sabato 29 marzo 2014

Lettera al caro signor rottamatore che dice di rischiare l'osso del collo, suo o degli italiani?, e che andrà via se finirà male...

Articolo di Gilberto Migliorini

Caro signor rottamatore del nostro Paese (da trasformare nel paese dei Campanelli, ma senza lieto fine): Lei dice che si gioca tutto come se si trattasse di qualche sua pertinenza, cosa sua e non del Paese, di noi italiani (e non italioti). Lei che dice di rischiare l’osso del collo come se non rischiasse il nostro di osso del collo, quello di milioni di famiglie, di uomini e donne che lavorano, studiano e vivono in questo paese martoriato dai politicanti, lei che parla di riforme che o si fanno o crolla tutto… lei mi sembra uno di quelli che dicono armiamoci e partite (e se poi le cose vanno male, pazienza). Sì perché da come imposta la cosa pare dire: beh, se va male me ne vado, tanti saluti e buonanotte ai suonatori. Se lei fa crollare tutto rottamando la democrazia nata dalla resistenza e se il paese va in malora, cosa potrà dire? Mi ritiro in buon ordine? Mi faccio da parte? Oppure troverà il modo (lei e il suo gruppo di rottamatori più o meno in erba) di addebitare la distruzione del paese a qualche prestanome, ai sabotatori, ai traditori (per usare una parola cara a chi cerca lo scaricabarile)? Ai pessimisti o agli scettici?

Già perché i gufi e i rosiconi - che sperano che l’Italia vada male - sarebbero nel caso i responsabili del fallimento del suo governo, non già dei Laocoonte e delle Cassandra che mettono in guardia da una politica sciagurata e superficiale, delle persone che responsabilmente hanno a cuore le sorte del nostro Paese. C’è sempre un capro espiatorio pronto alle bisogna, qualcuno sul quale scaricare le proprie responsabilità, qualcuno da additare come il vero responsabile quando si governa con l’arroganza degli sprovveduti e la protervia degli ambiziosi. Una volta quelli che mettevano in guardia dalle fughe in avanti e dalla faciloneria si chiamavano disfattisti, come coloro che adesso cercano di aprire gli occhi a un paese che da tanti anni si fa menare per il naso da una classe dirigente incapace e corrotta. Lei, signor rottamatore con la palla demolitrice e il violino (il secondo serve per incensare mentre la prima per spianare) sta distruggendo allegramente (andante con moto) la nostra Costituzione, alterandone lo spirito, trasformando una democrazia parlamentare in una democrazia autoritaria, svuotata e plebiscitaria (senza peraltro avere un mandato dal Paese vero). 

E paradossalmente è proprio un sedicente partito antifascista a trasformarsi nell’emulo di un altro periodo… ma si sa, spesso si è condannati a una coazione a ripetere, soprattutto quando si è appreso in modo superficiale il detto “la storia è maestra di vita” e se ne è fatto uno stereotipo buono solo per la propaganda di un dentifricio, per ripetere pedissequamente delle formule vuote, per fingere di aver appreso la lezione, ma senza aver capito un cavolo. Lei sta rottamando un sistema che se non ha mai funzionato negli ultimi decenni non è per l’architettura istituzionale, non è per il modello di democrazia, ma per le persone che hanno occupato i posti di comando, non per la macchina ma per il manovratore (e in questo dobbiamo anche coinvolgere tutti quelli che hanno continuato a dare fiducia e consenso a gente inetta, incapace e corrotta (e purtroppo molti italiani che si sono lasciati persuadere dal credo demagogico e dai media asserviti al potere). Lei adesso, insieme al governo dei rottamatori per vocazione (e forse anche un po’ per ambizioso diletto), smantella le istituzioni e rende ancora più precario il lavoro già precario di tutti coloro che sono costretti a tirare a campare alla giornata (e spesso senza arrivare a fine mese e a vendersi l’oro di famiglia e perfino la dignità) per via dei danni di quella classe dirigente ottusa e inadeguata che da tanti lustri ha governato con piglio irresponsabile. 

Lei vuol concludere l’opera facendo venir giù tutto, distruggendo quello che rimane di un paese che nel dopoguerra ha conosciuto un grande boom economico e che ora sembra solo l’ombra di sé stesso: stanco, sfiduciato e senza più idee. Io non credo che lei ne abbia di idee, lei rappresenta la quintessenza dei governi che l’anno preceduta, lei rappresenta il nulla travestito da azione, da programma e da rivoluzione civile. Lei caro il mio signor sventratore, e insieme a lei il suo gruppo della ditta demolitori and company, alla fine quando avrà trasformato il paese in un deserto di rovine, non potrà andarsene in giro dicendo allegramente: “pazienza la ciambella non è uscita col buco”, oppure come altri hanno già detto come giustificazione “non mi hanno lasciato lavorare”, o ancora “la situazione internazionale non consente…” o infine “ci è mancato il consenso e la collaborazione”, e per concludere “ci hanno sabotato”. 

No signor demolitore, un conto è stato portare più volte il paese sull’orlo della catastrofe come hanno fatto altri (ma senza riuscire mai a intaccare lo zoccolo duro delle istituzioni democratiche) e con i quali lei adesso fa accordi,  altro conto è superare quel limite e portare davvero il Paese oltre la soglia dei suoi equilibri distruggendo tutto quello che ne costituisce il valore e l’essenza veramente democratica. Se lei supererà quel limite (e lo sta già facendo) demolendo tutto quello che non comprende veramente e che non reputa importante per ottusa ignoranza, lei ne porterà tutta la responsabilità insieme ai suoi emuli e collaboratori. Per questo mi creda, non potrà dire semplicemente ci si gioca tutto, lei dovrà risponderne al Paese per intero (l’osso del collo come dice lei) insieme a tutti coloro che di questa sciagurata avventura sono complici e ispiratori.

Leggi gli altri articoli e i Saggi di Gilberto Migliorini
Lettera ai pinocchi italiani che ancora credono ai politicanti millantatori
Spending review: ovvero la miopia del ragioniere e gli interessi occulti
L'affaire Ucraina e la crisi del modello americano
Pinocchio Gran Ciambellano del tavolo Rotondo (Discorso ai Borogavi) - Seconda puntata
L'Italia dell'armata Brancaleone affonda e l'orchestra suona il solito ritornello...
Pinocchio Gran Ciambellano del Tavolo Rotondo (Pinocchio in Parlamento)
Politica italiana = furbizia e trasformismo.
Effetto Pigmalione e ‘nuovo’ Governo: novanta giorni è il massimo di vita a cui può...
Il festival di Sanremo? La ninna nanna del pinocchietto italiano che vive...
Italia ultimo atto... prima del "de profundis"
Il grande inganno: Il Mondo è una macchina senza chiavi che solo in apparenza...
C’era una volta il bel paese…
Un radioso futuro per l'umanità? Difficile se la scienza e la tecnologia...
Adolescenza - Sognare la Vita ad occhi aperti
L'Italia cambia verso: ora agli italiani piacciono i boy scout...
La politica italiana: una situation comedy tra fiction, reality e soap opera...
L'italiano? Uno zombi che si aggira nel supermercato di una classe dirigente in svendita
Dal Don Rodrigo del Manzoni ai tanti Don Rodrigo della nostra politica
Ho fatto un sogno: il re era nudo e il mondo diverso
Effetto farfalla, ovvero il Politico come specialista del niente
Quel fluido mortale: TV e web
Transumanesimo e social network
Il Blog, ovvero uno psicoanalista virtuale...
Lo scenario nazionale come caricatura e metafora del futuro globale
Retoriche del consenso: Pinocchio... Pinocchio...
Il finto oppositore
L'utopia tecnologica tra fiducia nel futuro e catastrofismo...
L'attualità nella Storia della Colonna Infame - del Manzoni. Il passato non ha tempo...
Siamo link e ipertesti che si aggirano in un labirinto senza uscita...
2013 - Quale futuro?
Cold Case. Morfologia dell'assassino
Effetto Cold Case – Al di là dell'evidenza... noi, trattati come cavie...

Caso Scazzi – Bugie o false memorie?
Sarah Scazzi. Guardando oltre il giardino (e se Michele Misseri soffrisse di PTSD)
Caso Scazzi... ovvero: la commedia degli equivoci
Caso Scazzi: un'ipotesi basata sui potenziali falsificatori
Caso Scazzi. La vita è sogno...
Caso Scazzi – Logica e suggestione – Il tacchino di Russell
Caso Scazzi. Il sistema paese affetto da sindrome post traumatica?
Caso Scazzi. Un esperimento mentale
Caso Scazzi – Dialogo Socratico e Sarchiapone
Caso Scazzi - Il gatto di Schrödinger ed altri paradossi...
Caso Scazzi - Chi ha ucciso Sarah?
Caso Scazzi - Un nuovo format: dissoluzione dello spazio scenico. Mnemotecnica e allestimento...

Home page volandocontrovento

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono parole sagge,vere che riflettono la realtà di questi personaggi. In tanti hanno tentato di mettere tritolo sulla costruzione
(chiamata carta costituzionale), ma nessuno si è mai cimentato. Ora arriva una schiera di salvatori della patria e tenta di far credere che tutto è per il bene del paese.
Se non riusciranno la colpa sarà dei sabotatori. Ma cosa vogliono questi nuovi politici non eletti?

Anonimo ha detto...

IL MONDO DEI PERCHE
Io Cittadino se faccio un debito e lo pago do un aiuto a l’economia
incrementando l’entrate dello Stato e delle Banche.

Allora mi chiedo perchè

Si nazionalizzano i debiti chiedendo sacrifici al Popolo

ma i profitti restano privati ?

i debiti non li ha fatti il Popolo ma chi ha mal governato
per foraggiare se stessi Lobby e Banche.

La Stupidità è la Tara che opprime tutti i Popoli della Terra
Malattia Genetica con effetti collaterali gravi.

L’unico vaccino che la natura mette a disposizione
è Il nostro Cervello.

La pigrizia è la stupidità dei Popoli

è cosi incancrenita che individui scaltri ( non per questo intelligenti )
Ne approfittano per confondere le idee degli stupidi .

Sparando cavolate da Stadio si fanno solo gli interessi di questi Parassiti

il tempo passa inesorabile ma il mal costume no
negli anni 70 per nascondere i problemi
la DC aveva come cortina fumogena le Brigate Rosse.

ai Giorni nostri la classe dirigente che Governa?
come 44 anni fa nei momenti di crisi profonda usa gli scandali

I tempi si evolvono chi Governa No
Alza ancora cortine fumogene per accecare gli Allocchi.

PS Il MONDO si può salvare, solo abbattendo il vecchio.
VITTORIO

Anonimo ha detto...

IL MONDO DEI PERCHE
Io Cittadino se faccio un debito e lo pago do un aiuto a l’economia
incrementando l’entrate dello Stato e delle Banche.

Allora mi chiedo perchè

Si nazionalizzano i debiti chiedendo sacrifici al Popolo

ma i profitti restano privati ?

i debiti non li ha fatti il Popolo ma chi ha mal governato
per foraggiare se stessi Lobby e Banche.

La Stupidità è la Tara che opprime tutti i Popoli della Terra
Malattia Genetica con effetti collaterali gravi.

L’unico vaccino che la natura mette a disposizione
è Il nostro Cervello.

La pigrizia è la stupidità dei Popoli

è cosi incancrenita che individui scaltri ( non per questo intelligenti )
Ne approfittano per confondere le idee degli stupidi .

Sparando cavolate da Stadio si fanno solo gli interessi di questi Parassiti

il tempo passa inesorabile ma il mal costume no
negli anni 70 per nascondere i problemi
la DC aveva come cortina fumogena le Brigate Rosse.

ai Giorni nostri la classe dirigente che Governa?
come 44 anni fa nei momenti di crisi profonda usa gli scandali

I tempi si evolvono chi Governa No
Alza ancora cortine fumogene per accecare gli Allocchi.

PS Il MONDO si può salvare, solo abbattendo il vecchio.
VITTORIO

cooksappe ha detto...

^_^

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo amico Gilberto non è che sei troppo pessimista? no,perché in base al tuo modesto parere o siamo ai titoli di coda o questo "film" non è ancora iniziato.Dopo io speriamo che me la cavo sembra di essere al rischia tutto,noi rischiamo l'osso del collo,lui rischia l'osso sacro e con fuga verso il deserto del Sahara,dove la sua apparizione sarà stata solo un miraggio,un illusione momentanea per la platea.Dopo avergli affibbiato il "titolo" di rottamatore non vorrei che si passasse a quello di distruttore.Ciao carissimo furbacchione.

Anonimo ha detto...

Ciao Vito
Mi mancava il tuo commento. Sì, ma forse distruttore non è abbastanza, temo che gli italiani abbiano capito poco e come al solito hanno reazioni emotive e si tireranno la zappa sui piedi. Però nessuno ha la sfera di cristallo. Troppo presto per fare pronostici, tutt'al più si possono fare auspici. Il mio è "semel in anno licet insanire"
Ciao furbacchione
Gilberto

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo amico Gilberto tranquillo che ti penso sempre,e naturalmente leggo con attenzione i tuoi articoli.I tempi caro amico sono quel che sono,per fortuna non siamo ancora al pane e acqua o al capo linea,per ora no,però servono dei cambiamenti o come sento dire delle grandi riforme,qualcosa che dia una sterzata,altrimenti finiamo in un binario morto.Il ragazzotto(RENZI) cerca di fare del suo meglio e come dici tu rischia l'osso del collo,l'importante è che non sia breve e "circonciso" altrimenti saranno dolori per tutti.Il tuo concetto finale calza a pennello e magari potremmo dire che;"Dulce est desipere in loco".Ma si,un po di pazzia ogni tanto ci vuole,o forse già lo siamo un po pazzi? Buona notte grande amicone,domani ti chiamo ok ciao.

Anonimo ha detto...

Caro Vito
Non per spirito filologico ma il senso della mia citazione era ironico, ed era riferito agli italiani, nella speranza che potessero ritrovare la saggezza (perduta da tanto tempo) proprio nella pazzia (insanire) dove ovviamente la pazzia è proprio quella del pazzo shakespeariano che in realtà è meno pazzo di quanto si creda. Dimenticare la saggezza in un dato momento(desipere in loco) fa invece riferimento a una presunta pazzia che in realtà è la tipica saggezza ammantata di anticonformismo (finto) e di spirito trasgressivo (recitato), quella appunto del personaggio in questione.
Riciao
Gilberto