchiera. 

Il meccanismo è quello che assume alcuni fatti come evidenti sulla base di una sorta di imprinting. L’imprinting (letteralmente 'prendere forma') è una sorta di apprendimento di base, in un periodo della vita detto critico quando si è predisposti biologicamente a quel tipo di apprendimento. I primi studi sull'imprinting sono di Konrad Lorenz sulle oche (allusione non casuale): subito dopo la nascita i palmipedi identificano la propria madre nel primo oggetto o persona in movimento che vedono. Naturalmente uso il termine in senso metaforico per indicare l'attitudine nell'opinione pubblica a fissare alcune informazioni, solitamente quelle che hanno avuto maggior enfasi da parte della stampa e dei mass media. Accade così che quelle informazioni ricevono una sorta di rinforzo, passano di bocca in bocca come le voci che corrono e divengono fatti certi ed acclarati anche se di fatto non trovano né consonanza nei fatti che dovrebbero interpretare e neppure risultano coerenti con quanto comunemente chiamiamo la realtà. Il caso Scazzi è una formidabile sequenza di quello che viene dato per scontato sulla base di un imprinting o meglio di una impressione che trasforma una notizia nell'evento o nel fatto tout court. Nella commedia degli equivoci l'imprinting è quello che comunemente viene chiamato più prosaicamente il primo impatto che una notizia ha sull'audience, quella che darà forma ad ogni altra che arriverà in seguito o che comunque fisserà le coordinate interpretative con le quali inquadrare tutti quegli altri fatti ritenuti rilevanti. Nel caso Scazzi è la prima confessione del protagonista di aver ucciso la nipote nel garage della casa di via Deledda, alla quale succederanno altre confessioni in un palinsesto incoerente e contraddittorio. Ma non ha alcuna importanza che nessun elemento dimostri che la piccola Sarah abbia raggiunto la casa dei Misseri, non ha alcuna importanza che non esista un solo indizio che la ragazza sia stata uccisa in quella casa. Michele Misseri da un lato è ritenuto inaffidabile, non credibile, eppure, senza che nessun fatto lo dimostri, si ritiene che Sarah abbia effettivamente raggiunto la casa degli zii e che lì sia stata uccisa. La sua confessione, per quanto contraddittoria, reticente, parziale o incoerente, è ritenuta comunque credibile laddove lui afferma che la ragazza è morta lì. Tale postulato su cui si regge poi tutta una ricostruzione dell’evento delittuoso si basa proprio su una delle tante confessioni di un testimone-imputato che di fatto è considerato inattendibile. Non c'è altro, niente di niente che dimostri la verità (la rispondenza) delle sue parole. Altri fatti verranno poi interpretati alla luce di quello che altro non è che un assioma, una convenzione condivisa dal mondo massmediatico e dal senso comune in quanto data per certa senza prove e senza ulteriori verifiche. E’ chiaro che dare per scontato questo fatto senza alcun elemento di prova inclina a interpretare altri fatti come rilevanti, pertinenti, rivelatori, consequenziali... 

Il rumore di fatti irrilevanti acquista la dignità di un elemento probatorio, le bazzecole diventano pietre miliari, le bagatelle: come una serata in pizzeria con qualche sfottimento, giganteggiano come una sorta di evento che svela oscuri e tenebrosi retroscena. Un teorema procede dagli assiomi, verità indimostrabili in quanto evidenti in se stesse. Ma forse anche nel caso Scazzi esiste la possibilità che la geometria euclidea risulti inadeguata e che perfino il principio del terzo escluso sia frutto di un errore logico, un paralogismo che dà per scontato che la premessa maggiore sia vera. Eppure non è stato trovato un solo elemento che dimostri che Sarah in quel pomeriggio abbia mai raggiunto la casa dei Misseri, non c'è un solo elemento che dimostri che sia stata uccisa in quella casa, non c'è un solo elemento che dimostri che sia stata uccisa in un preciso intervallo temporale. Nella commedia degli equivoci, del tanto rumore per nulla, sono le parole di Misseri a tener viva nello spettatore della tragicommedia l'idea che lì in quella casa si sia consumato il delitto: il trattore non partiva, un calcio nei testicoli, un caldo alla testa... Quelle che sono soltanto parole assurgono a fatti, indipendentemente dal fatto che niente le conferma, che non esiste un solo riscontro a renderle vere, che sono incoerenti, illogiche e inverosimili, e che dipingono uno scenario romanzesco. Si istituisce un processo fondandolo sulle sue parole, dal momento che non c'è altro, e da lì si procede a dimostrare nessi, a istituire inferenze logiche sulla base di un assunto indimostrato, assumendo per certo quello che è soltanto un postulato. Senza le confessioni del contadino di Avetrana i fatti sui quali dovrebbe fondarsi il processo sarebbero soltanto eventi slegati, senza rilevanza e senza sostegno. Le confessioni di Michele Misseri sono parole senza referente e senza riscontro. Sulla porta del garage qualcuno a suo tempo aveva deposto dei fiori. Altri erano entrati in quella casa come se quella fosse l'antro delle streghe. Si sono immaginati collegamenti interni per il trasporto del cadavere da un locale all'altro solo sulla base di un assunto senza riscontri. Si è dato per certo che lì fosse stato compiuto un delitto. In base a cosa? Al sangue? Agli umori della povera Sarah? A qualche elemento ritrovato ad attestare il delitto? Una corda? Una cintura? Un segno inequivocabile che lì qualcosa di terribile sia avvenuto? La lettura delle celle telefoniche? Qualche traccia sospetta nell'auto? Niente!!! Niente di niente. Solo le parole di Misseri, le sue ricostruzioni contraddittorie, le sue confessioni estemporanee sempre un po' diverse, sempre un po’ difformi, sempre confuse e incoerenti. Che in quella casa sia avvenuto il delitto è un atto di fede: o crediamo ciecamente almeno ad uno dei racconti di Misseri, oppure dobbiamo dichiararci non credenti, o perlomeno agnostici. 

Eppure nella commedia degli equivoci una confessione non suffragata da nessun fatto val bene un processo, senza neppure uno straccio di prova. La casa di via Deledda acquista dignità di luogo del delitto come atto di fede nei confronti di Michele Misseri, visto che altro non c'è ad attestare che in qualche locale di quella abitazione sia stata uccisa Sarah Scazzi. Però i fiori sulla porta del garage vengono deposti come atto di pietà e come elemento scenografico a dar credito che lì è avvenuto tutto quello che crediamo di sapere e vogliamo immaginare. I fiori sono come le quinte teatrali, delineano uno spazio scenico, indicano i confini del palco, danno il senso della morte e della pietà, generano nello spettatore l'illusione di trovarsi proprio in prima fila davanti al luogo che tante volte ha immaginato. Il gesto di deporre dei fiori, di erigere altarini, è scenografico, crea un'immagine, un palcoscenico, mette in moto la fantasia, rappresenta una storia. In fondo non c’è bisogno di fatti, l'imprinting consente all'anatroccolo di inseguire perfino un simulacro che non sia mamma anatra, quel primo oggetto che ha imparato a riconoscere come fosse proprio il suo punto di riferimento. Nella commedia degli equivoci, un anatroccolo può perfino scambiare lo sperimentatore per sua madre. E l'opinionista di turno può ritenersi pago del fatto che, senza riscontro alcuno, qualcuno dichiari di essere l'autore di un delitto... e la telecamera ad inquadrare la porta del garage sta ad attestare che il luogo del delitto è lì, esiste davvero, l'ha confessato. Il fatto che poi Michele Misseri coinvolga la figlia nell'incidente probatorio, non fa che aggiungere altro materiale nella commedia degli equivoci, ampliare la trama con dei sub plot che aggiungono tragico al tragico e comico al comico, se non fosse per il fatto che una ragazza è morta e qualcuno sta soffrendo in galera per tanto rumore per nulla, per delle parole confuse e incoerenti. Le parole e gli equivoci creano altre realtà immaginarie, altri personaggi entrano in scena a complicare il puzzle a rendere la storia ancora più contorta e inverosimile. 

Ma sono sempre e soltanto parole, costruzioni fittizie senza riscontro e prese come oro colato. Dov'è la suggestione? Nel contadino di Avetrana? In ipotetici suggeritori occulti? Oppure quella commedia degli equivoci (un formidabile feedback, retroazione speculare di fraintendimenti e gioco di apparenze) ha creato uno scenario illusorio, una sorta di gigantesco effetto scenografico nel quale tutti, ma proprio tutti, hanno finito per credere, nonostante fosse soltanto uno spettacolo onirico, un palinsesto di fantasie e invenzioni, un tentativo probabilmente di sottrarsi all'angoscia e di ritrovare la memoria dopo un trauma emotivo. Un umile contadino illetterato ha saputo creare un palcoscenico di effetti speciali, uno spettacolo pirotecnico in cui lo spettatore diviene il vero protagonista. Sulle spalle del povero contadino il peso di una sorta di gigantesca proiezione, le sue fantasie e i suoi sogni, le sue colpe immaginarie, le sue amnesie e le sue angosce, hanno acquistato la dignità di un personaggio del teatro elisabettiano. Un Amleto roso dal dubbio e dalla colpa? Un depistatore, un mentitore sistematico e organizzato? Un istrione preso al laccio della sua stessa mania di protagonismo? Una vittima della sua famiglia? Un burattino di persuasori occulti? Un uomo spaventato da qualche sicario che si cela nell'ombra? Un perverso pedofilo che dà la mancia alla nipote (quale infido tranello!!??) chiedendole di non dir nulla (lo faceva anche mia nonna che mi diceva di non far sapere che mi aveva dato un soldino). Solo un gioco di specchi, un'assoluta mancanza di riscontri reali, se non quella scenografia immaginaria imbastita di parole, silenzi, ammiccamenti, confessioni e tanta sofferenza per il malcapitato (e la sua famiglia). Il teatro è il palcoscenico che improvvisamente prende corpo, la scenografia che l'attore riesce a creare con la sua narrazione, il dialogo recitante, perfino con l'omissione e il silenzio... Tutto trama per rendere l’intreccio sempre più oscuro ed avvincente. Tutto viene interpretato in quella chiave, in quella ricostruzione, in quella scansione che ormai abbiamo dato per certa. Michele Misseri è il regista suo malgrado di una rappresentazione nella quale il pubblico proietta sull'interprete le proprie ambasce e le proprie fantasie, i propri incubi e le proprie idiosincrasie. 

Il contadino di Avetrana ha creato un palcoscenico nel quale spettatori e opinionisti, gente comune o esperti, recitano a soggetto. Come nella omonima commedia di Pirandello gli attori sono in platea, si confondono con il pubblico, reclamano la libertà interpretativa, la spontaneità dei sentimenti, l'improvvisazione, un talento recitativo libero da schemi e pastoie. Il personaggio consente infinite proiezioni, è un foglio su cui scrivere, uno schermo su cui proiettare liberamente e arbitrariamente, dal momento che si tratta di un interprete indefinito, plastico, ubiquo e inafferrabile. Più quello che dice è illogico e contraddittorio e più è possibile interpretarlo ad arbitrio, più è incerto e evanescente e più si può farne un ritratto a idea. Ma in questo caso gli attori non recitano secondo un copione mantenendo separato il loro ruolo sulla scena. E’ la loro interiorità, sono i loro vezzi, le loro ideologie, i baconiani idola theatri. Parlando di Michele Misseri in realtà parlano di loro stessi. In questo caso sul palcoscenico che il contadino di Avetrana ha allestito con angoscia e dolore, si rappresentano i conflitti, le ansie, i turbamenti e le angosce di un’intera nazione in un momento di crisi. Sociologicamente il caso di Avetrana rappresenta il tentativo di dar corpo ai fantasmi che agitano un intero paese sotto forma di incertezza riguardo al futuro. Racconta della difficoltà a comprendere la genesi di una crisi interminabile che ci coinvolge non solo economicamente, ma anche culturalmente ed emotivamente. Il caso Avetrana è l'ipostasi di quanto di incomprensibile e indistricabile si agita nella società italiana. E' la risposta emotiva, irrazionale, fondata su quegli stessi luoghi comuni che hanno originato la crisi, con una stampa asservita ai poteri forti e un'opinione pubblica da anni manipolata da un sistema massmediatico amorale e senza regole. Il contadino di Avetrana porta sulle sue spalle il peso di una proiezione con la quale l'opinione pubblica spera e crede di risolvere il giallo di un omicidio e insieme di dar sfogo alle tensioni accumulate nel corso di molti anni. E' il segno nefasto che noi italiani non vogliamo capire, che i personaggi si ripresentano sulla scena come se niente fosse con le stesse credenziali, con i medesimi meccanismi interpretativi, che siamo condannati a ripetere gli stessi errori, che continuiamo a leggere la realtà nello stesso modo, incapaci di apprendere dai nostri insuccessi, incapaci di leggere davvero quello che viene rappresentato sulla scena, indotti a credere ancora alle favole, ai sogni, alle lusinghe e atterriti all'idea che tutto quello in cui si è creduto sia soltanto una nostra illusione, la nostra proiezione fantasmatica.

Eppure da una lettura del caso di Avetrana ci sarebbe molto da imparare. Intanto si può capire che Michele Misseri non ha mai mentito: è uomo che non sa mentire e lo dimostra la sua stessa pervicacia nel porsi contro tutto e tutti (perfino contro i suoi stessi avvocati) nel voler cercare una verità che purtroppo non conosce o che ha dimenticato. Come precisa S. Agostino nel suo trattato sulla menzogna "la menzogna consiste nel dire il falso con l’intenzione di ingannare". Si può dunque non dire il vero ma senza mentire. La menzogna presuppone una volontà malvagia, l'obiettivo di ingannare, il desiderio di decedere dalla verità, di creare equivoci e pescare nel torbido. Michele Misseri è mosso sempre e comunque dal desiderio di svelare l'arcano che lui stesso non conosce. E lo esprime continuamente in tutto quello che dice e che scrive, utilizzando il dubbio di non essere in grado di dare conferma a quanto va dicendo (o che altri vanno dicendo) con locuzioni che esprimono tutta la sua confusione e la sua incertezza, fino a dichiarare apertamente che: "Solo Dio sa la vera verità". In quel diario della tristezza in cui esprime tutto il suo dolore a chi gli grida mostro, vergogna,assassino, Michele Misseri mi appare come un uomo confuso in cui qualcosa ha come prodotto un cortocircuito, mi appare come un uomo buono che non avrebbe mai fatto del male alla nipote.

Nella paramnesia, la memoria risulta distorta, fantasia ed esperienza oggettiva sono confuse e gli stessi sogni possono essere confusi con la realtà. Si possono ricordare fatti in realtà non vissuti o erroneamente collocati nel tempo. Si ha una distorsione della memoria, confusione mentale, falsificazione della memoria fino ad illudersi di ricordare scene ed eventi esperiti per la prima volta. L’alterazione della memoria modifica i ricordi e si possono ricordare avvenimenti mai verificatisi. Nel tentativo di reintegrarsi da una amnesia per un trauma emotivo si possono perfino fabbricare eventi immaginari per compensare la perdita di memoria.

E' il caso di Michele Misseri? Di certo la dovizia di confessioni tra loro inconciliabili, attesta un turbamento dell'ordine cronologico, una difficoltà a ricordare. Michele Misseri potrebbe essere stato semplicemente un testimone involontario di qualcosa (forse del solo occultamento del cadavere) che ha prodotto in lui un trauma emotivo. La mia è soltanto un'ipotesi, però mi chiedo perché a tutt'oggi non sia stata eseguita una perizia psichiatrica considerando che lui stesso, l'uomo dalle cento verità, in più occasioni ha espresso dei vissuti in cui la concatenazione tra durata, ritmi e tempi sembra lacerarsi e incespicare in una sorta di confusione angosciante e dolorosa. Certo che se fosse così, se Michele Misseri fosse in uno stato di stress postraumatico, vorrebbe dire che un uomo bisognoso di cure e protezioni è stato tenuto in galera, messo alla berlina, insultato, sbeffeggiato da una pletora di opinionisti che l'hanno trasformato in un burattino... così pure la sua famiglia messa in galera sulla base del niente e fatta oggetto di una sistematica diffamazione.

La nostra mente è un universo morale ed emotivo molto più complesso, molto più contraddittorio (con fondi e doppi fondi) di quanto un sistema legale e una legge materiale possa indurci a credere. Il caso Avetrana può ricordare il Re Lear per quella mescolanza di temi tra cui la sofferenza, l'amore, la follia, la crudeltà, il senso di colpa e la violenza. Ma se un ruolo dobbiamo assegnare a Michele Misseri non è tanto quello del Re Lear (che siamo noi con la nostra stoltezza), semmai è quello del Matto. Il giullare di corte è fedele al Re (e alla verità) ma in un modo complesso e metaforico. Il matto esprime la verità in modo paradossale, irriverente, traslato... soprattutto laddove essa è troppo, troppo crudele per poter essere sopportata, troppo cruda per poter essere accettata, troppo assurda per poter essere detta. La verità trasfigurata è quella che Freud indica nel contenuto manifesto del sogno, in quel travestimento metaforico che la rende in qualche modo sopportabile alla coscienza per via di un conflitto, ma che poi di fatto crea il ritorno del rimosso sotto altre forme. 

Re Lear è la causa della sua rovina perché abdica alla sua coscienza consegnandosi alle passioni, accecandosi per non vedere (coloro che giudicano solo in base agli impulsi e al conformismo). La maggior parte degli spettatori sceglie la verità di comodo, quella che non li impegna e li rassicura. Come Re Lear non vuol vedere, preferisce illudersi, lasciarsi adulare con artifizi retorici. Il matto è l'unico che sa guardare in faccia alla verità. Ma non può dirla... sa che non gli crederebbero.

"I matti non sono mai stati peggio, perché i savi son diventati sciocchi, non sanno più come portare il cervello, si sono trasformati in scimmiotti". (Il Matto nel Re Lear)

"… Il signore che ti serve per amore di guadagno e ti segue soltanto per amore della forma, fa i bagagli appena piove e ti lascia nel temporale. Ma io rimango; il Matto resta e lascia che se ne vada il saggio. La canaglia che scappa fa il Matto, ma il Matto, perdio, non è canaglia". (Il Matto nel Re Lear)

(Gilberto M.)

P.S. Si è spesso ironizzato sull'uso del plurale da parte di Michele Misseri nei suoi resoconti e nelle sue ricostruzioni. Ebbene, come ulteriore e singolare coincidenza occorre dire che i soggetti con disturbo dissociativo da stress postraumatico possono riferirsi a se stessi in prima persona plurale (noi) o in terza persona (lui, lei, loro) (come si può facilmente verificare in un manuale che ne descriva i sintomi e i segni).


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685 commenti:

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Manlio Tummolo ha detto...

Il volpacchiotto diventa sempre più criptico. Forse per rendersi inattaccabile.

magica ha detto...

caro foxi .
è solo perchè tu credi che siano tutti come quelli della tua cerchia di amicizie o altro.
abbiamo tutti la tv e sappiamo come funziona ,
omerta' e minacce sono la cultura di questi tuoi amici .
ora che le donne sono detenute perchè questi amici che sono stato oggetto di visite di cortesia perchè non si fanno avanti?.
credi che le imputate abbiano chi fa le loro veci fuori dal carcere non sara' che sono persone potenti?.
se tu sei a conoscenza di queste visite di cortesia perchè non ne parli . invece di bofonchiare .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona sera cari amici,ogni tanto escono fuori come le lumache,e fanno uscire le corna,gregge da tenere nel recinto,scagnozzi da tenere a bada,minacce gratuite,ma di cosa parlate signori,che già mi sembra eccessivo chiamarvi cosi,a che cosa fate riferimento? al nulla,perché i vostri commenti non dicono nulla di serio,parlate senza aver azionato il cervello,e quindi cosa può uscire fuori? lo zero assoluto,ma per favore andate da qualche psichiatra a farvi visitare che è meglio.Tra tutti i deficienti che hanno chiamato a testimoniare i P.M. come mai non hanno chiamato anche voi a Taranto? cosi eravate al completo tra voi amici accusatori,plebaglia,non siete altro che plebaglia.Si può anche non essere d'accordo su chi possa aver ucciso Sarah,si può anche non condividere certe teorie,ognuno è libero di pensarla come vuole,basta non andare fuori dal seminato e cercare di capire cosa possa aver scaturito tanta crudeltà verso quella povera ragazza, che nulla aveva fatto di male,e che quel maledetto giorno altro non pensava se non di andare al mare con la cugina,purtroppo qualcosa è andato storto,e tutti sappiamo come è finita.Ho letto di tutto in questo processo,menzogne,falsità,sogni,sequestri,orari spostati a piacere,lacrime vere, e lacrime finte,e in più le tante versioni del caro zietto,di cui nessuno mi farà cambiare idea,che non è tutta farina del suo sacco,ma del suo vecchio Avvocato in collaborazione con la bella criminologa,e che come il caro zietto ha tenuto a precisare:io non sono creduto perché sono un povero contadino,mentre chi ha fatto le scuole è più credibile,stai tranquillo caro zietto ,io ti credo.Un abbraccio a tutti cari amici.

Foxie (SA) ha detto...

Allora... ci dobbiamo mettere d'accordo! Chi credete che sia? L'assassino? Un testimone, un guardia carceraria, uno che pulisce le scrivanie dei PM, un ex-detenuto che ha frequentato michele.... boh! vedete voi e non cambiate idea!! Io dico che sono semplicemente una persona che si è interessata al caso... la cosiddetta opinione pubblica rappresento! Voi??? Penso prima di tutto che alcuni di voi girovaghino su altri siti firmandosi con altri nomignoli! Il che è addirittura peggio del firmarsi con un nick (univoco).... Per me non siete persone disinteressate ... anzi!

Unknown ha detto...

Ciao Fox, ti rispondo perché mi pare che con te si possa avere un dialogo "normale" ed anche costruttivo.

Detto questo, mi spieghi perché scrivi "voi" come se in questo blog tutti avessero le stesse idee, e invece non ti rivolgi a una/due/tre persone in particolare (o quattro o quelle che vuoi)?

Per prima cosa, mi pare che ognuno di chi commenta sotto gli articoli su Sarah, abbia una propria idea (chi pensa sia stato Michele, chi pensa che la famiglia Misseri non c'entri nulla), l'unica costante è che a parer mio (e anche di altri a quanto pare), la logica e la mancanza di prove dice che chi non c'entra nulla sono Sabrina Misseri e sua madre. E questo non è altro che un parere personale che come tutti i pareri, condivisibili o meno, vanno rispettati e, al massimo, criticati in maniera educata.

Ora io non parlo per altri ma per me, e ti chiedo: quale tipo di interesse mi potrebbe spingere, con tutto ciò che ho da fare avendo una famiglia e due figli piccoli, ad andare a zonzo in internet con nick inventati? Per portare agli altri il mio "verbo"? Ma non è un verbo, è un parere personale. Non sono un pastore e non ho un gregge, sono una persona di 54 anni che in vita sua ha accumulato delle esperienze, che ha conosciuto moltissime persone con altre esperienze e parla a nome proprio (non mi importa ci siano persone che mi seguano, scriverei ugualmente, come ho sempre fatto, anche se nessuno mi leggesse). Inoltre: che interesse potrei avere nel caso in questione? Economico? Ma ci credi davvero? Questo è un blog, non una testata giornalistica che vive di pubblicità.

Ecco, forse chi ha avuto interesse a propagandare un'idea anziché un'altra, sono proprio le testate giornalistiche, per prime quelle che ho criticato e che per guadagnare di più preferiscono avere a che fare con la maggioranza e fargli leggere ciò che vuole, non con una esigua schiera di idealisti che credono giusto criticare i magistrati se, a loro parere, hanno creato un caso giudiziario basato su quattro indizi inconsistenti.

Credo di averti detto quanto mi sentivo di dirti e non pretendo risposte, spero solo tu abbia capito quale spirito mi spinge a scrivere, senza avere entrate economiche, non solo sul caso di Avetrana.

Massimo

Foxie (SA) ha detto...

Nick non ne faccio Massimo, chi lo ha fatto e lo continua a fare lo si capisce da come scrive, e certamente non mi riferisco a te, anche se innocentista! Detto ciò, dico anche che non ci sono prove, ma ci sono tanti indizi che si ignorano o si fanno finta di ignorare... e non voglio fare esempi! Li sappiamo, seguo questo caso da molto e un'idea abbastanza precisa della storia me la son fatta. In questo forum noto soltanto la mala fede nei confronti di chi è preposto alla soluzione di questo assurdo caso portando a sostegno soltanto critiche ingiustificate. Noto falsità in queste persone (parere del tutto spassionato).

L'unica critica che mi sento di farti è quella di essere un po' troppo di parte. Mi riferisco al fatto che una persona non debba essere "offesa" solo per non aver messo i propri estremi nel pubblicare commenti "contro natura", quindi, ti suggerirei di essere più imparziale nel censurare questo tipo di post... anche se fatti da persone "innocentiste".

Saluti!

Unknown ha detto...

Critica accettata Fox, ma credimi se ti dico che a volte il lavoro mi impegna troppo e non riesco ad essere di fronte al computer nel momento in cui arrivano i commenti. Così capita che spesso e volentieri li legga quando lo scambio ha già preso fuoco... sempre che quel giorno non siano arrivati altri 100 e più commenti sotto un articolo che riguarda un altro argomento, nel qual caso dovrei perdere mezza giornata solo per leggerli tutti e trovare quello da eliminare e quello da lasciare.

Per quanto mi riguarda, per ribattere a quanto hai scritto, "innocentista" mi pare una parola forte visto che sin dall'inizio ho scritto che se uscivano prove sarei stato il primo ad attaccare le donne Misseri. Visto che nei miei articoli attacco aspramente i veri assassini e le leggi che li fanno uscire dal carcere dopo pochi anni. Io non sono innocentista, sono "garantista", parola molto diversa che vuole ci sia una giusta impostazione legislativa nel modo di procedere dei Pm.

La mia non è malafede. Semplicemente non sono un ipocrita come quei giornalisti che smollano sorrisi a 64 denti in procura, quelli che sui giornali e in televisione scrivono e parlano bene dei Pm... gli stessi che in privato, fra loro ma anche con gli amici, gli stessi Pm li criticano.

Io sono abituato a dire quanto penso in faccia alle persone, siano elogi o critiche. Non sorrido davanti a loro e non faccio smorfie quando mi giro dall'altra parte. Oggi le critico perché a parer mio hanno agito male, ma domani, se agiranno per me bene, le stesse persone le elogerò. Non è che vado nel personale e nell'antipatia. Non è che quando il Buccoliero ha fatto cose egregie ho continuato a criticarlo (ad esempio in un articolo sono andato Off Topic e l'ho elogiato per quanto da lui fatto di buono in un altro caso accaduto a Taranto).

Critico il lavoro di quella persona di volta in volta. Non ce l'ho su con nessuno e non mi resta attaccata alcuna antipatia. Resetto e riparto da zero.

Inizialmente questi concetti li dovevo scrivere un commento sì e l'altro pure, ma è difficile farsi capire da chi non mi sopporta, da chi crede che io sia il nemico perché non seguo la corrente maggioritaria della pubblica opinione. Ma quale nemico! Se un domani una sventura fatta di soli indizi (interpretabili in vari modi) e di intimidazioni (carcere preventivo senza prove) toccasse a chi mi ha attaccato io lo difenderei!

Buonanotte a te, Massimo

magica ha detto...

CARO FOXI.
ma che t'importa a te se alcuni scrivono in altri siti devono per caso chiederti il permesso?. mi pare che siamo tutti liberi di farlo .
tu ti identifichi con il nome fox
un nik che non vuol dire niente come il mio (magica)
ho letto in altri siti commenti di persone che ho conosciuto con altri nomi propri . ti riferisci a quelli? ma guarda che sono i tuoi amici di intopic :.un brutto sito . dove ho letto brutte cose .

un conto è presentarsi con un nik.. un altro con nomi propri diversi da un sito all'altro .,
tu ti firmi sempre foxi? mi pare che in un'altra parte non ti firmi foxi ..
io son tranquilla perchè in questo sito che mi ospita ho dato il mio vero nome ..

.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Foxie,mi dici che interesse dovrei avere nel dire che l'assassino è Michele Misseri,e che Sabrina e la mamma non c'entrano nulla con questo delitto,visto che non conosco nessuna di queste persone?Per condannare le persone occorrono prove,non indizi raccolti qua e la ,tra sms scambiati con Ivano,sogni e pettegolezzi vari,o finte ricostruzioni degli orari per far tornare i conti a favore dell'accusa.Per favore parliamo di cose riscontrabili,e non di ipotetiche ricostruzioni,ma vuoi dar credito a un certo signor Petarra? a una signora Pisanò? a una certa Spagnoletti che, prima dice che Sabrina era tranquilla e poi era agitata? Al Prof Strada che dice di essersi sbagliato nel fare certe analisi sul corpo della ragazzina dimenticandosi di analizzare l'intestino,o che non c'e ne fosse bisogno visto che Misseri aveva già confessato il delitto? e sono io che ho interesse,o altri opinionisti di questo blog? ma sei veramente convinto che quello che dicono i signori P.M.sia la verità dei fatti? beh allora sei un illuso,l'oro la verità non la sanno,ma vogliono convincere te e tutta la massa accusatrice,compresa la corte ,di saperla la verità dei fatti,non è vero nulla,accusare è il loro mestiere,e non ammetteranno mai di avere sbagliato,perché sono dei vigliacchi che godono a vedere le persone condannate con le loro tesi,anche se non sono vere.Non si tengono 2 persone in galera per anni senza nessuna prova di colpevolezza.Buona notte.

magica ha detto...

buongiorno ..
ciao vito va' la' che hanno capito di aver preso un granchio fenomenale .perchè non è emerso nulla di quello che si aspettavano-

ma non torneranno indietro per non far imbestialire l'opinione pubblica . sopratutto quei conduttori di
talk show, che in privato si fanno i fatti loro . e non si informano per ragionare logicamente .
poi vengono in tv e sparlano , di persone che non conoscono .
ma sopratutto perchè non si sono informati e pensano che la procura sia il padreterno . una mentalita' da vecchi .
la loro mentalita' diventa frizzante solo quando discutono di corna .. a loro piacciono .

carla ha detto...

buona domenica a tutti,sperando che sia buona,
non risulta sia scritto sia a offtopic ,twitter e quì su questo blog che sia un circolo chiuso che neccessita l'obligo di recistrare e con questo non vedo nessuno imposizione e mi domando dove sia la mancanza di libertà?.....ognuno è libero di condividere il pensiero o no.....il rispetto dell'altro è fondamentale....poi una è buona educazione l'altro è cattiva educazione e la cattiva educazione non si sposa con la libertà,che piacia o no......un caro saluto a Vito ,Magica e a tutti amici rispettabili....e un cordiale saluto a Massimo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno cari amici,che interesse potrei avere su questo delitto,se non quello di capire il perché sia stata uccisa questa piccola ragazzina,e da chi è stata assassinata.La mamma di Sarah ha molti dubbi riguardo alla gelosia per Ivano,anch'io ho molti dubbi,anzi direi certezze che la gelosia non c'entra nulla,se era gelosa poteva benissimo lasciarla a casa,e non invitarla al mare per poi ucciderla,per favore non scherziamo su queste cose.Allora il movente qual'è? di sicuro non è il trattore che non partiva,al massimo uno può essere nervoso,ma non uccide una nipote oh qualsiasi altra persona per una cosa cosi banale,quindi il movente va ricercato in un raptus scaturito in quell'istante,oh per una frase detta dalla ragazzina allo zio per qualcosa di inconsueto,come quello di averla toccata in qualche parte del corpo e che la piccola ha reagito dicendo di riferire la cosa a qualcuno (Sabrina,oh la zia Cosima),non trovo altra soluzione,anche perché ritengo assurdo che Sabrina uccida la cugina per la gelosia,e oltretutto insieme alla mamma.Se fin'ora non ho trovato nessuna prova di colpevolezza contro Sabrina e la mamma,ed ho la confessione del delitto,l'occultamento del corpo di Sarah,il ritrovamento del cellulare e di tutto il resto appartenente a Sarah,mi dite a chi dovrei pensare come assassino della nipote? datemi un solo motivo per non pensarlo e cambio idea.Non è vero come dice la mamma di Sarah che,l'anno uccisa per tapparle la bocca,e da che cosa? qualcosa di cosi orrendo da ucciderla,non ci credo.Un carissimo abbraccio a tutti amici,e un cordiale saluto al Prof Tummolo.

carla ha detto...

certo Vito la prima confessione può sembrare la più scontata.....anche se ho la tendenza di credere ,fino a quando non verrà chiarito il tutto,che non c'è nulla di scontato.....anche se null'altro emerge come indizi....
è perfino sospetta il perchè la mamma concetta abbia detto quel tanto:- che l'hanno uccisa per tapparle la bocca....-e su un altro video che avevo visto lei diceva:- fino a quando non salta fuori altre prove,stiamo a quello che dice la procura......-.

pare e speriamo che cambino idea,che sia Signor gilberto eTummollo ,non abbiano intenzione di scrivere su questo blog....
caro Vito penso che non ci sia nessuno che abbia interesse su questo delitto almeno in questo blog.....è che questo delitto a livello mediatico ci siamo sentiti travolti in modo particolare e siamo stati colpiti dell'ingiustizia che c'è in questo caso e si stà passando un messaggio che questi comportamenti per plausibile cioè per buona.....un caro saluto a te e amici del blog

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Carla,tante volte mi sono scontrato con il parere del carissimo Gilberto e del Prof Tummolo,nulla da ridire con la loro opinione, ognuno è libero di pensarla come vuole,siamo sulla stessa linea riguardo alla non colpevolezza di Sabrina e la mamma,e allora su chi dovrei indirizzare le mie accuse se non verso Michele Misseri reo confesso,con tanto di occultamento di cadavere,e ritrovamento di oggetti vari,tra cui il tanto discusso telefonino? I primi due che mi vengono in mente sono ,il fratello di Misseri e il nipote,ma non ho nessun dato oggettivo contro,se non una telefonata riguardo alla fuga dei cavalli di quel maledetto giorno al fratello e della presenza in casa Misseri del nipote fino al ritrovamento del telefonino,e che poi non si fa più vedere,forse per paura di essere coinvolto nella sparizione della piccola Sarah,altro non ho contro questi due parenti.Di certo non sono stato io a dire in conferenza stampa che il caso era chiuso al 90/95% e che mancavano solo alcuni dettagli per chiudere il caso,ma un certo Procuratore Sebastio,e non un pinco pallino qualsiasi. A cosa sono valse le tante versioni di Michele Misseri,se non a confondere le idee e creare pareri diversi da chi ha iniziato a dire che Misseri è un povero Cristo e che non ha fatto mai del male a una mosca? Chi ha avuto interesse a far ritrattare il vilipendio di cadavere? Chi ha avuto interesse a far coinvolgere la figlia nel delitto con tanto di spostamento di cadavere,oh con il giochetto del cavalluccio nella scivola del garage, per far credere a un incidente? Chi è che ha fatto firmare a Misseri una nota in cui dice di non vedere nessuno dei parenti prima dell'incidente probatorio? Chi prospetta a Misseri la possibilità di uscire dal carcere accusando la figlia,e che con pochi anni di galera tutto sarebbe finito? due sono i nomi che mi vengono in mente,il suo vecchio Avvocato Galoppa e la criminologa Bruzzone,tutto il resto è pura fantasia e sogni naufragati nella mente di un fioraio e di una certa signora Pisanò.Buona serata a tutti cari amici.

magica ha detto...

buonasera a tutti.
ciao vito,hai qualche considerazione sui parenti di misseri?
la fuga dei cavalli , fu una scusa per distogliere cosima dall'andare dove avevano l'appuntamento.. penso a raccogliere i fagiolini .,in modo che cosima non vedendolo ,sapesse che era altrove per i cavalli .. perchè l'avrebbe detto allora? si sa che misseri creava depistaggi con furbizia ,

cosa centra il nipote ,
tu hai scritto che era in casa , spiegati meglio .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Magica lo so che la fuga dei cavalli era una scusa per potersi allontanare ed andare ad occultare il cadavere che aveva in macchina,se no che senso aveva la sua fuga repentina dal garage sapendo che la nipote non si trovava? Qualcosa doveva pur inventarla per potersi allontanare,mica poteva tenere il cadavere nel bagagliaio per chissà quanto tempo.Riguardo al nipote non ho dati oggettivi di colpevolezza,oh di aiuto nell'occultamento del cadavere,ma, solamente della sua presenza nei giorni successivi alla scomparsa di Sarah in casa Misseri,e dei suoi dialoghi con lo zio quasi tutte le sere,fin quando no si trova il telefonino e poi non si fa più vedere, però questo non vuol dire nulla che possa centrare con il delitto,magari si sarà spaventato e non ha più frequentato la casa dello zio.Riguardo al carissimo Prof Tummolo mi sai dire perché non vuol più fare commenti,che cosa è successo di tanto grave,lo hanno minacciato oh accusato di qualcosa che in questo momento mi sfugge,sinceramente sono allibito di tutto questo,e quindi mi aspetto una sua risposta,ma come sono anni che commentiamo e ora che siamo alla fine si vuole astenere,che non sia mai,il caro Prof Tummolo è la nostra colonna portante in questo blog,e quindi prego il caro Prof di continuare a collaborare, grazie di cuore.

magica ha detto...

ciao vito
questa è nuova . che tummolo non voglia piu' intervenire nel blog.
avendolo un po' conosciuto dai suoi commenti non penso abbia timore di quelcuno che lo abbia minacciato., perchè se fosse vero sarebbe da fare una rivoluzione .
penso che dovrebbero dircelo quelcuno se fosse cosi' .
potrebbe essere indisposto come mogliaia di persone in questo periodo .
oppure che si sia stufato di commentare ma come dicevo è un uomo battagliero e non penso a timori .
puo' essere stst una intuizione di carla=? perchè è stata lei a commentare questa novita'.
da dove esce allora?
ciao vito

magica ha detto...

vito rispondendo al tuo ultimo intervento .
forse misseri subito dopo il fatto si è avvicinato al nipote per trovare conforto .. e scacciare i demoni che lo persegiutavano . senza pero' che il nipote avesse un sospetto . oppure si stava avvicinando un periodo di vendemmie e si discuteva , comunque se il nipote avesse avuto una confidenza del genere mai piu' avrebbe retto il moccolo allo zio credi?
una cosa del genere molto difficimente trova solidarieta' anche fra i parenti piu' stretti .. nessuno sapeva nulla , era solo il caro zietto ad avere incubi . glia altri andavano in giro a cercare e dire , anche considerazioni pericolose .mettendosi nei casini . e se fossero stati colpevoli non si sarebbero messi in mostra e zitti.. avrebbero pianto dalla mattina alla sera per far vedere che erano innocenti ,,

carla ha detto...

no,Magica ti sbagli io non centro niente, tale dimissioni li troverai su ultimi articoli su questo blog e ne troverai il motivo....infatti in qual modo ho fatto l'apello che ritornino e non nego che mi dispiacerebbe molto che non scrivano più, anche perchè ne sono interessata della loro modo di esprimere e così mi sento impiantata in mezzo la strada....buonanotte

carla ha detto...

x Magica tanto per chiarire,le dimissioni di Tummollo lo trovi sul articolo (nel 2002 ruggero Juncher...)in data16 febbraio ore22.29 e quello del Signor Gilberto sul suo ultimo articolo in data 17 febbraio alle ore o7.37....ti ridò la buonanotte

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici,ma vi rendete conto che abbiamo perso un carissimo amico come il Prof Tummolo con cui abbiamo scritto centinaia di commenti,e che mai abbiamo litigato,anche se su qualcosa non avevamo le stesse idee,ma tutto rimaneva nei limiti di una semplice divergenza di opinioni,cosa del tutto normale,visto che non siamo dei cloni ma persone che esprimono semplici opinioni su un caso delittuoso e nulla più.Spero che il nostro caro Massimo intervenga al più presto e faccia di tutto per far ritornare il nostro caro Professore Tummolo,anche perché mi secca tantissimo perdere un caro amico con cui ho instaurato un dialogo amichevole e di profonda umanità.Carissimo Prof Tummolo lasci perdere chi scrive male di Lei,chi lo fa è perché non ha capito nulla di Lei,quindi la prego con tutto il cuore di ritornare a scrivere.Con affetto la saluto.

magica ha detto...

signor tummolo ,
avendo capito la sua indole battagliera . ho il dubbio che non tornera' sui suoi passi .
in questo blog tummolo era come un amico e le sue battute sono state intelligenti e ironiche ..ma allo stesso tempo impregnate di cultura: con citazioni storiche e moderne .
baci da magica

Unknown ha detto...

A Vito Vignera, Carla e Magica.

Manlio al momento, per motivi personali, non ha intenzione di unirsi ai commenti. Tramite mio vi invia i suoi affettuosi saluti...

Massimo

carla ha detto...

grazie Massimo per la comunicazione,visto che lui (Manlio) dica "al momento" c'è allora la speranza che ritorni un giorno!....appena risolto il suo problema augurandosi ben risolvibile.....,perchè a me mi mancherà una spalla che a suo intervento ci credevo e ci credo ancora,anche se in modo neutrale come la svizzera,in fondo sono nata lì.....
dico questo sempre facendo a riferimento al caso scazzi,c'è tante cose che ho visto nella vita,per cui mi fa' pensare di non fermarsi all'apparenza....infatti non escludo a priori quello che attesta Vito , Magica e tanti altri infondo fino a poco tempo fà ne ero convita 100 x 100 pure io e perchè no ,tutto sembra che potesse avere una logica,ma il punto interogativo c'è sul riguardo dell'interogatorio,di come sia stata veramente svolta,che ne sappiamo dei retrosceni?...alla fine c'è sempre la tv di mezzo e come si sà è peggio che andare al teatro per cui molto controllato e ci controlla e ci dà l'immagine più propenso a noi ....o magari che possano essere inconsapevoli della verità stessa....perchè penso come il caso di gravina di ciccio e torre che poi alla fine a una chiarezza si era arrivata,che il padre non centrava nulla....
qua non si tratta di prendere una posizione di essere colpevolisti o innocentisti o garantista,ma di tenere aperta la mente di andare oltre a quello che si vede,che non va' confusa con l'immaginazione o fantasie varie.....si potrebbe pensare che altro potrebbe essere successo quale altri scenari ci potrebbe essere o domandarsi cosa cela dietro al scenario che ci hanno presentato ....il processo che si sta portando avanti ci porta a tante domande....può sembrare tutto all'infuori che si voglia portando avanti la verità dei fatti,mi dà l'idea di un performas,purtroppo sulle spalle di queste 2 donne....allora nasconde qualche interesse? non riesco dare ragioni di questi comportamenti,anche se a qualcuno non comoda di vederlo per un fatto suo personale.....
si tende facilmente voler vedere davanti a noi un modello che non sbagli o fallisca e se non è così ci sentiamo delusi e persi....è quì il problema ,perchè ci aspettiamo da altri e non ci rendiamo conto chi siamo noi che cosa abbiamo nella nostra saccoccia?....solo veleno? non credo.....allora non aspettiamoci da altri ,ma aspettiamo da noi stessi,che non ci rendiamo nemmeno conto che risorse si possa tirare fuori.....
scusa Massimo non rivolgevo solo a te in questo comento,ma ti saluto cordialmente con riconoscenza per la disposizione di questo sito e grazie per la possibilità di potermi esprimere il mio pensiero libero....e contracambio i saluti con affetto Manlio e signor Gilberto e spero tanto di rivedervi,ci vuole ogni tanto che qualcuno rompa le corna,se no non si fa' onore a questo sito....baci....Carla

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie caro Massimo,e ricambio con tutto il cuore i saluti al carissimo Prof Tummolo,e spero che ritorni al più presto a scrivere commenti.Ritornando al caso Scazzi a breve ci sarà la requisitoria del P.M. Buccoliero,e sono curioso di sapere su che cosa si baseranno le sue accuse,il sogno è sfumato,l'incidente probatorio è risultato talmente falso che ancora oggi mi chiedo come un giudice possa aver creduto alla versione di Michele Misseri.Una sola ipotesi gli è rimasta,la gelosia di Sabrina verso la cuginetta, beh sinceramente ritengo alquanto inverosimile tale ipotesi per poter condannare due persone,e quindi spero in un assoluzione per non aver commesso il fatto,e intentare un nuovo processo contro Misseri,che a detta delle sue dichiarazioni non vede l'ora di ritornare in galera per pagare la colpa del crimine che ha commesso.Un abbraccio a tutti cari amici,e un cordiale abbraccio al carissimo Prof Tummolo,a cui dico con tutto il cuore che mi manca tanto,e a dire il vero sono anche un po triste.

Anonimo ha detto...

Ringrazio tutti i commentatori del blog che hanno voluto manifestarmi la loro stima. Mi sembra che si stanno preoccupando un po' troppo. Una pausa di riflessione serve a chiarirsi le idee. Invito tutti a mangiare, bere e stare allegri. Non possiamo mai sapere cosa ci riserva il futuro. Personalmente sono ottimista, anche sul caso Scazzi.
Gilberto M.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Gilberto non sa quando sono contento del suo intervento,si prenda tranquillamente tutto il tempo che vuole,basta che non si allontani più di tanto e imposti subito un bell'articolo su Sarah Scazzi,il finale è tutto per Lei,e come al solito non mancheranno i nostri commenti,rifletta con calma e non abbandoni gli amici del blog.Stessa cosa vale per il carissimo Prof Tummolo a cui mando un grande abbraccio,e che spero torni al più presto a scrivere,grazie .

carla ha detto...

ciao caro Vito condivido con te il pensiero rivolto al signor Gilberto e al Prof Tummolo....se sapessi come mi abbia sollevata questo intervento...per un attimo mi hanno fatto prendere una paura....non ci si può negare quì ho trovato della bella gente....un cordiale affetuoso saluti a te e signor Gilberto.....e che vinca "il bene" come DIO comanda....baci :)Carla

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissime Carla e Magica,non ho molto da dire anche perché il processo è fermo e siamo in attesa della requisitoria dei P.M.ma, io lo stesso non voglio far mancare il mio saluto a tutti gli amici del blog,abbiamo fatto un bel gruppo in questi anni con migliaia di commenti,qualche divergenza di opinioni ma, mai un litigio,e mai un offesa tra noi,tranne con qualcuno che credendo di portare chissà quale verità dei fatti alla fine non portava nulla di significativo e utile alle indagini.E allora care amiche e amici cerchiamo di non far mancare mai il saluto e l'affetto verso il carissimo Prof Tummolo,gli amici come lui ,il caro Gilberto, e Massimo non vanno mai dimenticati.Buona serata cari amici,e tranquilli che Dio è sempre con noi,ovunque noi siamo.

carla ha detto...

caro Vito ....idem....fare i saluti per dire che siamo presenti non ci deve mancare....e se mi viene mente qualcosa di certo non mancherò di fare presente,sempre a DIO piacendo.....penso che i errori altrui dovrebbe aiutarci a riflettere più che puntare il dito contro a qualcuno....solo allora ci può essere dialogo e si costruisce qualcosa....buttare fuori il veleno contro qualcuno non fa' bene ne a altri e ne a se stessi,con questo non vuol dire che chi sbaglia non paghi....ma la peggior cosa che si possa fare provare il piacere di chi stesse pagando....c'è il detto "oggi a me domani a te".....perciò chi prova questo piacere non fà altro che tirarsi adosso le disgrazie a questo non si pensa....
in questo blog siamo andati più meno bene proprio perchè si è sempre fatto dei discorsi costruttivi,salve qualche intruso ,per cui c'è di buono che c'è Massimo che fa' da moderatore,per meglio che può....
bene ora vi lascio perchè domani devo alzarmi presto che devo ripresentarmi in ospedale ,per la mia solita terapia....buonanotte a te e a tutti vi abbraccio forte ...è sempre un piacere parlare con voi....Carla

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Carla innanzitutto ti faccio i miei migliori auguri per domani,idem per mia moglie che domani fa la quinta chemioterapia a Taormina,speriamo che tutto vada per il meglio,e che il "Signore" ci assista sempre,buona notte .

carla ha detto...

caro Vito contracambio i auguri per tua moglie spero che sia andata tutto bene ....diciamo ,anche per questa volta l'ho passata e sono ancora quì che ciatto,con piacere ad alcuni e fastidio ad altri.....
a parte questo teniamoci forti per la " giustizia "...detto ciò ora vado vedere cosa ha scritto Massimo a riguardo dell'elezioni....un caro saluto...Carla

Anonimo ha detto...

Ma che fastidio puoi dare, non sei assolutamente rilevante

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ anonimo,e tu quale rilevanza hai,visto che sei un'autentica nullità esistenziale?

carla ha detto...

carissimo Vito grazie per l'intervento,lo sai (il primo gallo che canta è quello che l'ha fatta).....
un caro saluto a te e amici del blog

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona domenica a tutti carissimi amici,oggi è giornata di elezioni mi raccomando di andare a votare e scegliere il partito giusto,lo so che non è facile, perché tutti promettono e poi quasi mai nessuno mantiene,si spera che il prossimo governo sappia dare più lavoro ai giovani,non faccia mancare gli aiuti alla sanità e alla scuola,e sopratutto non aumenti le tasse,che già di soldi non c'e ne più nelle tasche degli Italiani,e che sopratutto cerchi di rilanciare l'economia degli acquisti e consumi,se no,non si va da nessuna parte,anzi saremo sempre più poveri.Un carissimo saluto a tutti amici e un cordiale saluto a l'Esimio e il'lustrissimo Prof Tummolo,e all'amico Gilberto.

Anonimo ha detto...

Vito Vignera da Catania, chiedi troppo, questo non è pane per i denti dei nostri politici.

Anonimo ha detto...

Antonello ha detto...
In effetti, anche io stimo Manlio Tummolo ma e' un po' insolito, in forza di questa stima, inseguire in ogni dove i Suoi "interlocutori" pretendendone di estrarne ovunque argomentazione coerente al tema omnicomprensivo.-------------------
E' stata una discussione fra di Loro e Loro vedranno, da adulti non abbisognevoli di difese, come e se c

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie Antonello per il tuo intervento,non avevo dubbi riguardo alla stima per il Prof Tummolo,sarà un po battagliero,ma,se lo si prende per il verso giusto si può avere un ottimo dialogo,e cosi preparato su tutto che ti risponde su qualsiasi cosa tu gli chieda,si può essere anche di opinioni diverse,ma lascia a tutti la libertà di pensiero,basta che non lo offendi altrimenti va fuori dai gangheri,ma credo che valga la cosa per chiunque di noi,per il resto non ci sono problemi è un vero amico e non fa mancare mai il rispetto verso tutti.Ciao.PS,se sai qualcosa sul caso di Sarah Scazzi puoi benissimo unirti a noi.

carla ha detto...

carissimo Vito,condivido a quello che dici,in effetti manca la presenza di Manlio...il blog non è più lo stesso...
riguardo di sarah, da domani dovrebbe ripartire il processo ,speriamo che valutino bene la vicenda che si mettano la mano sulla coscienza,perchè trovo insulso e grave quello di tenere in galera 2 persone solo per prove indiziarie,quando i indizi posono avere altre interpetazioni oppure che in più in là dovrebbe risultarne tutt'altro significato,senza tenere conto di violare i diritti e la dignità dell'essere umano....non c'è ne giustificazione e ne un prezzo che ripaga,di aver privato la vita a queste persone.....e tanto meno si mette in pace la coscienza nei riguardi di sarah pur di fare a pagare a qualcuno....
comunque in questo caso vedo una situazione molto grave se si arrivi a tanto,quando ci sono dei casi del tipo alberto stasi che la situazione indiziari era molto più serio ,eppure, per mancanza di prove scientifiche ,non potettero fare nulla,ne in primo grado e ne in secondo grado.....
a quanto mi sforzi a pensare che possa dipendere dalla procedura processuale,non capisco questa differenza....un caro saluto

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao cara e affettuosa amica,dici bene, il carissimo Prof Tummolo manca a tutti,era un pilastro delle nostre discussioni,speriamo che a presto ritorni.Riguardo al processo per dare giustizia alla piccola Sarah,domani ci sarà la requisitoria dei P.M. non gli è rimasto molto in chiave di accuse contro Sabrina e la mamma,sulla gelosia pensa che non ci crede neppure Concetta,eppure tutto si è costruito su questo sentimento ma,che in tanti non credono che possa aver ucciso la cugina per la gelosia,tranne i P.M.che non vogliono credere al caro zietto,ma,come hai ben capito oramai si sono fissati e non ammetteranno mai di essersi sbagliati,quando gli ha fatto comodo il caro zietto era credibile,facendogli ritrovare il corpo e tutti gli oggetti,poi visto che ha coinvolto la figlia lo hanno buttato come uno straccio,e ritenendolo inattendibile gli hanno affibbiato solo l'accusa per l'occultamento di cadavere e rispedito a casa,ma, stai tranquilla che la verità verrà fuori e che la corte saprà valutare le accuse,non sono degli sprovveduti,tutto deve combaciare su dei dati oggettivi e non su indizi superflui e anche insignificanti,la difesa sa il fatto suo e non permetterà che siano condannate due persone solo per far piacere ai loro colleghi.Ciao Carla ti abbraccio con tanto affetto,e ti auguro tutto il bene possibile,e un po che non sento la carissima magica,speriamo che non scompaia pure Lei,buona serata a tutti amici.

carla ha detto...

ciao carissimo Vito ti ringrazio e contracambio ognibene ...
oggi c'è il via della requisoria dei pm , che poi quale indizi hanno contro sabrina e pensantoci bene ,se si parla di gelosia potrebbe essere" un movente" e non indizio...."bugie",per dire che sia bugia si dovrebbe conoscere lato opposto della bugia e fin'ora non emerge nessun indizio per cui in quella circostanza che sabrina abbia ucciso...."depistaggio" è attrarre l'atenzione altrove,per cui può portare il "sospetto" e anche questo non è un indizio.....allora dove sono questi indizi?.....
se poi si parla del movente della gelosia,dopo l'ultima testimonianza di Liala Nigro,la rivale di sabrina sarebbe dovuto essere tutt'altre persone,non di certo Sarah!.....
speriamo alla intelligenza e con responsabilità della corte ,che abbia questa accortezza che i scheletri o altarini prima o poi saltano fuori.....e accorgesene dopo il guaio che si abbia combinato, è sempre troppo tardi....un caro saluto a più tardi

carla ha detto...

buonasera,
anche oggi ,per quel che emerge dai giornali,si è sentito delle cose assurde,che michele non avrebbe potuto uccidere in 4 minuti,però non si spiega in quanti minuti avrebbe dovuto uccidere sabrina ....poi ci si attacca al diario che si dica che sabrina la sera prima era arrabbiata,non ci vedo nulla di compromettente,mica si dice di una reazione violenta, quant'è vero la mattina dopo sarah si trovava in casa di sabrina.....si vuole porre dei "fantasmi" dove non ci sono....
confido verramente che la difesa ci sappiano fare,visto che intanto a loro si sta dando poco spazio e si fà di tutto mettere palo fra le ruote....anche se mi sconcerta quello che aveva fatto presente Manlio e lo saluto caramente ,sul riguardo di prendersi il caffè sul corridoio, per cui si facciano dei accordi fra avvocati,speriamo di no,almeno un minimo di buon senso che ci possa essere in questo processo....buonaserata

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Carla hai pienamente ragione e credo che il P.M. si stia arrampicando sugli specchi e vuole far credere a tutti cose che non sono per nulla vere,quattro coccole e qualche abbraccio li scambia per innamoramento,cosa alquanto insolita vista anche la differenza di età.Sabrina era gelosa di qualsiasi ragazza si avvicinasse a Ivano,e allora non doveva uccidere solo Sarah,ma fare una strage di ragazze di Avetrana. Parla di patto familiare e che Michele non avrebbe rispettato,e come mai una bella mattina decide di far ritrovare il cellulare della nipote? se avrebbe fatto una cosa simile di sicuro Sabrina e la mamma lo avrebbero ammazzato,ma non scherziamo per favore,cerchino un altro movente,altrimenti e meglio che la finiscano di dire assurdità,credono di influenzare la corte parlando di ragazzina massacrata,ma non era strangolamento? che poi Michele la butti in un pozzo è un'altro discorso,e riguardo ai minuti il carissimo P.M.ha un piccolo difetto ,quello di restringere i minuti sempre per la sua convenienza,ma non si è sempre detto che gli ultimi a vedere Sarah erano i fidanzati alle 14.30 circa,e quindi il suo arrivo alla villetta è alle 14.32,poi alle 14.39 arriva Mariangela,quindi i minuti diventano 7,tempo abbastanza sufficiente per il caro zietto di uccidere la nipote,tutto il resto è pura demagogia.Un caro saluto a tutti amici,e al sempre illustre Prof Tummolo.

carla ha detto...

certo Vito,
"patto scellerato" ,questo vuole dire tutto all'infuori che abbia interesse per la ragazzina amazzata....ormai questo processo è diventato un parlatoio,si usa dei termini che crea interesse ed affascina la popolazione...e se ne approffitano la buonafede delle persone usando delle terminologia....
poi la cosa che mi si lascia perplessa ,se di indizi si vuole parlare ,michele con la sua confessione ,diciamo per come è stato presentato,perchè mi rimane ancora il dubbio che sia tutto farina del suo sacco,di indizzi si dimostra più evidenti che non quello di sabrina ,che poi loro a quanto pare si voglia fare pasare come indizio quella frase scritta da sarah....è ridicolo chi abbocca tutto ciò....
comunque mi è sospetto solo per il fatto che si voglia tenere fuori gioco michele dal coinvolgimento del delitto ?....è una cosa che mi martella in testa,se mai si arrivasse ad accusare michele cosa comporterebbe a loro?.....
non so' mi viene in mente come nel caso di Serena moliconi,che si era fatto tanti giri e si è perfino suicidato un carabinieri perchè non sopportava il silenzio e alla fine si è scoperto che era coinvolto un figlio della magistratura.....oppure caso di gravina anche lì come si era fatto presto giudicare che il colpevole era il padre e invece dopo un anno caso volle che in quel pozzo cadesse un altro bambino e lo scagionò....e infatti ribadisco che la mia speranza è che succeda l'imprevisto,che liberi queste donne misseri....il fatto che sia stato amazzata una ragazzina dire che è gravissimo è poco ,non è tanto meno grave però che si metta 2 persone in galera da innocenti......di sicuro oltre aver privato la vita ,in più non li si dà la possibilità di elaborare il lutto sia a loro e sopratutto la mamma Concetta ....buonanotte a te e tutti amici del blog

Mimosa ha detto...

@ Carla e Vito carissimi
Manlio, pur con le sue irruenze, e in base alle sue esperienze, ha sempre ragione in tema di comportamenti dei Magistrati e degli Avvocati, cane non mangia cane!
Ha ragione anche “sul riguardo di prendersi il caffè sul corridoio”, certo che vengono fatti accordi, non solo tra avvocati (lo posso assicurare anch’io, per mia esperienza diretta, fortunatamente solo in cause civili), ma persino tra avvocati e PM (i Giudici ascoltano molto i PM).
Mi vengono i brividi a pensare agli accordi con la agguerrita parte civile, che tanto apertamente “si impone” sulla famiglia Scazzi, nonostante certe perplessità che la stessa Concetta e il figlio hanno più volte e più o meno velatamente espresso.
È una bruttissima faccenda, anche processuale. Come ho già avuto modo di dire (e non solo io), credo che questo processo si concluderà con una batosta per Sabrina e Cosima, con somma vergogna per la Giustizia e lo Stato italiano.

Il prof. Coppi stranamente fino ad ora non si è dimostrato all’altezza della sua fama, anche subendo una serie di rifiuti nelle mozioni avanzate e ciò la dice lunga … speriamo che la sua requisitoria finale sia ad effetto e convinca la giuria.

Buonanotte anche a voi,
Mimosa

PS - abbiate fiducia il caro prof prima o poi si rifarà vivo!

Giacomo ha detto...

Tanti saluti a Mimosa, Carla, Vito e agli altri amici del blog.
Io penso che Coppi stia lavorando sui tempi lunghi, conscio che l'atmosfera di Taranto è irrespirabile e non solo a causa dell'Ilva.
Se la sentenza sarà di condanna, costituirà un "monstrum" giuridico che di certo la Cassazione spazzerà via, se non già l'Appello.
Coppi ha ottenuto due importanti sentenze della Cassazione, che entrambe le volte ha CASSATO le ingiuste ordinanze del tribunale di Taranto, rilevando l’assoluta mancanza d’indizi che supportassero le ricostruzioni dell’accusa.
E poiché il dibattimento non ha portato niente di nuovo, se non chiacchiere e paroloni dell’accusa, la Cassazione non potrà che ripetersi.
E a proposito dei paroloni, lacrime di plastica quelle di Sabrina? Qualcuno dovrebbe dirlo al p.m. che la plastica è solida, e quindi le lacrime tutto possono essere, tranne che di plastica.

Al di là delle battute, ribadisco la mia convinzione che i tabulati saranno decisivi. Se la sentenza sarà di condanna, dovrà DIMOSTRARE che sono falsi, ma ciò non è possibile.

Concordo con il signor Vito, - a cui nell’occasione rinnovo gli auguri per la salute della sua consorte, come esprimo gli auguri a Carla per la sua salute -, che i minuti a disposizione di Misseri sono quasi sette: dalle 14,32 alle 14,39, ora in cui Sabrina uscì sotto la veranda e sentì il padre che trafficava dentro e fuori il garage. Misseri aveva appena compiuto il suo crimine e si apprestava a farne sparire le tracce, all’insaputa di tutti. Mariangela arrivò subito dopo, alle 14,40.

Adesso il p.m. dimentica quanto sostenne il 15 ottobre 2010, avallato dal GIP. Costui nella sua ordinanza di custodia cautelare contro Sabrina (pag. 13), asserì arbitrariamente che la povera Sarah era arrivata a casa Misseri alle 14,28 (in realtà Sarah alle 14,28 uscì di casa e giunse alle 14,32, dopo essere stata vista dai fidanzati a mezza strada alle 14,30) e quindi Sabrina aveva avuto BEN (sic!) sette minuti per bisticciare in casa con Sarah, trascinarla in garage e farla strangolare dal padre mentre la manteneva, secondo la prima delle tante balle che il contadino cominciava a raccontare e che gl’inquirenti acriticamente recepivano.
Chissà quanti altri minuti avrebbe voluto mettere il GIP a disposizione di Sabrina in quella circostanza, senonché l’sms di risposta inviato da Sabrina alla Cimino alle 14,35 gli ruppe le uova nel paniere. Difatti il GIP non nascose la sua stizza, arrivando a dire addirittura che non poteva escludersi che il tabulato potesse riportare un dato erroneo. Quella stizza fu anticipatrice dell’atteggiamento scettico che gl’inquirenti hanno sempre avuto nei confronti dei tabulati, quando riportavano orari che cozzavano con le loro ricostruzioni, al punto da dichiararli in seguito falsi e artefatti da Sabrina.

Giacomo

norma ha detto...

Buccoliero ieri voleva far breccia nel cuore di tutti cercando di far dimenticare le lacrime di Sabrina onde concentrarci tutti sul barbaro omicidio di una bambina...Difficile oggi da parte sua dover dire che quella stessa bambina aveva mentito ai suoi genitori a proposito di un sms,come aveva però pensato di fare in un primo momento,e così cosa fa Buccoliero?Dice che a mentire sono stati i tabulati,i quali hanno la colpa di non aver registrato un fantomatico sms di Sabrina pervenuto a Sarah alle ore 13,00...Ma davvero questo pm pensa che nessuno si accorga dell'assurdità che sta dicendo?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Giacomo grazie di cuore per le belle parole riguardo a mia moglie,e dirti che hai fatto una bella esposizione dei fatti e poco,stanno cercando di influenzare la corte con il dire che hanno massacrato quella bambina ,e cercando di escludere dal delitto il caro zietto,con la scusa che nessuno a indotto Misseri a mentire e cambiare la versione dei fatti.Di quale patto scellerato parla io non lo so,credo che stia inventando tutto per far capire che il caro zietto in quella casa era una povera vittima,un essere tanto innocuo quanto succube delle angherie della moglie.E dire che Sabrina era gelosa di qualsiasi ragazza si avvicinasse a Ivano e una fesseria che si poteva risparmiare,allora le doveva uccidere tutte queste ragazze non solo la cugina,ma per favore la finisca di dire sciocchezze,e di affidarsi al dolore di una mamma che ha perso una figlia,non c'è bisogno che lo dica,sappiamo benissimo il dolore di una madre com'è in questi momenti.Dopo il sogno,e,i falsi tabulati dei ROS,ci mancavano solo le lacrime di plastica,volete il mio parere? sta bleffanto,di assi nelle maniche non ne ha il caro P.M. Buccoliero.Un abbraccio di vero cuore a tutti cari amici.Ps credo che il carissimo Prof Tummolo avrebbe fatto di meglio nell'esporre la requisitoria,di sicuro non avrebbe detto certe sciocchezze.

Giacomo ha detto...

Difatti questo presunto sms delle 13,00 ha lasciato tutti esterrefatti.
Il corrispondente della "vita in diretta" se l'è cavata dicendo di sfuggita che il pm ha tirato fuori degli elementi nuovi che prima non erano noti ai cronisti.
Di nuovo l'attacco a Ivano Russo che starebbe per essere incriminato per falsa testimonianza. Ma com'è: questo testimonia un anno fa e te lo vogliono incriminare a fine processo?
Avete notato come è antipatico quel presunto giornalista con barbetta occhiali ed "evve" moscia, un pasionario della procura. Tant'è vero che Liorni gli ha dovuto frenare gli ardori colpevolisti, ricordandogli che tutto quello che stava dicendo era il punto di vista dell'accusa!
Gli hanno affiancato pure un'illustre "Carneadessa" secicente criminologa, naturalmente colpevolista che ha ripreso gli argomenti ritriti che vanno ripetendo da sempre, il patto familistico le dinamiche familiari, le dinamiche del paesino e quant'altro.

Giacomo

Giacomo ha detto...

secicente=sedicente

Giacomo

carla ha detto...

carissima Mimosa,
è per questo che mi appello alla intelligenza della Corte, la storia ha sempre insegnato che le mostruosità che si fà, prima o poi viene a galla ed è così facile entrare in un vortice di trittacarne....il poi purtroppo non perdona....ciao carissima baci...Carla


carissimo Giacomo,
grazie di cuore per i auguri e ti contracambio con ognibene che la vita ti possa dare ...è bello vedere le persone che combattano ,per il buon senso della giustizia....e non per una fama di poter buttare fuori il più veleno possibile pur di appigliarci su qualcuno.....
errori altrui dovrebbe insegnarci perchè non si permetta che si ripeta......
e concordo con quello che dici,il guaio è che non c'è nessuno che testimonia che sarah l'hanno vista arrivare in quella casa,tranne michele.....poi che misseri fosse stato in garage è affermativo ,perchè oltre alle donne misseri ,visto che i pm le smettisce ,c'è la testimonianza di Mariangela che a lui aveva visto davanti il garage....
ma ci si rende conto la genialità diabolica che si costruisce su queste donne ?...in pratica alla luce di tutti, con denuncia in corso già da quel giorno,subito dopo si mobilita giornalisti e tv,si riesca mettere in piedi ,questo "patto scellerato" e di un tratto sono tutti diventati delle comparse,micidiali attori che dire!.....dei films orror ne ho visto ancora ,ma questo le batte tutte....
ho visto cosa si è detto in vita in diretta....si dice:-lo sò che può sembrare assurdo in realtà,ma è possibile...- come si fà affermare una cosa del genere? ma si rende conto le responsabilità di quello che dice? tal momento che è tutto da dimostrare.....
veramente si ripete come dei automi....
purtroppo il male va' avanti proprio perchè non ci si rende conto che fare del male non è altro che farsi del male..... un caro saluto a te Vito e Norma

per Norma purtroppo infatti c'è da domandarsi che chi crede a queste a fesserie che si dica ,se sono consapevoli ? a quanto uno possa avere fiducia alla magistratura,per cui dovrebbero lavorare per la difesa del cittadino....buonaserata a tutti

Anonimo ha detto...

xGiacomo/Giovanni
Il PM cita la dichiarazione della mamma rilasciata nell'udienza del 7.2.12 (verbale pag.95):
DICH. Concetta SERRANO SPAGNOLO - Mi si avvicina e mi dice:
"mamma, Sabrina mi ha mandato il messaggio che dobbiamo
andare al mare, io non mangio con voi" e si fa
velocemente un cordon blue.
Era una scusa per uscire prima. Il messaggio non esiste.

Anonimo ha detto...

Da Bigi

Trovo discutibile la parola
"Massacrata" nella requisitoria del pm, ma qualche parola ad effetto doveva pur essere usata, abbraccia la linea suggerita dalla madre della vittima quando dice che non dobbiamo dimenticare la VERA vittima cioè Sarah ma non risulta che nessuno l'abbia mai dimenticata,visto l'attenzione dei media e stampa,Sarah è e sarà sempre l'unica vittima di questo processo ma, questo non vuol dire che la procura non ne ha fatte altre quando senza elementi certi afferma che la colpevole è Sabrina e che Cosima è colpevole di complicità perchè non ha fermato la figlia senza spiegare come,dove e perchè.....sono molto scettico sulla fine di questo processo che quasi sicuramente finirà con una condanna per tutti gli imputati.
Quello che doveva essere una solida ricostruzione da parte dell'accusa è di fatto un insieme di ipotesi e di dati incastrati ad arte ma niente che non può essere visto in altro modo, quindi rimane discutibile la ricostruzione dando possibilità alla difesa di poter argomentare la sua causa.Inoltre a dell'incredibile che al termine del processo i testimoni a vario titolo vengano perseguiti per falsa testimonianza sembra quasi una persecuzione da parte della procura.
Ad oggi abbiamo che Sabrina uccide, Cosima è complice e Michele occulta il corpo ma gli altri come sono collocati nella ricostruzione......ancora non ho capito il loro compito.
Vorrei fare un saluto al prof. Tummolo che spero torni presto a darci il suo sostegno nel cercare la verità.

A presto

carla ha detto...

hai detto bene bigi,
sul fatto che saranno, a fine processo,perseguitati per falsa testimonianza.....
e temo che si vuole coinvolgere perfino ivano,pur di poter avere un testimone in mano,in modo che ritratti e dica :-in effetti notava questa gelosia....-ma non si renderà conto a cose spiacevoli possa andare incontro ....
il fatto che mamma concetta insista con i suoi dubbi,o è a conoscenza di qualcosa per cui non c'è lo vuole dire per cui invita ad altri a scoprire....oppure è per rafforzare il movente ,come ho notato perfino in vita in diretta,che in tanti lo pensano.E se fosse questo,vi rendete conto cosa si vuole mettere in piedi?a quale credibilità si può dare a questa donna! a una donna che ha perso la figlia.....

Giacomo ha detto...

Anonimo 21,06 26 febbraio 2013

Mi è ignoto il motivo per cui mi chiami con un doppio nome, se ti riferisci a me Giacomo.

Comunque, riporta il Nuovo Quotidiano di Puglia:

TARANTO - Sarah Scazzi uscì da casa intorno alle 13.45-13.50 del 26 agosto 2010 dopo aver mangiato un cordon bleu, secondo alcune testimonianze tra cui quella della badante dello zio di Sarah, e DOPO AVER RICEVUTO VERSO LE 13 UN MESSAGGIO DA SABRINA che dovevano andare al mare.
È quanto sostenuto al processo per il delitto Scazzi dal pm

Identica notizia, con le identiche parole, riportano le seguenti testate online:
Il Mattino, il Messaggero, Leggo, La Gazzetta del Mezzogiorno, Corriere del Mezzogiorno, il Gazzettino, Livejournal.

Tutte queste testate riprendono la notizia pari pari dall'Ansa.

Inoltre
AGI:
Il pm oggi ha ricostruito tutti i minuti di quel pomeriggio del 26 agosto ad Avetrana e ha ricordato che SARAH AVEVA RICEVUTO UN SMS DA SABRINA INTORNO ALLE 13

Quindi il pm ha parlato di sms EFFETTIVAMENTE ricevuto alle 13,00.

Non ero presente all'udienza e mi devo per forza fidare di tutta una serie di testate e agenzie giornalistiche.


E poi io stimo molto la povera Sarah e credo che mai più avrebbe detto una bugia alla mamma.

Né lo ha sostenuto in udienza il PM, a quello che risulta dalle cronache.


Giacomo



Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona notte a tutti cari amici,se ha ricevuto questo famoso sms delle ore 13,qualcosa ci sarà pur scritto,e il p.m non dice cosa c'è scritto,e poi alle 13 Sarah era insieme al padre a comprare le fettine in macelleria e anche della frutta li vicino,il loro ritorno a casa è intorno alle 13.20,con un piccolo particolare che ancora dovevano finire di pulire la stanza appena pitturata,e Sarah non da nessuna mano in aiuto e va in camera sua,e allora mi sembra alquanto improbabile che Sarah possa essere uscita alle 13.50,stanno mentendo spudoratamente,tanto è vero che ringraziano il Petarra per aver ritrattato l'orario precedente che era le 12.45,e cosa dice il Petarra?che grazie ai P.M. si è potuto ricostruire l'orario in cui vede Sarah,e poi aggiunge che l'orario era quello senza aver guardato l'orologio,ma, solo perché sua moglie doveva andare a fare delle pulizie in un negozio(cosa molto strana di giovedì)e doveva essere puntuale,ma,puntuale perché? se il negozio era chiuso e Lei e la sua comare avevano le chiavi,e in tutto dovevano fare 1 ora di pulizie in ufficio,volete il mio parere? costui ha mentito solo perché non vede l'ora che le due imputate vengano condannate,e infatti in un intervista cosa dice,che debbono pagare subito,con tono molto dispregiativo,costui è un fetente e andrebbe condannato per falsa testimonianza,cosa difficile visto che ha aiutato i P.M. e quindi si è salvato il sedere,come tanti altri testimoni per non finire indagati.Certo che di menzogne in un processo se ne dicono,e credo anche tante fesserie,giocando con la vita delle persone,che schifo di giustizia è questa,un colpevole per accontentare mamma Concetta che giustizia e stata fatta,con i P.M. che ne usciranno da vincitori,beh tanti hanno vinto delle battaglie,ma,poi hanno perso la guerra, e le vittime erano incalcolabili.Credo che assisteremo ad un'altro ulteriore scandalo processuale,ma,tanto oramai ci abbiamo fatto l'abitudine,condannare in primo grado e poi assolvere in secondo o terzo grado,difficilmente puoi fare fessi tutti i giudici dei tre gradi di giudizio.Buona notte,e come al solito un caro saluto al carissimo Prof Tummolo e all'amico Gilberto,di cui spero stia preparando un nuovo articolo grazie.

Mimosa ha detto...

Carla hai ragione,
di tutto per mettere in difficoltà Ivano, dopo aver scombinato gli orari inizialmente testimoniati da parte di tante persone per farli adattare al loro castello accusatorio …
Manlio Tummolo anche ora avrebbe il suo da dire sulla intimidazione dei testi…

Un’altra mostruosità processuale, secondo me, è presentare come la teste più attendibile quella bella tipa della Pisanò, che tra l’altro come il fioraio è della stessa fede religiosa di mamma Concetta, e avevamo già valutato quanto questa appartenenza renda stretti e solidali i legami tra “fratelli” e “sorelle” … ma che questa fratellanza arrivi a costruire sogni/incubi/allucinazioni/vaneggiamenti serali per sostituirsi alla Giustizia umana non me lo sarei mai aspettato

Un caro saluto a tutti
Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao cara Mimosa, hai detto bene,hanno portato di tutto in questo processo lungo come la noia,ora il P.M. si è inventato pure le lacrime di plastica, pensa te,ma, io sapevo delle lacrime di coccodrillo,carissima cerca di mantenere la promessa di far ritornare il caro e battagliero Prof Tummolo,serve tanto la sua competenza in tema di giustizia.Buona notte.

carla ha detto...

cara Mimosa,
sarà un castello costruito sulla sabbia non può reggere,con un primo soffio crollerà....e sai cosa ti dico,se mai succederà,non posso fare a meno di provare una grande soddisfazione, in fondo se la sono cercati.....e riterei una rivincita anche da parte di Sarah ,se m'immagino dove che si trova non lo vorrebbe nemmeno lei tutta questa abominia.....è come dare a lei la responsabilità di questo sempio....di sicuro non fa' onore.....

caro Vito ,dare una terminologia di "plastica" sia diventata di moda....l'ho sentito sull'argomento della politica.....sai ognitanto s'inventa una parola nuova e tac ! diventa un contaggio come virus nella mente umana....
vi abbraccio a tutti e due e vi voglio bene ,mi piace la vostra bellezza d'animo che avete.....buonanotte

carla ha detto...

per signor Gilberto e Tummolo spero che ci vediate che vi stiamo acclamando....allora affrettatevi di risolvere i vostri problemi....è molto difficile attendervi....un grosso abbracio

e un caro e affettuosa saluto a Sirenetta è da un bel po' che non appari....spero e ti auguro che tu cresca bene nella sana e costituzione mentale,libera dalle influenze altrui.....c'è perfino una canzone che dice:- è un mondo difficile....-e questo è la nostra sfida per affrontarlo.....un bacio t.v.b. Carla

Anonimo ha detto...

Da bigi

Scusatemi ma questa ricostruzione smentisce anche la super testimone Spagnoletti (che dalla procura è stata sempre creduta attendibile)che doveva ancora mandare l'sms a sabrina infatti Mariangela manda l'sms solo dopo le 14,10 come faceva Sabrina alle 13 ad essere certa che si sarebbe andate al mare? Qui c'è qualcosa che non quadra.
E' mia convinzione che sia più attendibile la Spagnoletti che la Pisanò.

A saluto a voi tutti

carla ha detto...

ciao bigi,
non c'è solo sms della spagnoletti,ma anche ,ora non mi viene in mente il nome,l'amica di sarah che aveva messaggiato con sarah alle 13.20,per cui sarah era viva......
ho appena visto un spazio sul mattino 5,che si è sottolineato irrispettoso da parte le donne misseri per intervento bucolieri....
e la violazione che si comette verso queste donne,che possono essere innocenti?.....come se essere accusate fosse una passeggiata,non so' se ci si rende conto.....
è da sperare dal momento che tocca la difesa che riesca mettere in evidenza tutti i falli che è stato emmesso dalla procura,sempre sperando che l'avv. Coppi sia rimasto onesto.....
perchè come è evidente non siamo tutti ciechi.....buonagiornata

norma ha detto...

Secondo il pm (ma non secondo i tabulati,purtroppo per lui),Sabrina avrebbe mandato un sms a Sarah ancor prima di sapere se Mariangela era disponibile o meno per il mare.Ora,se Sabrina è davvero quell'abile depistatrice che ha calcolato tutto nei minimi dettagli,come poteva rischiare tanto?Quell'sms prima o poi sarebbe stato intercettato e allora qualcuno le avrebbe chiesto "Come mai ha invitato sua cugina al mare se non aveva ancora avuto conferma dalla Spagnoletti"?E poi,se è vero questo sms,Sabrina avrebbe iniziato la sua girandola di depistaggi e sms inventati sin da subito,troppo rischioso posticipare tutto di un'ora,la signora Concetta si sarebbe resa conto che Sarah era uscita da casa già da un'ora e mezza nel momento in cui Sabrina va a cercarla,invece questo non succede,anzi la madre di Sarah pensa che semplicemente le due abbiano fatto strade diverse,tanto era poco il tempo passato...

Anonimo ha detto...


ci rendiamo conto di quello che dice il pm? Secondo lui Sabrina avrebbe mandato un sms alle 13.00 (orario ovviamente fasullo)sennza sapere se l'amica fosse disponibile per andare al mare. Concordo su tutto quello che ha scritto Norma,vedendo tutto questo processo-teatro, non mi fido pu' di niente e nessuno visto e considerato come alla difesa sono sempre stati messi bastoni fra le ruote e cosa si sarebbe dovuto fare(e non hanno fatto per le indagini).Due cose credo di potermi fidare ancora: i tabulati telefonici e la difesa del prof. Coppi. Vi chiedo di capirmi,se potete ma sono arrabbiatissimo. Matteo

Mimosa ha detto...

Il PM, che ha già dimostrato di essere il mago Silvan con gli orari di tante persone ora ha fatto il suo ultimo giochetto,
ha dovuto allungare i tempi per sostenere che Sabrina aveva, non pochi minuti, bensì tre quarti d'ora per strangolare la cuginetta

nel contempo ha sostenuto che lo zio Michele non può essere stato perché lui avrebbe avuto solo 4 minuti a disposizione

e potrebbe arrivare persino a dire che Sabrina ha architettato di far arrivare prima Sarah, per avere il tempo di ucciderla ... (e poi andare beatamente al mare?)

E' tutto incredibile !!!

Mimosa

Giacomo ha detto...

Questo processo continua con un inquinamento mediatico senza precedenti.
Vengono silenziate completamente le ragioni della difesa, amplificate oltre modo le motivazioni dell'accusa, continuamente intimiditi e vituperati tutti quei testi che non si allineino completamente alle tesi colpevoliste.
Prima o poi gli operatori dell'informazione dovranno pure cominciare a chiedersi se non sia il caso di assumere una posizione più equilibrata, visto che una mentalità giustizialista non giova alla vittima, perché potrebbe non renderle una vera giustizia, né giova all’accertamento della effettiva responsabilità degli imputati.
Ci sono tanti esempi, alcuni dei quali ci riportano a paesi del terzo mondo. Si asserisce per esempio che i ROS abbiano localizzato in casa Misseri il telefonino della povera Sarah alle 14,28. Non è vero. Non è vero perché è tecnicamente impossibile tale accertamento. E difatti i ROS non l'hanno scritto, né sostenuto.
Però quello che conta è che è sufficiente che un cialtrone qualsiasi stravaccato sui divani dei salotti televisivi sostenga una simile assurdità perché subito venga creduto.
Questo sms delle 13,00 ricevuto da Sarah s'inserisce in tale filone di disinformazione o d'informazione acritica.
Se il p.m. ha asserito che questo sms delle 13,00 è stato ricevuto effettivamente, perché non fare rilevare che i tabulati non l'hanno registrato e che quindi l'affermazione va verificata? Se invece il p.m. fa riferimento ad un sms inesistente, frutto della menzogna che la povera vittima aveva detto alla mamma, perché gli operatori dell’informazione non mettono in evidenza che questa è un’ipotesi grave e allo stato attuale è solo una congettura, negativa per la figura della povera Sarah, avanzata dalla procura, ma mai dimostrata?
E perché non avanzare il legittimo dubbio che in realtà questo sms arbitrariamente arretrato fino alle 13,00 altro non sia che l’sms di Sabrina delle 14,25 o addirittura quello di sollecito delle 14,28, questi sì segnalati dai tabulati?

Giacomo

Anonimo ha detto...

Non c'è più cieco di chi non vuol vedere e più sordo di chi non vuol sentire. Il messaggio delle 13 non esiste, il pm lo cita nella sua requisitoria come un fatto riportato da Concetta. Sarah (poco dopo le 13) dice alla mamma che le è arrivato il messaggio per andare al mare e quindi uscire prima. Il pm non fa nessun riferimento a tabulati perchè il messaggio non esiste. Mi meraviglio che dei super esperti del caso non siano a conoscenza di questo fatto di cui i media avevano già discusso a suo tempo.

Giacomo ha detto...

Ancora a proposito dell'sms di Sabrina.

Si è notato chiaramente che l'accusa durante gl'interrogatori dei testi ha cercato di fondere insieme due distinti momenti:
- Quello in cui Sarah preannunciava di ATTENDERE un sms,
- Quello in cui Sarah ha annunciato di AVER RICEVUTO l'sms.

E' probabile, anzi quasi certo, che Sarah abbia PREANNUNCIATO DI ATTENDERE l'sms quando ritornò dalla spesa insieme col padre verso le 13,00, ma solo alle 14,25 annunciò di aver ricevuto l'sms atteso, che è segnalato dai tabulati, e dopo due o tre minuti, durante i quali scese in cantina a prelevare il telo da mare, salutò tutti e si avviò. Erano le 14,28.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Anonimo 18:45
E' inutile che tu faccia finta di non capire.
Lo sappiamo tutti che questo sms delle 13,00 non esiste. Ma il pm ed i media, che gli fanno da acritico supporto, vogliono far passare, SENZA DIRLO, un fatto non dimostrato: che cioè Sarah abbia mentito alla mamma annunciando di aver ricevuto un sms inesistente. In realtà non è vero che Sarah abbia detto alla mamma di aver ricevuto un sms inesistente per uscire prima. Sarah non mente, non ha mai mentito. Non ne aveva ragione, era una brava ragazza, era rispettosa dei genitori, non aveva nessun motivo di mentire. Non è vero che la mamma le stava imponendo niente a cui non potesse sottrarsi semplicemente standosene al fresco nella sua cameretta, invece di uscirsene allo sbando sotto il sole torrido. E' UN'AFFERMAZIONE INDIMOSTRATA CHE NON TROVA RISCONTRO.
Siccome è basilare questa circostanza, ecco che si cerca di dire e non dire, di affermare senza dimostrare, pur di tenere in piedi una ricostruzione frutto di assurdi pregiudizi.

E se vuoi un consiglio, abbassa la cresta. Ciechi e sordi non albergano qui, ma da qualche altra parte!

Giacomo

Anonimo ha detto...

x Giacomo
Risparmiati i consigli e cerca piuttosto di documentarti un pochino meglio ed esprimere la tua opinione senza deformare la realtà.

Giacomo ha detto...

Anonimo, ma va' a sproloquiare da qualche altra parte!

Giacomo

Anonimo ha detto...

xGiacomo
Non agitarti troppo, prendi una camomilla. Buona notte!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Giacomo non dargli retta,sarà qualche amico del P.M. Buccoliero,che come hai potuto vedere sui quotidiani e tornato alla carica con il sogno,e dopo aver convinto il Giudice Rosati cerca di convincere la giuria popolare,spera di far fessi anche loro,ai visto mai che ci cascano,e magari poi dirà,che colpo di c...,e che sono un mago?Vai dritto per la tua strada che non stai sbagliando nulla di quello che affermi,e che abbiamo detto già tante altre volte.Buona notte a tutti amici,e come al solito non manca il mio sincero e affettuoso saluto al carissimo Prof Tummolo,e all'amico Gilberto.

Giacomo ha detto...

Ciao Vito, grazie per la solidarietà. Come avrai notato, si attribuiscono agli altri stati d'animo inesistenti. Anzi forse si trasferiscono all'interlocutore stati d'animo propri.

Giacomo

norma ha detto...

Inizialmente tutti i testimoni interrogati avvalorano la tesi secondo la quale Sarah sarebbe uscita di casa intorno alle 14,30.I pm poi hanno fatto in modo che i vari Giusy e Fedele(i quali hanno proprio guardato l'orologio),Petarra (che alle 14 non aveva visto un bel niente),la signora Concetta (che sulla denuncia fa scrivere 14,30) e la badante (che lo dice anche a "Chi l'ha visto"),cambiassero idea...Ma come aggirare l'ostacolo dei tabulati?A loro non può far cambiare idea come ha fatto con le persone e così prima gli viene in mente di dire che Sarah aveva mentito a proposito dell'sms,ma poi si rende conto che non stava bene parlare in un certo modo della povera 15enne per poi contemporaneamente asserire che in realtà era una bugiarda, e così accusa i tabulati che hanno la colpa (come i vari De Cristoforo,Russo e Velletri,la psicologa del carcere,Buccolieri ed i suoi parenti ecc.) di favorire in qualche modo Sabrina.Questo ha fatto il pm,inventarsi il reato di falsa testimonianza nei confronti di un tabulato telefonico.

Anonimo ha detto...


Concordo in tutto e per tutto quello
che hai scritto Norma, infatti era quello che volevo far notare scrivendo il post,ma mi hai anticipato.Non mi piace l'idea di essere preso in giro da persone che potrebbero prendere in mano una zappa o una vanga (se sapessero cosa sono)e andare in campagna cosi'il papa'di Sabrina si riposerebbe,prova a modificare un tabulato se riesci perche' io non lo so,forse il pm mago si'. Aggiungo che nella sequenza di orari dei messaggi non compare l'orario delle ore 13. Non ho detto chi siano queste persone, ma basta poco per arrivarci.Matteo

Giacomo ha detto...

Comunque c'è anche un'orchestrazione mediatica a supporto di questi comportamenti. Ma, tranne che per gli irriducibili fanatici, un po' alla volta non può non venir fuori, anche agli occhi dei più disattenti e superficiali e inclini all'ossequio incondizionato verso il potere, che la ricostruzione dell'accusa è del tutto arbitraria. Dunque c'è da auspicare che gli operatori dell'informazione comincino a raddrizzare la schiena ed a rifiutare di continuare a farsi supini portavoce delle tesi delle procure. Il giornalismo in un paese democratico ha il compito di controllare il potere e di metterne in evidenza le contraddizioni. Un processo penale è anche banco di prova per una democrazia che voglia essere degna di questo nome.
E soprattutto è una forma di elementare rispetto verso la vittima, che ha diritto che ad essere punito sia il suo vero assassino.

Anonimo ha detto...

Da Bigi

Quello che fa la famiglia misseri bene o male l'abbiamo capito (sempre secondo la visione dell'accusa)ma gli altri e cioè, nipote e fratello come sono collocati nella loro ricostruzione?
non sono riuscito a metterceli dentro con gli orari.

A presto

Giacomo ha detto...

Finora i pm non ne hanno parlato. Penso che se ne occuperanno nelle prossime udienze.

Giacomo

Anonimo ha detto...


Correggetemi se sbaglio,ma come mai si chiamano tanti testimoni a favore
della difesa,se poi oltre a giudicare che dicono cose non vere,alla difesa si da' poco spazio e si tende a pendere dalle labbra dei pm perche' deve essere andata cosi'e basta? Matteo

carla ha detto...

infatti Matteo come darti torto,quello che è a favore alla difesa si è fatto di tutto tenere nascosta.....e menomale che si parla che siamo nell'era che si chiede dell'" onestà" e invece si fà il contrario di tutto....
allora se stasera qualcuno ha voglia di arrabbiarsi per non dire ,vivere un momento di disgusto,basta guardare il programma di QG,già me la vedo che sarà di parte....
mi sono persa l'ultima intervista fatto da Ilaria cavo a michele misseri...ho provato a cercare sul internet la versione integrale della recistrazione,ma non la trovo,se non chè la critica che michele non doveva presentarsi in tv......
da persona di fede posso dire che di sicuro c'è un disegno di DIO che nulla capita a caso,per cui a noi comuni mortali è difficile avere una lettura di quello che sta accadendo,ma sono certa che la GIUSTIZIA DIVINA non mancherà,per cui ognuno ne dovrà rispondere al momento dovuto e con quale pena?.....e in quel momento ci si trova da soli,non ci sarà nessuno che ci tira fuori dalle straccie , nemmeno i media....buonaserata

Giacomo ha detto...

Carla
C'è la possibilità di vedere la puntata relativa, andando a questo indirizzo http://www.video.mediaset.it/puntate-intere/
e rivedendo la puntata di pomeriggio 5 di mercoledì.
L'intervista a Misseri c'è dopo una ventina di minuti

Giacomo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona notte,non c'è che dire,una bella e dettagliata ricostruzione di cosa è successo quel giorno,e perché è successo quel giorno,il solito movente,l'orario naturalmente anticipato,un sogno che diventa reale,un inseguimento per acchiappare Sarah che era scappata dalla casa degli zii,e poi ripresa e uccisa da Sabrina e la mamma in casa. E il caro zietto? niente, roba da poco conto,non era presente,lui non ha visto nulla non ha sentito nulla,a lui consegnano un cadavere da fare sparire e lui esegue gli ordini,infatti il caro zietto sembra che vivesse in una caserma,dove c'è chi comanda e chi esegue,in aula e stato quasi ridicolizzato dal Buccoliero,dice che gli a fatto trovare tutto,ma,non l'arma del delitto,e quindi il colpevole non può essere il caro zietto,al contrario se faceva ritrovare l'arma del delitto era evidente che il colpevole fosse lui,e allora potrei dire,,per forza la dovevi buttare quella corda? non la potevi conservare come il cellulare,e al momento giusto saltava fuori? e ti pareva che non si appigliasse a qualcosa il caro P.M.,certo, cosa volete che siano le cose che fa trovare,in confronto alla corda,un cellulare,le chiavi,lo zainetto bruciacchiato,e poi il cadavere della nipote,non c'è che dire, sono allibito di come costui stia influenzando la corte con il suo atteggiamento che definirei caritatevole,nel senso che,gli sta chiedendo un piccolo favore,di condannare le due imputate,perché il caro zietto non è credibile,lui era un burattino in quella casa,mangiava gli avanzi,puliva le pentole,non usava le posate,ma,l'importante era che eseguisse gli ordini,e se c'era da far sparire un cadavere lui doveva essere pronto. Cari amici provo a farvi questa domanda: Sarah arriva a casa di Sabrina, rimproverata scappa per strada,e poi ripresa e riportata dentro,mi dite come fa il caro zietto a non vedere nulla se era in garage e che faceva dentro e fuori per il caldo,e che bestemmiava come un turco per il trattore che non partiva? Il P.M. dice che non ha visto nulla,e dov'era al mare il caro zietto? cari amici giuro che questo P.M. oltre che,c'è,ci fa,il che ho detto tutto,ha ragione il carissimo Prof Tummolo a chiamarli ss.inquisitori ,la loro ricostruzione non è fantascienza,ma fantascemenza.Buona notte a tutti.

carla ha detto...

grazie Giacomo ,per le indicazione,domani con calma vado a vedere.....
di quello ch'è successo alla trasmisione,ha quasi detto tutto il nostro caro amico Vito...
intanto c'è da dire che c'è la testimonianza di Vanessa Cerra che incrocia con la intercettazione di michele che lui era in garage a quell'ora ,di sicuro non era ne al barr e ne al mare a prendersi il sole e tanto meno in casa che dormiva.....
poi cosima poco prima delle 14 ritornava dal lavoro....almeno stasera salvo sottile ha notato che ancora ci sono tante lagune e ha lasciato parlare più del solito prof.Meluzzi,diciamo era un po' diverso.....
poi che i p.m. con questo atteggiamento che sta avendo,non si dimostra di certo nel senso pietoso verso la ragazzina amazzata,come ci vuole fare credere,può sembrare di tutto all'infuori che questo.....è chiaro che l'interesse è vincere la causa e di avvalorare la tesi ...non so' voi, l'avete ,il bucolieri,guardata bene in faccia,quei tratti somatici quell'espressione dei occhi e il modo di muoversi o atteggiarsi,non vi riccorda a qualcuno?.....del tipo un certo uomo dello spettacolo molto famoso?.....pensatici un attimo.....Marlon Brando interpetava "il padrino",con una piccola differenza che uno era più grasso e l'altro più magro.....lo chiameremo "il padrino 2"....
dunque ritornando Meluzzi ,per cui è la tesi di Manlio e Gilberto e la sottoscrtta con la punta di domanda,sopratutto quando le cose non sono così chiare ,non tralascerei altre possibili ipotesi, per riguardo dei terzi,per quello che ha detto, mi fa' riflettere,cosa potrebbe indurre a michele coprire qualcuno? perchè non riesce a dirlo?...pur di mettere in repentaglio la famiglia....non vede a quanto si autoaccusi ,tutto gli è contro,che ha da perdere ancora? cos'è che le spaventa?....non è caso,visto la situazione,se sà qualcosa che sarà caso che lo dica?.....magari che la mamma concetta che abbia la sensazione che lui nascondi qualcosa non è del tutto sbagliato, solo che probabile che sbagli la direzione,perchè influenzata dal dolore e per quello che gli circonda....
è ridcolo che si voglia far passare per una litigata tra le 2 ragazze poi che una madre sia compartecipe....che dire non so'se nella vita reale si è mai sentito una cosa del genere....forse sarò strana io,ho sempre avuto l'idea del genitore che ti dia una dritta e non che indichi al figlio di diventare dei assassini ,a qualunque lato che guardi questa cosa non mi entra....
ho ben sentito ancora notizia dei genitori con un colpo di raptus fanno una strage di famiglia e poi si suicidano....
ma che un genitore non fermi la mano del figlio che stesse compiendo tale atto,mi sembra una cosa impossibile....e poi se c'erano rancori vecchi proprio in quel momento doveva sfoggiare!.....
e non solo lo faceva notare Garofalo che il pozzo non era stato fatto sicillare ,che magari si poteva trovare qualcos'altro...e anche qua il bell'appunto,perchè non l'hanno fatto?per una questione di incompetenza o per qualcos'altro?....in questo modo facendo si è probabile sottratto delle possibile prove....bene! si è fatto tardi...buonanotte a tutti

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