lunedì 11 marzo 2013

Da Seàn Patrick O'Malley a Papa Giovanni XXIV - l'unica fumata bianca possibile?

Da Seàn Patrick O'Malley a Papa Giovanni XXIV
Dopo aver visto Papa Benedetto XVI mollare, caduto senza paracudute nella spirale dell'enorme alone nero che parte di chi governa il Vaticano, chi ha in mano il potere parallelo, usa per nascondere al mondo i suoi segreti nascosti, dopo averlo visto esausto non riuscire a rialzarsi e riprendere in mano una situazione che da tempo non era più sotto il suo controllo, dopo per questo aver notato il suo isolamento e la mancanza di figure di riferimento che lo sostenessero, siamo arrivati al momento cruciale per la Chiesa, un momento che, per come la vedo, prevede la nascita di un nuovo Papa capace di accentrare su di sé tutti i problemi, un Papa capace di dare scossoni per risolverli, un Papa che non si arrenda alla Casta, un Papa incapace di lavarsene le mani lasciando ad altri i compiti che spettano lui.

Il Vaticano necessita di una guida che sostituisca i muri impenetrabili con vetri trasparenti, un Papa capace di farsi amare dai fedeli ma, allo stesso tempo, di farsi odiare da chi non vorrebbe cambiare le regole. La mia speranza è che il futuro Papa sia Seàn Patrick O'Malley, l'unico in grado di creare un tutt'uno fra Dio e gli uomini. Lui è, prima ancora che pastore e Cardinale, il frate che porta Gesù a chi non lo conosce, a chi lo ripudia. Lui è l'uomo forte che ti accarezza il capo quando hai bisogno di sostegno. Lui è chi non si sottrae e non si nasconde, chi ha peregrinato in lungo e in largo per gli Stati Uniti d'America ed ha ricostruito interni e nuove anime, non facciate splendenti di falso luccichio, sulle macerie della pedofilia e non solo. E' chi ha invogliato le persone che avevano perso la Fede a tornare in Chiesa credendo nella "pulizia" della Chiesa. Lui parla ad ogni uomo, Lui è stato il primo Cardinale ad aprire un blog in internet, Cardinal Seàn's blog, per mostrarsi "nudo" e comunicare con le persone comuni. Lui è chi non lesina decisioni drastiche, come quando ha venduto il vescovado di Boston, andando a vivere in una cameretta spoglia, per risarcire chi aveva subito violenza da falsi preti che si dichiaravano cattolici e cristiani ma non erano in grado neppure di pentirsi. Lui è chi ha deciso di pubblicare, nella piena trasparenza, i bilanci, gli introiti e le spese, della diocesi che amministrava. Lui e chi non ha esitato ad attaccare le decisioni di chi aveva il potere del Vaticano in mano, la Casta intoccabile.

Seàn Patrick O'Malley nei suoi 69 anni ha incamerato ogni tipo di esperienza, vivendo la povertà come se davvero, Cristo lo dice e Lui sa, sia una ricchezza d'animo infinita. Lui è chi nella sofferenza trova la "battuta" di spirito capace di far nascere il sorriso e i buoni pensieri anche in chi sta male, in chi crede di non avere futuro. Lui non incute timori, Lui genera speranza e desiderio. Non è uno stanziale che attende gli eventi, Lui gli eventi li provoca per risolvere e dar soluzione ai problemi. La Chiesa non può fare a meno di Lui e Lui, non c'è alternativa valida e i Cardinali lo sanno, nonostante l'amore che nutre per la sua Boston e per tutta l'America, nonostante ai suoi fedeli americani abbia detto che tornerà presto fra loro, sarà il prossimo Papa col nome di Giovanni XXIV, un nuovo "Papa Buono". Se così non fosse, il Vaticano avrebbe perso l'ennesima occasione per entrare di diritto, a faccia alta e con occhi aperti, negli anni tremila...

39 commenti:

Anonimo ha detto...

Non credo che l'entourage vaticana consentirà l'elezione del 'nobile saio' francescano. Lo dico nella speranza di essere smentito. Ma forse più che Giovanni XXIV vedrei per il Cappuccino arcivescovo di Boston il nome di Francesco I fautore di un rinnovamento radicale di una chiesa avviata da tempo sulla strada dell'ateismo pratico. Gilberto

PINO ha detto...

CARO MASSIMO
Dopo aver conosciuto 7 successori alla Cattedra di Pietro, tra "buoni", "intraprendenti" e "filosofi", non nutro, come te e mio malgrado, tanta fiduciosa attesa per un cambiamento radicale di gestione di una, fra le più grosse corporazioni mondiali.
E' difficile, se non impossibile eliminare gruppi cementificati, esistenti da secoli, autori, quasi sempre, dell'indirizzo politico ed apostolico di uno Stato che, pur mutilato dei suoi storici poteri temporali, continua ad esercitare la sua influenza, (solo etica?) su una gran parte della popolazione mondiale.
Perchè il personaggio da te indicato, meritevole di ogni fiducia, venga ad occupare il Seggio episcopale anomalamente vacante, sarà necessaria una forte coalizione in seno al conclave. Tanto compatta, da superare tutti quegli eventuali contrasti ideali ai quali ho accennato.
Mi auguro, di vero cuore, che al degno O' Malley gli vengano riconosciuti i meriti che l'hanno distinto.
Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

Mi correggo, ateismo anche teorico. Al ‘credo quia absurdum’ e allo scandalo di un cristianesimo delle origini che capovolge tutti i valori nell’elogio dei deboli contro i forti (David, Giuditta), nell’esaltazione degli umili nelle parole di Paolo “Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio» (Corinzi 1, 27-28), subentra il pensionamento per raggiunti limiti di età, quasi una sfiducia nella debolezza paolina e nello ‘scandalo’ della fede di Abramo. Gilberto

carla ha detto...

ciao Massimo,ohpto per questo frate,lo trovo l'assomiglianza con padrePIO .....
io la vedo in questo modo:- se si attaccano al potere ,lo perderemo...e così vedremo il crollo del Vaticano....
-se invece vedono in lui carisma,che possa trascinare dei pellegrini,sarà un strumento per aumentare i fedeli,alla chiesa Romana Cattolica Apostolica .....
non è la prima volta che il clero che se ne approffitti dei Santi,per fare proseliti.....
però è chiaro correndo dei rischi,dipende dalla misura della forza che ha e non ne parliamo che dovrà armarsi, per bene, di prudenza,se non vuole fare la fine del papa Luciani.....
qua non si tratta di spogliarsi dalla richezza materiale,ma di farne buon uso.....perchè è chiaro che la Guria va' mantenuto....
anche il vangelo dice chiaro:
-il - superfluo - va' - dato - ai poveri...- se uno ha 2 mantelli,1 lo da' a chi non c'è l'ha....
in effetti se ti spogli del tutto come potrai aiutare il tuo prossimo?....
questo è il mio pensiero ,penso che se uno ottiene una richezza è bene farla fruttare e farne buon uso, per il bene di tutti o del tuo prossimo....è come la barabola dei talenti....buonagiornata

Anonimo ha detto...

Esiste un problema di ordine teologico.
Il Papa dovrebbe essere, anzi E' per chi crede, l'incarnazione terrena del Cristo e una volta nominato lo Spirito Santo discende su di lui ed è un dogma l'ispirazione papale ad opera dello Spirito Santo.
Le dimissioni per quanto lecite e contemplate stridono con questo dogma, ovvero dimissionarsi da un posto di lavoro è ben diverso che dimissionarsi dall'incarnazione terrena e dall'ispirazione dello Spirito.
Il problema che scaturisce è che NON può manifestarsi la presenza del Cristo in due papi in contemporanea.
Per quanto dimissionario, Benedetto XVI vive, ed in quanto vivente è Papa poichè trasfigurato, ispirato, eletto.
Per chiunque verrà nominato dopo si pone un problema di non compatibilità con la presenza in vita del pontefice precedente, ovvero non possono esistere due incarnazioni e due ispirazioni in contemporanea.
Non a caso si dice che Benedetto XVI sarebbe stato l'ultimo Papa.
Non vorrei farne una questione di profezie.
E sì, lo dici bene, il Papa è stato isolato e probabilmente anche costretto a fare quella scelta.
Ho il sospetto, spero di sbagliarmi, che il prescelto potrebbe essere una figura strumentale ad interessi di genere non congruo.
Ma di sicuro io non sarò lì ad attenderlo a San Pietro.

Tabula

magica ha detto...

papa luciani è morto per infarto miocardico acuto . esiste ancora in voga la teoria che fu asassinato? no : mori' di morte naturale

Anonimo ha detto...

Tabula sì, esiste un problema teologico.
Premetto che la speculazione teologica non è da me conosciuta se non in modo elementare e che
due Papi manifestano la presenza di Cristo e l'illuminato consiglio dello Spirito Santo,ma la SSma Trinità è composta anche dal Padre che dovrà far qualcosa.
La SSma Trinità quindi vigila su tutta l'impalcatura religiosa e sempre ha vigilato anche quando c'erano gli antipapi, che erano comunque due.
In modo semplice posso dire che il Papato è stato sempre molto pratico ed attivo a gestire il suo carisma spirituale.
Nel poco tempo che ha avuto Benedetto XVI ha operato con ordine e chiarezza, non ha coperto gli scandali come il predecessore.
Forse è stato costretto o forse non ce la faceva più ed ha deciso di lasciare.
Bisogna riconoscere che comunque nella Chiesa la libertà di decisione non manca sia a spingerlo ad andarsene sia a decidere autonomamente di farlo.
Potremo tutti capire perché Papa Ratzy lo ha fatto solo dopo aver testato il nuovo Papa.
Fin dall'inizio la religione cristiana si è imposta con determinazione e, nell'arco dei secoli,ha costruito un impero sui dogmi e sui dogmi si è arricchita mantenendo il potere con pugno di ferro.
Forse, se ancora dura il Papato, dopo scandali, sopprusi, nefandezze di ogni genere, è perché veramente c'è lo Spirito Santo che lo illumina.
E difatti in molti momenti della storia più buia, si sono alzate le voci dei Santi, degli umili, dei martiri,dei veri cristiani che con le loro azioni,il loro dolore, hanno portato alla riflessione chi di dovere.
Tutte le profezie conosciute parlano di una crisi del Papato, Benedetto XVI dovrebbe essere l'ultimo o il penultimo a reggere la struttura,ma il messaggio di Cristo non morirà, anzi sarà sentito e vissuto con maggiore purezza, dopo.
Le profezie associano la fine dei tempi alla fine del papato a causa dei peccati degli uomini, quasi a voler dire che il papato non ne è esente perché è fatto di uomini.

Massimo,anche a me piacerebbe il francescano 'O Malley sul soglio pontificio,per lui voterebbe, un bel numero di nuovi cardinali eletti proprio da Papa Ratzy,ma i card. politici, economisti,massoni, voterebbero per lui?
Vedremo lo Spirito Santo cosa riuscirà a fare questa volta, considerato che non potrà intervenire sul libero arbitrio dei cardinali!
Una preghierina, un pensiero buono, potremmo farli tutti, perché se non crolla il Papato,non finisce neanche il mondo.

Vanna

carla ha detto...

ciao tabula,
è solo un punto di vista,in teoria il papa dovrebbe rappresentare il Cristo in terra, per cui è difficile interpetarne quale sia intervento Divina nell'uomo....
volendo il SIGNORE potrebbe farne uso di un essere insignificante,se no non per niente nella storia cristiana ci sono dei Santi,per cui non provengono necessariamente dal vaticano....
siamo dei esseri umani e come tutti esseri umani abbiamo dei limiti e poi dipende da ognuno di noi la prediposizione che si ha nel campo spirituale,che non va' confuso con il fanatismo......
se si guarda in passato il fatto che naque istituzione della chiesa è dovuto a una persecuzione dei cristiani,fondato da S.Agostino,che in questo modo i cristiani hanno preso posto in questo mondo,che poi nel tempo ne è venuta gestita male è un'altra par di manica.....anche se interventi di aggiustamenti non sono mancati,faccio uno dei esempi come nei tempi delle crociate era il papa stesso che mandava i soldati a uccidere per far valere la parola di Cristo,che poi di Cristo non aveva niente e c'è voluto S.Francesco per svegliare le coscienze....
in conclusione nullo succede per caso....ora si sta' a vedere cosa farà il futuro papa che frutti darà,se sarà in sintonia con insegnamento di Cristo ,come minimo....l'altro si è ritirato costretto o no,pace l'anima sua....
anche Giovanni Battista ,si era ritirato dicendo :- non sono degno nemmeno di alacciarti i sandali....-
personalmente non chiuderei le porte a priori che potrei perdere delle occassioni da poter accogliere che può essere utile alla mia crescita spirituale....direi prima vediamo i frutti poi si potrà discuterne...un cordiale saluto

Anonimo ha detto...

Il nocciolo è questo: se non sei credente, è una figura istituzionale come un'altra, anzi per molti atei fastidiosa e superflua, non vi riporto i commenti in rete.
Se sei credente, la nomina a Papa rappresenta per te Cristo, non che sia risorto nella figura del Papa, ovviamente, ma illuminato dallo Spirito santo le sue azioni dovrebbero essere pertinenti e coerenti.
Se poi parliamo di storia ci sono stati due-tre Papi dalla condotta riprovevole, se parliamo di Templari o Cavalieri di Cristo o di Crociate ci si perde.
E' chiaro che la Chiesa è condotta da uomini e quindi da esseri che cadono in continuo errore.
Da quel poco che so, Papa Benedetto è stato pesantemente ignorato nella sua volontà di epurazione della Chiesa, lo scandalo dei preti pedofili irlandesi è la punta dell'Iceberg, forse effettivamente sentiva di non potercela fare, ma questo significa una sola cosa: è stato messo in un angolo. Non gli è stato consentito di agire. Coloro i quali volevano coprire nascondere e continuare sono risultati più forti.
E alcuni di loro saranno gli stessi che andranno a votare al Conclave.
Volete parlare di profezie?
Credete che sarà il prossimo, il Papa Nero?
E allora che si sappia, che nello stemma di Benedetto XVI c'era una testa di moro.
Se intendete approfondire, ci sono fior di profezie storiche e molte più recenti e molti recentissimi messaggi mariani, in merito a ciò che si prepara.
Non sarò io a fare la Cassandra de noaltri.
Ma, se commentare a questo articolo non è per voi un semplice perdersi in parole su un fatto di attualità come un altro, se siete credenti di fatto e non di forma, e veramente vi ponete un problema di fede e di ciò che rappresenta il Papa in Terra, forse sarebbe il caso di cominciare a pregare sul serio.
E' evidente che qualcosa si sia spezzato, se c'è una crisi ed è profonda, ne esiste una intersecata ed epocale che riguarda la fede.

Tabula

chiara ha detto...

belle tutte le riflessioni, complimenti ai partecipanti.

per quel che so di dogmi teologici, tabula dice una gran verità, essendo cresciuta a ostia e papa capisco quel che dice; pur essendo lontana ormai dall'accettazione acritica dei misteri della fede, le "dimissioni" del Papa le ho percepite come un punto di rottura molto significativo e del tutto fuori dai "binari" della visione mistica della sua investitura. Certo, la giustificazione dogmatica sarà che "le vie del signore sono infinite" (ovviamente non detto così terra-terra), che questa ispirazione è giunta appunto da Dio attraverso lo Spirito santo ecc...ma ogni versione cambiata è sempre molto molto pericolosa per una Fede.

Antonello ha detto...

@Magica
ecchilo li!!! E mo Antonello che te tira fuori???
Infarto e' una comune diagnosi che comunemente viene, puta caso, causata anche dalla digitalina, una sostanza che si ottiene dalla pianta digitale e che presa in dosi normali autoregola ed equilibra il cuore e riscontrabile solo a mirate analisi, un caso che non vi fu' autopsia ufficiale in quanto le leggi vaticane lo proibirebbero, certamente un caso che la digitalina venga abbinata ad usi massonici, certamente un'altra oscura coincidenza che la mattina del giorno in cui mori' trovo' una copia di "Ordine Pubblico", con un articolo micidiale di quel Mino Pecorelli per caso assassinato, un articolo sulle gerarchie clericali depositarie di colletti, una giornata casuale per un uomo pulito che puo' essere??? Non sara' mica la morte di nessuno, casualmente si puo' scoprire di essere circondato da uomini di masso, puo' accadere anche ad un uomo talmente pulito che quel pomeriggio stesso scrisse l'allontanamento dei vivaci dal Vaticano, un caso che quella sera si spense il piu' opportuno, pulito ed intelligente dei sorrisi.
Tratto da "In nome di Dio" di Yallop, buona lettura.

chiara ha detto...

oh my god, antonè, non dopo cena... ;-))

Antonello ha detto...

@Chiara
chiedo scusa, non volevo disturbare la cena, ho anche limitato le spogliazioni, che infatti il posto piu' difeso del mondo come la camera del Papa sia stato, all'epoca, raggiungibile dall'esterno tramite un passaggio a tutti sconosciuto senza incontrare il benche' minimo armiggero era solo un particolare eventualistico grave, preciso e concordante.
Dio mio, pero' la cena non l'avevo considerata, mi spiace, e' stato sicuramente un caso.

Anonimo ha detto...

Antonello, ormai è abbastanza accreditata l'ipotesi che il sorridente e dolce Albino Luciani sia morto per infarto procurato da qualche sostanza.
I suoi discorsi su un Dio mamma facevano riflettere e non solo.
Sembra che i Papi che durano di più abbiano a che fare con l'appoggio della struttura curiale.
Se Benedetto XVI non se ne fosse andato chissà... era un raffinato teologo che aveva cominciato ad aprire il vaso di Pandora del Potere Ecclesiale.
E lui, per difendersi e tutelare la Chiesa aveva nominato, mi sembra, ben 30 nuovi cardinali.
Cosa accadrà oggi pomeriggio?
Il nuovo come si confronterà con il vecchio?
Faranno la scelta giusta " per il bene della Chiesa ",come ha detto Ratzy?
Che lo Spirito Santo ci metta una mano!

Vanna

magica ha detto...

”: Giovanni Paolo I non è stato assassinato dal Vaticano ma, ovviamente, è morto di cause naturali. 167 testimoni e documenti medici portano la conferma definitiva che scagiona qualsiasi sospetto di morte indotta, come annunciato da mons. Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense e postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo I.

Eppure su questo caso Augias aveva raccontato di tutto e di più, infilando dubbi e misteri nei suoi libercoli. Ad esempio in “I segreti del Vaticano. Storie, luoghi, personaggi di un potere millenario” ) la tirò lunga per molto sul fatto che l’evento si verificò alla vigilia di una decisione importante con la quale il Papa avrebbe riorganizzato lo Ior, avvallando l’ipotesi dell’assassinio avanzata dai media anglo-sassoni.

la tesi dello sceneggiatore britannico David A. Yallop il quale, sentendo odore di sterline affermò di essere in grado di presentare le prove dell’omicidio e fare i nomi dei colpevoli. Scrisse un libro, “In nome di Dio. La morte di papa Luciani” che vendette più di sei milioni di copie in tutto il mondo e che gli permise -grazie ai diritti d’autore- di comprarsi un castello nell’Inghilterra del Sud .
ha costruito il profilo di papa Luciani immerso nella luce (tutta meritata!) per contrapporla alle descrizioni tenebrose fatte sul Vaticano, ha anche sostenuto che Giovanni Paolo I avrebbe voluto aprire alla pillola anticoncezionale (il sex evidentemente tira molto più del crime!) e all‘aborto.

Le accuse di Yallop sono andate al cardinale Villot, a Paul Marcinkus (a cui però respinse le dimissioni!) e alla massoneria (immancabile!), che lo avrebbero ucciso con una dose eccessiva di calmanti, lo scrittore britannico ha anche pensato di descrivere Giovanni Paolo I come un uomo in ottima salute, rischiando la denuncia per diffamazione da parte dei fratelli del Papa, Edoardo Luciani e Nina Luciani, sostenuti dalla governante suor Vincenza Taffarel, che curava la salute malferma di Luciani fin da prima della sua elezione al pontificato (proprio il giorno prima del decesso aveva avuto una crisi.
. Tutte le ipotesi di Yallop, occorre dirlo, non sono basate su nessuna prova, nessun documento viene da lui citato.


...

magica ha detto...

antonello
conosco la digitale . i suoi pregi e difetti l'ho coltivata nel mio garden .
.
bella e pericolosa . ma non fu la causa di morte di papa luciani .

Antonello ha detto...

@magica
interessante recensione contro Yallop e le sue tesi, purtroppo credo che non possano esserci nemmeno prove contrarie, la documentazione medica che citi non comprende un'autopsia ufficiale e non potrebbe datosi che e' vietata l'autopsia al Papa pur se vi sono stati fatti che farebbero pensare ad un'autopsia avvenuta non si sa bene a cura di chi.
I primi due capitoli di quel libro sono ricolmi invero di dati economici, nomi, date, luoghi, somme di danaro, fatti, il tutto che non mi risulta, ma chiedo lumi a piu' aggiornati di me, querelati, oggettivati di azioni legali, eppure quel libro appare come una delle inchieste giornalistiche piu' ricolme di dati, e' un oceano di dati.
Il libro inizia affermando che lo scrittore e', od era, pronto a ritirare immediatamente dal mercato mondiale il proprio libro se un solo dato inserito in esso fosse stato sconfessato, sei milioni di copie credo dimostrino che il libro ha avuto proprio tutto il tempo di proliferare ed incestuare nelle librerie e biblioteche di tutto il mondo.
Ora, io non difendo e non ho il ruolo di difendere nessuno ma, dal punto di vista personalissimo, credo che il caso tragico sia stato protagonista in quella triste storia, forse che sara' falso anche che tutti i risparmi dei clerici veneti organizzati proprio da Luciani furono avocati a Roma provocando le ire dello stesso Luciani, forse corrisponde al falso pure che Paolo Sesto in persona molto prima della Sua morte ed in una cerimonia ufficiale accolse Luciani andandogli incontro, levandosi la mitra e mettendogliela in capo dicendo che egli sarebbe stato il prossimo Papa, forse sono falsita' pure la definizione dei flussi di danaro che si diresse nel Papato successivo verso la Polonia, potremmo dire tutto ed il contrario di tutto, la storia forse ci dira' cosa Diavolo e' avvenuto veramente.
Certo che descrivo Albino Luciani nella luce, ed a ben vedere ho vissuto quei cortissimi tempi, io ho visto un uomo pulito che cercava di organizzare "una chiesa povera per i poveri" e che ha trovato "una triste fine in un triste Vaticano" e non vedo onestamente come poter non dire che anche oggi sia un ambiente lontano dal potere e dalle indagini, non ultimo il famoso dossier del Papa dimissionario di cui parlano tutti i media.
Una cosa poi e' rischiare le querele, un'altra e' prendersele perdendo cause, e sembra che Yallop, a giudicare da quanto afferma non vedesse l'ora di poter discutere tutti i suoi dati davanti ad un pubblico tribunale, accadde???

Antonello ha detto...

In quanto ai 167 testimoni sono ammirato, quando vuole il Vaticano sa essere evidentemente molto ben strutturato dal punto di vista giuridico.
Strano perche' un altro libro scritto da una madre che per anni ha cercato la verita' sulla morte di suo figlio afferma disperatamente proprio il contrario con date, fatti, corrispondenze e documentazione.
Ho avuto il lacerante onore di leggere quel libro tanti anni fa e chiedo venia se non mi ricordo il titolo, qualcuno sempre piu' aggiornato di me sapra' citarne le coordinate, e' un libro sulle vicende tragiche avvenute in Vaticano fra armiggeri svizzeri di cui uno, figlio della scrittrice, si sarebbe suicidato dopo aver ucciso il suo comandante e la di lui moglie.
L'urlo di quella donna che chiedeva verita' sulla fine del figlio credo riecheggi ancora nelle vuote e polverose ma luccicanti stanze in cui trovo' solo muri in cui sbattere e dimenarsi.
Quella madre ricordo che descriveva come allucinante il sistema investigativo del Vaticano citando e descrivendo perizie di luminari laici in merito al caso del figlio, un sistema che la accolse per due giorni nella promessa di un'udienza mai avvenuta, nessuno in quei due giorni ha potuto ascoltare una madre speranzosa, un'indagine che tutti sanno quali e quante contraddizioni aveva, i libri in quel caso si sprecano e confermano quantomeno procedure peritali ed investigative disfunzionali che, sempre per caso, nel caso di Yallop diventano, come mi confermi, splendenti e ricolme di vivace funzionalita'.
Sono ammirato, 167 testimoni non furono trovati nemmeno per definire le tortuose strade dei flussi economici avvenuti dalla nascita dello Ior ad oggi, a dire il vero nessun testimone venne reperito nemmeno sulla storia di Emanuela Orlandi, eppure quel mattino presto lei vide ed incontro' qualcuno casualmente sulla sua strada, purtroppo pero' nessun testimone e' riuscito mai a descrivere alla storia quello che poteva essere avvenuto quel giorno.
167 testimoni invece sono una cifra mastodontica, sono contento ed ammirato.

magica ha detto...

antonello
ho conosciuto personalmente papa luciani quando era patriarca di venezia ,
aveva avuto dei problemi polmonari. era piutosto cagionevole di salute . tanto buono e allo stesso tempo risoluto . a vederlo sembrava remissivo . ma tu non so se lo sai , ha avuto un momento di autorita' ., non si lasciava dominare facilamente dagli eventi . ..

Antonello ha detto...

@magica
Quello che te scrivi e' perfettamente descritto nel libro di Yallop.
Il giornalista d'inchiesta descrive Luciano come un uomo dal cuore grande ma anche come una persona molto dura ed ostinata, che era insomma scavato dalle salite di montagna, lo descrive per la verita' molto furbo.
La stessa indagine conoscitiva aveva l'uso di consegnarla a piu' incaricati per poter cosi' verificare le informazioni e la fiducia che riponeva in ognuno.
Come vedi la fonte di Yallop era molto vicina a Luciani, ed altrimenti non poteva essere visti i particolari che descrive con dovizia.
Tanto per dirne una, Yallop cita anche quello che tu dici, che per molti la salute di Luciani fosse cagionevole, nel libro entra anche nei particolari, cita i medici che avevano fatto la prognosi, le modalita' di cura, tutto, quella inchiesta e' credo la piu' minuziosa che ho mai letto e tu me lo confermi.
Ebbe molti momenti d'autorita', dipende da quale intendi tu, l'ultimo furono di dettare le sue volonta' per allontanare dal Palazzo chi partecipava ad associazioni che li, per lui, non potevano e non dovevano stare.
Un'altra fu' quando si irrito' con Paolo Sesto cantandogliene in maniera molto sincera.
Risoluto ma sincero quando la situazione lo richiedeva e Paolo Sesto stesso non riusci' mai a dargli torto per quella sfuriata, tuttaltro.
Buono ma intelligente e lavoratore, la tenacia della montagna, il mordente per attaccare le salite insomma, ma come tutti i montanari diplomatico sino ad un certo punto, come quando rifiuto' la sedia procedurale, come quando non esulto' per il Papato ma incredulo disse "Dio dammi la Forza".
Schietto insomma, sincero ed amante della poverta', caratteristica che contraddistinse il suo corto Papato, "una Chiesa povera per i poveri" era il suo motto rivoluzionario, forse non cosi' entusiasticamente accolto dai drappi dorati e dalle gemme intarsiate negli anelli di oro massiccio.
Non voglio insinuare nessun sospetto, ognuno puo' farsi idee proprie nella conoscenza di causa ed io non riesco a non essere convinto dal punto di vista personale che quel giorno il triste caso regnava indisturbato.
Non so se Yallop abbia colto nel segno e lui stesso parla sempre di eventualita', di ipotesi fondate e comunque per me che provengo dagli studi economici solo che quei primi due capitoli sull'ascesa dello Ior e sul mondo veniale porporato valgono, senza ombra di dubbio, la Messa.

magica ha detto...

yallop . non poteva sapere tutto , o forse si . se tu hai letto il suo libro .

Anonimo ha detto...

"Paolo Sesto in persona molto prima della Sua morte ed in una cerimonia ufficiale accolse Luciani andandogli incontro, levandosi la mitra e mettendogliela in capo dicendo che egli sarebbe stato il prossimo Papa"
______________________________________
ma per favore. siamo seri.....

carla ha detto...

ciao Massimo,
ci siamo andati vicino,almeno come nome,in primo momento quando aveva nominato Francesco,ho subito pensato è lui,poi quando ho sentito che era un altro,nell'istante non nego la delusione,però subito rimediato dalla bella presenza,devo essere singera mi piace.....e che DIO CI ASSISTA....buonanottte

chiara ha detto...

habemus papam.
gesuita.
doveroso lasciare spazio all'uomo prima di giudicare. ma la scelta è già un segno della direzione scelta dai Cardinali.
contenti loro.

Antonello ha detto...

@anonimo 17,33
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Papa_Giovanni_Paolo_I#section_2

Alla sezione "Luciani patriarca e Cardinale" trovi l'episodio.
A dire il vero hai le tue ragioni, avevo letto dell'episodio tanto tempo fa e ricotdavo male, infatti Paolo Sesto si levo' la stola, e non la mitra, per poi indossarla all'allora Patriarca di Venezia Luciani, il fatto e' anche raccontato nel libro di Yallop.
Paolo Sesto aveva sempre in mente la sfuriata con ragione che Luciani gli fece quando seppe di una grossa operazione finanziaria che avocava di fatto alle disponibilita' di Roma soldi dei clerici veneti che Luciani aveva cercato di accorpare riuscendo a garantire ottime rese.

Il fatto viste le numerose fonti rimane pero' assolutamente vero e, nonostante il parere dell'anonimo, verissimo, informarsi prima di criticare, informarsi, non ignorare.

Anonimo ha detto...

Antonello:
è descritto un gesto, di cui si afferma esserci una foto che però l'autore non pubblica nè mette in nota alcuna fonte e aggiunge un commento personale anch'esso privo di fonte. Non mi risulta che le enciclopedie si facciano così.
Se vado e scrivo che si è inginocchiato di fronte a tal Antonello, in cui ha riconosciuto il volto della Madonna, viene pubblicato; e finchè un lettore non protesta con un moderatore sottolineando l'assenza di fonti la notizia rimane lì. Così funziona wiki.

Anonimo ha detto...

antonello
intendo che il gesto potrebbe anche essere vero (e seguendo un 'litigio' sarebbe soltanto un segno di pacificazione) ma nemmeno quell'autore si spinge a riferire presunte parole pronunciate come hai detto tu. il resto che ho detto è il metodo consigliato per distinguere le voci 'decenti' da quelle 'indecenti' dell'enciclopedia libera.

magica ha detto...

questo papa ha lo stesso carisma di papa luciani..
lo apprezzeremo sempre di piu' .
. sono cattolica con molte domande che faccio senza malizia . a persone di chiesa che a volte frequentano la mia casa ..
persone umili senza tuttavia cadere nell'ordinario . .

voglio precisare che non frequentai il papa luciano professionalmente: . per la mia eta' di allora non mi sarebbe stato possibile . ( ho citato la patologia che ebbe molto tempo prima di diventare patriarca) una notizia che si sa essendo del territorio ..facile anche averlo conosciuto sebbene casualmente ..

Antonello ha detto...

@anonimo
beh, chiaro che il gesto e' altamente simbolico, non e' che qualsiasi Papa si leva la stola papale mettendola al collo di un cardinale qualsiasi, che poi tutti i media dell'epoca, conoscendo la diatriba fra i due, avessero ricondotto quel gesto ad un significato particolare avra' pure un senso.
Un gesto simbolico rarissimo che doveva avere un motivo preciso, qui forse possiamo discutere, sulle interpretazioni intendo, io pero' ricordo che quel gesto fu' accompagnato da una frase ma forse ricordo male io, ci puo' stare.
Nel contesto la sfuriata di Luciani credo che sia avvenuta in termini non "da canoni", e perfettamente in linea con il personaggio, ligio ma risoluto, schietto e deciso, persino in ambienti vaticani quel gesto aveva un significato preciso.
Poi ognuno certamente puo' pensare cio' che vuole e ricordarsi cio' che si ricorda.
"Siamo seri" avevo capito intendesse come panzanata il dato in se, non vero, non serio, e cosi' non mi sembra visto che lo citano una marea di media.
Nessun problema, per qualcuno puo' essere una panzana per altri un fatto "da interpretare", fatto sta che Luciani divento' Papa e che forse uno che poteva garantire cio' era proprio Paolo Sesto, o sbaglio???

Antonello ha detto...

@magica
beh, gia' ci sono alcune frasi discutibili.
"Chi non prega il Signore prega il Diavolo" a me non sembra proprio una posizione da Grande.
E' un solco in buona sostanza, "o stai con me o sei contro di me" sa tanto di Bipolarismo religioso che non mi sembea tanto opportuno in un mondo sempre piu' laico, multiculturale e sopratutto in una situazione estrema di multireligioni sempre piu' numerose e presenti.
Il silenzio secondo Francesco e' schieramento e questo secondo il mio modo di vedere e' del tutto errato pure se detto da un Papa.
A me pare che l'ateismo sia fuori dalla Chiesa e non contro di essa, e l'assunto non e' a dire il vero una novita' se ricordo bene tantissime requisitorie del predecessore dimissionario contro il "relativismo religioso", si propone sempre questo serrare le fila in nome di una identita' che si pretende categorizzabile citandola come avversa se silenziosa.
Mah, e' solo una frase daccordo, saro' diffidente io.

chiara ha detto...

antonello:
secondo me non ti sei sbagliato nell'interpretare la frase; pur infastidendo anche me, sul piano teorico e se la penso riferita a me stessa e ad un contesto "neutro", credo di non sbagliare ricollegando (e comprendendo) la posizione di ritorno al rigore e alla fermezza della Chiesa Cattolica, al timore per le conseguenze del proselitismo assolutista e strabordante dell'islam integralista. credo sia questa la chiave interpretativa da dare alla elezione degli ultimi due papi: non è più tempo di aperture troppo ampie perchè chi s'insinuerebbe in tali brecce e tutt'altro che ben intenzionato; detto in altri termini vorrebbero avere il maggior numero possibile vasi pieni che sono impossibili da riempire con altre cose perchè le cose che circolano ultimamente non sono innocue per la collettività. E' un po' lo stesso discorso che venne fatto anche in ambienti laici quando si discuteva sulla Costituzione Europea: minare le radici, rifiutarle, non rende salda la pianta ma anzi la espone ad essere abbattuta con poco.

Antonello ha detto...

@Chiara
se il mondo islamico chiama infedeli coloro che non credono, cadendo per primo nell'errore di schierare la non fede citandola come avversa, ed in verita' anche da combattere, non credo che la risposta piu' giusta del mondo cristiano possa essere "chi non prega Dio prega il Diavolo", in questo senso non serve, a mio modesto parere, mettere il mondo islamico allo specchio per affrontarlo come per la verita' meriterebbe.
Il livello e' alto, religioso e profondo ed una risposta storica del genere potrebbe essere giustificata in una bega di quartiere fra due litiganti, non da un Pontefice.
Disconoscere l'ateismo coinvolgendolo in una sua supposta avversita' nei confronti di qualcosa che non crede possa esistere, che per la verita' sarebbe degli agnostici, e' un errore di identita', di limite della liberta' ed autodeterminazione degli individui che si vorrebbero "pecorelle o lupi", piu' una legge banale di sopravvivenza che una risposta sensata all'obbrobrio dei "fedeli o infedeli" da consegnare alla storia.
Peccato che Cristo stesso sarebbe morto in croce per "lasciare" agli esseri umani, da Suo padre creati, la liberta' di decidere e quindi quel relativismo religioso che tanto dava fastidio al Papa dimissionario.
Condivido la tua analisi ma secondo me la Chiesa dovrebbe rispondere alle paure, che si e' autocreata, con la forza di valori ben diversi e partendo dalla logica deduzione che Dio preferisce forse chi lo sceglie a chi non potendo essergli contro e' costretto a schierarsi con la Sua esistenza.
E' talmente profondo e lapalissiano che si stacca dagli interessi personali e privatamente coltivati determinando queste storture ed errori madornali dell'ostinata Chiesa.
E tutto senza sottolineare le contraddizioni dietro le quinte che portano ineludibilmente a chiedersi, a chi conviene costringere un mussulmano a lasciare la Sua terra sacra per spostarsi in massa verso una guerra fra religiosi e poveri, a chi conviene pagare il lavoro degli islamici due euro per intere giornate di lavoro.
La Chiesa quanto e' complice con chi sfrutta e quanto si nasconde una verita' che si autoconvince gli serva a sopravvivere??? Con quante mani agisce nella storia??? Perche' con una cerca di arginare le invasioni e con l'altra acquista quote industriali che favoriscono quella stessa invasione???
Le risposte drastiche creano solo solchi, fratture, qui invece servirebbero ponti come amava dire qualcuno, dialogo, scambio, arricchimento reciproco, non serve superbia ma umilta' e forte chiarezza di idee, il dialogo fra culture e non i fazzoletti agli occhi.
Io credo a questo, non a solchi, non ci sono buoni o cattivi, anche il cattivo messo nella sua situazione e nel suo tempo puo' diventare un buono e viceversa, dipende, non e' tutto bianco o nero, marocchino o europeo, esiste anche chi respira conoscenza e dialogo fra diversita' estreme.

chiara ha detto...

Antonello:
fai un discorso molto articolato a cui non renderei giustizia rispondendoti a quest'ora, per cui al momento mi limito a precisare che tenendo ben distinti credenti e fondamentalisti credo che tra credenti cristiani (e cattolici) e credenti musulmani il dialogo ci sia e sia un buon dialogo; viceversa il dialogo con i fondamentalisti non ci deve per niente essere, vanno solo combattuti ed isolati, perchè per loro la religione è una facciata, un mezzo di raccolta e indottrinamento delle masse più ignoranti per fini che nulla hanno a che fare con la spiritualità e molto con la materialità. E se sul piano teorico tutti i fondamentalismi sono uguali (compreso quello cristiano) sul piano pratico c'è chi compie stragi in pieni anni 2000 e chi si limita a rompere le tolle.

Antonello ha detto...

@Chiara
si, forse ho spaziato un po' troppo mettendo troppa carne al fuoco.
Se riesco ad essere piu' chiaro trovo, in buona sostanza, che l'identita' si esprima anche nel non trasformare il semplice disconoscimento di dati di fatto in strategie di opportuna chiusura.
Gli atei in sostanza esistono e disconoscerne l'esistenza e' un errore fondamentalista da "cecati", non mi sembra che poi essere ateo sia obbligatoriamente uno schierarsi contro la Chiesa e la Cristianita', non e' detto, come pure esistono i Buddisti, i Mussulmani appunto, i mono ed i pluri teisti, ognuno crede o non crede a modo suo ed a dispetto dei canonici canoni, allora la mia osservazione era: perche' dunque citare contro Dio, schierandolo con il Diavolo, chi non lo prega??? E' poi, a parer mio, talmente illogico che la frase "chi non prega Dio prega il Diavolo" non puo' semplicemente ed erroneamente affibbiare un significato ad un "non sostenere" di altri ma, credo, che abbia il fine di serrare le fila, di fidelizzare ulteriormente le gerarchie, di creare conseguentemente il solco cosi' da avere una perfetta linea dritta fra i "buoni" e "cattivi", forse anche un gioco di muscoli nei confronti di chi potrebbe obiettare cio' che obietto appunto io.
Si agisce e si reagisce nel e dall'ambiente, continuare a reagire fa della Chiesa un sempre piu' debole segnale di umanita', se invece iniziasse ad agire riformando quelle due o tre regoline che sono viste ad oggi come tabu' potrebbe non aver bisogno di difendersi dall'ondata invasiva araba.
Ad esempio, invece di continuare a creare solchi e bipolarismi se intavolasse un serio discorso su celibato solo su scelta e sacerdozio femminile quanto meno non rischierebbe l'estinzione dei suoi ministri del culto e insinuerebbe una spina mica da ridere nel mondo arabo che relega e recinta le donne, forse anche per motivi intonati, a esclusivi spazi non valicabili.
Perche' anche oggi non si capisce, si spreta Milingo perche' avrebbe sposato una donna ma si mantengono i figli erranti che hanno il vizietto sui fanciulli, una bella differenza direi, eppure e' una scelta ostinatamente e ciecamente difesa.
Speriamo nelle giovani leve settantenni.
Trovo che anche gli Stati non possano accettare determinate imposizioni a propri cittadini da parte di chissa chi, l'essere umano e la sua responsabile liberta' innanzi tutto, io la penso cosi'.
Facendo un esempio fuori dei limiti ed un po' ironico, vorrei vedere cosa accadesse se il Milan proibisse ai propri calciatori di fornicare e di sposarsi, sarebbe una regola accettabile, logica e umana al giorno d'oggi??? Quali leggi violerebbe???

Mimosa ha detto...

Caro Antonello,
tu non hai capito la sostanza: essere ateo significa negare ogni religione e ogni spiritualità, significa negare anche il "pluriteismo", significa negare ogni possibilità di redenzione dell’uomo dopo la morte fisica, ogni tipo di sopravvivenza dopo la morte! significa credere alla casualità dell’esistenza umana, significa negare un Progetto Originale che ha determinato l’esistenza dell’Universo e dell’Umanità creata “a somiglianza del suo Creatore”, significa negare l’esistenza dell’anima!!
In poche parole essere ateo significa negare l’esistenza di un ente trascendente.

Essere islamico non vuol dire essere ateo! Essere buddista non significa essere ateo!
Va a leggere su Wikipedia il significato di Ateismo.

Mimosa

Mimosa ha detto...

E’ pertanto evidente, dal punto di vista spirituale, teistico, che "chi non prega Dio prega il Diavolo", ogni Religione monoteistica e anche politeistica lo affermerebbe, rappresentando il Diavolo in un essere malefico in contrasto con la divinità benevola!

Antonello ha detto...

@Mimosa
se hai letto questo nelle mie parole sicuramente mi sono spiegato male io, ateismo non significa assolutamente essere mussulmani o buddisti, e dove avrei scritto una castroneria del genere che tu mi attribuisci???
Io ho scritto "ed esistono pure" differenziando i significati e conglobandoli poi nel "ognuno crede a cosa vuole ed a modo proprio", direi che ho scritto tutto meno quello che hai capito o mi vuoi attribuire tu.
E se un ateo nega l'esistenza, per lui e legittimamente, del progetto che te citi la soluzione sarebbe negare o schierare la sua di esistenza affermando che "se non prega Dio addirittura prega il Diavolo"???
Il senso e' che l'espressione piu' alta di una fede, come puo' essere un Papa, si arriga il diritto di interpretare una posizione, a me sembra opinabile ma legittima, schierandola con il Diavolo se non con Dio, e conseguentemente a questo io ho parlato di bipolarismo religioso, "o con me o contro di me".
Il mussulmano non prega il Dio cristiano e definisce "infedeli" coloro che non pregano come lui, e cosi' via, ogni sacrosanta religione sembra un bimbo che gioca a bilie, o stai con lui o tifi per gli avversari.
Invece io rivendico che si possa avere posizioni diverse e personali, che ognuno creda a cio' che ritiene piu' opportuno senza diktat o persecuzioni ed a modo proprio, senza per questo essere per forza schierati da qualcuno.
Carissima Mimosa, io, come chiunque, nel mio mondo e senza essere bestemmiatori, puo' anche non credere a Dio od a quel progetto originante a cui altri credono, non vedo la gravissima rilevanza che lo porterebbe a schierarsi contro Dio per forza, ma perche' interpretare sempre con occhi di fede chi invece non crede, semplicemente???
Mi sembrava semplice la mia posizione rispetto alle parole che commentavo.

chiara ha detto...

Antonello:
per un ateo non esiste il diavolo così come non esiste Dio, per cui se davvero è ateo la cosa non lo dovrebbe toccare!

Antonello ha detto...

@Chiara
completamente daccordo, anche se con qualche riserva sulla "demonizzazione" dell'ateismo, ma io analizzavo appunto il punto di vista espresso dal Ponteficie e non quello dell'ateismo.
Per fare un esempio, e' come se un marito dicesse che la moglie lo tradisce perche' non vuole far l'amore con lui dimenticando che semplicemente potrebbe non averne voglia, non essere predisposta in quel momento, senza approfondire che potrebbe persino aver perso la passione fine a se stessa, potrebbe persino non credere piu' al sentimento che l'ha portata a sposarsi, in alcuni casi magari preferisce sfogliare le margherite od essere diventata donnosessuale, chi lo puo' dire se non lei???
Riesco a spiegare??? Ora, faccio solo un vile esempio,te moglie atea accetteresti, solo perche' magari cio' non ti toccherebbe, di essere definita come fedifraga indiavolata solo perche' magari, seguendo l'esempio, non fai cio' che "vuole" tuo marito e solo perche' non preghi Dio???
Un po' singolare la veduta aldila' dell'analista che credo, nel caso, offriresti ben volentieri te, o no???
Ma poi era solo l'analisi di una frase, magari e' stata una di quelle infelici che magari il Ponteficie non pensa veramente, ragionavo ma non e' che ho stigmatizzato ai posteri ed a priori tutto un Papato, dipende.