venerdì 5 aprile 2013

Caso Scazzi. C'era una volta e c'è ancora... solo una favola. Tutto il resto è noia

Articolo di Gilberto M.



C'era una volta...

- Un re! - diranno subito i miei lettori. No, avete sbagliato. - C'era una volta un burattino? - Non proprio... c’era una volta un processo - Per omicidio? Non solo, anche se c’entra un omicidio. Si tratta di un processo alla giustizia e alle sue idiosincrasie, ai suoi vezzi e alle sue alchemiche procedure. Ma vediamo nel dettaglio come si costruisce un processo simile, un processo che nasce dal nulla... anzi, mi correggo, nasce da un luogo dell’inconscio.


1) Il luogo
C’è sempre un luogo, il luogo della narrazione, il topos ricorrente dove spesso lo stesso assassino fa ritorno per una coazione a rivisitare la scena del delitto… che lo riconduce nella memoria a quel locus horridus dentro di lui, la sua vera dimora. La casa dove è avvenuto l’omicidio? La villetta di via Deledda? Evidenze? Nessuna, non dico un capello, ma neppure una traccia infinitesimale che lì sia avvenuto un delitto. Hanno pulito bene? Naturalmente, così bene da ingannare perfino i sofisticati microscopi della scientifica. Si sa, questi contadini "scarpe grosse e cervello fine" sono più scaltri di un criminologo dell’FBI, più meticolosi di un detective diplomato all’accademia del crimine, più organizzati di una squadra omicidi o di un assassino di professione. E poi poco importa trovare riscontri, è lì che Misseri ha posto il luogo della sua narrazione, il descensus ad inferos, è lì che la povera Sarah era diretta, in quella casa simile a quella di marzapane che nasconde le insidie di un Orco che mangia i bambini... o delle Streghe che li massacrano. Ma era Pinocchio o Barbablù? No, forse Hansel e Gretel. La casa degli orrori, naturalmente, dove si immagina che sia avvenuto il delitto. Passaggi segreti, luoghi ipogei, cantine dall’aria orribilmente trasandata. Un piano inclinato verso il luogo dell’esecuzione oppure direttamente in cucina, tra pentole e fornelli, dove borbottano intrugli venefici? Personaggi inquietanti nascosti nel buio, streghe e fattucchiere, orchi ed orchesse. Insomma, una somma di tutti quei tòpoi raccontati nelle favole della nostra infanzia un po’ per spaventarci e un po’ per metterci in guardia dalle insidie del mondo.

Scenari da Pollicino che rimandano al Minotauro, a Polifemo, alla mitologia greca. Quei luoghi della narrazione dove ciascuno di noi proietta le sue fantasie e le sue paure, quelle favole dell’orrore non sempre con l’immancabile lieto fine. In quegli antri tenebrosi, in quelle spelonche dei ciclopi, in quei paesi dei balocchi dove si viene trasformati in asinelli, in quelle case con l’immancabile pentola della strega, ci siamo già stati nelle nostre fantasie infantili, ancora e sempre sepolte dentro di noi; fantasmi pronti a far breccia ed uscire, a rinnovare quella favola che ci provoca spavento. Eppure niente sangue, niente umori, niente di niente, neppure un velo di cellule desquamate o un’infima e invisibile particella biologica del delitto che sia stata rilevata dai sofisticati strumenti della scientifica. Eppure dentro c'era un corpo strangolato, forse impiccato... eppure non si è trovato nessun remoto residuo salivare disperso nell'agonia del respiro e nello spasmo mortale. Una morte pressoché immateriale. Una povera salma trasportata qua e là, da su a giù come facendola levitare, non un fardello, ma semplicemente un corpo etereo e virtuale. Di più. Un corpo ancora caldo che ha appena esalato l’ultimo respiro, ma che non lascia di sé neppure quell'impronta evanescente che la lente scaltra dell’investigatore rileva attraverso il suo armamentario di cartine al tornasole e di reagenti, roba chimica che fa apparire, come per magia, la prova in quell'alone insignificante di sporco che agli occhi profani è solo uno strato insulso di polvere. Niente di niente. La casa di marzapane è davvero un antro pieno di risorse e stratagemmi, una perenne e subdola ricetta delle streghe che mettono al forno la crostata di fragole e lamponi per attirare qualche vittima ignara, una ribollita che non lascia più traccia dei suoi veleni. 

E sì che le moderne tecniche della polizia scientifica possono rilevare quantità non solo invisibili all'occhio umano, ma anche al vecchio microscopio di Spallanzani… non per niente si chiama in causa la scienza per la sua capacità di rilevare tracce che neppure la normale pulizia di un ambiente riesce a cancellare, in quanto sa individuare reperti invisibili all'occhio umano, mette in relazione le più piccole discrepanze e le più microscopiche incongruenze per tracciare profili genetici e rilevare indizi che al profano risultano irreperibili. Ma la scienza nulla ha trovato, quindi che la casa di via Deledda sia il luogo del delitto è più che altro "un atto di fede". E come ogni atto di fede non richiede prove. Sì, si sono immaginati scenari sulla scorta delle narrazioni di Michele, ma in quanto a reperti... il nulla assoluto. Ma la fede, si sa, è tale perché non ammette in definitiva riscontri o inferenze razionali, se non quell'illuminazione che ci fa convinti di qualcosa al di là di qualsivoglia reperto o dato certo assodato mediante indagine fattuale. Ovviamente la Fede con la maiuscola è un’altra cosa.

La narrazione di Michele Misseri sembra seguire quell'estro fantastico delle favole raccontateci da bambini. Un miscuglio un po' di Perrault e un po' dei fratelli Grimm, con tutte quelle varianti nelle quali i cantastorie si ingegnano a sorprendere e spaventare l'uditorio, talvolta come piccoli ascoltatori così suggestionabili quando si parla di orchi ed orchesse, di streghe e di mariti assatanati... come era appunto Barbablù. Le narrazioni di Michele Misseri dipanano una sorta di zibaldone nel quale la suggestione dell'inconscio prende corpo e sostanza. Perfino l'immagine dell'albero di fico, con le connesse fantasie sessuali del frutto proibito, trovano espressione in un racconto con tutti gli ingredienti dell'affabulazione. Un racconto condito di quelle bibliche memorie di reminiscenza infantile, di quando abbiamo ascoltato la storia del peccato originale, di quando in fase preadolescenziale abbiamo fatto della freudiana sessualità polimorfo perversa, l'oggetto della inconscia trattazione. Basta leggere le narrazioni di Michele, soprattutto quelle uscite dall'incidente probatorio, per trovare un mondo di paesaggi onirici, una fabula dell'inconscio collettivo, quelle storie che da bambini ci hanno incantato e terrorizzato sullo strapiombo delle nostre più torbide fantasie, di quella produzione fantasmatica nella quale ci perdiamo ad occhi aperti, inconsapevoli di evocare primigenie e inconsce paure. 

Quando parla del cavalluccio sembrano riemergere dalla memoria quei giochi infantili, i ludici di quell'universo di quella remota età della memoria in cui si mescolano desideri e paure del mondo puerile. Michele nelle sue confessioni racconta quella storia perenne e ancestrale che si perde nella notte dei tempi, gli archetipi junghiani, solo fantasie che improvvisamente scaturiscono da un'anima attanagliata dall'angoscia. Michele Misseri non è né l’assassino né tanto meno occultatore del cadavere della piccola Sarah. E' il testimone pietrificato, l'anima sconvolta e annichilita di fronte all'inaspettato e crudele della vita. L'uomo di Avetrana è l'occhio folgorato e inorridito, lo sguardo che vede la Gorgone, il groviglio di vipere della sua chioma e le sue zanne, quella scena così ben custodita nelle nostre fantasie inconsce che improvvisamente vien liberata e appare in un'immagine scioccante, impressionante, intollerabile. Quando siamo testimoni di qualcosa che supera la soglia, il limite di quanto ci è umanamente sopportabile, scatta quella procedura di tutela che gli psicoanalisti chiamano rimozione. Un processo di difesa che allontana dalla coscienza quei contenuti mnestici considerati inaccettabili e intollerabili dall'Io, quelle immagini annichilenti come appunto lo sguardo di Medusa, quello sguardo che rappresenta l'orrore che è fuori, ma anche dentro di noi in quel mondo fantasmatico sepolto nella nostra anima, nel subconscio. Al concetto di rimozione è collegato quello di resistenza, il meccanismo psichico che impedisce ai contenuti della memoria, una volta rimossi, di tornare nuovamente coscienti. Meccanismi di compensazione e di difesa consentono al materiale rimosso di manifestarsi, ma in forme diverse dal suo contenuto, più distorte e remote dalla sua forma originaria quanto più è forte la resistenza, quanto più è intollerabile il ricordo di ciò che ha sconvolto la mente, attraverso i sogni e la nevrosi creativa. 

Lapsus e atti mancati, sogni, fantasie, affabulazioni e perfino contenuti sublimati nell'arte e nella scienza, rappresentano quel serbatoio dove la nostra interiorità appare in filigrana, una sorta di effetto alone nel quale manifestiamo le nostre pulsioni profonde in forma mascherata e metaforica. Il riemergere di traumi rimossi può risultare angosciante, precipitarci in una depressione lacerante. In tutto quello che dice e racconta Michele c'è il marchio allegorico con il quale trasfigurare quello che non può essere concepito e accettato dall'Io consapevole, qualcosa che la coscienza rifiuta perché troppo intollerabile, inaccettabile, troppo oltre misura. Nelle narrazioni di Michele c'è come il tentativo di sottrarre il suo occhio a qualcosa che non può essere ‘visto’, e nello stesso tempo c'è un processo di identificazione, perché talvolta professarsi colpevole è l'estremo escamotage con il quale sottrarre la psiche a quell'immagine che l'ha pietrificata e che minaccia di distruggerla. Gli psicoanalisti lo sanno, sanno che talvolta la mente per sottrarsi al dolore precipita nell'angoscia, costruisce un mondo fittizio e metaforico (per nulla felice, per niente gradevole) per non dover riconoscere la dolorosa e inquietante verità di quello reale. Tutto in Michele ci parla di una conflittualità e di una innocenza che usa il criterio di colpevolezza come l'estrema ratio con cui sottrarsi alla coscienza di quello che non può raccontare perché sepolto dentro di lui nel pozzo dove albergano i fantasmi dell’id. Lui è custode di una verità che tanto più gli preme dentro per uscir fuori, tanto più quei meccanismi che appartengono all'economia psichica e al teorema della conservazione dell'energia applicato ai contenuti mentali, formano delle barriere insormontabili. La sua anaffettività ne è un sintomo insieme a quell'uso del ‘noi’ che sembra attestare una difficoltà a ricomporsi in un Io indiviso, a ritrovare non solo la memoria ma anche quell'unità organica di persona che sembra smarrita e dispersa.

La caccia alle streghe si è modernizzata, ha assunto le vesti internettiane, ha dipinto scenari con celle telefoniche, messaggi telematici, trasmissioni dedicate con tanto di ritrovamento del cadavere in diretta. Eppure a guardar bene il sistema è lo stesso. Alla gogna fisica, con il malcapitato esposto al pubblico ludibrio - il collare di ferro fissato a una colonna con una catena (poi sostituita con tavole di legno dove venivano bloccate testa braccia e gambe) - subentra la gogna mediatica, non meno umiliante e distruttiva per la dignità dell'essere umano. La caccia alle streghe, la persecuzione di donne sospettate di compiere sortilegi, fatture e malefici, di sciogliere e legare amori, nasce nel XV secolo e perdura fino all'inizio del XVIII all'interno dell'occidente cristiano. Ma in realtà, per estensione, la "caccia alle streghe" può manifestarsi fino ad oggi giungendo talvolta a negare i diritti di difesa agli accusati e ad avere scarsa considerazione della loro reale colpevolezza o innocenza. Nel Macbeth di Shakespeare abbiamo una rappresentazione emblematica delle streghe attorno a un pentolone. La strega di solito è rappresentata, nell'iconografia popolare, svolazzante a cavallo di un manico di scopa, ma viene anche dotata di un sapere sciamanico. La stessa chiesa cattolica ha da un lato prodotto documenti contro la superstizione e dall'altro accettato la realtà della stregoneria con scritti vari (bolle). Nel Malleus Maleficarum, due domenicani tedeschi, Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer, stabiliscono perfino i parametri per riconoscere e punire le streghe, adottando anche gli idonei metodi di tortura. Inutile dire che le presunte streghe appartenevano per lo più alle classi sociali inferiori. 

Tra di loro poteva esserci anche qualche criminale, ma nella stragrande maggioranza erano persone innocenti (guaritrici, levatrici e prostitute). Le streghe venivano torturate e bruciate vive, talvolta in base a delazioni anonime mosse anche da futili ragioni o da interesse. E' da dire che spesso e volentieri era proprio la furia popolare a farsi promotrice della caccia alle streghe e a improvvisare roghi estemporanei. La condanna comportava poi la confisca dei beni della vittima di turno, beni che venivano divisi a metà fra la Chiesa e il potere temporale.

2) Il mezzo di trasporto – il viaggio
La salma caricata sull'auto da un piano fortemente inclinato. Operazione non facile, non esente da urti e scossoni. Nell'auto? Nessuna traccia. Ripulita con assiduo olio di gomito e nonostante fosse trasportata in un piccolissimo bagagliaio con sopra soltanto un cartone e una zappa. Anche qui neppure il più piccolo segno rilevato dall'immancabile valigetta della scientifica con tutto il suo armamentario di pipette, provette, pennelli, stick, liquidi fisiologici, lampade a raggi ultravioletti, luminol, spray, ingranditori lenticolari. Neppure l’ombra di un'impronta, nemmeno un qualche liquido organico. Niente di niente, come detto dal suo avvocato in tribunale quando per il Misseri ha chiesto l'assoluzione. Neanche il naso di un cane che evidenziasse la pregressa presenza di un cadavere (a Foggia i cani da cadavere annusarono l'auto di Matthias Schepp e sentenziarono che non aveva trasportato i corpi morti delle figlie, Livia e Alessia... non è possibile che i pm di Taranto non abbiano chiesto a quelli del Ris di fare una simile verifica). E non si dica che è trascorso del tempo, se è vero, come è vero, che perfino a distanza di un anno il bravo detective sa ritrovare tracce e microscopiche macchie di sangue, perfino individuare impronte e segni che l'indagine distratta di un profano non riuscirebbe mai a rilevare. 

Ma si sa, le menti semplici riescono ad organizzare gli stratagemmi più complessi, i depistaggi più scaltri e… le pulizie con accuratezza molecolare. Cos'è la valigetta col microscopio usb rispetto alla mente smaliziata di un contadino, che sa tutto di lampade a raggi ultravioletti, e di una aspirante estetista, aggiornata sulle matite evidenziatrici e sugli ingranditori lenticolari? Più furbi e smaliziati di uno 007, perfino più aggiornati di un'agenzia investigativa. Due donne e un contadino che sanno come sterilizzare e bonificare tutto e per intero il luogo del delitto e le sue pertinenze, che sanno ripulire ed epurare perfino meglio di un James Bond con tutte le sue diavolerie tecnologiche. Detto questo il viaggio verso contrada Mosca con il suo fardello di morte, appare più che altro come un viaggio a ritroso nel tempo, una commutatio loci con un bagagliaio vuoto, riempito solo di immagini fantasmatiche. E le celle telefoniche? E' proprio il caso di dire aria fritta. Provano che il cellulare di Sarah fosse nella cantina o nella casa dei signori Misseri? Sì, come provano che potesse essere in qualsiasi casa di Avetrana o nei dintorni del paese.

3) Il tempo
Per cui? Su cosa si fonda il processo? Ah sì, già, sulle confessioni del Misseri. Ma erano confessioni o narrazioni? Testimonianze o sogni? Sì, ha fatto ritrovare il cadavere. Un bel mistero... sepolto nella mente dell'uomo di Avetrana. Non credo che il vero assassino e il vero occultatore del cadavere dormano sonni tranquilli. A Michele potrebbe tornare improvvisamente la memoria. Che lui sia l’assassino è probabile con la stessa probabilità che ha un cammello di entrare nella cruna di un ago. Che invece siano assassine le sventurate Sabrina e Cosima, è probabile con la stessa probabilità che nella cruna dell'ago ci passino due cammelli. Davvero l'uomo di Avetrana nelle sue narrazioni ha pescato un po' nelle favole ascoltate nell'infanzia e un po' nel libro del catechismo, in cui il peccato originale è per lo più condito da un immaginario sessuale. A Taranto si celebra il processo sulle fantasie di un contadino e sulle proiezioni di queste fantasie che un'intera nazione ha fatto sue. Forse il vero assassino è persino stupito di quanto in quella città possa essere facile farvi entrare ben tre cammelli nella cruna di quel famoso ago.

Gli orari in genere sono sottoposti a deformazioni varie dovute vuoi al carattere soggettivo dello trascorrere del tempo (il cosiddetto tempo vissuto) e vuoi alla mancanza di punti di riferimento certi (il tempo assoluto dell'orologio che quasi mai viene controllato nelle evenienze della vita quotidiana). Lo scostamento è spesso rilevante, soprattutto quando la nostra mente è impegnata in qualcosa che l'assorbe completamente. Allora guardando finalmente l'orologio possiamo dire: “accidenti… sono già le… quanto tempo è passato!”. Nella realtà però abbiamo come punto di riferimento la punteggiatura di fatti in successione, anche quando non riusciamo a dimensionarli nel tempo riusciamo però a rilevare con buona precisione la durata temporale dell'intervallo tra l'uno e l'altro, questo perché l’intervallo rappresenta per così dire un tempo vuoto (vuoto di contenuti significanti), privo di qualità e dunque puro intervallo quantitativo (per quanto possa esserlo il nostro tempo interiore). Se Concetta dunque risponde: "Era uscita pochi minuti prima" - riferendosi all'intervallo di tempo tra l'uscita di Sarah da casa e l'arrivo di Sabrina e Mariangela che la cercavano - significa che quel tempo è un tempo sostanzialmente quantitativo e dunque la sua percezione è sicuramente corretta (l'unica ambiguità può essere rappresentata dal significato che un parlante dà alla locuzione "pochi minuti prima": potrebbero essere dieci, quindici, forse venti, non certo un'ora. Dunque l'uscita di Sarah da casa deve essere collocata in un orario a cavallo delle 14,30, poco meno o poco più, non certo prima delle 14,00 come asserisce l'Accusa (e questo indipendentemente da altri fatti, come ad esempio la testimonianza degli ex-fidanzatini che in prima battuta indicano proprio un orario che ruota attorno a quell'ora, alle 14,30).

Tali considerazioni sulla percezione del tempo e sul suo utilizzo, ci portano però ad altre considerazioni in ordine ad una eventuale tempistica che veda coinvolto Michele Misseri. Ho già detto e scritto che non credo che Sarah abbia raggiunto la casa di via Deledda ed in questa sia stata uccisa. Ma proviamo ad ammettere che effettivamente la ragazza sia arrivata dai Misseri e abbia trovato la morte per mano di Michele, come lui asserisce in alcune delle sue narrazioni. Mettiamola al vaglio di una ricostruzione fenomenologica per verificarne la plausibilità al di là del fatto che non esiste il ben che minimo riscontro. Nell'analisi dei tempi utilizzerò le due versioni come sopra:

1) - Il tempo quantitativo - 
2) - Il tempo qualitativo -

1) Per il tempo quantitativo uso un certo intervallo di tolleranza, in modo da accontentare tutti. Tale elasticità è in funzione dell'impossibilità di ‘pesare’ con esattezza le modalità di un evento (che si suppone accaduto) in ragione di variabili che non si conoscono, se non approssimativamente. 

2) Per il tempo qualitativo mi rifaccio all'analisi psicologica del tempo in relazione agli stati emotivi e alle dinamiche psicogene.

Sarah, secondo una ricostruzione (delle tante), giungerebbe in via Deledda tra le 14,30 e le 14,35 poco prima dell’arrivo di Mariangela e scenderebbe nel garage cantina immediatamente. Prescindiamo dal fatto che Sarah non avrebbe avuto motivo di farlo, immaginiamo che il delitto si sia scatenato in un tempo brevissimo e che alle 14,40 sia già accaduta l'aggressione a causa di una specie di raptus (non ci interessa saper cosa sia accaduto, la nostra analisi riguarda solo i tempi nella loro dimensione oggettiva (l'orologio) e soggettiva (i vissuti). Qui però dobbiamo subito fare un rilievo. Il dispiegarsi di un'azione tanto repentina comporta l'esistenza di qualche precedente (qualcosa nel rapporto tra lo zio e la nipote di cui non abbiamo traccia), ma ammettiamo pure che quel qualcosa sia esistito (uno o più antefatti all'insaputa di tutti). L'azione però, per quanto repentina, deve pur aver avuto un innesco di almeno un paio di minuti e uno sviluppo (la morte non istantanea viene indicata in circa tre-quattro minuti. Dunque Michele vedrebbe morire la nipote in un lasso di tempo (quattro minuti di agonia sono molti e di certo rappresentano un impatto emotivo non indifferente). In questo scenario la morte della ragazza avviene attorno alle 14,40-44 dopo un delitto d’impeto (peraltro piuttosto difficile da immaginare in una azione tanto repentina e immotivata) in cui Michele perde i freni inibitori e il controllo di se stesso. 

Per chi non immagina un delitto vero come un videogioco, o semplicemente come la scena di un film, sorgono però a questo punto una serie di interrogativi e di problematiche. Veder morire qualcuno per averlo ucciso comporta (in un delitto d'impeto e non premeditato) una serie di cambiamenti nella sfera emotiva e di alterazione nei parametri neuro-fisiologici. Non si tratta propriamente di una fiction, per qualunque persona normale c'è una alterazione dei tempi che si esprime nei vissuti interiori, un'impressione eidetica per la quale l'evento scatena alterazioni neuro-fisiologiche come l'aumento dei battiti cardiaci e della respirazione, un'alterazione emotiva che si riverbera su tutta la sfera somatica. Veder morire qualcuno non è un fatto di tutti i giorni e di sicuro intervengono delle impressioni e vissuti interiori molto forti. Solo un serial killer è in grado di ricomporsi in tempi brevissimi e solo nel caso di un delitto premeditato l'esecutore può aver preventivamente proiettato il delitto in una sorta di copione per il quale è in grado di scandire gli atti successivi secondo una tempistica quasi da orologio. In un delitto d'impeto i vissuti interiori e gli stati emotivi sono talmente preponderanti da impedire per un lasso di tempo significativo che l'esecutore possa riacquistare la lucidità, mentale e dei processi di consequenzialità logico-operativa. Che Michele possa aver ucciso e un istante dopo già essere in grado di organizzare, anche solo mentalmente, dei procedimenti logici e delle inferenze deduttive, è non solo improbabile, ma anche irreale. 

Di sicuro dopo un delitto d'impeto c’è un lasso di tempo, che potremmo definire di zona grigia, in cui la mente risulta annebbiata e nella quale subentra una sorta di spaesamento (probabilmente anche una difficoltà a orientarsi nello spazio e nel tempo), una sensazione di irrealtà, una perdita temporanea delle coordinate di riferimento (non si tratta di un soldato abituato e certificato ad uccidere, nel quale i processi di riorganizzazione sono stati addestrati e nel quale gli eventuali sensi di colpa si ottundono progressivamente nella routine). Pensare che Michele veda morire la nipote e meno di quindici minuti dopo sia già in grado di partire con il suo cadavere a bordo, diretto verso il luogo di occultamento che lui ha già ben in mente (con tutte le azioni intermedie che tale operazione comporta) è francamente inverosimile per non dire impossibile. Un conto è ricomporsi dopo un delitto d'impeto che richiede almeno alcuni minuti, un conto è cominciare a programmare una serie di azioni per mascherare il delitto e predisporsi mentalmente e fisicamente, per mettere in atto tutte le procedure necessarie per dar seguito alle intenzioni.

Facciamo un passo indietro e torniamo all'uscita di Sarah da casa seguendo la ricostruzione fatta in arringa dall'Accusa. "L'uscita da casa - secondo il pm - non può essere collocata verso le 14,30. Se si fosse mossa dopo aver ricevuto il messaggio di Sabrina, quello delle 14.25 e 11 secondi, Sarah sarebbe dovuta arrivare a casa Misseri dopo l'amica Mariangela Spagnoletti e Michele Misseri l'avrebbe uccisa in solo quattro minuti, fra le 14,39, ora in cui la stessa Sabrina dice di vederlo sulla rampa del garage, e le 14,42, quando il cellulare di Sarah squilla per l'ultima volta sollecitato proprio da una telefonata di Sabrina"

E’ tutta qui la chiave dell'innocenza dell'intera famiglia Misseri. Le prime testimonianze sono le più sicure ed indicano che Sarah sulle 14,30 è per strada. Un orario che è incompatibile (come fa notare il pm) col suo arrivo a casa degli zii prima di Mariangela o comunque per consentire un omicidio in un troppo ristretto lasso di tempo. Motivo per cui Sarah non è mai arrivata quel pomeriggio alla casa di via Deledda. Quello che lo fa credere a tutti sono le confessioni di Michele, che ha creato uno scenario nel quale si è poi costruita una narrazione del tutto di fantasia, ad iniziare il luogo del delitto. La ricostruzione si basa solo sulla suggestione che le sue varie confessioni hanno creato in chi le ha ascoltate: commentatori, investigatori, criminologi ed anche nei componenti della sua famiglia, che lo crede colpevole del delitto. E ad oggi, paradossalmente, più lui incolpa se stesso (senza riscontri oggettivi), più la sua confessione finale rafforza la convinzione dei colpevolisti riguardo a sua figlia e a sua moglie. La narrazione è nata nella sua mente da quello che ha ascoltato e visto, anche in televisione. Ha tratto spunti e l'ha rielaborata ed esternata... poi ci ha pensato la cassa di risonanza massmediatica ad ampliarla e a ritrasmettercela in un continuo feedback. Ma nel corpo di Sarah non sono stati trovati i resti del Cordon Bleu, i 20 cc periziati dal patologo è la quantità che ogni stomaco vuoto ha fisiologicamente in sé, e questo è un'ulteriore conferma che il delitto dev'essere posticipato (nel caso che Sarah abbia davvero mangiato non può essere avvenuto tra le 14 e le 14,30). Da qui si ha l'ulteriore conferma che famiglia Misseri non può essere coinvolta nel delitto. 

Vediamo più nel dettaglio. Mettiamo tra parentesi le confessioni di Michele Misseri, non teniamone conto e riassumiamo.

1) Non risulta nessuna traccia del delitto nella casa di via Deledda.
2) Non risulta nessuna traccia del cadavere sulle automobili della famiglia Misseri.
3) Le perizie sui cellulari non dimostrano niente, se non una banale 'compatibilità'. Come a dire che il cellulare poteva trovarsi in un qualunque altro posto nel raggio di alcuni chilometri.
4) Le varie argomentazioni circa il movente (gelosia, segreti adolescenziali e quant'altro) sono più che altro frutto di suggestioni e interpretazioni ad hoc per giustificare a posteriori il criterio di colpevolezza.
5) Non esiste prova certa che Sarah abbia mai raggiunto la casa degli zii.

Questi sono i fatti slegati dalle narrazioni. Non c’è assolutamente niente che metta in relazione l'omicidio di Sarah con la famiglia Misseri, se non le eterogenee e sconclusionate confessioni di Michele Misseri, il quale fa ritrovare il cadavere della nipote. 

Ho suggerito che esiste anche il fenomeno delle false confessioni indotte, soprattutto in individui suggestionabili o in uno stato di stress postraumatico. Ma torniamo alla ricostruzione del delitto e agli orari... per fare stavolta l'avvocato del diavolo e cercare di dar ragione al pm che indica l'orario della morte tra le 14,10 e le 14,20. (per inciso sarebbe indifferente rispetto al coinvolgimento della famiglia Misseri, dato che, come si è argomentato, nessuna prova colloca il delitto nella casa di via Deledda).

Perciò restiamo aggrappati all'Accusa e non teniamo conto delle prime indicazioni dei fidanzatini che indicavano l’avvistamento di Sarah attorno alle 14,30. Non teniamo conto della prima testimonianza di mamma Concetta che ugualmente indicava l’orario di uscita della figlia sempre attorno alla 14,30. Non teniamo conto neppure del Cordon Bleu e immaginiamo che Sarah abbia semplicemente finto di mangiarlo per poter poi fare il bagno al mare senza dover aspettare di aver completato la digestione (o di averlo semplicemente messo in un recipiente e poi infilato nello zaino per consumarlo in seguito, ipotesi peraltro abbastanza verosimile). Torniamo ai passi leggeri di una fanciulla che esce di casa (quando?). Prima delle 14 dice il pm, quando Sarah avrebbe già mangiato il cordon bleu. Attenzione, perché quell'involtino di pollo prosciutto e formaggio è davvero importante. Forse il dottor Strada ha proprio ragione, nello stomaco della ragazza non c’era niente. Ma allora? Lo ha mangiato oppure no? Aspettiamo un po’ a rispondere alla domanda e torniamo all'uscita di Sarah da casa. La ragazza è diretta verso l’abitazione degli zii. Cinque minuti di tragitto? La raggiunge o, come Achille e la tartaruga nel paradosso di Zenone, non la raggiunge mai? Ancora aspettiamo a rispondere. Procediamo oltre nelle nostre prove di montaggio. Mettiamo tra parentesi quel lasso di tempo in cui la povera Sarah verrà uccisa.

Attorno alle 15 Michele Misseri (qualche minuto meno), secondo una ricostruzione sta partendo con il cadavere nel bagagliaio della panda diretto verso contrada Mosca. Il cadavere, sempre secondo la sua testimonianza, è coperto da un cartone con sopra una zappa. Nelle curve il povero corpo dovrebbe subire spostamenti e sobbalzi, soprattutto sugli sterrati (e sono tanti in zona), anche se chi guida procede a passo davvero moderato. Non credo proprio che Michele - presumibilmente non dovrebbe guidare come un pilota di rally - quel giorno voglia dare nell'occhio con un'andatura sostenuta, semmai è stato circospetto e prudente, guidando a velocità particolarmente moderata per evitare qualsiasi incidente di percorso. Qualche minuto in più non fa differenza, è il risultato che conta. In una ventina di minuti, circa, raggiunge la località dove con una decisione rapidissima si è determinato di occultare il cadavere. Ha solo pochi minuti (cinque o dieci al massimo) per scaricare la salma, ripulire dalle erbacce, togliere sassi e terra, trasportare il cadavere in prossimità del pozzo, spogliarlo dai vestiti che potrebbero incagliarsi nell'imboccatura ed ostacolerebbero l'operazione, imbragarlo con una corda appropriata, calarlo con grande difficoltà per farlo scivolare attraverso il pertugio che porta alla cavità ipogea, sfilare la corda e andarsene. Ma non ha finito il lavoro, deve ancora richiudere, ripianare e occultare l’apertura in modo che non si veda niente. Inoltre deve riordinare l’auto, raccogliere le cose di Sarah ed andare a bruciarle assieme al cartone (il tutto in pochi minuti?). Poi deve ripartire per trovarsi prima delle 16 (attorno alle 15 e 50) a raccoglier fagiolini.

A questo punto nella ricostruzione subentra quella ormai collaudata tecnica del videogioco e del montaggio. Nel montaggio di un film - dove un'azione lunga anche ore deve durare pochi minuti, dando però l’illusione di un tempo molto più lungo - si ricorre alle transition. Le transition sono dei collegamenti tra le varie scene, collegamenti che creano nello spettatore l'illusione dello scorrere del tempo. Si tratta di ellissi temporali nelle quali entra in gioco la competenza dello spettatore, il quale collega tra loro le scene attraverso l'immaginario di ciò che accade tra una e l'altra (con stacchi e dissolvenze). Nel cinema degli ultimi anni le inquadrature sempre più veloci e gli stacchi rapidissimi, hanno incrementato la velocità del film in modo parossistico. Le dissolvenze sono diventate sempre più rare e al loro posto è subentrato un montaggio in cui i cambi di scena sono quasi istantanei. E’ stato spesso osservato che probabilmente uno spettatore degli anni '50 (non ancora assuefatto ai ritmi televisivi, al cinema degli effetti speciali e ai videogiochi) non sarebbe in grado di capire certi cambi in cui lo stacco non dà tempo all'immaginario di chi osserva di operare il riempimento (l'ellissi temporale) della scena successiva.

Torniamo indietro. Sarah viene vista dagli ex-fidanzatini alle 14,30, ma la loro versione verrà poi a processo anticipata, comunque in un orario non antecedente alle 14,10/14,15. Altri testimoni, uno solo in verità, però asseriscono fosse per strada addirittura prima delle 14,00. Insomma, nessuno da certezze... perciò nessuno ci vieta di pensare che tutti abbiano ragione. La ragazza può essere uscita prima ed aver fatto qualche escursione qua e là, magari girovagando per non aiutare in casa in attesa del messaggio. Non lo sappiamo. Tutti questi orari sono comunque irrilevanti se Sarah ha mangiato il cordon bleu, perché in questo caso è certo sia stata uccisa almeno due ore dopo e che ogni ricostruzione sia palesemente sbagliata. Assumiamo invece che Sarah quella pietanza non l'abbia mangiata, ma semplicemente cucinata e messa nello zaino, in un cartoccio, per portarsela al mare. Di sicuro chi ha bruciato lo zaino deve averla tolta prima di dargli fuoco, eppure Michele non ne accenna. E’ Concetta che parla del cordon bleu. Dov'è finito l’involtino se nello stomaco della povera Sarah non si trovano altro che 20 centimetri cubi di poltiglia biancastra? Questa è una domanda davvero interessante. Io non credo che Sarah abbia mangiato il cordon bleu, altrimenti lo si sarebbe ritrovato nel suo stomaco, visto che anche nei cadaveri mummificati di migliaia di anni fa si trovano ancora i resti del loro ultimo pasto. Ed allora cosa è accaduto veramente dopo l’uscita di Sarah? Non sembra proprio che le indagini abbiano dato risposte e offerto ricostruzioni al di là di un teorema che non si regge neppure con il supporto delle stampelle. Eppure si è istituito un processo basandosi sulle narrazioni di Michele Misseri, pur se a parole emarginato. E' vero che lui ha fatto ritrovare il cadavere della povera Sarah, ma è altrettanto vero che non è stato in grado di fornire alcun riscontro alla sua lunga serie di confessioni strampalate.

Un’ultima notazione, the last but not the least. La difesa delle due imputate mi è parsa del tutto incomprensibile. Sarà perché non conosco la logica del processo penale, sarà perché non ho gli strumenti del giusperito, ma ritenere Michele colpevole per scagionare le due donne mi appare come un escamotage non solo vuoto ma anche perdente. Ri-cito Cicerone dal Pro Archia: "Est ridiculum ad ea quae habemus nihil dicere, quaerere quae habere non possumus" Sì, è davvero ridicolo non tener conto delle prove che possediamo e smaniare per ciò che non possiamo avere. Cosa possediamo? Niente che dimostri che Sarah abbia mai raggiunto la casa dei Misseri, niente che dimostri che sia stata uccisa in quel luogo, niente che dimostri che da lì sia stata trasportata con qualche mezzo di proprietà della famiglia Misseri. Questo è tutto quello che possediamo. Il resto sono solo narrazioni, pettegolezzi e teoremi. Per dirla con le parole del compianto Califano: “tutto il resto è noia”.       Gilberto M.


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140 commenti:

Vito Vignera da Catania ha detto...

Complimenti carissimo Gilberto,ho letto tutto con attenzione e direi che non c'è male come ricostruzione.Hai voluto imbastire il racconto tra favola e realtà ma,purtroppo è tutto reale,essendo che un omicidio c'è stato e che ad opera di chi è tutto da definire.Lo so,che non basta accusarsi di un delitto per poter dire è lui l'assassino,bisogna che tutto sia provato e circostanziato nei fatti.Questo è un processo indiziario ,giusto quello che tu affermi sul fatto che nessuno ha assistito al delitto,e infatti si è cercato di ricostruire il tutto partendo dagli orari dei messaggi,dal gordon bleu mangiato in fretta,e dagli orari di avvistamento dopo l'uscita da casa in via Verdi,e per raggiungere la casa della cugina in via Deledda,circa 6,0, 700 metri di distanza,il tutto percorribile in 4,5 minuti,è arrivata o non è mai arrivata in via Deledda? Tanti sono i dubbi cosi come tante sono le certezze.Sull'orario di avvistamento del Petarra non ho nessun dubbio visto che non ha guardato l'orologio ma,ha fatto una sua ricostruzione molto fantasiosa con l'orario di uscita della moglie per poter essere puntuale al lavoro in un negozio chiuso(dimmi tu per quale maledetto motivo questa tizia doveva essere puntuale),poi c'è l'orario dei fidanzatini,che dicono di aver guardato l'orologio del cruscotto,e che segnava le 14.30 circa,ancora un paio di minuti e Sarah arriva in via Deledda,ma,non a casa ma, in garage per salutare lo zio,perché non c'è nessuno squillo di avviso oltre le 14.30,per far capire a Sabrina che è fuori,e qui ci siamo,andiamo oltre,alle 14.40 circa arriva Mariangela e Sabrina chiede se avesse visto Sarah,no risponde,Sabrina chiama a Sarah ma,non risponde nessuno,e poi il cellulare risulterà per sempre spento.Partenza per casa Scazzi,ecco, da qui si può capire qualcosa in più sul fatto che tu dici riguardo allo stato emotivo del momento se, sia che fosse Sabrina o il padre l'assassino di Sarah.Mariangela dice che Sabrina era tranquilla,se mai era un po preoccupata per il non arrivo di Sarah essendo che era sempre puntuale,ma,il padre non si vede,e questo lascia immaginare che Misseri ha avuto circa 20 minuti per smaltire il suo stato emotivo,e comparire al ritorno davanti al garage accovacciato e con la zappa in mano.I tempi? alle ore 15 circa Sabrina chiama il padre e questi gli dice che è già fuori del paese,alle 15.09 chiama il fratello con la scusa dei cavalli scappati,ma,è già in contrada mosca e sotto l'albero del fico cercando il modo di far sparire il corpo.Secondo una sua ricostruzione non ha impiegato molto per spostare dei massi e calare Sarah dentro il pozzo,richiudere tutto ,poi bruciare lo zaino e indumenti e ripartire per fare ritorno a casa come se nulla fosse,anche se in precedenza verso le 15.25 riceve la telefonata della moglie e che lui dice di essere già per il ritorno.Anche lui per quasi un'ora scompare ma,nessuno lo ha visto occultare il cadavere,come nessuno ha visto Sarah arrivare in via Deledda,e come nessuno ha assistito al delitto.Ora pero mi devi rispondere a queste domande:perché sposta la macchina dalla sua posizione originaria?(quando arriva Mariangela era in un'altra posizione),perché alle 15 scompare per un'ora visto che il trattore non partiva e sapendo che la nipote non si trovava? perché accusarsi di un delitto se non la commesso? tu ritieni che sia facile trovare uno che voglia farsi l'ergastolo per nulla? non credo,lo so che con l'immaginazione si possono fare tutte le ipotesi di questo mondo,ma,di certo c'è che la vittima è Sarah,tutto il resto è..... un film con tanti personaggi che si son ritrovati attori,volendo o non volendo.Ciao carissimo Gilberto.

Anonimo ha detto...

L'hai detto tu Vito. E' il momento di aumentare i giurati a 12 con un giurato che fa l'avvocato del diavolo... Troppe incongruenze, troppi teoremi senza prove, tempi troppo stretti, troppe confessioni senza riscontri. Ti ho letto nei commenti sul Nuovo Quotidiano di Puglia e mi è sembrato che anche tu cominci ad avere qualche dubbio. Il dubbio è l'anticamera del sapere. Coltivalo come ha fatto il giurato del film. Magari approderai alla stessa conclusione, magari no... non si può mai sapere. Il dubbio ci costringe a rivedere anche i fatti che ci sembrano più evidenti per approdare a una migliore consapevolezza...
ciao Gilberto

carla ha detto...

buonanotte cari amici Vito e Gilberto,
la vita ne è pieno di cose ovvie e poi si rivela di tutt'altro.....
al momento che abbiamo di vero, che poi è da verificare di quanto sia vero,che è l'unico michele che dice di aver visto sarah ,è un dato di fatto,che da dove se nè venuto fuori,sembri che non c'è nessuno che se ne preocupi....
anzi come dice Picozzi,che la cosa più strana che si abbia voluto tenere fuori dal processo ,proprio il michele....
anzi,aggiungo,quasi,quasi,si dia più importanza ai presunti complici(Carmine e Cosma) di michele ,per la soppressione del cadavere,che non michele stesso,come se la figura di michele sia stato un ombra in questa facenda....
buonanotte a tutti amici del blog

chiara ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=HZrn27q6za8

...e se non fosse solo un film?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi Carla e Gilberto,lo ammetto tutti e due avete ragione,i dubbi ci sono sempre quando uno non ha visto nulla e che si va avanti per gradi di ricostruzione,del taglia e cuci o del spalma e incolla,questo sembra il classico film giallo in cui subito o quasi il regista fa vedere l'assassino agli spettatori.Sulle troppe versioni e meglio stendere un velo pietoso,li qualcuno ci ha messo del suo,e cosi questo film che sembrava ai titoli di coda con un reo confesso, dura da più di 2 anni e con una procura che ha pensato bene di far credere che i sogni si possono trasformare in realtà,beati loro.Tanti indizi da incastrare come nei puzzle per avere alla fine il quadro completo e che finalmente si capisce cosa rappresenta il quadro.Su questo caro Gilberto hai ragione,all'inizio uno immagina,pensa ,crede di sapere,pero non tutto è chiaro,mancano tanti pezzi per completarlo ed avere una chiara visione.Eppure hanno scomodato pure i mafiosi siciliani per la loro tesi accusatoria,delitto da 416 bis ha detto qualcuno incolpando le due imputate del delitto,Concetta non vuole vendetta, ma,giustizia,e se la corte permette,anche 33.000.000 di euro,non c'è male come giustizia e certezze nel credere che le assassine siano madre e figlia.Un reo confesso accantonato e messo da parte non si era mai vista una cosa simile che io sappia,ma,c'è chi dice che non ha visto nulla,e che a lui è stato consegnato un corpo da far sparire,squagliare,ma,purtroppo il caro zietto spinto dal rimorso fa ritrovare,si analizza il tutto o quasi (lo stomaco no) e si scoprono solo 20 cc di liquido,e dov'è finito il gordon bleu di 120 grammi?Perché gli altri sono sicuri,mistero che non sapremo mai per la negligenza del Prof Strada,anche lui sicuro che l'assassino era Michele Misseri. Perché in tanti hanno questa sicurezza caro Gilberto e noi dobbiamo avere dei dubbi su chi sia il colpevole? Forse caro Gilberto oltre al numero dei giurati sarebbe meglio aumentare il numero degli avvocati e dei procuratori per poter ben definire i tanti aspetti ricostruttivi di un delitto.Questo film era ai titoli di coda,ma poi qualcuno ha rimesso su la pellicola,e improvvisamente gli attori sono aumentati i ricordi si sono schiariti,sembrava un'altro film,solo che il delitto era sempre lo stesso,e pure la vittima era uguale,e allora che si può dire di più,nulla,sappiamo tutto o almeno lo crediamo,solo che non sappiamo chi ha ucciso Sarah Scazzi.Un vecchio allenatore di calcio diceva:rigore c'è quando arbitro fischia,e noi diremo che questo film finirà quando vedremo la scritta: THE HAND ... forse, non è sicuro.Un abbraccio a tutti cari amici e di sicuro domani è un'altro giorno.

Anonimo ha detto...

@ Chiara
Io rimango convinto che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Come in ogni thrilling che si rispetti alla fine si scopre che l'assassino è proprio quello che non ti aspetti.
Gilberto

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Gilberto capisco che vuoi rimanere nei tuoi dubbi,essendo che di certezze matematiche c'è ne sono poche(riguardo al fatto che nessuno ha visto commettere sia il delitto che l'occultamento)ma,ci sono tanti indizi,certo non faranno mai una prova,però qualcosa si capisce.E se gli indizi possono avere una valenza accusatoria per i signori P.M., anche per chi difende devono valere,se no,non andiamo da nessuna parte,e tutto resta li,ovvero che nessuno ha visto nulla del delitto,e come dice l'amica Chiara:e se non fosse solo un film? beh, qualcuno ha voluto trasformarlo in un kolossal da proiettare nelle sale,o in una specie di beautiful televisivo visti i centinaia di testimoni portati in aula,e che poi come hai visto e sentito,nessuno è stato colto con la pistola fumante in mano.In un tuo vecchio articolo parli di amnesie dissociative,o ptsd,di certo qualcosa in Misseri è scattato,un non voler ricordare,o un,è meglio non parlarne per la vergogna,anche se la toccatina al sedere la ammessa.Tutto può essere successo quel giorno,ma,tu non ti vuoi sbilanciare più di tanto,e vuoi metterti nei panni del diavolo che fa le pentole ma,non i coperchi e ti capisco.In un'altro articolo dicevi:chi ha ucciso Sarah? di certo come non lo sai tu, non lo sanno tanti altri,e si va avanti per ipotesi,o indizi.Però tra ipotetici indizi,o presunte suggestioni di comportamenti, l'accusa chiede l'ergastolo con un sogno trasformato in sequestro,uccisione e occultamento di cadavere,altro che post traumatico,qui e roba da psichiatri e psicanalisti,e di portarli a Taranto per fare una bella conferenza,e magari analizzando alcuni soggetti,che all'apparenza sembrano normali ma, sono molto pericolosi,chiedendo condanne esemplari che neanche ai mafiosi con decine di delitti chiedono,salvo pentirsi e collaborare con la giustizia.E il caro zietto l'assassinino della nipote? tanti indizi portano a lui,e le prove dove sono?non ci sono,però pensiamo che sia lui,e questo lui lo ammette,pur dimenticando certi particolari che forse è meglio non dire.Cordiali saluti a tutti cari amici e buona Domenica.

norma ha detto...

Io continuo a non capire perchè Misseri si dovrebbe autoaccusare di un delitto che non ha commesso e, se davvero non lo ha commesso,,come mai accusa ingiustamente sua figlia anzichè i veri o il vero autore dell'omicidio.Davvero non so darmi spiegazione e nessuno di coloro che sostengono questa tesi me l'ha saputa dare.Tempo fa lo chiesi al prof. Tummolo,lui mi rispose che nella vita tante cose non hanno spiegazione.Questa risposta per me non è sufficiente,ci deve essere un motivo più che plausibile e preciso per il quale qualcuno è disposto a perdere la libertà per se stesso e per le persone più care che ha al mondo,è riduttivo pensare che ci sia qualche motivo nascosto che non possiamo sapere,proviamo quanto meno ad immaginarcelo,e ancora non ne troviamo.Misseri ha confessato un delitto e ne ha fornito i riscontri,ha fatto trovare il cadavere e gli oggetti della vittima,i suoi spostamenti sono verificabili nei tabulati,ci siamo anche nei tempi,ovvio che nessuno ha assistito all'omicidio,ma anche negli altri delitti non ci sono telecamere e testimoni oculari,eppure,se si è fortunati,l'assassino viene individuato e condannato anche in assenza di immagini che lo vedano all'opera.Chiaro che delle prove scientifiche forniscono maggiori certezze rispetto a delle prove indiziarie,ma in questo delitto i pm,vuoi per incompetenza,vuoi per un ingiustificato quanto forte convincimento personale,non hanno fatto un buon lavoro e tante cose che si potevano chiarire non si sono chiarite.Quindi nel caso Scazzi la verità non è che non ci sono prove scientifiche,quanto piuttosto il fatto che non le abbiano volute trovare.

Anonimo ha detto...

Caro Vito
Di una cosa sono convinto, che tra le nostre forze dell’ordine - Polizia di stato e Carabinieri - ci sono delle teste pensanti, persone dotate e preparate, che saprebbero davvero orientare le indagini ed arrivare a una soluzione del caso. Il problema è che non sempre le teste pensanti sono in grado di decidere autonomamente in quanto devono ricevere ordini gerarchici da chi non sempre è all’altezza della situazione.
Gilberto

carla ha detto...

buona domenica a tutti,
quello di attaccarsi al risarcimento è un argomento tutto da discutere.....anzi è un argomento piutosto nascosto,perchè mi piacerebbe sapere,quanti ,ma quanti, chi abbia avuto diritto di risarcimento,abbia mai visto un soldo....neanche se i 33milioni di euro fossero in tasca a portata di mano.....
penso che si stiano approffidando di una donna adolorata che questo è una grande vigliaccata.....
a volte ci penso e ci provo mettere nei panni di una mamma che perde una figlia,diventa vunnerabile,si trova in una situazione che non vede nessun'altro intorno, è come se avesse perso tutto e a questo punto non ha niente da perdere....e giustamente predente la giustizia è una cosa dovuto a lei , non aspetta altro,solo che si corre il rischio di perdere di vista la BUONA GIUSTIZIA.....
è una falsa illussione quello di fare giustizia a tutti costi,pur di colpire altri innocenti,che ne possa essere ripagata della morte della propria figlia,anche alla fine non è detto se questi soldi arrivino nelle sue tasche,tra tutti quelli che ci vorrebbe mettere mani sul maloppo e in più c'è da vedere dove si andrà prendere questi soldi....
che poi il classico il dire:- "per 4 soldi ci si vende l'anima".....
in questo caso accecato dalla sete di giustizia buona o cattiva che sia,ci si possa ritrovare di aver venduto i tuoi famigliari il che non c'è nessuna certezza che siano colpevoli.....come si giustficherà diffronte ciò?.....a chi dovrà ringraziare?....
non nego che gestire il dolore non è uno scherzo....è una sfida che non ci si auguro a nemmeno al peggior nemico.....
certo la cosa migliore è agire correttamente nonstante il dolore,ma non è da tutti e beato chi ci riesce....buonagiornata

carla ha detto...

ciao Chiara è solo invidia.....un abbraccio.... Carla

Anonimo ha detto...

O.T. grazie Carla, acqua fresca :-)

I.T.
Il dubbio dovrebbe essere spinto fino in fondo secondo me.
Norma, tu dici che Misseri è disposto a beccarsi un ergastolo con la propria autoaccusa, ma a ben guardare tutto ciò con cui ha accompagnato questa autoaccusa non ha fatto altro che cementificare il suo proscioglimento attraverso l'inattendibilità; ancora adesso che le porte dell'ergastolo per le donne sono lì spalancate in una maniera tale che l'ultimo degli stupidi se n'avvedrebbe, egli ancora aggiunge maglia metallica a quella cementificazione, continuando a negare l'unico movente plausibile e proponendone uno labilissimo (e noi diciamo: si vergogna, poverino); tutto ciò accompagna con sceneggiate di veleni e mimi omicidiari che lo fanno scadere nel ridicolo; dopo due anni di "callo" ai meccanismi mediatici e giudiziari non è più possibile ricondurre le sue venticinque negazioni del movente sessuale a qualunque cosa che non sia la verità nascosta che non vogliamo vedere: che Misseri vuole, fortissimamente vuole, l'impunità per sè; e l'ha costruita fin dall'inizio, da quel puntarsi i riflettori addosso prima che lo facessero le indagini ufficiali, "la gente penserà: ma proprio allo zio doveva capitare di trovare il telefono", questa è la prima pietra del grande inganno: la goffa stupidità del contadino di avetrana, la sua coscienza traumatizzata e incontinente che gli fa puntare i riflettori su se stesso, povero scemo!
La seconda pietra è stata la confessione, qual è il posto migliore per nascondere qualcosa? metterla in bella evidenza sul tavolo, nessuno penserà di cercarla lì, tutti penseranno ad un luogo recondito ed oscuro come la coscienza martoriata di uno stupido burattino fatto capro espiatorio.

continua

Anonimo ha detto...

La terza è lo svelamento di questo luogo recondito ed oscuro che chi stava cercando si attendeva: l'accusa alla figlia; a quel punto quella verità nascosta lasciandola in piena vista sul tavolo sta uscendo dalla visuale; ma ancora non è sufficiente perchè gli occhi puntati sono tanti e qualcuno potrebbe ancora vederla; e allora arriva la terza pietra del fortino in costruzione: la ritrattazione dell'accusa alla figlia il cui effetto concreto e paradossale è di rafforzare l'accusa stessa, perchè senza quella il dubbio che l'accusa fosse falsa avrebbe potuto attanagliare ancora molte persone...lo so che sto legando queste circostanze a partire da un film, ma proviamo a superare i pregiudizi sul contadino, proviamo a cambiare i canoni dell'osservazione che ci hanno guidati finora, riconosciamo insomma che IGNORANZA NON E’ STUPIDITA’; potremmo giungere a vedere che ciò che ci è stato mostrato come un limite dal preteso limitato stesso è in realtà il suo punto di forza, attraverso il quale egli diventa lo storpio e intellettivamente limitato Verbal Kit, quello prosciolto da un procuratore perchè "troppo stupido per aver fatto tutto ciò". Coltiviamolo fino in fondo questo dubbio: la resistenza, il pianto e l'insulsa verbalità potrebbero essere altro che l'inganno finale, il più efficace degli strumenti per neutralizzare quegli indizi di colpevolezza che, non fosse lui il goffo, anacculturato, contadino di avetrana, avrebbero portato in carcere chiunque altro. Misseri è riuscito nell'impresa impossibile di "scomparire" da questo delitto; come osserva Carla, egli sta quasi passando in secondo piano perfino nell'occultamento. Non voglio dire che la cinematografia sia lo specchio fedele della realtà, ma non riesco a sopprimere l'inquietudine delle analogie. Un grave delitto, una manciata di "soliti sospetti", uno solo troppo stupido e impacciato per essere ritenuto responsabile viene prosciolto e tramite la propria superiorità intellettiva gli si "caverà" la verità, "convincimi, dimmi tutti i particolari che sai; io sono più scaltro di te e scoprirò tutto quello che voglio sapere, che ti piaccia o no, chi credi di prendere in giro? tu sei stato il burattino di chi ha il potere e che ora vuole lasciarti marcire in galera; ma io so che tu non c'entri, sei troppo stupido, parla e salvati" e il povero storpio e stupido Verbal tra le lacrime, la paura e il rimorso parla, parla, parla. Ma questo non è un film, non c'è l'evanescenza sul finale, qui la costruzione della "convinzione di non esistere" deve proseguire, rafforzarsi. Qui occorre continuare a professarsi colpevoli per risultare sempre più innocenti. Occorre inventarsi vittime di un complotto (dell'avvocato Galoppa-Kobayashi), occorre professarsi unico responsabile e poi farsi sfuggire frasi al plurale, solo così non sorgerà il dubbio di una eteroaccusa inventata. Perchè tu non stai accusando, tu stai DIFENDENDO e se lo fai male è perché sei stupido e ignorante, solo questo vedrà chi ti ascolta.

Anonimo ha detto...

Probabilmente lavoro troppo di fantasia, ma a questo punto sarebbe saggio vagliare tutte le possibilità, compresa quella che "i cattivi" non siano poi tali, che siano anch'esse vittime al pari dei "buoni" della stessa manipolazione.
E' un dubbio, con tutta la relativa inconsistenza ma altrettanta dignità.

p.s. chi non abbia visto il film "I soliti sospetti", rimedi subito al "peccato cinematografico", è uno dei film più belli mai prodotti. Con delle analogie col caso di Avetrana che francamente inquietano.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo "anonimo" non solo sei un vigliacco che ha paura a scrivere il nome,ma sei anche uno dei tanti deficienti che non trovando nulla di meglio da fare vieni in questo blog fai il tuo deleterio commento con tanto di replica e poi scompare,sei uno dei tanti malati mentali in circolazione? bene, vai a farti visitare che ne hai tanto bisogno,occhio però che tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino ,ora vai dalla mamma su e vai a nanna che ne hai bisogno,addio.

Giacomo ha detto...

Chiara.
E' esattamente il mio pensiero, quello che Misseri faccia "lo scemo di guerra", cioè reciti la parte dello scemo per non andare alla guerra. E' un lupo travestito da agnello. Ma anche la Difesa di Sabrina e di Cosima l'ha capito benissimo. L’avv. Coppi è stato anche più severo dell’avv. De Jaco. L'ha chiamato sciagurato e addirittura ha inserito un profilo di premeditazione nell’omicidio. Nella sua arringa ha detto tra l'altro che gl'inquirenti "non hanno capito i fatti di questo processo", che è un modo elegante per dire che sono degli imperiti che si sono fatti mettere nel sacco dal contadino e, in una specie di sindrome di Stoccolma, sono diventati i suoi più fedeli alleati. Questi dal canto suo non ha sbagliato una sola mossa. “Stranamente” ha aspettato a riaccusarsi solo dopo che si fosse concluso l'incidente probatorio. Tempi perfetti. Che Misseri abbia compiuto il capolavoro di raccontare la verità senza essere creduto lo vado sostenendo da anni.
Quel suo presentarsi in udienza con la corda in mano, quel suo insolentire i magistrati dicendo “io ho ucciso Sarah una volta, voi la state uccidendo più volte” è stato come caricare di esplosivo il cannone perché sparasse a zero contro le donne di casa, che lui fa credere di voler scagionare. E difatti ha caricato a molla il p.m., gli ha dato energia perché sparasse a mitraglia per quattro giorni contro moglie e figlia e con furia glaciale chiedesse “con serenità, ma anche con una punta di amarezza”, addirittura l'ergastolo per un omicidio definito d'impeto da lui stesso!

E' di ieri l'intervista del Misseri, con annesso servizio fotografico in cui egli appare addirittura sorridente, rilasciata alla "Voce di Manduria" in persona di un noto giornalista colpevolista, che ha dato voce alla Pisanò ed a gente similare ed ha gettato tonnellate di fango contro le donne della sua famiglia compresa Valentina, accusata, contro ogni evidenza risultante dai verbali, di aver testimoniato in aula che Sarah bestemmiava!
E che dice Misseri nell'intervista? Che si sente solo e abbandonato! La solita manfrina. Le sue donne gli mancano tanto, la sua vita senza di loro non ha più scopo e concetti similari.
E quando ha concesso questa intervista? Dopo che Coppi in aula l'ha smascherato e gli ha detto il fatto suo.

Uno dei motivi FONDAMENTALI per cui gl'inquirenti si sono schierati all'epoca con lui contro le sue donne secondo me sono da ricercare nell'atteggiamento umile e sottomesso che egli assumeva nei loro confronti (Il Gip venne a dire in televisione al TG1 di massimo ascolto che lui si era convinto dell'innocenza o quanto meno dell'indole mite del Misseri, quando durante l'interrogatorio lo vide gelare vicino al getto freddo del condizionatore senza che avesse il coraggio di chiedere che lo facessero spostare!). Mentre la fiera Sabrina ha sempre tenuto loro intrepidamente testa. E per gente abituata a vedere attorno a sé persone che si piegano tremanti, scambiare l'intrepidezza per arroganza e quest’ultima per colpevolezza è stato tutt'uno.

Penso che la Difesa delle donne lo sappia bene tutto questo, ma si deve attenere alla rilevanza tecnica della confessione RISCONTRATA e ripetuta in aula davanti alla Corte d'Assise.
E' l'argomento più forte che possedeva e l'ha usato ed ha fatto benissimo ad usarlo, indipendentemente dall'autenticità del "pentimento" del Misseri rispetto all'omicidio ed a tutto quello che è seguito.
Naturalmente a scagaionare Sabrina, e di conseguenza Cosima, c’è anche l’alibi fondato sui tabulati, indipendentemente dalla confessione di Misseri.
Un saluto e auguri di buona settimana a tutti gli amici del blog e complimenti a Gilberto, cui per la profondità delle considerazioni contenute nel suo articolo.

Giacomo

Giacomo ha detto...

EC
Terz'ultimo rigo: scagionare

MARIA D'ORAZIO ha detto...

CUCU'

magica ha detto...

bruttona ,
sei un uccello del malaugurio .

chiara ha detto...

Giacomo.
Ecco, dopo aver visto se mi avreste tirato unanimemente pomodori ;-) (mi consola che proprio tu mi conforti!) volevo arrivare al secondo punto, proprio la premeditazione. Difatti se dovessimo accettare la spavalda lucidità di misseri, saremmo anche in grado di superare la perplessità sulla "prontezza di riflessi" post delitto che giustamente sottolinea Gilberto e che anche io avevo valorizzato prima di cambiare il punto prospettico. Misseri, cioè, avrebbe potuto decidere di "cavarsi la voglia" di quella nipotina inflorescente alla prima occasione e, se così fosse, gli sarebbe stata evidente la necessità di tacitare contestualmente la vittima, predispondendo quindi ogni cosa ed essendo nello "stato interiore" adatto ad agire con prontezza durante le varie fasi.

magica ha detto...

non capisco questa considerzione .. le porte del dell'ergastolo spalancate e che l'ultimo degli stupidi lo dovrebbe aver capito .
allora si mandano all'ergastolo gli innocenti? come ninte fosse ...
e l'avv coppi e gli altri che difendono sono una massa di creduloni? stanno a dire le loro arringhe per ore . a vuoto?
il caso è molto semplice lo abbiamo capito benissimo .. non è un giallo .. lo hanno ingarbugliato alla grande ed ora la vogliono far pagare alle donne . come dice tummolo .. SABRINA NON HA CONFERMATO IL CAVALLUCCIO .. ora. se lo avesse fatto sarebbero a spasso ..

il complotto di misseri.. che ha inventato i colpevoli dell'inganno esiste .. lo ha dichiarato anche coppi e lo pensiamo anche noi .. è troppo intuibile perchè ne avemmo notizie da subito .. e misseri continua a dirlo ,, ma verranno i tempi per tutti ..
sono pure convinta che qualcuno del carcere sapppia come ci fu l'inganno ma non parla .. per il quieto vivere .
hanno famiglia percio' .. preferiscono essere complici di un ergastolo ...

Anonimo ha detto...

p.s. d'accordissimo sulla tua analisi delle "scelte obbligate" della difesa. In questo grado altro non si poteva fare che cominciare a porre il dubbio sotto forma di alternativa basata sugli atti disponibili e sul mostrare l'anomalo andamento dei ricordi dei testimoni. In seguito credo che verrà la de-strutturazione dell'accusa a partire dalle tante piccole incongruenze temporali di cui comunque risente l'impianto accusatorio ed infine la ri-costruzione della prova (possibile in appello) secondo la prospettiva alternativa di cui si sono gettate le basi. Speriamo che vada, non è per nulla semplice! Soprattutto considerato il rischio a cui questa strategia espone i testimoni che hanno cambiato la propria versione, che in virtù del riscio saranno ancor più asserragliati nelle proprie affermazioni. Dovrà essere molto abile la difesa a superare questa cosa perchè il rischio è che la prova si ri-formi ancor più forte di prima. Che possa pensare addirittura ad una elisione del grado di appello, rimettendosi direttamente al vaglio di legittimità della Cassazione? Sembrerebbe certamente più rischioso ma forse lo sarebbe di più rischiare il rafforzamento della prova sfavorevole nell'appello...chissà...

magica ha detto...

non vorrei contestare i commenti ,
ma che misseri ebbe l'occasione .. le ando' male ,, e fini' come sappiamo .
l'idea l'aveva avuta infatti quando ne ebbe l'occasione cerco' di portarla a compimento ,, ma lui disse che non ne ebbe il coraggio-- lo disse lui con tutti i particolari .. basta leggere l'inc prob . -

Giacomo ha detto...

Chiara
Secondo me, Norma non entra nel merito della sincerità o meno del pentimento del Misseri, ma asserisce solo che la sua prima confessione, riscontrata con l'indicazione del luogo dove ha seppellito il corpo, è incompatibile con la sua estraneità all'omicidio. Ed inoltre l'accusa gratuita alla figlia, ancorché ritrattata, è anch'essa inspiegabile, come è inspiegabile il motivo per cui, nell'ipotesi che anch'egli fosse innocente e conoscesse chi è stato veramente il colpevole, non ne faccia il nome. E questi sono anche a mio parere argomenti insormontabili.
Quindi Norma ha solo spiegato i motivi per cui non aderisce alla tesi che tutti e tre i Misseri siano estranei all'omicidio.
Questa tesi, sostenuta dal prof. Gilberto, è propugnata ad esempio anche dal prof. Meluzzi, psichiatra e noto opinionista televisivo, oltre che dal prof. Tummolo.
Essa prende spunto da alcune circostanze non chiarite o prive di testimoni oculari, come ad esempio l'assenza di residui di cibo trovati nello stomaco della vittima e il fatto che nessuno abbia visto la povera Sarah entrare in casa Misseri.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Magica stai fraintendendo le mie parole, il punto è che la ragione non ce la si prende avendola ma dimostrandola. Al momento la prova formatasi in giudizio è nettamente contraria alle imputate (sia pure non perfetta, anzi tutt'altro) per cui essendo le "regole del gioco" basate sul processo e non sulle indagini e i loro accadimenti, non si può far finta che uscire da questo grado con l'assoluzione sia un gioco da ragazzi. Se giudici e giuria saranno "graziosamente illuminati" da Santa Ragione si può anche sperarlo ma non è nascondendo la testa nella sabbia e pensando di portare a casa il processo con gli atti d'indagine che se ne esce. La difesa sta facendo un eccellente lavoro ma lo sforzo è titanico data la resistenza dei testimoni, assestatisi al fianco della procura, che non è detto che il lavoro si possa esaurire in questa sede. Questo caso richiede tenacia e pazienza e comunque le mie parole erano rivolte alla prospettiva di misseri intendendo dire che finchè non torna alle ammissioni iniziali cioè al movente sessuale, sa benissimo che le donne non le cava da quel banco! Se davvero fosse disposto a morire per loro, direi che minimo minimo dovrebbe essere disposto a scagionarle aiutando la difesa che vuol fargli assumere definitivamente e chiaramente le sue responsabilità, anzichè ostacolarla di fatto continuando a propinare una versione inconsistente. Egli sta proseguendo in una autoaccusa che paradossalmente è molto più efficace come eteroaccusa e a questo si riferisce la frase che hai criticato. Spero di averlo spiegato meglio.

Giacomo ha detto...

Quello che è totalmente assurdo in questo processo è il non aver rinviato a giudizio il Misseri, malgrado fosse reo confesso.
Se avesse avuto dei motivi da far valere come attenuanti della sua azione delittuosa, avrebbe potuto farlo in dibattimento, in cui avrebbe dovuto essere presente come imputato di omicidio.
Lo dice per esempio anche il criminologo Picozzi.

Giacomo

Sono gara

Anonimo ha detto...

Giacomo, avevo capito perfettamente quello che intendeva Norma, probabilmente l'ho trascritto frettolosamente e non hai colto il senso che era quello di rafforzare, con altri argomenti, la sua convinzione di coinvolgimento di Misseri, che avevo bene inteso. Ciò ho fatto dicendo che, dal mio punto di vista, fosse anche che stia coprendo qualche terzo, egli non crede affatto di rischiare l'ergastolo. Questo ho detto no? che secondo me si è costruito una proscioglimento quasi blindato con tutto quel meccanismo che ho ipotizzato. E in questa condizione psicologica di estrema sicurezza che permarrà fino a quando non lo si prenderà sul serio facendone un "avversario temibile" egli COMUNQUE non direbbe nulla; solo a patto di denudarlo dallo scudo di povero contadinotto, potrebbe dire la verità qualunque essa sia. Ma anche da questa evenienza si è messo al riparo costruendo scientificamente la propria inattendibilità, che temo gli resterà come "marchio di comodo" nei secoli a venire.

Sulla ptss ho seguito ieri un documentario su gente che ha riportato questa sindrome in seguito a disastri aerei e ferroviari. Tutti loro hanno come comune sintomo il rivivere continuamente i momenti traumatici anche a distanza di anni. Hanno riferito che nei sogni o in occasione di fattori scatenanti, essi rivivono quei momenti con un tormentoso senso di realtà e attualità. Questo mi fa dubitare che Misseri non abbia recuperato la memoria del delitto commesso da altri a cui avesse eventualmente assistito. In effetti, dalle informazioni che ho raccolto, le uniche circostanze che evidenziano una rimozione del ricordo duratura riguardano i bambini, mentre negli adulti i ricordi riaffiorano generalmente in archi temporali non troppo prolungati solitamente in concomitanza con eventi scatenanti. Forse dirò una corbelleria, ma credo che aver visto in aula le fotografie del cadavere e del luogo del ritrovamento avrebbero con buona probabilità fatto riaffiorare in misseri eventuali ricordi rimossi.

Anonimo ha detto...

Giacomo, dal punto di vista dell'accusa non portare Misseri a giudizio era indispensabile affinchè non potesse formarsi nei suoi confronti alcuna prova che avrebbe potuto incrinare quella formatasi a carico delle donne, col prevedibile risultato di assolvere tutti per insufficienza e contraddittorietà.

Giacomo ha detto...

Chiara.
Il compito della Difesa è difficile in questo processo, solo perché c'è una chiara prevenzione contro le imputate.
I tabulati, base dell'innocenza delle imputate, NON sono stati smentiti dai testimoni, che si contraddicono a vicenda. In particolare i fidanzati, per quanto in dibattimento abbiano tirato indietro l'ora dell'avvistamento dalle 14,30 alle 14,00, non hanno valicato questo limite all'indietro, mentre il Petarra fissa l'ora di avvistamento di Sarah non oltre le 13,50, mentre questa era a due minuti di cammino dal posto in cui l'hanno vista i fidanzati.
E gli stessi genitori della vittima e la badante hanno asserito a chiare lettere che non c'erano né orologi né televisori accesi e quindi danno un orario di uscita stimato in base a considerazione facilmente contestabili.
D'altronde il fioraio, checché ne dica la procura, ha sempre asserito che il suo fu un sogno.
Anch'io ho notato che tutti i media dicono che ci sarà una condanna in primo e fors'anche in secondo grado, e poi la Cassazione casserà.
Ma, ed è qui l'italico genio colpevolista e la sua cronica (s)fiducia nelle istituzioni, fanno intendere che la Cassazione casserà non perché sia giusto cassare, ma perhé la Difesa ha delle aderenze presso la Suprema Corte.

Anonimo ha detto...

CHIARAFEDE RILASSATI

Anonimo ha detto...

sì beh di fesserie son piene le tv, se la Cassazione fosse prona al Prof. non ci sarebbero altri avvocati in Italia a lavorare!
Quella che hai detto è una delle incongruenze significative di cui parlavo, specie considerando che Petarra il suo orario lo dà "d'orologio" (13.45 cui segue una scappata in casa e quindi 13.50 sul marciapiedi) e che la fidanzatina ha giurato "dopo le 2, non prima, no" e che per nessuno dei due è stata chiesta la trasmissione degli atti (che al procuratore viene solitamente così facile).
L'altra sono quei 10 minuti tra le 14.42 e le 14.52 che le ragazze avrebbero inspiegabilmente impiegato per raggiungere vico Verdi da via Deledda che sono secondo me il "grimaldello" della difesa, in quanto se le telefonate non risposte da Cosima delle 14.49 e 14.51 sono successive alla prima visita di Sabrina, può solo significare che a quel punto non fosse ancora granchè preoccupata (tanto da non tenere il telefono accanto) e d'altronde le è pure sfuggito in dibattimento "no, al primo giro no, chè potevano essere tante cose" e può solo significare che la figlia non fosse dispersa da un'ora.
Siccome mi ha stupito non vederne menzione nelle arringhe (al netto di tutta la cattiva fede dei media, gli stralci che ho udito appuntavano l'attenzione su altro: quella di Marseglia sull'andamento anomalo delle testimonianze, quello di Coppi su Misseri assassino) salvo che non spuntino tra oggi e domani, avevo ventilato la possibilità che non se ne facesse menzione per non dare modo all'accusa di aggiustare il tiro in appello.

norma ha detto...

Giacomo ha interpretato perfettamente il mio pensiero e sono solo in parte d'accordo con Chiara riguardo al fatto che Misseri potrebbe aver agito,in ogni momento della sua vicenda giudiziaria,al solo scopo di risparmiare la galera sia principalmente per se stesso e poi anche per sua moglie e per sua figlia.Mi spiego meglio:Misseri uccide sua nipote e già da subito si adopera per farla franca,mente alla moglie dicendo che va a recuperare dei cavalli scappati,telefona al fratello affinchè questa circostanza venga confermata semmai la moglie dovesse cercarlo,tiene con se le chiavi ed il cellulare e piazza quest'ultimo quà e là,sopratutto vicino a dove abita il Russo ai tempi in cui era sospettato.Poi sconsiglia a Pisello di andare a fare le ricerche in c.da Mosca perchè sostiene di esserci stato lui giorni prima ed infine,quando lo interrogano,fa trovare il cellulare per indurre a pensare che,se davvero c'entra qualcosa,non può essere così stupido da farsi scoprire in quel modo.Poi dopo nove ore di interrogatorio non può fare a meno di confessare e,non appena gli si offre occasione,accusa sua figlia accettando con tranquillità il fatto che Sabrina possa farsi due anni in galera da innocente.Poco dopo ritratta anche il movente sessuale perchè tanto Galoppa gli dice che può stare tranquillo,nessuno lo saprà mai.Ad un certo punto si rende conto di aver fatto una cavolata e scagiona la figlia,ma non gli credono ed è difficle pensare che tutto questo lui l'avesse previsto,ossia che abbia prima confessato,poi ritrattato,poi confessato dinuovo,sapendo sin dall'inizio che tutto questo avrebbe portato gli inquirenti a non credergli e a farla franca in ogni caso.Penso che sia stato solo una persona fortunata capitata in mano di chi ha interesse a far si che lui venga scagionato,ma non perchè egli risulti particolarmente simpatico,ma solo perchè queste persone stanno facendo i propri interessi.Certo ora Misseri,se davvero è pentito e vuole che moglie e figlia non paghino al posto suo,potrebbe confessare tutto,ma proprio tutto quello che ha fatto a Sarah,sia da viva che da morta,ma ancora una volta sta facendo i propri interessi sperando che basti quella mezza verità che ha detto.

Anonimo ha detto...

sì norma, perfino a me pare più verosimile quel che dici tu, eppure non mi capacito che ci possa ragionevolmente "sperare" specialmente visto che non è più da solo ma affiancato da avvocati (che, vabbè, loro non lo spingono ad aggravare la sua posizione, però insomma...avrà pure sondato no?) ma soprattutto da Valentina...non so bene che pensare...vigliacco e co@lione fino a 'sto punto? Perchè, porco cane, anche ammesso che "voglia vedere l'effetto che fa" per poi eventualmente confessare tutto per bene solo davanti alla condanna delle donne, non può non capire che l'ennesima confessione lo carica di ulteriore inattendibilità; vuoi che ancora non l'abbia capita 'sta cosa?

norma ha detto...

Chiara:
credo che l'abbia capita,ma penso che il suo non voler confessare quell'infamia, abbia poco a che vedere con la speranza che così facendo risulti più inattendibile di quanto già lo è,e quindi per questo risparmiarsi il carcere,credo invece che il suo intento principale sia il non dovere ammettere davanti all'Italia intera di essere un pervertito che ha violentato il cadavere di sua nipote di 15 anni.Se lui dice di aver ucciso perchè quel giorno era particolarmente nervoso,che non sa neanche bene perchè l'ha fatto,che è stata colpa del trattore e del calore alla testa,agli occhi degli altri il suo gesto sembrerà in qualche maniera più giustificabile,è come se una forza malefica lo abbia guidato e lui inconsapevolmente abbia eseguito,ancora una volta si tira fuori e dice che non sa nemmeno lui com'è successo.Molto diverso se dovesse dire cosa veramente lo abbia spinto ad uccidere Sarah,anche in carcere la vita sarebbe diversa,non gli conviene,probabilmente se ne vergogna pure e non è disposto ad arrivare a tanto pur di salvare Sabrina e Cosima.Misseri vuole si salvare le sue donne,ma pensa sopratutto a se stesso,in tutta questa vicenda è stato sempre così,altrimenti non avrebbe accusato una figlia innocente,Galoppa e Bruzzone hanno le loro colpe,ma non dimentichiamo che il nome di Sabrina,davanti ad un giudice,lo ha fatto lui.

Anonimo ha detto...

"pensa sopratutto a se stesso,in tutta questa vicenda è stato sempre così,altrimenti non avrebbe accusato una figlia innocente,Galoppa e Bruzzone hanno le loro colpe,ma non dimentichiamo che il nome di Sabrina,davanti ad un giudice,lo ha fatto lui."

questa è una sacrosanta verità!
e in effetti il timore del "trattamento" che gli spetterebbe secondo la "etica carceraria" farebbe prevalere ancora una volta la salvaguardia di sè su quella della figlia. Secondo me il blando e inefficace tentativo che fa è diretto unicamente a riconquistare, ancora per egoismo ed edonismo, un minimo di decenza agli occhi dell'unica figlia che ancora gli rivolge la parola...illuso.

magica ha detto...

chiara avevi
scritto che anche i piu' stupidi capirebbero che l'ergastolo è pronto con le porte spalancate . io ho scritto che è una tua considerazione , non quella dei difensori che non sono gli ultimi stupidi.
ti eri spiegata molto bene ed io di conseguenza avevo capito BENE ,, sono capace di leggere .

Giacomo ha detto...

Chiara.
Nelle arringhe gli avvocati difensori hanno parlato degli orari e pure diffusamente. Sono i media che hanno censurato. Sia perché l'argomento è ostico per il genere di pubblico a cui è diretto e poco spettacolare da un punto di vista mediatico, sia perché gli stessi opinionisti non hanno grande inclinazione per semplici concetti ed operazioni matematiche, come sottrare un'ora ad un'altra per ricavare un intervallo quantificato in minuti, per non parlare dei secondi.
E difatti a "Quarto Grado" proprio nell'ultimissimo intervento, Sottile dice che gli avvocati difensori hanno parlato "anche" di orari, passando poi la parola alla Scampini la quale esordisce dicendo che è un argomento molto difficile, ma spera di farsi capire: manco dovesse parlare d'integrali tripli o di equazioni differenziali alle derivate parziali!
Difatti poi puntualmente s'incarta e non capisce nemmeno lei quello che sta dicendo.
Saluti a tutti gli amici del blog.

Giacomo

magica ha detto...

misseri ha fatto il nome di sabrina ,
pero' cosa ha detto? che aveva la corda al collo ma poteva respirare ma era fredda , poi altre cazzate .
ma tengono conto solo di quello che a loro aggrada certo le altre versioni non le considerano ,
ma forse sono talmente maliziosi che credono anche alle altre versioni . credono a tutto ..
è inutile non lo so perchè ma vedo diavoli non persone: una inquisizione con i fiocchi ..
(vade retro . )
..

chiara ha detto...

Magica, di certo non neghi che tutti, dall'accusa ai media hanno lavorato in questi due anni per "spalancare le porte dell'ergastolo" dinnanzi a Sabrina e Cosima no?? perchè questo è il senso di quello che ho detto!
E ti pare che la difesa sia non ne sia consapevole (l'arringa di Marseglia dimostra che lo sanno perfettamente) e sia bella rilassata convinta di avere in tasca l'assoluzione del primo grado?? Se tu sei convinta che la situazione sia rosea, mi spiace deluderti perchè temo che il rischio di condanna sia tutt'ora altissimo, non dimenticare che siamo ancora in quel Tribunale di Taranto che ha sempre avallato l'operato di questa procura.
Mi spiace Magica, io forse non mi esprimerò benissimo ma tu non sei mai disposta a capire il senso di quello che dico ed interpretarlo con bonomia; se anche la frase fosse uscita ambigua bastava il contesto del commento per metterla in riferimento alla necessità che Misseri faccia MOLTO di più per aiutare a rimediare la situazione (e difatti vedi che Coppi sul raptus sessuale non molla). Fai un piacere, eventualmente chiedimi di chiarire prima di trarre conclusioni.

Giacomo: l'ho notato quel pezzo di trasmissione e ti dirò che ho drizzato le orecchie proprio su quell'assist di Sottile alla Scampini ma lei in realtà non ha detto proprio niente sugli orari dal punto di vista difensivo, ne ha parlato dal punto di vista accusatorio e basta se ben mi ricordo l'incazzatura che mi era venuta su!
Comunque è domani che parla di nuovo Marseglia no? chissà che ci torni su, di modo che la questione si fissi bene nelle orecchie di giudici togati e non.

Anonimo ha detto...

magica
in realtà nel processo l'accusa non fa minimamente conto sulle dichiarazioni di Misseri, gli sono servite solo per giustificare la direzione investigativa che avevano deciso e con cui lui aveva interferito con la confessione.
Misseri dal punto di vista accusatorio c'è solo e unicamente come imputato di concorso nell'occultamento, per il quale è reo confesso e quindi quasi sorvolano sul punto. Solo la difesa l'ha chiamato come teste.

magica ha detto...

ho inteso che la situazione non sia per nulla rosea .
ma sta tranquilla che non ci sono solo coppi e marseglia ci sono j difensori degli altri imputati,, imputati che sono stati inquisiti per il caso ,, chi per un verso che per l'altro ma nello stesso caso , e non potranno condannare le donne e lasciare liberi gli altri : i parenti di misseri inquisiti per l'occulamento .. sara' molto difficile venirne fuori ma almeno la battaglia sara' alla pari , perchè gli inquirenti non cambieranno idea.

magica ha detto...

avevo capito che il commento l'avevi espresso con bonomia ,,
solo non capivo la considerazione degli stupidi .. che l'hanno capito pure loro che le porte sono spalancate .
mentre ho visto e sentito l'avv che dibatte con energia la sua arringa.
era solo per dire la mia che è contraria della tua almeno in questo punto .

Anonimo ha detto...

io non ho mai inteso riferirmi agli avvocati, ma già che lo fai dico che secondo me è proprio quando vedi le porte spalancate che ti batti come un leone per tenerne fuori le imputate! se fosse diversa la situazione basterebbe meno...insomma, ci siamo solo fraintese :-)

Anonimo ha detto...

detto ciò ribadisco: per giurati attenti e giudici imparziali
gli ELEMENTI PER L'ASSOLUZIONE CI SONO TUTTI! Che abbiano il coraggio di esercitare il dubbio e di valorizzare le incongruenze: le manipolazioni sono state troppe per ignorarle e ciononostante il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Non si può legittimare un pubblico procedere INDEGNO come quello mostratoci nel caso Avetrana. Spero che sentano tutta la responsabilità di non creare un PRECEDENTE PERICOLOSO PER TUTTI I CITTADINI. Coraggio!

carla ha detto...

buongiorno,
Chiara,uno dei diffetti più peggiori dell' uomo,che sottovalutano i eventi passati....
"il male non ha mai vinto ,può mostrare tutta la sua prepotenza,ma alla fine non vince mai"e questo ancora l'uomo purtroppo non se nè ancora accorto....
"sono come dei cani legati al guinzaglio del suo padrone"....
buonagiornata a tutti

Anonimo ha detto...

CHIARA (?) COME VA A NAPOLI CON LA CARENZA DI ORGANICO?
C'è UN AMICO CHE HA BISOGNO DI AIUTO, POSSO DARGLI IL TUO NUMERO DI TELEFONO?
:)

Anonimo ha detto...

Complimenti vivissimi per l'articolo, che mostra un background di notevole spessore.
Pensavo che in questo processo si è cercato di inserire ogni tessera al suo posto nel puzzle costruito con fervore e tenacia..ma alcuni aspetti "fuori" dal disegno sapientemente tracciato, sono stati messi da parte, o, è il caso di dire,RIMOSSI (nel gergo freudiano).Mi riferisco ad esempio a quell'espressione usata dal Misseri e rivolta telefonicamente al fratello( o nipote?) " SONO SCAPPATI I CAVALLI!"E' evidente che è un'espressione in codice...che ne pensate?

magica ha detto...

ciao anonimo -
bisogna sapere se possiedono i cavalli . che ne pensi te della frase
quando disse questa frase che a te sembra un po' ambigua .
ti scrivo la mia . se fosse stato un messaggio in codice vorrebbe dire che misseri era d'accordo con il fratello per compiere l'omicidio . e l'avvertiva che che era stato fatto quindi c'era bisogno d'aiuto ...
non capisco quest a idea degli inquirenti ,,
un fratello e nipote che beneficio avrebbero avuto aiutando misseri?
una opinionista alla vita in diretta , diceva che i parenti di misseri avevano nel gozzo l'eredita' di concetta ,
come se uccidendo la srah avessero avuto un ritorno di qualcosa ..
non si informano quelli che vanno in tv .. l'eredita' era da parte dei serrano e non dei misseri . parlano tanto per dire qualcosa .. poi ci sono i giornalisti di parte .. non capisco come mai non hanno visto le incongruenze dell'accusa .. parlano convinti che tutto quello che dicono gli inquirenti sia la verita' assoluta ,,
eppure qualcuno ha notato le mancanze , perchè gli altri non si sono accorti?
potrebbero essere colpevoli le donne misseri? potrebbero .. certo ma le prove? i tabulati i testimoni che hanno cambiato le versioni dopo molto tempo . tutto quello che è emerso e che ci ha fatto riflettere logicamente .. trovando le ipotesi inverosimili .
mah ..

norma ha detto...

Mi riallaccio alle considerazioni di Chiara e Gicomo a proposito della trasmissione "Quarto Grado":verso il finale Sottile ricorda con molta superficialità che gli avvocati di Sabrina hanno anche parlato degli orari,poi passa la parola alla Scampini la quale dice che è tutto molto complicato da spiegare (beh certo,se in quella trasmissine si mettono a parlare dei taulati, tutti gli ospiti andrebbero a casa),per cui la bionda co-conduttrice si limita a dire che c'è una divergenza,tra accusa e difesa,a proposito dell'orario in cui Sarah sarebbe uscita da casa,perchè l'accusa sostiene che sia stato intorno alle 14,00,mentre la difesa sostiene che sia stato alle 14,28,ossia quando dal cellulare di Sarah parte lo squillo.In sostanza alla Scampini non fanno riferire che prima delle 14,28 c'è un sms di Mariangela,alle 14,23 che avvisa Sabrina che si è liberata e si può quindi andare al mare,dopodichè Sabrina le chiede se poteva avvisare o meno Sarah e Mariangela le risponde di si.Senza questo sms Sabrina non avrebbe potuto avvisare Sarah,alle 14,25,di prepararsi e non avrebbe avuto motivo (se davvero stava depistando) di sollecitarla tre minuti più tardi scrivendole "hai ricevuto l'sms?".Solo a quel punto Sarah le fa lo squillo,ma evidentemente per la Scampini il complicato è giustificare tutto questo a fronte di ciò che la sua trasmissione va dicendo da mesi.Intanto oggi Marseglia sta discutendo in aula,è partito da Mariangela,la quale inizialmente disse che Sabrina era tranquilla e che la sera precedente all'omicidio non vi fu alcuna lite,ed è arrivato al soliloquio in macchina di Misseri,al quale i pm hanno dato un'interretazione illogica basandosi su un audio che altro non è che un sibilo incomprensisbile.

norma ha detto...

P.S.:ovviamente la Scampini omette anche di dire che è la stessa Concetta a riferire che Sarah le disse "mamma,esco perchè Sabrina mi ha mandato il messaggio",quindi non ci sono solo i tabulati,ma i tabulati avvalorati dai fatti,i pm sono illogici nel dire che Sabrina abbia depistato,non solo perchè non hanno elementi per poterlo dire e perchè sarebbe troppo per chi non è un killer di professione,ma anche perchè il fatto che Sarah fosse ancora a casa alle 14,25 è testimoniato dalla stessa madre di Sarah che,in base a come si sono messe le cose,avrebbe tutto l'interesse a non dirlo.

chiara ha detto...

norma:
preciso giusto che Mariangela, che pure ha ritrattato la questione del "tranquilla", invece ha CONFERMATO in dibattimento che la sera del 25 non ci fu alcuna lite (solo quella frase che lei ha percepito come proferita in maniera non malevola) e che Sarah l'ha vista normale...E ancora dicono che lei è una degli "accusatori" sulla questione del presunto litigio! Che nasca da qui (e dal pari interesse di Mariangela per Ivano, che per questo non aveva voluto Sarah tra i piedi, tutto ciò annotato dalla stessa Sarah nel diario e riferito dal fratello Claudio) la necessità di cambiare il movente della gelosia con quello degli sms zozzi che fa ridere i polli?

chiara ha detto...

norma:
e continuano pure a valorizzare il fatto che nessuno in casa ha sentito l'sms, quando Concetta in dibattimento ha chiarito che NON E' POSSIBILE sentire dalla cucina (specie se si lavano pennelli e si "spignatta") il suono di un sms ricevuto in cameretta! A me fanno impazzire 'ste cose! Rivolgersi a simili mezzucci di "manipolazione informativa" equivale a riconoscere l'inconsistenza dell'elemento ad essere messo di base una accusa di omicidio, tanto da dover essere rinforzato da "comodi stralci".

norma ha detto...

Secondo me la questione degli sms zozzi Buccoliero se l'è inventata in una notte di disperazione,dopo essersi reso conto che persino i suoi testimoni avevano demolito il movente della gelosia.L'unica che gli è rimasta fedele è la De Luca (che egli ha anche ringraziato nella sua arringa dicendo che il tutto è partito dalle sue dichiarazioni spontanee),la quale ha detto che Sarah quella sera era triste.Si dimentica però che la stessa De Luca attribuì quella tristezza al fatto che Claudio era partito da poco,tantevvero che ne chiese conferma a Sabrina e lei,la terribile assassina che ha depistato meglio di Mata Hari,le risponde "ma no,era triste perchè poco prima avevamo litigato in macchina"!.

chiara ha detto...

Norma:
hahaha! avevo dimenticato questa chicca!...Sabrina che passa più volte e a singhiozzo da novella Erzsébet Báthory a Il Secondo Tragico Frantozzi è tutta da gustare!

Anonimo ha detto...

In verita' la Pantir afferma/suppone che non si era sentito l'SMS xche' Sara aveva sempre quelle cuffiette (e Buccoliero senza rendersi conto delle conseguenze le da corda).
Fosse cosi', Misseri come avrebbe potuto sentire gli squilli mentte stava uccidendo la nipote?

magica ha detto...

una cosa piuttosto antipatica . :ho letto in nel web una dichiarazione di concetta , ella afferma che l'arringa di coppi è stata l' arringa delle menzogne .
mi sa che non cerca la verita' . perchè dovrebbe dar retta a tutte le ipotesi , invece si è incaponita sulla sorella e nipote con odio -
se fossero mia sorella e nipote ,, dopo tutte la offese che si leggono in giro ., io mi offenderei e andrei in cerca di ttte le ipotesi possibili. per smascherare il vero colpevole.
la religopne dei TG si estranea dai parenti che sono cattolici , li vedono come persone senza dio e percio' colpevoli di tutte le nefandezze - .
lo disse molte volte in tv . e sara' stata anche rincuorata dai suoi fratelli di fede nella direzione di colpevolezza delle parenti .
ho avuto un discorso con delle conoscenti TG .. le quali con sicurezza e fierezza di essere nel vero mi hanno tacciata ..,
la gelosia oh.. si..si
quella è stata la molla dell'omicidio . eppure dovrebbero essere meno cattive .

Anonimo ha detto...

QUARTA SEZIONE PENALE

chiara ha detto...

magica
anche a me impressiona l'immediata mancanza di dubbio di mamma Concetta, anche solo sotto forma di speranza o che so io...pare quasi che l'astio "risalente" non fosse quello di Cosima in fin dei conti...mi spiace parlare così ma, insomma...passi la sorella, ma la nipote? ha mai provato, prima di questi fatti, tenerezza per quella ragazza che una volta fu bimba alla quale si suppone abbia voluto bene? a me fa rabbrividire pensare che una mia zia alla quale ho sempre coccolato e accolto la figlia mi si scagliasse contro così decisamente, senza dubbio nè appello. Secondo me ciò che dici sull'influenza dei TG potrebbe essere profondamente vero, ma nemmeno sottolineerei un ruolo da comprimario della procura, che davvero pare aver montato tutti con la ferrea convinzione - nella posizione di "superiorità culturale in cui si trovano rispetto un po' a tutti i soggetti coinvolti" - di quelli "che certamente sanno quello che dicono"

enzo sp ha detto...

Secondo me non e colpa sua, dovete pensare che Concetta e circondata da due avvocati che per la fama dicono il ctrario di tutto basta vedere i casi che hanno seguito e non scordatevi che come dice lei sorella di fede e la pisano che a quanto a bugie non e seconda a pinocchio...
Concetta e accecata da questa ipotesi che non si accorge che e lei a dare una mazzata agli orari della procura quando dice che la prima volta che vide sabrina le disse che sicuramente aveva fatto un'altra strada facendole capire che era uscita da poco e non un ora prima.....

chiara ha detto...

enzo sp
"accecata" credo sia proprio il termine giusto enzo e in effetti il "magico duo B&G" fa di tutto per non vedersi messi in crisi 33MILIONCINI da un improvvido dubbio; mamma Concetta è frastornata da tutto il clamore che questa vicenda ha suscitato, credo che non le sia stato nemmeno concesso lo spazio per elaborare il lutto...

carla ha detto...

buonasera,quello che state dicendo Enzo e Chiara,pare che l'uomo non abbia possibilità di scelta,invece non è così....DIO ha dato libero arbitrio.....in altre parole la libertà di coscienza c'è e come,ma a volte si preferisce restare sordi....
i 33milioni,saranno solo dei pugni di mosche!...arlocchi, dove credono di poter prendere questi soldi?.....forse sarà un altro debito che lo stato che si farà a carico.....
purtroppo il denaro ha sempre fatto perdere la ragione,annebbia la mente,ma quando la nebbia svanirà resterà solo desolazione,per cui non ci si potrà ritornare indietro.....purtroppo siamo solo noi i artefici del male se lo vogliamo e non è colpa di nessuno,se nonchè della nostra sordità,dei segnali ci viene dato,ma non la si vuole vedere.....

Anonimo ha detto...

non scordiamoci che non solo la Pisano' ma anche il fioraio sono TdG

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno cari amici.Anche il caro zietto ha ammesso : quello che dice l'Avvocato Marseglia è la pura è semplice verità dei fatti.Ora anche il presidente dell'istituto di medicina legale viene messo in discussione dalla procura,ma vi rendete conto da quale pulpito viene la predica? loro che ci vogliono far credere che i sogni diventano realtà,e sopratutto sequestri.Mentre il loro carissimo Prof Strada è ritenuto attendibile,uno che non esamina il contenuto dello stomaco è attendibile?uno che si adegua a quello che dice il caro zietto è attendibile?uno che dice in aula di essersi sbagliato è attendibile?beh sapete che vi dico:Che se dovesse andare male,a Roma in cassazione credo che assaggeranno diversi bocconi amari,e anche indigesti.Un abbraccio a tutti cari amici.

magica ha detto...

buongiorno a tutti .
comunque la procura colpevolista ha fatto dei lavaggi al cervello a molti . perfino le tv che quendo parlava l'accusa ci informavano anche con falsita' inaudite.
se ora parla la difesa tutto tace come se quello della difesa non dovesse essere considerato ..
ciao

norma ha detto...

Se si fosse ancora in fase di indagine, i pm indagherebbero di sicuro anche Arbarello,il quale andrebbe a fare compagnia all'avv Russo,Velletri,De Cristoforo,il fioraio,i parenti del fioraio...tutti rei di aver detto qualcosa di favorevole a Sabrina.Ma poi,con il consulente che si ritrovano,ossia lo stesso Strada che infangò il caso Orioli,lo stesso Strada che butta il liquido dello stomaco,che non consegna gli atti al consulente di parte,che cambia i risultati dell'autopsia a seconda della tesi della procura,che fa mimare l'omicidio con un foulard ad uno che ha agito d'impeto,che in aula ammette di essersi sbagliato ecc ecc,si permettono di fare critiche?Tra l'altro non si è nemmeno capito se fosse una critica o meno dato che il tutto è stato posto in maniera interrogativa:se sono sicuri che il prof Arbarello non abbia visionato il materiale,allora perchè non forniscono le prove di ciò che vanno dicendo?Forse ci hanno preso gusto a non ritenere necessario provare ciò di cui sono convinti,basta solo dirlo e finisce lì.

magica ha detto...

anche ivano è stato attenzionato dalla procura perchè non ha detto quello che volevano loro ,,
credevano che le minacce ad ivano lo facessro andare di corsa in procura e inventarsi porcate su sabrina ..
non ho piu' sentito nulla a riguardo .. che abbiano pensato di soprassedere?.

una forumista si è preoccupata perchè ci sono troppi avvocati che costano.. sarebbe stato piu' econimico condannare le donne subito , tanto si sa che sono colpevoli : si puo fare a meno di tutti quegli avocati .. ciaooo

c ha detto...

prima o poi incapperanno dentro con quello del formaggio....non potranno continuare i pm pestare i piedi in eterno,qualcuno primo o poi si girerà....buonaserata a tutti...

Mimosa ha detto...

Buonasera a tutti

Il prof. Coppi, nella sua arringa, ha messo in gioco tutta la sua professionalità, ha detto che è disposto a rinunciare all’insegnamento, ai libri, a tutto quello che ha costruito nella sua vita, pur di convincere la giuria dell’innocenza di Sabrina, e mille e mille volte ancora prenderebbe le sue parti perché “profondamente convinto della sua innocenza”.
Chi lo conosce dice che ha dato tutto sé stesso come mai in precedenza, in nessuno dei casi assunti.
Ora non vorrei che con questa uscita si sentisse in obbligo di mantenere la promessa e dovesse concludere la carriera rovinandosi la reputazione, se Sabrina verrà condannata. Sarebbe un duro smacco per un avvocato della sua fama …
Lo dico non con ironia ma piuttosto con la preoccupazione che la sua ferrea convinzione e la sua strenua difesa non riescano a far rinsavire i giudici (quelli togati conducono il gioco, gli altri contano come il due di picche) e non li persuada della madornalità dell’errore giudiziario che andrebbero a sancire con la condanna all’ergastolo
(ma si vocifera che la pena potrebbe avere delle attenuanti, salvando capra e cavoli)
tanto arriva l’Appello e poi la Cassazione … sulla pelle di due donne innocenti e segnate per sempre! I giudici e i PM escono sempre con la coscienza a posto …

Mimosa

Anonimo ha detto...

Da Bigi

A proposito di arringhe credo che il Dott.Marseglia abbia dato alla giuria motivi a sufficienza per dubitare delle testimonianze, in coscienza ritengo che non bisogna sminuire l'impegno che questo avvocato ha fatto e continua a fare per Sabrina. La sua conclusione è degna di lode come quella del Prof. Coppi che ovviamente ha più anni di esperienza, ma confermo la mia stima per questo legale che ha saputo essere al suo livello.
E' sicuramente un processo che porterà ad una condanna ma ha nella sua ricostruzione una buona base per essere capovolta in appello.
Siete, come sempre, molto articolati e veritieri nei riscontri da voi sottolineati che trovo molto piacere che qualcuno in Italia sappia ancora usare la propria mente per ragionare invece, di seguire le correnti dettate dai giornalisti o da chi detiene i poteri dell'informazione.

Un saluto a voi tutti, a presto.

Chiara ha detto...

Colgo lo spunto di Bigi per riprendere il filo delle arringhe della difesa.
Io dissi che non mi avevano convinta per il fatto che non avessero messo in luce (a meno che i resoconti di stampa abbiano omesso di riferilo il che non è affatto da escludere, come dice giustamente Giacomo) i "buchi" lasciati comunque scoperti dalle testimonianze, argomentazione in via subordinata rispetto alla sottolineatura del loro discutibilissimo mutare rispetto alle s.i.t. (e questo Marseglia l'ha sottolineato).
Ho riflettuto su questa cosa e tutto sommato, se effettivamente non è stato fatto cenno a questi buchi e contraddizioni (ma lasciamo un SE grande come un palazzo) la scelta della difesa sarebbe stata quella di rifiutarsi di prendere anche in minima considerazione quelle testimonianze ritenute forzate e indotte, anche solo per mostrarne i difetti. Io a naso avrei detto che tale constatazione avrebbe rafforzato il primo argomento, ma a ben pensarci avrebbe rischiato di confondere i giudici circa l'aspetto principale: ciò che si vuole è che tali testimonianze non vengano proprio considerate, meglio non rimetterle in carreggiata in nessun modo, nemmeno per smentirle.
Le motivazioni della sentenza o i filmati di Un giorno in Pretura ci sveleranno questa cosa, sulla stampa non faccio più affidamento.

Faccio un cenno all'arringa di Coppi, che pone ottimamente l'accento sulla prima confessione di Misseri e il movente sessuale, notando come da parte innocentista la circostanza venga insistentemente ignorata continuando ad irridere l'ipotesi di un Misseri che uccide "per il trattore che non parte" o, quando fanno lo sforzo di capire che Coppi caldeggia il movente sessuale, irridono l'ipotesi come destituita di fondamento essendo che l'uomo non avrebbe avuto precedenti in tal senso (come se invece ne avessero avuti le donne di precedenti accessi di violenza!!) e ridicolizzando la testimonianza di Dora Serrano riducendola ad un risibile "sfioramento del gomito" (dimenticando che il punto invece sarebbe stata la proposta indecente fatta a lei adolescente "dài, facciamo cose"). Questa cosa rende tutto il senso della mancanza di volontà di discutere criticamente sul caso Scazzi, lo sposalizio indissolubile della colpevolezza delle imputate, mai chiamate per nome ma sempre con epiteti svilenti e offensivi che danno il pieno senso della caccia alle streghe rappresentato da questo infame processo. A me fa veramente paura constatare questo bassissimo livello intellettuale e critico di tanti concittadini, molti in possesso di cultua superiore, che ripiomba l'Italia del 2013 nella Salem di primi '900. E' spaventoso.

Anonimo ha detto...

Ma quale insegnamento ma quale rinuncia !!....Coppi non ha più la cattedra da novembre 2010 . informatevi prima di credere a tutte le panzane che l'esimio racconta ....

Epam ha detto...

Buonasera a tutti...

Fino al momento della requisitoria dei PP.MM., ero fermamente convinto che la sentenza di condanna fosse già scritta.
Ora, dopo le arringhe difensive, seppur riportate in modo mooolto sommario, comincio a nutrire qualche dubbio che la condanna, oltre ogni ragionevole dubbio, non sia poi così scontata.

Epam ha detto...

E.C.
Scusate lo riposto

Buonasera a tutti...

Fino al momento della requisitoria dei PP.MM., ero fermamente convinto che la sentenza di condanna fosse già scritta.
Ora, dopo le arringhe difensive, seppur riportate in modo mooolto sommario, comincio a pensare che la condanna, oltre ogni ragionevole dubbio, non sia poi così scontata.

magica ha detto...

anonimo .
hai visto la tv stasera?
quel gran figo di picozzi e l'atro garofano.. pure il matto .. lo psicologo? ..
cosa hanno detto.?. che hanno fatto i furbacchioni .. ma non le imputate gli altri ..
meglio sorvolare sulla palombella . un personaggio inquietante . che dopo tante trasmissioni ha detto tante di quella fregnacce: - . ..

Giacomo ha detto...

Buongiorno a tutti.
La Palombelli è la stessa che aveva riempito d'insulti la povera Sarah quando era scomparsa. Non si è mai letto un atto del processo, dicesi UNO, ed ora continua a sproloquiare, sostenendo tutto ed il contrario di tutto.
L'ultima perla è quella di aver attribuito la frase di Misseri "abbiamo fatto i furbacchioni" ad un colloquio con Cosima e non al famoso colloquio in carcere con la nipote Daniela Greco, inviatagli dal buon Galoppa per "strappargli" frasi "compromettenti" contro le sue donne. Era l'8 novembre 2010. Misseri sapeva benissimo di essere intercettato ed in quel periodo era entrato nella parte del "pio" becchino, quello che, dopo aver denudato la povera piccina ed averne violato il corpo inanimato, le aveva fatto il segno della croce con la sua stessa mano ormai fredda, prima di scaraventarla nel pozzo!
Non uno in studio che abbia contraddetto la Palombelli!

Saluti a tutti gli amici del blog.

Giacomo

magica ha detto...

buongiorno giacomo .
la palombelli non l'hanno contraddetta perchè nemmeno gli altri sapevano.. quando misseri disse quella frase .
tante volte ci sono dei particolari che fanno la differenza .
tu hai scritto spiegando che la frase la disse misseri quando la nipote fu inviata in carcere per a ricavare storie con l'inganno allo zio . infatti in quella occasione si evincono adulazioni della nipote verso lo zio e le insistenze per fargli dire quello che gli inquirenti volevano sentire .
misseri è stato manipolato pero' è stato un lazzarone anche lui . a farsi abbindolare da tutti .

norma ha detto...

Ieri la trasmissione "Quarto Grado" era stranamente NON spacciatamente colpevolista,addirittura hanno trasmesso alcuni stralci dell'arringa dell'avvocato Marseglia,il quale giustamente faceva notare come Sabrina,l'appassionata killer che non si fa problemi nell'eliminare una terribile rivale in amore(che però aveva sempre trattato come una sorella),in realtà,in ben quattro mesi,aveva rimediato si e no un bacio e un rapporto sessuale incompleto...Mi ha sorpreso poi sentire che per la prima volta gli ospiti in studio hanno avuto il coraggio di approvare le critiche della difesa nei confronti degli inquietanti metodi interrogativi dei pm,sottolineando il fatto che Misseri accusò sua figlia mentre era in evidente stato confusionale provocato da dosi massicce di psicofarmaci.Solo la Palombelli resta quella di sempre,parla senza sapere nemmeno di che argomento si sta discutendo ed è evidente,come fa notare Giacomo,che non ha letto nemmeno una pagina degli atti.Ciò che lascia parecchio perplessi è che ormai non si faccia mistero del fatto che la sentenza non potrà essere che una condanna,ma è come se già tutti sapessero che in appello verrà ribaltata perchè si porrà l'accento sullo strano modo di compiere le indagini dei procuratori.Nessuno si chiede come mai bisognerà aspettare un altro tribunale per poterlo fare.

Mimosa ha detto...

Norma e Giacomo, come non essere d’accordo con le vostre considerazioni?
Quello strano fenomeno di “giornalista” della Palombelli ha liquidato le arringhe difensive con questa profonda frase: “Il quadretto fatto dalla Difesa non sta né in cielo né in terra”.
E poi nel massimo dell’impeto dopo un intervento di Meluzzi, lo ha mandato a dormire per concludere in finale con un “eh, sì, buonanotte!”.
E persino Sulas la lecca “questa volta, a differenza di altre, non sono d’accordo con Barbara” … frase che ripete ogni volta si incontrano, mai ho visto le abbia dato ragione, del resto come si potrebbe?
Queste sono le scenette più acidamente “comiche” se non ci fosse da mettersi le mani nei capelli … Ma come fanno a sopportarla? Se al posto suo ci fosse una persona più intelligente e preparata il programma ne guadagnerebbe in serietà e invece rimane impostato sulla linea del gossip …
lei e l’altra biondina con le unghione ogni volta dipinte di colori diversi sono gli elementi più scadenti del programma … devono rispettare le “quote rosa”? non ci sono altre donne in quel giro?
Voglio vederli tutti lì quando arriverà l’assoluzione!

Devo anche dire che Michele Misseri sta strabordando più che mai, ora si identifica con il suo legale quando parla con i giornalisti, si atteggia con sempre maggiore sicurezza e così gli escono frasi assai ma assai ambigue. Per esempio un paio alla fine dell’ultima arringa di Marseglia.
La sequenza è questa:
il giornalista gli chiede un parere sull’udienza e lui risponde “l’avvocato di Sabrina ha detto che questo processo è fondato sul nulla”.
Il giornalista “Come sul nulla? È morta una bambina” e lui “Sì, ma non è dipeso da noi …”.
Alla domanda: “Ma allora cosa devono fare i giudici, assolverle?”, quell’esemplare padre e marito risponde “Se sono innocenti sì”.
Avete colto anche voi immagino …

Buonanotte, Mimosa

chiara ha detto...

Mimosa:
anch'io sono rimasta esterrefatta a quella frase di Michele. Mi spiace, ma continuo a non capacitarmi che certe uscite siano "ingenuità di una mente povera"...questo "ci fa" e alla grande pure: le vuole al gabbio e punto, il gran vigliaccone!

comunque pure il giornalista, mimò...azz c'entra quella uscita da editorialista del Cioè a uno che gli risponde una cosa chiarissima??? si stava parlando del processo se fatto bene o male e alla risposta "è fondato sul nulla" che ovviamente significa: l'accusa è infondata, quello tira fuori, tutto indignato, che "è morta una bambina??" GELATO! che stavamo a processà secondo lui? deficiente manipolatore di emozioni...a me sta gente che la butta sull'ovvia ripugnanza che suscita l'omicidio della ragazzina - IN TUTTI: anche chi non crede che omicide siano le donne - come avesse l'anima sua sulla spalla a dire "questo è il buono gli altri sono cattivi" mi da un disgusto che non hai idea...di una bassezza morale senza pari...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona Domenica a tutti cari amici.Ho visto QG,beh a parte la Palombelli ho notato che da un po il caso viene trattato in modo diverso,diciamo un po "soft",prima erano quasi tutti colpevolisti,ora si stanno accorgendo di come il caro zietto sia stato manipolato da qualcuno,e di certo non dai familiari.Ottima l'arringa di Marseglia,facendo notare a tutti di come abbiano indotto il caro zietto a ritrattare,con promesse di soggiorno in un bel convento e con sconti di pena per tutti,per non parlare di come gli facevano gli interrogatori con domande suggestive ai limiti del codice di procedura penale.Come al solito non è mancata l'intervista alla mamma di Sarah che,convinta dai suoi Avvocati non sposta di una virgola il suo pensiero verso la colpevolezza della sorella e della nipote,strano che non si sia accorta prima che, a chi affidava la figlia invece di proteggerla la crescevano per ammazzarla,tranne il cognato che a suo modo di vedere era tutto casa e chiesa,e mai avrebbe mosso un dito contro una ragazza,il dito no,ma,una mano nel sedere chi la messa? di certo non lo spirito santo,e chi ha dato dei soldi dicendo di non raccontare nulla alla zia Cosima?il buon cognatino.Io credetemi faccio fatica a capire che i discorsi che fa siano il frutto del suo pensiero,e che invece sono i suoi Avvocati a consigliarla non male,malissimo,solo che lei non se ne rende conto tanto gli hanno fatto il lavaggio del cervello quei due tirasangue a tradimento,Biscotti e Gentile,che pur di rimediare guadagni sarebbero capaci di dire che anche Hitler era un essere buono(strano che sua mamma non l'abbia ucciso appena nato)ma per i soldi si fa questo e altro ancora.Altra cosa dell'Avvocato Marseglia e di come ha tenuto a precisare in aula: ma come fa una che è gelosa della cugina a rimediare in 4 mesi un rapporto sessuale di pochi secondi e qualche bacio striminzito dal bel Ivano,non male per essere gelosi ed uccidere la rivale in amore.Se per Parolisi la motivazione di condanna e stata che ha ucciso perché voleva avere un rapporto sessuale,e che lei si è rifiutata di avere,per Sabrina sarà perché quel rapporto e durato troppo poco,la classica "toccata e fuga",ecco perché si è incazzata a morte,ma,allora non doveva uccidere la cugina ma Ivano per non aver fatto il suo "dovere"di uomo.Ma,speriamo che Dio illumini le loro menti.Un abbraccio a tutti carissimi amici.

Giacomo ha detto...

Buon giorno a tutti!

Mimosa.
Che Misseri sia un essere ambiguo è un fatto assodato, come pure è assodato che la testa non l'assiste. E' un soggetto psichiatrico. Questo è chiaro. Però ci si mettono pure i giornalisti a rendere ancora più ambigue le sue risposte già ambigue. Concordo con Chiara che il "processo del nulla" significava il processo del nulla probatorio (sottinteso a carico della moglie e della figlia, e, visto che c'era, ci si è messo ambiguamente pure lui nel nulla probatorio). E così con quel "non è colpa nostra", intendeva dire non è colpa mia e della mia difesa e delle altre difese se non ci sono prove su chi abbia commesso il delitto.
Poi, "se sono innocenti", non era un "se" dubitativo. A mio parere andrebbe interpetrato così: Se è vero, come è vero, che sono innocenti, devono essere assolte.
Cioè quel "se" non va interpetrato come ipotetico, ma come causale: poiché, dal momento che, visto che. Nel linguaggio parlato specie nel meridione, si usa questo modo di dire. Es: hai fame? E se non ho mangiato, certo che ho fame!
Quindi in questo caso la colpa non è tanto di Misseri, quanto degl'interlocutori che vogliono cogliere ad ogni costo delle contraddizioni nel suo modo di esprimersi, che già di per sé è, più o meno volutamente, ambiguo. Insomma è una bella lotta fra giornalisti e Misseri, a chi è più falso.
Secondo me il servizio era montato ad arte, tagliando e cucendo, per dimostrare che Misseri sa che le sue donne sono colpevoli, ma continua a volersi sacrificare per loro. E comunque Misseri si rendeva conto che le sue risposte potevano essere ambigue.

In ogni caso sono d'accordo con Mimosa: su Misseri e sulla sincerità del suo "pentimento" non si può fare nessun affidamento.
Forse l'unica è la procura che è costretta a DOVER CREDERE alla sua estraneità all'omicidio, dal momento che si è improvvidamente legata mani e piedi alla presunta innocenza dell'astuto contadino.

Sono anche d'accordo con le considerazioni dell'amico Vito. Per quanto riguarda il cambio di rotta di Quarto Grado, non so se sia più tattico o strategico. In fondo la puntata era dedicata alla difesa. Ed in futuro potranno sempre dire che loro sono stati imparziali.

Per concludere, ribadisco che secondo me l'innocenza di Sabrina e, di conseguenza, di Cosima è GRANITICAMENTE fondata sulla roccia dei tabulati.
Contro questo scoglio prima o poi naufragherà rovinosamente la pomposa e pretenziosa "corazzata" accusatoria.

Saluti e Buona domenica a tutti gli amici del blog!

Giacomo

Anonimo ha detto...

Da bigi

La trasmissione sopra citata (Q.G.) non solo non è attendibile perché palesemente di parte,in quanto, non hanno mai veramente ricostruito la vicenda come l'ha presentata la difesa ma solo come la costruisce l'accusa, non ha mai fatto menzione del fuori onda delle due togate, e poi la richiesta di accusa per falsa testimonianza ad alcuni testimoni sembra una mossa fatta per buttarsi avanti come dire pensateci bene a quello che direte in futuro.
Ho volutamente usato il verbo costruire perché la spiegazione dei fatti da parte della procura cozza con alcune testimonianze.
Sulas nella trasmissione sopracitata ad un certo punto dice che Sarah è arrivata alla villetta dei Misseri ma in nessuna testimonianza del processo c'è la certezza di questo fatto ma solo ipotesi di esso. Come può una trasmissione continuare a dire di essere al di sopra delle parti.....


A presto

magica ha detto...

buonasera a tutti .
non crediate che conduttori di quarto grado si siano addolciti..verso il caso .: . sono dei furbacchioni anche loro.
quando ci facevano vedere gli stralci del processo avete sentito la musichetta del sottofondo? come se i personaggi imputati stessero a raccontarci una commediola ironica ? .io ho avuto questa sensazione anche nella penultima puntata., dove si sentiva un sottofondo da barzelletta.
quel sottile è un gran ...figlio .. a lui non importa che sia una trasmissione che valuta l'inncenza o la colpevolezza .. lui fa la trasmissione per l'odiens colpevolista .
sebbene sono convinta che non sia stupido , e avra' capito dove ci sono gli inganni .. ma chi se ne frega della verita?

magica ha detto...

rispondo a giacomo . che sono sempre stata d'accordissimo con quello che lui ha sempre sostenuto (tabulati) ma non solo questi ,, tutto quanto è venuto alla ribalta . .
prima di tutto dall'inc prob .. ma anche quando misseri racconto' i retroscena dell'imbonimento .
.
gli dissero se andiamo al processo cosi' , condannano tua moglie e fratello .. .. avevano capito che era fragile e pauroso ed hanno lavorato su un terreno fertile . ...

durante il processo non lo so come si è comportata valentina .. ho letto che sparlo' di sarh .. è possiblile che sia stata cosi poco accorta? lo sentii dire anche a concetta in tv .. anche che sarh si strusciava sui ragazzi .. possibile che abbia usato queste parole ? si sara' consultata con gli avvocati .. prima di offendere la cugina morta .
l'avrebbero consigliata nella verita' dei fatti di usare lw pwrole diversamente . .oppure come al solito sono fandonie dei giornalisti

Mimosa ha detto...

Chiara e Giacomo, lo sappiamo noi (non solo noi tre) persone “intelligenti”, pensanti con raziocinio, che i giornalisti fanno domande “suggestive” e montano i servizi con spezzoni di comodo, è per questo che mi fanno venire contrazioni allo stomaco, specie ogni volta che compaiono Rorro e Croci, senza contare quelle “al servizio” (la “sua” inviata, la “sua” redazione, la “sua” regia”, presuntuosa!!) di una soubrette di Canale5.
Purtroppo le frasi che vi ho riportato sono state utilizzate, una alla volta in alcune trasmissioni, sottolineate e commentate … con le viscere, da persone che sedute là si sono bevute il bicchiere offerto senza conoscere la bottiglia, e inducendo negli spettatori l’avversione dai soliti bassi istinti.

A ben pensarci, sono i giornalisti che hanno fatto e disfatto l’immagine di Michele Misseri, sia con il taglia-cuci e replica di pezzi rappresentati ad arte (come quello del dito di Cosima che spinge sul petto del marito chiudendo il portoncino del garage), sia con le insinuazioni “l’ennesima versione, insomma”, come se ne avesse fatte diecimila,
in fondo da un anno sta cercando di farsi riascoltare sulla prima … eccetto il vilipendio del cadavere (forse proprio per la paura delle conseguenze fisiche che gli verrebbero riservate da carcerato).

Per tutti:
ho trovato questo vecchissimo articolo di settembre 2010, a neanche un mese dalla scomparsa di Sarah:
http://www.giornaledipuglia.com/2010/09/sarah-scazzi-nuovi-sospetti-della-madre_1791.html
e ora la madre ha il coraggio di dire che Sarah forse era a conoscenza di qualcosa di losco che la famiglia Misseri voleva tenere nascosto?
Perché non cerca una trave a casa sua?
Infatti, nel momento in cui dichiarava al mondo “cercate in famiglia”, si riferiva sicuramente nella propria famiglia, sospettando del marito e a quanto pare anche nella badante.
Perché la badante rumena non chiede a lei l’indennizzo invece che a Sabrina, la quale solo ha riferito e strombazzato i sospetti della zia, sua datrice di lavoro?

Mimosa

Giacomo ha detto...

Magica.
Sono d'accordo anch'io. Ho messo l'accento sui tabulati, perché quelli sono un argomento risolutivo. In base ad essi è MATERIALMENTE IMPOSSIBILE che Sabrina abbia commesso il delitto, A PRESCINDERE DA QUALSIASI ALTRA CONSIDERAZIONE. La procura lo sa bene, perciò si è inventata che Sarah sia uscita prima, attraverso una serie incredibile di cambiamenti e forzature di testimonianze, di congetture che la povera Sarah abbia mentito alla madre, annunciandole di aver ricevuto un sms mai inviato, e soprattutto che Sabrina si sia inventata non una, ma UN'INTERA SEQUENZA di comunicazioni verso Sarah, quando questa era già morta e addirittura che abbia strappato il cellulare dalle mani della cuginetta appena strangolata, per inviarsi con quello uno squillo al proprio cellulare.

Per quanto riguarda Valentina, i media hanno sempre mentito sapendo di mentire, asserendo che Valentina avrebbe detto addirittura in aula che Sarah bestemmiava. Ma dal verbale della 19a udienza del 3-7-2012 emerge con assoluta evidenza che Valentina non disse mai una simile enormità, ed anzi usò parole tenere verso la cuginetta, definendola addirittura UN GIOIELLINO! (Pag. 98)
Per quanto riguarda lo "strusciarsi", questo è il contesto completo, che la dice lunga sulla mistificazione dei media:
Il p.m. sta martellando ossessivamente Valentina sulla presunta gelosia di Sabrina per gli atteggiamenti affettuosi che Sarah aveva verso Ivano. Siamo a pag. 97:
“P.M. M. BUCCOLIERO - Lei sa se Sabrina ha mai rimproverato Sarah per i suoi atteggiamenti con Ivano?
DICH. V. MISSERI - Non specificamente con Ivano, ma con tutti gli amici.
P.M. M. BUCCOLIERO - Che cosa diceva?
DICH. V. MISSERI - Le stesse cose che le dicevo anch’io quando vivevo ad Avetrana: "Mi raccomando, quando stiamo tra noi amici va bene, abbracciali pure, tanto ci conosciamo, ma quando stiamo in compagnia di estranei, evita per favore, perché la GENTE MALIGNA, e vieni SCAMBIATA magari per una poco di buono che ti strusci con tutti.”
Quindi quello che muoveva Sabrina NON ERA LA GELOSIA, ma la preoccupazione che la gente potesse malignare. E noi possiamo ben immaginare chi fosse questa gente maligna.
Comunque, a scanso di ogni equivoco, Valentina aveva già detto: “SARAH ERA TUTT’ALTRO CHE UNA POCO DI BUONO!” (pag. 88).
Buona notte a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Mimosa.
Concordo perfettamente. Al punto che non ho altro da aggiungere.

Ciao. Buona notte.

Giacomo

carla ha detto...

buonanotte a tutti,di corruzione se ne vede in tutte le angolazioni,oramai....
è solo chi non vuole vedere non lo vedrà mai.....sui giudici non saprei cosa dire è da sperare che diano uno sguardo al cielo qualche volta.....

norma ha detto...

Su "la Stampa" di oggi un articolo in cui è trascritta parte dell'arringa di Coppi che parla dei tabulati.E' da incorniciare per rendersi conto di come faranno i giudici ad aggirare questo enorme ostacolo in caso di condanna.

Anonimo ha detto...

http://www.lastampa.it/2013/04/15/italia/cronache/giallo-di-avetrana-l-ultima-udienza-mruel0nVzT6KI6SvCmXgLM/pagina.html

Sirenetta galatica Francy ha detto...

Ciao Carla . Ho saputo che oggi c'è la sentenza e speriamo sia il momento della vera giustizia . Spero che Sarah abbia la giustizia che merita e che sua madre possa sapere finalmente chi ha ucciso sua figlia . Ti abbraccio forte t.v.b

Sarah forse questo è il momento buono . Forse la giustizia per te sta arrivando . So che il 4 aprile era il tuo compleanno perciò auguri . E spero che , come regalo possano darti la giustizia che meriti . Un bacione e un abbraccio forte . ti voglio bene

Sirenetta galatica Francy ha detto...

Scusa , non la sentenza , la fine dell' ultima udienza

Giacomo ha detto...

Ho letto l'articolo della Stampa. Siamo stati facili profeti quando da sempre abbiamo asserito che è nei tabulati la chiave INSUPERABILE dell'innocenza di Sabrina e, di conseguenza, dell'innocenza di Cosima. E mi conforta il fatto che l'Avv. Coppi abbia lasciato come viatico questo argomento ai Giudici della Corte, prima che si chiudessero in camera di consiglio.

Che Dio illumini le loro menti!

Giacomo

Giacomo ha detto...

Comunque alla "Vita in diretta" alcuni cialtroni, sotto forma di pseudo giornalisti stravaccati in poltrona, non hanno mancato di cercare di fare opera di disinformazione, fino all'ultimo istante. L'uno sostenendo che Misseri avrebbe avuto a disposizione solo tre minuti per commettere il delitto, quando noi sappiamo che i tre minuti sarebbero quelli in cui l'avrebbe dovuto commettere Sabrina, grazie all'sms inviato alla Cimino alle 14,35 (14,32-14,35), laddove Misseri ebbe a disposizione almeno otto-nove minuti (14,32-14,40/41) che si possono estendere ad almeno dieci-undici se supponiamo, com'è possibile, che la povera Sarah sia giunta alle 14,30.
L'altra si è letteralmente inventata che Sabrina avesse strappato alcune pagine dal diario della povera Sarah.
Orbene, di tale presunta circostanza non c'è traccia nelle carte processuali!
Questi sono i "giornalisti" che ci ritroviamo, purtroppo.

Giacomo

carla ha detto...

non si accusa facendo con delle considerazioni,su quello che sarah faceva di abitudine,che poi ogni caso quella giornalista mente e sa' di mentire,questo è ovvio,perchè non credo che sia una sproveduta,che qualcosa gli sfugga....ho presente un intervista di michele ,ancor prima che ritrovassero il corpo,che diceva,che sarah andava a chiamarlo al garage per dire:- che il pranzo è pronto- e aggiungendo-ora sarah non viene più....-e facendo il suo solito piantino....
me lo riccordo perchè questa frase mi era rimasta impressa,che di sicuro sapeva qualcosa.....
al di là di questo,penso che avv.Coppi è stato chiaro,che non basta condannare,ma dovranno spiegare come avvrebero potuto uccidere con quale tempi e modalità....ed è stato chiaro sul fatto che al di fuori del processo c'è la rincorsa di distorcere i fatti.....in pratica ha messo diffronte alla corte o siamo realistici o rincoriamo dietro a secondo la direzione dove sventola la bandiera...

carissima Sirenetta è da sperare che le tue preghiere venga esaudite....che questi Giudici si facciano toccare il cuore dal SIGNORE......sò di certo che sarah ha già la sua giustizia.....siamo noi che abbiamo bisogno di giustizia,perchè ci sentiamo toccati e feriti nei nostri sentimenti e si spera un buon fine di questo processo e solo allora possiamo dire la giustizia è fatta....ti abbraccio forte....t.v.b.

poi un'altra cosa che mi domando come fà la concetta a non chiedersi,in che termine avvrebbero dovuto uccidere,quando i tempi sono ivverosimili al tale atto....è come dire che si condanna perchè altri lo dicono,insomma si tratta di tua sorella e nipote,con quale coscienza stia ragionando non la capisco....è questo che insegna la sua religione? capisco che abbia perso una figlia,ma non si sta comportando tanto meglio......buonaserata

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona sera a tutti carissimi amici,sono andato a leggere l'articolo di Maria Corbi su la stampa,e non poteva fare una ricostruzione più logica di quella che ha fatto,in pratica ha detto tutto.Ho letto le dichiarazioni dell'Avvocato Gentile in cui dice che il movente sessuale è una filastrocca per bambini,un'altra delle sue "perle",dopo quella di un delitto da 416 bis tipo stampo mafioso,o quelle dette dal P.M. Buccoliero sulle lacrime di plastica,e sull'arrivo di Sarah in quella casa con tanto di fuga e ripresa per le vie di Avetrana piangendo e uccisa piangendo,altro che filastrocche per bambini questo racconta barzellette che non fanno neanche ridere tanto sono ridicole le sue ricostruzioni,buone per i senza cervello e per convincere una corte che già ci ha messo del suo in aula con commenti che lasciano allibiti.Un caro saluto a tutti cari amici e grazie all'amico Giacomo per i suoi innumerevoli post dando il meglio che ha potuto in questo delitto.A più tardi se leggo qualcos'altro.

norma ha detto...

L'Avv Gentile sostiene che il movente sessuale è una filastrocca per bambini (per bambini?),perchè è lo stesso Misseri che lo nega mentre si autoaccusa.Bene,non si capisce perchè non dovremmo credere a Michele quando si autoaccusa e dovremmo invece credere allo stesso Michele quando scuote la testa mentre l'avv Coppi dice che ha ucciso a causa di un movente sessuale che peraltro lui stesso ammise durante la sua prima confessione,arricchendolo di particolari macabri,e che ancora adesso,nonostante appunto neghi il movente sessuale,ammette di aver toccato il sedere alla povera Sarah...Quanta illogicità c'è in questa accusa:il movente della gelosia sconfessato dagli stessi testimoni dell'accusa,il movente degli sms zozzi venuto fuori all'ultimo minuto e mai comparso in nessuna ordinanza nè udienza,la richiesta di ergastolo per un omicidio d'impeto,il reo confesso tenuto inspiegabilmente fuori dal processo,i giudici che parlano con non chalance del verdetto di colpevolezza prima ancora che parlino le difese,una delle due accusate in carcere solo per il racconto di un millantatore che,vergognandosi di dire "sono un millantatore",dice però di aver sognato,pettegole di paese elette a supertestimoni ma non si è capito ancora di cosa sono testimoni...ma una delle tante,senza dubbio la più eclatante,è la stranezza del pm che,conscio del fatto che la persona che lui accusa ha un alibi di ferro,si inventa di sana pianta un sms che in realtà non esiste!Così infatti parlò il Buccoliero "vi deve essere necessariamente stao uno squillo intorno alle 13,00 perchè Sarah è uscita prima delle 14,25".Per favore,qualcuno fermi questo essere delirante.

Giacomo ha detto...

Sono d'accordo con Norma. Solo una riflessione sul fioraio. Il fioraio ha sì millantato, nel senso che ha esagerato per voglia di protagonismo, ma non ha mai cercato di far passare quello che avrebbe "visto" per quello che non era, cioè un fatto realmente accaduto.
In dibattimento tutti i testimoni DIRETTI destinatari delle confidenze del fioraio, a partire da moglie suocera e perfino la commessa figlia della Pisanò, e via via i vari amici, hanno sempre detto che a loro il fioraio di SOGNO parlò sempre fin dal primo momento, sogno collocato con certezza alla fine di ottobre, quando Sabrina era già in carcere, per tutti ormai sicura assassina, e Cosima veniva indicata dagli avvocati degli Scazzi come il "fortino da espugnare", in tutte le trasmissioni dedicate al caso di Avetrana.
Fu l'ineffabile Pisanò, sempre lei!, che SEI MESI DOPO, andò a riferire la circostanza ai carabinieri spacciandola per un fatto reale che il fioraio avrebbe raccontato alla sua commessa, figlia della Pisanò, addirittura in settembre. La commessa ha smentito sua madre, negando che il fioraio le avesse parlato di un fatto realmente accaduto. Stranamente l'unica volta che la parola SOGNO non compare è proprio in quel verbale fatto firmare al fioraio alla fine di aprile 2011. Il fioraio il giorno dopo, resosi conto di quello che era successo, corse a precisare che lui aveva inteso parlare del suo sogno, che tutto il paese conosceva come tale. Ma conseguì l'unico risultato di essere incriminato per falsa testimonianza.
Quindi il sogno non fu un espediente dell'ultima ora escogitato dal fioraio per trarsi d'impaccio. Che fosse un sogno (che naturalmente si arricchiva di particolari a mano a mano che passava di bocca in bocca) lo sapevano tutti, tranne i carabinieri e la procura.
Naturalmente i media colpevolisti, professionisti della DISinformazione, ogni volta che si sono riferiti al fioraio, l'hanno sempre indicato comme colui che testimoniò del sequestro e poi ritrattò spacciandolo per un sogno.

Giacomo

carla ha detto...

sono daccordo anch'io con norma e giacomo....
sia al riguardo alla palpatina sul sedere l'ho sentita pure io,ma che sarah si fosse girata per dire:-guarda che glielo dico sabrina ecc.....- a mio modesto parere è un discorso che va' oltre alla pacca sul sedere.....
e quello del fioraio penso che non abbia ne visto e ne sognato,si è semplicemente travolto in mezzo al petecolezzi e quant'è vero all'inizio delle interviste,pur dicendo di aver sognato,marcava il fatto che i colpevoli dovessero pagare quasi come se riferisse alle donne,quasi travolto alla massa per la lapitazione.....poi con altre interviste si rende più distaccato marcando invece soppratutto il sogno e che tante cose nell'interogatorio risulta suggerite........

carla ha detto...

ho appena letto un articolo,di quello che dice papa Francesco:- tutti pecchiamo,ma la calunnia proviene da satana...- come avrei voluto che avessero sentito i giudici,prima di entrare in consiglio.....anche se penso che solo DIO lo sa' quale sia il momento,per illuminare la mente,certo prima ci deve essere una richiesta da parte dell'uomo,che ci sia la volontà di operare con coscienza,per LUI non ci sono barriere che tenga che arriva.....
è vero ci si adaggia aspettando terzo grado che tutto possa risolversi.....
ma presto ancora alla fede dell'imprevisto,che quando sembra che tutto sia perduto,per cui si tende alla rassegnazione,di solito l'esperienza insegna che succede quasi sempre qualcosa che dà una svolta.....mi auguro che proprio in questo caso di non rimanere delusa....
e ho letto l'ultimo articolo su sabrina,che è speranzosa di poter uscire e andare a guardare in faccia Concetta,per dire che a sarah non avrebbe potuto farle niente.....
in primis dubbito che concetta sia disposta ad ascoltarla e direi fiato sprecato.....anche se ritengo che servirà comunque a sabrina.....perchè in altro canto una potrebbe sentirsi altro che ferita che la zia avesse dubbitata di lei e fra l'altro accusandola in toto mettendo in discussione in tal punto che loro potessero mentire fino alla tomba,paragandola perfino alla franzoni.....
però nonstante tutto propenso che faccia bene di andarci più per se stessa per una chiarezza sua.....purtroppo a forza di essere accusati a volte ci si assume delle colpe che non si hanno....buonanotte a tutti

Giacomo ha detto...

Secondo il p.m. Sarah non potrebbe essere uscita alle 14,30 e comunque non dopo le 14,25.

Premetto innanzitutto che il p.m., fa partire apoditticamente, anzi burocraticamente, Sarah ESATTAMENTE alle 14,30, perché la mamma aveva indicato nella denuncia ai carabinieri la scomparsa di Sarah alle 14,30. Siccome la durata del viaggio di Sarah è di quattro minuti, Sarah arriva alle 14,34. Ma il p.m., oltre a far giungere arbitrariamente Sarah alle 14,34, fa terminare altrettanto arbitrariamente la presunta azione delittuosa del Misseri alle 14,38, perché, udite udite, questa volta prende per buona la testimonianza di Sabrina che dice di essere uscita sotto la veranda poco prima dell’arrivo di Mariangela, avvenuta intorno alle 14,41, e di aver parlato dalla veranda con il padre, che a quel punto quindi era fuori del garage. E ne deduce che Misseri avrebbe avuto a disposizione solo quattro minuti, insufficienti per compiere il delitto.
Dov’è il trucco? Semplice. Sarah è uscita non prima delle 14,25, quando ha ricevuto il primo sms di Sabrina e non dopo le 14,28, quando ha fatto lo squillo di risposta all’sms di sollecito. Quindi è arrivata fra le 14,29 e le 14,32, diciamo alle 14,30. Si è affacciata alla porta del garage per cercare Sabrina ed è stata attratta all’interno dal Misseri con un pretesto. Sabrina dal canto suo è uscita sulla veranda esattamente alle 14,39 e 27”, NON PRIMA.
Da dove ricaviamo quest’ultima affermazione? Sabrina ha detto che, nel momento in cui uscì sulla veranda, inviò a Mariangela l’ sms: “Pronta”. Orbene questo sms è stato FISSATO dai tabulati appunto alle h 14,39 e 27”.
Sabrina inoltre ha detto che ha scambiato dalla veranda qualche parola con il padre, prima dell’arrivo di Mariangela, che giunse alle h 14,41. Ma Sabrina non ha detto che scambiò queste parole APPENA uscita sulla veranda. Quindi è lecito supporre che le scambiò dopo le 14,40. Se ne deduce che Misseri ebbe a disposizione dieci minuti, tra le 14,30 (arrivo di Sarah) e le 14,40 (colloquio con Sabrina all’esterno del garage).
Quindi il p.m. ha arbitrariamente fatto arrivare Sarah quattro minuti dopo (alle 14,34) e fatto uscire Misseri dal garage due minuti prima (alle 14,38), riducendo così da dieci a quattro i minuti a disposizione di Misseri.

Il p.m. quindi, in base alla sua logica “aristotelica” truccata, boccia l’ipotesi che Sarah sia uscita alle 14,30, cioè l’ora indicata dalla denuncia. Ma non pago, il p.m. vuol prevenire l’obiezione che non è detto che Sarah sia uscita alle 14,30, in quanto la difesa ha semplicemente asserito che Sarah è uscita dopo le 14,25. Per passare quest’ostacolo, il p.m. si supera con quest’altra chicca, ripresa pappagallescamente dai media senza sottoporla a nessun vaglio critico. Secondo lui, Sarah comunque non potrebbe essere uscita dopo le 14,25, perché in tal caso sarebbe giunta dopo Mariangela! Ma quale sarebbe il ragionamento sotteso a tale stupefacente affermazione non è dato sapere!
In realtà Mariangela da casa sua a casa Misseri ci metteva tre minuti in macchina e quindi, se è arrivata alle 14,41, vuol dire che era uscita di casa alle 14,38. Che cosa c’entra questo con l’ora di uscita da casa di Sarah e con i quattro minuti del suo percorso a piedi?
Buona notte a tutti gli amici del blog

Giacomo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Giacomo fai delle giuste considerazioni e secondo me questo P.M. che crede di fare il furbo non sa che c'è gente più sveglia di lui a fare i calcoli ma,lui spera che qualcuno abbocchi ai suoi trucchetti,di cui ormai ne abbiamo avuto prove a sufficienza,tutti furbi in questo orribile processo indiziario,minacce,domande suggestive,cambi di orari,di tutto e anche di più pur di ingannare i giudici,ho scritto qualcosa su altri giornali per far capire a qualcuno le fesserie che dice,si attaccano a tutto pur di fare piacere ai P.M.,altro che raccattare coccole come dice quel deficiente di Avvocato,qui si stanno mettendo in ginocchio a mendicare non elemosine ma, condanne esemplari,e poi la sua ultima chicca e che Sabrina in un sms dice che ha paura di diventare come a sua madre,ecco perché secondo lui si è trasformata in assassina,ha preso tutto da sua madre,e come dice un famoso detto:tale madre e tale figlia,e uno come questo avvocato vuole far uscire Parolisi dal carcere? ho foti dubbi che ci riuscirà,questo è un'altro mentecatto come Galoppa.Ho sentito le arringhe di Coppi e Marseglia oltre a quella di DeJaco per Cosima,non male per come hanno esposto i fatti,e non i racconti fantasiosi di qualcuno.Tutto deve essere valutato oltre ogni ragionevole dubbio,altro che lacrime di plastica,qui c'è gente che ha inondato l'aula con lacrime vere pur di essere accontentata. Parenti serpenti,altro che incontrarla io gli toglierei anche il saluto a tutta la famiglia Scazzi,che schifo di parenti e che schifo di personaggi vivono ad Avetrana,non male per essere testimoni di Geova,figli di... un Dio minore.Un abbraccio a tutti cari amici.

carla ha detto...

buongiorno,
arriverà il giorno che vedranno in faccia di quanto male hanno fatto....e non ci sarà giustificazione,perchè nè dubbito che l'abbiano fatto in buona fede,quando di buona fede c'è ben poco o nulla.....esiste il ben dell'inteletto cioè uso della ragione.....perchè non si può dire che le cose non sono state dette e si è preferito rimanere sordi,per soddisfare le proprie emozioni negative,per fare cosa ?....per ritrovarseli davanti ,un giorno,di tutto male fatto!.....è a questo che arriva la furbizia dell'uomo!.....quando s'imparerà ?....o quanti disastri si deve farne per prendere questa coscienza?.....

Mimosa ha detto...

La novità è che Mara Venier nell’ultimo servizio di questo pomeriggio ha posto come riflessione per i suoi due ospiti, la giornalista Grazia Longo (tendenzialmente colpevolista) e il prof. Fusaro (garantista e innocentista), “E SE SABRINA FOSSE INNOCENTE? Se Michele Misseri dicesse la verità?”
… stanno mettendo le mani avanti, insomma

carla ha detto...

Mimosa,
c'è solo da sperare che DIO illumini la mente dei giudici,purtroppo hanno buttato troppo fango su queste donne.....
e la cosa più buffa e drammatico nello stesso tempo che alla fine di ogni storia possa sorgere dei scrupoli,quando per tutto il tempo si rimane sordi a certi puntualizzazioni del tipo che il tempo a disposizione di sabrina e cosima per uccidere è irrealizzabile,al quanto possa essere stato uno scatto ,resta sempre il fatto emotivo che è innevitabile,certo non si può confondere con una preocupazione....penso che si tratti di tutt'altro, che lo stesso Fusaro lo fece presente per cui succede al peggior killer......
è da augurarsi che i giurati faccino con coscienza che non guardi a oggi per dare sentenza ,ma a quello che possono andare incontro in futuro......perchè i stessi che inneggiano oggi domani se li può trovare contro come dei lupi affamati......

magica ha detto...

buongiorno a tutti .ieri sera
ho visto di sfuggita "chi l'ha visto .."
misseri dovrebbe stare alla larga dai giornalisti , perchè combina guai . è inutile che cerchi di fare lo gnorri . DEVE DIRE SOLO LA VERITA' e non cambiare ogni volta.
ieri sera ha detto che non si ricorda nulla di quando uccise la nipote .
invece dovrebbe ricordarsi., lo disse piu' volte quello che successe ( al di la' del trattore) che è stato un preambolo con la conseguenza di nervosismo .. le imprecazioni che fecero affacciare la srah.,al garage affacciare al garage .
disse che la invito' a scendere giu' in cantina .. . i giri di corda.. la caduta di sarah sopra l'attrezzo agricolo . il cartone per nasconderla . i trilli del cell . perchè ora dice che non si ricorda nulla?
voleva forse dire quando ebbe quel calore .che gli face fare fare l'omicidio? .. è inutile .. ogni volta che parla fa supposizioni. e non capisce che quel giornalista poi le l'aggiusta in modo da far cambiare ogni volta scenario ?

norma ha detto...

Sulla Gazzetta del Mezzogiorno finalmente si sono ricordati di parlare dell'elemento più importante del processo:i tabulati (in base ai quali in realtà il processo a Sabrina Misseri e a sua madre non doveva nemmeno esistere).Bene,dopo due anni e mezzo di indagine ci si è resi conto che proprio da quello scambio di squilli e di sms dipende l'assoluzione o l'ergastolo per Sabrina,ma come al solito Bollino ed i suoi collaboratori omettono di scrivere qualcosa:quegli squilli ed sms non possono essere dei depistaggi di Sabrina perchè è la stessa Sarah che dice a sua madre di aver ricevuto il tanto atteso sms,ossia quello delle 14,25 seguente a quello di Mariangela delle 14,23 che avvisa Sabrina di preparasi per il mare.Non c'è solo una sequenza logica di domande e risposte tra le tre ragazze,ma c'è una una comunicazione della stessa Sarah a sua madre che fissa indelebilmente tutti gli orari che a questo punto (senza farneticazioni piemmesche,presunte bugie dette per non fare le pulizie,squilli delle ore 13,00 non registrati dai tabulati) si incastrano perfettamente.Se ci mettiamo poi gli avvistamenti dei due findanzati e del geometra La Stella,tutto combacia alla perfezione ma non è finita qui:il fatto che Sarah non fosse uscita alle 13,30 (ma mettiamo anche alle 14,00)è confermato dall'atteggiamento di sua madre,la quale non si preoccupa più di tanto quando Mariangela e Sabrina vanno a cercare Sarah,infatti pensa che abbiano fatto strade diverse (come dichiarò a "Chi l'ha visto"),se fosse uscita un'ora ed un quarto prima,o tre quarti d'ora prima,non lo avrebbe mai pensato!

norma ha detto...

Gip Rosati: Una cosa mi deve dire. Ma perché l’ha uccisa Sarah? Non mi dica “non so che cosa mi è successo”, si sforzi. Michele Misseri: Allora… Gip Rosati: Si sforzi di capirlo, di capirlo lei stesso. Michele Misseri: Io stavo nervoso quel giorno, poi lei è scesa sotto perché doveva andare al mare, come già ho detto, aveva il costume da bagno e il pantaloncino, però sopra qua quasi tutta scoperta, forse mi sono innervosito, non lo so, a quel punto quando lei ha detto: “Zio Michele” che mi sono svoltato subito e ho visto, allora è successo che ho messo la… Gip Rosati: Misseri, lei si rende conto che questo racconto è poco credibile, vero? Michele Misseri: Lo so, ma guarda è la verità, è proprio così quello che sto dicendo. Gip Rosati: Se uno avesse raccontato a lei questa cosa, lei ci avrebbe creduto? Michele Misseri: Può darsi che non ci credevo, però è così. Gip Rosati: Lei se ne rende conto di questo, no? Michele Misseri: Questa è la verità. Gip Rosati: E’ sicuro? Michele Misseri: Sicuro. Come ho raccontato tutta la storia che ho detto, avrei detto pure questa. Gip Rosati: Ho capito perfettamente, però visto insomma che lei le viene… vede una così e le viene di ucciderla… Michele Misseri: No, perché… Gip Rosati: …Io sulla sua – come dire – sui suoi percorsi logici ho dei dubbi.

Il gip Rosati qui ha un unico interesse:far capire a Misseri che non crede al suo racconto perchè ha già in mente che stia coprendo Sabrina,si può solo giustificare in questo modo il suo atteggiamento,il suo non chiedere cosa c'entra l'innervosirsi per il fatto che Sarah "da sopra era tutta scoperta" e perchè lui,suo zio,ne rimane turbato.Ma la parte più inquietante è senza dubbio l'interrompere Misseri mentre racconta di" aver messo la..",il gip non pare interessato a sapere cosa ha messo e dove,lo interrompe e dice ossessivamente di non credergli.Ebbene,sulla base di questa incomprensibile convinzione personale,oggi ad essere processate sono due persone:una sulla base di un sogno,l'altra sulla base di un'ipotetica bugia che la vittima avrebbe detto a sua madre.Sarebbe bastato stare ad ascoltare quell'uomo che stava raccontando cose scomode per evitare questo scempio.

Anonimo ha detto...

Parole sante Norma...io ho sempre creduto che le dichiarazioni della madre a "chi l'ha visto", in particolare quella in cui colloca l'arrivo di Sabrina circa 15 minuti dopo l'uscita di Sarah, affermando di non essersi inizialmente preoccupata, fossero di estrema importanza unitamente alle conferme date dai tabulati e dagli sms. Capisco che si tratta di un'intervista e non di un atto ufficiale, ma mi chiedo se non era opportuno per la difesa sottolineare anche questo aspetto (del resto mi pare di ricordare che l'accusa abbia richiesto ed ottenuto di mettere agli atti filmati televisivi). Non sarebbe stato un ulteriore paletto nella ricostruzione degli orari da parte della difesa?
Sandra

magica ha detto...

buonasera
e cosi' inizio' la confusione del caso scazzi ,
il gip non credeva a misseri e naturalmente quando i consulenti intrapresero il caso , avevano gia' le dritte da osservare . anche loro dicenvano non ti crediamo e misseri:non mi credete ? non ti crediamo e avanti cosi' fino a che non tirarono in ballo la moglie e il fratello perchè era ridicolo quello che diceva misseri .
un po' alla volta tiro' in ballo la figlia ed era quello che volevano sentire ..

Giacomo ha detto...

A proposito dell'alibi di Sabrina.

Nessuno ha mai spiegato qual'era, nella prospettiva del depistaggio, lo scopo dell'sms di sollecito delle 14,28.


A proposito del tempo trascorso tra l'uscita di Sarah e l'arrivo di Sabrina a casa Scazzi.

3a Udienza 31.1.12 Pag. 231
Dich. Giacomo Scazzi - Stavo pulendo in cucina quando hanno suonato. Ho detto: "Chi è?" Mi sono alzato da terra, che stavo pulendo, ho aperto la porta e ho visto Sabrina che mi ha chiesto: "C'è la zia?"
Ho detto a mia moglie: "Concetta, c'è Sabrina". Mia moglie era dietro di me. Sabrina ha detto che Sarah non è ancora venuta a casa sua. Mia moglie ha detto: "Come non è venuta? Ma se è uscita ADESSO? si è anche presa l'asciugamani perché dovete andare al mare!".

Giacomo

Anonimo ha detto...

Grazie Giacomo...quindi sta anche agli atti!
Sandra

Mimosa ha detto...

Non riesco più a trovare, ma Giacomo o Norma, che avete sottomano le carte, forse riuscite a ritrovare una dichiarazione del maresciallo dei CC che mi sembra al processo affermò che i loro sospetti si centrarono fin da subito su Sabrina?
Sono certa di averlo letto.
E' chiaro che fu per questo che il pm cercò di smontare le confessioni di Michele, con tutte quelle domande “suggestive”
Insomma, quella che di solito viene considerata come l'intuizione più giusta (secondo la tradizionale pratica investigativa) questa volta si è rivelata fallata ma la Procura ne ha voluto tenere conto, infischiandosi delle investigazioni scientifiche che provavano ogni ragionevole dubbio che Sabrina è innocente.

E' così che è nato il castello accusatorio ... il capestro era stato preparato da quell'individuo con la divisa.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Mimosa oltre a questi sporchi tranelli,c'è da aggiungere il famoso registratore consegnato da un carabiniere a quella pettegola e fetente della Pisanò,che ha avuto il coraggio di dire di essere amica dei Misseri, meglio perderla che trovarla una cosi.Domani ci sarà la sentenza,che dite,che era già tutto previsto o ci sarà qualche altro colpo di scena,qualcuno ha messo un manifesto di Sarah davanti al tribunale con la scritta:verità e giustizia per Sarah,se le premesse sono queste credo che durante la notte monteranno il patibolo,cosi si tolgono il pensiero.Ma,certo che leggo dei commenti su altri giornali che fanno rabbrividire di come possa esserci tanta crudeltà e ignoranza in giro."2000 anni fa il popolo sceglieva Barabba e condannava Gesù pur facendo dei miracoli,di tempo ne è passato e ancora oggi piangiamo le conseguenze,evidentemente abbiamo appreso poco o nulla come insegnamento,e continuiamo sempre a farci del male. Ti dedico questo aforisma:“
Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza. Che Dio ci protegga.Buona notte a tutti cari e affettuosi amici,e speriamo porti buoni consigli:a Taranto sopratutto.

chiara ha detto...

Mimosa:
proprio ieri ho riletto la desposizione della "amica" De Luca, la quale sottolineava molto il fatto che ai primi di settembre lei invitò Sabrina a parlare ai CC della frase da lei rivolta a Sarah la sera prima e che, in seguito, giunse perfino a tendere un "tranello" a Sabrina, con la complicità di un'altra "amica", per capire se l'avesse riferito o intendesse farlo.
Qaul è l'unico significato di questa cosa, considerato che Sarah era "solo" scomparsa e che in quei casi - in linea di massima - si pensa ad una disgrazia oppure all'intervento di un esponente del sesso maschile?
Semplicemente e gravissimamente che ai primi di settembre era già bella che in moto la macchina delle chiacchiere di signore e signorine formate sui romanzetti dell'edicola e pronte a vedere la turpitudine negli altri nella stessa misura in cui alberga in loro stesse.
Nota infatti che la De Luca, nella stessa deposizione, dichiara di avere chiesto a Sarah se la sua tristezza fosse dovuta alla prossima partenza del fratello ed ella RISPOSE DI SI'! E questa comunque si fa il suo film cominciando a cambiare le carte in tavola su quella frase della sera prima?!
Hai voglia, allora, a dire del maresciallo: qui pure le "amiche" si stavano già facendo il loro romanzo-nella-vita-reale con la vita di Sabrina Misseri, mentre Sarah nemmeno si sapeva fosse morta!
Ma che razza di paese è quello in cui ragazzine e donnette, di fronte alla scomparsa di una quindicenne, riescono a farsi venire in mente un brutale omicidio ad opera di una quasi-sorella ventiduenne anzichè...che so, una fuitina, un rapimento, un suicidio, un omicidio da parte di un bruto se proprio vuoi....ma che quella "pazza idea" si materializzi così dal nulla ha davvero un che di profondamente insano!

Giacomo ha detto...

L'ostilità contro Sabrina non si materializzava dal nulla, ma si materializzava da qualcosa di ancor più profondamente insano. L'apparire in tv di Sabrina e la sua improvvisa notorietà suscitò invidie gelosie e rancori nel mondo mediatico, nel paese, perfino negli ambienti giudiziari, tant'è vero che poi addirittura glielo rinfacciarono nelle ordinanze e lo presero a pretesto per negarle la libertà provvisoria. Salvo poi correre in televisione a rilasciare una lunga intervista al Tg1 IN ESCLUSIVA nell'ora di massimo ascolto. Mai visto prima un magistrato inquirente fare una cosa del genere.
Si videro vecchie carampane cominciare ad imbellettarsi a mano a mano che sputavano veleno contro Sabrina dagli schermi televisivi, per rinfacciarle la sua esposizione mediatica. La De Luca e soprattutto la Pisanò sono un altro bell'esempio di questa vanità patologica. La De Luca ipocritamente non ha dato il consenso alle riprese durante il processo, tanto la sua faccia in primo piano era già comparsa in una sua intervista in tv, in cui "more solito" aveva riferito i contenuti della sua testimonianza, resa in procura pochi giorni prima, esattamente il 22 settembre 2010.
Saluti a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Per Mimosa.

Questo è l'indirizzo relativo all'udienza in cui ha testimoniato, su iniziativa della DIFESA, il Capitano dei Carabinieri Nicola Abbasciano che condusse le indagini all'inizio.
http://www.lavocedimanduria.it/wp/la-versione-a-sfondo-sessuale-di-michele-misseri.html
Nella pagina relativamente all'8a parte c'è il link:
Trascrizione udienza processo Scazzi del 4/12/2012 (378) size: 3.42 MB tipo: pdf
Il file è scaricabile sul computer. La deposizione comincia a pag 66 del verbale

Se poi ti riferisci ai cosiddetti "profiler", cioè gli esperti dei carabinieri che ricostruivano dei profili del possibile assassino, in base a certi parametri comportamentali, questi furono intervistati in tv in alta uniforme, dopo che Sabrina fu arrestata, per prendersi la loro parte di gloria, dichiarando qualcosa come "l'avevamo previsto". Ma la loro utilità nello sviluppo delle indagini penso che sia stata molto relativa.

Tornando alla deposizione del Cap. Abbasciano, l'ufficiale dei carabinieri ha detto che le indagini si orientarono dapprima su Ivano Russo (quindi le preoccupazioni di Sabrina che lui potesse essere sospettato erano più che fondate). Abbasciano fa una relazione abbastanza obiettiva di quello che accadde in quei giorni relativamente alle indagini. Tra l'altro ha puntualizzato che quelli che furono poi qualificati come volontari e gravi depistaggi da parte di Sabrina, altro non erano che voci riportate da lei come tali o come SUE IPOTESI, in modo del tutto generico. In particolare Abbagnano ha testimoniato che l'ipotesi che la scomparsa di Sarah fosse dovuta ad un sequestro da parte di malviventi di S. Pancrazio per una vendetta nei confronti del padre, fu avanzata anche direttamente dalla Signora Concetta Serrano.
Il teste ha anche detto che da un certo momento in poi il caso gli fu tolto.

Abbagnano non l'ha specificato, ma è agevole dedurre
che il caso gli fu tolto dopo il 22 settembre 2010, quando sulla scena comparve la beniamina del pm, quella De Luca che si fece portavoce, presso la procura, delle voci e dei pettegolezzi di paese. E lei aveva questa ghiottoneria della famosa "lite" al pub cui aveva assistito personalmente, a suo dire. Non le parve vero di avere la sua parte da protagonista nella vicenda e corse subito dopo a farsi intervistare, con la malcelata soddisfazione di chi aveva preso, non due, ma addirittura tre piccioni con una fava: Essere latrice di un pettegolezzo, comparire in tv (come quell'antipaticona di Sabrina che s'era guadagnata una fama immeritata), diventare una teste importante per gl'inquirenti.
I quali dal canto loro la presero tanto sul serio che da allora orientarono le loro indagini decisamente su Sabrina, anzi si fecero la convinzione che Sabrina era gravemente implicata nella scomparsa di Sarah. Ne è prova quel famoso interrogatorio del 30 settembre 2010, in cui viene trattata come un'indagata, anche se formalmente era ancora testimone.
Una prova lampante che per gl'inquirenti il pettegolezzo della "lite", riportato dalla De Luca, fu di fondamentale importanza per loro è che la De Luca ha avuto l' "onore" di essere il primo teste del processo. E ipocritamente ha detto che no, non voleva essere ripresa dalle telecamere.
Tanto la sua popolarità televisiva se l'era già guadagnata, rilasciando un'intervista alla tv!

Saluti a tutti.

Giacomo

magica ha detto...

buongiorno a tutti
infatti in quel famoso interrogatorio la fecero piangere.
era stata interrogata con toni alti di minaccia , sabrina era da sola mentre loro erano piu' persone . in quel frangente pero' non toccarono il tasto omicidio ,,' non dissero a sabrina che era colpevole di un omicidio amche perchè non si sapeva la fine di sarh., sabrina era stata sotto interrogatorio per delle ore .

la sera che il padre era sotto interrogatorio 'sabrina era tranquilla ., mai piu' avrebbe pensato al padre asassino infatti parla della cena via cell con la madre,,
alla fine il padre confesso' il delitto., ma ancora nei primi momenti non aveva capito la gravita' e telefonava al padre continuamente per parlare del fatto ( ecco da la' si evince la sfacciataggine della ragazza.. questo si .. in un momento cosi' rompere le balle continuamente )
comunque avuta la grave conferma e il convincimento di quello che era successo in procura .. scoppio' a piangere a dirotto usci' fuori e incontro' la famigerata pisano'.. e piangendo fece delle considerazioni .. sul padre che mai lo avrebbe ritenuto capace di uccidere sarah ,, pensando che fosse stato indotto a confessare il delitto .
si lascio' andare con la pisano' e disse quello che tutti sappiamo ...
pero' la frase .io dopo ore non l'ho o avrei detto .. perchè dovrebbe averlo detto se non l'avevano incriminata del delitto?. basta essere logici e capire ,, mai piu' va' a dire agli inquirenti che non ha ucciso la cuginetta .. ma se non sapevano che era morta ... eppure continuano con questa tiritera

norma ha detto...

Era normale per Sabrina pensare che il proprio padre non poteva aver ucciso quella sua sorella acquisita,chiunque si sarebbe sconvolto nell'apprendere che quella persona spasmodicamente cercata in lungo ed in largo,in realtà era stata uccisa da colui che ti era vissuto a fianco per tutti quei giorni di ricerca,la vicenda Scazzi ha sconvolto tutti proprio perchè nessuno si aspettava che quell'uomo dall'aspetto così mite che piangeva davanti alle telecamere,era in realtà la stessa persona che aveva ucciso Sarah perchè voleva violentarla,l'aveva sepolta in un luogo dove mai nessuno l'avrebbe ritrovata e, in preda ad un delirio che gli ha annebbiato i sensi,ne aveva anche violato il cadavere.Tutti ci siamo rimasti basiti,ne hanno parlato anche sulla stampa estera, e proprio Sabrina,la figlia di quell'uomo,non doveva esserne sconvolta a tal punto da credere che non era vero,che gli inquirenti avevano strappato quella confessione a suo padre a suon di minacce e per sfinimento?La Pisanò,desiderosa di mettersi al centro della scena (lo aveva già fatto prima della confessione insinuando dubbi sugli operai della scuola),ha usato quelle parole per conquistarsi il ruolo che sin dall'inizio aveva voluto per sè,se poi consideriamo che è anche una TDG e che queste sue iniziative sono state ben viste dai suoi fratelli di fede,allora è tutto più chiaro.Se poi ci aggiungiamo inquirenti disperati a tal punto da affidare ad una pettegola di paese gran parte dela loro indagine,allora possiamo di certo dire che la Pisanò è una donna fortunata che si è trovata al posto giusto e con le persone giuste.

carla ha detto...

chi fa' cose alla vigliaccata ,non prenderei per scontata una fortuna,perchè "tutti i nodi verranno al pettine".....a quando si possa aspirare al perdono,con la scusa spiaciuti di essersi sbagliati,certo il perdono ci potrà pur essere,ma non senza conseguenze.....la salvezza sta' nel ravvedimento,ma "il peccare è umano,insistere è diabolico",che purtroppo alla fine si finisce male e nessuno potrà farci niente.....ognuno è artefice del proprio destino.....

X ha detto...

Michele Misseri ed il cellulare di Sarah

E' uno dei tanti misteri del caso ma forse e' stato troppo sottovalutato e spiegato troppo sbrigativamente prendendo per buone le spiegazioni e le narrazioni ondivaghe del contadino di Avetrana. E questo l'ha fatto sia la difesa sia l'accusa.
L'unica certezza e' che MM ha cercato disperatamente di far trovare il cellulare sin dal 26 agosto.
Qual'è stata la preoccupazione principale di MM in merito al cellulare? Le impronte digitali. Ma quelle di chi? Con Blaiotta dice di temere vengano trovate le sue. E lo ripete più volte affermando però di non averlo toccato. Ne parla anche con la moglie in carcere trovando strano che i RIS non abbiano trovato nessuna impronte (cosa non vera perché ne trovarono diverse e non si sa se tutte identificate).
Ma la notte tra il 6 ed il 7 ottobre, "confessando" il delitto fa una dichiarazione strana. "L'ho messo in una stoffa di pezza e l'ho portato via". E' strana ma sembra anche molto spontanea e sincera nel mezzo di una confessione pasticciata e confusa.
Ma che motivo avrebbe avuto di fare ciò uno che ha appena ammazzato una ragazzina o che sta aiutando la figlia a far scomparire un cadavere? A me sembra nessuno.
Ma anche con Cosima deve aver detto questo particolare visto che la moglie gli chiede se non l'ha mai toccato con le mami nude durante tutti gli spostamenti.
Ma allora quali impronte MM sperava fossero trovate? Rispondere quelle della figlia o della moglie farebbe diventare MM un genio del crimine. Siete tutti sicuri che non fossero le imprpnte di qualcuno mai entrato ufficialmente nelle indagini?

Mimosa ha detto...

Caro Giacomo, grazie, sei stato esauriente … e ben preparato!
Ciao!
Mimosa

magica ha detto...

anche stasera ci hanno fatto vedere lo strangolamento di sarh per mano delle due misseri -
io dico ma è possibile che una trasmissione sia cosi' sfacciata?
personaggi vergognosi . la scampini poi fa pena che dice che di moventi ce ne sono molti : dove sono?,
e l'arringa di gentile penosissima .
non capisco tutte queste certezze di colpevolezza . forse siamo noi a non comprendere? eppure abbiamo colto l'innocenza nonostante tutti questi indizi che hanno sbolognanto.

carla ha detto...

come al solito si influenza oppinione publica.....comunque l'attesa di 5 giorni dà da pensare....lo disse lo stesso salvo sottile che ci sperava di fare nell'immediato lo speciale.....
di sicuro non sarà stato univoco la valutazione.....una parte di me dice che ci possa esserci qualche sorpresa......non vorrei fare previsioni per scaramancia....poi è logico che le vorrei fuori,perchè come si dice in questi casi è meglio un sospettato colpevole fuori,che piutosto un innocente in carcere.....
e aggiungo,il che il problema non è tanto per l'innocente,al di là della vita che l'è stato privato,che poi alla fine potrebbe avere la sua gloria....il problema grave che vedrei di chi n'è responsabile di aver condannato che alla fine si riveli un innocente,non so' se ne troverà mai pace per il resto della sua vita.....buonanotte

carla ha detto...

poi la cosa buffa e nello stesso drammatico è che si dica che ne sono convinto della colpevolezza delle donne ,ma non si parla è provato che la donne sono colpevoli.....
le convinzioni se non provate e dimostrate ,rimangono comunque convinzioni,sempre a livello di pensiero = immaginazione,perciò se ci si aspetta una condanna su una cosa non reale,cioè ci si riccorre dietro ai fantsmi che si ha in testa,che purtrppo si materializza su queste 2 donne.....rinnovo la buonanotte

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno carissimi amici.Ore 14.00 ci sarà la sentenza,assolte o colpevoli,spero che abbiano letto e visto tutto delle cose agli atti del processo e il verdetto dovrà essere oltre ogni ragionevole dubbio,e quindi tutto sarà stato valutato.Ho visto QG ieri sera,puntata speciale con tanti ospiti,la solita Palombelli,Il Prof Meluzzi,e il ritorno del figliol prodigo Galoppa.Altro personaggio a fare parte dei tanti deficienti che accusano senza aver nulla letto è il giornalista Carmelo Abate,anche lui convinto della colpevolezza di Sabrina e mamma,tutti gli indizi portano a loro,e come dire che tutte le strade portano a Roma,certo, però uno può anche perdersi e non trovare la strada,solo che in questo caso il signor Abate non ha perso la strada ma,il cervello che gli è andato in pappa,come la Palombelli,che come al solito si attacca a tutto pur di accusare Sabrina,io non avrei fatto questo,io non avrei fatto quello,e via di seguito,e inutile quando una è antipatica difficilmente cambi idea,e lei Sabrina c'e la sullo stomaco è come un peso oramai.Come al solito non sono mancati i video con la ricostruzione del delitto,scenette comiche solo per far ridere i polli,adesso si attaccano anche alle foto di Sarah che sono sparite da casa Misseri,chissà chi le ha tolte,e dove sono finite queste foto,ma,mistero tutto da chiarire.La solita ricostruzione da parte del caro zietto con tanto di presa della nipote in garage per il seno,a cui lui aveva già messo gli occhi,e il famoso calcio nelle parti intime che Sarah da al caro zietto per reazione fastidiosa,cosa che credo qualunque donna farebbe.Questo in aggiunta al famoso primo interrogatorio in cui dice di aver notato le gambe belle e lunghe con tanto di mutandine da bagno,e si,al caro zietto oramai nulla sfuggiva della nipote che stava crescendo,una toccatina al sedere,una occhiatina alle altre parti,ed ecco che scatta quel calore alla testa che lui non sa spiegarsi.Però a detta di tanti queste sono bazzecole in confronto alla gelosia di Sabrina e il sogno del fioraio,e il fatto che fa ritrovare il cellulare e poi il corpo con tanto di confessione del delitto? niente, queste sono sciocchezze per chi accusa,cose trascendentali e che si fanno tutti i giorni,come bere e mangiare,ma,non è che stanno aumentando i malati mentali in giro e non c'e ne accorgiamo,ecco, questo dubbio sta diventando quasi certezza,e guarda caso poi vengono invitati nei salotti televisivi a commentare cose che non hanno visto ma,solo sentito dire,e certo facile fare dichiarazioni seduti in poltrona e accusare le persone, tanto a loro cosa importa,non li conoscono. Ore 14.00,LA PAROLA AI GIUDICI,speriamo bene.Un abbraccio a tutti,a dopo per altri commenti.

carla ha detto...

si caro Vito,il zietto prese per sbaglio ai fianchi dei seni,per spostrla,visto che sarah presa dalla malizia ,intanto le donne in questo casi interpeta sempre male e sono le fisime delle donne,allora si gira a dare dei calzi ai stinchi......sul un'altra intervista dice ,che sarah non l'avrebbe mai toccata,ma la pacca sul sedere ci sta.....insomma ci fa'il film sulle donne e su quello che sta' a dire michele nessuno se ne accorge.....
l'ho sempre detto che tutto porta a michele,l'unico cosa che ci poteva essere di diverso,che sarah poteva essere prelevata durante traggito della strada per qualche motivo.....
infatti al di là che si attacchi al movente del bel ivano,dopo tutto che si è vagliato,i tempi , modalità e materiale non è possibile sulle donne.....purtroppo l'occhio si è fermo sul movente,non importa come sia successo,in qualche modo ci deve stare dentro....certo è proprio una fervida immaginazione,quello di immaginare del killers che non esprime nessuna emozione o reazione,sarà un caso unico è da studiare questo.....
mi spiace che oggi pomeriggio se non saranno puntuali rischio di non vedere la diretta,ormai ho un impegno inevitabile....come mi piacerebbe in modo intelligente,che i giudici se ne venga fuori che ci lasci tutti quanti di stucco,tutti, garantisti, colpevolisti e innocentisti.....
basta che non se ne vengano fuori come successe con parolisi,che si è dato ergastolo,perchè parolisi era succube della sua donna è per quello che l'ha uccisa......buonpomeriggio a tutti...

magica ha detto...

buongiorno a tutti
ho la vaga sensazione che condanneranno le misseri .
me lo fa credere il fatto di quello che dissero le giudici in quella intercettazione , loro sono convinte della colpevolezza e ho sentito che i popolari devono stare alle loro direttive ,,
. ormai leggendo nei bolg e forum vari e non ultime le trasmissioni penso che ormai per le misseri loro la vita sia finita .. pazienza , purtroppo anche sarh è morta senza motivo .. avranno la stessa sorte
io comunque non cambio isea sulle misseri e le giudico innocenti ,, anche sentendo lo stress di sabrina che sta male .. la logica vuole che se uno è colpevole se ne farebbe una ragione alla fine e si farebbe gli anni di carcere che si merita ,,
pero' se sei innocente non ti dai per vinto che alla fine vinca la giustizia ,
ma l'italia e in un momento buio , dalla poverta si evince la barbarie .. la gente è cattive e aggressiva


Anonimo ha detto...

Sentenza già scritta nonostante il bluff di una settimana di camera di consiglio! Tutte le richieste dell'accusa sono state accolte tranne per Misseri che ha avuto 8 anni anzichè 9. Per le due donne ergastolo per omicidio d'impeto...cose mai viste.
Grande sconfitta per la giustizia italiana!
Sandra

carla ha detto...

è assurdo prima le condannano e poi chiedono le misure di sicurezza che vengano assistiti ,perchè non si facciano male......
poi ci domandiamo come mai l'italia perchè va' a rotoli?....

Sirenetta galatica Francy ha detto...

Giusto Carla

chiara ha detto...

Sentenza scontata....d'altro canto "non è che (potessero) negare in radice" no?

Si riunisca il Parlamento per introdurre urgentemente nel codice una pena peggiore dell'ergastolo con la quale punire mafiosi e serial killer, perchè oramai l'ergastolo è per gli omicidi d'imeto che si professano innocenti; se poi ci mettiamo 3 anni di libertà vigilata dopo aver scontato la pena concreta ultratrentennale, siamo a Riina proprio. Viva la proporzionalità.

Le mie vive felicitazioni agli avvocati di parte civile, quelli che lavoravano "aggratis", per la liquidazione di di poco meno che 40.000 euro per onorari.

Una domanda a Parolisi: salvatò! mi dici quando 'azz ti hanno fatto l'appello questi signori con migliaia di carte da leggere per questo processo oltre che per il tuo? Sarà mica il caso di prenderti qualcun altro?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici purtroppo è andata non male, malissimo,hanno accettato tutto quello che aveva richiesto la procura,e certo come potevano deludere i loro amici tarantini,aveva ragione il carissimo Prof Tummolo,questo processo non andava fatto a Taranto ma, in altro luogo,sono rimasto basito nel sentire la condanna,è come se mi avessero pugnalato,sono quasi con le lacrime per la tristezza,ho passato ore e ore per leggere i verbali,nottate leggendo e commentando tutto quello che notavo di irregolare e falso,ho seguito sempre la linea del carissimo amico Massimo,garante di quel che veniva fuori dalle indagini,tutto ho letto,le tante trascrizioni degli orari del caro amico Giacomo,le tante versioni riportate da Massimo e mai ho potuto riscontrare quei segni di colpevolezza delle imputate,nulla che portasse alla loro colpevolezza,gelosie,invidie,sogni,litigi,di tutto è stato detto in questo processo lungo come la noia,e di prove neanche una,solo indizi ricostruiti e attaccati con la colla,orari modificati per compiacere la procura,che schifo di gente c'è a garantire la giustizia in Italia,non una sola prova,nessuno che abbia visto commettere il delitto come nessuno abbia assistito all'occultamento del corpo,non servono prove per condannare,basta essere antipatico e sei fregato,non basta dire sono l'assassino devi dimostrarlo e avere dei buoni motivi,se poi ti imbottiscono di farmaci,e accanto hai l'avvocato Galoppa e la Bruzzone puoi stare tranquillo che farai il minimo di pena,perché loro aggiustano tutto,ma,Dio e grande,vede e provvede.Un'altra triste pagina da aggiungere alle tante ingiustizie dei tribunali italiani,vediamo se in appello o in cassazione la musica sarà diversa,oramai ci abbiamo fatto l'abitudine,che tristezza,sono avvilito e nauseato.Vi abbraccio con tanto affetto.

carla ha detto...

ciao carissima Sirenetta,purtroppo sarah deve ancora aspettare un po' per avere giustizia,ma io rimango fiduciosa,anche se tutto può sembrare che sia finito,a me la vita ha insegnato che può sempre succedere all'improviso delle sorprese..... e come disse GESù quando era in CROCE:-PADRE perdona loro perchè non sanno quello che si fanno......-
infatti sfida di questo mondo è di non cedere al male.....a presto ...ti abbraccio forte t.v.b.

chiara anche se mi domando,dove pensano di andare prendere questi soldi?.....o se mai concetta ne vedrà un euro?....
se mai si dovesse riscoprire che c'è stato un errore giudiziario,che succederà allora?....un abbraccio

carla ha detto...

ciao Vito,ci possiamo consolare con il fatto che non ci siamo macchiati di questo sempio e davanti a DIO possiamo stare tranquilli.......un abbraccio e speriamo alle donne misseri che possano ancora aggrapparsi alla speranza e che si fanno forza....
ora che ci penso ,questo processo potrebbe essere una provocazione,sperando che entrino in stratteggia ad accusarsi a vicenda è quello che vorranno,per giustificare il loro male che hanno manifestato.....la famosa frase(non è che poi negheranno fino alla radice).....
è il classico sperano al compromesso,così le incastreranno del tutto...poi a voglia a negare dopo.....
speriamo che le donne siano abbastanza sveglie di non cadere nell'astuzia del diavolo.....a presto

Giacomo ha detto...

Mi chiedo se quelli di noi che si sono lette tutte le carte pubblicate sul web, sappiano molto di più su questo processo che, non dico i giudici popolari, ma i giudici togati, i quali giunti alla fine, si chiedevano ancora tra di loro: che dici si daranno la colpa una con l'altra?

Giacomo

Mimosa ha detto...

Stasera QG tra poco fa un edizione straordinaria ... temo che di "straordinario" non ci sarà nulla ... solo le loro ordinarie facce e i loro ordinati commenti (di esultanza piena stavolta) ...

Il PM Rosati ha avuto la faccia tosta di dire ai giornalisti "ci saranno altri gradi di giudizio, e non dimenticatevi che c'è la presunzione di innocenza" ...

ora lo dice?

Mimosa

Mimosa ha detto...

Errata corrige:
Sebastio non Rosati

Anonimo ha detto...

Che l'aria fosse pesante a Taranto lo si era capito da tempo. Prendiamo come esempio le varie richieste delle difese mai accettate,il presidente della Corte di Cassazione (correggetemi se sbaglio)che dice che il processo non si puo' fare altrove perche' a Taranto si respira aria fresca e non inquinata da mass-media e chicchiere di paese e per finire il colpo di scena finale:il dialogo tra le due togate. AH pero' il presidente del tribunale ha detto che il processo deve proseguire con questi giudici perche' non ha riscontrato niente di irregolare: questo a suo dire. Arriviamo alla sentenza di oggi,gia' era tutto scritto e lo si e' capito anche dal dialogo delle due giudici.Quello che mi sfugge e' lo sconto di pena per Misseri e parenti. Saluto tutti gli amici del blog. Matteo

magica ha detto...

buonasera a tutti
sono stati tutti ingenui a credere che la cose potessero avere risvolti diversi .
hanno lasiato passare il dialogo fra le due .pensando che fossero parole non invasive .
invece dovevano evincere da subito come avrebbero condannato le misseri - poi si fanno anche 5 giorni per stabilire con serieta' le prove ,, quali prove? se quelle dibattute nel processo non hanno portato a nulla ?
che razza di gentaglia ,, quelle sono gentaglia altro che le misseri ,, lavorare cosi' sulla pelle degli altri .